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Fondi Europei: domani InfoDay a Cosenza con le aziende

LAURAFERRARACOSENZA –  Un modo per accorciare le distanze con l’Europa e dare un’opportunità concreta al nostro territorio. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “InfoDay sui Fondi europei” promossa dell’europarlamentare calabrese del gruppo EFDD Laura FERRARA.

Si svolgerà SABATO 19 Settembre dalle ORE 10 alle 13, presso l’ufficio territoriale di Cosenza (Corso Mazzini 175), l’evento informativo alla presenza di un esperto euro progettista. Questo ciclo dedicato alle aziende del territorio. Grazie, infatti, al coinvolgimento delle associazioni di categoria, sono stati chiamati a raccolta i piccoli imprenditori così da cercare di soddisfare le numerose richieste di informazioni pervenuteci dalle imprese calabresi, in merito al funzionamento e l’accesso ai Fondi Europei.

“Considerata l’attuale situazione economica in cui versano le imprese calabresi, abbiamo ritenuto opportuno rivolgere a loro questa opportunità – afferma la Ferrara – avvalendoci del supporto di un euro progettista specializzato nei finanziamenti europei destinati alle imprese.”

Appuntamento a Rossano per dire no alla trivellazione in mare

ROSSANO (CS) – Domenica 23 agosto a Rossano arriva l’attesa tappa del Tour, promosso dal Movimento Cinque Stelle e inerente al problema trivelle, Giù le mani dal nostro mare”. L’evento prevede una catena umana in movimento che gli attivisti hanno deciso far partire, dalle ore 10, dalla spiaggia pubblica adiacente il lido “La balera” e che proseguirà oltre il lido Baffo Bianco. Al termine della catena umana attivisti e bagnanti verranno coinvolti in una agorà con i portavoce M5S presenti.giù_mani_mare

Confermata la presenza del Senatore Nicola Morra, gli attivisti pentastellati rossanesi sono in attesa della conferma dell’europarlamentare Laura Ferrara e dei portavoce pugliesi. Numerosi gli attivisti che arriveranno dalla Puglia, regione da cui parte l’iniziativa e nella quale si terrà la tappa conclusiva prevista per il 6 settembre a Bari.

La nostra voce deve entrare nelle istituzioni – affermano gli attivisti rossanesi – nessuno deve toccare il nostro mare; mai più la città deve vivere una tragedia come quella del 12 agosto. La nostra priorità è difendere il territorio e l’ambiente rossanese – continuano i grillini rossanesi – a salvaguardia della salute dei cittadini e come volani dell’economia rossanese. “Giù le mani da Rossano è l’urlo che un’intera città eleva in cielo dopo la tragica alluvione che ha messo in ginocchio la città del Codex”.

 

 

Continuano le operazioni di salvataggio a Rossano

Foto di Laura Ferrara
Foto di Laura Ferrara

Proseguono le operazioni di salvataggio delle persone colpite dall’alluvione da parte della Polizia di Stato, che da stamattina ha colpito il territorio di Rossano Calabro. L’elicottero della Polizia di Stato sta sorvolando ininterrottamente le zone interessate dalle intense precipitazioni temporalesche, al fine di monitorare la situazione e di individuare le abitazioni più isolate. Ulteriori equipaggi sono stati impiegati (tra cui quelli dipendenti dal Reparto Prevenzione Crimine Calabria) al fine di impedire che malintenzionati possano introdursi nelle abitazioni evacuate.

Al momento risultano nuovamente chiuse le strade in direzione Cosenza e Cariati.

Rivolta migranti a Crotone. Laura Ferrara (M5S): poca trasparenza nella gestione.

Non stupisce, ma preoccupa la protesta dei migranti ospiti del Cara di Isola indexCapo Rizzuto. La situazione dei richiedenti asilo attualmente ospitati nella struttura gestita dalle Misericordie deve essere diventata insostenibile, tanto da causare il blocco dei voli dell’aeroporto di Crotone e il blocco della statale 106 da parte di centinaia di migranti. Quello di ieri non è un caso isolato, l’ennesimo purtroppo che va ad aggiungersi alle proteste del 12 marzo scorso dei minori migranti del centro di Poggio Pudano, e la protesta di inizio mese degli ospiti nord africani alloggiati all’ex hotel Ninfa Marina di Amantea. Già nella mia visita al Sant’Anna, nello scorso ottobre, denunciai la poca trasparenza con cui veniva erogato il pocket money ai beneficiari, l’ente gestore fornisce un credito di cinque euro ogni due giorni che gli ospiti possono spendere solo all’interno del centro, con prezzi relativi, perché fissati dal fornitore. Questa una delle questioni che hanno portato allo stato di agitazione di questi giorni. Altra questione cruciale è la lentezza del disbrigo delle pratiche che riguardano i migranti per il riconoscimento dello status di rifugiati. I richiedenti asilo, persone in fuga da paesi in guerra e da realtà drammatiche, arrivano nel nostro paese non per rimanerci. Invece sono costretti a “sostare” nei centri di accoglienza per lunghi mesi. Per loro diventa una prigionia, per i gestori molto spesso, un business a spese del cittadino italiano, come dimostra lo scandalo Mafia Capitale. Durante i colloqui avuti con gli ospiti del Sant’Anna, sono state diverse le istanze portate alla mia attenzione, dall’inadeguatezza qualitativa e quantitativa dei pasti, alla mancata erogazione del kit al momento dell’arrivo. Perfino gli accertamenti sanitari presentavano criticità, tenuto conto che nessun accertamento specifico veniva effettuato sugli ospiti al loro ingresso nel centro, limitandosi al controllo della temperatura e della pressione e ad una auto dichiarazione sull’assenza di malattie, senza contare il fatto, alquanto strano, che gli accertamenti sanitari fossero gestiti dal medesimo soggetto che gestisce la struttura, senza coinvolgere strutture sanitarie pubbliche. Le nostre denunce hanno contribuito a riaccendere i riflettori su queste strutture, sono state fra l’altro riprese in inchieste come quella di andata in onda nelle scorse settimane nella trasmissione de La7 “Servizio Pubblico” e l’approfondimento del periodico “L’Espresso”, risvegliando le coscienze dei migranti, stanchi e frustrati da questa sorta di limbo in cui sono costretti. È tempo che anche qualche coscienza istituzionale si risvegli, nel frattempo, come Movimento 5 Stelle continueremo a tenere alta l’attenzione sulla gestione di queste strutture, sovvenzionate, è bene ricordarlo, interamente con soldi pubblici.

Le parole di Laura Ferrara riguardo l’iniziativa del sindaco di Cirò

Bruxelles – Laura Ferrara, Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo, dichiara: «Preoccupa l’invito, dal retrogusto salviniano, del sindaco di Cirò, Roberto Siciliani, che chiede alla polizia municipale di tenere lontano gli extracomunitari dagli “esercizi commerciali” o dal “girovagare liberamente per le strade per chiedere questue o altro”, così come riportato testualmente nella sua disposizione del 23 febbraio scorso. Preoccupa perché seppur inizialmente le sue intenzioni sembrano a garanzia della salute pubblica, subito dopo le stesse invece si spingono oltre, sfiorando addirittura la violazione dei diritti umani. Come portavoce del Movimento 5 Stelle e rappresentate della commissione Libe del Parlamento europeo, non posso che sostenere le associazioni, fra queste anche Amnesty International, che hanno condannato questa azione. A giusto titolo il contenuto di questo “invito”, di cui fra l’altro non se ne trova traccia fra gli atti pubblicati sul sito del Comune di Cirò, viene contestato dalle associazioni che da anni lavorano nel campo della cooperazione, dell’integrazione e dell’assistenza socio sanitaria ai migranti. Perché oltre a contrastare il lavoro che portano avanti sul territorio, tende a limitare la libertà personale del migrante. Inoltre vista la cassa di risonanza avuta a livello mediatico, anche nazionale, un documento del genere, alimenta l’incomprensione multiculturale, scaturendo in un inutile allarmismo per la popolazione e inficia i già delicati equilibri di una giusta integrazione. Il mio è un invito al dialogo fra le istituzioni e gli operatori socio sanitari, perché si informi correttamente la cittadinanza e non si fomenti nell’immaginario comune l’idea che il migrante è portatore di malattie. Così come sottolineato dalle associazioni “è bene ricordare che il contagio della scabbia avviene con contatti stretti e per tempi prolungati, ad esempio condividendo il letto o gli asciugamani. Per evitare la malattia basta lavarsi le mani regolarmente con normale sapone come si fa sempre”.»

 

Fondi europei, workshop del movimento cinque stelle per conoscerli_INTERVISTA

RENDE (CS) – Si è concluso il ciclo di workshop sui fondi europei organizzato dal gruppo EFDD in collaborazione con la società Punto Dock. Carmelo Chianura, esperto di programmazione ha tenuto lezioni che hanno rappresentato una mappatura definita, uno strumento di orientamento sicuro nell’ampio panorama dei programmi europei, suddivisa per tematiche di interesse: Ambiente e territorio, Giovani, Turismo e smart city, cultura.

Gli incontri, che si sono tenuti presso il Centro Lanzino a Rende, saranno replicati anche nelle altre province calabresi.

Il gruppo EFDD in Calabria è rappresentato da Laura Ferrara, portavoce al Parlamento Europeo del Movimento 5 Stelle. All’apertura dei worksho, l’abbiamo sentita ai nostri microfoni.

 

Intervista a Laura Ferrara

 

 

Fiorenza Gonzales

 

Laura Ferrara (M5S): Oliverio riapra sede Regione Calabria a Bruxelles

SARACENA (Cs) – “Sede della rappresentanza della Regione Calabria a Bruxelles, il nostro augurio è che il Presidente Oliverio possa rivedere la decisione assurda di chiuderla. Condividiamo la censura degli sprechi registrati fino ad oggi a causa dell’inutilizzo adeguato e opportuno di quegli uffici. Ma non è certamente questa la strada corretta, efficace né tanto meno innovativa per invertire rotta rispetto agli errori e ai costi del passato. In questo modo, senza alcun punto di riferimento qualificato e intelligente nella capitale europea, lì dove viene contrattata e decisa la maggior parte delle normative vigenti nei Paesi membri e quindi a livello regionale, la Calabria risulterà ancora più allontanata dall’UE di quanto non abbia già fatto la precedente giunta regionale.”

È quanto ha sostenuto Laura Ferrara, unica rappresentante calabrese nel Parlamento Europeo, eletta nel Movimento Cinque Stelle, intervenendo nella giornata di ieri (giovedì 19 febbraio, in occasione dell’originale festa di San Leone, Patrono della Città) all’incontro promosso dalla Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino e dall’Amministrazione Comunale di Saracena. L’incontro, alla presenza del Fiduciario del Convivium Lenin Montesanto, del Sindaco Mario Albino Gagliardi, dei soci Slow Food del vasto territorio rappresentato e dei produttori del celeberrimo Moscato Passito, è stato ospitato all’interno della sala consiliare cittadina.

Ed è proprio sul Moscato Passito, il cui millenario metodo di produzione è bene culturale immateriale della Calabria e Presidio Slow Food, che si è soffermato il Primo Cittadino trasferendo alla giovane deputata europea l’attesa dei produttori e della comunità di Saracena di arrivare presto, anche attraverso il suo impegno in sede comunitaria, all’ottenimento della deroga per il particolare procedimento di bollitura del Moscato, attualmente oggetto di vincoli e restrizioni normative nazionali che contrastano con l’elevato e qualificante valore storico di questo autentico marcatore identitario del Pollino e della Calabria, ormai noto in tutto il mondo.

I calabresi non conoscono purtroppo il proprio territorio, le risorse territoriali, patrimoni storico-culturali che dovrebbero invece essere condivisi e le innumerevoli produzioni tipiche, non sfruttate quanto potrebbero e dovrebbero essere. E’ stato, questo, il leit motiv del confronto seguito all’introduzione ed ai saluti del Sindaco di Saracena.

“La vera questione della questioni – ha detto Lenin Montesanto – è l’assenza di comunicazione interna tra i territori calabresi e il non utilizzo delle produzioni locali. La dipendenza economica e le condizioni di mancato sviluppo di questa regione derivano essenzialmente da questa costante mancata appropriazione e non adeguata fruizione, interna ed esterna, delle proprie risorse. La nostra crisi è anche causa di un’assurda dipendenza alimentare quotidiana da ciò che viene prodotto altrove e spesso di dubbie qualità ed origini. A partire dall’extravergine d’oliva calabrese – ha continuato – paradossalmente assente sia nella grande distribuzione dei nostri territori (è stato citato il caso emblematico dell’Area Urbana Corigliano-Rossano) che nella nostra ristorazione tipica (dove addirittura è entrato l’olio di palma!), fino alla totale non considerazione, in primis da parte delle istituzioni pubbliche, del diffuso patrimonio montano che – ha concluso Montesanto – garantirebbe alla Calabria occasioni di sviluppo sostenibile, crescita turistica ed economica 12 mesi all’anno.

Dopo aver garantito il proprio impegno per la questione bollitura del moscato, Laura Ferrara si è detta vicina e sostenitrice del metodo (la politica si fa a tavola!), dell’impegno e degli obiettivi ribaditi anche in diversi interventi dei soci Slow Food presenti all’incontro di Saracena. Non è – ha detto l’Eurodeputata – soltanto una questione connessa allo sviluppo economico endogeno ed a quello turistico sostenibile sui quali siamo d’accordo e che sosteniamo. Il consumo delle produzioni locali – ha aggiunto – è anche e soprattutto una questione di salute e della sua tutela rispetto a prodotti di importazione e globalizzati nocivi sia per il nostro corpo che per i territori dai quali essi provengono. Serve maggiore tutela e attenzione anche a livello europeo – ha proseguito la Ferrara, illustrando l’impegno condiviso anche in sede comunitaria rispetto, tra gli altri esempi, al famigerato olio di palma e dichiarandosi disponibile a proseguire con Slow Food tutte le iniziative più efficaci, a Bruxelles e sui territori, per accompagnare, soprattutto nei consumatori, una salvifica inversione di tendenza.

La Commissione europea dà il via anche alla Calabria, 490 milioni per promuovere il patrimonio culturale.

BRUXELLES – Il Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo, Laura Ferrara, informa che: nonostante l’immobilismo e il caos sui programmi operativi regionali 2014 – 2020 da parte della Regione Calabria, da Bruxelles qualcosa si muove verso Sud.
È di qualche giorno fa infatti, la notizia dell’adozione del Programma operativo “Cultura e Sviluppo” riguardante cinque regioni del Sud Italia – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, – che ha come obiettivi primari quelli di preservare e valorizzare i principali siti culturali, di promuoverne un uso efficiente e di consolidare il settore produttivo collegato all’utilizzazione del patrimonio culturale, favorendo l’imprenditorialità e supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività.
Il programma disporrà di un budget complessivo di €490,9 milioni, di cui € 368,2 milioni (pari al 75%) stanziati dall’UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale.
La Commissione ha importanti attese da questo investimento e la Calabria non può permettersi di sbagliare. Il finanziamento è un’occasione di valorizzazione dell’esistente e non di deturpamento. Come potrebbe succedere a Capo Colonna dove fra l’altro mi recherò domani per continuare a rimanere accanto al comitato spontaneo di cittadini #SalviamoCapoColonna. Su questo caso specifico, in cui si sono utilizzati fondi europei abbiamo chiesto alla Commissione europea con un’apposita interrogazione di verificare la regolarità del finanziamento e la compatibilità dei suoi obiettivi con le finalità del progetto in particolare rispetto agli obiettivi degli accordi di programma quadro anche in considerazione delle modalità invasive di esecuzione sull’area.
Il Movimento 5 Stelle rimarrà vigile su come verrà gestito ora il nuovo Programma dal governo regionale sperando che si porti avanti una politica intelligente e di reale sviluppo e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di questo territorio.

Consorzi di Bonifica: l’UE chiede delucidazione alla Regione Calabria.

BRUXELLES – Laura Ferrara, portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo, ha esposto davanti la Commissione Europea le questioni relative al progetto “La Bonifica. Sviluppo del territorio”, presentato qualche anno fa e che presenta tutt’oggi aspetti torbidi e inquietanti. Fra le finalità del progetto vi era la creazione di un Sistema informativo geografico (GIS) di cui si lodava l’utilità per l’aggiornamento dei dati catastali, la redazione dei piani di classifica  e l’emissione dei tributi. Per la consultazione di dati e la fruizione di servizi da parte dei consorziati fu finanziata la progettazione del sito www.bonifichecosentine.it, mai avviato.. Attraverso questa interrogazione il M5S ha segnalato alla Commissione anche altre problematiche legate ai Consorzi di Bonifica. Risulta infatti il sospetto di un aberrante e illegittimo sistema impositivo da parte dei Consorzi per far pagare ai cittadini calabresi milioni di euro di debiti accumulati con anni di sprechi e inefficienze. A seguito di una dettagliata esposizione, il M5S è intento a mobilitare l’attenzione dell’Unione Europea e informare i cittadini a riguardo, chiedendo al nuovo governo regionale di far luce sui tanti lati oscuri di tali enti, i cui compiti dovrebbero essere la  tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio rurale, la gestione delle acque, la salvaguardia dell’ambiente e altre attività.

Laura Ferrara del movimento 5 stelle chiede soluzioni per il problema rifiuti

La parlamentare M5S Laura Ferrara ha parlato in un comunicato di stamattina dell’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti in Calabria. La portavoce pentastellata ha affermato che ad oggi vengono ancora disertate le soluzione concrete al problema. “ Per questo motivo – ha continuato la Ferrara – chiediamo con forza che diventi una “sorvegliata speciale”, proponendo all’Unione Europea l’invio di una missione o l’istituzione di una di una task force con la finalità di indagare, vigilare ed intervenire per il superamento delle criticità persistenti nonostante il fiume di denaro (quasi due miliardi di euro dal 1997) sprecato per soluzioni tampone.” La parlamentare ha poi parlato dei tentativi fatti in questa direzione già qualche anno fa : “Circa due anni fa dal Meetup di Cosenza, fu inviata a Bruxelles una petizione che io stessa, insieme ad altri cittadini, avevamo sottoscritto. Chiedevamo al Parlamento e alle istituzioni europee di rendersi parte attiva nella soluzione e nel controllo della dissestata gestione dei rifiuti calabrese. A febbraio di quest’anno la Commissione rispondeva di essere consapevole dei problemi gravi e persistenti della Regione Calabria e prevedeva, nel corso del 2014, di procedere ad un’analisi approfondita dell’attuale piano di gestione dei rifiuti risalente al 2007. In gioco ci sono i fondi UE 2014-2020, per beneficiare dei quali occorre una pianificazione basata su opzioni in linea con la gerarchia dei rifiuti prevista dalla direttiva n. 98/2008. Questi fondi dovrebbero in primo luogo sostenere la raccolta differenziata e il riciclo.Nella stessa risposta la Commissione fa notare come anche in Calabria esisterebbero siti inquinati ancora da bonificare, non ottemperando alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 26 aprile 2007, che aveva condannato l’Italia per lo smaltimento non sicuro dei rifiuti.Il nostro territorio ha urgente bisogno di uscire dalla situazione in cui si trova attraverso politiche sostenibili e definitive. È indispensabile raggiungere al più presto alte percentuali di differenziata e ridurre il conferimento nelle discariche da utilizzare solo come soluzione di ultima istanza fino a sparire del tutto.
La Regione Calabria dal canto suo invece – ha concluso Laura Ferrara – propone una rimodulazione del Piano di gestione dei rifiuti che prevede di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 32,6%, (anziché del 65%, come prevede il D.Lgs 152/2006), e un nuovo scenario organizzativo e impiantistico regionale (dal costo stimato di 101,2 milioni di euro), per diminuire la percentuale dei rifiuti da conferire in discarica (senza indicare date certe entro cui si dovrebbe raggiungere tale obiettivo).”