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Rogo ex Legnochimica, indagato il sindaco Manna

RENDE (CS) – La Procura di Cosenza ha emesso un provvedimento di chiusura indagini nei confronti del sindaco di Rende Marcello Manna, di un assessore, di un tecnico e di un liquidatore per la vicenda legata ai roghi dell’ex Legnochimica. I provvedimenti riguardano oltre al sindaco Manna anche il liquidatore e il commissario della società Legnochimica, l’assessore all’ambiente e il responsabile dell’ufficio tecnico del comune. Le accuse che vengono mosse nei confronti dei quattro sono di omessa bonifica e di danno-inquinamento ambientale. Le indagini hanno subito un’accelerazione dopo un vasto incendio che lo scorso 9 giugno ha interessato l’area creando preoccupazione per la salute dei cittadini. Le fiamme sono state spente dopo alcuni giorni quando prese fuoco una delle vasche dell’ex stabilimento della zona industriale di Rende. Il sindaco Manna, al momento – non ha ricevuto ancora alcun avviso di garanzia: «Se quello che leggo sulla stampa fosse vero è di una gravità inaudita perché questi atti sono proprio a garanzia della persona. Se ciò dovesse essere vero e confermato con un provvedimento della Procura procederò immediatamente a fare tutto ciò che sia necessario chiedendo gli atti alle autorità preposte».

Ex Legnochimica e discariche Sant’Agostino, Guccione: «Rischio emergenza ambientale»

RENDE (CS) – «Non va sottovalutato quello che sta accadendo nella città di Rende in queste ultime settimane. Si sono verificati una serie di incendi nell’area che comprende l’ex Legnochimica. Risultano preoccupanti anche i roghi che hanno interessato due vecchie discariche nell’area di Sant’Agostino. La prima discarica è stata realizzata negli anni Novanta e chiusa due anni dopo dall’ufficio del Commissario per l’Emergenza rifiuti. La seconda discarica è stata realizzata agli inizi del 2000 e chiusa nel 2003. Quello che preoccupa è che per la prima discarica sono stati effettuati solo lavori di semplice copertura, per la seconda non ci sono stati altri interventi. La Regione Calabria ha avviato le procedure per il piano di caratterizzazione delle discariche posizionate una accanto all’altra. Non è stato ancora previsto alcun tipo di intervento di bonifica ambientale per entrambi i siti. Anche oggi l’area di Sant’Agostino è stata interessata da un vasto incendio, generando ulteriore preoccupazione e allarme tra i cittadini. C’è il rischio che si possa configurare una vera e propria emergenza ambientale». E’ quanto sostiene Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico.
«E’ necessario attivare tutte le procedure – afferma Carlo Guccione – per verificare se tali eventi che hanno interessato il vecchio sito industriale dell’ex Legnochimica e le due discariche di Sant’Agostino abbiamo prodotto un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Inoltre, deve essere avviata la procedura per la messa in sicurezza e bonifica delle discariche di Sant’Agostino. Per quanto riguarda il sito industriale della ex Legnochimica occorre mettere in atto una adeguata bonifica per mitigare i rischi ambientali». «Non possiamo – termina Carlo Guccione – non rilevare che i roghi di Rende delle ultime settimane si sono verificati in un sito industriale e in un’area in cui sono presenti rifiuti. Forse sarà dovuto al caldo eccessivo di questo periodo?».

Legnochimica, si lavora per la bonifica del sito. Manna revoca l’ordinanza

COSENZA – Revocata l’ordinanza del sindaco di Rende Marcello Manna emessa nei giorni scorsi dopo gli incendi scoppiati nell’area dell’ex Legnochimica, con cui il rimo cittadino vietava ai cittadini di aprire le finestre delle loro abitazioni. La decisione è stata presa nel corso della conferenza dei servizi indetta in Prefettura a Cosenza, per decidere le prime misure urgenti da adottare per mettere in sicurezza l’area in attesa di una bonifica definitiva. All’incontro hanno partecipato il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, il prefetto Gianfranco Tomao, Manna, il sindaco di Montalto Piero Caracciolo, il rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, e i referenti di Asp e Arpacal. Assenti solo i rappresentanti della Legnochimica. «I risultati delle analisi – ha spiegato il Prefetto – non indicano livelli di tossicità, quindi procederemo ad individuare un modo per evitare altri incendi, in questo senso abbiamo ipotizzato di coprire le vasche con terra e sabbia, e nella prossima settimana decideremo in tal senso. Secondariamente avvieremo un tavolo tecnico per individuare modi e tempi per la bonifica. Il progetto di bonifica sarà poi sottoposto agli enti competenti, che dovranno procedere ad individuare i fondi necessari per l’attuazione. Ovviamente, dal progetto non è esclusa Legnochimica che, benché in stato di fallimento, dovrà farsi carico delle spese». Fuori dalla Prefettura un gruppo di cittadini di Rende e rappresentanti dei comitati ambientali hanno esposto striscioni chiedendo, come unica e immediata soluzione, la bonifica del sito.

FOTONOTIZIA: Legnochimica, in corso incontro alla Prefettura

COSENZA – È in corso presso la Prefettura di Cosenza la conferenza dei servizi sull’ex Legnochimica per decidere le prime misure urgenti per mettere in sicurezza l’area in attesa di una bonifica definitiva. Presenti il direttore della Protezione Civile Calabria Carlo Tansi, il prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco di Rende Marcello Manna, il sindaco di Montalto Piero Caracciolo, il consigliere provinciale con delega all’ambiente Francesco Gervasi, il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, e i referenti di Asp e Arpacal.

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Rogo legnochimica, comune di Rende: «L’incendio è stato spento»

RENDE (CS) – «L’incendio è stato spento. Non ci sono più roghi. Ma l’attività di riversamento dell’acqua nella vasca da parte delle autobotti della Protezione civile regionale continua ininterrottamente e proseguirà per tutta la notte per prevenire l’insorgere di altri eventuali focolai che comunque potrebbero riformarsi nell’immediatezza». E’ quanto riferisce una nota del comune di Rende in relazione all’incendio sviluppatosi in una delle vasche di raccolta dei residui di lavorazione della fabbrica dismessa della Legnochimica.

«La situazione – prosegue il comunicato – è comunque costantemente monitorata dai tecnici della Protezione civile regionale, che continueranno ad essere presenti sul posto 24 ore su 24. Intanto questa mattina è stata fatta una riunione al Centro operativo comunale per fare il punto sulla situazione sugli interventi di spegnimento dell’incendio divampato nell’ex Legnochimica. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Rende, il Prefetto, il Comandante provinciale dei vigili del fuoco, il Capo del Dipartimento della Protezione civile regionale e il dirigente dell’Arpacal. Durante la riunione è stato analizzato e discusso l’ultimo campionamento e i risultati dell’Arpacal (nella notte) raccolti con un campionatore fisso nell’immediata vicinanza dell’incendio. I risultati forniti dall’Arpacal sono ampiamente rassicuranti perché al di sotto dei limiti di legge».

Incendio ex Legnochimica, il call center resta aperto, i lavoratori scioperano

Mentre volgono al termine le operazioni di spegnimento dei roghi che da giovedì 8 giugno insistono nell’area dell’ex Legnochimica, per questa domenica sono in sciopero i lavoratori dell’azienda di call center “Comdata” di Rende, situata in contrada Coda di Volpe nel parco industriale, a circa 500 metri dall’area dell’ex stabilimento. L’azienda aveva deciso di proseguire le attività nonostante l’ordinanza del sindaco Manna. I lavoratori hanno allora proclamato lo sciopero a seguito del protrarsi delle condizioni ambientali che rendono irrespirabile l’aria.

Legnochimica, attivato il centro operativo comunale

RENDE (CS) – È stato attivato il centro operativo comunale. A prendervi parte il sindaco di Rende, il prefetto, il capo dipartimento della protezione civile regionale, il comandante provinciale vigili del fuoco e il dirigente Arpacal, responsabile del monitoraggio della qualità dell’aria. Una riunione operativa iniziata sul posto e poi continuata all’interno del Comune di Rende.  La riunione è stata preceduta dalla relazione del rettore dell’Unical Crisci esperto in materia. Dalle informazioni e dalle prime notizie acquisite si è accertato che il materiale che sta bruciando, monitorato in tempo reale dalle unità mobili e fisse dell’arpacal, è riferibile o compatibile con la combustione di materiale organico esclusivamente di origine vegetale, derivante dalla lavorazione di legname.  Si esclude per tanto la combustione di qualunque tipo di materiale di altra natura. Sono in corso operazioni di spegnimento dell’incendio attraverso la messa in azione di 13 autobotti ad alta capacità fornite in gran parte dalla protezione civile della regione Calabria (15mila litri ognuna), tre idrovore ad alta portata dei vigili del fuoco che stanno riversando all’interno delle vasche un gettito continuo di acqua. Predisposte delle torri faro per illuminare a giorno tutta l’aria e consentire le operazioni di spegnimento anche durante il periodo notturno.

L’evoluzione del fenomeno è costantemente tenuto sotto osservazione da parte di tecnici della protezione civile e del vigili del fuoco e di apparecchi strumentali che campionano la qualità dell’aria nel settore interessato dall’evento. E’ in arrivo un elicottero che supporterà le operazioni di spegnimento degli uomini a terra. Quest’ultimo messo a disposizione da Calabria Verde munito da cestello di mille litri su richiesta della protezione civile regionale. Al momento non si registrano casi di ricorso a cure sanitarie.

I cittadini possono chiamare il numero verde della sala operativa della Protezione Civile Calabria attivo 24 al giorno sette giorni su sette: 800222211. Pur ribadendo il contenuto dell’ordinanza emessa dal sindaco di Rende si comunica che in attesa dei risultati definitivi al momento non si riscontrano situazioni di gravi criticità ambientali.

Infine si fa sapere che il presidente della regione Calabria Mario Oliverio sta per raggiungere l’aria interessata.

Legnochimica, ordinanza del sindaco Manna: «Tenete chiuse le finestre»

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha emesso un’ordinanza con cui ha vietato ai cittadini di aprire le finestre delle loro abitazioni per evitare di venire a contatto con il fumo provocato dall’incendio che da alcuni giorni si è sprigionato nello stabilimento dismesso della Legnochimica. Le fiamme, in particolare, interessano una delle vasche in cui venivano raccolti i residui di lavorazione della fabbrica. Il sindaco Manna, con l’ordinanza emessa a tutela della salute dei cittadini, ha disposto che non vengano aperte le finestre, né consumati cibi esposti all’aria nel raggio di un chilometro di distanza dall’ex Legnochimica, area mai bonificata dopo la chiusura della fabbrica. Per lunedì sono attesi i risultati dei rilievi effettuati dall’Arpacal, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Calabria. Nell’area in cui è in corso l’incendio c’è stato un sopralluogo dello stesso sindaco Manna, del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e del Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, che hanno fatto il punto della situazione concordando i provvedimenti urgenti da adottare. L’area in cui sorge lo stabilimento dell’ex Legnochimica non è stata mai bonificata malgrado i pericoli che possono derivarne per la salute pubblica.

Ecco il testo integrale dell’ordinanza:

IL SINDACO
VISTO l’incendio divampato nell’area circostante le vasche della ex Legnochimica, sita nel Comune di Rende;
VISTO che in data odierna si sono sviluppati fumi in esito al predetto evento e che, conseguentemente, il Comando dei Vigili Urbani ha richiesto l’intervento dell’ARPACAL per la valutazione della qualità dell’aria,al fine di tutelare la salute pubblica;
DATO ATTO che in data odierna, si è tenuta una riunione alla presenza di S.E. il Prefetto di Cosenza, del Procuratore della Repubblica di Cosenza e del Sostituto Procuratore, a cui hanno partecipato il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, rappresentanti della Protezione Civile, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e la Dott.ssa Claudia Tuoto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL);
VISTI gli esiti della predetta riunione operativa ed in attesa dei risultati delle analisi che l’ARPACAL sta conducendo;
ATTESA pertanto l’urgenza e l’indifferibilità dell’adozione di un provvedimento contingibile finalizzato all’adozione di tutte le misure idonee a salvaguardare la salute pubblica in conseguenza dell’evento verificatosi;
VISTA la legge 23/12/1978 n. 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale …” che assegna ai comuni le competenze in materia di igiene e sanità pubblica e di Polizia Veterinaria;
VISTO l’articolo 50 comma 5 e del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267;
ORDINA
a scopo precauzionale, con decorrenza immediata, e fino a eventuale revoca o modifica del presente atto, per come concordato con la Dirigente dell’ARPACAL e nelle more di più dettagliate indicazioni che potranno pervenire da parte degli organi tecnici competenti (ARPACAL e Vigili del Fuoco) sulla base dell’esito degli accertamenti in corso, nelle aree interessate dai fumi prodotti dall’incendio:
– il divieto di esposizione diretta ai fumi;
– il divieto di esposizione di alimenti ed indumenti ai fumi;
– il divieto di raccolta e consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati ed esposti ai fumi;
– il divieto di pascolo degli animali nelle aree esposte ai fumi;
– il divieto di utilizzo di foraggi e cereali per alimentazione animale provenienti dall’area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione.
I prodotti ortofrutticoli derivanti dalla coltivazione nei terreni posti al di fuori della predetta area, ma in zone immediatamente prospicienti, dovranno essere sottoposti prima della consumazione ad accurato lavaggio in acqua corrente e potabile.

Ancora un incendio all’ex impianto Legnochimica

RENDE (CS) – L’ex impianto della Legnochimica di Rende continua ad esasperare i cittadini residenti nella zona e a creare disagi all’intera area urbana. Un’incendio, l’ennesimo, ha interessato le vasche dell’impianto ormai in disuso con un fumo acre che ha invaso la zona industriale e le zone limitrofe. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale per cercare di spegnere le fiamme e individuare i motivi del rogo. Un problema, quello legato alla bonifica dell’area, che non ha trovato soluzione negli anni e con i cittadini che sono ormai al limite della sopportazione.

Intanto i carabinieri forestali hanno chiesto l’intervento del servizio tematico aria del dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal, guidato dalla dottoressa Claudia Tuoto, per misurare la presenza nell’atmosfera di IPA – Idrocarburi Policiclici Aromatici.

Il tecnico Arpacal Domenico Rotella, insieme ai vigili del fuoco, ha posizionato sui luoghi dell’incendio un campionatore ad alto volume, in grado di acquisire molta aria da campionare in minore tempo ed avere quindi un campione utile da analizzare. In circa un’ora e mezza sono stati acquisiti 36 metri cubi di aria, quantità considerata utile per misurare, tra i diversi componenti degli IPA, la presenza di benzo[a]pirene, un idrocarburo per il quale la legislazione italiana ha fissato parametri rigidi sulla sua presenza in atmosfera. I primi risultati di laboratorio saranno comunicati lunedì 12 giugno.

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Rende, stanziati fondi per la bonifica della Legnochimica e della discarica di S.Agostino

foto strada..1 RENDE  (CS) – È di circa 90 milioni di euro l’impegno messo in campo dal Governo per la Calabria con fondi stanziati contro dissesto, bonifiche e difesa del litorale. La salvaguardia dell’ambiente al centro delle decisioni del Cipe ed è arrivato il via libera alla programmazione 2014-2020 dei fondi di Sviluppo e Coesione destinati all’Ambiente. Tra questi fondi, è previsto lo stanziamento di 6 milioni destinato per la bonifica della Legnochimica e 4 milioni per la bonifica della vecchia discarica comunale di S.Agostino. «Abbiamo fin da subito interessato tutte le istituzioni coinvolgendo l’intero consiglio comunale con la nomina di una commissione speciale d’inchiesta presieduta dal consigliere comunale del Pd Pasquale Verre e ricordo che ci siamo mossi contro il liquidatore della società Legnochimica chiedendo la nuova proposta progettuale di risanamento dell’area in questione. Vorrei ricordare ancora -fa sapere il sindaco Marcello Romanelli- che il 27 maggio il dirigente del settore urbanistico ha incontrato il professor Salvatore Straface per definire i termini di una convenzione tra il Comune di Rende e il dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e l’Ingegneria chimica dell’Unical per il finanziamento di un assegno di ricerca avente ad oggetto lo specifico progetto di bonifica dell’ex Legnochimica di Rende. Una vicenda che abbiamo voluto portare all’attenzione del ministero dell’ambiente con continue sollecitazioni e ieri è arrivata una bella risposta. Anche la Regione è vicina al Comune di Rende e la risposta avuta il 19 aprile “il sito in questione sarà inserito nel piano regionale delle bonifiche” per noi vale tanto. Un plauso sincero al Ministro Galletti per questo segnale che per noi è un primo risultato, ma anche per l’intera regione Calabria che ha non pochi problemi ambientali»