REGGIO CALABRIA – Hanno visto tre giovani con l’auto in panne fermi lungo la statale 106 in località San leo di Reggio Calabria e li hanno intenzionalmente investiti come fossero birilli. Per questo gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato due uomini, padre e figlio, di 57 e 32 anni, entrambi reggini, accusati, in concorso tra loro, di tentato omicidio, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale. Le tre vittime, di 22, 23 e 25 anni, sono state soccorse e trasportate presso gli Ospedali Riuniti, dove uno dei tre è ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di Neurochirurgia. Gli altri due hanno avuto una prognosi di 30 giorni per lesioni agli arti inferiori. Sono in corso gli accertamenti per comprendere i motivi dell’aggressione.
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Ferisce il figlio e la moglie: arrestato uomo a Paterno
PATERNO CALABRO (CS) – Un uomo di 82 anni ha ferito a coltellate la moglie, malata di Alzheimer ed il figlio. Quest’ultimo era intervenuto in aiuto della madre: per lui delle lesioni. C.G.L. è stato arrestato a Paterno Calabro dai carabinieri con l’accusa di lesioni personali.
Il ferimento è avvenuto a causa di una lite scoppiata per la perdita di controllo dell’uomo, prostrato dalla malattia della moglie, il quale si è anche autoinflitto delle lesioni. I tre sono stati portati nell’ospedale di Cosenza: padre e figlio se la caveranno con una prognosi di 30 giorni, 15 per la donna.
Arrestate cinque prostitute per rissa
CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Cinque prostitute si sono rese protagoniste di una contesa “territoriale” sfociata in rissa sulla statale 106, ieri notte, riportando lesioni non gravi. Le donne, originarie dell’est Europa, sono state arrestate dai Carabinieri per poi essere rimesse in libertà per mancanza di esigenze cautelari.
Induzione alla prostituzione, lesioni ed estorsione: arrestato 45enne
Uomo arrestato: pugni e calci alla ex
LAMEZIA TERME (CZ) – Gaetano Pino Migliore, 38 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme con l’accusa di lesioni, violenza privata, violazione di domicilio aggravata e atti persecutori alla ex. L’uomo ha sfondato la porta dell’appartamento in cui la sua ex viveva dopo averlo lasciato ed ha iniziato a colpirla con pugni e calci. Sono stati alcuni vicini ad avvertire i carabinieri per porre fine all’aggressione. Oltretutto la donna aveva già denunciato l’uomo già un anno fa.