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“Libri a palazzo”: cangiante e nostalgico “Il pianto del monachello” di Alessandro Stella

MENDICINO (CS) – Pagine in cui perdersi, emozioni contrastanti. In un’atmosfera a tratti surreali si è consumata sulla scia del ricordo di Antonio Catalano, memoria storica di Mendicino scomparso qualche giorno fa, la presentazione de “Il pianto del monachello” di Alessandro Stella, quarto libro che si inserisce nella reassegna culturale “Libri a palazzo”. Come si entra in certe pagine? C’è una strada maestra? Nella cornice di un mare che ritempra il corpo e alleggerisce i pensieri, in un crocevia di esistenze, di profumi e olezzi, di anime stantie nel vortice della realtà, nello scenario sospeso tra i miti e una realtà che risucchia voracemente si gioca il destino di Portomagno e dei suoi abitanti. La storia del monachello e del suo cappuccio magico che avrebbe reso fortuna a chi fosse riuscito a toglierlo fa da fil rouge ad un corollario di anime fragili consumate da miseria, fame e una vita di stenti. In un paese meridionale, sotto l’egemonia del fascismo e di un sistema scolastico rigido che infligge pene corporali ai disobbedienti, a  scuotere il girone dell’inferno in cui tutto è scandito da lentezza e ripetizione ciclica è l’ufficiale dello Stato Civile don Cola, considerato da tutti il paccio del paese. Don Cola, il fato benevolo del paese, «l’impiegato armato di penna  per modellare l’animo dei concittadini» si investe di un potere oscuro e magico per poter ridisegnare l’esistenza dei compaesani: facendo seguire il nome del bambino da una virgola e dal nome di uomini e donne che hanno fatto la storia, don Cola innesca il meccanismo di una porta girevole verso l’altro mondo in cui il nome aggiunto si investe di una funzione salvifica per sovvertire l’ordine e la staticità di ciò che è eternamente sempre uguale. Marcello, occhi curiosi e animo indagatore, è l’unica anima candida a conoscere il segreto di don Cola e a subire la fascinazione della faràgula del monachello. Una pausa lunga 15 anni rompe la quotidianità fatta di giochi di ragazzi e di chiacchiere di paese per far posto al nuovo, al cambiamento che si insinua come una ventata d’aria fresca in una giornata stordita dalla calura estiva. In una realtà che mescola aristocrazia  e miseria si inserisce il finale insolito di una trama ben ordita in cui il dialetto non sovrasta ma fa da amalgama ai luoghi e alle persone rendendole più vere e genuine. Cangiante e nostalgico, in un’atmosfera in cui realtà e fantasia si mescolano, Alessandro Stella ci consegna «un libro indisponente che apre feritoie immaginifiche» dichiara Antonietta Cozza , « un romanzo di formazione ricco di suggestioni e descrizioni antropomorfiche» fa eco Pino Sassano.  Un libro per immaginare, amare e sperare.

Rita Pellicori

“Libri a palazzo” si tinge di giallo, mercoledì “Il pianto del monachello ” di Alessandro Stella

MENDICINO (CS) – Si tinge di giallo il quarto appuntamento della rassegna culturale “Libri a Palazzo”. Ospite della scorsa edizione, Alessandro Stella ritorna presentando mercoledì 12, sempre alle 18,30 nello scenario di palazzo Del Gaudio-Campagna, l’ultimo libro edito a giugno: “Il pianto del monachello”.In un piccolo paese della Calabria fascista, tra miseria dilagante, aristocratici feudali e formule arcane, vivono Marcello, un ragazzino di otto anni e don Cola, Ufficiale dello stato civile, considerato da tutto il paese pazzo. In realtà, dietro l’apparente pazzia Cola nasconde un grande segreto : aggiunge sui registri anagrafici un secondo nome ai nuovi nati. Pensa , così, di bilanciare le sorti dei “poverazzi” e renderli un po’ più emancipati e capaci di combattere la staticità della terra in cui vivono. Una sera Cola, sentendo uno strano pianto, racconta la storia del Monachello, uno strano spiritello, disposto a coprire d’oro chiunque riuscirà a prendergli il cappuccio. Per Marcello la leggenda diventerà quasi un’ossessione….

 

“Libri a Palazzo”: rapisce e stordisce “ComeTe” di Carlo Minervini

MENDICINO (CS) – «Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e canoscenza». Ansia della ricerca, il folle viaggio di un senza nome affamato di gnosi come Ulisse verso la petrosa Itaca. Il bisbiglio dei flutti, il seducente canto delle sirene, occhi di donna voluttuosi e bramanti di desiderio. Ulisse conosce bene quell’inganno e con tutte le sue forze riesce a dominarlo. È da qui che inizia la storia di un viaggio che è storia di una ricerca, «una ricerca di guarigione». Presentato al Salone del Libro di Torino e vincitore del premio della giuria “Costadamalfilibri” , ComeTe -romanzo d’esordio di Carlo Minervini  presentato all’interno della rassegna culturale “Libri a Palazzo”- è la storia di un viaggio, «un testo- precisa Francesco Lopez- adatto a due tipi di viaggiatori: quelli sempre con la valigia in mano e quelli seduti in poltrona che viaggiano con la mente». Un viaggio interiore e onirico  tra la bellezza, il viaggio di un collezionista di oggetti, di nuvole e di dediche, di un senza nome che si perde nelle leggende di luoghi incantati che narrano la storia della Calabria, terra di contraddizioni e culla della cultura greca. I viaggi e la bellezza stordiscono il protagonista impastato  di ricordi e di luoghi, che si dipana tra ricordi fievoli e un passato perduto. Inermi e disorientati ci si lascia avviluppare da quei luoghi che spesso rappresentano il punto di vista  di chi osserva dal pianeta della fantasia. Lo stile rapisce e stordisce, ci si lascia sopraffare dalla straordinaria capacità descrittiva dei luoghi fino a diventarne spettatori silenti. Il confine tra realtà e fantasia si fa flebile e si annulla , proprio come il protagonista che si fa corpo( nel senso deleuziano del termine) in virtù degli incontri che lo modificano inesorabilmente. «Perché ogni viaggio nasce da un dubbio , un’oscurità disseminata nel ventre dell’essere, e s’attorciglia con l’eleganza di un serpente, e resta laggiù, in una inestricabile attesa. Ogni viaggio è un interminabile dubbio , al quale nuovi dubbi si aggiungono e alla fine capisci che è il dubbio l’unica vera risposta che cercavi».

Rita Pellicori

“Libri a Palazzo”, mercoledì la presentazione di “ComeTe”, romanzo d’esordio di Carlo Minervini

MENDICINO (CS) – Dopo il successo al Salone del Libro di Torino e il Premio della giuria “Costadamalfilibri” nell’ambito del prestigioso festival letterario “In Costiera Amalfitana – Festa del libro in Mediterraneo ottenuti lo scorso anno, approda nel meraviglioso scenario di Palazzo del Gaudio-Campagna di Mendicino ComeTe, il romanzo d’esordio di Carlo Minervini. Giornalista e cultore della materia in Letteratura Italiana presso l’Università della Calabria, Carlo Minervini-affiancato Assunta Morronee e da Francesco Lopez-presenterà il romanzo mercoledì 5 luglio alle 18,30.

“Libri a Palazzo”, caleidoscopico “Liberandisdòmini”di Pantaleone Sergi

MENDICINO (CS)- Una rassegna culturale che ormai è un’abitudine. Un luogo sempre più bello ed ospitale è stato il palcoscenico di un inedito Pantaleone Sergi che si è messo a nudo di fronte ad un sempre più nutrito e partecipe pubblico accorso al secondo incontro della rassegna culturale “Libri a Palazzo”. Scrittore,saggista e giornalista, Pantaleone Sergi ha presentato il romanzo d’esordio “Liberandisdòmini”. «Sergi ritorna dopo aver vestito i panni del relatore  del libro “La mia Rai” di Santi Trimboli- esordisce Antonietta Cozza in veste di moderatrice-». Il romanzo caleidoscopico di uno scrittore non improvvisato, un titolo musicale che ricorda la formula latina “libera nos a Domine” e fa parte di un progetto in quattro tempi. Parte da Mambrici, luogo del cuore e dell’anima, il viaggio delle anime colorate sapientemente tratteggiate dalla scrittura di Sergi. Mambrice, luogo di fantasia magico e disperato in cui quotidianità e mito si fondono, un luogo avulso, retrovia della civiltà, ignoto al tempo, dove può succedere di tutto, un tutto che può rivelarsi nulla. «Quando Pantaleone mi ha detto di aver scritto un romanzo- annuncia Santi Trimboli- non gli ho dato molto credito, ho pensato alla vis poetica che colpisce nell’adolescenza e ci porta a scrivere poesie d’amore. Dopo aver letto il libro, la rivelazione è stata folgorante. Pantaleone è uno scrittore scrupoloso che assembla l’atmosfera magica del “Gattopardo” a quella struggente di “Cent’anni di solitudine”». Il vaiolo, la siccità, la carestia, la sommossa popolare, l’escalation della camorra e infine il terremoto del 1905 che cancella Mambrice dalla mappa della fantasia. La ricerca minuziosa, il  mix di dialetti e di parole in libertà, termini inventati e razziati, parossismo solidale e fatti scabrosi si intrecciano, si mescolano, «Un intreccio composito, non etichettabile, qualcosa che va al di là delle formule- dice il critico letterario Alberico Guarnieri-». Un mondo di miseria e nobiltà in cui il nobilume si riunisce nella farmacia del paese, un paese sospeso, ignaro alle logiche del tempo e dello spazio, il palcoscenico di anime tra magia  e nobiltà in cui un telegramma è sinonimo di sventura. «Questo romanzo è un vero e proprio saccheggio- dice l’autore- Ho saccheggiato frasi e modi di dire, ho fatto ricorso ai giornali del tempo per controllare la lingua che si parlava». Anni di lacrime e sudore  hanno partorito un testo da gustare dall’inizio alla fine, non ci resta che attendere il prossimo volume.

Rita Pellicori

“Libri a Palazzo”, secondo appuntamento con”Liberandisdomini” di Pantaleone Sergi

MENDICINO (CS) – Dopo il successo di pubblico della scorsa settimana, torna “Libri al Palazzo”. Il secondo appuntamento, fissato il 28 giugno alle 18 sempre nella splendida cornice di Palazzo Del Gaudio- Campagna, avrà come protagonista  ” Liberandisdomini” del giornalista Pantaleone Sergi. A presentare il romanzo, un vero e proprio “caso” letterario a metà tra il “Gattopardo” e ” Cent’anni di solitudine”, oltre all’autore saranno: Antonietta Cozza, in veste di moderatice, Santi Trimboli e Alberigo Guarnieri.

“Libri a palazzo”: presentato “7 giorni”, l’inno all’amore di Beniamino Donnici

MENDICINO (CS) – Certe parole e certe emozioni ti si cuciono addosso. È accaduto questo ai tanti che hanno affollato il bellissimo cortile di Palazzo Del Gaudio- Campagna, dimora nobiliare nel cuore del centro storico di Mendicino. Si apre sul filo delle emozioni vere la terza edizione di “Libri a palazzo” ,«una rassega culturale nata per caso un pomeriggio- svela ai presenti l’assessore Margherita Ricci- e pensata per far rivivere il centro storico». Complice l’aria frizzante e il panorama mozzafiato, il pubblico si è fatto cullare da “7 giorni” di Beniamino Donnici, un libro che è un inno all’amore. «Un libro calibrato, intrigante, un testo che ben si presta al gioco degli ossimori- svela la giornalista Giusy Cuceli-». Per destino o per scelta Beniamino Donnici e Valerio Giacoia, psichiatra uno e giornalista l’altro, trovano il rifugio dell’anima e del corpo nel monastero di clausura dell’isola di San Giulio e si trovano a vivere e condividere sette giorni che li segnano. «Provengo da una famiglia comunista in cui la fede non trovava spazio. Io ho sempre avuto una tensione diversa rispetto a loro, anni fa mi trovavo a Roma e, dopo un incontro con la mistica di Paravati Natuzza Evolo, ho pensato alla realizzazione di un documentario sulle tracce di Dio, un percorso che mi ha indirizzato alla lettura dei testi di  Anna Maria Canopi, monaca di clausura nel monastero dell’isola di San Giulio. Rimasi abbagliato e scrissi una lettera alla Canopi chiedendole di farmi da guida nella realizzazione del documentario, era il 2005 e allora ebbero inizio i miei soggiorni nel monastero». Beniamino Donnici racconta il viaggio verso la conversione in modo disarmante, «una conversione nata nel 2005 in un momento di dolore e di fatica, un colpo al cuore fu il viaggio a  Medjugorje intrapreso per accompagnare mia figlia ad uno stage di danza che mi ha portato poi a compiere un pellegrinaggio». Da lì parte quel viaggio che lo porta a festeggiare il sessantesimo compleanno in un monastero. Nell’assoluta tranquillità di un luogo che Giacoia paragona all’Eden e, con la semplicità e il carisma della badessa Canopi, è germogliato quel diario che i due autori hanno trasformato in una storia di intensità e fascino che si condensa in sette giorni. Sulla scia del giansenista Blaise Pascal, ci sia avvia alla conclusione,«Dio esiste o no? Ma da qual parte inclineremo? La ragione qui non può determinare nulla: c’è di mezzo un caos infinito[…]Sì, ma scommettere bisogna: non è una cosa che dipenda dal vostro volere, ci siete impegnato. Che cosa sceglierete, dunque? Poiché scegliere bisogna, esaminiamo quel che v’interessa meno. Avete due cose da perdere, il vero e il bene, e due cose da impegnare nel giuoco: la vostra ragione e la vostra volontà, la vostra conoscenza e la vostra beatitudine; e la vostra natura ha da fuggire due cose: l’errore e l’infelicità. La vostra ragione non patisce maggior offesa da una scelta piuttosto che dall’altra, dacché bisogna necessariamente scegliere. Ecco un punto liquidato. Ma la vostra beatitudine? Pesiamo il guadagno e la perdita, nel caso che scommettiate in favore dell’esistenza di Dio. Valutiamo questi due casi: se vincete, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla. Scommettete, dunque, senza esitare, che egli esiste».

Rita Pellicori

“7giorni” di Beniamino Donnici apre la terza edizione di “Libri a palazzo”

MENDICINO (CS) – Si torna a fare cultura nello splendido scenario di Palazzo Del Gaudio-Campagna a Mendicino. Partirà il 22 giugno alle 18 con “7 giorni” di Beniamino Donnici la terza edizione di “Libri a palazzo”. Questa edizione, che si avvale della collaborazione della biblioteca comunale “Pierpaolo Pasolini, sarà ancora più ricca di autori scelti in collaborazione con le case editrici” Pellegrini” e “Falco ” di Cosenza e “Ferrari” di Rossano.

Libri a Palazzo, presentazione de “Il cuore e la terra”

Il cuore e la terraMENDICINO (CS) – Ritorna dopo la pausa estiva di agosto la rassegna culturale “Libri a palazzo”. Domani alle ore 18 a Palazzo Del Gaudio- Campagna verrà presentato “Il cuore e la terra” , lavoro a quattro mani di Franco Laratta e Nicodemo Oliverio sulla questione dell’agricoltura come attività di rilancio per la Calabria. All’incontro moderato da Domenico Martelli, interverranno i due autori Franco Laratta e Nicodemo Oliverio e l’agronomo Giuseppe Perri.

“Libri a palazzo”, presentazione di “Gelusa” di Loredana Nigri

libri a palazzoMENDICINO (CS)- Prosegue la rassegna culturale “Libri a Palazzo”. Il quinto incontro è previsto mercoledì 27, alle 18 a palazzo Del Gaudio- Campagna. La scrittrice Loredana Nigri, che a giugno è stata premiata con la medaglia d’argento sezione narrativa dall’ Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma presso l’Auditorium San Domenico a Roma, presenterà “Gelusa”. All’incontro presentato da Pino Sassano, saranno presenti lo scrittore e attore Angelo Lombardi, la saggista Milly Pulitanò e lo studioso Antonio Catalano.