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“Chiamatemi ancora Anza”, da Santelli editore il racconto autobiografico di Sara Anzanello

COSENZA – A soli sei mesi dalla scomparsa della campionessa del mondo di volley Sara Anzanello, la Santelli editore pubblica postumo “Chiamatemi ancora Anza”, scritto autobiografico di Sara nato dal desiderio di raccontare la storia della propria vita, con il contributo straordinario della sua famiglia.

Una storia costellata di successi

Sara Anzanello comincia la sua carriera nel 1995 in serie A2; nel 1998 porta a casa la prima medaglia d’oro con la nazionale italiana Under 19, vince poi con la maglia azzurra l’oro ai Mondiali (2002) e 2 Coppe del Mondo (2007, 2011) oltre al premio personale “Miglior Muro” al World Grand Prix (2006) e non si arresta fino ad arrivare a essere considerata tra le più quotate giocatrici di pallavolo nel panorama sportivo italiano ed internazionale. Ma è anche una storia di cadute, di momenti tetri a cui Sara ha fatto fronte con coraggio e forza. Nel 2013 infatti, ingaggiata dall’Azərrail Voleybol Klubu in Azerbaijan, è stata colpita da un’epatite fulminante che l’ha obbligata al ritorno in Italia per un trapianto di fegato d’urgenza. È soprattutto qui che Anza – così la chiamano tutti – dimostra al mondo la forza di cui era capace, la grinta che l’ha sempre contraddistinta: dopo alcuni giorni d’attesa e trovato un fegato, seppur non compatibile,
l’intervento risulta riuscito.

Ritornerà in campo, certo, ma non senza voler dare il suo contributo al mondo del sociale

Crea l’Anza camp; diventa testimonial dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO) e desidera con tutta sé stessa di pubblicare un libro in cui raccontarsi, in cui mostrarsi come alla fine la copertina del suo libro la raffigura: amazzonica, una donna che prende in mano la propria vita e non si piange
addosso. Anche quando nell’agosto 2018 le viene diagnosticato un linfoma, non si vuole arrendere e augura il meglio alle #TerribiliRagazze della nazionale azzurra, appena rientrate dal Giappone. Un vigore che non è bastato, ma che ha commosso l’Italia e da cui dovremmo prendere tutti esempio.
Ed è per questo che la famiglia ha reso giustizia al suo desiderio, omaggiandola e ricordandola con il suo scritto: «Sara ha iniziato a scrivere i primi capitoli di questo libro durante la fase di riabilitazione successiva al trapianto. La sua carriera da giocatrice non era ancora conclusa, voleva essere lei a decidere come e quando uscire dal campo per l’ultima volta. Scrivere le dava forza ed energia. Era perfettamente consapevole del ruolo sociale che gli atleti hanno nella società civile e intendeva trasmettere ai tifosi che l’hanno conosciuta la sua esperienza di vita e l’importanza della donazione degli organi. Abbiamo terminato il lavoro di Sara e pubblicato il libro per suo espresso desiderio e per celebrare il suo sorriso, la sua energia, la sua voglia di vivere» ha dichiarato la stessa.

La famiglia con tutto lo staff di Sara e la Santelli editore hanno già in programma varie tappe per portare il messaggio della campionessa in giro per l’Italia

Il fischio d’inizio sarà dato in occasione della “VOLLEYBALL NATIONS LEAGUE 2019” a Conegliano (TV) dal 28 al 30 maggio, nel mezzo del quale il 29 maggio si terrà la conferenza stampa di lancio nazionale e internazionale, in vista di un primo incontro col pubblico il 31 maggio al Pala Verde di Carità di Villorba (TV).
“Chiamatemi ancora Anza”, in uscita il 27 Maggio e disponibile nelle migliori librerie e online oltre che su santellieditore.it, rappresenta quindi il commovente finale di un’eroina contemporanea, una donna a cui tutti guardiamo con ammirazione e che continua l’opera iniziata dalla campionessa: tutto il ricavato, infatti, sarà devoluto in beneficenza.

Dacrema presenta il suo “Sognando l’Europa. Grande statista cercasi”

COSENZA – L’idea di un’Europa economicamente e politicamente unita, un’Europa che sia più importante della sua moneta, con una ripartenza da quelli che erano gli ideali iniziali, contro i sovranismi irriducibili. Di questo progetto che vuole essere forte ed edificante parla Pierangelo Dacrema, ordinario di Economia degli intermediari finanziari all’Unical, nel suo ultimo libro “Sognando l’Europa. Grande statista cercasi”, appena edito per i tipi di ‘All Around’, con all’interno una conversazione con Renato Mannheimer.

Giovedì 16 maggio alle 18,30, nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, dialogano con l’autore il sindaco Mario Occhiuto, il vice sindaco e assessore alla Cultura Jole Santelli, e Marta Petrusewicz, storica del Mezzogiorno.

Al DAM la presentazione del libro di Emanuele Fadda

RENDE (Cs) – Si terrà domani pomeriggio, alle ore 17,30, la presentazione al DAM del libro ‘Troppo lontani, troppo vicini. Elementi di prossemica virtuale’ (Edizioni Quodlibet Elements), scritto da Emanuele Fadda, docente di linguistica e semiotica all’Università della Calabria. Insieme all’autore interverranno i docenti Marcello Walter Bruno, Daniele Gambarara e Giuseppe Cosenza. Introduce Pia Belmonte.

La manifestazione è rivolta non solo agli studenti e a chi vive il mondo delle comunicazioni digitali attraverso la ricerca scientifica, ma anche a quanti quotidianamente sono coinvolti nei contesti comunicativi dei social network in rapida e costante evoluzione. 

Il libro si propone di integrare due punti di vista: approccio scientifico e l’esperienza dell’utente per esplorare l’universo della comunicazione social attraverso l’analisi di “Spazi, Branchi e Segni”, che in questi contesti si configurano e riconfigurano durante accessi e interazioni quotidiane. 

«Internet assomiglia sempre meno al villaggio globale e sempre più al pianeta delle scimmie – si legge nel testo -. Ma noi restiamo pur sempre umani».

Unical, gli studi di intelligence diventano un libro grazie agli ex studenti del master

RENDE (CS) – Dall’esperienza scientifica e culturale del master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri e giunto all’ottava edizione, è nato il testo “Studi di intelligence. Una visione per il futuro”, edito da Rubbettino, e presentato ieri nella Sala Stampa dell’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria. 

Il volume, che arricchisce la collana della Laboratorio di Intelligence, raccoglie le tesi della VI edizione del Master, discusse nell’anno accademico 2016-17 che, in una visione d’insieme rivolta al futuro, fanno il punto sugli studi di Intelligence in Italia.

Il testo contiene nove saggi che affrontano tematiche di strettissima attualità: dal cyberspazio all’intelligenza artificiale riferiti alla sicurezza dello Stato; dalla sociolinguistica alla guerra dell’informazione; da come internet delle cose stravolge la privacy al radicalismo che si osserva in carcere; dal rapporto tra terrorismo, turismo e intelligence a quello tra sport e intelligence. E ancora: tecnologie ed intelligenza artificiale; comunicazione personale e sociale; fenomeni di attualità quali la radicalizzazione, il turismo e lo sport, tutti affrontati in chiave di interpretazione e di previsione.

Gli autori Studi di intelligence

Alla presentazione del libro, introdotta dai saluti del Magnifico Rettore Gino Mirocle Crisci coordinata da Andreina Morrone, che ha collaborato alla stesura del testo, sono intervenuti il direttore del Mario Caligiuri e gli autori del volume Christian Costantino, Valentina Cuzzocrea, Antonio Sapio, Giuseppe Torchia e Andreina Morrone. In particolare Costantino si è occupato di radicalizzazione violenta e proselitismo in carcere, presentando delle proposte operative in merito all’impiego di esperti ex art. 80 nell’attività di intelligence penitenziaria e nel trattamento e impiego a fini strumentali di soggetti radicalizzati. Il saggio di Cuzzocrea è incentrato sul rapporto fra Intelligence e Sociolinguistica e indaga la parola sia come simbolo supremo di identità che come base non solo della comunicazione quanto della descrizione e interpretazione del mondo. Sapio ha invece parlato dell’’intelligence del III millennio: la Cyber Intelligence, e quindi della crescita incessante della «Cybersfera». Dell’interessante e stringente rapporto fra Intelligenza artificiale e sicurezza dello Stato si è invece occupato Torchia. Infine, Morrone ha illustrato l’importanza rilevante dello sport sul piano politico e quindi della sicurezza nazionale e dell’ordine internazionale: dallo sport come strumento diplomatico e di risoluzione dei conflitti alla sicurezza dell’evento sportivo, fino ai casi di spionaggio nello sport e all’evoluzione dell’analisi dei dati, analizzando come caso pratico l’esperienza del Rende calcio.

Luigi Barberio, Carmelo Idà, Giuseppe Naccarato e Alessandra Speranza sono gli autori dei restanti saggi.

 

Visioni sul futuro, all’Unical la presentazione del libro “Studi di Intelligence”

RENDE (CS) – «Una scommessa scientifica e culturale che fa il punto sulle ricerche relative all’intelligence oggi in Italia». È questo il commento del Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri nel comunicare la presentazione del volume “Studi di intelligence. Una visione sul futuro” edito da Rubbettino.

La presentazione è prevista per venerdì 3 maggio alle ore 11 presso la Sala stampa dell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’ateneo calabrese.

I lavori verranno introdotti dal Rettore Gino Mirocle Crisci e la relazione verrà svolta da Mario Caligiuri che ha curato il volume. La manifestazione sarà coordinata da Andreina Morrone, giornalista e fra gli autori del libro. E’ previsto l’intervento di alcuni degli altri autori del volume, che contiene le sintesi delle tesi realizzate da Luigi Barberio, Cristian Costantino, Valentina Cuzzocrea, Carmelo Idà, Andreina Morrone, Giuseppe Naccarato, Antonio Sapio, Alessandra Speranza e Giuseppe Torchia.

“Studi di intelligence” è inserito nella collana del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria edita da Rubbettino.

Già quindici i titoli pubblicati nella stessa collana. I lavori della presentazione del libro verranno seguiti da Radio Radicale.

“La politica spirituale e la rivoluzione interiore”, si presenta il libro di Domenico Campanelli

COSENZA – “La politica spirituale e la rivoluzione interiore”. E’ il titolo del libro che sarà presentato domani,  giovedì 18 aprile, alle ore 17,00, nella sala capitolare del Chiostro di San Domenico.

Ne è autore Domenico Campanelli, scrittore cosentino che, dopo la laurea in scienze politiche, conseguita all’Università di Bologna, ha approfondito le sue ricerche sulle culture, i diritti umani e i linguaggi della musica e del teatro, in giro per il mondo: dalla Turchia all’Iran, dal Pakistan all’India, al Messico, dal Guatemala al Cile, alla Bolivia e in molti paesi europei.

E’ del 2010, inoltre, la sua partecipazione in Brasile ad un progetto sociale per bambini disagiati. Un periodo nel quale Campanelli si dedica, inoltre, ad un approfondito studio delle discipline interiori, dei testi sacri e della psicologia. La presentazione del suo libro “La politica spirituale e la rivoluzione interiore” al Chiostro di San Domenico è patrocinata dal Comune di Cosenza e vedrà la partecipazione dell’Assessore alla comunicazione, Rosaria Succurro. Tra gli altri partecipanti, il prof.Piero Fantozzi del Dipartimento di sociologia dell’Università della Calabria e Nicodemo Passalacqua, ricercatore della stessa Università ed esperto di tematiche ambientali. L’incontro sarà moderato dalla scrittrice Elisa Stefania Tropea. La manifestazione prevede anche interventi musicali a cura di Mario Mancuso.

Il saggio di Domenico Campanelli, edito, all’inizio dell’anno, da “Europa Edizioni”, prestigiosa casa editrice di Roma, già nota per la pubblicazione di diversi testi impegnati, a sfondo politico, religioso e sociale, è estremamente attuale, in quanto capace di cogliere i punti salienti di un movimento di trasformazione sempre più diffuso a livello internazionale, specie tra i giovani, di cui il libro potrebbe essere considerato, in qualche misura, portavoce.

«Le nuove generazioni – sottolinea l’autore – cominciano a prendere coscienza della gravità dei problemi legati al cambiamento climatico e delle crisi psicologiche, sociali, economiche e culturali che ancora, purtroppo, caratterizzano molti aspetti della modernità. Questo testo viene dunque in risposta a molti quesiti interiori sempre più comuni tra le persone, per portare, dove possibile, chiarezza nella confusione, speranza nell’oblio, opportunità nel declino». 

“Nel rigo vuoto” il libro di Marchese ispirato alla poesia di Lorenzo Calogero

COSENZA – Mercoledì 17 aprile, ore 16.30 presso la Sala Quintieri del Teatro A.Rendano di Cosenza verrà presentato una delle ultime novità edita  da ilfilorosso editoreNel rigo vuoto” del dott. Gaetano Marchese.

Dopo i saluti delle autorità (Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, Pier Giorgio Le Pera, sindaco di Aprigliano e Alessandra De Rosa, Presidente Commissione Cultura di Cosenza) a dialogare con l’autore ci saranno Enzo Ferraro, direttore della collana di poesia  I Grazianei, di cui il testo fa parte, Luigi Gallo e Pino Sassano che interpreterà anche alcuni testi. Ad accompagnare gli interventi ci sarà la musica del Maestro Simone Radesca.

Nel rigo vuoto è una raccolta intensa, ispirata dalla poesia di Lorenzo Calogero, in cui – come dice Enzo Ferraro nella prefazione al testo – «Marchese non solo avverte la tensione di quella poetica dolorante ma si è spinto a guardare nello specchio della perdita e a penetrare nel vortice dell’anima del poeta con un “io dialogante”, che s’interroga e s’incammina verso un nuovo “sentire”, verso una nuova conoscenza, con lo sguardo disincantato sul sentiero del domani che verrà. Un canto e dialogo nel silenzio della notte che mostra le piaghe di una sofferenza lacerata e solitaria, che sollecita e vibra nell’animo di Marchese, spesso obliata ma mai dimenticata. Uno scavo profondo della parola sfibrata e densa di Calogero, che smuove l’opacità delle nostre parole mondane e formali, e si trasforma in vento di tempesta, in urlo acuto di dolore, foriero di nuove aperture e conoscenze».

Gaetano Marchese, nato a Torano Castello (CS) nel 1954, vive a Cosenza, Responsabile dell’U.O.S.D.- Psicologia del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenza della ASP di Cosenza, lavora nel Servizio di Psichiatria di CS come psicologo-psicoterapeuta di formazione Psicoanalitica. Autore di articoli scienti ci di psicopatologia e psicoterapia, psicologia clinica, su riviste nazionali e internazionali. Ha pubblicato: Oltre il corporeo: U-dire l’in-ascoltabile diversità. Esperienze psicocorporee e drammatizzazione (Collana S. D. I. – AISIS Cosenza, vol. III, dicembre 1993); Il viaggio di Ulisse e la memoria dei segni (Edizione Scuola di Psicoterapia COIRAG di Bari, Bari 2006); Psicoanalisi in psichiatria. Le vicissitudini dell’inconscio (Edizioni ALPES, Roma 2011). In pubblicazione: Fenomenologia e Psicopatologia degli stati limiti (Edizioni ALPES, Roma). Ha pubblicato inoltre articoli e saggi di letteratura popolare: Duonnu Pantu: il Mito (Cosenza, 1996); L’asino che vola. Jugale, il bacio al lebbroso e la stretta di mano al cretino (Cosenza, 2005), articoli di arte e ha organizzato mostre d’arte personali e collettive con Istituti pubblici, Musei d’Arte e Gallerie d’Arte. Si interessa da anni del rapporto tra la poesia e la psicopatologia nelle diverse declinazioni umane ed esistenziali e il disagio psichico, integrando nel suo lavoro clinico di psicoterapeuta la “poetica che abita nell’uomo”, che s’incarna e si pone come dialogo infinito. Nel giugno 2017 vince il Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Francesco Graziano” nella sezione Raccolta Inedita in lingua italiana con questa raccolta dal titolo Nel rigo vuoto

Presentato in Confindustria il libro di Luca Ponzi sulla figura di Marchionne

COSENZA – Globalizzazione, mercati, organizzazione del lavoro. Ospiti degli industriali cosentini, il caporedattore TgrCalabria Luca Ponzi ed il professore di Economia Applicata all’Unical Domenico Cersosimo hanno discusso di sviluppo territoriale, a partire dal caso del settore automobilistico che è stato analizzato nel libro di Ponzi dove «con il rigore del cronista e l’abilità del narratore – ha detto il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda – l’autore ripercorre le tappe che hanno condotto la Fiat ad uscire dalla crisi, aprirsi a nuovi mercati e conquistare la Crysler».

Il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa “Libri per lo sviluppo” che da anni viene promossa da Confindustria Cosenza con l’obiettivo di approfondire i temi dell’economia, del management, della cultura d’impresa e del sociale, ha analizzato la situazione economica della Calabria e del Paese, parlando anche di “crisi della fiducia” e della conseguente necessità di «rimettere al centro di tutto le competenze. L’Italia è un paese che sta implodendo, eppure è stato per secoli punto e modello di riferimento anche per la creatività, la capacità di fare. Dobbiamo tornare ad essere responsabili e ad assumerci le proprie responsabilità, ciascuno per il proprio ambito, come cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni, come classe dirigente. Marchionne ci ha consegnato una lezione: rompere con i vecchi schemi per essere competitivi e non perpetuare con liturgie del passato ma aprirsi al mondo per crescere»

Al centro della discussione con gli imprenditori, dunque, l’analisi economica degli ultimi decenni, le scelte imprenditoriali compiute da piccoli e grandi gruppi aziendali, le politiche industriali dei diversi Governi che si sono alternati alla guida del Paese. «Le politiche pubbliche indirizzano sempre le imprese verso determinati sentieri, così come è successo alla Fiat che ha deciso aprire uno stabilimento in Basilicata– ha detto il professore Cersosimo, autore di un importante studio su Melfi e la casa automobilistica torinese – contribuendo alla ripresa produttiva. L’impresa che innova, che è capace di aprirsi a mercati nuovi, in genere, riesce a superare meglio la crisi. Le aziende che compiono salti in avanti sono quelle che aumentano le competenze cognitive».

L’intervento del caporedattore Ponzi ha spaziato dalle dinamiche aziendali che hanno mosso il grande gruppo imprenditoriale a rivedere piani aziendali e ad intraprendere nuove strategie internazionali, all’impostazione manageriale di un uomo molto discusso, «un visionario che è riuscito a creare un asse con Obama per salvare la Crysler ed a farsi pagare da General Motors per non vendere. Marchionne era un manager duro ma esigente con sé ed i collaboratori, che ha saputo scommettere sulla globalizzazione, che ha rivoluzionato il modo di guidare un’impresa, di gestire i rapporti con dipendenti e sindacati».
Forte preoccupazione è stata espressa dagli industriali presenti al dibattito per la decisione del Consiglio dei Ministri, in occasione dell’approvazione del Documento di Economia e Finanza, di rivedere al ribasso le stime sulla crescita del Paese per il 2019 che decreta un aumento di deficit e debito con peggioramento dei conti pubblici italiani.

“Mò Vi Mento-Lira di Achille” in arrivo in Calabria. Venerdì 12 la presentazione del libro, a maggio il film

RENDE (CS) – Mò Vi Mento – Lira di Achille, è il titolo del libro scritto da Francesco Gagliardi, edito da “Armando Curcio Editore” che verrà presentato venerdì 12 Aprile 2019, per la prima tappa assoluta, presso l’Università della Calabria.

Il libro, la cui prefazione è stata scritta da Francesco Carrassi, Direttore de “La Nazione” e “Il Telegrafo”, sarà disponibile nelle librerie di tutta Italia a partire dall’11 Aprile 2019.

Tratto dall’omonimo film diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, che uscirà nelle sale cinematografiche di tutto il territorio nazionale il 16 Maggio 2019, l’intreccio è una intelligente parodia di temi politici e sociali dell’Italia di oggi.

Un movimento politico che denuncia espressamente la verità che è alla base della politica, ovvero la bugia, un’Italia ormai cinesizzata in cui politici, preti, avvocati, vigili urbani, carabinieri e secondini sono più cinesi che italiani e tra i pochi veri italiani c’è chi crede che il “Riccardo III” di Shakespeare sia un sequel o chi reputa i centri commerciali più interessanti della Reggia di Caserta: questi i temi del libro e dell’omonimo film la cui chiave di lettura è proprio la sagace ironia capace di portare alla luce anche luoghi poco conosciuti come il comune calabrese di Zaccanopoli (VV).

Il film è stato presentato all’ultimo Festival di Arte Cinematografica di Venezia (sez. Venice Bridge), al Napoli Film Fest e al Festival Internazionale del Cinema di Salerno (premio miglior regia).

Durante la presentazione Francesco Gagliardi, autore del libro e co-autore e co-regista della commedia, svelerà il modo in cui ha scelto di raccontare la società odierna per giungere con forza al cuore del lettore-spettatore.

IL PROGRAMMA

L’evento si svolgerà in due momenti. A partire dalle ore 10:00 i registi Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi si confronteranno con gli studenti del corso di “Istituzioni di Sceneggiatura e Regia”, tenuto dal Prof. Bruno Roberti, in aula Ares (cubo 17 B), per poi spostarsi alle ore 11:30 presso il Dipartimento Autogestito Multimediale. L’evento sarà moderato dal Direttore de “La Nazione” e “Il Telegrafo”, Francesco Carrassi che ha redatto la prefazione del libro.

Ad introdurre gli ospiti saranno Daniela Ielasi, socio fondatore dell’associazione culturale Entropia con sede all’Unical (DAM) e la giornalista di Ottoetrenta.it Andreina Morrone. Oltre all’editore Armando Curcio sarà presente anche la Mondadori Bookstore di Cosenza.

Nel corso della presentazione sarà inoltre proiettato il trailer della commedia “Mò Vi Mento – Lira di Achille” la cui colonna sonora è il brano inedito composto appositamente per il film dal gruppo musicale The Occasionals, che vanta al proprio interno anche un musicista originario di Castrovillari, in provincia di Cosenza, Biagio Mazzafera.

1LOCANDINA EVENTO _ UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA

A Rossano la presentazione del libro dedicato a Cesare Rizzo Corallo

CORIGLIANO- ROSSANO – “Il rossanese illustre, dott. Cesare Rizzo Corallo”. L’iniziativa, volta a ricordare la figura del grande professionista scomparso – è a lui che si deve la scoperta dell’Antimalarine, un farmaco per combattere la malaria,  è stata promossa dal Circolo Culturale di Rossano e si è tenuta nei giorni scorsi alla presenza degli autori del volume, Antonio Guarasci e Mario Massoni, del prof. Francesco Filareto e della dottoressa Maria Fontanella nopote di Cesare Rizzo Corallo.

Di seguito il ricordo del prof. Rizzo Corallo nelle parole del prof. Filareto

«Noto come Cesarino, per distinguerlo dal nome del padre, nasce a Rossano il 2/6/1875, il padre è un piccolo commerciante d’olio, già volontario garibaldino, dal 20/8/1860 fino alla battaglia sul Volturno (1-2/10/1860) e alla conclusione dell’ impresa dei 826/10/1860. Sostenuto dallo zio paterno, Giovanni, titolare di una delle prime farmacie della città, si laurea a Napoli in Farmacia e Chimica ad appena 21 anni (22/12/1896). Quindi, fa una scelta radicale di vita: decide di ritornare nella sua terra e tra la sua gente, mentre è in corso un forte flusso migratorio verso le Americhe (dalla sola Rossano vanno via 5.621 concittadini su una popolazione di 13.354 abitanti). Eredita dallo zio la Farmacia e la dirige.  Poi, in qualità di “Farmacista preparatore” si dedica alla ricerca scientifica tesa a cercare una terapia efficace, preventiva e curativa, per una devastante malattia febbrile, che da secoli, è endemica nel territorio e in tante parti d’Italia: la malaria, causata dalle zanzare anopheles, proliferanti nelle zone paludose (pantani). E inventa l’ “Anti-malarina” (in compresse, fiale, sciroppo), la produce, la commercializza, la pubblicizza: essa si rivela più efficace del chinino e tollerata anche dai bambini.  L’invenzione gli procura, nei primi anni del sec. XX, riconoscimenti e premi in Italia (con medaglie d’oro alle Esposizioni campionarie internazionali di Palermo, Roma, Firenze Torino) e all’estero. Nella sua dinamica e infaticabile attività di ricercatore inventa pastiglie pettorali per affezioni bronchiali e polmonari, una sorta di pasta dentifricia battezzata “Avorina”, un ricostituente a base di china e genziana (“Fert”), vaccini, sieri etc. Instancabile, diventa imprenditore commerciale con l’apertura di un emporio (“la Drogheria”) e industriale con la creazione di una fabbrica di mattonelle artistiche e l’installazion e gestione della prima rete telefonica di Rossano e dei paesi vicini. Sperimenta personalmente per la movimentazione l’uso della bicicletta e dell’automobile (la seconda di Rossano). In qualità di Consigliere della Camera di Commercio provinciale promuove l’allungamento della banchina del borgo marinaro di Sant’Angelo e la dota di una gru per il carico/scarico delle merci per navi di piccolo cabottaggio. Non dimentico della scelta di vita del padre di donare una parte di sé agli altri, parte, da volontario, con un gruppo di amici per Reggio Calabria e i paesi vicini, devastati dal terremoto/maremoto di Reggio-Messina (28/12/1908, con 200.00 vittime), il 31 dicembre e, in quei luoghi di morte, si ferma per 14 giorni, portando medicinali e viveri, seppellendo i morti, soccorrendo i superstiti, a proprio rischio e pericolo e a proprie spese. Va verso l’ “oltre” e verso l’ “altra” nella città che ha amato contro ogni convenienza il 20/6/1959. Cesare Rizzo Corallo resta vivo nella memoria storica collettiva della propria comunità rossanese, calabrese, meridionale come una bella testimonianza di genialità, di multiformità di interessi, di versatilità, di iper-dinamismo, di operosità, di carica innovativa e visionaria, di modernità».

 

                                                                                                        Prof.   Francesco  Filareto