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Movida cosentina, sequestri a cinque locali

COSENZA – La Polizia di Stato ha sequestrato a Cosenza le attrezzature e gli strumenti musicali di cinque locali della movida cittadina, ai titolari dei quali è stato contestato il “disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone”.

Il sequestro è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica.

Secondo quanto riferisce la Questura in un comunicato, i titolari dei locali, “organizzando serate d’intrattenimento musicale mediante l’utilizzo di strumenti sonori e non impedendo gli schiamazzi ed il vociare degli avventori, hanno disturbato il riposo e le occupazioni di una pluralità di persone”.
L’intervento della Polizia è stato motivato anche dalle lamentele e dalle segnalazioni di alcuni cittadini che abitano nel quartiere in cui sono ubicati i locali in cui si svolge la movida notturna.

Fonte e Foto Ansa

Locali questura Crotone invasi da ratti e scarafaggi, la denuncia della UIL

CROTONE – «Nelle toilette degli uffici della Questura di Crotone non esistono disinfettanti, né detergenti per le mani e tantomeno carta igienica». E’ quanto denuncia la segreteria generale provinciale della Uil Polizia di Crotone che si rivolge al Questore lamentando negli uffici la presenza di scarafaggi e ratti con il rischio conseguente di possibili epidemia ed emergenze igienico sanitarie.
«Da una parte – afferma il segretario provinciale del sindacato, Gianfranco De Carlo – l’amministrazione manda medici interni ad aggiornare il personale sui rischi e sulle precauzioni da adottare, dall’altra non fa pulire adeguatamente gli ambienti degli uffici e i servizi igienici della Questura che di igienico non hanno nulla. Tali locali si stanno così trasformando in un vero e proprio covo ideale per la propagazione dei virus. Si chiede un intervento risolutivo allo scopo di evitare la richiesta di chiusura di tutti gli uffici siti al piano terra con conseguente disservizio per gli utenti».

Foto Ansa

Movida rendese, soluzioni e incentivi per gli esercizi commerciali e i locali di via Rossini

RENDE (CS) –  È arrivata la primavera, iniziano le belle giornate e, per quanto riguarda la movida e i locali notturni, arrivano dall’amministrazione comunale di Rende importanti novità. A giorni, infatti, saranno convocate dall’assessore al commercio Domenico Ziccarelli le associazioni dei commercianti ed i proprietari dei locali notturni per modificare l’orario degli intrattenimenti e delle iniziative. E’ lo stesso Ziccarelli a comunicare importanti novità a riguardo: «è nostra intenzione prolungare gli orari delle attività».
Altro punto all’ ordine del giorno che l’amministrazione Manna ha sul tavolo e che vuole affrontare immediatamente è la questione di via Rossini. Una via che purtroppo, come dichiara l’assessore Ziccarelli, «ha subito un calo di presenze per questioni riconducibili alle tendenze del momento. Gli studenti si sono infatti spostati nella zona di Via Marconi. Detto questo c’è anche in via Rossini il problema dei prezzi degli affitti ed è per questo che l’ amministrazione comunale intende convocare sia proprietari delle case che i titolari dei magazzini dove sorgono locali e attività commerciali». Nell’ultima giunta dell’altro ieri, invece, si è discusso sulla riduzione della tassa Tosap per tutte le attività del territorio rendese e si è concordato l’eliminazione di quest’ultima per il centro storico.
Ed è l’assessore Ziccarelli a confermarlo: «Per favorire il rilancio del commercio nel centro storico, porteremo un nuovo regolamento in consiglio comunale sulla Tosap. La nostra spinta sul borgo antico continua senza sosta. Crediamo fortemente in un rilancio che interessi anche il settore del commercio». Altra novità,non meno importante, è stata la pubblicazione in questi giorni sull’albo pretorio della manifestazione di interesse per le attività produttive e commerciali. Lo scopo, come annunciato qualche mese fa da parte dell’amministrazione Manna, è quello di creare la consulta del commercio permanente. Ziccarelli chiarisce che «la consulta è un organismo ideato per assicurare un rapporto stabile tra l’amministrazione comunale ed il tessuto produttivo /commerciale della città. Iniziative come questa servono a dare un indirizzo concreto alle tante proposte di cui si è parlato».