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Locri: il no della Laganà (Pd) ai tagli per l’ospedale

LOCRI (RC) – ”La riorganizzazione dell’ospedale di Locri non può avvenire solo attraverso un intervento di carattere ragionieristico. Anche se il Piano di rientro dal debito sanitario impone una riduzione dei posti letto, non si possono gravare i cittadini della Jonica di sacrifici così pesanti da mettere in discussione lo stesso esercizio del diritto alla salute, costituzionalmente garantito”. Così si esprime la deputata del Partito democratico, Maria Grazia Laganà Fortugno, in relazione ai contenuti del decreto commissariale 111 dello scorso 11 luglio, che riguarda il nosocomio locrese. ”Non si può – prosegue Laganà – pensare di svuotare, di fatto, il principale presidio sanitario di zona dei reparti di Allergologia, Neonatologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia, Oculistica e Otorinolaringoiatria. I cittadini della Locride saranno dunque costretti a sobbarcarsi, nella migliore delle ipotesi, spostamenti di centinaia di chilometri per essere curati. Si parla tanto di emigrazione sanitaria, ma sarebbe assurdo non considerare tale anche quella che avviene all’interno dei confini della stessa regione, dal momento che spesso occorre mezza giornata di viaggio per raggiungere una struttura specialistica”. Maria Grazia Laganà Fortugno chiede che ”entro il prossimo mese di settembre, questi decreti vengano emendati e corretti nelle parti in cui non rispondono alle effettive esigenze dei territori, anzi rischiano di arrecare un danno pesantissimo e forse definitivo alla sanità della Locride. Se non dovessero arrivare le risposte che attendiamo, sarà messa in campo, da parte dei cittadini, una grande mobilitazione popolare, democratica e civile”.

‘Nuova Evangelizzazione’ Locri (Rc): esasperati per indifferenza istituzioni a questione immigrati

immigrati riaceLocri (Rc), 3 ago – Don Giuseppe Giovinazzo e i responsabili della ‘Nuova Evangelizzazione’ di Locri ”sono esasperati per la situazione che si e’ venuta a creare a motivo dell’indifferenza e della disattenzione di vari enti istituzionali: Regione, Protezione Civile, Prefettura, Provincia e Comune di Locri, le quali, alle continue richieste per il rimborso dovuto alle spese anticipate per l’accoglienza di profughi minori. Accoglienza avvenuta nell’immediatezza e tante volte anche improvvisa. Risposte che la Nuova Evangelizzazione non ha esitato a dare nel momento dell’urgenza e dell’emergenza, alleggerendo i carichi dei commissariati di polizia, che hanno l’incombenza di allocare i minori il prima possibile”.

”Per loro – affermano – sono evidentemente dei pacchi da distribuire e dei quali alleggerirsi. Le esigenze di mantenimento quotidiano sono ricadute tutte su di noi, anticipando personalmente, con grandi sacrifici, che ci hanno portato al collasso economico. E’ da oltre un anno che stiamo combattendo con la burocrazia, attraverso lettere, mail, raccomandate, comunicati stampa, fax. A tutto questo abbiamo ricevuto risposte generiche ed evasive, con l’aggravante di chi avendo la responsabilita’ di rispondere a tutto questo: afferma che non ci sono fondi. Una delle beffe piu’ eclatanti l’abbiamo ricevuta dall’amministrazione comunale Locr

Locri Operazione “Giardinetti”: in manette cinque persone

LOCRI (RC) – Sgominata una rete di spacciatori che si muoveva tra i comuni di Sant’Ilario, Locri e Gioiosa Ionica. I carabinieri della Compagnia di Locri hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Locri Caterina Capitò, richieste dal Sostituto Procuratore Rosanna Sgueglia. L’indagine denominata “Giardinetti” è iniziata a seguito del ritrovamento di un involucro contenente 20 grammi di cocaina nascosto in una crepa della parete di un’abitazione abbandonata, nei pressi del municipio di Locri e del giardino comunale. A finire nel mirino degli investigatori sono stati Daniele Capogreco, Alessandro Agostino, Rocco Femia, Rocco Musolino e Nicola Pignatelli, che è però riuscito a sfuggire agli arresti . Le indagini sono state supportate da una vasta operazione di intercettazioni e dalle testimonianze di alcuni tossicodipendenti. Alcuni clienti abituali erano iscritti al S.E.R.T.  di Siderno e dopo aver assunto il metadone terapeutico acquistavano dosi di droga presso i loro spacciatori.