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Mattarella a Locri: «La mafia ruba il futuro»

LOCRI (RC) – Un lungo applauso ha colto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allo stadio comunale di Locri, in occasione della XXII Giornata della memoria e dell’impegno, promossa dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, e che si svolge in contemporanea in 4mila luoghi in tutta Italia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Rai Responsabilità Sociale, Conferenza Episcopale Calabra, con il patrocinio del Comune di Locri e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato, è locri giornata memoria delle vittime della mafia - 7una delle vittime di mafia il cui nome è stato letto dai familiari delle vittime innocenti di mafia in apertura della manifestazione. Anche il vescovo di Locri-Gerace Francesco Oliva, nel suo intervento, ha fatto riferimento al presidente come familiare di vittima delle mafie. «Le Chiese di Calabria – ha detto il presule – sono vicine a lei, signor presidente, e alla sua personale sofferenza per la perdita di suo fratello Piersanti, vittima anch’egli dell’arroganza criminale. Come Chiese di Calabria – ha aggiunto il vescovo di Locri – abbiamo accolto l’invito di Papa Francesco ad essere fermento di una società animata dal Vangelo che s’impegna quotidianamente nella lotta alla ‘ndrangheta e nella formazione ai valori della legalità, della solidarietà e della partecipazione civile. Questa terra, presidente – ha aggiunto il presule – guarda a lei con fiducia. Vede in lei la presenza dello Stato e delle istituzioni, dalle quali si attende sempre maggiore attenzione. Con lei diciamo no alle mafie e a tutte le forme di associazione criminale. Diciamo no alla ‘ndrangheta, che, insieme alla corruzione, rappresenta una delle cause più gravi della crisi sociale del nostro tempo». Il presidente di Libera don Luigi Ciotti ha lanciato una forte provocazione: « La nostra Costituzione è il primo dei testi antimafia. Le mafie – ha aggiunto – non uccidono solo con la violenza ma vittime sono anche le persone a cui le mafie tolgono la speranza e la dignità. Il lavoro, la scuola, la cultura, i percorsi educativi i servizi sociali, restano il primo antidoto alla peste mafiosa. Uomini e donne delle mafie – ha poi concluso don Ciotti – diteci almeno dove avete sepolto le vittime di queilocri giornata memoria delle vittime della mafia - 10 familiari che non hanno avuto neanche la possibilità di piangere sulle loro tombe». Lungo e articolato l’intervento di Mattarella: «Come diceva Giovanni Falcone, la lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere. La repressione dell’illegalità – ha aggiunto – è inseparabile dalla resistenza civile. La lotta al fenomeno mafioso non avrebbe potuto raggiungere livelli così alti senza una profonda consapevolezza dei nostri concittadini, senza un forte cambio di mentalità, senza la promozione di una nuova cultura della legalità. I giovani e le associazioni della società civile, come Libera, e tante altre, sono stati tra i motori di questo radicale e indispensabile cambiamento».

Vittime delle mafie, alla Giornata della Memoria il presidente Mattarella

LOCRI (RC) – La Regione Calabria sarà protagonista delle manifestazioni che avranno luogo a Locri in occasione della XXII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Il presidente della Regione Mario Oliverio sarà presente nella cittadina reggina domenica 19 marzo, alle ore 10, per partecipare alla cerimonia cui interverrà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Martedì 21 marzo, poi, Oliverio interverrà alla marcia che prenderà il via, alle ore otto, dal lungomare di Locri.

 

Mattarella a Locri per incontrare i familiari delle vittime della mafia

LOCRI (RC) –  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 19 marzo incontrerà a Locri i familiari delle vittime innocenti delle mafie in occasione della XXII Giornata della memoria e dell’impegno che si svolgerà il 21 marzo nella stessa Locri e in altri 4000 luoghi d’Italia. Ad annunciarlo don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ed il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva. «Il Presidente Sergio Mattarella – hanno reso noto – ci ha confermato la sua presenza a Locri il 19 marzo, dove incontrerà le centinaia di familiari delle vittime innocenti delle mafie che arriveranno da ogni parte d’Italia, nella tappa verso la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si svolgerà il 21 marzo a Locri e in oltre 4000 luoghi d’Italia».

Sabato 26 Novembre Klaus Davi in Calabria: “La Rai sconfigga mafie e ‘ndrangheta”

GIOIA TAURO (RC) – In concomitanza del viaggio di Klaus Davi in Calabria di questi giorni, il massmediologo ha reso alcune dichiarazioni al quotidiano on-line Affari Italiani: <<La Rai potrebbe dare un contributo determinante per sconfiggere i mafiosi. Stanarli e ritrarli in tutta la loro pochezza è possibile. Non faccio altro che ripetere la lezione di Giuseppe Marrazzo, storico giornalista del servizio pubblico>>. Davi ha inoltre sottolineato come <<la prima azienda culturale del Paese potrebbe dedicare più attenzione al tema, attraverso fiction specifiche e creando un pool di giornalisti specializzati attingendo da un bacino di straordinari professionisti>>.
Davi ha anche criticato il tiepido interesse del PD sul tema ‘Ndrangheta: <<Tranne le eccezioni di Marco Minniti, Marco Di Lello, Stefano Esposito e Giovanni Legnini, ho trovato un’accoglienza fredda e di maniera. Ma non sono interessato all’antimafia da salotto. L’unico modo per combattere la bestia è guardarla in faccia>>.Proprio in queste ore, a confortare l’operato di Davi, è giunto un messaggio di Luca Palamara, membro togato del CSM nonché già Presidente dell’ANM: <<Le sono vicino per il grande impegno sulla nostra Calabria>>. 

Mafia, operazione in sei regioni. Sono 25 le misure cautelari

L’AQUILA – Oltre 200 carabinieri fin dalle prime ore della mattina stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dell’Aquila a carico di 25 persone (di cui 14 in carcere) per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti e di armi, estorsione, riciclaggio e altro; 149 gli indagati. I militari stanno procedendo al sequestro di beni immobili e attività commerciali e a perquisizioni in Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Lazio e Marche. In particolare, le misure di custodia cautelare riguardano 20 arresti e cinque obblighi di dimora. Maggiori dettagli verranno resi noti dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 12 presso il Palazzo  di Giustizia dell’Aquila.

Mafia, la Calabria ricorda il giudice Scopelliti ucciso 25 anni fa

REGGIO CALABRIA – Ricorre oggi il 25° anniversario dell’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, assassinato a Campo Calabro, in provincia di Reggio Calabria in un agguato mafioso avvenuto il 9 agosto 1991 mentre la vittima, di rientro dal mare, era a bordo della sua auto. Il magistrato, impegnato in Cassazione a sostenere l’accusa nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra, è stato commemorato nel corso di una cerimonia tenuta a Piale, frazione di Campo Calabro, alla presenza della figlia del magistrato, la deputata Rosanna Scopelliti; del ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, del sottosegretario al ministero dell’università e della ricerca, Davide Faraone, del sottosegretario per i Beni e le Attività culturali Dorina Bianchi, del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Tullio Del Sette, e delle più alte autorità locali. Il delitto resta ancora avvolto nel mistero, nonostante le dichiarazioni di diversi pentiti secondo i quali il magistrato fu ucciso per la intransigenza nel sostenere l’accusa al maxi processo. Il delitto sarebbe stato eseguito materialmente dalla ‘ndrangheta su richiesta della mafia siciliana, ma il prcesso contro i presunti esecutori e mandanti non ha portato a nulla. «Non c’è ancora la verità sul delitto – ha detto la figlia del giudice – per 25 anni questo è stato un luogo del dolore che mi ha impedito di venire in Calabria. C’è necessità – ha proseguitoScopelliti – di verità e giustizia per la quale non possiamo che lottare, sono troppe le vittime di mafia che attendono».

Lombardo: «Le mafie sono sistema contropotere privato sempre più evoluto»

ROMA – «Le mafie sono un sistema di contropotere privato sempre più evoluto e penetrante. E sono abilissime ad adattarsi ai mutamenti sociali ed economici, stabilendo fra loro rapporti fatti di nuovi, sempre diversi punti di incontro. In un contesto del genere, pur non entrando nel merito della vicenda, non mi sentirei di escludere a priori che la ‘ndrangheta possa aiutare cosa nostra nella gestione di una latitanza così delicata come quella del boss Matteo Messina Denaro». Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Giuseppe Lombardo, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. «A parte la prossimità geografica, ‘ndrangheta e cosa nostra si sono già scambiate appartenenti, hanno collaborato nel traffico d’armi e in quello degli stupefacenti, si sono evolute insieme, potemmo dire, accrescendo quella trama di relazioni stabili che ne ha sviluppato anche il singolo potere, tanto che ormai sono entrambi componenti centrali di un sistema economico e imprenditoriale che usufruisce di fortissimi agganci a livello finanziario e bancario».

«La ‘ndrangheta, che conosco bene professionalmente – ha proseguito il magistrato – è una organizzazione della quale è ormai praticamente impossibile tracciare sia i confini, sia gli ambiti entro cui opera, essendo dotata di una struttura imponente, in grado di gestire situazioni di una incredibile complessità, in Italia e soprattutto all’estero. Dispone di risorse finanziarie enormi, che derivano fondamentalmente dal controllo ormai in forma quasi monopolistica del traffico di cocaina. In determinati contesti storici, dunque, si può trasformare in una grande agenzia di servizi criminali, in grado di espandersi dappertutto. Dobbiamo prendere atto di questa “globalizzazione mafiosa”, e se Cosa nostra e ‘ndrangheta sono oggi parte integrante di un sistema globalizzato di malaffare – ha concluso il sostituto procuratore Lombardo – non possiamo e non dobbiamo escludere a priori che vi possa essere piena collaborazione tra le due mafie anche in una vicenda di latitanza estremamente ingombrante come quella di Matteo Messina Denaro».

Luigi Stasi e Ugo Vetere nel mirino della mafia

avviso pubblicoROMA – Ancora amministratori calabresi nel mirino: negli ultimi giorni a finire sotto tiro sono due primi  cittadini della provincia di Cosenza: il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, e il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere. A ricordarlo è Avviso Pubblico enti locali e regioni contro le mafie. «La Calabria si conferma ancora una delle terre più  a rischio in cui svolgere il ruolo di amministratore. Queste intimidazioni – rafforzano la nostra convinzione che la “Prima Marcia Nazionale degli Amministratori Sotto Tiro”, che Avviso Pubblico organizzerà a Polistena, a partire dalle ore 11:30, il 24 giugno prossimo, richieda tutto il nostro impegno e abbia bisogno del sostegno e della presenza di tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni democratiche e il destino dei tanti, troppi, amministratori sotto tiro del nostro Paese». Sempre il 24 giugno Avviso Pubblico presenterà a Gioiosa Ionica, nel pomeriggio, alle ore 16,30, il Rapporto 2015 “Amministratori sotto tiro”. Alla marcia e alla presentazione del Rapporto potranno partecipare tutti i cittadini. «Non è più  accettabile questa serie di attacchi sempre più frequenti e pericolosi nei confronti degli amministratori locali calabresi e non è più’ tollerabile l’impunità di chi compie questi gesti – ha dichiarato Maria Antonietta Sacco, Coordinatrice per la Calabria di Avviso Pubblico e assessore del Comune di Carlopoli (CZ). Di fronte al susseguirsi di intimidazioni a danno di amministratori e sindaci, la reazione delle Istituzioni e degli organi di polizia deve essere dura, immediata e irremovibile: solo così riusciremo a restituire serenità alle nostre comunità».

Locri, pubblicato il bando per la gestione dell’Ostello della gioventù confiscato alla mafia

LOCRI (RC) – L’Amministrazione Comunale di Locri continua l’attività di affidamento dell’Ostello della Gioventù, struttura sorta su un bene confiscato alla mafia, in maniera limpida e trasparente.

Lo scorso 9 aprile è stato infatti pubblicato il bando per poter concorrere all’affidamento e alla gestione di tale importante bene, che porterà sicuramente risvolti positivi per la Città in tanti ambiti. Una struttura fondamentale e posizionata in un punto strategico, facilmente raggiungibile da differenti vie di accesso. Sul sito del Comune di Locri sono presenti sia il bando che tutti gli allegati necessari per poter presentare la propria domanda, con scadenza alle ore 12:00 dell’11 maggio 2016.

L’Amministrazione comunale si ritiene soddisfatta per questo percorso che piano piano sta completando il suo iter che giungerà a termine ormai nel breve tempo. In una nota stampa comunica infine che il bando inerente l’affidamento e la gestione del Centro di Aggregazione “Cura ut Valeas”, verrà pubblicato nei prossimi giorni, in quanto gli uffici comunali hanno richiesto ancora qualche altro giorno di tempo per poter verificare che il tutto sia strutturato in maniera corretta.

 

Opere confiscate alla mafia in un Museo di Reggio

ROMA – I cosiddetti “gioielli” sequestrati alla mafia saranno collocati presso il Palazzo della Cultura di Reggio Calabria. Si tratta di 125 quadri di importanti maestri come Carrà, De Chirico, Dalì, Sironi, passando per Fontana e Ligabue. Il Museo aprirà le porte sabato 7 maggio permettendo ai visitatori di poter ammirare delle tele dal valore inestimabile. Ad esse sarà dedicato uno spazio di circa 4000 mq per il nuovo polo artistico, che si inserisce in un progetto più ampio promosso dalla provincia reggina. Si svolgeranno infatti, dal 25 aprile al 25 maggio, nella città e nella provincia di Reggio Calabria, gli Stati Generali della Cultura: una manifestazione con centinaia di eventi, incontri e spettacoli.

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