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Metrotramvia, Carmelo Salerno: «Dalla Regione rischio di un ennesimo fallimento»

COSENZA – «C’è una sorta di ‘fumus mali juris’ sulle politiche della Regione che dimostra, purtroppo, ancora una volta di avere poca credibilità e autorevolezza sulla metro, così come poco credibile e fallimentare è stata l’azione del governo regionale negli altri settori importantissimi per la crescita e lo sviluppo della nostra Terra. Quello di cui siamo certi, però, è che il sindaco Occhiuto non permetterà mai di far realizzare l’opera senza le garanzie pretese in nome della città». È quanto afferma il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia, Carmelo Salerno. «È inconcepibile questo atteggiamento della Regione – dice Salerno – che conosce bene la posizione del sindaco Occhiuto e del Comune di Cosenza, ma che continua ad avere un atteggiamento bizantino e ambiguo. Il Sindaco – continua Salerno – coerentemente con quanto sempre detto e scritto e con le deliberazioni del consiglio comunale, ha ripetutamente affermato che senza garanzie certe sulle opere richieste per il Viale Mancini, per le periferie, per la bonifica dei quartieri, la metro non si farà mai».
«È probabile che Oliverio si faccia mal consigliare dai tecnici preposti – continua Salerno – ma è indubbio che così facendo tenti vanamente di sottrarsi alle sue responsabilità politiche, indugiando colposamente su una posizione che finirà per mettere la pietra tombale sulla metrotramvia. È incredibile che si sia proceduto prima all’espletamento della gara d’appalto, peraltro in un contesto in cui a Cosenza non vi era in carica il sindaco ed il consiglio comunale, e che poi si proceda alla sottoscrizione all’accordo di programma” afferma ancora Carmelo Salerno. Ma è ancora più incredibile e francamente infantile ritenere che bastino enunciazioni di principio per tentare di acquisire il consenso della città di Cosenza. Finanche il consigliere regionale e comunale Carlo Guccione – aggiunge – che è stato assessore con Oliverio ed è un rappresentante autorevole della maggioranza regionale, ha dovuto riconoscere con onestà intellettuale le ragioni ineccepibili del sindaco Occhiuto».
«Come amministratori ma anche da amministrati – conclude Salerno – chiediamo alla Regione di uscire dalla palude del burocratismo esasperato, che tanti danni sta producendo per la Calabria nei settori più nevralgici, e di assumere una posizione trasparente e definitiva: si chiuda l’accordo con le prescrizioni chieste da Cosenza o si rinunci all’opera, senza più tergiversazioni insopportabili».

Oliverio a colloquio con il partenariato sociale: «Metrotramvia occasione imperdibile»

COSENZA – Cerca una sponda Oliverio, nel braccio di ferro intrapreso contro il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nella vicenda della costruzione della metrotramvia. L’opera, già appaltata, è ritenuta strategica non soltanto per il capoluogo bruzio e l’area urbana. Si tratta infatti di un anello di congiunzione indispensabile per completare e rendere efficaci anche altre infrastrutture per la mobilità approntate dall’amministrazione regionale in ragione di una complessiva visione dei collegamenti sull’asse Jonio-Tirreno-Università. Oliverio ha così convocato un tavolo insieme al partenariato sociale con cui ha aperto un confronto schietto sulle implicazioni negative derivanti dalla mancata realizzazione dell’opera. Nella sede dell’ex Inapli sono giunti il presidente della provincia Franco Iacucci, il vicepresidente del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi Francesca Cassano, i consiglieri regionali Mauro D’Acri, Orlandino Greco e Franco Sergio, il direttore delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo, l’ingegnere Luigi Zinno responsabile del procedimento, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, i rappresentanti di Coldiretti Calabria. La matassa non è semplice da sbrogliare. Mario Occhiuto non è mai stato entusiasta della metrotramvia e quando Oliverio, proseguendo nell’azione avviata da Scopelliti e dall’assessore regionale Giacomo Mancini, è riuscito a riallocare le risorse necessarie nella programmazione 2014-2020, dando corso alle procedure di appalto dei lavori, il primo cittadino del capoluogo bruzio ha costruito sullo slogan “No Metro” parte del proprio successo elettorale che nella primavera 2016 gli ha consentito di riprendere la sua esperienza di sindaco. Nelle scorse settimane sembrava si fosse giunti ad un accordo, attraverso una serie di modifiche migliorative del progetto proposte da Occhiuto «accolte con favore dalla Regione – ha ribadito Oliverio – Tanto che Mario Occhiuto ha presentato la nuova opera in pompa magna in un incontro organizzato al Coni di Cosenza. Sul piatto inoltre abbiamo aggiunto 35 milioni di euro per altre opere complementari di mobilità in favore della città di Cosenza. Finanziamenti destinati tra l’altro – ha precisato Oliverio – alla realizzazione dell’ovovia di collegamento tra l’area dello Spirito Santo ed il Castello Svevo, ad un’arteria viaria prevista tra lo svincolo autostradale e l’ospedale dell’Annunziata, per decongestionare Viale della Repubblica, ad una serie di percorsi ciclabili da realizzare nel centro del capoluogo bruzio». Una discussione lunga ed articolata durante la quale Oliverio ha ricordato anche i passaggi istituzionali precedenti all’odierna diatriba, e scanditi tra l’altro, dall’approvazione unanime dell’opera, espressa nel 2013 dal consiglio comunale di Cosenza. Sono inoltre in fase avanzata le procedure burocratiche delle altre infrastrutture la cui utilità è legata anche al collegamento metropolitano Cosenza-Rende-Unical. In particolare la tratta rotabile che collegherà l’area di Germaneto, e dunque sia la Cittadella Regionale che il policlinico, con la Valle del Savuto fino a Rogliano. Verso est invece si pensa ad un prolungamento verso Settimo di Montalto Uffugo dove dovrebbe sorgere una stazione per lo snodo dell’utenza verso Sibari e quindi verso la fascia jonica. «In ballo ci sono risorse consistenti ed impegni assunti nei confronti dell’Unione Europea. Un’occasione di sviluppo storica, da non perdere» ha concluso Oliverio.

Metropolitana leggera, Marcello Manna:« Auspico una soluzione tra i comuni e la Regione»

RENDE (CS) – «Sui grandi ed importanti interventi del nostro territorio è necessario che tutti gli attori istituzionali affrontino concretamente i problemi e individuino le soluzioni». È quanto afferma il sindaco di rende Marcello Manna. «Il progetto della metropolitana leggera ,nella fase in cui si trova, merita tutta l’attenzione e sono necessarie valutazioni tecniche, amministrative e politiche. Questo progetto ha una storia amministrativa ventennale ed incide sullo sviluppo sostenibile dell’intera area urbana.  Nel corso di questi ultimi mesi gli uffici tecnici si sono occupati di tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità dell’intervento nel tentativo di ridurre tutte le criticità rilevanti. A margine di questa analisi tecnica sono previste anche altre opere relative alla mobilità sostenibile di due città che dovranno diventare un’unica entità amministrativa dove ha sede una delle più importanti università del nostro paese. Il tema della mobilità deve essere affrontato concretamente perché rappresenta una evidente criticità in tutta la nostra Regione. Auspico, per come dichiarato dal presidente Mario Oliverio e dal sindaco Mario Occhiuto, a breve, un incontro istituzionale risolutivo. Incontro istituzionale quindi che possa oltrepassare i messaggi spediti attraverso carta stampata. Queste sono le risposte che la politica deve dare affrontando i problemi e decidendo nell’interesse delle nostre comunità».

 

Metrotramvia, Salerno e Falbo: «Legittima ed opportuna decisione del sindaco Occhiuto»

«Se  l’amministrazione regionale avesse accolto a tempo debito i suggerimenti e le modifiche migliorative proposte da Mario Occhiuto e dal Consiglio Comunale di Cosenza, prima di procedere all’affidamento dei lavori della metrotramvia, probabilmente l’opera sarebbe già stata avviata da tempo». Lo affermano in una nota congiunta Carmelo Salerno, consigliere comunale di Cosenza e coordinatore cittadino di Forza Italia e Andrea Falbo, consigliere comunale di Cosenza e capogruppo consiliare della lista Mario Occhiuto Sindaco. «La pervicacia con la quale Mario Oliverio ha imboccato la pericolosa strada di perfezionare l’appalto senza preventivamente acquisire l’assenso del sindaco di Cosenza da cristallizzare nell’accordo di programma, per come prescritto dalle norme, determina oggi la situazione di stallo di cui la Regione è unica responsabile.  Il Comune di Cosenza ha l’obbligo morale, ancor prima che politico, di evitare l’investimento di somme ingenti per  costruire una infrastruttura, per come attualmente concepita, estremamente dannosa per il tessuto urbano della città e antieconomica. Né le rassicurazioni verbali del presidente Oliverio, sull’accettazione delle modifiche del progetto della metro tramvia, per come Mario Occhiuto ha avuto modo di illustrare, possono essere ritenute sufficienti se non suffragate da impegni formali in tale direzione. E’ inutile quindi indire riunioni – che hanno il sapore di inutili cerimoniali – se nella sostanza non si apportano le necessarie modifiche ed integrazioni chieste dal Comune nell’esclusivo interesse dei cittadini di Cosenza».

Metrotramvia, Lista “Per Cosenza”, «Posizione di Occhiuto equilibrata. Oliverio rifletta»

COSENZA – «L’approccio della Regione sulla metropolitana di Cosenza è sbagliato, giacchè storicamente le responsabilità sono esclusivamente dell’ente regionale
Lo afferma Lista per Cosenza». Questo quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Lista Per Cosenza. «La posizione di Mario Occhiuto è equilibrata- si legge poi nella nota- e punta semplicemente a vincolare l’amministrazione ad effettuare interventi indispensabili per la bonifica e la riqualificazione dei quartieri .
Il Sindaco difende la città- continua la nota- e su questo punto sarebbe importante che il presidente Oliverio cambiasse toni, impostando una concertazione paritaria per il bene comune. Nessuno vuole fare crociate per bocca del suo coordinatore cittadino , Stefania Vetere ma pensare esclusivamente al bene comune: rifletta il Governatore».

Metrotramvia, non si placano i contrasti tra Oliverio e Occhiuto

CATANZARO – Si acuisce il conflitto tra il presidente della Regione Mario Oliverio ed il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sulla metrotramvia con un botta e risposta a colpi di missive nel breve volgere di qualche ore. Apre le danze il governatore: Oliverio insiste con l’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. Bisogna sottoscrivere l’accordo di programma oppure la metro rischia di andare in fumo e con essa i finanziamenti già stanziati. Per questo Oliverio, con toni non propriamente amicali ma piuttosto perentori, invita Occhiuto per un nuovo incontro istituzionale a Catanzaro, per cercare di giungere ad una intesa. Un confronto da dentro o fuori. Ma Occhiuto replica nel giro di un amen. E risponde picche, nel senso che non parteciperà neanche a questa seconda riunione. Se la Regione ha deciso di procedere all’appalto senza aver prima formalizzato l’accordo di programma previsto dalle norme, che si arrangi, è più o meno il pensiero del sindaco di Cosenza. La porta però rimane aperta in questo gioco delle parti di più ampio respiro sul piano politico, senza dimenticare che proprio Occhiuto potrebbe essere lo sfidante di Oliverio nella prossima competizione regionale del 2019. In calce le due dichiarazioni inviate alla stampa in versione integrale.

Mario Oliverio: «Il procedimento in oggetto è stato pensato, concordato, avviato, sin da un ventennio circa, da tutti gli Enti interessati, tra cui, in primis, il Comune di Cosenza e da tutti gli Enti coinvolti è stato proseguito e portato a compimento con Delibere ed atti formali autonomi o resi in Conferenza dei Servizi, sui cui effetti giuridici ed amministrativi, ben noti, è inutile soffermarsi in questa sede. La Regione, tra tutti gli Enti interessati, ha assunto e Mario-Oliveriosvolto il compito concordemente assegnatole e costantemente confermatole, di Soggetto promotore, in ossequio alla normativa statale e regionale (art. 34 TU Enti Locali ed articoli 11 e 13 LR 19/2001). Ed ogni singolo atto o fase del complesso procedimento  è stato posto in essere dal Soggetto promotore con il costante coinvolgimento formale -nei termini richiesti dalla legge e dalle intese assunte- di tutti gli enti interessati. Enti che, peraltro, avevano già reso tutti gli assensi, nulla osta e le approvazioni previste al progetto, assunti le quali si è doverosamente e concordemente proseguito nel procedimento, anche in conformità alle indicazioni e sollecitazioni inoltrate dal Consiglio Comunale di Cosenza con la Deliberazione dell’aprile 2013. Stupisce pertanto il, tanto generico quanto infondato, rilievo di illegittimità mosso, così come dispiace il chiamarsi fuori da responsabilità che, diversamente da quanto ritenuto, coinvolgerebbero inevitabilmente tutte le amministrazioni interessate e sarebbero gravi soprattutto nei confronti delle collettività amministrate in caso di mancata realizzazione del progetto. A tal riguardo, ciò che più preme ricordare a noi tutti, è che l’intervento in questione è e resta un’opera pubblica anche e soprattutto dei Comuni coinvolti, fortemente voluta da Questi e di cui beneficeranno senza alcun aggravio sui rispettivi bilanci. Pertanto sarebbe illogico, antigiuridico e non corretto prospettare la realizzazione della “Metropolitana” come una concessione che il Comune di Cosenza fa agli altri enti ed alla Regione in particolare, da “compensare” con corrispettivi, controprestazioni e contropartite rappresentate da finanziamenti di altre opere di interesse esclusivamente comunale. È proprio per evitare tale equivoco che si è convinti che anche il Sindaco di Cosenza voglia scongiurare, che si sono eliminate dalla Bozza dell’Accordo di Programma quelle clausole “risolutive” o di decadenza, di difficile applicabilità concreta e che detto equivoco potevano ingenerare, inficiando l’atto sotto il profilo dello sviamento dal pubblico interesse e dell’illiceità della causa. Per il resto la Bozza è rimasta nella sostanza conforme ai termini concordati ed ha riprodotto tutti gli ulteriori interventi con finanziamento a carico della Regione che quest’ultima –pur non essendovi tenuta- ha condiviso con tutti gli altri Enti, non come, non necessaria, “compensazione” di un consenso, che altrimenti non avrebbero manifestato, alla realizzazione di una loro opera pubblica, ma per contestualizzare nell’Accordo di Programma della Metropolitana Cosenza-Rende-Unical interventi mirati soprattutto al miglioramento della mobilità sostenibile dell’area urbana. Preme sottolineare che detti ulteriori interventi sono stati riprodotti nel testo dell’Accordo di programma in piena coincidenza quanto ad importi, fonti e tempi di finanziamento e di intervento che gli Uffici Regionali competenti hanno sempre precisato e ribadito nelle interlocuzioni avute con il Comune di Cosenza e di Rende. E preme segnalare che le prescrizioni ed indicazioni date dai Comuni di Cosenza e Rende sugli aspetti esecutivi dell’intervento “Metropolitana” – vero oggetto dell’Atto in questione- sono stati pedissequamente inseriti nell’Accordo di Programma. Ciò premesso e puntualizzato è con spirito sinceramente costruttivo, nell’interesse più generale che occorre salvaguardare e anche attesa la Sua manifestata disponibilità – sia pure accompagnata da affermazioni di “irrinunciabilità” che confido possano essere meglio precisate –  che invito la S.V. ad un incontro per giorno 12 aprile ore 10.30, insieme agli altri soggetti interessati, nel quale avrà modo di esporre e formalizzare le sue ragioni, e giungere alla conclusione dell’iter con la decisione di ciascuno di sottoscrizione o meno dell’accordo».

Mario Occhiuto: Egregio Presidente, in relazione alla sua missiva in oggetto specificata, mi preme ribadire alcuni concetti. Se da una parte è vero che la interlocuzione relativa all’opera è ventennale, dall’altra è altrettanto vero che tale interlocuzione non equivale alla integrazione di tutte quelle condizioni previste dalla legge per la definizione delle procedure. In particolare, è fuor di dubbio che l’accordo di programma costituisce elemento formale e sostanziale che consente di avviare le procedure finalizzate alla realizzazione dell’opera, ivi compreso evidentemente l’avvio della gara d’appalto dei lavori. Del resto, le stesse disposizioni citate nella sua in oggetto confermano che l’accordo di programma, che non è surrogabile da altre fattispecie di intese coordinate, è un prius – e non un mario-occhiuto-31posterius – “Per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di province e regioni…”, tant’è che, in tali casi, il presidente della regione, “….in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma, anche su richiesta di uno o più dei soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento” (arg. Da art. 13 L.R. n.19/2001). A ulteriore riprova di quanto si sostiene, può richiamarsi il contenuto dell’accordo di programma – finanche di quello pubblicato sul sito della Regione Calabria – laddove vengono definite le linee dell’accordo medesimo ed il contesto di quelle che, a mio parere, potrebbero rendere sostenibile un’opera che, altrimenti sganciata e non collegata ad un progetto complessivo di mobilità urbana, potrebbe andare in tempi brevi incontro ad un sicuro fallimento e, stavolta sì, con gravissimo pregiudizio per le popolazioni amministrate. Del resto, larga parte della popolazione che usufruirà di un servizio di trasposto pubblico con al centro la metropolitana leggera, ha avuto modo di esprimersi in senso quantomeno fortemente critico verso l’opera e, soprattutto, verso la sostenibilità economica nel rapporto tra costi e potenziale utenza. Soprattutto per questi motivi (e non per l’insinuante affermazione circa presunte richieste di “compensazioni” né tantomeno per una asserita ed indimostrabile volontà del Comune di Cosenza di considerare una concessione l’approvazione del progetto di metropolitana leggera) che mi sono battuto e continuerò a battermi per considerare sostanzialmente “vero oggetto dell’atto in questione” il complesso delle opere che potrebbero dare un senso compiuto ed una prospettiva – comunque abbastanza pericolosa – ad un’infrastruttura che andrà a modificare l’assetto del territorio apportando significative variazioni sia in termini strettamente urbanistici ed ambientali, sia delle abitudini della popolazione. Quanto al contenuto dell’ultima versione dell’accordo di programma – in disparte l’inopinata esclusione di alcune opere pur previste nelle interlocuzioni che hanno preceduto la stesura – ricordo che la principale criticità manifestata è quella di avere sin da subito un quadro certo di riferimento non solo degli importi delle opere del progetto di mobilità sostenibile più volte illustrato, quanto degli elementi di spesa e dei canali di finanziamento. Condividendo, infatti, con Lei che la Regione potrebbe non essere tenuta a finanziare le opere comunque finalizzate – ed anche qui concordo con Lei e riproduco la sua espressione –“al miglioramento della mobilità sostenibile dell’area urbana”, cionondimeno continuo a ritenere “irrinunciabile” che nell’accordo di programma siano indicati, con chiarezza e precisione amministrativa, tutti gli elementi che valgano a rendere di immediata e diretta attuazione i progetti medesimi. Per parte mia è indispensabile che l’accordo non debba prevedere ulteriori passaggi ed ulteriori verifiche di fattibilità; in sostanza, non intendo accettare che tra qualche tempo si debba nuovamente discutere della materia dell’accordo di programma, come, purtroppo, si è reso necessario finanche a proposito di progetti come la realizzazione del Museo di Alarico e il contratto di quartiere Santa Lucia II lotto. Nessun equivoco, dunque, ma l’esatto contrario, vale a dire la volontà di evitare che equivoci possano sorgere in futuro sull’intero accordo di programma. Comprendo, perciò, l’insistenza di oggi, da parte dell’ente regionale; comprendo meno le ragioni per le quali analoga insistenza non sia stata esercitata ben prima dell’espletamento della gara d’appalto e solo dopo procedere a quest’ultima. In tal senso, come ho già espresso, numerose sono state le mie diffide a Regione Calabria, tese a scongiurare una procedura di bando irregolare, proprio per la mancanza della sottoscrizione dell’AP. Ma la predetta non ne ha tenuto conto, con grave violazione delle norme procedurali; violazione che comporta – per la medesima – la impossibilità a consegnare i lavori. Se, pertanto, l’intenzione della Regione Calabria è stata quella di procedere egualmente alla aggiudicazione dell’appalto, non può utilizzare ora questo argomento quasi al fine di costituire un presupposto di potenziale responsabilità del Comune di Cosenza, sì da costringerlo a sottoscrivere un qualsiasi AP. Questo Comune, però, ribadisce la propria disponibilità ad una interlocuzione istituzionale che, con modi e forme evidentemente diverse da quelle che emergono dalla nota che si riscontra, porti ad una intesa che valga anche a contribuire a sanare una ingarbugliata situazione che esso non ha minimamente causato, al solo scopo di rendere l’opera compatibile e coerente con tutto l’assetto urbanistico della Città di Cosenza, che in 20 anni ha subìto notevoli mutamenti. Tutto ciò premesso, e visto il tenore della missiva nel quale è contenuta la fissazione di incontro per il 12 aprile p.v., mi trovo costretto a declinare l’invito.

Metrotramvia, la Commissione trasporti non decide

COSENZA – Nessun documento votato, poche schermaglie in aula, assente il sindaco Occhiuto, rappresentato dal neo assessore Michelangelo Spataro. Deludente l’esito dell’attesa Commissione consiliare trasporti, svoltasi al terzo piano del comune di Cosenza, con all’ordine del giorno il tema della metrotramvia. Chiesta da Carlo Guccione e presieduta da Gisberto Spadafora, la riunione non ha aggiunto né tolto nulla al dibattito aperto sull’opera, già appaltata dalla Regione. Luigi Zinno, Responsabile Unico del Procedimento, ha illustrato le modifiche apportate al progetto originario, seguendo le indicazioni del principale inquilino di Palazzo dei Bruzi. Non ci saranno cavi sospesi, il vettore attraverserà Viale Mancini trasformato in un grande parco urbano chiuso al traffico veicolare, saranno rese disponibili le risorse per realizzare le altre infrastrutture previste dall’accordo di programma: ovovia tra il quartiere dello Spirito Santo ed il Castello, il Museo di Alarico, il contratto di quartiere di Santa Lucia, tanto per citare quelle più importanti. I consiglieri hanno espresso l’unanime auspicio della pronta ripresa del dialogo istituzionale tra Occhiuto ed il presidente della Regione Mario Oliverio, affinché si possa giungere in tempi brevi alla fase esecutiva. Il sindaco però, esige precise garanzie su tempi e modalità di realizzazione del maxi intervento e lo ha ribadito attraverso l’assessore Spataro. Secondo Guccione, la Commissione ha consentito di compiere qualche passo in avanti: «C’è stata una discussione di merito – ha dichiarato – in cui sono state abbandonate le differenze politiche, per riaprire il dialogo istituzionale. Attraverso il confronto stiamo realizzando un percorso virtuoso che porterà a realizzare grandi opere ed infrastrutture di collegamento in grado anche di dare un senso concreto a quella idea di area urbana che, insieme alla stessa metrotramvia, costituivano l’asse portante del mio programma elettorale». Da segnalare l’abbandono polemico dall’aula commissioni di Giovanni Cipparrone, critico con la scelta di escludere l’ultimo tratto di Via Popilia dal progetto.

Metrotramvia, perfezionato l’accordo di programma per la realizzazione

CATANZARO – Si è tenuta nel pomeriggio presso la Cittadella regionale, la riunione finalizzata alla definizione e sottoscrizione dell’Accordo di Programma per la realizzazione di un sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università della Calabria, a seguito di un confronto intenso tra Regione e Comuni di Cosenza e Rende, avviato nel mese di ottobre 2016. Alla riunione erano presenti il Presidente della Regione Mario Oliverio, il Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, il Sindaco di Rende Marcello Manna. Era assente il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Il Presidente Oliverio ha illustrato i contenuti dell’Accordo di Programma che è il frutto delle proposte e dei suggerimenti avanzati nei diversi incontri anche con l’apporto dei tecnici delle Amministrazioni coinvolte. Nello specifico, sono  state evidenziate  le proposte migliorative del progetto della Metrotramvia avanzate dai Comuni di Cosenza e di Rende,  ma anche il progetto  più generale di  mobilità sostenibile per l’area urbana cosentina. A tal proposito, è stato sottolineato  l’impegno della Regione e dei Comuni con l’individuazione di altre opere, anch’esse previste nell’Accordo, mirate alla riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico urbano nell’area cosentina,  con l’obiettivo di rendere finalmente il sistema del trasporto pubblico efficiente,  economicamente sostenibile, rispettoso dell’ambiente,  e con l’obiettivo di realizzare una riduzione dei costi di gestione rispetto a quelli attuali.

Fanno  parte dell’Accordo anche alcuni interventi riguardanti opere che, sebbene non afferenti direttamente al sistema di mobilità urbana, sono state proposte dalle Amministrazioni comunali di Cosenza e Rende, secondo le priorità da queste indicate, e che la Regione si è fatta carico di sostenere finanziariamente sulla base delle risorse disponibili nel periodo di Programmazione 2014/2020.

Da parte del Sindaco di Rende  Manna e del Presidente della Provincia di Cosenza  Iacucci è stata ribadita l’importanza strategica della Metrotramvia Cosenza- Rende-  Unical  ed è stata evidenziata la necessità  di accelerare le procedure di un iter amministrativo avviato da oltre venti anni, per decisione dei Consigli comunali delle due città. Manna e Iacucci hanno altresì inteso sottolineare l’apprezzamento per il finanziamento da parte della Regione di opere di rilevante importanza per l’assetto del sistema dei trasporti, a garanzia anche di un efficiente collegamento del polo universitario con l’area urbana  e l’intera provincia. Il Sindaco Manna ed il Presidente Iacucci  hanno auspicato che il lavoro e lo forzo compiuto in questi mesi di confronto non vadano dispersi ed anche per questo si faranno parte attiva perché si giunga con rapidità alla sottoscrizione dell’accordo.

Il Presidente Oliverio, ha ribadito dal canto suo l’importanza strategica della metropolitana per lo sviluppo e la crescita dell’area urbana . «Un’opera – ha detto- che non abbiamo mai immaginato di realizzare senza l’assenso dei Comuni interessati. Per questo- ha sottolineato ancora-  risulta  incomprensibile l’assenza del Sindaco del Comune di Cosenza all’incontro odierno,  dopo mesi di intenso lavoro e ripetuti incontri, sia a livello politico che tecnico, che sono serviti a predisporre l’accordo accogliendo pienamente le proposte migliorative ed integrative dei Comuni ed anche del sindaco Occhiuto». «A questo punto – ha affermato infine Oliverio nel corso della riunione – è  evidente che il Sindaco della città di Cosenza debba chiarire una volta per tutte  la sua volontà in relazione alla realizzazione della  Metrotramvia assumendo o atti conseguenti di revoca delle volontà amministrative manifestate negli anni passati dal consiglio comunale di Cosenza o di consenso al percorso istituzionale intrapreso proprio in seguito alla volontà espressa in  atti amministrativi. Di fronte a scelte così rilevanti e di grande portata per il futuro di una importante area come quella di Cosenza- Rende- Università, che auspico possa accelerare il processo verso la città unica, non sono ammissibili giochi al nascondiglio o, peggio, approcci tattici e contrattualistici che abbassano il livello della portata delle scelte per le quali abbiamo intensamente e con grande apertura lavorato in questi mesi».

La proposta di Accordo di Programma sottoposta alla riunione odierna è consultabile sul sito della Regione.

Metrotramvia a Rende, Miceli: «Discuterne in consiglio comunale»

RENDE (CS) – Mentre a Cosenza Mario Occhiuto apre alla metrotramvia a Rende il sindaco Manna ha convocato una riunione con i consiglieri comunali per discutere del progetto per la parte relativa alla città del Campagnano. L’opera dovrebbe attraversare nei due sensi la statale 19 e la statale 19 bis, ovvero le due principali arterie stradali di Roges, Commenda e Quattromiglia, prima di deviare verso l’università ad Arcavacata. L’esponente penta stellato Domenico Miceli non è convinto di questa scelta. «Parteciperemo per senso di responsabilità – spiega in una nota – ma condanniamo fermamente queste pratiche carbonare che sviliscono le istituzioni». Miceli avrebbe voluto che la questione fosse discussa in consiglio comunale. Sulla validità dell’opera il consigliere dei Cinque Stelle aggiunge: «Questo progetto piace solo ai partiti politici che ne sollecitano l’approvazione ma non ai cittadini e alla collettività. Ideata per un bacino di utenti sovrastimato, 40mila viaggiatori al giorno (gli studenti dell’Unical sono a malapena 34mila) a fronte degli odierni pendolari che non superano le 6mila unità, la metrotramvia si rivelerà un vero e proprio fallimento. Sulle spalle dei cittadini, ovviamente. La città di Rende ha bisogno invece di guardare al futuro del trasporto pubblico locale e imporsi, soprattutto a livello regionale, per chiedere il meglio che le nuove tecnologie possono offrire. Oggi, invece, la città di Rende grazie a Manna vive un momento di sottomissione totale alle decisioni del presidente Oliverio che risultano essere vere e proprie imposizioni per tutti i cittadini che hanno votato il primo cittadino rendese proprio perché si opponeva alla realizzazione della mega opera, tranne poi cambiare idea tradendo il voto degli elettori».

Dalla metropolitana leggera al nuovo stadio. Occhiuto incontra i cittadini per la Cosenza che sarà

COSENZA – Sarà all’insegna della democrazia partecipativa  della cittadinanza attiva, l’incontro programmato dal sindaco Mario Occhiuto sul tema “La Cosenza che verrà tra grandi opere e sostenibilità ambientale”. Una presentazione illustrativa, vis-à-vis, del primo cittadino ai suoi concittadini, «proprio per non fare affermare – si legge nella nota – in particolar modo, le versioni incontrollate che si avvicendano sui social network soprattutto riguardo il progetto della Metropolitana leggera di superficie». In maniera chiara e diretta, nell’ambito dell’iniziativa prevista per domani alle 16,30 presso la sede Coni di piazza Matteotti, secondo la formula pubblica che gli è congeniale, Occhiuto descriverà nel dettaglio la nuova e rinnovata fase amministrativa che è appena iniziata e che, nell’arco di un biennio, restituirà una città ancora più vivibile e più bella. Al centro dell’appuntamento, al quale la stampa è invitata a partecipare, ci saranno i temi relativi al verde pubblico, al trasporto pubblico locale e alla Metroleggera secondo quelle che sono le richieste avanzate dall’Amministrazione comunale alla Regione Calabria. Si parlerà anche del nuovo stadio “San Vito-Gigi Marulla” e della Città dello Sport, e sarà ricordata l’idea proposta alla Regione sul nuovo ospedale civile dell’Annunziata.