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Migranti iracheni sbarcati all’alba in Calabria

ROCCELLA IONICA (RC) – Ottantadue migranti di nazionalità irachena, tra i quali anche alcuni gruppi familiari, sono giunti all’alba sulla costa calabrese.

I migranti, tutti in buone condizioni di salute, erano a bordo di una barca a vela di una quindicina di metri battente bandiera iraniana, che si è incagliata nei pressi di Guardavalle (Catanzaro). Alcuni erano già scesi dall’imbarcazione quando sono giunti i militari della Capitaneria di porto di Soverato e le forze dell’ordine. I migranti sono stati poi caricati su motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza per essere trasferiti nel porto di Roccella Ionica. Nella cittadina del reggino saranno ospitati temporaneamente in una struttura messa a disposizione del Comune in attesa che sia decisa la loro destinazione.

Foto di repertorio

Sbarco di migranti nel Crotonese. Ci sono anche donne e bambini

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Una quarantina di migranti di nazionalità irachena e di etnia curda sono sbarcati stamani lungo le coste di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese.

Non se ne conosce il numero esatto perché i migranti sono stati individuati mentre percorrevano a piedi alcune strade della zona a gruppi.

Alcuni sono stati rintracciati all’altezza di un parco eolico, altri su una strada nei pressi di Crotone e nel centro abitato di Isola Capo Rizzuto. Tra di essi ci sono anche  otto bambini e tre donne di cui una incinta

La Croce Rossa ha condotto i migranti al Centro di accoglienza richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto.

Lo sbarco, secondo quanto riferito da alcuni migranti, è avvenuto nella notte al termine di un viaggio a bordo di una barca a motore lunga una quindicina di metri della quale, però, non è stata trovata traccia. Sul natante avrebbero viaggiato una settantina di persone. Sul posto sono giunti Polizia di Stato, carabinieri, volontari Cri, Misericordia e personale Suem 118.
   

Sbarco migranti Isola Capo Rizzuto, fermati due scafisti russi

CROTONE – Due cittadini di nazionalità russa sono stati sottoposti a fermo dalla squadra mobile di Crotone con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in quanto ritenuti gli scafisti dello sbarco avvenuto il primo settembre scorso a Isola Capo Rizzuto.

Nell’occasione, 32 migranti sono arrivati sulle coste calabresi a bordo un veliero di 12 metri. Del gruppo facevano parte 27 pakistani e 5 bengalesi. Tra loro anche 4 minori e due donne.
Ai due fermati, un 28enne e un 30enne, viene contestato anche l’aver messo in pericolo la vita e l’incolumità dei migranti trasportati in condizioni inumane.

Foto di repertorio

Crotone, sbarco di 32 migranti. Tra loro anche donne e bambini

CROTONE –  Sbarco di trentadue migranti all’alba sulle coste di Crotone. Si tratta di un gruppo misto, comprendente 27 pakistani e 5 bengalesi. Tra di loro, anche 4 minori e due donne. I migranti sono giunti a Capo Cimiti, nel territorio del comune di Isola Capo Rizzuto, all’interno dell’area marina protetta Capo Rizzuto a bordo di un veliero di 12 metri. A dare l’allarme è stato il proprietario del fondo attiguo al tratto di costa che i migranti avevano già raggiunto dopo essere scesi dalla barca. Sul posto è immediatamente intervenuto il dispositivo di soccorso, del quale ha fatto parte anche personale della Croce Rossa e della Misericordia. Sullo sbarco ora indaga la polizia di stato.

 

Centro di accoglienza Sant’Anna, i ringraziamenti della comunità musulmana

ISOLA CAPO RIZZUTO  (KR) – «Vogliamo esprimere la nostra gratitudine al signor direttore del Centro, il dottor Vitaliano Fulciniti, alle forze di polizia rappresentate dal dottor Buzzurro, al personale dei “servizi alla persona” e a tutti gli operatori, per l’accoglienza ricevuta, per essere stati accettati e rispettati, per essere stati seguiti e aiutati nei nostri momenti difficili e per aver rispettato le nostre tradizioni durante il sacro mese del ramadan e in tutte le varie occasioni di festività».
Così scrivono in una lettera i rappresentanti della comunità musulmana del Regional hub di Sant’Anna, consegnata a mano al direttore del Centro d’accoglienza di Sant’Anna, Vitaliano Fulciniti.
Uno scritto nel quale emerge chiaramente la gratitudine e la riconoscenza verso l’ente gestore del Centro, ma anche un testo nel quale viene approfondito il concetto di migrazione, facendo riferimento all’esodo del profeta Maometto che si diresse in Etiopia (al tempo Abissinia) per mettere in salvo alcuni fedeli esposti a ritorsioni religiose. «L’esperienza nel Regional hub Sant’Anna – scrivono i migranti – è da noi vissuta come l’emigrazione dei compagni del profeta Maometto dalla Mecca all’attuale Etiopia, dove ad accoglierli è stato un Re non musulmano ma cristiano. Al cospetto di Dio – si legge ancora – siamo tutti sue creature, senza distinzione di razza, genere e colore. Tutto questo ci fa capire che il nostro amato Mohammed crede nell’unità delle persone e nell’importanza dell’accoglienza, quella che abbiamo trovato qui nel nostro Centro, percepito da molti di noi come una casa».
La consegna della lettera di ringraziamento è avvenuta formalmente questa mattina presso la sala TV del Centro d’accoglienza, ad opera dei rappresentanti della comunità musulmana, fra i quali erano presenti anche gli Imam. Gli ospiti della struttura hanno inoltre omaggiato la Direzione del Centro con una torta, che ha reso possibile un breve ma significativo momento conviviale.

 

Migranti, nuovo sbarco a Crotone nella serata di ieri

CROTONE – Un gruppo di migranti è sbarcato nella serata di ieri a Crotone. Le persone arrivate, cinquantasei in totale, tutti uomini e pakistani in prevalenza, hanno navigato a bordo di un natante, lungo una dozzina di metri, che infine si è arenato sugli scogli del promontorio di Capo Colonna. A ricevere l’allarme è stata la questura che ha allertato la capitaneria di porto di Crotone, intervenuta rapidamente con una motovedetta sulla quale i migranti sono stati trasbordati con un gommone della guardia costiera. L’operazione di salvataggio è stata lunga e complessa e ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Crotone, costretti a illuminare la zona con le fotoelettriche. I migranti, che sarebbero salpati dalle coste turche, sono stati poi condotti nel porto della città, dove ad attenderli c’erano sanitari, quindi sono stati trasferiti al Cara di Sant’Anna per le operazioni di identificazione. Gli uomini, come attestato dai soccorritori, godono di buona salute.

 

Salvini a San Ferdinando, «La nostra guerra contro la criminalità organizzata»

SAN FERDINANDO (RC) – «E’ cominciata una guerra senza quartiere contro la criminalità organizzata non solo in Calabria ma in tutta Italia perché la ‘ndrangheta è una merda, un cancro, che si è allargato a tutta l’Italia. Io però sono testone e continuerò a combatterla fino a che non avremo portato via anche le mutande a questa gente». A dirlo il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che a Palmi ha visitato un immobile confiscato alla cosca Gallico dove sorgerà un commissariato di Polizia. Salvini ha poi visitato la tendopoli di San Ferdinando. In tema di migranti, il ministro ha ribadito che «il principio è che in acque libiche intergono i libici». Per gli scafisti la pacchia è finita. Le navi Ong da giorni hanno smesso di aiutare i trafficanti di esseri umani. A questo punto mi dedicherò alle navi private, ai mercantili, alle navi delle missioni internazionali e a quelle militari italiane”. E in merito ai migranti trasbordati da un rimorchiatore su nave Diciotti ha detto che sullo sbarco «stiamo ragionando».

Fonte e foto Ansa

Migranti curdi e iracheni sbarcati nel porto di Crotone

CROTONE – Sono 71 i migranti sbarcati nel porto di Crotone da un veliero di 8 metri intercettata e soccorsa poco prima di mezzanotte da una motovedetta del Reparto navale della Guardia di Finanza. Due i presunti scafisti fermati.

I migranti, tra cui otto donne e 15 bambini, tutti in condizioni giudicate buone, sono di nazionalità curda e irachena e sarebbero partiti nei giorni scorsi dalle coste della Turchia.

L’imbarcazione a causa del forte vento di scirocco era stata portata a circa un miglio e mezzo dalla costa all’altezza di Punta Alice nel territorio del comune di Cirò Marina. I finanzieri una volta avvicinato il veliero sono saliti a bordo e l’hanno condotta in porto. I 71 migranti sono stati soccorsi da Croce Rossa e Misericordia e trasferiti per le operazioni di identificazione all’Hub regionale di Sant’Anna. A gestire le operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura di Crotone, c’erano oltre alla Guardia di finanza anche Polizia di Stato e Capitaneria di Porto.

Immagine di repertorio

Reggio Calabria, approdata nave inglese con 46 migranti

REGGIO CALABRIA – É approdata nel porto di Reggio Calabria la nave militare inglese “Protector“, impiegata nell’operazione Frontex, con a bordo 46 migranti iracheni e pakistani, tra cui ventisette uomini, nove donne e dieci minori.

I migranti sono in buoni condizioni

I migranti sono stati accolti a terra dal consueto dispositivo di soccorso, accoglienza ed identificazione, composto da forze dell’ordine, Protezione civile regionale e comunale, 118, Croce rossa e associazioni di volontariato.
Della decisione di fare approdare la nave nel porto di Reggio Calabria si è avuta notizia solo stamattina, ma questo non ha impedito di allestire per tempo il sistema di accoglienza a terra.

Migranti in attesa di trasferimento

Una volta concluse le operazioni di fotosegnalamento, a cura della Polizia di Stato, secondo quanto riferisce, in un comunicato, la Prefettura di Reggio Calabria, i migranti saranno trasferiti secondo il piano di riparto che verrà predisposto dal Ministero dell’Interno.

Foto: Ansa Calabria

A Reggio Calabria nave con 232 migranti a bordo

REGGIO CALABRIA – E’ arrivata stamane nel porto di Reggio Calabria la Sea Watch 3, nave di una Ong tedesca battente bandiera olandese, con a bordo 232 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. La nave ha stazionato per tre giorni in acque Sar (Search and Rescue) prima che giungesse dall’Italia l’autorizzazione all’approdo in un porto italiano. Solo ieri, dal Viminale, è stato quindi indicato il porto di Reggio Calabria.

E’ la prima nave con migranti a sbarcare dopo l’insediamento del nuovo Governo

A bordo 215 uomini, 17 donne, una delle quali incinta, e 29 minori non accompagnati di età compresa tra i 9 ed i 18 anni ed un bambino di 5 anni. Le loro condizioni sono precarie. Presentano problemi di disidratazione per la lunga permanenza in mare. A terra, sotto il coordinamento della Prefettura, è scattato l’ormai collaudato piano di accoglienza e identificazione. Nessuna indicazione al momento sulla destinazione finale dei migranti ma sono già presenti pullman per il loro trasferimento.

Pronto il dispositivo di accoglienza

A coadiuvare le operazioni di sbarco presenti l’Ufficio immigrazione della Questura di Reggio Calabria, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia provinciale, Croce rossa, Protezione civile regionale e della Città Metropolitana di Reggio, e Coordinamento ecclesiale sbarchi della Diocesi di Reggio Calabria-Bova