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Minori e Media Education, quali tutele, un convegno sul tema

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CATANZARO – “Media e Minori: quali tutele fuori dalle aule di giustizia?” è il titolo dell’evento che la Camera Minorile distrettuale “Polacco – Perrotta” di Catanzaro ha organizzato per venerdì prossimo, 31 marzo 2017, a partire dalle ore 15:30, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro, in via Menniti Ippolito. Il convegno, patrocinato dall’Unione Nazionale delle Camere Minorili, è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Catanzaro  ai fini della formazione continua degli avvocati, con il rilascio ai presenti di tre crediti formativi. Particolarmente attuale il tema del convegno, così come particolarmente atteso il relatore: si tratta del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Dott. Antonio Marziale, che sarà intervistato dal giornalista Ezio De Domenico, responsabile della redazione della Calabria dell’agenzia ANSA. Una intervista, aperta anche agli interventi e le domande del pubblico, che sarà introdotta dall’avvocato Rossana Greco, presidente della Camera Minorile distrettuale “Polacco – Perrotta” di Catanzaro, e dai saluti del Commissario della Camera di Commercio di Catanzaro, dott. Giorgio Sganga, e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro, Prof. Giuseppe Iannello. «Spazieremo tra i principali fatti di cronaca anche locale – ha anticipato l’avvocato Rossana Greco – per poi approfondire sulle diverse tematiche normative e giurisprudenziali per focalizzare su un problema molto attuale che interessa il mondo giovanile ma anche noi genitori e, più in generale, chiunque rappresenti un’agenzia educativa, famiglia, chiesa o scuola». «Vorrei ringraziare sin da ora – ha concluso Greco – il giornalista Ezio De Domenico che ha accettato di buon grado di contribuire attivamente a questo incontro, e sono certa che stimolerà il dibattito anche da una prospettiva diversa dalla nostra».

Presenza di minori in sale scommesse, diverse sanzioni emesse

LOCRI ( RC) –  I carabinieri del Gruppo di Locri, a seguito di una serie di controlli in sale scommesse e giochi di 42 comuni del territorio di competenza, hanno verificato all’interno di tre esercizi commerciali la presenza di una trentina di minori intenti a scommettere d’azzardo somme di denaro su eventi sportivi. La presenza dei ragazzi nei locali ha fatto scattare sanzioni amministrative per oltre 20 mila euro a carico di proprietari e gestori delle sale. Gli accertamenti dei carabinieri, effettuati tramite le Compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica, hanno riguardato gli esercizi commerciali all’interno dei quali sono istallati apparecchi per vincite in denaro con lo scopo di verificare la corretta applicazione della normativa di settore e di prevenire il fenomeno della ludopatia.  Le attività di controllo, che saranno intensificate nei prossimi giorni, si inseriscono in un’azione mirata alla tutela delle fasce deboli, dei minori e di educazione alla legalità.

Reggio Calabria, centro minori al collasso

Naufragio: sporcizia e stracci,ecco Centro LampedusaREGGIO CALABRIA – Il Centro di prima accoglienza per minori non accompagnati di Reggio Calabri è ormai al limite del collasso, come testimoniano le proteste dei giorni scorsi. Gli ospiti della struttura, ex sede della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Mediterranea, al momento sono 250, divisi in due edifici.
La permanenza dei minori extracomunitari nella struttura, gestita da una cooperativa, non dovrebbe superare le 36/72 ore.
Invece, c’è chi è lì da più di tre mesi. Una situazione che crea disagi e difficoltà. In tanti sognano di andare via, ma per loro vigono procedure particolari e attività di tutela e di vigilanza più stringenti.
Nonostante gli sforzi degli operatori, che offrono servizi di sostegno psicologico, attività ricreative oltre che pasti, vestiti e materiale per lavarsi, questi ragazzi passano gran parte del loro tempo senza fare nulla. “Sono qui da tre mesi – lamenta uno di loro, di origini sub sahariane – e vedo andare via chi è arrivato qui dopo di me”.

Cosenza, lanciano sassi dalla sopraelevata

COSENZA – Non hanno trovato di meglio da fare, per trascorrere il pomeriggio, di mettersi  a lanciare auto dalla sopraelevata che collega lo svincolo di Cosenza alla 107 e che sovrasta via Panebianco,  viale Cosmai e viale Mancini. Due quindicenni in vena di bravate sono stati bloccati dalla polstrada e segnalati alla procura dei minori. Per fortuna non hanno causato danni.

Minorenne chiama la Polizia che arresta il padre per maltrattamenti

REGGIO CALABRIA – Quando gli agenti della Polizia di Stato, accorsi dopo una chiamata al 113 effettuata dal figlio minorenne, sono arrivati nella sua abitazione, stava ancora picchiando ed inveendo contro la moglie. Così un uomo di 47 anni, V.B., è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. E’ accaduto a Reggio Calabria. Vittime della violenza sia la donna sia il figlio dell’uomo, sorpreso in flagranza di reato. Neanche l’arrivo della Polizia ha intimorito l’aggressore, che ha continuato ad accanirsi contro le vittime anche davanti ai poliziotti i quali lo hanno bloccato mettendogli le manette ai polsi.

Violenza sessuale, abusi su minore. Arrestato un trentottenne

LAUREANA DI BORRELLO (RC) – Un uomo A. M., di 38 anni, è stato arrestato e posto ai domiciliari a Laureana di Borrello, dai carabinieri, con l’accusa di violenza sessuale su minore. L’arresto dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fatto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. I fatti che hanno portato all’arresto del trentottenne residente nel comune della Piana di Gioia Tauro, risalgono al settembre del 2013.

Catanzaro, catena umana intorno al Tribunale per i Minori: no alla soppressione

CATANZARO – È in programma per il prossimo 14 giugno dalle 11 in poi un evento-protesta cui prenderanno parte gli studenti delle scuole della città di Catanzaro per esprimere fermo dissenso contro la riforma della giustizia minorile, tesa a sopprimere i Tribunali dei minorenni. La manifestazione, organizzata dalla Camera Minorile “Giuseppe Mazzotta” di Cosenza e dalla Camera Minorile Distrettuale “Primo Polacco – Francesco Perrotta” di Catanzaro, si svolgerà presso il Tribunale per Minorenni di Catanzaro. Gli studenti partecipanti indosseranno una maglietta recante lo slogan “Giù le mani dal nostro Giudice” e saranno accompagnati da avvocati specialisti in diritto dei minori, magistrati e rappresentanti di associazioni, nonchè dai cittadini che aderiranno alla causa.

La protesta si rende necessaria dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati del Disegno di legge A.C. 2953 (ora al Senato con numero A.S. 2284), che prevederebbe, infine, la soppressione dei Tribunali per i Minorenni e delle Procure presso i medesimo Tribunali, a favore di sezioni specializzate presso i Tribunali Ordinari. Il rischio, secondo gli organizzatori della protesta, è che in questo modo minori e e adulti vengano equiparati, eliminando diritti essenziali per i primi, senza tenere conto della tutela dei loro interessi, personali e sociali.

 

 

 

Pedofilia, abusava di un bambino. Arrestato un 64enne

REGGIO CALABRIA – Da circa due anni avrebbe abusato in modo reiterato di un bambino di 11 anni. La Squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di 64 anni, P.C., con l’accusa di violenza sessuale aggravata in danno di un minorenne di 11 anni. Le indagini della sezione “reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della mobile hanno portato all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip. Gli investigatori hanno fatto luce in brevissimo tempo su una storia di reiterati abusi e violenze sessuali, di cui il minorenne è stato vittima per circa 2 anni. Le indagini, scattate grazie alla denuncia della giovane mamma che aveva notato qualcosa di strano nel comportamento di P.C., hanno permesso di accertare che l’uomo, quasi quotidianamente, abusava del bimbo, costringendolo a subire atti sessuali, approfittando della sua condizione di debolezza e sotto minaccia di non dire nulla alla madre. Le violenze si sono ripetute fino alla fine del mese di maggio, quando la madre del bambino si è rivolta alla polizia.

Reggio Calabria, Polizia blocca tratta minorenni Arrestati tre immigrati

REGGIO CALABRIA – Ci sarebbe una vera e prooria tratta di minorenni all’origine dell’arresto di tre immigrati, rispettivamente di nazionalità egiziana, tunisina ed eritrea, avvenuto a Reggio Calabria da parte della Polizia di Stato. I tre sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di aver organizzato il trasporto di 9 minorenni eritrei non accompagnati, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, allontanatisi arbitrariamente da un centro di primo soccorso di Reggio Calabria utilizzato in occasione degli sbarchi. Gli arrestati erano stati fermati con i ragazzi minorenni nella centralissima piazza Garibaldi dal personale delle volanti in servizio di controllo del territorio, mentre erano in procinto di salire a bordo di un autobus di linea con lo scopo di lasciare la città. Avviate le procedure di identificazione, il personale della Polizia di Stato ha constatato che tra i 9 minorenni ed i 3 arrestati non c’era alcun rapporto di conoscenza o parentela. Gli adulti, inoltre, avevano cospicue somme di denaro in contanti di cui non hanno saputo indicare la provenienza, utilizzate, in parte, per il pagamento dei biglietti di viaggio per i 9 ragazzi. Gli approfondimenti investigativi scaturiti dal fermo dei 3 uomini avrebbero consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale, “dalla spiccata professionalità”, evidenziata dalla contestuale presenza in città dei 3 arrestati residenti in diverse province italiane. Il sodalizio criminale che gestiva la tratta di minori, secondo gli inquirenti, avrebbe attirato con l’inganno i 9 giovani promettendo loro possibilità di vita migliore.

Sbarco migranti a Crotone, Laura Ferrara : “Troppe le scomparse dei minori. Difficile la gestione”

Bruxelles – “Problematica continua ad essere la gestione dei soggetti più vulnerabili, come le donne e i minori che giungono senza essere accompagnati da chi può prendersi cura di loro.” – dichiara Laura Ferrara, Deputata europea del M5S e Coordinatrice del gruppo EFDD nella Commissione Libertà civili, Giustizia e Affari Interni  – “Sarebbero 314 i migranti soccorsi nel Canale di Sicilia e sbarcati a Crotone, provenienti anche da Libia e Siria. Tra questi vi sarebbero 107 minori stranieri non accompagnati e il Comune di Crotone avrebbe curato l’accoglienza di 86 di loro. La chiusura della rotta balcanica, a seguito dell’accordo Ue-Turchia, potrebbe aggravare la situazione degli sbarchi che ultimamente hanno ripreso a verificarsi nelle nostre regioni meridionali. Solo nel territorio Crotonese esistono, secondo le notizie avute dalla Prefettura, otto strutture, piú tre centri SPRAR, destinati all’accoglienza dei minori.  Dall’ultimo report diffuso dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, emerge come sia la Calabria la terza Regione d’Italia ad accogliere più minori non accompagnati: 912. Un altro numero inquietante viene confermato sull’irreperibilità, troppi sono gli allontanamenti dei minori stranieri dalle strutture di accoglienza senza lasciare alcuna traccia: ben 4.769 su 11.557 a livello nazionale, ma il problema investe altri Stati europei.  Molti di loro cercano di raggiungere i familiari o le comunità di appartenenza in altri Stati membri ma come avevamo già denunciato in una interrogazione presentata alla Commissione europea, altri minori diventano vittime della tratta di esseri umani, dello sfruttamento sessuale e lavorativo, del traffico di organi e di abusi di ogni sorta. Non é da sottovalutare il numero, attualmente indefinito ma non basso, di cittadini stranieri che si dichiarano minori senza esserlo, al fine di ottenere maggiori diritti e minori responsabilità, così come il rischio di un vero e proprio business per alcuni centri, in quanto i fondi destinati ai minori sono maggiori di quelli destinati agli adulti. C’è ancora molto da fare sul sistema di protezione, soprattutto per quanto riguarda le nomine dei tutori volontari che devono assumersi la responsabilità di assistere il minore all’arrivo e di rappresentarlo dinanzi alle autorità nel corso di tutti i procedimenti in cui vengono coinvolti. Pur essendo obbligatoria l’apertura della tutela, individuare soggetti adeguati e disposti a farlo volontariamente in tempi immediati, rappresenta uno dei problemi che spesso ostacola l’esercizio dei diritti riconosciuti a questa categoria di soggetti particolarmente vulnerabili.  Ci sono frequenti casi –conclude Laura Ferrara – in cui una sola persona si ritrova ad essere nominata tutore di 50 o più minori: una situazione inaccettabile”.