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Molestie senza sosta alla ex e ai figli: scatta l’arresto per un 64enne di Rossano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) Personale del Commissariato di P.S. Corigliano – Rossano, nella giornata di ieri,  ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla p.o.,  a carico di un 64enne di Rossano, ritenuto responsabile del delitto di maltrattamenti in famiglia , nei confronti della sua ex moglie e dei propri figli.

In particolare, le indagini hanno permesso di ricostruire le ripetute minacce e molestie poste in essere dall’uomo verso i congiunti, vessati con condotte persecutorie, imputandogli senza alcun motivo il fallimento della sua vita lavorativa.

 Tale condotta ha cagionato nel tempo paura e timore all’interno dell’ambito familiare,  tanto da indurli a vivere altrove al fine di sfuggire alle continue condotte aggressive.

Il predetto ha più volte trasgredito agli obblighi impostigli, ragion per cui , il GIP presso il Tribunale di Castrovillari (CS) ha accolto la richiesta di aggravamento ed ha applicato la misura cautelare, sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari.

Presunte molestie al liceo, oggi riunione del collegio docenti. Ritornano gli ispettori

COSENZA – E’ prevista per oggi la riunione del collegio dei docenti del Liceo Scientifico “Valentini-Majorana” di Castrolibero. Il Collegio dei docenti ha inviato una mail con la convocazione nella giornata di venerdì con all’ordine del giorno «possibili strategie per il recupero del rapporto insegnamento-apprendimento».

Non tutti i docenti prenderanno parte alla riunione. Lo ha annunciato, tra gli altri (in una nota), il docente Gabriele Petrone che ha invitato i colleghi ad aderire alla manifestazione degli studenti e di tutti quelli della regione che si svolgerà il prossimo venerdì 18 febbraio a Cosenza. Intanto, sempre nella giornata di oggi, è prevista una nuova visita dei tre ispettori inviati dal ministero per ricostruire quanto accaduto e verificare la veridicità delle molestie denunciate. Sarà necessario vagliare tutte le eventuali decisioni da prendere in merito alla posizione dell’insegnante destinatario delle denunce presentate da due diverse studentesse. L’occupazione dell’istituto scolastico continua e gli studenti, per il momento, non intendono compiere passi indietro e chiedono la rimozione della preside Iolanda Maletta.

Presunte molestie al liceo di Castrolibero, il ministro invia gli ispettori

CASTROLIBERO – “Abbiamo deciso di inviare i nostri ispettori – ha detto il ministro Bianchi – per ricostruire la vicenda, nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura. Esprimo tutto il mio sostegno e la mia vicinanza alla comunità scolastica della Calabria. Se dovesse essere confermato quanto denunciato da ragazze e ragazzi dell’istituto, sarebbe inaccettabile”.

Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi spiega perchè ha deciso di inviare gli ispettori al Valentini Majorana ovvero per “afforzare l’azione di verifica già avviata dall’Ufficio scolastico della Calabria”.

“Ci sono professori che mi sostengono e sono pronti a testimoniare a mio favore“, ha detto, intanto, la studentessa che ha presentato formale denuncia ai carabinieri in merito alle molestie subite, facendo scattare anche l’inchiesta conoscitiva da parte della Procura della Repubblica di Cosenza. La giovane ha riferito anche che il professore destinatario della sua denuncia le avrebbe chiesto foto per ottenere la sufficienza in matematica e fisica, le materie che insegna.

I ragazzi chiedono chiarezza e concretezza per sospendere la loro protesta e riferiscono che consegneranno simbolicamente le chiavi della scuola soltanto agli ispettori ministeriali, che, secondo quanto si é appreso, dovrebbero arrivare a Castrolibero già questa mattina

Presunte molestie su studentesse all’Istituto di Castrolibero, la replica dei docenti “siamo indignati”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell’istituto scolastico Valentini-Majorana di Castrolibero da parte di un gruppo di docenti “indignati” per la petizione che sta girando in queste ore sui social in cui sarebbero state rese pubbliche presunte molestie su studentesse da parte di un docente della scuola. 

“In questi giorni sui social stiamo assistendo a degli attacchi nei confronti dell’Istituzione scolastica IIS di Castrolibero. In virtù di ciò la Comunità Scolastica scrive la seguente lettera rivolta ai lettori e a chi, sotto falsi profili, ha espresso tali accuse.

Quanta tristezza! Perché scriviamo?
Forse perché da un po’ di tempo la comunicazione vera, fatta di parole non di suoni, ma intrise di profondo significato, ha visto evaporare il proprio pubblico di riferimento come neve al sole. E dunque… benvenuti sul web che ha cambiato nel giro di una generazione categorie antropologiche radicate nell’uomo dall’origine dei tempi. I social: lectio magistralis dedicata alla sindrome dell’apparenza da parte di chi vive a propria insaputa, preoccupato di realizzare ciò che richiede l’apparato di appartenenza.

Da qui l’idea di rivolgerci a voi obbedendo così ad una sana inquietudine che implora la pace.
Lontani dalla logica del “si salvi chi può” investiamo quotidianamente con tenacia e dedizione sui nostri allievi.

Con loro e per loro ci disponiamo all’analisi critica di tutto ciò che il mondo ci offre. Resistiamo tenacemente alle lusinghe della manipolazione, ai tentativi di compravendita morale, insegniamo che la modestia, la purezza e l’umiltà sono frutto di tutte le stagioni della storia e che il volgere dei tempi non ha alterato la composizione chimica di certi valori quali la gratuità, il rispetto, il perdono e l’onestà. Il tutto sotto lo sguardo sempre vigile della Dirigente Scolastica della quale evidenziamo la capacità di coniugare intelligenza e cuore. Pertanto, al fine di evitare ingiuste ripercussioni sull’intera comunità scolastica, invitiamo gli utenti che si sono mascherati dietro falsi profili a fare chiarezza su quanto espresso, indicando alle autorità competenti, con precisione e in modo circostanziato, tempi, luoghi e soggetti interessati”. 

Reggio Calabria, cinque gambiani fermati per molestie e aggressione

REGGIO CALABRIA – Molestie alle avventrici e lancio di pietre: queste le accuse rivolte a cinque cittadini gambiani, tutti richiedenti asilo. Il gruppo di uomini, questa notte, è stato allontanato dai gestori di un lido sul lungomare di Reggio Calabria per avere molestato delle clienti. Poi, per ripicca, avrebbero lanciato delle pietre contro le strutture del lido stesso. Secondo una prima ricostruzione fatta dal personale delle Volanti della Questura intervenuto sul posto, numerosi clienti del locale hanno inseguito i cittadini extracomunitari aggredendone due, entrambi ventottenni e incensurati. I due giovani sono stati portati in ospedale e in seguito sono stati dimessi dopo le cure.
L’intervento delle Volanti e del personale delle forze dell’ordine impegnato nei servizi di vigilanza ai lidi della zona ha riportato la calma. Gli investigatori della Squadra mobile escludono la matrice razziale dell’aggressione. Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda sono tuttora in corso.

Pedopornografia, rinviato a giudizio il magistrato Gaetano Maria Amato

REGGIO CALABRIA – E’ stato rinviato a giudizio il magistrato Gaetano Maria Amato, accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale.

Amato si trova adesso ai domiciliari in un centro di recupero. Era in  servizio a Reggio Calabria, ma è stato sospeso dalle funzioni, dallo stipendio e sottoposto a un procedimento disciplinare che potrebbe determinarne la radiazione.

Per la tesi degli inquirenti, «avrebbe ripreso col cellulare due ragazzine minori di 16 anni e avrebbe diffuso le immagini in rete, oltre ad aver scaricato da internet del materiale pornografico contenente delle foto di adolescenti e destinato alla diffusione».  Ad Amato, poi viene contestato anche il reato di aver palpeggiato una delle ragazze e avrebbe preso poi parte a chat con altri uomini coinvolti nello scambio delle immagini.

 

Molestie all’ex compagna, deferito 51enne

ROSE (CS) – Ancora un caso di molestie nei confronti di una donna che ha deciso di troncare una relazione. I carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà un uomo di 51 anni per il reato di molestie. I militari dopo una serie di controlli, hanno accertato che fin dal mese di settembre dello scorso anno l’uomo ha molestato la sua ex fidanzata, una 40enne cosentina, con l’obiettivo di convincerla a tornare insieme con numerosissime telefonate, anche in orario notturno. Da qui è scattata la decisione del provvedimento.

Truffe sulla Rete, mette annuncio per stufa a pellet e intasca denaro. Denunciata 20enne

RENDE (CS) – I militari della stazione dei carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà una 20enne di Pescara per il reato di “Truffa on-line”. I carabinieri hanno accertato che la donna ha pubblicato un annuncio di vendita per una stufa a pellet per poi, dopo aver ricevuto il corrispettivo in denaro, pari ad una somma di 400 euro, far perdere le proprie tracce. L’acquirente, un 55enne cosentino, ha immediatamente denunciato l’accaduto. Un 21enne, sempre di Rose, è stato invece deferito per reato di “Molestie e disturbo personale”. Il giovane offendeva e molestava, anche nelle ore notturne, un 33enne che ha così deciso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Deferite anche due persone, un ragazzo di 20 anni e una 35enne per reato di “Guida in stato di ebbrezza”. Gli uomini dell’Aliquota Radiomobile e del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende hanno sottoposto i due ad un normale controllo. In seguito al test etilometrico, visto il tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti, le patenti di entrambe sono state ritirate. (foto di repertorio)

Entra in casa di una studentessa e la molesta, arrestato

RENDE (CS) – Un venditore ambulante di nazionalità senegalese è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rende per violenza sessuale e violazione di domicilio per avere molestato una studentessa dell’Università della Calabria. I fatti risalgono all’11 maggio scorso, quando la giovane, residente nel vibonese, si era presentata ai carabinieri raccontando che due giorni prima un uomo di colore aveva bussato alla porta del suo appartamento e poi, dopo averle impedito di chiudere la porta, l’aveva palpeggiata. La giovane aveva riferito anche di essere riuscita ad allontanarlo e di avere avvertito alcuni amici di quanto accaduto. La ragazza aveva anche detto di non avere chiamato subito le forze dell’ordine perché non aveva subito lesioni. Nei giorni successivi la ragazza ha riconosciuto il suo aggressore su facebook in quanto amico di una studentessa da lei conosciuta. L’uomo, O.S., di 40 anni, che i carabinieri già conoscevano avendolo identificato nel corso di normali controlli, è stato così segnalato alla Procura della Repubblica, dopo che anche la vittima lo aveva riconosciuto attraverso lo specchio unidirezionale tra tre stranieri. Gli stessi carabinieri di Rende, hanno arrestato O.S. in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura.

Violenze e molestie nei luoghi di lavoro, Unindustria Calabria firma il Protocollo d’intesa

Cosenza ( Cs) – Unindustria Calabria, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, la Regione Calabria, Anci Calabria e l’Unione Province Italiane per la Calabria sottoscriveranno un Protocollo d’Intesa sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro nel corso di una iniziativa che si svolgerà venerdì 29 aprile alle ore 16,00 presso la sede di Confindustria Cosenza. L’intesa recepisce un protocollo stipulato da Confindustria e Cgil, Cisl Uil ad inizio 2016, in attuazione dell’accordo tra le parti sociali europee, volto a contrastare ogni atto o comportamento che si configuri come molestia, umiliazione o violenza nei luoghi di lavoro. Di tali fenomeni, purtroppo in crescita negli ultimi anni, sono vittime in prevalenza i soggetti più deboli e le donne. “Nell’ambito delle rispettive funzioni e delle finalità istituzionali assegnate e riconosciute – anticipano i rappresentanti delle parti firmatarie dell’intesa – anche con il coinvolgimento di ulteriori strutture ed associazioni qualificate, darermo vita ad iniziative volte a diffondere una corretta informazione sul tema delle molestie nei luoghi di lavoro ed a favorire, con ogni strumento possibile, l’emersione e la denuncia dei comportamenti molesti o degli episodi di violenza. Sarà nostra premura fare in modo che si possa garantire assistenza, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista legale, alle vittime di comportamenti deplorevoli”. Firmeranno il protocollo il Presidente di Unindustria Natale Mazzuca, i Segretari generali confederali Michele Gravano per la Cgil, Paolo Tramonti per la Cisl, Santo Biondoper la Uil, l’Assessore regionale al Lavoro e Sviluppo Economico Federica Roccisano, il presidente di Anci Calabria Peppino Vallone, il presidente dell’UPI Enzo Bruno. L’evento si arricchisce della testimonianza del giornalista e scrittore Arcangelo Badolati che, partendo dal suo ultimo libro “#Iodamorenonmuoio”, edito da Pellegrini, affronterà il tema della violenza da più angolazioni. Una lettura di brani sarà curata da Federica Montanelli.