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La Calabria da lunedì in zona arancione. Ma dal weekend scattano i controlli anti-movida

ROMA – La Calabria passa da zona gialla a zona arancione per effetto delle nuove ordinanze firmate ieri dal Governo dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che assegnano i nuovi colori alla Regioni. 

Con il nuovo decreto legge non esiste più, fino a Pasqua, la zona gialla. Restano la bianca, dove si trova solo la Sardegna, e l’arancione e la rossa. Per passare nello scenario con più restrizioni si usano due fattori indipendenti. La nuova colorazione entrerà in vigore da lunedì 15.

Dopo 6 settimane consecutive di zona gialla, il rischio è che l’ultimo fine settimana di aperture si trasformi in trasgressione delle misure anti Covid, tra folla e assembramenti per le strade, soprattutto nei luoghi della movida. Alcuni sindaci hanno già predisposto la chiusura di alcune strade e piazze (è successo ad Acri), mentre il Viminale ha invitato i prefetti ad effettuare servizi di controlli mirati, con il concorso delle polizie locali, nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della ‘movida’, anche nei giorni festivi e prefestivi, a seguito degli assembramenti che si verificano proprio nell’imminenza del passaggio ad una zona caratterizzata da misure più restrittive. 

Ecco le nuove regole

 

Spostamenti

è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle cosiddette seconde case ubicate dentro e fuori regione

Shopping

In zona arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.

Ristoranti e bar

è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Scuole

si può frequentare ma i presidenti delle regioni possono in casi particolari chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad.

Musei, cinema e teatri

La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.

Chiese aperte

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

 

 

Movida cosentina, sequestri a cinque locali

COSENZA – La Polizia di Stato ha sequestrato a Cosenza le attrezzature e gli strumenti musicali di cinque locali della movida cittadina, ai titolari dei quali è stato contestato il “disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone”.

Il sequestro è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica.

Secondo quanto riferisce la Questura in un comunicato, i titolari dei locali, “organizzando serate d’intrattenimento musicale mediante l’utilizzo di strumenti sonori e non impedendo gli schiamazzi ed il vociare degli avventori, hanno disturbato il riposo e le occupazioni di una pluralità di persone”.
L’intervento della Polizia è stato motivato anche dalle lamentele e dalle segnalazioni di alcuni cittadini che abitano nel quartiere in cui sono ubicati i locali in cui si svolge la movida notturna.

Fonte e Foto Ansa

Cosenza, controlli a tappeto dei carabinieri nel corso della notte (VIDEO)

COSENZA – I militari dell’arma hanno effettuato una serie di controlli serrati in alcune specifiche aree del centro di Cosenza. Sotto la lente di ingrandimento degli uomini del comando provinciale dei carabinieri l’autostazione e l’area della movida compresa tra Via Alimena e Piazza Santa Teresa. Con l’ausilio di unità cinofile si è anche proceduto alla verifica dei bagagli di alcuni pullman di lunga percorrenza. In giornata saranno resi noti i risultati dell’operazione inquadrata nelle attività di prevenzione di reati, con particolare riguardo alla detenzione ed allo spaccio di stupefacenti.  

“Movida di S. Teresa”, c’è dialogo tra cittadini e istituzioni

COSENZA – Dalla protesta al dialogo. È già da qualche settimana che la Commissione Ambiente, presieduta dal consigliere Vincenzo Granata, è impegnata sulla problematica Santa Teresa o, meglio, su quella che per le cronache è ormai la “movida di S. Teresa.” Un impegno attinente alle proprie competenze, quindi alla situazione rifiuti e igiene pubblica, rispetto alla quale l’organo consiliare ha voluto ascoltare le “voci” del quartiere: il parroco Don Dario De Paola, il rappresentante degli esercenti Enrico Morcavallo e la portavoce dei residenti, costituitisi in comitato, Gabriella Marini Serra. E’ così che da questi incontri, consumatisi tra il 18 settembre e il 2 ottobre scorso, «in un clima – evidenzia il presidente Vincenzo Granata – di serena collaborazione», si è giunti ad elaborare un documento bipartisan, consegnato nelle mani del Sindaco Occhiuto, nel quale si richiede la pulizia straordinaria del Sagrato e quella ordinaria quotidiana alle 5 del mattino; la presenza sulla piazza di una cooperativa, dalle ore 23 alle 3 del mattino; il posizionamento di bidoni carrellati per la raccolta dei rifiuti e l’installazione di una telecamera puntata sulla piazza. Se da un lato, infatti, gli esercenti garantiscono il pieno rispetto dell’ordinanza sindacale sul divieto di vendere bevande da asporto in vetro, dall’altra c’è la fotografia notturna di una piazza in cui il vetro circola eccome, con tanto di abbandono in ogni dove. Il dato, evidenziato nell’ultimo incontro, quello con Gabriella Marini serra, induce la rappresentante del “Comitato S. Teresa” ad affermare che c’è un problema di educazione civica. La stessa ha anche evidenziato come «a fronte della carenza idrica, che induce i locali a non consentire l’utilizzo dei servizi, potrebbe risultare utile l’installazione di un bagno chimico esterno. L’incontro si è concluso con la proposta di organizzare tutti insieme – consiglieri, Sindaco, parroco – una manifestazione di presidio sulla piazza. “La strada intrapresa – ribadisce il Presidente Granata – è per noi quella del dialogo che va cercato anche con i giovani frequentatori di piazza S. Teresa» .

Sequestrato dalla Guardia di Finanza locale della “movida” in Calabria

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Gico di Catanzaro e il gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme hanno posto sotto sequestro il BAnshee, noto locale della movida giovanile lametina. Il provvedimento cautelare è stato eseguito su disposizione del gip in seguito alla richiesta della Procura e ha come destinatari quattro fratelli già condannati per traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e altro. I quattro, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, sono stati coinvolti anche in operazioni di polizia in materia di  criminalità organizzata che hanno interessato la zona di Lamezia Terme. Dalle indagini dei finanzieri è emerso che i quattro, allo scopo di eludere le disposizioni in materia di prevenzione e, quindi, evitare la sottrazione del bene, abbiano fittiziamente intestato la loro attività ad un prestanome. Ad incastrare i reali gestori del locale anche una serie di foto nella rete attraverso i social network.

Movida cosentina, controlli a tappeto a Piazza Santa Teresa

COSENZA – In concomitanza con gli straordinari servizi di controllo del territorio, già da tempo attuati da personale della Polizia di Stato della Questura di Cosenza, alle direttive del questore Luigi Liguori, la scorsa notte una task force ha congiuntamente operato in città, consentendo un’attività di controllo del territorio a 360 gradi, come auspicato dal Prefetto nella riunione di comitato del 16 marzo. Gli agenti della divisione di Polizia amministrativa della Questura di Cosenza e del Reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale, coadiuvati dai vigili urbani di Cosenza, dall’Asp, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Arpacal, hanno effettuato verifiche ad alcuni locali notturni meta della movida cosentina. In particolare, gli uomini della Polizia di Stato durante i controlli hanno proceduto all’identificazione e al controllo dei titolari ed avventori, approfondendo le loro posizioni in caso di positivi riscontri in banca dati delle forze di polizia. La Squadra amministrativa della Questura di Cosenza si è dedicata alla verifica del rispetto della normativa riguardante la somministrazione di alcolici ai minori, nonché l’osservanza delle ordinanze comunali anche relative all’eventuale occupazione di suolo pubblico.  Il lavoro nero ed il rispetto delle norme igienico sanitarie invece sono state oggetto di particolare attenzione da parte del personale degli altri Enti appartenenti alla task force. In totale sono stati sottoposti a controllo quattro locali pubblici: per uno di essi sono state elevate sanzioni per inosservanza della normativa sull’igiene dei locali pubblici; per altri due è stata riscontrata la non idoneità dei locali adibiti alla preparazione delle vivande, sono stati individuati sei dipendenti lavoranti in nero e infine sono state elevate numerose infrazioni al codice della strada a carico dei conducenti che avevano parcheggiato l’autovettura in zona vietata nei pressi dei locali. Per due locali, invece, sono stati emessi specifici provvedimenti amministrativi per la sospensione delle licenze. I controlli verranno in futuro ripetuti, al fine di eliminare o contenere i disagi rappresentati dagli abitanti delle zone interessate dalla movida, facendo rispettare in particolare tutta la normativa riguardante il settore e l’orario di chiusura degli esercizi pubblici previsti dal comune.

 

Movida in piazza S.Teresa: Molinari interpella i Ministri dell’Interno e della Salute

francesco molinariCosenza(Cs)“ Ho ritenuto doveroso, a sostegno delle istanze  dei residenti di Piazza Santa Teresa a Cosenza, tra cui dilaga il malcontento per i disagi connessi all’apertura dei locali notturni nella zona, di investire della questione i ministeri competenti, attraverso una interrogazione a risposta scritta. Ho chiesto al Ministro dell’Interno e della Sanita’ quali siano le intenzioni e i provvedimenti che si intendano assumere al fine di garantire la sicurezza e la salute dei residenti e, in primis, quella quotidiana tranquillità che, per loro, sembra essere venuta meno. Non si tratta di una presa di posizione fine a se stessa, ma la consapevolezza che si tratta  di una situazione veramente incresciosa, tenendo conto che molti di questi locali, che sembra risultino privi dei necessari isolamenti e degli obbligatori certificati di impatto acustico, hanno trovato collocazione in palazzi in cui risiedono non pochi condomini.Come se non bastasse, ad aggravare le conseguenze contribuiscono le ridotte dimensioni di alcuni  esercizi commerciali che, non essendo in grado di  accogliere tutti gli  avventori al loro interno, prevedono lo stazionamento – non si sa quanto legittimo – dei clienti all’esterno in modo protratto,  generando  intralcio e pericolo per la circolazione dei passanti e potenziando il disturbo del riposo notturno con schiamazzi e rumori molesti.Senza contare il problema dei parcheggi, aggravato dagli spazi ridotti causati dalla nuova fisionomia assunta dalla piazza per il gran numero di clienti che frequentano, quotidianamente, gli esercizi commerciali. Ho preso atto che su istanza della Questura di Cosenza, sono stati effettuati diversi controlli e sopralluoghi da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria- ARPACAL, da cui sono emersi valori di rumore ben al di sopra dei limiti di legge e, dunque, un forte inquinamento acustico prodotto dalle attività. Ho contezza, poi, che non pochi  esposti, diffide e denunce di privati cittadini e di amministratori condominiali investiti dai condomini della tutela della pubblica quiete, sono state inoltrate al primo cittadino di Cosenza al quale è stato inviato anche un documento unitario firmato da ben cinque condomini rappresentanti circa 350 persone, attraverso il quale sono state sollecitate misure urgenti. E’ inconcepibile che il Sindaco, ad oggi, sia restato sordo rispetto ad un problema che riguarda un’area così importante del centro cittadino. Un’area alla quale egli stesso ha cambiato i connotati, contribuendo in modo cruciale al generarsi di questo stato di cose, e non tenendo conto della volontà di chi, in quella zona, vive quotidianamente. Speriamo che l’intervento dei Ministri dell’interno e della Salute possa contribuire ad avviare un’azione concreta che restituisca ai residenti della zona di Piazza Santa Teresa il sacrosanto diritto alla quiete pubblica.