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Al Museo di Reggio Calabria in esposizione le opere d’arte confiscate alla ‘ndrangheta. Plauso di Dorina Bianchi

ROMA – “Le opere d’arte confiscate alla ‘Ndrangheta diventano un bene di tutti. È un gran bel risultato della costante lotta alle mafie dello Stato, delle forze dell’ordine e dei cittadini onesti”. Questo il plauso di Dorina Bianchi, sottosegretario al MiBACT e deputata calabrese del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc). La Bianchi si è complimentata con l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, promotrice di tale progetto culturale all’insegna della legalità e simbolo perpetuo di lotta alle mafie. “Oggi la cultura vince sulla violenza” ha proseguito Dorina Bianchi. “Iniziative come queste vanno incentivate e meritano tutta la nostra attenzione ed il nostro sostegno. Rappresentano l’orgoglio di questa terra che dice no alla criminalità organizzata e di un Sud che reagisce”.

Si tratta della ricca collezione di quadri confiscata in via definitiva a Gioacchino Campolo, il cosiddetto “re

De Chirico, fonte: Ansa Calabria
De Chirico, fonte: Ansa Calabria

dei videopoker” che investiva i proventi delle slot machine in dipinti preziosi, ora esposti nel “Palazzo della Cultura” intitolato a Pasquino Crupi, intellettuale calabrese. La collezione consta di 124 dipinti posti in allestimento nel palazzo nell’ambito dell’edizione 2016 degli “Stati generali della cultura”. Altresì è presente la collezione “San Paolo” con preziose icone, un “San Giorgio con il volto sfregiato” attribuito originariamente ad Antonello da Messina, un bozzetto di Raffaello e una “Madonna con bambino” di Cima da Conegliano. “Oggi – ha detto l’assessore provinciale di Reggio Calabria, Edoardo Lamberti Castronuovo – qui c’è lo Stato. Un museo con una collezione dal valore immenso”.

Le #invasionidigitali di Rossano partono dal museo della liquirizia Amarelli

Rossano (Cs) – 10 secoli di storia raccontati attraverso incisioni, fascinose corrispondenze scritte a mano, testi antichi e riviste più moderne; foto e preziosi abiti d’epoca indossati dalle donne e dagli uomini della famiglia le cui radici risalgono all’anno 1000 e le cui tracce si riscontrano nei secoli, fra Crociate, impegno intellettuale e responsabilità sociale d’impresa; dagli attrezzi agricoli manuali risalenti al 1731, l’anno zero dell’avvio dell’esperienza imprenditoriale intorno alla liquirizia più famosa al mondo, a quelli che hanno segnato il passaggio, prima all’energia elettrica e poi all’elettronica, fino all’era di internet che consente di acquistare oggi, la liquirizia più famosa del mondo anche da casa, a km di distanza; oggetti di vita quotidiana. – A caccia di suggestioni ed emozioni da condividere con la rete degli internauti, il Museo storico “Giorgio AMARELLI” torna ad ospitare #INVASIONIDIGITALI. L’appuntamento che inserisce la Città del Codex nell’evento nazionale è per DOMENICA 8 MAGGIO, alle ORE 16,30. L’invasione dei creativi e appassionati di fotografia e social network è organizzato da Startup Calabria. Rendere il patrimonio culturale fruibile e conoscibile è la finalità accolta con entusiasmo dalla Famiglia AMARELLI, il cui Museo, inaugurato nel 2001, festeggia nel 2016 i suoi primi 15 anni e che solo l’anno scorso ha contato più di 50mila visitatori. Di visite AMARELLI, ne riceve tantissime anche sul portale web. Ricorrendo ai motori di ricerca o collegandosi direttamente sul sito dedicato allo shop online. I risultati (il 16% del fatturato dell’e-commerce è relativo ad acquisti fatti fuori dall’Italia) fatti registrare dalla liquirizia rossanese superano del doppio quelli nazionali. Un termometro più che interessante, soprattutto per l’agroalimentare di cui questo marcatore identitario è riconosciuta eccellenza.Il complesso del museo d’impresa, il secondo più visitato d’Italia dopo quello della Ferrari, ospiterà esperti in web marketing e fotografi amatoriali, offrendo anche per il 2016 lo scenario ideale da “invadere” digitalmente secondo le modalità del progetto. Dalle ore 16,30 gli invaders potranno accedere al museo e fare il giro dei luoghi in cui è nata la famosissima liquirizia pura. Gli obiettivi di macchine fotografiche digitali e, più semplicemente, smartphone potranno cogliere scatti del patrimonio storico raccolto dalla famiglia AMARELLI: dagli antichi strumenti di lavoro ai documenti conservati. Le foto saranno poi condivise tramite l’hastag #invadiMuseoAmarelli, lanciato per l’occasione. Gli ospiti saranno accompagnati da Fortunato AMARELLI che nel guidare la tappa spiegherà agli speciali ospiti della storica tradizione familiare ed industriale. Invasioni digitali è un progetto, nato da diversi anni, con l’obiettivo di fare comunicazione multimediale dei beni culturali e del patrimonio museale pubblico e privato, in Italia ed all’estero. L’evento, che ha già interessato altri luoghi di alto prestigio, lega il Museo Amarelli e Rossano ad un percorso che tocca le eccellenze italiane. Per partecipare basterà: iscriversi alla pagina ufficiale dell’evento e presentarsi al museo muniti di macchina fotografica e voglia di conoscere.  http://www.invasionidigitali.it/invasione/invadimuseoamarelli/ – (Fonte/Lenin MONTESANTO– Comunicazione & Lobbying).

Le impressioni di Oliverio sul Museo di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA- “Il Museo Nazionale di Reggio Calabria è il più grande attrattore culturale calabrese, uno dei principali musei italiani, la cui valenza è stata sancita anche dalla recente riforma ministeriale. La sua riapertura, con il rinnovato allestimento dell’intero percorso espositivo, alla presenza del Presidente del Consiglio Renzi e del Ministro Franceschini,  renderà fruibile una raccolta di reperti di inestimabile valore, che costituisce la testimonianza più completa del retaggio della Magna Graecia. Un Museo che custodisce i Bronzi di Riace, simbolo della Calabria e dell’arte antica a livello planetario, ma che non sono gli unici protagonisti dell’immenso repertorio visitabile. Migliaia di manufatti, provenienti da tutta la regione, a volte di dimensioni monumentali, compongono un patrimonio archeologico unico, che il mondo ci invidia.

aeroporto reggio calabria

Per tutti i calabresi è un motivo di vanto. Per questo abbiamo fortemente sostenuto la tanto attesa riapertura dell’intero Museo, possibile anche grazie all’allestimento finanziato dalla Regione Calabria, che riporterà questa prestigiosa collezione al centro dell’attenzione internazionale. Abbiamo programmato ingenti risorse sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali, anche per offrire opportunità di lavoro nella salvaguardia dei siti e degli istituti di cultura calabresi. Stiamo, inoltre, completando la definizione delle aree di rilevanza strategica culturale per spendere oculatamente i fondi delle risorse comunitarie della nuova programmazione 2014-2020, appena partita con i primi bandi. Nel PON Cultura abbiamo puntato, assieme al Ministero dei Beni culturali, sul circuito archeologico della Magna Graecia, per valorizzare al meglio siti di grande rilevanza, in un’ottica finalmente di sistema. Le possibilità tracciate anche nei contenuti del Patto della Calabria, siglato col governo proprio all’interno del nuovo Grande Museo,  rappresentano una occasione imperdibile per sostenere il tessuto economico e sociale calabrese, anche in ottica di promozione turistica. Per tutto questo, il trenta di aprile costituisce, certamente,  per la Calabria una data molto importante”.

Opere confiscate alla mafia in un Museo di Reggio

ROMA – I cosiddetti “gioielli” sequestrati alla mafia saranno collocati presso il Palazzo della Cultura di Reggio Calabria. Si tratta di 125 quadri di importanti maestri come Carrà, De Chirico, Dalì, Sironi, passando per Fontana e Ligabue. Il Museo aprirà le porte sabato 7 maggio permettendo ai visitatori di poter ammirare delle tele dal valore inestimabile. Ad esse sarà dedicato uno spazio di circa 4000 mq per il nuovo polo artistico, che si inserisce in un progetto più ampio promosso dalla provincia reggina. Si svolgeranno infatti, dal 25 aprile al 25 maggio, nella città e nella provincia di Reggio Calabria, gli Stati Generali della Cultura: una manifestazione con centinaia di eventi, incontri e spettacoli.

Ph. www.ansa.it

Il museo Amarelli, il secondo più visitato in Calabria

Rossano ( Cs)-  E’ stato lo scorso anno, il secondo museo più visitato in Calabria. Il museo Amarelli a Rossano, inaugurato nel 2001, è lo spazio dedicato alla storia della liquirizia, del territorio e dell’economia calabrese che, a differenza di quanto prevalentemente raccontato e conosciuto, è stata anche un’economia florida e solida in alcuni ambiti. Uno di questi, sicuramente è quello della produzione e della lavorazione e trasformazione di questa preziosa radice. In questo settore la famiglia AMARELLI ha sempre cercato di seguire due linee, difendere la tradizione e puntare sull’innovazione. Lo scorso anno, ha registrato un’alta presenza di visitatori, provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe. Il museo, infatti rappresenta una grande attrattiva per la cittadina jonica, e per l’imprenditoria locale.

 

 

 

Museo della Liquirizia Amarelli, tra i più visitati in Calabria

ROSSANO (CS) Con circa 50.000 visitatori nel 2015, il Museo Storico della Liquirizia Giorgio AMARELLI di ROSSANO partecipa da protagonista al trend positivo che ha coinvolto i musei italiani nell’anno appena trascorso. Il più visitato museo d’impresa calabrese, infatti, sbaraglia anche i musei statali della Calabria posizionandosi sul podio, secondo solo a quello di Reggio che ospita i Bronzi di Riace. Registra, infatti, più visitatori del Museo Archeologico di Vibo (22.560); più di quello di Crotone (14.976); più di quello di Locri (14.270) e più del vicino Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide a Cassano (10.824).

Un risultato importante che, confrontato con quelli emersi dal positivo bilancio di fine anno dei musei statali presentato dal Ministro della cultura Dario FRANCESCHINI, conferma quanto la promozione della storia e della cultura, insieme a quella di autentici prodotti del terroir come liquirizia, pionieristicamente avviata 15 anni fa dalla plurisecolare esperienza imprenditoriale AMARELLI, rappresenti una strada esemplare e strategica di marketing territoriale. L’aumento di visitatori e turisti culturali in tutta l’Italia – dichiara Fortunato AMARELLI – conferma, qualora ve ne fosse stato bisogno, che il management, privato e pubblico, dell’immenso patrimonio storico ed architettonico ma anche industriale ed artigianale custodito nelle regioni italiane può rappresentare la leva più autentica e durevole per il rilancio strategico del nostro Paese, offrendo concrete occasioni di crescita economica.

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Quindici anni fa, nell’estate del 2001, veniva inaugurato a Rossano la prima sezione del Museo Storico della Liquirizia. Da allora visite guidate gratuite, percorsi didattici, convegni a tema, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti e rassegne cinematografiche hanno accompagnato e arricchito questa importante realtà museale, in un crescendo di visibilità nazionale, di visitatori e di riconoscimenti prestigiosi: dall’attribuzione nello stesso anno di apertura, a Venezia, dell’autorevolissimo Premio GUGGENHEIM – Premio Speciale Il Sole 24 Ore (assegnato alla migliore azienda debuttante), all’ingresso nella HÉNOKIENS, la prestigiosa Associazione Internazionale che riunisce le aziende familiari bicentenarie di tutto il mondo, della quale Pina AMARELLI è Vicepresidente; dall’iscrizione nella rete di MUSEIMPRESA(l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa) allo speciale francobollo che Poste Italiane nel 2004 dedica al museo rossanese inserendolo nella serie tematica Il Patrimonio Artistico e Culturale Italiano. Infine, con decreto del Ministero per i Beni e le attività Culturali del 20 dicembre 2012 l’Archivio AMARELLI, conservato presso il Museo e contenente documenti della famiglia e dell’impresa dal 1445 ad oggi, è stato  dichiarato d’interesse storico particolarmente importante.

Rende in un click: al via la mostra con Giuseppe Greco

RENDE (CS) Si inaugura mercoledì 23 settembre alle ore 18 presso il Museo del Presente a Rende, la mostra fotografica “Rende in un Click” (appuntamento del Settembre Rendese) realizzata dal fotografo professionista Francesco Greco, grazie al supporto dell’amministrazione comunale di Rende, nella persona dell’ass. allo spettacolo Vittorio Toscano. Il progetto, per l’arte e il territorio, nasce con l’idea di promuovere l’offerta culturale, valorizzare il patrimonio artistico, la storia, la natura e il folklore, attraverso la fotografia. Set fotografici appositamente allestiti nei monumenti principali che caratterizzano la città rendese per riscoprire i luoghi dove il tempo si è fermato e le tradizioni sono sopravvissute. In mostra: 20 opere che raccontano luoghi di storia e cultura.

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Testimonial degli scatti, la giovane Miss Rende 2015 Giorgia Fantozzi. Non solo promozione di marketing territoriale ma anche promozione di giovani designer che hanno contribuito al progetto. Infatti,  ad aprire la serata: una performance di moda con gli abiti degli allievi dell’Accademia New Style di Franca Trozzo, realizzati per il progetto e impreziositi dalle acconciature di Valentino Beauty Lab. Tradizione e modernità, materia e tecnologia, natura e virtuale sono state le parole chiave per la ricerca dei tessuti e materiali, spesso lontani dal mondo della moda che in modo sperimentale e creativo sono stati utilizzati per la realizzazione dei tre abiti: “Arintha”, “Borromeo” e “Viale”. L’abito concepito come opera d’arte slegata dalla funzione di prodotto. L’evento, vedrà anche la partecipazione dei giovani cantanti Cecilia Cesario e Alfredo Bruno.

Polo museale unico Calabria: A Palazzo Arnone si presenta con la mostra”L’Uomo Nomande”

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Margherita Eichberg – Piero Di Giuseppe

Parte la stagione estiva di Palazzo Arnone con una mostra fotografica dedicata all'”Uomo Nomade”, peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie…20150630_115442Questo il titolo, che lancia però una novità. Prende corpo, infatti, un nuovo assetto della proposta archeologica Calabrese, che è prevista dalla Legge di riforma dei beni e delle attività culturali, con direzione a Cosenza, per quanto riguarda la Calabria, così come ha annunciato, ieri la dottoressa Margherita Eichberg, architetto, durante la conferenza di presentazione della mostra su citata, presso Palazzo Arnone. Rimarrà la Soprintendenza alle Belli arti e al Paesaggio, ma abbraccerà tutti i siti museali della Regione e soprattutto archeologici, di cui ricordiamo il 60%, è lo20150630_113404calizzato nel Cosentino, e con grande attenzione rivolta alla Sibaritide. Rimarrà autonomo solo il museo di Reggio Calabria, perché  riconosciuto come eccellenza del Territorio.  20150630_115520La nomina ufficiale del titolare del Polo avverrà nei prossimi tempi così dalle parole dell’Eichberg, che ha ricevuto la nomina “ad interim” circa un mese e mezzo fa, si occupa già di sopraintendere al patrimonio architettonico/ambientale di Reggio Calabria. La mostra di presentazione, anche della nuova proposta di gestione dei beni archeologici del territorio, ha dato l’opportunità di  parlare anche dell’immigrazione dei Popoli in via di sviluppo, verso i territori Europei e di spiegare il percorso, in particolare quello del popolo Indiano, verso le nostre Metropoli ma anche e  purtroppo verso le nostre spiagge, fino al completo passaggio all’integrazione. Essa si articola in tre spazi, che prevedono il percorso del migrante, prima costretto a vivere di espedienti come nella sua stessa terra, a inventarsi il lavoro, là d20150630_115344ove non c’è, fino alla possibilità, offerta d20150630_115400ai Governi di potersi integrare nel nuovo tessuto sociale, svolgendo, a volte,  quei lavori umili, ma dignitosi, che ormai gli Occidentali, soprattutto del Nord Europa non fanno più, ma anche altri aspetti propri del popolo Indiano e di alcune figure di rilievo di questa etnia. A spiegare la mostra nella sua evoluzione è stato il dottor  Piero Di Giuseppe. La mostra è fruibile fino al 15 luglio 2015, e sarà itinerante, toccherà, infatti, l’Alto Tirreno cosentino, da Aieta  a Verbicaro, Santa Domenica Talao, Maierà e Grisolia, Orsomarso, Scalea e Diamante, con l’inserimento nel Peperoncino Jazz Festival. Sono 13 gli artisti/fotografi, che espongono. La mostra a Cosenza è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00 escluso il lunedì.

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Nel video la nostra intervista al responsabile della mostra Piero Di Giuseppe.

 

Lucia De Cicco

Roberto Bilotti: il Mab è un tesoro della città di Cosenza

COSENZA – In occasione della riconsegna alla città della Colonna di Sosno, ripristinata a cura di Gianluca Nava dopo il grave danneggiamento subito nel 2013, Roberto Bilotti, componente della famiglia di mecenati cosentini che hanno reso possibile il Museo all’aperto,  ha inteso comunque inviare una nota di testimonianza per ricordare come è nato il Mab e l’importanza che riveste per Cosenza.

Carlo Bilotti, nato a Cosenza nel 1934, verso il termine della sua vita, segnata dalla morte dell’unica figlia, aveva maturato l’idea di donare parte della propria collezione alla sua Città. Diceva che quando era

Carlo Bilotti
Carlo Bilotti

ragazzo e viveva a Cosenza gli mancava il confronto con le espressioni artistiche del suo tempo. Mancando alla cittadina cosentina un edificio che accogliesse la collezione si è deciso di mettere le opere scultoree per strada: così nasce il Museo all’Aperto. I concittadini così possono vivere la loro quotidianità tra l’arte di artisti presenti nei principali musei e siti mondiali. Il progetto prevedeva un repertorio completo di grandi scultori moderni e contemporanei, ma non è stato completato per la prematura morte di Carlo Bilotti. Il sogno di Roberto Bilotti sarebbe poter completare il progetto con l’inserimento di un’opera e un’installazione di Giò Pomodoro.Il Mab è stato inaugurato nel marzo 2005 dal presidente Unesco Italia, il Professore Giovanni Puglisi (e il segretario generale amb. Luca Biolato) che ha dato il via, ai lavori di stesura del progetto che individua attraverso l’arte, il veicolo di crescita sociale e di sviluppo economico, candidando così Cosenza a diventare sito Unesco. Obiettivo che potrebbe essere riavviato a condizioni/garanzie di consapevolezza, conservazione, valorizzazione e gestione che comporterebbero anche finanziamenti diretti alla tutela e al recupero, con l’attivazione di piani di sviluppo turistico e con la costituzione di un rapporto fondamentale tra flussi turistici e servizi culturali. Nava dimostrando passione e apprezzamento personale ha realizzato un importante monitoraggio, raccogliendo 18 milioni di dati sullo stato di conservazione finalizzato alla rilevazione di fattori di alterazione e degrado. L’intervento di Nava su uno dei tre elementi del colonnato è durato 4 mesi ed ha previsto, in maniera inedita per la tecnica utilizzata, l’ancoraggio meccanico e chimico dei 35 frammenti che componevano l’opera dopo l’incidente del 24 novembre 2013. L’intervento eseguito restituisce all’opera sia l’integrità strutturale che cromatica. 

Museo Reggio primo del Sud Italia per visite

REGGIO CALABRIA – Secondo la classifica annuale stilata dal Giornale dell’Arte con The Art Newspaper, il Museo Archeologico di Reggio Calabria, la “casa” dei Bronzi di Riace, è il primo, tra quelli a sud di Roma, come numero di visitatori e si piazza al 39/mo posto della graduatoria nazionale con 195.998 visitatori.IMG_20150407_212811
    E’ quanto emerge dalla classifica annuale stilata dal Giornale dell’Arte con The Art Newspaper. Firenze, con quattro suoi musei (Uffizi e Accademia, Palazzo Pitti e il Museo di Palazzo Vecchio) si piazza al primo posto seguita da Roma, Napoli e Venezia.