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Musei: Amendolara diventerà un hub culturale e ambientale

AMENDOLARA (CS) – Il nuovo direttore del Parco Archeologico di Sibari, Filippo Demma, con il suo staff di progettazione, si è recato martedì pomeriggio in visita presso il Museo Archeologico Nazionale “Vincenzo Laviola”. Demma, esperto in tutela, gestione e restauro dei monumenti è stato accolto dal sindaco Antonello Ciminelli con il quale, nella sala riunioni del museo di Amendolara, ha avuto un breve ma proficuo colloquio al fine di gettare le basi per una virtuosa collaborazione tra il Comune di Amendolara e il Parco Archeologico di Sibari e quindi il Polo Museale della Sibaritide.

Il direttore Demma è rimasto positivamente colpito dalle bellezze artistiche e culturali di Amendolara, avendo visitato anche Palazzo Andreassi, nel cuore del centro storico, destinatario di un importante finanziamento di oltre un milione di euro che lo renderà un centro di aggregazione culturale e multimediale, con lo stesso museo archeologico che troverà all’interno dello storico palazzo la sua nuova ubicazione.

«Ratificheremo, grazie alla disponibilità del dottor Demma, un accordo di programma a 360 gradi per la consacrazione culturale di Amendolara. Il nostro paese ha tutte le carte in regola – ha dichiarato il sindaco, Antonello Ciminelli – per diventare un hub culturale e ambientale, attrattore turistico in tutto il mondo». Il sindaco Ciminelli ha poi accompagnato il direttore Demma in visita presso la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” che sarà inserita, anch’essa, nella nascente progettualità in chiave culturale per Amendolara.

A Casali del Manco inaugurazione di Mosaico Arti e Mestieri

CASALI DEL MANCO (CS) – Domenica 19 maggio, alle ore 18:00, nella splendida cornice di Cribari del comune di Casali del Manco, già sede del Paese Museo, l’amministrazione comunale procederà con l’inaugurazione del primo mosaico Arti e Mestieri.

L’evento, promosso fortemente dal sindaco di Casali del Manco, Stanislao Martire, dall’assessore con delega ai Beni Culturali, Giulia Leonetti, e dal presidente del consiglio comunale, Luca Covelli, vedrà la partecipazione dell’assessore regionale alla Cultura Mariafrancesca Corigliano, delle amministrazioni comunali limitrofe, dei parroci, delle proloco, delle associazioni, degli artigiani e degli operatori commerciali del territorio, nonché del maestro Giuseppe Forno, che ha realizzato il primo dei capolavori visibili nella scenografia naturalistica di Cribari.

L’arte del maestro Forno nasce dalla tradizione di ben tre generazioni di marmisti, e dopo anni a conoscere la materia prima, il marmo, la sua bottega bruzia “Il Mosaico” diventa l’emblema in cui innovazione e tradizione si fondono per dar vita ad opere di elevato spessore, tutte realizzate in modo rigorosamente artigianale e interamente a mano, dove ogni tessera è collocata con rara perizia una accanto all’altra, facendo nascere così dalla sapienza antica realizzazioni del tutto contemporanee. Tale opera, infatti, rappresenta l’emblema di una comunità viva che sa progettare e costruire il proprio futuro senza dimenticare le proprie radici. Attorno a questa straordinaria manifestazione di ingegno, cultura, creatività si ritrovano accomunati da uno stesso destino imprenditori, artigiani, lavoratori, famiglie, cittadini che riscoprono il valore e il gusto per le cose pratiche, che sanno diventare espressione di bellezza, arte, genialità.

La sinergia di intelligenze, abilità ed esperienze espresse in questa opera è la dimostrazione tangibile di come Casali del Manco si riscopre centro che attrae le migliori avanguardie, perché sa essere una comunità di donne e uomini, capaci di salvaguardare le tradizioni del passato anche attraverso l’innovazione e la forza di disegnare il futuro.

Questo mosaico rappresenta solo il primo tassello di una serie di opere musive capaci di trasmettere fino ai giorni nostri il valore dell’impresa e del lavoro come fondamenti per la stessa coesione sociale. Riscoprire i nostri valori significa contribuire alla crescita economica e culturale, significa rispondere con rinnovata determinazione alle sfide del presente, significa creare nuova speranza tenendo unite le generazioni di ieri con quelle di oggi, significa coniugare le esigenze di vita quotidiana con il rispetto per le persone e le cose che ci circondano. Il coraggio di interagire, di dialogare, di sentirsi parte di un’unica comunità richiede infatti lo sforzo di ascoltare e di capire le ragioni di tutti, per poter raccogliere insieme il bene condiviso di crescita e prosperità.

Le eroine del melodramma incantano al museo dei Bretii e degli Enotri

COSENZA – Dorabella e Fiordiligi, Berta, Elvira, Rosina, Magda, Musetta e le altre. Sono le eroine del melodramma fatte rivivere al Museo dei Brettii e degli Enotri, in occasione del secondo appuntamento della rassegna concertistica “I luoghi, la storia, la musica”, promossa dall’Associazione culturale “Polimnia” e patrocinata dal Comune di Cosenza.

A ridare corpo ed anima al loro pathos amoroso, così come alla loro astuzia e intelligenza, sono state due giovani cantanti, entrambe allieve della scuola di canto di Teresa Cardace e  perfezionatesi alle masterclasses del soprano di fama internazionale Fiorenza Cedolins. I loro nomi sono Francesca Campanella e Greta Carlino. La prima soprano, l’altra mezzosoprano.

L’Associazione culturale “Polimnia” diretta da Luigia Pastore, che ha avviato un incisivo percorso di valorizzazione dei giovani talenti del belcanto  ha puntato molto su di loro e alla fine del concerto le loro qualità sono venute fuori al punto da meritare ampiamente gli applausi del numeroso pubblico convenuto al Complesso monumentale di S.Agostino per una nuova apertura di credito nei confronti di una formula, quella pensata da Polimnia insieme all’assessorato al turismo e marketing territoriale del Comune, diretto da Rosaria Succurro, che fa leva proprio sul potenziamento dell’attrattività di alcuni luoghi della memoria della città e dell’area urbana attraverso il fascino universale della musica e, in particolare, del melodramma.

 La selezione dei brani, curata da Luigia Pastore, ha spaziato in lungo e in largo proponendo pagine operistiche molto note al grande pubblico, ma non per questo non insidiose per le cantanti che le hanno dovute affrontare: dal duetto “Prenderò quel brunettino” da “Così fan tutte” di Mozart in cui la Campanella e la Carlino impersonano Dorabella e Fiordiligi, a “Il vecchiotto cerca moglie” dal “Barbiere di Siviglia” di Rossini, con Greta Carlino a suo agio nei panni di Berta, a “Qui la voce sua soave” da “I Puritani” di Bellini in cui Francesca Campanella è Elvira.

Tra le esibizioni più apprezzate il celeberrimo “Duetto dei fiori” dalla “Lakmè” di Léo Delibes e, proseguendo, ancora molte frecce all’arco sia per Greta Carlino, apparsa più matura, tanto in “Una voce poco fa” dal Barbiere e nella “Seguidilla” dalla Carmen di Bizet, e per Francesca Campanella che ha dato il meglio di sé nell’aria di Musetta in “Quando m’en vò” da “La Boheme” di Puccini. Oltre alle voci, Carlino e Campanella, hanno rivelato anche buone doti interpretative.

Ad accompagnarle, esaltandone le qualità canore, il pianista Andrea Bauleo, confermatosi ancora una volta un’autentica colonna dei concerti di Polimnia, con il suo pianismo sicuro e rigoroso, emerso ancor di più nei soli previsti dal programma, nei quali il suo estro si è imposto con ulteriore energia (la “Serenata” di Franz Schubert, l’Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, “Salut d’amour” di Edward Elgar). Bauleo aveva aperto il concerto con “La meditation de thais” di Jules Massenet, divenuto ormai l’inno ufficiale di Polimnia e che in questa occasione il direttore artistico Luigia Pastore ha voluto dedicare allo storico cosentino Coriolano Martirano, scomparso di recente. Una dedica particolare (presente in sala la moglie di Martirano, Maria Cristina)  rivolta non solo ad una delle personalità più eminenti del panorama culturale cosentino, ma anche ad un grande amico di “Polimnia”.

Museo dell’antica Kaulon aderisce alla Giornata Nazionale del Paesaggio

MONASTERACE (RC) – Il Museo Archeologico dell’antica Kaulon aderisce alla celebrazione della Giornata Nazionale del Paesaggio promossa dal MiBAC proponendo, giovedì 14 marzo alle ore 17, l’iniziativa “Il paesaggio sacro della Passoliera – Le terrecotte architettoniche raccontano... “.

In tale occasione, saranno resi noti i risultati di recenti ricerche, condotte da Greta Balzanelli, dottoranda  Università degli Studi di Pisa, su almeno 300 frammenti di terrecotte conservati nei magazzini del Museo.

Tale studio, oltre che proporre nuove interpretazioni sui reperti appartenenti allo stesso gruppo di terracotte architettoniche, rinvenute agli inizi del secolo scorso e facenti parte dell’esposizione museale permanente, permette di ampliare la conoscenza del paesaggio sacro di Caulonia di età arcaica e del ruolo svolto dall’area sacra della Passoliera.

Il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, diretto da Rossella Agostino, è afferente al Polo Museale della Calabria, guidato da Antonella Cucciniello.

Cosenza, riprendono le Vacanze al museo

COSENZA – Ripartono martedì 28 agosto e proseguiranno fino al 14 settembre 2018 le Vacanze al Museo con le attività ludico-didattiche organizzate dai Servizi Educativi della Galleria Nazionale di Cosenza. L’iniziativa – gratuita e dedicata in particolare ai bambini di età compresa fra i cinque e i dieci anni – ha la finalità di incuriosire e spronare i piccoli visitatori a osservare e a scoprire i segreti di dipinti e sculture attraverso il gioco di gruppo e un divertente percorso animato nelle sale espositive.

Info

Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì in due diverse fasce orarie, dalle 10:00 alle 11:30 oppure dalle 11:30 alle 13:00.

Non occorre altro che chiamare il numero 0984 795639 per prenotare date e orari preferiti.

Inaugurato a Sellia il Museo della Terra e del Cosmo

CATANZARO – «Un paio di mesi fa, Davide Zicchinella, sindaco di Sellia e consigliere provinciale, mi ha detto: “So che è impossibile ma dobbiamo salvare il Museo delle scienze, perché altrimenti non riusciamo a far vivere le tante aspettative che si sono create”. Non ci siamo dati per vinti: abbiamo ‘trovato il modo’ 
ingegnandoci, come spesso ci è capitato in questi anni difficili di gestione amministrativa senza risorse e tanto caos normativo, per dare risposte alle nostre comunità. Quindi, non solo non abbiamo deluso quanti hanno lavorato al progetto, soprattutto i ragazzi del Servizio civile, ma abbiamo creato un’altra opportunità di sviluppo. Perché si cresce anche investendo in cultura e facendo cultura». E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, partecipando all’inaugurazione Museo della Scienza “Terra&Cosmo” di Sellia, piccolo borgo tra i più caratteristici e attivi nell’ambito culturale in Calabria, guidato dal sindaco Davide Zicchinella.

All’inaugurazione del Museo, nato anche grazie al sostegno dell’amministrazione provinciale di Catanzaro e a una raccolta di fondi con il “crowdfunding”, hanno partecipato, oltre al presidente Bruno e al sindaco Zicchinella, hanno partecipato  l’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe, e il professore di Fisica e Geologia, Nicola Cardaci, originario della Toscana ma da tempo residente nel centro catanzarese, che ha concepito il progetto mettendo a disposizione della struttura una collezione privata di notevole valore, composta da oltre 3000 reperti tra fossili e sabbie provenienti dalla gran parte dei deserti e degli oceani del mondo, e minerali e meteoriti provenienti dallo spazio.

L’inaugurazione del Museo è stata preceduta dalla presentazione del libro di Daniela Rabia ‘Le Voci dell’Eco’, alla presenza del magistrato e scrittore Erminio Amelio.

Nasce Muclem, il primo museo al mondo delle clementine

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nella nuova Città di Corigliano Rossano sta per nascere il Museo delle clementine “MUCLEM” nella nuova Città di Corigliano Rossano dall’intuizione dell’Associazione culturale Aglaia, sorta appena dopo la fusione dei due comuni.

L’idea-progetto mira a valorizzare uno dei prodotti d’eccellenza della Sibaritide il clementine, che si distingue per sapore e proprietà organolettica. muclem

Spazi espositivi riproducenti le tecniche di lavorazione, i gadgets, gli aspetti nutrizionali e naturalistici, la botanica, il mondo olistico del colore arancio del frutto, l’angolo destinato all’arte e alla poesia visiva, la gastronomia e le ricette ad essa connessa,  la didattica, l’istruzione, infine moda e arredi riconducibili al clementine.  La Calabria insomma vista come capitale della biodiversità.

Lunedì 9 luglio l’inaugurazione

Partner l’impresa Medi Mais Calabra Srl che opera nel settore della trasformazione degli agrumi sin dal 1989 presso l’area industriale in contrada Salice.  

Tutti i particolari del progetto saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa di presentazione che si terrà venerdì 6 luglio, alle ore 19, al Gallery Café – VIA S. Francesco D’Assisi – Località Corigliano. La cerimonia di inaugurazione si terrà invece lunedì 9 luglio, nella zona industraile della Città, presso la sede dell’azienda Medi Mais Calabria srl, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari.

Segni, tracce e parole, nuove sezioni al Museo della lingua greco-calabra

BOVA (RC) – Grazie al progetto “Segni-tracce-parole: sincretismi della Calabria Greca”, finanziato al Comune di Bova (RC) dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria (Azione 2- Rafforzamento del sistema museale, Asse 6 azione 6.7.1) attraverso i fondi PAC Calabria 2014/2020, il Museo della Lingua greco-calabra “Gerhard Rohlfs” inaugura sabato 31 Marzo 2018 alle ore 18:00 tre nuove sezioni: la sala lettura della biblioteca Franco Mosino, la Giudecca e il borgo dei Mestieri. Gli spazi museali sono stati valorizzati con tre installazioni d’arte contemporanea, fruibili a Bova alla fine dell’incontro, che si terrà al Museo “G. Rohlfs”, presieduto dal sindaco di Bova Santo Casile, dal consigliere regionale della Calabria, Giovanni Nucera, il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ed ancora Rossella Agostino, del Polo Museale della Calabria e Danilo Brancati dell’Associazione culturale Jalò tu Vua. Seguiranno gli interventi degli artisti, direttamente nelle nuove sezioni museali che fanno oggi del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, un vero e proprio museo urbano, teso ad abbracciare l’intero capoluogo grecanico di Bova. Contemporaneamente il piccolo borgo calabrese ha visto operare fianco a fianco gli artisti Angela Pellicanò, Roberto Lucifero e Antonio Puija Veneziano, rispettivamente artefici di opere d’arte incentrate sui segni, le parole e le tracce della cultura greca conservatisi nell’area ellenofona della bovesia. Nella sua fase conclusiva il progetto ha visto inoltre impegnate le associazioni culturali Alpeh Arte Jalò tu Vùa e Apostrofì in una serie di visite guidate al museo, laboratori di ceramica e di ludo didattica, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione “Ten. Col. G. Familiari di Melito Porto Salvo e il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma. Nello specifico gli allievi dell’istituto melitesi hanno svolto le attività di guida nel Museo della lingua greco-calabra “Gerhard Rohlfs” mentre gli allievi del Liceo artistico romano hanno realizzato delle “menorah” che saranno allestite nella Giudecca di Bova. Soddisfatto il curatore degli eventi Pasquale Faenza, ideatore del Museo “Gerhard Rohlfs”, inaugurato solo di recente grazie al lavoro sinergico tra il comune di Bova e il Parco Nazionale d’Aspromonte. Con il progetto Sincretismi della Calabria Greca, conclude Faenza, il piccolo museo bovese avrà nuovi spazi deputati studio del patrimonio culturale grecanico, una maggiore visibilità grazie un sito internet e sempre maggiori occasioni per scoprire aspetti poco noti della storia di Bova e del significato più intrinseco della sua millenaria grecità. Un lavoro decisamente utile per la comunità di Bova e per l’intero Aspromonte greco, realizzabile solo grazie al contributo Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia e ai partner del progetto, l’AIAB Calabria e il Gal Area Grecanica.

A scuola di Fumetto, nel mese di marzo nuovi corsi anche per bambini

COSENZA – A partire da fine marzo saranno attivi i nuovi corsi di fumetto base, sceneggiatura, fumetto per bambini e fumetto avanzato promossi dalla Scuola di fumetto di Cosenza.Diversi moduli formativi dedicati a quanti vogliono avvicinarsi alla nona arte per comprenderne tecniche e complessità.

Cluster e Museo del Fumetto

Il percorso formativo, intrapreso da Cluster e dal Museo del fumetto di Cosenza, già promotore del Festival le Strade del Paesaggio, ha raggiunto in poco meno di due anni esiti oltremodo positivi, riuscendo a raccogliere intorno alla proposta laboratoriale, un alto gradimento da parte di studenti e studentesse che hanno scelto di intraprendere questo viaggio nell’arte fumettistica. Le importanti collaborazioni del Museo con le maggiori realtà del settore a livello nazionale ed internazionale ed il profilo qualitativo dei docenti che spazia da Massimiliano Veltri, disegnatore per Marvel America a Pasquale Qualano, autore per DC Comics e Disney, assicura un primo ed importante momento di formazione sulle tecniche del fumetto e tutto ciò che questa disciplina comprende: storia del fumetto, sceneggiatura, disegno dal vero, nozioni di regia, realizzazione di una tavola dalla matita fino al colore, nelle sue varie forme.

Un percorso strutturato che attraverso diversi incontri settimanali garantisce l’apprendimento delle varie tecniche legate alla realizzazione del fumetto. Da quest’anno, in collaborazione con l’associazione Culturale Entropia, i corsi saranno attivi anche presso l’Università della Calabria negli spazi del DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale).

 

 

Per informazioni e iscrizioni è attiva la sezione Scuola di Fumetto sul sito www.museofumetto.it  oppure il numero di telefono 3335057534.

 

Museo Navigante, l’iniziativa del Mu.MA e le diverse adesioni delle strutture calabresi

ROMA –  In data 8 gennaio 2018, alle ore 11.30, a Roma, Sala stampa estera, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Museo Navigante, iniziativa promossa dal Mu.MA – Galata di Genova, dal Museo della Marineria di Cesenatico, dall’associazione La Nave di Carta della Spezia e dall’AMMM -Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo, che ha riunito musei pubblici e privati per valorizzare il patrimonio culturale marittimo italiano.

Il Polo Museale della Calabria, guidato da Angela Acordon, ha aderito all’iniziativa con il Museo  Archeologico dell’antica Kaulon, diretto da Rossella Agostino e con il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna – Crotone, diretto da Gregorio Aversa.
Museo  archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)

Il percorso espositivo illustra la storia della colonia magno-greca di Kaulonia dall’età di fondazione, ad opera dei crotoniati, fino ad età ellenistico-romana ed ospita anche reperti subacquei tra cui, ancore e resti di colonne lavorate da aree limitrofe all’odierno Museo situato a poca distanza dalla costa nei pressi di Punta Stilo caratterizzata  dalla presenza del Faro.

L’esposizione presenta per alcuni settori parziali ricostruzioni di edifici abitativi e  sacri finalizzate ad una migliore lettura da parte del pubblico. Le Collezioni più importanti sono: rocchi di colonne in marmo anche lavorate rinvenute nelle acque antistanti il sito dell’antica città di Kaulonia; Tetto tempio del Colle della Passoliera di età greca caratterizzato da una ricca policromia; Collezione numismatica e fra i “pezzi” più significativi si segnalano: manufatti bronzei, tra cui specchi, elementi di armature ed una interessante iscrizione votiva in lingua achea dall’area del tempio dorico; Mosaico pavimentale policromo con la raffigurazione di drago di età ellenistica dall’abitato.

Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna – Crotone

Il museo è suddiviso in tre sezioni principali dedicate la prima (“Terra”) ai resti dell’insediamento sorto sul promontorio in età romana, la seconda (“Sacro”) al santuario di età greca sviluppatosi sullo stesso luogo e, infine, una terza (“Mare”) des

 

Lunedì 8 gennaio 2018, alle ore 11.30, a Roma, Sala stampa estera, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Museo Navigante, iniziativa promossa dal Mu.MA – Galata di Genova, dal Museo della Marineria di Cesenatico, dall’associazione La Nave di Carta della Spezia e dall’AMMM -Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo, che ha riunito musei pubblici e privati per valorizzare il patrimonio culturale marittimo italiano.

Il Polo Museale della Calabria, guidato da Angela Acordon, ha aderito all’iniziativa con il Museo  Archeologico dell’antica Kaulon, diretto da Rossella Agostino e con il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna – Crotone, diretto da Gregorio Aversa.

Museo  archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)

Il percorso espositivo illustra la storia della colonia magno-greca di Kaulonia dall’età di fondazione, ad opera dei crotoniati, fino ad età ellenistico-romana ed ospita anche reperti subacquei tra cui, ancore e resti di colonne lavorate da aree limitrofe all’odierno Museo situato a poca distanza dalla costa nei pressi di Punta Stilo caratterizzata  dalla presenza del Faro. L’esposizione presenta per alcuni settori parziali ricostruzioni di edifici abitativi e  sacri finalizzate ad una migliore lettura da parte del pubblico. Le Collezioni più importanti sono: rocchi di colonne in marmo anche lavorate rinvenute nelle acque antistanti il sito dell’antica città di Kaulonia; Tetto tempio del Colle della Passoliera di età greca caratterizzato da una ricca policromia; Collezione numismatica e fra i “pezzi” più significativi si segnalano: manufatti bronzei, tra cui specchi, elementi di armature ed una interessante iscrizione votiva in lingua achea dall’area del tempio dorico; Mosaico pavimentale policromo con la raffigurazione di drago di età ellenistica dall’abitato.

Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna – Crotone

Il museo è suddiviso in tre sezioni principali dedicate la prima (“Terra”) ai resti dell’insediamento sorto sul promontorio in età romana, la seconda (“Sacro”) al santuario di età greca sviluppatosi sullo stesso luogo e, infine, una terza (“Mare”) destinata ad illustrare le problematiche dell’archeologia subacquea, espone una parte del carico di marmi trasportati dalla nave naufragata presso Punta Scifo e databile al III sec.d.C., oltre ad altre suppellettili rinvenute durante lo scavo del relitto e oggetti prelevati da altri contesti sottomarini. Terrecotte architettoniche, vasi a figure nere, vasetti miniaturistici, bronzetti figurati attestanti la frequentazione del santuario greco e appartenenti al cd. Tesoro di Hera, formano le collezioni più importanti. Fra i pezzi di maggior pregio si ricordano: frammenti in marmo pario appartenenti alla decorazione del grande tempio di ordine dorico di cui, all’interno dell’attiguo Parco Archeologico, si conserva parte del basamento ed una colonna in blocchi tufacei.

tinata ad illustrare le problematiche dell’archeologia subacquea, espone una parte del carico di marmi trasportati dalla nave naufragata presso Punta Scifo e databile al III sec.d.C., oltre ad altre suppellettili rinvenute durante lo scavo del relitto e oggetti prelevati da altri contesti sottomarini. Terrecotte architettoniche, vasi a figure nere, vasetti miniaturistici, bronzetti figurati attestanti la frequentazione del santuario greco e appartenenti al cd. Tesoro di Hera, formano le collezioni più importanti. Fra i pezzi di maggior pregio si ricordano: frammenti in marmo pario appartenenti alla decorazione del grande tempio di ordine dorico di cui, all’interno dell’attiguo Parco Archeologico, si conserva parte del basamento ed una colonna in blocchi tufacei.