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On. Laratta al Ministro degli Interni: “Piena luce sulla strana morte di Madalina Pavlov”

On Laratta al Ministro degli Interni: “Piena luce sulla strana morte di Madalina Pavlov, avvenuta a Reggio Calabria”.
Le dichiarazioni rilasciate dall’Onorevole sembrano voler dare pieno appoggio alla famiglia della vittima: “Occorre fare piena luce sul caso della ragazza rumena, morta la sera del 21 settembre del 2012 dopo un drammatico volo dal terrazzo di un palazzo di via Buozzi in Reggio Calabria”.
La famiglia di Madalina ha sempre respinto la versione ufficiale del suicidio: si tratta di omicidio – affermano i familiari – e qualcuno ha visto ma si è chiuso nel silenzio. Secondo la mamma di Madalina: «Mia figlia è stata ammazzata, qualcuno l’ha scaraventata giù dal terrazzo. Non aveva motivo di togliersi la vita».
La procura della repubblica continua nelle indagini, mentre i carabinieri hanno effettuato tutti i rilievi scientifici.
Ma occorre che tutte le autorità proposte seguano le piste che possa accettare prima possibile che cosa sia successo la sera del settembre in via Buozzi di Reggio Calabria.
I dubbi e i sospetti sono tanti, ma tutto sembra portare verso ipotesi diverse dal suicidio. Ma se la ragazza è stata davvero uccisa, occorre capire da chi e perchè. Occorre anche valutare le tesi della famiglia, che esclude assolutamente il suicidio della ragazza.
L’on. Laratta ha annunciato di voler interessare il Ministro degli Interni.

Ospedale di Rossano, la situazione sempre più grave

Rossano, pronto soccorso del locale ospedale. Terza visita dell’on. Laratta nel giro di pochi mesi. Dopo i blitz estivi insieme al consigliere regionale Guccione, l’on Laratta ha voluto rendersi conto di persona nel pomeriggio di oggi, della situazione del Pronto Soccorso.

Nella sala d’attesa numerose persone in attesa. Nelle stanze del Pronto Soccorso un medico, un infermiere e un altro addetto del 118. La tensione e la stanchezza del personale sono visibilissimi.

“Abbiamo visto e toccato con mano come le condizioni siano ulteriormente peggiorate. Ogni giorno il pronto soccorso è preso d’assalto. Un centinaio di persone chiedono assistenza e cura. Ma qui trovano una situazione sempre più grave. Il personale medico e infermieristico non riesce a garantire la continuità assistenziale, i pazienti denunciano di sentirsi soli e abbandonati, i reparti dell’ospedale non riescono ad assorbire i pazienti da ricoverare. Con ogni certezza, qui a Rossano non sono garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza”!

L’on Laratta ha poi sentito e parlato con i pazienti in attesa, raccogliendo amarezza e sofferenza per la lunga attesa e per l’assenza di certezze.

“Vorremmo augurarci che il nostro esposto alla Procura della Repubblica di Rossano (presentato tre mesi fa) abbia prodotto un avvio di indagini approfondite. Perchè qui ci sono seri rischi per i pazienti. Mentre il personale dell’ ospedale è sottoposto a fortissime pressioni. In queste condizioni siamo molto preoccupati per la tenuta dell’ospedale e in particolare modo del Pronto Soccorso”!

L’on. Laratta chiede un fondo di solidarietà per i Comuni

Alla luce di quanto è accaduto ad un piccolo studente di Rende (CS) fatto scendere dall’autista dello scuolabus poiché la famiglia non pagava il servizio di trasporto, l’on. Franco Laratta interviene chiedendo al Presidente del Consiglio: “Mai più un caso come quello del piccolo Francesco di Rende, lasciato a piedi perché la famiglia non pagava il biglietto dello scuolabus. Urge un fondo di solidarietà in ogni comune”. Laratta sottolinea come un tempo i comuni avevano un fondo per le famiglie bisognose e per i casi più gravi, bisogna rafforzare i servizi sociali oggi in gravissima crisi, ripristinando un fondo per le emergenze sociali.

On.Franco Laratta: “Prosegue il disastro della Giunta Scopelliti sui Fondi Comunitari”

On.Franco Laratta: “Sono ben 373 milioni di euro a rischio, la Giunta regionale li cede allo Stato per non perderli! Siamo ormai al fallimento dell’azione politico-amministrativa della Regione”!

Il 30 aprile scorso, l’Assessore Mancini si presentò alla stampa con un blocco di sale in mano contro, disse, i menagramo di professione, affermando che le critiche del PD alla Giunta Scopelliti sull’uso dei Fondi Strutturali Comunitari erano smentite dalle cifre e dai dati concreti della loro attività.
Oggi che, purtroppo, abbiamo l’ufficiale conferma che la Regione Calabria rischia di perdere oltre 373 milioni di euro per manifesta incapacità a gestire le risorse del POR FESR, lo stesso Assessore Mancini dovrebbe avere il coraggio di portare un intero sacco di cenere e cospargerselo sul capo davanti ai giornalisti, ammettendo di aver sbagliato, chiedendo scusa a D’Attorre, Maiolo e Principe contro cui si era scagliato.
Lo scorso 16 novembre, infatti, la Dott.ssa Tavano, Autorità di Gestione del POR scelta personalmente dal Presidente Scopelliti non si sa bene per quali meriti sul campo, ha comunicato a tutti gli enti, associazioni e rappresentanze di categoria che era necessario riprogrammare il POR FESR in quanto “…in considerazione dei ritardi attuativi di alcuni interventi disseminati su quasi tutti gli assi prioritari e in presenza di una crisi economica persistente, si è deciso di accogliere l’invito del Governo a conferire ulteriori risorse al PAC per l’attuazione delle misure citate e, nel contempo, di costituire un Programma esterno parallelo, in cui far confluire gli interventi strategici in ritardo attuativo”.
Traducendo dal linguaggio burocratese, la Regione Calabria accoglie l’aiuto proposto dal Ministro Barca alle amministrazioni in difficoltà, riduce la quota di cofinanziamento statale e accetta di trasferire il 13% dei fondi comunitari alla Stato (oltre 373 milioni di euro) affinchè li gestisca per conto nostro attraverso programmi ancora da scrivere ed attuare. Del perché di questa situazione, della logica di tale riprogrammazione, finora non un cenno dall’Assessore Mancini,non una spiegazione dal Presidente Scopelliti. E, come al solito, se replicheranno lo faranno con i soliti insulti diretti a chi osa opporsi o dissentire!
Eppure altro rispetto avrebbero meritato le imprese, i lavoratori, le Università, gli enti locali che si vedono rimandati interventi attesi da tempo per contrastare una crisi economica e sociale senza precedenti.
Con la riprogrammazione causata dall’inefficienza di Scopelliti, si rinuncia agli incentivi alle imprese per i Poli di Innovazione e per l’attrazione di imprese estere (- 25 milioni); si eliminano gli aiuti per gli impianti di biomasse e biogas (- 18 milioni) e l’istituzione del sistema informativo ambientale (-11 milioni); si rinvia la realizzazione delle case della salute e dei centri di assistenza per gli immigrati (- 86 milioni). Vengono ridotti gli stanziamenti per i Contratti Locali di Sicurezza (-15 milioni) e forti tagli subisce il patrimonio culturale regionale e le imprese che vi operano (-14 milioni). Vengono eliminati i 21 milioni di euro destinati alle imprese turistiche dopo i disastri burocratici che hanno danneggiato numerose aziende prima finanziate e poi revocate. Pesanti riduzioni subiscono le infrastrutture produttive e gli aiuti alle esportazioni (-39 milioni) ma soprattutto si dà un colpo mortale alle città più importanti della Regione che si vedono tagliati l’enorme somma di 141 milioni di euro dai PISU, nonostante i programmi siano in corso di attuazione e numerosi bandi siano stati emessi.
Una vera e propria dichiarazione di fallimento, con tagli indiscriminati attuati sulla base di motivazioni generiche e vaghe. Tutte queste risorse verranno adesso programmate e gestite dall’Amministrazione statale attraverso il Piano di Azione e Coesione (PAC) ed il Piano Esterno Parallelo (PEP). Quando e come non è dato saperlo, considerato che – a breve – le nuove elezioni determineranno, com’è logico, uno stop nelle attività del governo e dei ministeri coinvolti.
Quelle che erano risorse della Calabria e per la Calabria e che i calabresi avrebbero dovuto dimostrare di saper gestire adeguatamente, con tempi certi e con rinnovata efficacia tornano mestamente indietro per essere gestite da altri, sicuramente più capaci ma certamente più lontani dalla nostra terra. A noi che abbiamo fatto battaglie incessanti per far trasferire alla Calabria i Fondi Fas, mai trasferitici da Tremonti ed utilizzate per le quote latte dei leghisti, tutto ciò appare mortificante.
Ma d’altronde, cosa aspettarsi da un politico che ha lasciato nel dissesto la propria città, che ha mortificato la sanità calabrese riempiendola di tasse e inefficienza, che ha lasciato senza benzina gli autobus ed ha lasciato a piedi ed in miseria migliaia di cittadini calabresi? Il velo è squarciato. Tocca a Scopelliti decidere cosa fare davanti al palese e incontestabile fallimento della sua azione politico-amministrativo alla guida della Regione Calabria.

Cosenza, dall’incontro pro-Bersani: “Le primarie delle idee. Cittadini di una grande Regione”

Dall’incontro molto partecipato e alla presenza mi molti giovani, il deputato del Pd Franco Laratta assieme a Marco Ambrogio (consigliere comunale di Cosenza), Armando Garofalo (consigliere comunale di Castrovillari ), Antonio Menniti (Pd Catanzaro) e Vincenzo Pugliano (consigliere comunale di Amantea) affrontano il tema dell’incontro e spiegano perché Bersani.
Inoltre, dal Caffè Letterario di Cosenza arriva un duro attacco alla Regione: “Scopelliti ha fallito su tutti i campi. Ora prepariamo la svolta. Il Pd deve offrire in nuovo progetto politico. Il passato non può più tornare. Dobbiamo investire in un nuovo progetto per la Calabria, fatto di idee e di uomini del futuro. Le primarie devono essere una grande occasione di crescita. Con Renzi il Pd può conoscere una nuova stagione politica. Insieme possiamo cambiare la Calabria. Ma Bersani è una speranza per l’Italia e, soprattutto, una garanzia per il sud”.
On. Laratta afferma: “lavoriamo per un’altra Calabria e per un Pd unito per governare la Calabria. Ma serve un ‘idea di forte rottura. Servono idee e progetti nuovi. Se si votasse oggi in Calabria, saremmo tutti travolti da uno ztunami di qualunquismo e antipolitica. Scopelliti é responsabile del profondo degrado politico e morale in cui ci troviamo . Ma il centrosinistra non è esente da colpe. Ora occorre più coraggio e più determinazione. Il Pd non abbia paura di cambiare e di lottare. La Calabria sta morendo. Se non si cambia subito non ce la faremo più”.

On. Franco Laratta: “L’assessore Fedele non imbroglia nessuno!”

Di seguito la dichiarazione dell’On. Franco Laratta sulle recenti questioni che riguardano il caso critico di Ferrovie della Calabria e che coinvolgono l’assessore Luigi Fedele, assessore regionale ai trasporti:

“E’ sconfortante vedere un assessore regionale ai trasporti, per mancanza di prove, Luigi Fedele, che come tutti i suoi colleghi invece di rispondere, quando toccati, sbavano e insultano. L’assessore Fedele non imbroglia nessuno.

Noi conosciamo benissimo l’assetto societario di Ferrovie della Calabria. Ma il problema non è questo. I pullman sono fermi da quattro giorni, lo stato di crisi si sblocca solo ora perché la regione anticipa € 500.000 che doveva alle ferrovie della Calabria.
L’assessore regionale ai trasporti, Fedele, per mancanza di prove ci dica perché la Regione ha accumulato un debito verso Ferrovie della Calabria di 15 milioni di euro soltanto per parlare del corrente. E non tenti di giustificarsi e di nascondersi dietro le responsabilità di altri livelli. Parli delle sue responsabilità e di questa giunta regionale che per la prima volta lascia a terra per quattro giorni migliaia di studenti, di docenti, di dipendenti, di operai”.