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Ex Lsu-Lpu, Orlandino Greco, «Urgente la stabilizzazione»

CATANZARO – «La legge approvata lo scorso maggio dalla Regione Calabria sulla storicizzazione delle risorse per gli ex lsu/lpu ha segnato, di fatto, un importante passo in avanti rispetto alle incertezze del passato sulla stabilizzazione dei lavoratori.

Da maggio, però, ci saremmo aspettati che anche il governo nazionale intervenisse concretamente per garantire ai comuni un contributo economico aggiuntivo e chiarire dal punto di vista normativa l’opportunità di derogare ad alcuni vincoli che impedirebbero a molti enti locali di procedere con la stabilizzazione. Alla Cittadella si è tenuto l’ennesimo tavolo di concertazione, ma a pesare sull’esito della discussione c’è l’assoluto immobilismo del governo nazionale che sembra sottovalutare, per non dire ignorare del tutto, la grave condizione di incertezza e precarietà in cui si trovano da decenni migliaia di famiglie calabresi». E’ quanto si legge in una nota stampa a firma del consigliere regionale Orlandino Greco.

«Molti comuni – prosegue Greco-stanno segnalando la preoccupazione dei lavoratori in questione che coincide, di fatto, con l’impasse delle amministrazioni che basano la propria attività su risorse umane che sono diventate negli anni indispensabili e insostituibili.Altri, come Castrolibero, hanno presentato alle parti sindacali proposte di delibera protese alla stabilizzazione degli ex lsu/lpu attualmente contrattualizzati a tempo determinato, ma l’attuale normativa nazionale non garantisce certezze sia per ciò che concerne i contributi economici alla stabilizzazione sia per tutto ciò che riguarda le deroghe ai numerosi vincoli sull’assunzione del personale negli enti locali. E’ un bene in tal senso che la Regione Calabria abbia storicizzato le risorse per la stabilizzazione mettendo in condizione i Comuni di poter contare, fino alla quiescienza dei lavoratori, su una importante compartecipazione alla spese. Un impegno, quello della Regione, senza il quale sarebbe vano, vista la condizione in cui si trovano tutti gli enti locali, ogni tentativo di contrattualizzazione a tempo indeterminato».

«E’ indispensabile che il governo nazionale fornisca in breve termine ai comuni tutti gli strumenti per mettere fine ad una vera e propria piaga sociale che da decenni lascia migliaia di famiglie nella totale incertezza e nell’impossibilità di guardare con serenità al futuro. Il 31 ottobre, data di scadenza dei contratti degli ex lsu/lpu, è sempre più vicino e occorre dare risposta immediata ad un problema che rischia di alzare ulteriormente la temperatura della calda estate calabrese. Ministri e parlamentari rispondano alle esigenze delle amministrazioni locali prevedendo, proprio come ha fatto la regione Calabria, la storicizzazione delle risorse per la stabilizzazione fino alla quiescienza dei lavoratori coinvolti. Non c’è più un minuto da perdere».

UICI, presentato “Blind Accessibility Marchio Etico di qualità e accessibilità”

COSENZA * Mercoledì 10 Aprile 2019, nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, Prima Nazionale per il “Blind Accessibility Marchio Etico di qualità e accessibilità” il Marchio che la sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la SAM – Sicurezza, Autonomia e Mobilità, hanno depositato presso la Camera del Commercio di Cosenza e che, a regime, Certificherà l’accessibilità per le persone con disabilità visiva al Prodotto, Servizio o Struttura di qualsiasi tipo e/o materia.

L’UICI, infatti, rilascerà tale Marchio dopo un’attenta verifica di:

Per le Strutture: esistenza di percorsi tattili plantari, esistenza di mappe tattili della struttura, utilizzo di determinate tonalità di colore atte alla distinzione per gli ipovedenti, indicazione tattile e/o sonora di luoghi e/o servizi.

Per i Prodotti: indicazioni braille di informazioni obbligatorie (scadenza, conservazione, controindicazioni ecc.), Qrcode con indicazione della filiera di produzione ecc.

Per i Servizi: Esistenza all’interno del personale di dipendente ad hoc formato, brochure delle attività in braille ecc.

L’iniziativa “ BlindAccessibily Marchio Etico di qualità e accessibilità ” è mirata, quindi, alla creazione ed alla diffusione di un Marchio di Prodotto volontario, di carattere “trasversale”, ossia che può essere apposto, dalle Aziende che ne fanno richiesta e che si attengono ai Regolamenti e ai Disciplinari che verranno previsti e formulati con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, su tutti i tipi di prodotti (alimentari, di personal care, farmaceutici e parafarmaceutici, ecc.) e strutture, sia mobili che semoventi, di mare e di terra (ristoranti, lidi, hotel, bar, musei biblioteche ecc.).

L’iniziativa è stata fatta subito propria dal Consigliere Regionale Orlandino Greco che ha immediatamente presentato alla Consiglio Regionale MOZIONE tendente:

  • ad attuare tutti quei provvedimenti necessari per l’applicazione di detto marchio “Blind Accessibility” e per la messa in atto di tutte quelle misure idonee alla sua diffusione (campagne di sensibilizzazione, contributi economici, ecc);

  • a riconoscere quale punto di premialità nell’accesso di tutti i bandi regionali e/o europei il marchio di accessibilità sopra descritto;

  • predisporre un regolamento regionale per destinare contributi ad enti o associazioni che intendano organizzare eventi sul territorio regionale finalizzati alla diffusione e applicazione del marchio Blind Accessibility.

Lo stesso GRECO ha poi ribadito, nel suo intervento al Convegno, che la Mozione presentata è solo un primo passo verso un riconoscimento effettivo del Marchio e che, vista la discussione in atto a Palazzo Campanella sulla nuova Legge inerente l’abbattimento delle Barriere Architettoniche, porterà all’attenzione della Presidenza e di tutti i Gruppi la possibilità di inserire già da subito nel provvedimento articolo ad Hoc su quelle che sono le Barriere Immateriali, vero ostacolo ad una integrazione piena delle persone con disabilità sensoriale e che la Convenzione ONU sulla disabilità sottolinea quando parla di FRUIBILITA’ e di PROGETTAZIONE UNIVERSALE.

 

 

Spending review, il consigliere Orlandino Greco scrive all’assessore Robbe

COSENZA – Lettera aperta del consigliere regionale Orlandino Greco all’assessore Angela Robbe: «Gentile asessore, desidero condividere con lei alcune riflessioni su alcuni principi invalicabili dello stato sociale e, in particolare, del settore del welfare in Calabria. Apprezzo gli sforzi che sta tentando di fare in un settore che ha visto il lancio di una riforma poi fallita perché cassata dagli organi di giustizia amministrativa prima e dalla volontà politica poi perché, così come proposta, era ben lontana dal realizzare quella forma di eguaglianza sociale necessaria in un settore così delicato e importante per la vita dei calabresi. Come certo saprà, sulla necessità di un’immediata riforma del welfare sono intervenuto diverse volte con mozioni, interpellanze ed interrogazioni. Già nella mozione depositato lo scorso 21 maggio ho evidenziato la necessità di sostenere il percorso di attuazione della legge 23/2003 partendo dal riconoscimento dell’inscindibilità tra sanità e welfare. È indispensabile infatti che ci sia un solo strumento di programmazione e pianificazione degli interventi alla persona tanto sulla salute che sul benessere dell’individuo. Soltanto così si eviteranno dannose sovrapposizioni di servizi o, ancora peggio, di competenze. Ma una programmazione che possa definirsi tale necessita anche di una lettura del fabbisogno attuale e non può certamente basare la propria attuazione su letture datate e lontane dallo scenario odierno. Il contesto sociale è in continuo mutamento e non si possono ignorare i nuovi stati di bisogno e le nuove esigenze delle comunità.
Assessore, sto seguendo con preoccupazione l’orientamento del dipartimento politiche sociali a voler affidare nel prossimo futuro i servizi alla persona di assistenza per minori, disabili, anziani mediante i bandi, scelte di affidamento sicuramente percorribili, ma sui quali occorre tenere gli occhi ben aperti. Soprattutto quando si tratta di servizi alla persona. Non può essere esclusivamente un’offerta particolarmente vantaggiosa da un punto di vista economico a guidare la scelta su chi debba assistere una persona in stato di bisogno. Stiamo parlando di affidamenti di servizi alla persona che per propria natura non possono rispondere solo o principalmente ad un criterio ragionieristico. Non può essere solo un’offerta al ribasso d’asta – magari anche mascherata – a determinare l’affidamento di servizi così delicati. Occorre tenere in debita considerazione le professionalità, le strutture, le esperienze, che in questo settore sono molto più importanti di qualsiasi risparmio.
In conclusione, gentile assessore, auspico che attraverso una programmazione attenta allo scenario e ai fabbisogni attuali, avviando contestualmente una riforma strutturale del welfare in Calabria, vengano fatte tutte le considerazioni utili a garantire i migliori servizi disponibili sul territorio regionale e non prevalga quello spirito da spending review che ha messo in ginocchio settori cruciali per la vita dei calabresi».

 

Oliverio in Canada, nuove opportunità per la nostra regione

TORONTO-  Un programma intenso e ricco di iniziative ha visto coinvolti a Toronto il presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio e il consigliere regionale Orlandino Greco.

Dopo una lunga intervista alla Cinn Radio e alle tv italiane in Canada, Oliverio e Greco hanno partecipato a Toronto all’evento di beneficenza “Una Serata in Calabria” organizzata dalla CBO, associazione di calabresi molto attiva nel volontariato sociale. Scopo della serata: una raccolta fondi per la costruzione di un nuovo centro di assistenza per gli anziani non autosufficienti. Un evento che ha visto la partecipazione di importanti esponenti del mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni canadesi e che ha dimostrato, ancora una volta, quanto sia grande il senso di solidarietà delle comunità calabresi.

Oliverio e Greco hanno evidenziato l’importanza del lavoro svolto dai consultori, dalle associazioni e dalle federazioni calabresi dell’Ontario che, attraverso un attivismo continuo, hanno contribuito in maniera significativa alla costruzione di nuovi rapporti istituzionali ed economici tra la Calabria e il Canada.

In questo stesso contesto, s’inquadra anche l’incontro promosso dall’istituto bancario Credit Union che ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori canadesi. Durante la visita, il Presidente Oliverio ha evidenziato le opportunità di investimenti favoriti dalla ZES e le enormi potenzialità delle eccellenze dell’agroalimentari calabresi, i cui prodotti, anche grazie ai progetti di settore promossi dalla Regione, saranno inseriti sul mercato canadese. Molto interesse hanno suscitato le politiche che la Regione sta mettendo in campo per favorire il turismo di ritorno e offrire alle nuove generazioni di origine calabrese di conoscere, scoprire e promuovere le tradizioni e la cultura della Calabria.

Sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, il Console Italiano a Toronto Eugenio Sgrò, il presidente della Camera di Commercio italiana in Ontario Patrick Pelliccione, il direttore Corrado Paina ed il padrone di casa, presidente di Credit Union Fausto Gaudio.

Il viaggio del presidente Oliverio e del consigliere Greco si è concluso con l’incontro delle numerose associazioni dei calabresi in Canada.

Durante la riunione sono state presentate le numerose iniziative messe in campo dalla Regione per accrescere l’attrattività turistica, il potenziale economico e il quadro imprenditoriale calabrese attraverso una contaminazione culturale continua con le comunità di calabresi nel mondo.

Corsi di lingua e cultura calabrese per i figli dei calabresi lontani dalla Calabria; finanziamenti alle camere di commercio nel mondo per incentivare la promozione dei prodotti calabresi; patrocinio di importanti iniziative promosse associazioni e federazioni nel mondo; contributi per voli e soggiorni per gruppi di turisti: sono solo alcuni degli interventi della Regione finalizzati a stabilire un rapporto continuo con le comunità di calabresi all’estero, favorire l’incremento dell’export e promuovere nuovi rapporti istituzionali. La Calabria, dopo anni di anonimato, è finalmente una regione in grado di presentarsi al mondo con credibilità e lungimiranza. Un risultato raggiunto grazie ad una reale sinergia tra la Regione, la Consulta, gli imprenditori, le università e le associazioni dei calabresi. Un cerchio istituzionale in grado di generare una crescita continua per la Calabria in Italia e nel mondo

Manutenzione della rete viaria, Orlandino Greco chiede la convocazione del consiglio regionale

COSENZA – «Il dramma di Genova mette in discussione il Paese, il modo di essere delle sue Istituzioni. Sepolti i morti innocenti e i dolori dei loro familiari, anche calabresi, occorre invertire la rotta, occorre cambiare le vecchie logiche di rappresentare il dolore fine a se stesso. È necessario-prosegue il consigliere regionale Orlandino Greco- darsi da fare perché quello di Genova non sia una data soltanto da commemorare, l’ennesimo episodio vergognoso di una rete viaria, autostradale e non, pericolosa e infedele. Troppi i casi di precarietà progettuale e costruttiva. Quasi ovunque si evidenziano peccati di mancata manutenzione, reati politici di portata storica provati da un disinteresse irresponsabile. Un organo politico-istituzionale quale è il consiglio regionale odierno destinatario ha il dovere di lavorare per imporre le giuste cautele al patrimonio infrastrutturale, per garantire certezze e sicurezza alla gente di Calabria e a chi l’ha eletta a propria destinazione turistica. Non solo! Deve farlo per garantire a chiunque un tranquillo transito dalle nostre parti per raggiungere le rispettive mete.
L’Autostrada del Mediterraneo, così si chiama oggi l’A3, costituisce l’esempio tangibile di ciò che non si deve fare. Un peccato mortale della politica dell’ultimo mezzo secolo che l’ha eretta a prova dell’inefficienza e l’ha tradotta nel cantiere più infinito, che impedisce al Sud ogni crescita e ogni sviluppo. I suoi numerosi viadotti, non affatto esenti da trascorsi drammi umani, unitamente ai ponti che suggeriscono recenti tensioni (per fare due esempi: Catanzaro e Celico) impongono il cambiamento, una accelerazione delle tutele. Da qui, l’esigenza di una immediata convocazione del Consiglio ove audire pubblicamente l’ANAS sul tema dello stato di manutenzione della rete viaria di sua competenza. Il modo per pretendere certezze e futuro per la Calabria e i calabresi».

 

Crisi delle Province, Orlandino Greco: «La legge Delrio ha causato danni»

COSENZA- «La preoccupazione espressa nelle ultime ore dal presidente dell’UPI e dai presidenti delle province calabresi a causa di nuovi e pesanti tagli agli enti locali, ben evidenzia come la legge 56/2014, detta anche “Legge Delrio”, oltre a generare un vero e proprio caos istituzionale, abbia depauperato un vero e proprio patrimonio istituzionale senza individuare soluzioni che garantissero continuità nell’erogazione dei servizi destinati alle comunità. Già in passato- dichiara Orlandino Greco- avevo sostenuto un’importante battaglia per impedire che si arrivasse all’approvazione di una riforma degli enti locali dettata da una spending review cieca e frettolosa. A distanza di qualche anno si registrano i danni, con le Regioni che ancora non hanno completato le procedure legislative per la gestione delle funzioni, le Province che si sono trovate da un giorno all’altro senza risorse e i comuni che soffrono la mancanza di un riferimento istituzionale per settori fondamentali come strade e scuole. In Calabria dove Vibo Valentia è in dissesto, Crotone è in predissesto e Cosenza e Catanzaro rischiano di non approvare il bilancio, la situazione è particolarmente grave e necessita di un intervento immediato. Il problema non è solo il mancato trasferimento di risorse ma la necessità di rivedere con una riforma strutturale l’organizzazione degli enti locali e l’interfaccia tra i territori e lo Stato centrale. In questo contesto, è da apprezzare l’iniziativa promossa dal segretario regionale e dal segretario provinciale di Cosenza de L’Italia del Meridione Nicodemo Filippelli e Raffaele Papa che attraverso una petizione popolare promuovano la reintroduzione delle Province quali enti intermedi di primo livello; la ridefinizione delle competenze delle Province, riassegnando tutte le funzioni precedenti alla legge “Delrio”; l’abolizione delle Regioni con la conseguente istituzione di cinque macroregioni con soli compiti di programmazione e coordinamento. È indispensabile ristabilire l’importanza delle Province quali enti intermedio di primo livello che non possono più essere mortificate nella gestione delle funzioni fondamentali senza risorse e da meccanismi elettivi che in nessun modo rappresentano i valori di democraticità e rappresentanza territoriale. L’auspicio è che tutti i partiti impegnati nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento s’investano sin da ora a riformare completamente l’assetto istituzionale del Paese, cancellando una riforma che ha generato danni di enorme entità.

Offro sin da ora la mia disponibilità nei confronti dei presidenti delle Province calabresi per tutte le iniziative politiche e istituzionali che vorranno mettere in campo per sostenere degli enti fondamentali per i territori e le comunità».

 

 

Ferraro e Greco replicano alle dichiarazioni della sindaca di Cascina sui medici calabresi

COSENZA – «C’è una forma di razzismo sociale, che un tempo sisarebbe chiamato odio di classe, ma quando si esprime su un confine regionale dello stesso paese mette in più chiara evidenza come la Patria nazionale sia tanto più negata da chi per tante volte dice di averla invocata.

 La Lega Nord-dichiarano Orlandino Greco e Giuseppe Ferraro del movimento Italia del Meridione – è partito nazionale che scopre il proprio razzismo sociale quando i propri rappresentanti, come la sindaca di Cascina, ripetono le denigrazioni già tante volte risentite nel passato dal loro capo. Sentire che i medici calabresi sono incapaci perché calabresi ferisce il buon senso di chiunque ed esalta l’orgoglio di chi la Calabria l’abita e la vive come la propria Italia. La prima scuola di medicina fu salernitana, la prima cattedra di anatomia e chirurgia fu di Marco Aurelio Severino, Calabrese di Tarsia. Non è necessario ripetere i fasti in tempi nefasti, troppa storia non si contiene nella memoria della sindaca di Cascina che offende i suoi stessi cittadini con denigrazioni di razzismo sociale. Alla fine, bisogna ringraziare la sindaca di Casciano per l’orgoglio suscitato dal suo razzismo sociale. Bisogna ringraziarla per il muro di discriminazione che innalza. Fa capire da che parte stare, sapendo quale parte contrastare.

L’Italia del Meridione è l’opposto della Lega Nord. L’Italia del Meridione è in opposizione alla Lega del Nord. Lo è per solidarietà sociale nazionale che esprime come sua missione; lo è per la richiesta non dell’indipendentismo finanziario ma per l’affermazione dell’Autonomia Sociale. L’Italia del Meridione reclama che tutte le proprie imposte nazionali siano spese per i servizi sociali uguali in ogni regione, senza sperequazioni. Ogni regione è Italia, e sono tante, ognuna chiamata ad esprimere nella propria autonomia sociale l’unione culturale e morale di un solo paese, esaltando la ricchezza delle differenze. Grazie ancora alla Lega Nord perché ci consente, per l’ennesima volta, di marcare la distanza tra chi reclama l’indipendentismo di denaro e l’Italia del Meridione che afferma l’irrinunciabile esigenza dell’Autonomia Sociale per un partito confederato dell’Unione per il quale ogni regione è nazionale».

 

Nuovo piano Trenitalia, Italia del Meridione preannuncia azioni di protesta

COSENZA – <<L’Italia del Meridione, con il sostegno del consigliere regionale Orlandino Greco, preannuncia azioni di protesta nelle principali stazioni ferroviarie calabresi. Il nuovo piano di Trenitalia- rende noto Raffaele Papa, coordinatore provinciale di Italia del Meridione  – continua ad abbandonare nella desolazione più totale il Sud e la Calabria. Mentre “tra Roma e Milano, grazie a due nuovi Frecciarossa, l’offerta salirà fino a 101 corse al giorno, con una frequenza nelle fasce di punta di una corsa ogni 15 minuti,e la prima che consentirà di giungere a Roma Termini alle 8,29 partendo da Milano Centrale alle 5,30”, il Meridione viene ancora penalizzato senza alcun ulteriore servizio, ignorando le necessità di viaggiatori e pendolari che, per lavoro o studio, frequentato altre aeree e territori>>.

Nuovo ospedale, anche per Orlandino Greco «Vaglio Lise ubicazione ideale»

COSENZA – «La presentazione dello studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza da parte del presidente della giunta regionale Mario Oliverio rappresenta un momento di straordinaria importanza dopo decenni di discussioni parziali e campanilistiche. Importante anche l’annuncio della ristrutturazione dell’ospedale dell’Annunziata che diventerà una cittadella della salute in grado di garantire servizi extraospedalieri innovativi in una struttura finalmente rinnovata e accogliente. » – a dichiararlo è Orlandino Greco, presidente del gruppo consiliare regionale “Oliverio Presidente”. «Ciò che c’è da apprezzare – si legge poi nella nota di Greco-  è il metodo utilizzato dal presidente Oliverio che ha voluto dare ai tecnici incaricati dello studio di fattibilità diverse opzioni, tra cui quella individuata dal sindaco di Cosenza Occhiuto. E’ evidente che un’opera così importante segna non solo un passo in avanti per ciò che concerne i servizi legati alla salute pubblica, ma sicuramente delinea un nuovo disegno urbanistico e di trasporto pubblico per l’area urbana. Il nuovo ospedale, infatti, orienta la visione urbanistica dell’area urbana di Cosenza che si sviluppa, partendo dal capoluogo bruzio, per cerchi concentrici coinvolgendo dapprima il nucleo centrale di Rende e Castrolibero e allargandosi poi alle aree periferiche. E’ fondamentale quindi che i sindaci dell’area urbana, le parti sociali, tutti gli attori del settore, vengano coinvolti in questo processo decisionale che deve concludersi nel più breve tempo possibile. Personalmente, per come ho ribadito più volte in passato, condivido l’ipotesi del presidente Oliverio e ritengo che Vaglio Lise rappresenti la scelta ideale perché collegata a infrastrutture viarie che consentirebbero una facile accessibilità da tutte le parti della Calabria».

«Non si può quindi pretendere – prosegue Greco-  che per una scelta così importante vengano tenute in considerazioni le sole esigenze della città capoluogo. Tutti concordano che il centro storico di Cosenza necessiti di una nuova valorizzazione, e la realizzazione dell’ospedale a Vaglio Lise unita congiuntamente alla cittadella della salute all’ospedale dell’Annunziata vanno certamente in questa direzione, atteso che saranno necessari altri interventi in grado di determinare quello sviluppo turistico, culturale e artistico di cui il centro storico necessita e che tutti auspichiamo. Oltretutto è indispensabile valutare gli effetti dell’ospedale sulla mobilità urbana ed extraurbana così che da una parte non si congestioni il traffico e dall’altra si faciliti quanto più possibile l’accesso alla struttura ospedaliera. Non è a mio avviso sostenibile la tesi del sindaco Occhiuto quando sostiene che l’ospedale a Vaglio Lise bloccherebbe la realizzazione dello sbocco dell’autostrada a sud. Si tratta di un’opera indipendente che è stata ideata a prescindere dall’ubicazione del nuovo nosocomio»

« Non bisogna inoltre dimenticare – si legge in conclusione- che l’ospedale dell’Annunziata risulta da tempo inadeguato per ragioni tecniche, sanitarie e logistiche ad ottemperare alle richieste di servizi che arrivano da pazienti di tutta la Calabria e il presidente Oliverio ha già annunciato che verrà ristrutturato portando alla realizzazione di una vera e propria cittadella della salute che erogherà servizi extraospedalieri, concorrendo quindi anche al risparmio dei fitti passivi che l’Asp paga per altre strutture dislocate nella provincia per i servizi territoriali diversi da quelli ospedalieri. Cosenza ha bisogno di un hub ospedaliero moderno in grado di accogliere pazienti da tutta la Calabria con strumentazioni all’avanguardia e all’altezza delle professionalità del settore presenti nella nostra regione. L’auspicio è che entro dicembre la Regione Calabria, il Comune di Cosenza e tutti gli attori istituzionali coinvolti raggiungano una decisione univoca così che si possa porre il primo mattone di un’opera fondamentale che i calabresi attendono da tanto, troppo, tempo.

 

Sentimento e ideologia ne “Italie” di Orlandino Greco e Giuseppe Ferraro

MENDICINO (CS) – Un viaggio tra i profumi e i dialetti d’Italia. Scritto a quattro mani dal consigliere regionale Orlandino Greco e dal docente di filosofia Giuseppe Ferraro, “Italie. Dalla nazione all’unione autonomie e nuovi soggetti sociali”, presentato al teatro comunale di Mendicino, è un laboratorio ideologico che mette al centro la comunità. «Questo libro è diventato un manifesto che racchiude idee e visioni politiche. Grazie ad esso- rende noto la moderatrice Fabrizia Arcuri- si scende in piazza alla scoperta di borghi. Il pubblico interloquisce avanzando progetti ed idee».

L’italia del Meridione

«Un testo che è il manifesto del movimento politico Italia del Meridione. Italia del Meridione, non Meridione d’Italia, perchè abbiamo voluto invertire la prospettiva facendo una politica che si pone l’obiettivo di unire l’Italia partendo dal presupposto dell’esistenza di più territori, ognuno con le proprie diversità e le proprie peculiarità . “Italie” è un libro per il Paese, non per il Meridione; non è un manifesto di opinione culturale ma è qualcosa di più: è un libro che contiene il tratto distintivo di chi fa politica, di chi vede nel voto un atto di fiducia e reputa sacro il rapporto tra elettore e rappresentante politico», fa eco il vice presidente del movimento Italia del Meridione, Domenico Frammartino. «”Italie” rappresenta i principi e i valori che abbraccio da sempre, valori riconducibili alla costruzione del futuro. Il Meridione, in questo libro, diventa un sentimento interiore», afferma la presidente del Consiglio comunale Nathalie Crea. Summa di tre testi scritti sempre a quattro mani, «”Italie” – chiarisce il filosofo Antonio Italia- è una critica serrata ai governi che si sono succeduti nel corso della storia a partire dal Risorgimento italiano. I due autori propongono una nuova Italia, l’Italia dell’autonomia e della solidarietà, mettendo in essere un rapporto dialettico tra politica e filosofia».

“Italie”, un laboratorio ideologico

Condivisione, incontri, viaggi, racconti di luoghi e persone che li vivono. Comunità che riscoprono la propria storia e le peculiarità che possono diventare strumento di rinascita e  volano di sviluppo, «un testo inclusivo, un laboratorio ideologico che vede l’unità come un insieme armonico di comunità», chiosa Nathalie Crea. Sul filo dei ricordi innescati dalla presenza del consigliere comunale Raffaele Vena e del filosofo Antonio Italia (l’uno compagno di scuola,  l’altro professore di filosofia di Orlandino Greco) , e al cospetto del nutrito pubblico rimasto in sala nonostante il ritardo (dovuto ad impegni istituzionali) di Orlandino Greco, ci si avvia alla conclusione di un incontro su una politica del Meridione lontana da piagnistei e nostalgia, in cui il Meridione è una piccola Italia accanto alle tante piccole “Italie” .

Rita Pellicori