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La street art londinese di Brick Lane nel nuovo videoclip de I Paipers “Io Ho in Mente Te”

paipers - ho in mente te - videoclip - foto 6Si è conclusa trionfalmente l’esperienza in terra britannica per I PAIPERS, band nostrana di beat italiano anni 60. Cinque giorni di permanenza che hanno avuto come apice il concerto al Cafè 1001, rinomato club su Brick Lane, vivido centro artistico tra i più importanti della città, con numerose opere di street art tra le quali spiccano alcuni lavori di famosi street artist come Bansky, ROA, Stik.

E’ proprio questo lo scenario che li vede protagonisti del videoclip di “Io Ho in Mente Te”, brano del 1966, terzo singolo dell’album di prossima uscita. Il video, interamente girato nella città britannica, è un tributo al videoclip originale degli Equipe 84, ripercorrendone le scene con differenti location nell’ormai classico “stile Paipers”, caratterizzato da goliardia e spensieratezza. Io Ho in Mente Te, cover del brano You Were On My Mind di Ian & Sylvia conosciuto all’estero nella versione di Barry McGuire, è probabilmente il brano simbolo di tutta l’epoca beat in Italia.

Il link del videoclip:  https://www.youtube.com/watch?v=qz83P5YNFYA

Esce Speedy Gonzales: Assaggio del Nuovo Album dei Paipers

DCIM103GOPROÈ Speedy Gonzales, canzone di Pat Bone nota nella versione italiana da Peppino di Capri, il brano anteprima del disco in uscita dei Paipers che conterrà, in perfetto stile anni 60, 10 cover e due canzoni inedite.

La leggenda narra che nel lontano 1962 tre ragazzi pugliesi, Don Lisi, Mr. Penti e Mr. Christmas, vennero congelati tra Trani ed Andria affinché si preservasse lo spirito degli anni 60 da consegnare alle generazioni future.

Ora, nel 2015, la band porta in giro per l’Italia e l’estero la vera essenza di quegli anni.

Il videoclip associato al brano è in perfetto stile Paipers: spensierato, divertente e pieno di ritmo.

I Paipers non sono una semplice cover band ma uno spettacolo vero e proprio che catapulta lo spettatore nella magica atmosfera dei sixties: musica, abbigliamento, slang, tutto è anni 60.

La band prende il nome dallo storico club di Roma “Piper”, pista di lancio per nuovi talenti nell’ Italia dinamica dei secondi anni 60: Caterina Caselli, The

Rokes, Rita Pavone, Mal e i Primitives fino alla alla più nota creatura emersa dal Piper, Patty Pravo, “la ragazza del Piper”. Il repertorio è il juke-box di quegli anni: Guarda Come Dondolo, Ho in Mente Te, Cuore Matto, Azzurro, Sono Bugiardo, Bandiera Gialla, Il Geghegè, Nessuno mi può giudicare, Obladì Obladà, ecc…

Tra le varie esperienze vanno ricordate le ospitate fisse dei sabati dello Smaila’s Puglia, tour all’estero a Sharm el Sheikh (Egitto) e a Londra (UK), e allo Zelig di Milano.