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Elezioni Cosenza, tutti a studiare le mosse di Gentile

COSENZA – Più affidabile di un sondaggio di Mannheimer o di Nando Pagnoncelli.  A Cosenza per avere un’idea dell’esito delle urne, non si guarda ai numeri ma al posizionamento di Antonio Gentile. Il sottosegretario lavora sotto traccia, intreccia rapporti, lancia messaggi e abboccamenti seguendo una precisa strategia: quella di uscire comunque vincente dalla competizione elettorale. Gli era già capitato alle regionali del 2014. Il Nuovo Centro Destra, in rotta con la Casa delle Libertà e ancora non gradito al Pd, era rimasto isolato, rischiando seriamente di venire estromesso da Palazzo Campanella, in virtù dello sbarramento dell’8% imposto dalla legge. In quel frangente, nel giro di un paio di settimane il partito si è riorganizzato, ha trovato un candidato alla presidenza di grande spessore politico e istituzionale come Nico D’Ascola, e non solo ha centrato l’obiettivo di eleggere tre consiglieri regionali, ma subito dopo si è accaparrato anche l’ambita carica della vicepresidenza. Oggi il Nuovo Centro Destra a Cosenza rappresenta l’ago della bilancia. Può legittimamente ambire a risultare il primo partito in città per numero di preferenze. Non ha la velleità di riuscire ad eleggere un proprio candidato a sindaco, ma ha le carte in regola per esercitare un ruolo di primo piano nel futuro governo della città.  Che poi è l’obiettivo fissato insieme a quello di ostacolare ad ogni costo la riconferma di Occhiuto. Atteso che, almeno in questa prima fase, il Nuovo Centro Destra non farà parte dell’Alleanza Civica confluita sulle posizioni di Lucio Presta, agli alfaniani si presentano due alternative possibili. La prima, al momento la più accreditata, prevede la candidatura a sindaco di Cosimo De Tommaso orientata ad intercettare all’incirca il dieci per cento dei consensi da mettere a disposizione nel turno di ballottaggio dell’antagonista di Mario Occhiuto, verosimilmente Lucio Presta. La seconda, meno probabile ma possibile, è l’ingresso del Nuovo Centro Destra nella coalizione di Enzo Paolini. Sarebbe una scelta apparentemente incoerente rispetto al ruolo ricoperto da Gentile all’interno della compagine governativa, ma non scandalosa, giacché anche Scelta Civica, con il sottosegretario Zanetti, appoggia Paolini senza che ne nessuno gli abbia puntato il dito contro. Certo è che se Gentile dovesse convergere su Paolini la spiegazione sarebbe una soltanto, ovvero che l’avvocato penalista del Pse avrebbe i numeri per battere Lucio Presta ed accedere al ballottaggio. Questo rischio esiste e l’ipotesi è corroborata anche dalle indicazioni dettate dai centri nevralgici del Partito Democratico ai deputati e consiglieri regionali del territorio: devono candidarsi in prima persona, forse perché anche a Roma i vertici del Pd hanno avvertito una certa sottovalutazione, una sorta di disimpegno rispetto all’importanza dell’appuntamento elettorale. Disimpegno alimentato anche dall’immobilismo di Lucio Presta. Il manager dello spettacolo in questa settimana, complice una bronchite, è rimasto nell’ombra, limitandosi a qualche post su facebook. Un peccato. Perché sia quando parla, sia quando scrive, coglie nel segno. Suscita interessa con il carisma e la validità del suo pensiero. Per questo molti tra i suoi alleati si chiedono cosa aspetti a portare le proprie idee nelle tante piazze del centro storico, delle frazioni, dei popolosi quartieri popolari, preferendo arroccarsi nei suoi uffici della Capitale o nell’inaccessibile quartier generale di Corso Mazzini.

Paolini, nuovi strali al PD e apertura al Nuovo centrodestra

12941057_976135565803660_1361841345_oCOSENZA – Sale la tensione tra il PSE di Enzo Paolini ed il PD. Ad innescare un nuovo scontro tra i due soggetti politici, un tempo seduti allo stesso tavolo, ed oggi divisi nella corsa a Palazzo dei Bruzi, è stato il provvedimento di cancellazione dall’anagrafe del Partito Democratico indirizzato a Giuseppe Mazzuca, già capogruppo del PSE nell’ultimo consiglio comunale. Nel corso di una conferenza stampa Paolini, venendo in parte meno alle sue prerogative di garantista che normalmente lo contraddistinguono, ha sciorinato nomi e cognomi di quasi duecento iscritti al PD, tra rinviati a giudizio e condannati, che secondo l’avvocato penalista meriterebbero quantomeno lo stesso trattamento che il Partito Democratico ha riservato a Mazzuca, Inoltre, rispondendo alle domande di Salvatore Bruno, Paolini ancora una volta ha confermato l’esistenza di un dialogo aperto con il Nuovo Centrodestra con cui potrebbe allargare la coalizione. Questa l’intervista integrale andata in onda in diretta su Radio Sound:

Mazzuca escluso dagli iscritti PD, domani la conferenza stampa

COSENZA – Domani, giovedì 31 marzo, alle ore 12, nella sede del comitato elettorale “Paolini sindaco”si terrà una conferenza stampa di Giuseppe Mazzuca ed Enzo Paolini. L’oggetto della conferenza è il provvedimento di esclusione di Giuseppe Mazzuca dall’anagrafe degli iscritti del Partito democratico, notificato dalla federazione di Cosenza del PD, nella giornata di ieri 29 marzo 2016.

Elezioni Cosenza, il ruolo strategico del Nuovo Centro Destra

COSENZA – Non ci sarà nessun accordo tra la coalizione di Enzo Paolini ed il Nuovo Centro Destra. Perché Gentile, nonostante i rapporti con Renzi in questa fase non siano particolarmente idilliaci, è pur sempre un uomo di governo. E fare un torto così al candidato sindaco caldeggiato proprio dal principale inquilino di Palazzo Chigi, non sarebbe una mossa intelligente. Per la corsa a Palazzo dei Bruzi, i piani del partito alfaniano sono altri. Due le strade percorribili in questa fase. La prima, quella più ovvia, conduce dritto all’Alleanza Civica di Lucio Presta. Ma le recenti esternazioni del manager dello spettacolo, tutt’altro che entusiasta all’idea di dover stringere un patto con il Nuovo Centro Destra, fanno intravedere anche un’altra pista: quella della proposizione da parte dell’Ncd di una propria candidatura a sindaco. Questa ipotesi, destinata a mutare il quadro politico alla vigilia del voto amministrativo di Cosenza, appare la conclusione più logica. E utile, anche per lo stesso Lucio Presta. Non vi è dubbio infatti, che un candidato sindaco espressione del Nuovo Centro Destra, andrebbe a pescare prevalentemente nell’elettorato di Mario Occhiuto, ridimensionando notevolmente le ambizioni dell’architetto che punta ad essere riconfermato sin dal primo turno. In caso di ballottaggio poi, l’apparentamento con il partito dei Gentile sarebbe inevitabile, sia che al secondo turno approdi Presta, sia che vi giunga Paolini. Il Nuovo Centro Destra avrà così una posizione comunque privilegiata.

Elezioni Cosenza, Petrozza sulle medesime posizioni di Paolini

COSENZA – Arriva dal medesimo ufficio stampa del Pse di Enzo Paolini la dura dichiarazione del segretario del Circolo PD Cosenza II Mario Petrozza, assai critica nei confronti di Marco Ambrogio, componente della commissione elettorale di Palazzo dei Bruzi. Che la fonte della notizia sia la medesima da cui giungono i quotidiani attacchi al Partito Democratico sottoscritti da Pse e Cosenza Domani, lascia supporre l’esistenza di una posizione critica comune tra Paolini e Petrozza, testimoniata anche dalle perplessità manifestate da Petrozza all’indomani dell’investitura di Lucio Presta. Il segretario Petrozza oggi attacca un esponente del suo stesso partito. “A parte i proclami e le frasi di circostanza, ci piacerebbe sapere cosa sta facendo il Partito Democratico e il suo rappresentante nella commissione elettorale del Comune di Cosenza per dare corso all’individuazione degli scrutatori tramite sorteggio – scrive Petrozza nel comunicato – Alle dichiarazioni non sono seguiti i fatti se è vero che il nostro rappresentante all’interno della commissione elettorale sta procedendo a nominare la sua quota di scrutatori pur essendosi dichiarato, non più di qualche giorno fa, favorevole al sorteggio così come hanno detto i quattro deputati calabresi del PD. Appare quanto mai fuori luogo e in difformità con i principi di democrazia sui quali dovrebbe basarsi una pubblica amministrazione, proseguire con il meccanismo clientelare e ingiusto della nomina diretta e arbitraria degli scrutatori essendo peraltro i consiglieri decaduti per via dello scioglimento anticipato del consiglio comunale. Sarebbe un gesto dal forte valore simbolico se il nostro rappresentante in commissione elettorale rinunciasse alle nomine discrezionali di pertinenza del Partito democratico per procedere ad un sorteggio pubblico su una base costituita tutta da disoccupati. Anche se la legge consente le nomine, è sempre possibile utilizzare un meccanismo democratico ed equo così come ha fatto il commissario del Comune procedendo al sorteggio dei componenti di sua competenza. Darebbe l’immagine di un partito che non partecipa alla spartizione dei posti, che è effettivamente e realmente contrario allo scambio di favori e alle clientele tra elettori e candidati e ad ogni pratica spartitoria che alimenta privilegi e ingiuste rendite di posizione”. A seguire è stata diffusa anche una dichiarazione di Enzo Paolini che proponiamo integralmente: “A chi mi sollecitava nei giorni scorsi per prendere posizione sulla vergogna della nomina degli scrutatori, vero paradigma del voto di scambio (altrimenti non si capirebbe la pervicacia con la quale il PD e Forza Italia pretendono la nomina invece del sorteggio), abbiamo risposto con i fatti. Noi continuiamo a volere il sorteggio e non ci siamo permessi di nominare nessuno. Gli altri, quelli delle chiacchiere, il PD e la destra di Forza Italia e soci, hanno fatto le nomine. Ma noi che, come tutti sanno, siamo testardi, chiediamo a questo punto una presa di posizione del Commissario e l’intervento del Prefetto. Sarà pure consentito da una (per quanto assurda) norma ma il problema è tutto politico. Come può e perché un organismo composto da consiglieri comunali dimissionari non più in carica, procedere alla nomina di scrutatori, cioè di elementi che dovrebbero contribuire ad assicurare il regolare svolgimento delle elezioni dove sono essi stessi ricandidati? La risposta è semplice: perché la retribuzione degli stessi è la base per la richiesta del voto. O non è così? Certo che è così. Ma d’altra parte non possiamo meravigliarci se questo scempio morale è posto in essere dal PD, il partito che ritiene che le regole ed i principi valgono per tutti ma non per se stesso”.

 

Elezioni Cosenza, prime schermaglie tra Pse e Formisani

COSENZA – Valerio Formisani, fresco candidato alla poltrona di primo cittadino di Cosenza, nel 2011 era al fianco di Enzo Paolini. Nella lista di Sel ottenne 163 preferenze. Oggi rappresenta Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana ed altre associazioni che guardano a sinistra, puntando a sottrarre humus alla coalizione del Pse che a questo schieramento aveva in un primo tempo guardato con interesse. Sarà anche per questi motivi che il gruppo di Paolini ha diffuso in mattinata una nota stampa pungente nei confronti di quest’area che si colloca come alternativa proprio al Pse nell’agone politico cittadino. Questo il testo integrale:

“Salutiamo con simpatia ed amicizia la candidatura di Valerio Formisani. Ci fa piacere che nel comunicato che la annuncia sia citato il Pse come soggetto alla ricerca di alleanze (bollate però come “improbabili”) .

È esattamente così: per nostra formazione politica noi cerchiamo il confronto costruttivo sui temi che riguardano concretamente le persone; ci interessano meno i personalismi e gli steccati pseudo ideologici. Per questo i primi spunti, sul futuro  governo di Cosenza, contenuti in un documento,  li abbiamo mandati proprio a Formisani ed agli amici di quella area che nel comunicato si definisce “partiti della sinistra associazioni e singoli cittadini” .

Non abbiamo avuto risposta. Probabilmente non c’è stato il tempo di dedicarvi attenzione. Siamo certi che ci sarà. Noi continueremo naturalmente a sollecitarla perché le campagne elettorali e poi le elezioni servono proprio a questo: non è bene cercare alleanze e confrontarsi per timore ma non bisogna avere timore di confrontarsi e di cercare alleanze.

Se questo si fa alla luce del sole, sui contenuti e non  sugli affari o sui pregiudizi, si generano alleanze ideali e politiche che non saranno mai improbabili. Saranno sempre nell’interesse dei cittadini e del buongoverno”.

Elezioni Cosenza, corrono in sei per la poltrona di sindaco

COSENZA – Si allarga il parterre degli aspiranti sindaci di Cosenza. E’ stata ufficializzata la candidatura alla carica di primo cittadino di Valerio Formisani che correrà in rappresentanza di Rifondazione Comunista, di Sinistra Italiana e di altri movimenti civici tra cui l’Associazione Dossetti di Paolo Palma ed il circolo Valarioti di Mimmo Talarico. In campo dunque al momento i candidati a vestire la fascia tricolore sono sei. Oltre a Formisani, ci sono Lucio Presta, Mario Occhiuto, Gustavo Coscarelli, Arnaldo Golletti ed Enzo Paolini, anche se nelle ultime ore continua a farsi strada l’ipotesi di un ricollocamento dell’avvocato all’interno dell’Alleanza Civica di centrosinistra. Intendiamoci, le smentite fioccano e Paolini ha più volte manifestato la volontà di rimanere arroccato sulle proprie posizioni. Ma a nessuno piace gareggiare sapendo di perdere in partenza, e gli aspiranti consiglieri che lo sostengono, conti alla mano, sanno perfettamente che riuscire a guadagnare uno scranno a Palazzo dei Bruzi con la coalizione di Paolini è una missione proibitiva. L’avvocato dunque, rischia di rimanere senza candidati e questa prospettiva potrebbe indurlo  fare un passo indietro.

Elezioni Cosenza, scricchiola la posizione di Paolini

COSENZA – Scricchiola la posizione di Enzo Paolini, sempre più isolato nella sua corsa a Palazzo dei Bruzi. Rispetto al 2011 lo scenario è nettamente differente. In quella circostanza la sua coalizione poteva contare su pezzi importanti del Partito Democratico, nonostante il simbolo ufficiale fosse appannaggio del candidato Perugini. Adesso la situazione si è capovolta. Nell’alleanza Civica di Lucio Presta il Pd è enzo paolinicompatto e all’avvocato non rimane che contare sui propri fedelissimi del Pse, sui membri storici del movimento Cosenza Domani e sull’apporto di Verdi, Scelta Civica e Partito Liberale che però, a Cosenza, non godono di grande feeling con l’elettorato, né di grandi numeri. Riuscire a comporre le liste non sarà facile, sia per la difficoltà nel reperire candidati, le donne in particolare, sia perché affiora la consapevolezza che a questa coalizione servirà compiere un’impresa per arrivare al ballottaggio. Con la conseguenza che per i candidati in corsa difficilmente potranno aprirsi le porte di Palazzo dei Bruzi. Il fronte di Lucio Presta invece si rafforza, incamerando nuova linfa. Carlo Guccione sta lavorando ad una propria lista ed anche Marco Ambrogio proporrà un proprio contrassegno dal nome “Adesso Cosenza”. Gli osservatori più acuti sono pronti a scommettere che, a dispetto dei rapporti che ad oggi appaiono gelidi tra Presta e Gentile, anche il Nuovo Centro Destra approderà nell’Alleanza Civica, proponendo a Cosenza e in Calabria quel ticket che tiene in piedi a Roma il governo Renzi. Il senatore attende la nomina a Viceministro e ha passato indenne l’interrogazione parlamentare in diretta Tv relativa all’incarico conferito al figlio Andrea Gentile nel consiglio di amministrazione dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. L’interrogazione è stata presentata dal gruppo di Sinistra Italiana che ancora sta valutando se affiancare Paolini o se scendere in campo con un proprio candidato a sindaco. A gonfie vele la campagna elettorale di Mario Occhiuto che può contare su un’ampia base di cittadini candidati nelle sue liste civiche. Al suo fianco non mancheranno gli apparati politici organizzati che fanno riferimento ad esponenti del calibro di Jole Santelli e Fausto Orsormarso, tanto per citare due tra gli elementi di spicco della coalizione. Potrebbe unirsi anche il senatore Molinari con il movimento Terra Libera. L’ex pentastellato condivide con Occhiuto la posizione contraria rispetto alla costruzione della metro tramvia. Infine l’architetto potrà contare anche sull’apporto di Vittorio Sgarbi nella cui lista figurerà l’artista cosentino Maurizio Orrico.

Mazzuca (PSE) e il PD: “Non vogliamo essere recuperati da chi finora ha disatteso tutti gli impegni pubblici”

COSENZA – Il Partito Democratico si è riunito a Cosenza ed ha indicato alcune linee programmatiche in vista delle amministrative.  Non è passato inosservato l’appello del consigliere regionale Carlo Guccione all’unità ed alla necessità di promuovere ogni tentativo utile a coinvolgere nella coalizione anche Enzo Paolini. Ma la frattura tra l’Alleanza Civica che sostiene Presta e il penalista del Pse è ormai insanabile. Tanto che è giunta una nota a firma del portavoce di Paolini, l’ex consigliere comunale Giuseppe Mazzuca. Questo il testo integrale:

“Stando a quanto si legge sulla stampa, ancora oggi settori del PD continuano a cercare di recuperare un rapporto politico con il PSE dopo le vicende che hanno visto proprio il Partito democratico come il maggiore responsabile della divisione dello schieramento di centrosinistra per la decisione di abolire primarie già convocate e convergere su un candidato imposto da “Roma” (entità ancora non bene identificata).
A questo proposito è bene chiarire che il PSE non ha nessun interesse ad essere “recuperato” da chi finora ha disatteso tutti gli impegni pubblici, ha violato le regole che esso stesso si era dato, ha tradito i suoi valori fondanti utilizzando con tracotanza le primarie a seconda delle convenienze del momento, ha fatto scempio di ogni principio democratico privando i cittadini della possibilità di partecipare e di esprimersi.
E’ giusto e doveroso che gli elettori siano informati di come sono andate le cose, della presenza di esponenti politici prostrati ai diktat di partito e sempre disponibili a trattare i cittadini come sudditi privandoli di facoltà e diritti elementari per interessi di potere.
Dopodiché, come è stato detto, saranno i cosentini a scegliere.”

Elezioni Cosenza, l’abbraccio tra Presta e Renzi e l’assenza dei Gentile

COSENZA – Nella passerella di figure istituzionali che hanno accompagnato il tour di Renzi tra Mormanno e Cosenza non è passata inosservata l’assenza del sottosegretario all’economia Antonio Gentile, l’unico esponente politico della città dei bruzi membro del Governo Italiano. Sulla visita di Renzi in Calabria nemmeno una riga dal rappresentante del Nuovo Centro Destra. Assente anche Pino Gentile, che pure è stato visto solo un paio d’ore prima dell’arrivo del Premier, nei pressi dell’azienda ospedaliera, a due passi dal palazzo delle poste di piazza Crispi. Questa lontananza tra le componenti che sostengono la candidatura a sindaco di Lucio Presta, Pd in testa, ed il Nuovo Centro Destra, indica una distanza di posizioni rispetto alla corsa verso Palazzo dei Bruzi che si appresta ad entrare nel vivo. Il segretario amministrativo del partito, Gianfranco Leone, ha sottolineato pochi giorni fa, che il Nuovo Centro Destra non pensa a proporre un proprio candidato. Nessuna riserva su Lucio Presta, ma il partito non ha gradito la decisione del Pd di convergere verso il manager dello spettacolo senza tenere conto delle posizioni del gruppo di Paolini, causandone di fatto la fuoriuscita. Lo scenario di un’alleanza tra Ncd e Pse non è inverosimile. Carlo Guccione però, in un’intervista rilasciata al nostro giornale, ha ribadito la necessità di proporre anche a queste latitudini gli accordi politici che tengono insieme il Governo nazionale. Sul fronte opposto Mario Occhiuto ha riempito il più grande cinema di Cosenza, il Citrigno, con una manifestazione in cui ha illustrato la propria idea di buona sanità, riproponendo il progetto di allestire un’area ospedaliera sulla collina compresa tra l’attuale presidio dell’Annunziata, il Mariano Santo e l’Inrca. Una prova di forza per l’architetto con ambizioni di rielezione che continua a mietere consensi ed a riempire le proprie liste civiche anche di neofiti della politica. Infine si registra il passaggio nel Pd di Sebastiano Barbanti. Si dividono così le strade con il senatore Molinari e con il movimento Calabria Terra Libera che simpatizza per Occhiuto.