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Cosenza, PD soddisfatto dei risultati raggiunti alle Provinciali

COSENZA – «Si sono concluse le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza che hanno visto una affluenza significativa, pari all’82,57% degli aventi diritto al voto; un’alta partecipazione che da’ il senso di una competizione molto sentita e importante per la vita amministrativa e politica sul territorio.

Attraverso le consultazioni di secondo livello, con il voto ponderato, secondo quanto previsto dalla cosiddetta Legge Delrio, ieri si è proceduto alla elezione dei Consiglieri Provinciali che affiancheranno, nell’azione di Governo, il Presidente Iacucci».

Le parole del Vice Segretario Provinciale Alessandro Porco

«Siamo molto soddisfatti dall’esito delle urne che ha dato, al Partito Democratico, la possibilità di  conquistare un ottimo risultato. Due le liste di matrice PD: “Provincia Democratica” e “Insieme per la Provincia” che hanno ottenuto, rispettivamente, cinque e tre seggi. Questa è la dimostrazione che negli Enti territoriali esiste una forza consistente a sostegno del Partito Democratico che ha impegnato ogni risorsa per una buona azione amministrativa e che darà il giusto sostegno al Presidente Iacucci, che in questi anni, si è espresso con il suo governo, nonostante le difficoltà e le ristrettezze economiche, quale ottimo amministratore della cosa pubblica. In qualità di Vice Segretario Provinciale auguro buon lavoro a tutti i consiglieri eletti e, in particolare a Graziano Di Natale, Felice D’Alessandro, Ermanno Cennamo, Francesco Gervasi, Ferdinando Nociti, Gennaro Licursi, Sergio Salvati e Francesco Giuseppe Falvo, affinché siano di supporto e sostegno al Presidente Francesco Iacucci in questi due anni a venire e perché si continui ad operare per il bene del nostro territorio e della nostra comunità.

Palazzo dei Bruzi, Salerno, «I consiglieri del PD speculano sulla questione Centro Storico»

COSENZA – «Ancora una volta i gruppi consiliari di opposizione al consiglio comunale di Cosenza hanno perso una buona occasione per tacere ed hanno ancora una volta speculato sulla questione del centro storico di Cosenza». Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi Carmelo Salerno.

«La Propaganda e soprattutto il pressappochismo sono prerogative tutte del Pd. Evidentemente – prosegue Salerno nella sua dichiarazione – non si usa nel PD leggere e documentarsi, ma neanche parlare al telefono e comunicare. Non sa il PD che al tavolo del Mibact oltre al Comune era presente sia la Provincia di Cosenza che la Regione Calabria?Non sa il PD che il progetto presentato dal Sindaco di Cosenza coinvolge alcune sedi della Provincia? Peccato che la serietà istituzionale, che ieri ha caratterizzato la riunione al Mibact dove gli Enti Locali hanno mostrato unità d’intenti ed una visione univoca di sviluppo del centro storico di Cosenza, venga ridicolizzata da inutili comunicati che hanno più la finalità di creare un po’ di visibilità per appagare ambizioni personali di qualche consigliere che non di creare un clima costruttivo e positivo per dare davvero sviluppo al centro storico della nostra città».

Circolo PD Mendicino, «La chiarezza prima di tutto»

MENDICINO (CS) Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa a firma de “I democratici di Mendicino”.

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’ex Segretaria del locale Circolo Margherita Ricci ha sottoscritto un documento di sostegno al sindaco uscente Palermo. Ovviamente ci asteniamo dall’esprimere delle considerazioni sulla scelta personale della Ricci che, lo ricordiamo, non è una giovinetta della politica locale. Ben 22 anni fa, nel lontano 1997, fu eletta consigliere comunale dell’allora amministrazione Piscitelli ed oggi, paradossalmente, si è fatta promotrice dello slogan “non si torna indietro”. Tuttavia, è doveroso fare una breve considerazione su tale scelta. Prima però, è opportuno fare un passo indietro e ricordare ai cittadini e ai democratici mendicinesi che circa un mese fa, il 16 dicembre scorso, in una riunione di direttivo, venne presentata una mozione circa gli indirizzi da assumere come democratici in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno nel mese di maggio. Il documento, dopo aver tracciato il quadro politico degli ultimi 5 anni e dopo aver riassunto il percorso amministrativo di questa amministrazione uscente, caratterizzato da brillanti successi ma anche da un preoccupante quadro finanziario, proponeva di avviare una discussione con tutte le forze e le rappresentanze mendicinesi del PD e del centro sinistra per cercare di arrivare ad una sintesi e creare le condizioni per costruire una eventuale coalizione civica basata sulla condivisione di idee, programmi e progetti. Il documento venne votato quasi all’unanimità dei membri del direttivo, un solo voto contrario. La stessa Ricci dichiarava il voto favorevole, ma, al contempo, annunciava le proprie dimissioni da Segretaria, senza tuttavia fornire una adeguata motivazione. In realtà, proprio in quanto ex rappresentante di tanti democratici e progressisti mendicinesi, avrebbe dovuto avere la correttezza di rendere pubblica questa sua decisione e soprattutto spiegarla. Ma in un mese, purtroppo silenzio assoluto. E allora tocca a noi fare chiarezza. Dopo la sua sottoscrizione del documento di sostegno alla ricandidatura di Palermo, il quadro è chiaro e limpido: l’ex Segretaria del Pd preferisce continuare un progetto politico e amministrativo sostenuto in larga parte dalle forze di centro destra. Lo stesso documento di continuità amministrativa è stato firmato da due consiglieri di Forza Italia e dal Vice Sindaco che, come è noto, è il riferimento di Fratelli d’Italia a Mendicino. Cinque anni fa, la scelta di aderire ad una coalizione civica eterogenea fu il frutto di un ragionamento e di un progetto, quello di costruire un laboratorio politico capace di promuovere un ricambio generazionale alla guida del comune, ma si trattava di una scelta condivisa da tutto il circolo e soprattutto avallato dalla federazione provinciale, inoltre, all’epoca anche a livello nazionale c’era un Governo sostenuto sia dal PD che da Forza Italia. Oggi il quadro è diverso, sia a livello nazionale, dove il PD sta in opposizione che a livello regionale, dove il PD guida la giunta. Dunque, Margherita Ricci compie tale scelta in maniera autonoma e in aperto contrasto rispetto a quanto stabilito e approvato da lei stessa nell’ultimo direttivo. Siamo certi che Alfio Filice, appena nominato coordinatore del circolo dal Segretario Provinciale Guglielmelli, saprà interpretare il sentire comune dei democratici di Mendicino e rappresentarne il pensiero. A lui va tutta la nostra fiducia ed il nostro sostegno e al Segretario Guglielmelli rivolgiamo invece il nostro ringraziamento per la vicinanza al circolo. A questo punto, dopo aver compreso le vere ragioni delle dimissioni da segretario e dopo aver appreso delle sue intenzioni di ricandidarsi a consigliere in questa formazione di centro destra, le suggeriamo pure di dimettersi dalla Segreteria Provinciale per evitare imbarazzi a tutti i democratici della nostra provincia, anche perché, tra pochi mesi si terranno anche le elezioni regionali e, come democratici, abbiamo la volontà ed il dovere di lavorare senza ambiguità per una riconferma di una Giunta regionale a guida PD».

PD Calabria, Stefano Esposito è il nuovo commissario

ROMA- E’ Stefano Esposito, ex  dem senatore torinese, il nuovo commissario del partito democratico calabrese.

Il nome di Esposito è spuntato dopo ore di dibattito in cui sarebbe prevalsa la linea di Matteo Orfini, Presidente Dem, il quale chiedeva il commissariamento del partito, nonostante alcuni pareri contrari, tra cui quello di Paola De Micheli, coordinatrice di “Piazza Grande”, la componente del Pd che fa capo a Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale, che parla di «scelta che appare lesiva dei diritti degli iscritti di esprimersi e determinare democraticamente i propri gruppi dirigenti locali». Critica anche la deputata Enza Bruno Bossio, secondo la quale quello di Orfini, relativamente al commissariamento, «è stato un atto unilaterale e non condiviso dai presenti»

Stefano Esposito è stato prima deputato e successivamente senatore Pd. Tra luglio e settembre 2015 ha ricoperto anche il ruolo di assessore alla Sanità del Comune di Roma con l’allora sindaco Marino

 

 

 

Orfini decide di commissariare il Pd della Calabria

CATANZARO – Il Pd della Calabria è stato commissariato dal presidente del partito Matteo Orfini al termine di una riunione a cui erano presenti il presidente della Commissione nazionale per il congresso, Gianni Dal Moro, e parlamentari e consiglieri regionali calabresi. Dopo le dimissioni del segretario Maurizio Martina e lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, il presidente e la Commissione per il Congresso sono i soli organi statutari ancora in vigore nel Pd in attesa dell’elezione del nuovo segretario e della nuova Assemblea nazionale. Il commissariamento sta suscitando polemiche e critiche. Paola De Micheli, coordinatrice di “Piazza Grande”, la componente del Pd che fa capo a Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale, parla di «scelta che appare lesiva dei diritti degli iscritti di esprimersi e determinare democraticamente i propri gruppi dirigenti locali». Critica anche la deputata Enza Bruno Bossio, secondo la quale quello di Orfini «è stato un atto unilaterale e non condiviso dai presenti».

Nuovo ospedale, segretari Pd Cosenza, «Occhiuto decida in fretta cosa fare»

COSENZA – «Il sindaco Occhiuto rischia di far perdere alla città di Cosenza una grande occasione. Le risorse ci sono – 245 milioni di euro sul Patto per la Calabria – ma si continua a rimandare la decisione sulla realizzazione del nuovo ospedale». Questo quanto si legge in una nota stampa a firma dei segretari del circoli PD di Cosenza Mario Petrozza e Tommaso Guzzi.

«Nel frattempo mentre la Regione, così come l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, hanno individuato Vaglio Lise come l’area più idonea per la realizzazione del nuovo ospedale, il Comune di Cosenza latita. Non c’è stato alcun pronunciamento dell’amministrazione comunale sulla migliore soluzione emergente dallo Studio di fattibilità. Occhiuto ha rimandato per mesi il consiglio comunale ad hoc per decidere, come spetta per legge, l’ubicazione del nosocomio. E solo a fine giugno la maggioranza ha dato mandato al sindaco di continuare la contrattazione con il presidente della Regione Mario Oliverio. Il Pd aveva tentato di trovare un punto di incontro, aggiornando la seduta del consiglio comunale entro 15 giorni per poi arrivare alla scelta definitiva. Decisione non condivisa e oggi ci troviamo a dover attendere ancora la decisione di un Consiglio comunale. Consiglio che ancora, a distanza di mesi, non viene convocato. Nel frattempo la Regione, così come ha annunciato il consigliere Carlo Guccione, non potendo ulteriormente protrarre i tempi di conclusione della Conferenza di Servizi, con delibera dello scorso 11 ottobre ha preso atto degli esisti dello studio di fattibilità e della Conferenza di servizi istruttoria. Tutti concordi, dunque, su Vaglio Lise. La Conferenza di Servizi si è conclusa e spetta ora al sindaco convocare il consiglio comunale ad hoc per procedere spediti verso la realizzazione del nuovo ospedale. Occhiuto la smetta con i giochi di potere, i ricatti e si proceda spediti verso un accordo definitivo, evitando di tradire, ancora una volta, i cosentini. Il rischio concreto è che la città di Cosenza possa perdere il nuovo ospedale e che si decida di puntare su altri siti. Le attuali condizioni dell’Annunziata richiedono però provvedimenti urgenti, non si può più aspettare. Si riducono drasticamente i posti letto disponibili, le criticità aumentano, così come i problemi strutturali, visto che l’edificio risale al 1939 e necessita di interventi di carattere strutturale, funzionale e impiantistico. Dunque, si metta un punto su questa querelle. Il giudizio finale premia Vaglio Lise, ora il Comune faccia la sua parte e il sindaco si assumi le sue responsabilità con la convocazione del Consiglio che porti a una decisione finale. La città di Cosenza è stanca di aspettare». 

Melicchio (M5S) «Acri abbandonata dai politicanti del PD di Provincia e Regione»

ROMA – «Acri, il popoloso comune della presila cosentina, deve uscire dall’isolamento in cui decenni di malapolitica lo hanno relegato».

Lo afferma in una nota il portavoce M5S alla Camera dei Deputati, Alessandro Melicchio, a seguito delle denunce e segnalazioni pervenute dagli attivisti locali.
«E’ noto il grave dissesto delle casse comunali, infatti, ma oltre al disastro amministrativo delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città, anche la Regione e la Provincia hanno abbandonato Acri.”  Il parlamentare pentastellato concentra il suo messaggio sugli sprechi e i ritardi che hanno fatto si che Acri non sia adeguatamente collegata. “Nonostante siano stati stanziati decine di milioni di euro per la realizzazione di un lotto della Sibari-Sila e per la variante della SS660 per bypassare una frana, i cittadini aspettano ancora il completamento di queste opere essenziali per far sì che la cittadina sia collegata in maniera sicura e veloce con la piana di Sibari e l’autostrada del Mediterraneo».

 Il Deputato del M5S pone l’attenzione sul troncone della Sibari – Sila, la strada di grande comunicazione che dovrebbe collegare la Piana di Sibari con l’Altopiano Silano e che versa in uno stato di abbandono e degrado, con ritardi nell’esecuzione dell’opera, errori di progettazione e contenziosi, le cui responsabilità non sono state mai accertate.

«Eppure l’accordo programma quadro – spiega Melicchio – è del luglio 2002. La spesa complessiva prevista era di più di 212 milioni. A sei anni da quella che doveva essere la data di ultimazione dei lavori del primo lotto, poco più di 7 chilometri, da San Demetrio Corone ad Acri, iniziato nel 2009 e costato 48 milioni di euro, c’è solo un cantiere abbandonato tra ruggine e ponti mai terminati, neanche messo in sicurezza. Si sono realizzati solo due chilometri di strada. L’altra grande incompiuta segnalata al parlamentare 5 stelle dagli attivisti locali è la variante SS660. La vicenda della galleria Salice, che dovrebbe servire ad aggirare la frana di Serra di Buda e rendere meno tortuosa l’entrata in città, è emblematica. Progettata dalla Provincia e finanziata dalla Regione, fu appaltata nel 2007 con conclusione dei lavori prevista per il 2011 ma ancora non è stata aperta al traffico – sottolinea il pentastellato – nonostante siano stati stanziati circa due milioni e mezzo di euro per il completamento dell’illuminazione e delle opere accessorie, con un bando pubblico già assegnato. E chissà dove sono finiti gli altri 30 milioni di euro annunciati dal Presidente Oliverio per la realizzazione del secondo lotto, che dal viadotto avrebbe dovuto arrivare fino al ponte Mucone».
Il portavoce M5S conclude aggiungendo: «Abbiamo segnalato il tutto al Ministro dei Trasporti Toninelli, ma il Governo del cambiamento può solo dare gli indirizzi politici e individuare le risorse per la realizzazione delle infrastrutture che permettano all’entroterra calabrese di svilupparsi insieme al resto del paese. Devono essere poi gli enti locali a collaborare di concerto con i ministeri competenti, facendo la loro parte, ma né Oliverio, né Iacucci né i politicanti che li hanno preceduti lo hanno mai fatto, se non durante le campagne elettorali con le loro solite false promesse. E’ ora di cambiare tutto, cominciando proprio da Acri»

Pd Cosenza, è Alessandro Porco il nuovo vicesegretario provinciale

COSENZA – Alessandro Porco nuovo vicesegretario provinciale del Partito Democratico di Cosenza.

«La Federazione Pd della provincia di Cosenza – dichiara Porco- mi vedrà impegnato nelle vesti di vicegretario provinciale: ringrazio il segretario Luigi Guglielmelli, che affiancherò con il massimo della dedizione  ed è mia cura, da subito, declinare il senso del mio impegno all’interno del partito.
Sono convinto, infatti, che per ricostruire un clima di fiducia nell’elettorato del Partito Democratico, occorra ripartire da messaggi chiari: nella selezione del gruppo dirigente – coinvolgendo le energie positive che sono tante e disseminate sui territori, e nella individuazione dei temi che saranno al centro della nostra azione politica»

«Le scelte compiute nella formazione del gruppo dirigente del Pd Cosenza sono coerenti a questa impostazione sono state selezionate figure impegnate da tempo sui territori e la missione che ci è stata affidata è stata quella di agire nel segno della partecipazione dal basso e dell’attenzione ai problemi reali delle nostre comunità»

«Forze fresche a servizio di un partito – prosegue- che ha urgenza di recuperare una relazione emotiva con l’elettorato, sforzandosi di sconfiggere la diffidenza e la disillusione che pure ci sono attorno alla proposta politica del Pd e trovano nutrimento nella deriva populista e demagogica delle forze al Governo del Paese. Siamo all’inizio di un percorso in salita ma avvincente nella sua missione: il nuovo gruppo designato è fatto di persone, donne e uomini, che hanno dimostrato, sul campo e nel tempo, la capacità di creare sinergie e coesione fra le comunità di appartenenza e i circoli di base. Non a caso la mia esperienza parte dal basso, proprio da segretario di circolo di Aprigliano, e con questo spirito e immutato entusiasmo mi affaccio a questa nuova esperienza».

Metrotranvia, domani conferenza stampa del gruppo consiliare PD

COSENZA Domani, venerdì 14 settembre, alle ore 11.00 si terrà una conferenza stampa del Gruppo consiliare del Pd del Comune di Cosenza. Nel corso dell’incontro, previsto al Cosenza Kaffè (ex Caffè Aiello) a via Panebianco, si discuterà dell’apertura dei cantieri per la realizzazione del Parco del Benessere e dei lavori che riguarderanno la Metrotranvia che collegherà Cosenza-Rende-Unical.

La chiusura di viale Parco ha causato enormi disagi alla circolazione stradale. È entrata in vigore la nuova ordinanza che va a modificare la circolazione stradale, ma il vero problema è la mancanza di una viabilità alternativa.

«Il progetto della nuova bretella di collegamento parallela a via Popilia – si legge nella nota-  infatti è rimasto solo sulla carta. I lavori che prevedevano il completamento dell’asse viario di collegamento tra piazza Spezzano-via Reggio Calabria-via Bari non sono partiti, nonostante la Regione abbia più volte sollecitato il Comune a utilizzare i finanziamenti già previsti (500mila euro) per l’arteria alternativa alla chiusura di viale Mancini. Cantieri che sarebbero dovuti iniziare molto prima rispetto a quelli del Parco del Benessere. Eppure, il progetto dei lavori del primo e del secondo lotto era stato approvato ad aprile 2018 con la delibera “Collegamento viario via Giovanbattista Lupia-Ponte San Francesco di Paola (Ponte Calatrava)”. Considerando che per i lavori del secondo lotto è stato ipotizzato un finanziamento di 2.785.000,00 euro attraverso la vendita degli immobili comunali, questa strada sarà mai realizzata»

Alla conferenza stampa sono invitati a partecipare i consiglieri comunali di Cosenza e Rende.

«Un centro sinistra unito e rinnovato». L’auspicio di Francesco Adamo

RENDE (CS) «Immaginare un centro sinistra unito. E’ questo il mio auspicio e l’obiettivo per cui mi batterò in qualità di segretario del circolo PD di Rende, all’alba dell’appuntamento elettorale che non può e non deve coglierci impreparati  e disuniti». Lo scrive in una nota Francesco Adamo, segretario del circolo PD di Rende.

«L’esempio può e deve parlare da qui, in un momento storico di confusione e disgregazione a livello nazionale che non ci spaventa ma ci invoglia a costruire, raccogliendo le istanze di rinnovamento, una compagine che, pur presentando fisiologiche differenze, può trovare nel dibattito plurale e nelle esperienze individuali un’opportunità di crescita politica comune non più rinviabile considerata l’inconsistenza dell’esperienza dell’amministrazione uscente. Sono critico riguardo il “civismo degli equivoci” che non ha lasciato tracce di quanto prometteva deludendo le aspettative dei cittadini e consegnando alle opposizioni il compito importante di ritornare ad ascoltare la città ed i suoi bisogni, senza rimanere a margine di altro così come accaduto in questi anni. Capacità, competenze e storia come coacervo di opportunità per riportare Rende al ruolo che le spetta. Quello di protagonista dell’area urbana al di fuori di quel provincialismo politico che non rende giustizia a questo territorio ed alle sue emergenze che pesano come macigni sulla scala di priorità che l’agenda politica dovrà trarre. Unire per stare dentro al dibattito tenendo conto di tutte quelle realtà che si riconoscono in una storia di centro sinistra insieme all’associazionismo ed ai movimenti civici che vogliono dare un contributo al futuro della città. Mi sforzerò personalmente per realizzare questo circolo virtuoso che unisca sensibilità ed esperienze, perché neanche sforzandomi, trovo una valida ragione per essere divisi in questa lunga cavalcata verso l’appuntamento elettorale. Un percorso non semplice, che mostrando coerenza e impegno, con la disponibilità di ciascuno a uscire dai recinti dell’appartenenza, ci porterà a costruire una solida alternativa a questa amministrazione che non ha realizzato nulla di quanto prometteva. Il nostro
futuro passa da qui».