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Fatti di Musica 2016, il maestro Paolo Conte incanta Reggio

REGGIO CALABRIA (CS) – Su uno sfondo quasi fiabesco, sotto il cielo stellato che fa da volta al Castello Aragonese di Reggio Calabria, il cantautore Paolo Conte ha salutato i presenti al suono della sua musica. Molti i presenti, accorsi ad assistere all’unico spettacolo meridionale del suo “Internationale Tour

Ph. Massimiliano Natale
Ph. Massimiliano Natale

2016/2017″, che lo sta portando in giro per le principali città europee. Il concerto si apre con il suo celebre brano del 1987 “Ratafià”, seguito da tutti i grandi successi del cantautore, quali “Sotto le stelle del jazz”, “Snob”, la storica “Via con me”. E ancora “Diavolo Rosso”, “Dancing”, “Tropical”, “Le chic et le charme”. Un Conte in gran forma ha estasiato il pubblico reggino, accompagnato dal suo inseparabile pianoforte, concedendo i bis finali e congedandosi con l’amatissima “Via con me”, ancora una volta.

Il concerto è stato organizzato dal promoter Ruggero Pegna, nell’ambito della rassegna “Fatti di Musica 2016” giunta ormai alla trentesima onorata edizione, la rassegna del miglior live d’autore, realizzata in collaborazione con “Alziamo il sipario”, un progetto di eventi culturali ideato dall’assessore Nardi.

«Un concerto del Maestro Paolo Conte – ha detto il promoter Ruggero Pegna, presentando la serata insieme all’assessore comunale alla Cultura Patrizia Nardi – è sempre stato uno degli eventi esclusivi, proposti in Calabria dalla mia rassegna, che di più mi sono rimasti nel cuore, un concerto da brividi, capace di trasmettermi e lasciarmi sensazioni indescrivibili».

Ricordiamo che, dopo gli appuntamenti reggini con Noa e Paolo Conte, ora “Fatti di Musica Radio Juke Box” si dirige verso un’altra location,  il Teatro dei Ruderi dell’Antica Cirella a Diamante, a picco sul mare, che ospiterà i tre attesi concerti di ferragosto: quello di Loredana Bertè il 12, di Guè Pequeno il 13 e il concerto di Max Gazzè il 16 agosto. I biglietti sono regolarmente in vendita nei Punti abituali e Ticketone. Per tutte le informazioni è disponibile il sito internet www.ruggeropegna.it.

Il romanzo “Il cacciatore di meduse” arriva a Reggio Calabria il 14 luglio

REGGIO CALABRIA – ll commovente romanzo “Il cacciatore di meduse” di Ruggero Pegna  arriva domani sera anche a Reggio Calabria, alle ore 17.30 presso il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”. L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Elmar Elisabetta Marcianò. Interverranno, oltre all’autore, Edoardo Lamberti-Castronuovo, assessore per le Politiche Culturali della Provincia, Patrizia Nardi, assessore comunale alla Cultura, Vincenzo Maria Romeo, docente di psicologia sociale presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, l’editore del romanzo Michele Falco. L’ingresso è libero.

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“Il palazzo della cultura Pasquino Crupi si rivela una location preziosa per ospitare un libro altrettanto prezioso; la presenza di molti dipinti di enorme valore, insieme a quella dei pittori reggini, offre uno scenario suggestivo unico in cui la presentazione del libro può svolgersi nella sua interezza fatta di drammatica realtà e luminosa speranza, legata ad un filo narrativo che sfiora delicatamente la fiaba”,  cosi Elisabetta Marcianò, presidente dell’associazione “LiberArché” e curatrice dell’evento spiega la scelta, “che si è rivelata scelta felice, come ricco di rivelazioni è stato lo stesso racconto, colmo di riflessioni delicate, ma anche precise, taglienti rispetto al momento storico che viviamo”.

“Mi ha sorpreso ritrovare nel romanzo aspetti di una verità impressionante, tra le altre cose, sono direttore di un centro di accoglienza perciò vivo quotidianamente le aspettative, le speranze e gli aspetti drammatici dei migranti”, continua cosi il professore e psichiatra Vincenzo Maria Romeo.

L’incontro reggino, oltretutto, assume un significato particolare, in quanto la città dello stretto e la sua provincia sono spesso al centro di cronache di sbarchi, “porto sicuro” contro l’odio razziale.

 

 

Il cacciatore di Meduse: il tema dell’immigrazione nel libro di Pegna

Il cacciatore di meduse - copertinaGIOIA TAURO (RC) – Domani sera, alle ore 18,30, il romanzo “Il cacciatore di Meduse” sarà discusso a Gioia Tauro, presso la Terrazza di Palazzo Baldari, durante un incontro promosso dall’Associazione Culturale Kairos coordinato dalla Presidente Milena Marvasi Panunzio. Il prossimo 14 luglio alle ore 17,30, “Il cacciatore di meduse” arriverà al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria. L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Elmar Elisabetta Marcianò. Interverranno Edoardo Lamberti-Castronuovo, assessore per le Politiche Culturali della Provincia, Patrizia Nardi, assessore comunale alla Cultura, Vincenzo Maria Romeo, docente di psicologia sociale presso l’ Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Ad entrambi gli incontri saranno presenti l’autore e rappresentanti di associazioni e organismi che si occupano di accoglienza e migranti.

Possibile che sia normale che, in un Paese come il nostro, esistano baraccopoli e condizioni di vita come quelle di questi uomini a Rosarno?”, è l’interrogativo da cui parte l’autore, denunciando l’indifferenza generale verso la morte di un migrante.

In questo romanzo, il tema scottante dell’immigrazione è toccato per la prima volta dall’altro punto di vista, con gli occhi di un bambino somalo che diventerà scrittore della sua stessa storia e con la voce di immigrati, miseri e diversi di tutto il mondo. Ambientata quasi interamente in Sicilia, questa struggente storia presentata con successo anche alla Book City di Milano e al Salone del Libro di Torino, si muove nel magico scenario della costa siciliana e, in  particolare, di quella trapanese. Descrizioni incantevoli della natura e dei luoghi, fanno da sfondo all’originale racconto del piccolo Tajil,  le cui avventure  si snodano per le vie di San Vito Lo Capo, fino a Mazara. Gli spaccati di San Vito, il “misterioso” Monte Monaco, le affascinanti grotte, arricchiscono di poesia un romanzo in cui la natura e le bellezze paesaggistiche siciliane contribuiscono a catturare e incantare il lettore.

Un libro struggente e attuale, una fiaba contemporanea, che ripropone il valore controcorrente del rispetto verso gli altri e la ricchezza della contaminazione tra diverse culture, affascinando anche i lettori più giovani. Una storia dei nostri giorni, tra fiaba e realtà, che appartiene a tutti noi.

 

 

Con “Il cacciatore di Meduse” Ruggero Pegna sbarca alla Fiera del Libro di Torino

 

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TORINO – “Il cacciatore di meduse”, il commovente romanzo di Ruggero Pegna edito dalla casa editrice Falco, che racconta la storia attualissima di un piccolo migrante somalo, è sbarcato anche al Salone del Libro di Torino. che racconta la storia attualissima di un piccolo migrante somalo, è sbarcato anche al Salone del Libro di Torino. Dopo la Book City di Milano, numerosi riconoscimenti, presentazioni in giro per l’Italia e in molti istituti scolastici, le avventure del piccolo Tajil arrivato a Lampedusa alla ricerca di una vita migliore, con sua madre e un piccolo Pinocchio di legno, sono approdate nella più nota vetrina libraria italiana. A dieci mesi dalla pubblicazione, è lo stesso autore a fare un breve bilancio. “I pareri di chi ha letto fino ad oggi il romanzo, persone di ogni età, mi hanno convinto a credere che sia davvero una bella storia. “Scrivendolo, mi sono emozionato e commosso molte volte e questo accade anche a chi si avventura nelle sue pagine. Dietro quelli che chiamiamo temi sociali, ci stanno sempre racconti di grande umanità. Anche il libro sulla mia malattia parla di sociale, come la donazione del sangue o del midollo, la solidarietà, la vicinanza a chi soffre. Una storia al limite tra la vita e la morte l’ho vissuta realmente e alla vigilia del mio matrimonio, altre ho provato a viverle scrivendo. Viaggiare in certe storie incredibili vissute da altri, immedesimandoci, permette ad ognuno di curiosare ed entrare nelle pieghe più profonde dell’animo umano, riuscendo a provare forti e inimmaginabili emozioni, condividerne paure e speranze. Oggi, le principali case editrici prediligono testi di facile consumo, come li definirei, dal gossip alle ricette gastronomiche, dai commissari alle vite di calciatori o artisti. Un libro di quasi quattrocento pagine che parla di migranti e miseri, non trova porte spalancate. Però, la straordinaria accoglienza di questi mesi, in particolare nelle scuole, dimostra che l’importante è che un libro convinca e piaccia,  il passaparola può essere più utile del grande investimento di una casa editrice. E’ una storia dei nostri giorni ricca di personaggi che appartiene a tutti noi, in cui ognuno può identificarsi. Nessuno ha scelto di nascere, né dove, né con quale colore della pelle. Ognuno ha diritto a sperare in una vita migliore, nella pace e nel rispetto della stessa dignità umana e di ogni diversità. L’umanità dell’immigrazione e della lotta per l’integrazione, in questo romanzo riesce a prevalere su ogni paura, aprendo alla tenerezza e a un forte senso di solidarietà. La storia di Tajil convince per la capacità di dare voce agli stessi migranti, alle sofferenze e ai sogni di chi è bisognoso o diverso, discriminato per il suo stato di povertà o per il colore della pelle. Un romanzo che racconta la dura realtà dei nostri giorni, tra episodi drammatici e sfumature fiabesche, fino a fare diventare naturale il grido contro ogni forma di razzismo”.

 

Fatti di musica 2016, Cammariere incanta Locri

LOCRI (RC) –  Si è concluso con vari bis, scroscianti applausi e una lunga standing ovation ieri sera il concerto a Locri di Sergio Cammariere, terzo appuntamento di “Fatti di MusicaRadio Juke Box 2016”, la trentesima edizione della rassegna del miglior live d’autore diretta da Ruggero Pegna, che ha anche aperto il nuovo evento intitolato “Dalla Pace del mare lontano – Magna Grecia terra di Pace e Cultura”, voluto dall’ “Amministrazione Comunale di Locri. CamL 3

Nonostante una inattesa giornata fredda e ventosa, che in alcuni momenti ha fatto temere anche il peggio, il concerto è iniziato puntuale alle 21 davanti alla platea della Corte del Palazzo di Città gremita fino al sold out. Tra il pubblico, anche fan di fuori regione, come alcune ragazze arrivate addirittura dalla Spagna.

Bravissimi tutti i musicisti che compongono la sua affiata band:Amedeo Ariano, batteria, Luca Bulgarelli, contrabbasso, Bruno Marcozzi, percussioni. Sorprendente a applauditissimo anche Daniele Tittarelli al sax, ospite del concerto. In circa due ore, Cammariere ha incantato il pubblico di Locri con tutti i suoi grandi successi, i brani dell’ultimo album e, inevitabilmente, le sue immancabili incursioni jazz che, secondo le prime anticipazioni, caratterizzeranno anche il nuovo album live del cantautore crotonese in uscita in autunno, con inediti e sorprese. Una dietro l’altra sono arrivate, tra le varie proposte dellaa ricca scaletta, “Sorella mia”, “L’amore non si spiega”, la splendida “Padre della notte”. E poi, il super successo sanremese “Tutto quello che un uomo”, cantato con tutto il pubblico, “Dalla pace del mare lontano”, che ha dato il titolo alla serata, fino a “Via da questo mare” e “Cantautore piccolino”.Cammariere Ruggero Locri

“Dalla Pace del Mare lontano – Magna Grecia Terra di Pace e Cultura” voleva essere un evento capace di emozionare e sottolineare tutte le positività storico-culturali e paesaggistiche dell’intera Locride e così è stato. Arte, cultura, poesia, musica, per una notte indimenticabile sono state insieme protagoniste del cielo di Locri che, magicamente, si è illuminato di stelle fino al termine del concerto. Le prime gocce di pioggia sono cominciare a scendere proprio su “Vita d’artista”, l’ultimo bis con cui Cammariere si è congedato insieme al suo pianoforte, visibilmente emozionato.

“Tornare in Calabria e suonare davanti al mio mare, in mezzo alla mia gente – ha detto il cantautore a fine serata, tra autografi, foto e interviste – è sempre un’esperienza splendida, che mi riempie di gioia e ricordi. Il calore del pubblico e l’affetto di chi è arrivato anche da molto lontano, sono una carica di energia straordinaria. Ringrazio la mia Calabria, sempre presente e auguro a Locri un futuro ricco di gioie e positività!”.

Soddisfatti a fine serata sia il promoter Ruggero Pegna, sia gli amministratori del centro magno greco. Lo scambio di ringraziamenti è reciproco.

“La grande collaborazione della dottoressa Sofia, assessore alla cultura, del sindaco Calabrese e del suo vice Sainato – afferma Pegna –  è stata fattiva e preziosa. Il loro desiderio di organizzare un evento che fondesse musica e cultura, trasmettendo anche messaggi di forte impegno sociale, mi hanno convinto e sono felice che tutto sia andato nel modo migliore. Certamente valuterò in futuro la possibilità di ripassare da Locri con altri appuntamenti della mia rassegna.”

 “Fatti di Musica 2016” proseguirà il 2 maggio a Paola con il concerto di Alex Britti ad ingresso libero, in occasione del 600° anniversario della nascita di San Francesco, il 17 maggio al Teatro Cilea di Reggio, dove è tutto esaurito da un mese per l’attesissimo concerto di Ezio Bosso, il 19 maggio al Palacalafiore sempre di Reggio per l’unica tappa in Calabria dello spettacolare e divertentissimo tour di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Cresce l’attesa per il ritorno della “cantantessa”, il 26 febbraio al Teatro Rendano

Cosenza ( Cs) – “L’abitudine di tornare” è un po’ come l’abitudine di sognare. Se nelle vene scorre quella travolgente passione chiamata musica, si può stare lontani da essa per un po’ di tempo, ma non per molto. Spesso sono i momenti più difficili che si affrontano nella vita, nel suo caso la perdita del padre, a dare quella carica necessaria per tornare a calcare le scene e a conquistare il pubblico. E Carmen Consoli non ha perso l’abitudine di tornare a cantare nei teatri, luoghi a lei molto familiari, accompagnata sempre dalla sua fedelissima chitarra, con quell’eclettismo surreale e intriso di mistero e pathos. La “cantantessa”, grazie a Ruggero Pegna, sceglie anche Cosenza tra le tappe del suo tour nei teatri e sarà in città il prossimo 26 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Rendano, dove si sta registrando quasi il tutto esaurito. Presenterà i brani del suo ultimo lavoro, “L’abitudine di tornare”,  dopo cinque anni di assenza, che è un po’ un ritorno alle origini musicali della cantautrice siciliana. Un disco pop rock, come quelli dei primi anni, anche se non mancheranno i suoi intramontabili intermezzi folk. Tra le canzoni a cui è sicuramente affezionata, c’è “Questa piccola magia”, dedicata a Carlo Giuseppe Consoli, il figlio di quasi tre anni, che la Consoli ha avuto con la fecondazione assistita. Una scelta coraggiosa la sua, di grande attualità che ripercorre un po’ quanto già accaduto alla collega Gianna Nannini, con la nascita di Penelope. Cresce dunque l’attesa per il ritorno a Cosenza di una nuova Carmen Consoli, più matura e certamente più coinvolgente, grazie a quel suo modo unico di saper dare carattere e spessore alla musica e ai testi. Ritorna la  “cantantessa” apprezzata e stimata non solo nel nostro paese, ma anche in Europa.

 

Raffaella Aquino