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Tribunale Federale, 6 punti di penalizzazione alla Reggina. il commento di Iiriti

ROMA – Ammenda di 10 mila ciascuno al Genoa e al suo presidente Enrico Preziosi, che ha patteggiato; 8 punti di penalizzazione al Cuneo, sette mesi di inibizione e mille euro di multa a Oscar Becchio, amministratore unico e legale rappresentante del club piemontese; 6 punti di penalizzazione alla Reggina e un’ammenda di 9 mila euro a Demetrio Praticò, presidente e legale rappresentante della società. Sono le decisioni della Sezione disciplinare del Tribunale federale, presieduta da Cesare Mastrocola. Preziosi era stato deferito “per avere, a mezzo di un intervento in un programma radiofonico, espresso dichiarazioni lesive nei confronti dell’arbitro Marco Di Bello”. Oscar Becchio era stato deferito per inadempienze Covisoc, il Cuneo a titolo di responsabilità diretta e propria. Per inadempienze Covisoc era stato deferito anche Demetrio Praticò, la Reggina a titolo di responsabilità diretta e propria.

Il dg Iiriti sulla penalizzazione

«La tanto attesa penalizzazione purtroppo è arrivata”. Così il direttore generale della Reggina Vincenzo Iiriti che aggiunge: “come annunciato in occasione del -2, stiamo lavorando a 360 gradi per fare in modo che la penalizzazione venga ridotta. Mi preme precisare che questa ennesima penalizzazione non è dovuta a responsabilità della nuova proprietà, bensì di chi ci ha preceduto. I nostri legali sono già al lavoro per limitare i danni». «Non dobbiamo però trovare alibi – continua Iiriti – i play off rimangono il nostro obiettivo e la squadra dovrà dare il massimo per raggiungerli. Oggi più che mai abbiamo bisogno del supporto dei nostri preziosi tifosi che mi auguro di vedere numerosi lunedì sera in occasione della gara con il Rende, match fondamentale per il raggiungimento degli spareggi promozione».

 

«Penalizzazione ingiusta», l’ASD Corigliano farà ricorso

CORIGLIANO CALABRO (CS) – L’Asd Corigliano Calabro, appreso della decisione del Tribunale Federale Territoriale di infliggere un punto di penalizzazione – da scontarsi nella prossima stagione in Eccellenza – e della sanzione pecuniaria a proprio carico, nonché del deferimento di un proprio dirigente, intende procedere a regolare ricorso per difendere la propria posizione.

Atteso che la società, qualora concretamente “colpevole” di qualsivoglia mancanza, si dichiara pronta a saldare ogni sanzione inflitta dalla giustizia sportiva senza alcuna problematica, nella ferma convinzione che vada fatto salvo il principio del rispetto delle regole, in merito al procedimento disciplinare n.1100 avente ad oggetto il presunto mancato pagamento da parte del Corigliano delle spese legali in favore della Luzzese (in seguito al ricorso respinto sull’ammissione della Luzzese al torneo di Eccellenza dello scorso anno) ritiene di non essere mai venuta meno ai propri obblighi ma di aver, viceversa, sempre ottemperato ai propri doveri nel rispetto di tempi e regolamenti.

A fronte di quanto detto, appresa con sorpresa la decisione dei giudici, la società intende ricorrere nelle sedi opportune e con i mezzi che la legge prevede al fine di difendere la propria immagine e riportare la vicenda entro i termini più attinenti.

Penalizzazione per Catanzaro e Palmese, prosciolto il Rende

FIRENZE – Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto un punto di penalizzazione al Catanzaro per non aver provveduto, entro il 26 giugno 2017, al pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati sino a maggio dello stesso anno. Il legale rappresentante del club, che all’epoca era Ambra Cosentino, è stata inibita dall’incarico per 3 mesi.

Prosciolto il Rende, un punto per la Palmese

Il Rende, con a capo il presidente Fabio Coscarella, sono stati prosciolti poichè il fatto non costituisce violazione. L’episodio in questione riporta la data del 27 luglio 2017, giorno in cui il club biancorosso presentò le proprie garanzie bancarie. Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, in quella circostanza, segnalò la presunta non veridicità delle stesse.

La Palmese è stata penalizzata con un -1 in classifica per non aver pagato, ad alcuni tesserati neroverdi, le somme accertate dalla Commissione Accordi Economici, della Lega Nazionale Dilettanti, entro i termini previsti. Giuseppe Carbone, all’epoca rappresentante legale del club calabrese, è stato inibito per 6 mesi.

In attesa di Cozza, la nuova penalizzazione è un “buon” antipasto

In casa Vigor Lamezia nessuna reazione alla nuova sentenza relativa a “Dirty Soccer”. Si prepara il derby col Reggio Calabria.

La sentenza emessa il primo di Febbraio dal Tribunale Federale Nazionale e relativa al filone di Catanzaro dell’inchiesta “Dirty Soccer”, che porta in dote altri due punti di penalizzazione, colpisce ulteriormente una Vigor Lamezia sempre più in affanno in coda alla classifica del girone I della serie D. La squadra del presidente Torcasio, infatti, non riesce ad abbandonare l’ultimo posto in graduatoria, lo stesso che sarebbe almeno in coabitazione con lo Scordia senza le penalizzazioni legate al processo. Dopo il pareggio di Agropoli e le seguenti squalifiche di Guttà, Torcasio e Giannusa (addirittura tre giornate di stop per lui) ed alla luce dell’ennesimo risvolto giudiziario negativo, sembra davvero complesso per Gatto preparare al meglio la sfida interna di Domenica al Reggio Calabria di Ciccio Cozza, che, in Lega Pro, da allenatore, a Lamezia non ha mai avuto fortuna alla guida di Catanzaro prima e Reggina poi.

Lo Scordia è al momento lontano 3 punti, mentre sono addirittura 8 quelli di distanza rispetto alla Gelbison. Delle sabbie mobili nel vero senso della parola, dunque, quelle in cui la squadra di Via Marconi sembra impelagata da quest’estate ad oggi. Quando a fatica sembrano aprirsi degli spiragli, ecco che ben presto anche gli eventi lontano dal campo contribuiscono a spingere più in basso Malerba e compagni.

Lo stesso Malerba ha, negli ultimi giorni, espresso il proprio dispiacere per quanto vissuto in questi mesi a Lamezia, sottolineando la ferma e stoica volontà del gruppo di continuare a lottare senza sosta per il raggiungimento quanto meno dei play out. Il terzino biancoverde, spesso capitano in questa travagliata stagione, nel chiedere il sostegno ad una tifoseria comprensibilmente fredda e delusa, ha malinconicamente ricordato la scorsa stagione, confessando quelli che erano i piani della vecchia società, intenzionata, prima dello scoppiare dello scandalo “Dirty Soccer”, a costruire una rosa di buonissimo livello da consegnare all’allora tecnico Erra, oggi sulla panchina del Catanzaro.

Desta sgomento e perplessità la totale inettitudine in chiave mercato: acquistato Itri, nulla più è stato fatto per consentire a Gatto di disporre di qualche freccia in più nel proprio arco. Che l’attesa di risvolti negativi in campo giudiziario, poi verificatisi, non abbia spinto la società a mollare la presa sui papabili nuovi acquisti?

GIACINTO MORELLI

Dirty Soccer, per Giampà sei mesi di squalifica. Due punti di penalità per la Vigor Lamezia, sei per il Montalto

CATANZARO – Sei mesi di squalifica comminate a Domenico Giampà del Catanzaro e all’ex direttore sportivo del club giallorosso Armando Ortoli per la presunta combine Catanzaro-Barletta del 2015. Questa la pena inflitta dal Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico che ha ufficializzato la sentenza relativa al procedimento ribattezzato Dirty Soccer. Per Giampà anche 30.000 euro di ammenda. Il Catanzaro vovrà pagare un’ammenda di 10.000 euro ma non dovrà scontare punti di penalizzazione. Nel secondo filone dell’inchiesta è stata condannata anche la Vigor Lamezia: due punti di penalizzazione e 10.000 euro di ammenda per il coinvolgimento dell’ex ds Fabrizio Maglia, a sua volta condannato ad un’ulteriore inibizione a svolgere qualsiasi attività nell’ambito della Figc per la durata di sei mesi e ad un’ammenda di 10.000 euro. Queste le altre penalizzazioni inflitte dal giudice, da scontarsi nella corrente stagione sportiva: Akragas (3 punti), Aurora Pro Patria (7), Comprensorio Montalto (6), Frattese (1), L’Aquila (13), Neapolis (22), Puteolana (4), Santarcangelo (6), Savona (2), Sorrento (4), Sef Torres (4). Sono state prosciolte le società Aversa Normanna, Cremonese, Due Torri, Fidelis Andria, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese, Tuttocuoio e San Miniato.