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Paolo Zanarella, il pianista “fuoriposto” che incanta Lorica

LORICA (CS) – Si conclude all’insegna del successo “Exit up to the Mountains”, la rassegna culturale ideata e organizzata da Piano B in collaborazione con Transumanze Sila Festival. Numerosissimi di fatti gli spettatori che domenica scorsa sono giunti a Lorica per assistere al sensazionale concerto del maestro Paolo Zanarella.

Lunghi gli applausi per il musicista “fuoriposto” che si è esibito per la prima volta in Calabria in una performance esclusiva e surreale. L’istrionico compositore, impegnato da più di dieci anni a portare la sua musica nelle città italiane in compagnia del suo inseparabile pianoforte, ha suonato “sospeso” sul lago Arvo, così come fece per la prima volta sul Canal Grande durante il Carnevale di Venezia. L’esibizione “in volo”, nell’incantevole scenario montano, ha così regalato al pubblico di “Exit” momenti magici, scanditi tra improvvisazione e composizione di diverse melodie. Per circa un’ora si è assistito ad uno spettacolo in grado di dare il giusto ritmo a una rassegna caratterizzata dall’unicità. Paolo Zanarella, insieme al suo pianoforte e al suo modo poco convenzionale di fare musica, non ha deluso alcuna aspettativa.

Azzeccatissima, pertanto, la scelta di Piano B che persegue l’intento di dar vita a iniziative capaci di raccogliere attorno ad un solo tema – la scoperta e la valorizzazione dei beni storici e dei luoghi più suggestivi della Calabria – diverse forme culturali caratterizzate dall’eccellenza artistica.

Nel corso della giornata, sempre con lo scopo di promuovere le aree naturali del territorio, il cartellone della pregiata kermesse ha proposto anche attività di svago e divertimento come la traghettata sull’Arvo organizzata in collaborazione con Navigare a Lorica e il trekking a cura di Cammina Sila. Non sono mancati, inoltre, i percorsi enogastronomici con L’Ape Rossa di Calabria per la degustazione di prodotti tipici locali a km zero e piatti gourmet. Una domenica indimenticabile, dunque, quella firmata Piano B, con protagonisti d’eccezione: natura, musica e arte ad alta quota.

 

Il talentuoso pianista Francesco Grillo per la prima volta in concerto a Cosenza

COSENZA – Un concerto-evento che metterà in contatto Cosenza per la prima volta con uno dei musicisti più interessanti del panorama nazionale ed europeo. Lui si chiama Francesco Grillo ed è un pianista e compositore di enorme talento che sta facendo parlare molto di sé la critica specializzata per un suo disco, di recentissima uscita, che ha suscitato più di un motivo di interesse per quanto è sorprendente. Nel disco, Vivaldi The Four Seasons, Francesco Grillo trascrive, per piano solo, Le quattro stagioni di Vivaldi, compiendo un’operazione considerata all’inizio quasi “spregiudicata”, nel senso che non era stata mai tentata prima, ma che col passare dei giorni e soprattutto con l’aumento degli ascolti e messa da parte ogni forma di timoroso rispetto preconcetto nei confronti di una pagina di musica classica, avvolta quasi da un’aura di sacralità, si è, invece rivelata non solo riuscita, ma di grandissima  attualità. La trascrizione del pianista milanese, senza intaccare la sensibilità popolare delle Quattro stagioni vivaldiane, un vero e proprio monumento in musica, è riuscita,  con intelligenza, garbo e piacevolezza, nell’intento di conferire ai sofisticati cultori di musica da camera uno strumento inedito per meglio comprendere le dinamiche interne dell’opera e renderla ancora più fruibile in una versione inevitabilmente contemporanea. Il concerto-evento di Francesco Grillo è in programma il 31 marzo prossimo alla Casa della Musica, alle ore 20,30. A promuoverlo, il Comune di Cosenza, attraverso la delegata del Sindaco Mario Occhiuto per le politiche culturali, Eva Catizone, insieme al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, all’Associazione “Quartieri Tranquilli” e alla Fondazione “Lilli Funaro”, cui sarà devoluto l’incasso a sostegno dei progetti di ricerca avviati dalla stessa Fondazione e per l’istituzione di una borsa di studio. Il concerto ha per titolo “Piani diversi”, perché il repertorio proposto dal pianista milanese spazierà dalla musica classica e quindi dall’ultimo cd, al jazz, dalle sue composizioni originali alla musica brasiliana, per un abbraccio alla musica universale. Un mix che riflette l’eclettismo di Francesco Grillo, amante della musica senza frontiere, forse per quell’impronta famigliare che gli deriva dai trascorsi musicali del nonno (tromba alla Scala, ma anche bandoneòn in Argentina) fino allo zio, batterista e cantante de “I Giganti” (quell’Enrico Maria Papes, icona del beat vocale anni Sessanta con brani come la famosissima “Tema”). Le diverse anime di Francesco Grillo, chansonnier per gioco, ma pubblicato sia in USA che in molti paesi europei, in continuo dialogo, ma anche in fuga dall’Accademia, jazzista quando vuole esserlo, compositore di matrice classica, ma sempre con un tocco di evidente diversità, convivranno nel concerto di Cosenza che si annuncia come occasione unica ed imperdibile per apprezzare le doti di un musicista rarissimo in questo particolare momento storico. La sua totale assenza di prevedibilità e il suo sorprendere, andando spesso controcorrente, ne hanno fatto la cifra stilistica e di riconoscibilità, in Italia come all’estero. Oltre ai brani tratti dal cd Vivaldi The Four Seasons, nel concerto di Cosenza Francesco Grillo  eseguirà anche un repertorio più jazzistico che deriva dalla sua passione per i grandi pianisti della tradizione, come Bill Evans, Thelonius Monk e Bud Powell, suoi numi tutelari e inesauribile fonte di ispirazione, così come per la classica lo sono i grandi romantici Chopin e Liszt e successivamente, Rachmaninov, Scriabin o Prokoviev e, tra i francesi, Ravel innanzitutto. Attingere da entrambe le tradizioni, la classica ed il jazz, ha significato per Francesco Grillo creare uno stile compositivo molto personale che integra mirabilmente due mondi apparentemente lontani. Il suo primo album, “HighBall”, del 2011, contiene musica complessa e di grande lirismo, con brani originali per piano solo e tre duetti con il celebre pianista jazz Stefano Bollani. Di tutto rispetto anche la collaborazione con altri nomi importanti del jazz: dal trombettista Enrico Rava al clarinettista Nico Gori, al batterista israeliano Asaf Sirkis, al vibrafonista Andrea Dulbecco e al contrabbassista Yuri Goloubev, con i quali ha pubblicato, nel 2012 l’album “Otto”. Dell’anno successivo è, invece “Frame”, album di piano solo, inciso per la Sony Classical.

Il pianista Louis Giò Palopoli di soli 8 anni continua a mietere successi in tutt’Italia

CROSIA (CS) – Ha soltanto 8 anni, ma è già una promessa della concertistica internazionale il crosimirtese Louis Giò Palopoli.  Il piccolo pianista, ha inorgoglito i  genitori, Mario Palopoli e Gemma Cavallo e tutta la cittadina ionica di cui è parte integrante. Nell’ultimo mese, oltrepassando i confini regionali della Calabria, si è aggiudicato numerosi premi e riconoscimenti. Un susseguirsi di eventi e di soddisfazioni in giro per l’Italia.

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Dal 2 all’8 maggio scorso il piccolo Louis Giò Palopoli ha partecipato al 26° Concorso internazionale per giovani musicisti “Città di Barletta”, conseguendo il 2° premio sezione solisti Categoria Junior, con punti 93/100.

Dal 12 al 14 maggio ha preso parte, invece, al Concorso internazionale “Giovani promesse” Brascigliano (SA) Città della Musica, conquistando il 1° premio sezione IA Cat. J, con punti 98/100. Nella stessa città campana a Louis Giò è stato conferito il Premio speciale “W. A. Mozart”.

Non basta. Il suo tour è proseguito. Lo scorso 22 maggio ha partecipato al 18° Concorso Internazionale di Musica “Euterpe” Città di Corato (BA), ottenendo il 2° premio sezione solisti Cat. A, con punti 93/100.

Dalla Puglia, poi, si è spostato nella Capitale, dove il 27 maggio  ha conquistato, all’International Music Competition For Youth Dinu Lipatti, il 1° premio sezione pianoforte Cat. Junior,  con il punteggio di 98/100.

E non poteva non esibirsi nella romantica Costiera Amalfitana. Qui al piccolo pianista di Mirto Crosia è stato conferito, lo scorso 1° giugno il diploma di merito al Concorso pianistico internazionale “Vietri sul Mare”- Premio “Paola Galdi”.

Il percorso è proseguito, con un’ulteriore tappa in Puglia. Louis Giò è giunto in provincia di Bari, esattamente a Gioia del Colle conquistando, il 4 giugno, il 2° premio  sezione I Cat. A con il punteggio di 93/100 dell’International Music Competition “Pietro Argento”.

L’ultima rassegna, in ordine di tempo, a cui Louis Giò Palopoli ha partecipato è stato a pochi chilometri dalla sua città natale: Cropalati. Lo scorso 7 giugno al 5°Concorso Musicale e canoro Istituto Comprensivo “B. Bennardo”, ottiene, nella sezione solisti junior Cat. E. il punteggio di 92/100.

Fiero del traguardo raggiunto il piccolo pianista ionico ha sottolineato che dalla tenerissima età di 2 anni ha desiderato un violino, ma non a giocattolo. «Data la mia insistenza – ha detto il piccolo prodigio – mia mamma mi ha portato presso l’Istituto Donizetti di Mirto, dicendomi che avrei potuto scegliere qualsiasi strumento ma  non il violino, perché, a suo giudizio,  rischiavo di crescere con il collo storto. Io sentivo, in quella struttura dalle pareti colorate, fisarmoniche, clarinetti, trombe, sax ma niente da fare… Un giorno”, ha aggiunto il “piccolo grande pianista”, nella stessa scuola di Mirto ho conosciuto il maestro Salvatore Mazzei, mi ha portato in una stanza e ha messo le mie dita su una tastiera. Ho avvertito subito qualcosa. Ho sentito dei brividi. Non capivo cosa mi stesse capitando. Da  quel giorno è nato il mio sogno. Avevo soltanto 3 anni»

Nell’aprile 2015, poi, è avvenuta la svolta: «il maestro Mazzei mi ha affidato alla classe di pianoforte del maestro Giuseppe Fusaro, il quale sin da subito ha iniziato a farmi capire l’importanza e il valore della musica. A distanza di un anno abbiamo deciso insieme di metterci in competizione con altre realtà». Ed ecco che è iniziata l’epoca dei viaggi e dei traguardi  del piccolo Louis Giò Palopoli. Tra sogno e realtà il talentuoso musicista continua a mietere successi, ma soprattutto, a coltivare con la sua grande passione per la musica, senza tralasciare la formazione scolastica. Anche in questo contesto, infatti, i suoi risultati sono eccellenti.

Stagione lirico-sinfonica del Rendano, il pianista Boris Petrushansky per il concerto di chiusura

Cosenza ( Cs) – Due capolavori assoluti della letteratura musicale per il concerto di chiusura della stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano” in programma sabato 23 aprile, alle ore 20,15. Si tratta del Concerto per pianoforte e Orchestra op.23 n.1 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e dei “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij. Le due esecuzioni sono affidate, per la serata che concluderà la stagione, all’Orchestra del “Rendano” diretta per l’occasione da Luca Ferrara, già sul podio del teatro di  tradizione cosentino  per “Tosca” di Giacomo Puccini. Nella prima parte del programma (Concerto n.1 di Tchaikovsky) l’Orchestra del “Rendano” sarà affiancata dal grande pianista moscovita  Boris Petrushansky, nome di spicco del panorama musicale internazionale.
Il tema de “L’eroe e l’identità”, che ha rappresentato il leit-motiv di tutta la stagione del “Rendano”, assume per quest’ultimo appuntamento una connotazione molto particolare, per i riferimenti diretti o indiretti alla città di Cosenza. Con il concerto n.1 di  Tchaikovsky il direttore artistico del teatro cosentino Lorenzo Parisi ha voluto rendere omaggio alla figura del pianista e compositore Alfonso Rendano, cui è intitolato il teatro cosentino, per il suo determinante contributo al perfezionamento del pedale tonale che ha arricchito la morfologia di tutti i pianoforti successivi. C’è da dire, inoltre, che Nikolaj Rubinstein, il pianista moscovita individuato da Tchaikovsky quale solista del concerto n.1, era in rapporti di conoscenza con Alfonso Rendano. Infatti, in occasione di un viaggio a Berlino, risalente al luglio del 1880, il musicista calabrese provò proprio con  Rubinstein il primo tempo del suo Concerto arrangiato per due pianoforti, ricevendo lusinghieri apprezzamenti. Con “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij, suite tra le più famose del compositore russo e diventata col tempo oggetto di diverse strumentazioni, anche per orchestra, come quella di Maurice Ravel, si vuole evocare l’affinità dell’oggetto della composizione, scritta da  Musorgskij  per Victor Hartmann, suo amico pittore, scomparso giovanissimo, con il Museo all’aperto Bilotti (Mab) di Cosenza. Dopo la visita ad una mostra di Hartmann, allestita a San Pietroburgo, all’Accademia Russa di Belle Arti nel 1874, infatti, Mussorgskij scrisse quest’opera nella quale i quadri musicali descritti sono intervallati da un tema, la promenade , una sorta di passeggiata tra i quadri musicali che descrivono i quadri veri di Hartmann. L’immaginazione di chi ha concepito la stagione del “Rendano” è corsa al Mab, il Museo all’aperto di Cosenza. L’esecuzione dei Quadri sarà, perciò, integrata da una proiezione iconografica. La sequenza d’immagini alternerà disegni di Viktor Hartmann (fonte d’ispirazione della composizione), opere dell’avanguardia russa e di artisti contemporanei. Le esecuzioni di queste due composizioni costituiscono per il Teatro Comunale di Cosenza una prima assoluta: nel corso della lunga e gloriosa storia del Teatro di Tradizione “Alfonso Rendano”, infatti, né il Concerto di Tchaikovsky, né i Quadri di un’esposizione, nella versione orchestrale di Ravel, sono stati mai eseguiti.
La “prima” del concerto, in programma la sera di sabato 23 aprile, sarà preceduta da una prova generale aperta alle scuole di ogni ordine e grado, prevista per le ore 10,30 dello stesso giorno.

Note biografiche di  Boris Petrushansky

Il pianista moscovita Boris Petrushansky, stabilitosi dal 1991 in Italia, a Imola, dove insegna presso l`Accademia Pianistica “Incontri col Maestro”, continua la sua intensa attività concertistica sia in Italia che in Russia, dove ritorna regolarmente, ma anche in molti paesi Europei, del Nord e del Sud America, nonché in Asia, Africa e Australia. Figlio d’arte (i suoi genitori erano entrambi musicisti), Boris Petrushansky è nato a Mosca nel 1949. All’età di 8 anni viene ammesso alla Scuola Centrale presso il Conservatorio di Mosca. Nel 1964, l’incontro, all’età di quindici anni, con uno dei più grandi musicisti del nostro tempo, Heinrich Neuhaus. Petrushansky ne diventa il suo ultimo allievo. Quei non molti mesi trascorsi nella classe di Neuhaus (il maestro mori nell’Ottobre del 1964) sono stati determinanti sotto molti aspetti per tutto il successivo sviluppo del pianista moscovita che si perfezionò successivamente sotto la guida di Lev Naumov, a sua volta allievo e assistente di   Neuhaus, un musicista fine, fedele custode delle tradizioni romantiche della scuola da cui sono poi usciti Emil Gilels e Sviatoslav Richter.
In un concerto del Maggio Musicale Fiorentino è proprio sulle spalle di Petrushansky che ricade l’onere e l’onore di sostituire il grandissimo Sviatoslav Richter.
Veramente tante le orchestre con le quali ha suonato Petrushansky : dalla Sinfonica di Stato dell`URSS, alla Filarmonica di S.Pietroburgo, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Orchestra Filarmonica di Dresda, alla Moscow Chamber Orchestra. Altrettante le collaborazioni con grandi direttori d’orchestra come Janos Ferencik, Ernst Bour, Paavo Berglund, Esa-Pekka Salonen, Dimitri Kitaenko e Roberto Abbado.
Tra i suoi partner di musica da camera spiccano i nomi di Leonid Kogan, Igor Oistrakh, Vladimir Afanasiev, Dimitri Sitkovetsky, Misha Maisky, Cecilia Gasdia, il Quartetto Borodin e il Berliner Philharmonisches Quartett.

Questo sabato per l’Autunno Musicale il duo Vannucci-Torrigiani

COSENZA – Sarà il duo toscano, formato dal chitarrista Lapo Vannucci e dal pianista Luca Torrigiani, ad impreziosire il decimo appuntamento dell’Autunno Musicale, in programma sabato prossimo 24 novembre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La tredicesima edizione dell’Autunno Musicale, la fortunata stagione concertistica internazionale di cui è direttore artistico il maestro Luigi Santo, è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza e promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino.

Titolo del concerto di sabato prossimo è “Fantasie per 88 tasti e 6 corde” con un chiaro riferimento agli strumenti suonati dai due musicisti, impegnati nell’esecuzione di un repertorio quanto mai vario ed impegnativo che comprende l’ouverture da “Il Barbiere di Siviglia” nella riduzione di Ferdinando Carulli, il Notturno opera 36 di Francesco Molino, il divertimento per chitarra e pianoforte opera 38 di Carl Maria von Weber, la Fantasia Concerto di Heitor Villa-Lobos.
Completano il programma, la serenata espanola, per pianoforte solo, di Joaquin Malats, la fantasia di Hans Haug e la latin suite “Cuatro piezas para dos” di Gerald Schwertberger.
Il giovane chitarrista fiorentino Lapo Vannucci, ha iniziato gli studi con Riccardo Bini per poi proseguirli al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dove si è diplomato sotto la guida di Alfonso Borghese. Con quest’ultimo ha frequentato il biennio di alto perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole e contemporaneamente ha seguito masterclasses con Arturo Tallini, Alvaro Company e Frédéric Zigante. Attualmente segue i corsi di Alberto Ponce presso l’Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot”. E’ vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali sia da solista che in duo. Ha suonato per la Regione Toscana e collaborato con il Comune di Pistoia in diverse occasioni, tra cui l’inaugurazione, nel novembre del 2004, del Piccolo Teatro “Mauro Bolognini”, accompagnando in un recital gli attori Ugo Pagliai e Paola Gassman. Lapo Vannucci è anche membro del comitato artistico dell’Associazione Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi” e responsabile dell’omonimo concorso chitarristico nazionale.
La carriera del pianista Luca Torrigiani ha, invece, avuto inizio nel 1992 con una prestigiosa tournée in Giappone che lo portò a suonare nelle più importanti sale concertistiche di Gifu e Tokyo, dove ha peraltro tenuto un concerto privato in onore della famiglia imperiale. Diplomatosi a pieni voti in pianoforte, organo e composizione organistica al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze sotto la guida dei Maestri Fiuzzi e Mochi, Torrigiani ha partecipato a diversi concorsi pianistici nazionali e internazionali, classificandosi sempre ai primi posti.
Perfezionatosi con autentici maestri dello strumento come Alexander Lonquich e Paul Badura-Skoda, Luca Torrigiani ha tenuto concerti in diverse città italiane ed estere, sia come solista sia in formazioni cameristiche, ottenendo successi di pubblico e critica. Ha inciso per l’etichetta “Sonitus” musiche organistiche pistoiesi in prima assoluta mondiale e in trio “flauto, clarinetto e pianoforte” musiche di Saent-Saens, Poulenc, Genin, Debussy e Ibert.
Anche per il prossimo sabato continueranno le visite guidate al patrimonio artistico-culturale della città di Cosenza, proposte all’interno dell’Autunno Musicale dal direttore artistico della stagione concertistica Luigi Santo.
Prima del concerto del duo Vannucci-Torrigiani, infatti, sarà possibile partecipare ad un itinerario che prevede la visita alla Chiesa di rito greco del Santissimo Salvatore.
Il raduno per la visita guidata, della durata di 30 minuti, è fissato, per le ore 16,30 di sabato 24 novembre, al Museo dei Brettii e degli Enotri.
La partecipazione alla visita guidata è gratuita per i possessori del biglietto di ingresso al concerto del duo Vannucci-Torrigiani e per gli abbonati alla stagione dell’Autunno Musicale.

Il pianista Andrea Turini sabato al Museo dei Brettii per l’Autunno Musicale

Settimo concerto della XIII edizione dell’Autunno Musicale sabato 3 novembre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La stagione concertistica internazionale promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, proseguirà con il concerto del pianista Andrea Turini, dal titolo “Estampes”.

Il programma del concerto prevede musiche di Johann Sebastian Bach e di Claude Debussy.

Andrea Turini ha compiuto gli studi musicali  presso il Conservatorio di Musica  “Arrigo Boito” di Parma, dove si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Anna Maria Menicatti.  Dopo aver conseguito il Diploma superiore in musica da camera presso l’Ecole Normale de Paris , si è perfezionato con pianisti di fama internazionale come Konstantin Bogino e Humberto Quagliata. Vincitore in concorsi nazionali e internazionali, ha intrapreso una brillante carriera concertistica che lo ha visto protagonista nelle più importanti città italiane e in Europa, Israele e negli Stati Uniti.

Sue esibizioni sono state ospitate da prestigiosissime sedi tra le quali anche la famosa Carnegie Hall di New York.

Di  particolare rilievo la collaborazione di Andrea Turini, come pianista solista, con l’orchestra i “Musici Aurei” diretti dal M° Luigi Piovano, che lo ha visto  impegnato nell’esecuzione dei concerti di Bach e della prima esecuzione assoluta della versione per pianoforte e orchestra del “Concerto Italiano”di Bach curata da Antonio Piovano. Attualmente è titolare della cattedra  di pianoforte principale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Franco Vittadini” di Pavia.

Tra le iniziative collaterali proposte dall’Autunno Musicale e dal suo direttore artistico Luigi Santo, continuano anche le visite guidate al patrimonio artistico-culturale della città di Cosenza. Prima del concerto di Andrea Turini, infatti, sarà proposto un itinerario che prevede la visita all’Ara dei Fratelli Bandiera a completamento della precedente visita guidata  sul tema del Risorgimento cosentino. Sarà ricostruita la storia di Emilio ed Attilio Bandiera e quella della loro sepoltura fino alla costruzione dell’Altare.

Il raduno per la visita guidata, della durata di 45 minuti, è fissato, per le ore 16,30 di sabato 3 novembre, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La partecipazione alla visita guidata è gratuita per i possessori del biglietto di ingresso al concerto di Andrea Turini e per gli abbonati alla stagione dell’Autunno Musicale.