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Si è spenta Giusy Verbaro, nota poetessa catanzarese

Giusy VerbaroSi è spenta ieri, 27 agosto, probabilmente a causa di un infarto, Giusy Verbaro, nota poetessa catanzarese. In passato aveva  ricevuto il premio alla cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1985 per la poesia e nel 2002 per la saggistica. Lavorava come insegnante, ormai da anni, a Cosenza, ma è deceduta nella sua casa di Soverato. Nota per la sua intensa attività culturale dagli anni settanta ad oggi, in merito alla sua scomparsa sono pervenuti diversi  messaggi.

Nicola Ventura:

La cara amica Giusi Verbaro ci ha, improvvisamente lasciato. Con costernazione apprendo della grave perdita della poetessa ed intellettuale catanzarese conosciuta ovunque in Italia. Giusi è stata una donna dinamica, direi anche travolgente, per le numerose attività svolte. Catanzaro perde una persona di qualità, che è stata sempre, amandola, legata alla città. Sarà certamente e adeguatamente onorata dalle istituzioni cittadine e per prima dal Comune. Giusi è stata donna anche impegnata nel sociale e nel mondo dei progressisti. Ora sarà  giusto raccogliere le sue opere e offrirle per sempre  alla conoscenza della città e della Calabria.
La saluto, con tutto il dispiacere del momento, riportando un verso estrapolato da una sua poesia compresa nella raccolta L’isola:
“ Le esistenze che abbiamo condiviso
e le voci che chiamano, ora tenere
ora alterate in moniti sommessi, è questo
che ci chiedono: che ogni cosa
ritorni alla sua foce
e tra la morte e il sonno
la parola sia viaggio, sia ritorno.

Wanda Ferro:

Ho appreso con profondo dolore della improvvisa scomparsa della poetessa Giusy Verbaro, una donna che con la sua opera ed il suo impegno è stata una grande protagonista della vita culturale calabrese e non solo. Conosciuta in tutta Italia per la qualità della sua opera poetica e critica, promotrice di numerosi premi di poesia e vincitrice di molte rassegne prestigiose tra cui il premio Camaiore, Giusy Verbaro è sempre stata legatissima a Catanzaro, città alla quale ha dedicato grande parte del suo impegno culturale. La sua scomparsa rappresenta una perdita gravissima per la cultura italiana. Rivolgo ai suoi cari la mia più affettuosa vicinanza”.

L.Giannini

Countdown per il Premio Internazionale di Poesia Arthur Rimbaud

Screenshot_2015-08-03-18-55-16-1MORANO CALABRO (CS) –  Mancano pochi giorni alla scadenza del bando dell’unico concorso calabrese in onore del grande poeta maledetto Arthur Rimbaud. Le domande di iscrizione al concorso dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 agosto 2015, seguendo tutte le istruzioni presenti sia sui diversi siti nazionali di concorsi letterari – primo fra tutti il noto concorsiletterari.it – e sia sulla pagina facebook appositamente creata per le esigenze dei diversi interessati, sotto la voce “Premio Internazionale di Poesia e Letteratura Morano Calabro – Città d’Arte”. Il premio, organizzato dal presidente Mario De Rosa, Ł giunto ormai alla sua terza edizione, dopo aver riscosso critiche positive e un meritato successo nelle precedenti edizioni. Si articola in diverse sezioni, per dare spazio al maggior numero possibile di partecipanti, che potranno così concorrere per la sezione della poesia inedita – sia in lingua italiana che in vernacolo – a tema libero, in quella dedicata al poeta maledetto Arthur Rimbaud oppure alla nuovissima sezione interamente dedicata ai racconti brevi, solitamente molto amata dai giovani. I migliori componimenti – o elaborati – presentati in concorso saranno premiati con trofei, targhe e diplomi. La serata conclusiva – con premiazione solenne dei vincitori – Ł prevista per il 26 settembre 2015 presso l’Auditorium di Morano Calabro, nella splendida cornice della meravigliosa Città d’arte ai piedi del Pollino. Il premio Ł organizzato con il patrocinio del Comune di Morano Calabro e il suo assessorato alla cultura, dall’Associazione Culturale “L’Allegra Ribalta” (Morano Calabro), l’International Vesuvian Academy (Napoli), l’Accademia Federico II di Sicilia (Messina), la Federazione Europea Beni Artistici Culturali (F.E.B.A.C. di Messina) e l’Associazione Onlus “Marinella” (Morano Calabro).  Mario De Rosa, insigne poeta e presidente organizzatore del premio, apre le porte ad un grande poeta maledetto, forse il piø controverso, simbolo di una mente brillante che spesso si scontra con il suo lato impulsivo. L’obiettivo Ł quello di stimolare l’estro e l’originalità dei partecipanti attraverso le sezioni proposte, con la possibilità di poter vivere una delle esperienze personali piø produttive al mondo, trascorrendo una serata settembrina a contatto con poeti e scrittori provenienti dalle diverse regioni d’Italia. Mario De Rosa Ł un promoter della poesia, capace di trasportare la stessa non solo nei concorsi o nei circoli letterari, ma anche nelle scuole o nelle semplici strade, con un occhio di riguardo per le giovani generazioni che vogliano acquisire la consapevolezza nel gesto di narrare.

1654920_724052841014350_4012705536507460181_oAntonio Mirko Dimartino

Incontro arte e poesia con effetto Falsh-mob

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Antonello_ Di Pinto e Sonia_Demurtas
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Francesco La Porta

“Memorie di Ombre nel Crepuscolo” è il testo poetico di un giovanissimo ragazzo con nel cuore l’amore per la poesia, Francesco La Porta, che dall’incontro non casuale con il pittore Antonello Di Pinto, ha realizzato nel Vibonese, e precisamente al Museo della Tonnara di Pizzo Calabro,  un’interessante iniziativa, promossa dall’editrice Sonia De Murtas. Arte e poesia si sono esibite in questo inizio di luglio in una performance di grande effetto con un flash-mob all’aperto con l’obbligo di indossare occhiali, maschere e occhialini per il sole, l’acqua e il fuoco e fissare un punto ben preciso, di là del proprio orizzonte, nell’elevazione spirituale. Un’opera all’aperto e vivente di cui, da tanti scatti fotografici, aspettiamo con ansia una realizzazione del maestro Dipinto. Hanno partecipato all’evento Lucia De Cicco, presidente onorario della Scuola di poesia per la Calabria del proposto al Nobel Cavalier Bortolazzi, la professoressa M.Concetta Preta, il lettore delle liriche, Corrado Colica, interm11667480_10206083203776289_6449833843550998002_nezzi musicali di Caudia Andolfi, soprano e Rosario Alviano, pianista. La professoressa Preta ha ripercorso la poetica dell’autore, alternandosi alla declamazione, facendo 11703031_10206083187415880_6125387821109802504_nnotare di come sia presente nella silloge il sacro fuoco dell’arte poetica e di come tutto non sia per nulla leggero. Mancano i riferimenti espliciti alla propria terra, che però, secondo le riflessioni della giornalista De Cicco, si avvertono in questa voglia di voler andar via e di non riscontrare radici in sé, le radici, di una Terra, che non le offre. Poesia alta, impregnata di studio, in cui critica e valutazione fanno parte del gioco del pubblicare. Una poesia che s11667272_10206083576305602_1452779362987006271_ne pur spirituale non è sentimentalistica, ma affonda nel tocco Oraziano. E ancora riprende la scrittrice Preta, il lessico è forbito e potente il pensiero, che fa di La Porta il Poeta dell’Istante, preludio di un viaggio più lungo da compiersi, dove l’arte può diventare vocazione. Ma, per essere ciò l’arte deve ricordarsi da dove proviene, come l’essere che cerca il punto più alto, che è quello dell’essere più profondo. Versi immediati propri di un’età giovane, poca la punteggiatura, che danno al verso musicalità, non appesantendo l’armonia del verso libero. Un promettente talento, La Porta, da tenere sotto controllo nell’ambito della poesia contemporanea.

Ribellione coraggio e audacia, esplode con “Cabiria” la forza comunicativa del regista

th (26)‘’Noi vogliamo cantare l’amore del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità’’ recita il primo punto del ‘Manifesto del Futurismo’ scritto da Filippo Tommaso Marinetti all’inizio del Novecento.

E ancora: ‘’Non v’è più bellezza , se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia carattere aggressivo può essere un capolavoro’’. Dunque, mentre in Italia il Cinema riscontrava enormi difficoltà ad essere reputato un’autentica forma d’arte, con una borghesia conservatrice che continuava a preferirgli il teatro, dimora di uno status, qualcuno urlava: ‘‘La poesia è azione’’, coinvolgendo in questa demistificazione anche il ‘cinematografo’.

th (27)Prima di allora, sempre ben attenti a non scomodare le coscienze del pubblico, si scavalcava con disinvoltura l’estro del regista, a favore di figure intellettuali più note e passatiste, a cui veniva attribuita la paternità dell’opera.

E’ questo il caso di ‘’Cabiria’’, film accreditato a Gabriele D’annunzio che ne  risulta l’autore , pagato profumatamente dal reale regista, Giovanni Pastrone, deriso a sua volta dallo scrittore che in privato non esitava a definirne l’opera : ‘una boiata’.

In questa atmosfera, di certo il Cinema non trovava terreno fertile per esplodere in tutta la sua comunicatività, afflitto da tendenze viziose e tradizionaliste.

Con spirito moraleggiante, ci piace inquadrare, così, il Futurismo nel cinema come  esigenza, una guarigione miracolosa, un’urgenza, un rivolgimento rapido che ha mutato la storia.

La figura del cinematografo era già di per sé futurista, nata da pochi anni, si presentava priva di passato e libera da tradizioni, non poteva che prender parte a questa grande guerra igienica, dunque, sostituendo la prevedibilità del dramma, la solennità del grazioso e del reale, all’alterazione, al dinamico e sintetico.

Purtroppo quasi tutte le testimonianze filmiche sono andate perdute, ma è per noi importante rivendicare la fantastica carica avanguardistica italiana, fatta di talenti eclettici espressi spesso in maniera confusa, eccentrica, ma non priva di geniale follia sperimentatrice, ed ingiustamente sconosciuta a noi connazionali.

th (28)Parlando di avanguardia europea si è soliti citare Bunuel, Man Ray, Duchamp, figure indiscutibilmente prestigiose, ma il nostro panorama nazionale non ha davvero nulla da invidiargli.

Basta imbattersi nella pellicola del genio Anton Giulio Bragaglia, ‘Thais’, per veder sfoggiare un’esilarante demolizione di regole ed irriverenza alla formalità.

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Giovanni Pastrone

Aldilà della trama che narra di una seduttrice che si diletta a devastare i suoi amanti e consorti, fino alla definitiva distruzione ( probabilmente la protagonista incarna esattamente la figura ed il ruolo dell’artista futurista), ciò che ipnotizza è senz’altro la sua sceneggiatura.

Basata sulla dinamica opposizione di nero e bianco, affonda lo spettatore in un mondo alienante ed irreale.

Ribellione, coraggio,audacia, sono le virtù entusiastiche di un’opera che dovrebbe far riflettere sulla necessità ciclica ed oserei dire fisiologica di contrastare il conformismo le cui incrostazioni sono spesso malate.

rossella vaccaro
Rossella Vaccaro

Rossella Vaccaro

 

ilfilorosso inizia l’estate tra musica e poesia

Solo una settimana fa, lo scorso 20 giugno, in una cornice densa di storia e cultura come quella del Museo fr1di Arte Sacra di Rogliano, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio di nazionale di poesia edita ed inedita dedicato al poeta e intellettuale calabrese Francesco Graziano. All’evento, indetto e organizzato all’Associazione culturale ilfilorosso, ha fatto seguito il successivo lunedì 22 giugno la presentazione del libro Poesie del poeta boliviano di origine palestinese Eduardo Mitre (ilfilorosso editrice), che si è tenuta presso la sede della Fondazione Antonio Guarasci.

 
Per quel che concerne il premio, i riconoscimenti ai poeti sono giunti da una giuria di tutto rispetto e di chiare competenze, composta dal presidente Annalisa Saccà, docente di docente di letteratura italiana fr2 presso la St. John’s University di New York, da Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio. Per la sezione A – Poesia edita il primo premio è andato ex aequo a Rossano Onano (Reggio Emilia) per Ammuina (Genesi Editore) e a Lykidas (Bergamo) per Finis Initium (Amos Edizioni); il secondo premio, altro ex aequo, è stato assegnato a Alberto Tomiolo (Verona) per Alias (Campanotto Editore) e a Matteo Bianchi (Ferrara) per La metà del letto (Barbera Editore); il terzo premio è stato invece assegnato a Giusy Staropoli Calafati (Vibo Valentia) per Sud. La terra di Costabile (Thoth). Le menzioni speciali per la poesia edita sono andate a Curto Francesco (Perugia) per Lucciole negli occhi (Guerra Edizioni), D’Agostino Domenico (Lamezia Terme) per Poesia per pendolari (youcanprint), D’Incà Renzia (Pisa) per Bambina con draghi (Biblioteca dei leoni), Polvani Paolo (Barletta) per Cucine abitabili (Monetti Ragusa Editori), Ramberti Alessandro (Rimini) per Orme intangibili (FaraEditore) e Sicilia Alessandro (Rende) per Pagine fuori testo (Città del sole edizioni). Per la sezione B – Poesia inedita la giuria ha assegnato il primo premio a Gianmarco Perna (Roma); il secondo premio ex aequo a Rinaldo Caddeo (Mifr3lano) e a Carmelo Consoli (Firenze); il terzo premio è andato ex aequo a Franco Fiorini (Veroli) e a Marisa Provenzano (Catanzaro). Per la poesia inedita le menzioni speciali sono state assegnate a Bandinelli Angiolo (Roma), Bazzarelli Francesco (Amantea) e Liuccio Giuseppe (Roma). Sono stati riconosciuti poi altri riconoscimenti speciali: Premio alla carriera a Luigi Fontanella (Firenze) per L’adolescenza e la notte (Passigli); Premio speciale Mondadori a Mario Lino Stancati (Cosenza) per In Equilibrio sul nulla (Pellegrini editore); Premio speciale “Francesco Graziano” a Paolo Ragni (Firenze) per Tutte le poesie 1995-­‐2014 (PoetiKanten Edizioni); Premio speciale per l’impegno sociale a Ferruccio Brugnaro (Venezia) per Le follie non sono più follie (Seam edizioni); Premio speciale ilfilorosso a Franco Araniti (Cosenza) per Es Senza (Città del sole Edizioni); Premio speciale della giuria a Antonio Avenoso (Melfi) e a Damiano Antonio (Latina).

 
Per l’organizzazione dell’evento l’associazione ilfilorosso, che sta muovendo i primi passi anche come casa editrice, ha collaborato con l’amministrazione comunale di Rogliano. La serata è stata caratterizzata da una forte sinergia tra le arti, tant’è che la lettura dei testi poetici a cura di Antonio Simarco ed Erica Fuoco, si è infatti incrociata con musiche eseguite dai maestri Lorenzo Patella al corno francese e Karin Renzelli al pianoforte. Inoltre, la mostra di poesia visiva allestita da Lucia Longo ha riempito di colore e di emozione il numeroso pubblico presente. Le eccellenze del territorio dal punto di vista dell’arte e dell’artigianato sono state illustrate ai tanti presenti provenienti da ogni parte d’Italia da Pina Oliveti che ha organizzato un’interessante itinerario tra le opere degli scalpellini e intagliatori di scuola roglianese e la visita a botteghe artigiane. Le numerose prelibatezze del territorio in campo gastronomico si sono rivelate in un apprezzatissima degustazione di vini (Cantine Colacino), salumi e del celebre Pane di Cuti.

 
Per quel che concerne infine la presentazione di libro del poeta Eduardo Mitre, si menzionano tr ai frrelatori il prof. Pino Sassano e la prof.ssa Annalisa Saccà, traduttrice dallo spagnolo dei testi poetici. Letture intense e molto applaudite a cura di Annalisa Saccà in spagnolo e di Luigina Guarasci in italiano. La musica intensa e suggestiva di Sandro Sottile e della sua chitarra hanno reso indimenticabile l’evento.

Al via #tourpendolare: prima fermata Lamezia Terme

La poesia è il più bel viaggio che un uomo possa intraprendere. Con la poesia e sulla poesia si aprono possibilità infinite di scoperte parallele, si dischiudono i cancelli della fantasia e finalmente si ha libero 1433549969_11357022_1445068769129424_3069992785117731579_oaccesso a una dimensione percettiva infinitamente superiore a quella che viviamo nella nostra quotidiana e frammentata, oltreché frenetica, realtà. In questo viaggio allestito in versi capita di scendere da un treno per prenderne subito un altro, si susseguono sguardi fugaci tra viaggiatori distratti, si alternano brusche frenate e biglietti andati perduti. Un viaggio da pendolari, insomma, durante il quale ciò che conta non è la meta, spesso sempre uguale giorno dopo giorno, ma il viaggio stesso. Un viaggio che è diventato poesia, plasmato dagli arguti versi del poeta lametino Domenico D’Agostino, giovane sensibile e attento alle molteplici e differenti sfumature della realtà.
Questa ‘Poesia per pendolari’, un libro ma anche una scelta di vita, sarà presentata il prossimo venerdì 26 giugno alle ore 18.00 nel cortile di Palazzo Nicotera a Lamezia Terme. L’evento, che s’inserisce in qualità di prima tappa nel programma del #tourpendolare, è stato organizzato grazie all’intensa collaborazione col Sistema Bibliotecario Lametino, con il il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
Nel presentare la propria opera, che tra l’altro proprio in questi giorni ha ottenuto una menzione speciale dalla giuria del concorso nazionale ‘Francesco Graziano’, il giovane poeta lametino proporrà ai suoi ospiti un proprio monologo dal titolo ‘Norveggia’. “Fin da quando è nata l’idea del libro ho immaginato di non presentare mai Poesia per pendolari nella forma classica di presentazione. Questo per vari motivi. Il primo è senza dubbio quello ideologico: la poesia non va spiegata, o narrata. Nella mia visione, e ovviamente nel mio piccolo, privo di chissà quali ambizioni, è più giusto che la poesia, nascendo come fatto intimo, venga subito ‘messa in mostra’ e provi a reggersi in piedi da sola, per perseguire l’obiettivo di toccare qualche corda all’interno di qualcuno. Un secondo motivo è invece formale: in un’estenuante ricerca di autenticità, che è stata anche la causa di numerosi dubbi circa revisioni, stili e altro, e ammettendo che per sua “natura” l’ars poetica è sempre un artificio, ecco che la soluzione migliore per discutere riguardo il libro diventa quella di un monologo. ‘Norveggia’ è un semplice monologo di circa venti minuti, attraverso il quale, grazie anche al dialetto, racconto come e perché è nato Poesia per pendolari. In ‘Norveggia’ il protagonista è un giovane contadino, soddisfatto forse solo in apparenza o forse con grossi rimpianti. Il più grande è quello di non esser mai riuscito ad andare in Norvegia, paese che fin dall’infanzia lo ha colpito in maniera forte. Ricordando i tempi dell’università, si concentra soprattutto sui quotidiani viaggi da pendolare, che nel corso di cinque anni lo trasformano insieme alla sua percezione, in un processo graduale che culmina nella “riscoperta” dei luoghi e dei paesaggi visti dal finestrino dell’autobus e soprattutto nel quasi meccanico bisogno di scrivere… scrivere poesie. L’euforia diventa così grande da sentirsi quasi, per davvero, in Norvegia. Ecco che ‘a Norveggia’ diviene il simbolo della volontà di percezione, di osservazione del circostante, o forse anche – più semplicemente – della meraviglia che è possibile trovare anche nelle piccole cose”, ha affermato D’Agostino.
Questa tappa del singolare tour sarà inoltre caratterizzata dall’installazione del progetto fotografico di Aldo Tomaino, programma concettualmente affine e profondamente legato al #tourpendolarDSC_7720 copiae. “Appena affidatomi il compito di accompagnare il libro con delle fotografie, ho subito pensato di impostare il lavoro su un progetto seriale (per dare ulteriore forza all’intero “viaggio”) che raccogliesse fotografie raffiguranti i paesaggi mirati e ammirati quotidianamente da Domenico, e che lo hanno ispirato. Così è stato: ho ripercorso più volte varie tratte, universitarie e non solo, con treni e autobus… con la voglia di impersonarmi in un pendolare e cercando di racchiudere tutto dentro/dietro un finestrino… a volte sporco o bagnato. Con l’intento anche di raccontare, far riflettere, porre l’attenzione sulle ‘cose’, della natura e non solo, che passano sotto i nostri occhi, in un autobus che va veloce e quasi non ci permette di osservare con la dovuta attenzione. Nel pieno spirito della poetica del pendolare di Domenico, che è una poetica d’osservazione istantanea, come – a volte – in una fotografia”, ha dichiarato con entusiastica convinzione l’artista.
Il #tourpendolare di D’Agostino sarà inoltre accompagnato del sottofondo musicale di Giorgio Caporale. “Quando suono in duo… quello che adoro è trasmettere tra di noi una serie di pulsazioni sonore indipendentemente da quello che si suona, che nella maggior parte dei casi si tratta di totale improvvisazione sensazioni del momento. Il mio stile è sempre stato un miscuglio di fattori diversi; jazz, blues, rock, country, sperimentale. Passo molto tempo a studiare musica nella ricerca. Mi interessa molto capire da dove provengono le cose e seguirle all’indietro”, sonos tate le parole del munisicista.
La prima tappa del #tourpendolare sarà inoltre momento di intensa tensione poetica grazie al fatto che non si parlerà solo dell’opera in oggetto quanto anche di espressioni artistiche affini, tant’è che verrà illustrata una versione completamente inedita le poesie illustrate da Simona Ponzù Donato.

 

L’evento è curato dal collettivo Manifest. del quale D’Agostino è membro. I blogger offriranno un rinfresco al termine della manifestazione

A Rogliano premiazione concorso ‘Francesco Graziano’

Si svolgerà il prossimo sabato 20 giugno alle ore 17:30 presso il Museo di arte sacra di Rogliano la Schermata_2015-06-01_alle_12.41.53cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia edita ed inedita ‘Francesco Graziano’ . L’evento dedicato al fondatore dell’associazione ilfilorosso è giunto alla quarta edizione.

 
Le poesie vincitrici verranno lette da Antonio Simarco ed Erica Fuoco, accompagnati dalle note dei maestri Lorenzo Patella e Karin Renzelli. Per l’occasione inoltre la sala del museo accoglierà la suggestiva istallazione di Poesia visiva a cura dell’insegnante e artista cosentina Lucia Longo. La serata si concluderà con la degustazione di prodotti tipici del territorio.

 
I vincitori di questa edizione del premio sono stati designati dalla giuria presieduta da Annalisa Saccà, docente di docente di letteratura italiana presso la St. John’s University di New York, e composta da Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio di Cosenza.

 
Per la sezione A – Poesia edita il primo premio è andato ex aequo a Rossano Onano (Modena) per Ammuina (Genesi Editore) e a Lykidas (Bergamo) per Finis Initium (Amos Edizioni); il secondo premio, altro ex aequo, è stato assegnato a Alberto Tomiolo (Verona) per Alias (Campanotto Editore) e a Matteo Bianchi (Ferrara) per La metà del letto (Barbera Editore); il terzo premio è stato invece assegnato a Giusy Staropoli Calafati (Vibo Valentia) per Sud. La terra di Costabile (Thoth). Le menzioni speciali per la poesia edita sono andate a Curto Francesco (Perugia) per Lucciole negli occhi (Guerra Edizioni), D’Agostino Domenico (Lamezia Terme) per Poesia per pendolari (youcanprint), D’Incà Renzia (Pisa) per Bambina con draghi (Biblioteca dei leoni), Polvani Paolo (Barletta) per Cucine abitabili (Monetti Ragusa Editori), Ramberti Alessandro (Rimini) per Orme intangibili (FaraEditore) e Sicilia Alessandro (Rende) per Pagine fuori testo (Città del sole edizioni).

 
Per la sezione B – Poesia inedita la giuria ha assegnato il primo premio a Gianmarco Perna (Roma); il secondo premio ex aequo a Rinaldo Caddeo (Milano) e a Carmelo Consoli (Firenze); il terzo premio è andato ex aequo a Franco Fiorini (Veroli) e a Marisa Provenzano (Catanzaro). Per la poesia inedita le menzioni speciali sono state assegnate a Bandinelli Angiolo (Roma), Bazzarelli Francesco (Amantea) e Liuccio Giuseppe (Roma).

 
Per gli autori destinatari della menzione speciale è previsto l’omaggio di un’incisione e un riconoscimento della giuria.

 
Sono stati riconosciuti poi altri riconoscimenti speciali: Premio alla carriera a Luigi Fontanella (Firenze) per L’adolescenza e la notte (Passigli); Premio speciale Mondadori a Mario Lino Stancati (Cosenza) per In Equilibrio sul nulla (Pellegrini editore); Premio speciale Paolo Ragni (Firenze) per Tutte le poesie 1995-2014 (PoetiKanten Edizioni); Premio speciale a Ferruccio Brugnaro (Venezia) per Le follie non sono più follie (Seam edizioni); Premio speciale a Franco Araniti (Cosenza) per Es Senza (Città del sole Edizioni); Premio speciale della giuria a Antonio Avenoso (Melfi) e a Damiano Antonio (Latina).

 
La casa editrice ilfilorosso ha infine deciso che i testi inediti segnalati dalla giuria verranno inseriti in un’apposita antologia dedicata al premio. Il volume accoglierà anche le opere dei vincitori e dei segnalati della sezione B: Accorsi Alberto, Barba Giuseppe, Bottoni Marco, Buzzacchi Lella, Capocchiani Enza, Castello Giulio Rocco, Di Lena Giovanni, Di Ruggero Francesco, Foletti Simona, Gabellone Rosanna, Galilea Benito, Imperatori Rita, La Monica Mariolina, Mariani Tullio, Terminiello Gianni. La pubblicazione dell’opera è prevista entro il 2015 e sarà presentata nel corso dell’annuale ciclo di manifestazioni ‘Incontriamoci 2015’ organizzato da ilfilorosso tra il mese di novembre e quello di dicembre.

 

Daniela Lucia

A Vibo Valentia il I luglio: Flashmob con poesia

Il primo luglio alle ore  19,00 si terrà un Flashmob al Museo della Tonnara di Pizzo Calabro, nel Vibonese dove  dal 30 giugno  al 5 luglio prossimo si terrà il Vernissage delle opere dell’artisScreenshot_2015-06-08-18-13-28-1ta Antonello Di Pinto. All’evento sarà presente, la scrittrice e critico d’arte Azzurra Immediato. A seguire la professoressa, Titta Preta, che presenterà la silloge poetica: Memorie di Ombre nel crepuscolo, edizioni SD Collezioni. Il volume dell’autore napitino, Francesco La Porta è impreziosito nel suo interno da alcune riproduzioni delle opere dell’artista Antonello Di Pinto.

Come si svolge il FLASHMOB?

Un gran numero di persone dovrà presentarsi con un paio di occhiali da sole o da saldatore e un fotografo farà vari scatti a tutti i presenti. Tutti avranno lo sguardo rivolto verso il cielo ed è questa la caratteristica e una particolarità dei dipinti di Antonello Di Pinto, unico nel suo genere. Chiuderà la serata la cantante Claudia Andolfi. L’evento è organizzato da SD Collezioni Edit. con la collaborazione dell’associazione AID sezione di Vibo Valentia con il Partenariato della Scuola di Poesia del preposto al Nobel Cav Silvano Bortolazzi.

Per informazioni-contatti e adesioni lotusd@libero.it

II Giugno con Caterina Tagliani, che presto presenta la nuova fatica letteraria

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L’Autrice con L’editore Ursini
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La scrittrice e poetessa Caterina Tagliani

 Per la Giornata della Dante, nella ricorrenza dei 750 della nascita del Sommo poeta, la Società Dante Alighieri  Sezione di Catanzaro, presenterà il 7 Giugno 2015, h 17.00  al Musmi di Catanzaro (Parco della Biodiversità), il Saggio di Caterina Tagliani, “Hannah Arendt: Libertà e Rivoluzione”, edito da Ursini edizioni, saranno con lei, a salutare la presidente, Caterina Rizzo, della Dante Alighieri; relazionerà Aurora Martorana, coordina la serata, Costantino Mustari, vicepresidente della Società Dante Aligheri. L’interesse dell’Autrice nei confronti dell’ultima grande esponente della filosofia politica del ‘900, nasce  dalla lettura delle sue  opere, dalla considerazione, che l’uomo moderno, che tanto è progredito nella tecnica e nelle scienze, nulla ha appreso dagli insegnamenti della  Storia, che dovrebbe essere maestra di vita e di percorso. I principi fondamentali, che sono espressi dalla filosofa Arendt, in tutte le sue  opere e che nel libro sono analizzate, dall’Autrice e poetessa Caterina Tagliani, sono riferibili alla libertà alla quale ogni individuo e ogni popolo dovrebbe aspirare. L’autrice del saggio è pure autrice di poesie ed è stata recentemente premiata in un Concorso letterario Internazionale, tenutosi in Svizzera, più volte premiata anche dall’Accademia dei Bronzi  di Catanzaro. presto sarà premiata in Sicilia, dove si classificherà (?) di certo ai primissimi posti, almeno questo è il nostro biglietto di buona fortuna. La professoressa, Caterina Tagliani, nel tempo ha saputo dimostrare una grande crescita letteraria, pur mantenendo la sua fresca capacità di restare con i piedi sempre ben ancorati a terra, ricorda, per chi ha la for1513730_10203806563057751_2249205785954875638_ntuna di seguirla anche attraverso le pagine di facebook, un personaggio di romanzi all’inglese, dove l’autrice è essa stessa parte integrante della narrazione, che dà a un pubblico d’intellettuali, ma anche di persone comuni con spiccato interesse per la lettura, che la stimano e la seguono, perché autentica autrice di memorie familiari, di racconti straordinari, che attingono non solo nel quotidiano, ma anche nella sua ricerca letteraria del presente e del passato e adesso, con questo saggio sulla nota filosofa Hannah Arendt, si rivela profonda lettrice dei fatti della Storia, della sua “banalità” del ripetersi attraverso i personaggi, anche di quel male, di cui la Arendt ha fatto molto discutere e solo con la lettura critica dell’oggi, si incomincia a capirne il senso vero e la straordinaria attualità. “Cuore nascosto” è il suo blog, in cui racchiude ogni emozione, arricchito da musiche e oggi 2 giugno da questa poesia: 

Quanta gloria! Quanta festa! Torna a tutti la memoria
se t’accorgi che a guardare la sfilata militare
il tuo cuore si commuove e l’orgoglio d’esser corpo
d’un paese ch’è capace di non mai dimenticare
chi è caduto e chi è tornato o chi solo nella mente
non ha mai dimenticato chi ferito ha continuato
a combattere il nemico fino a che non è caduto.
Oggi tutti son passati, fanti, militi, ambulanze
e cavalli scalpitanti con un passo militare
che tu neanche sai imitare.
Tanta gente c’è in tribuna, molti ospiti d’onore,
con il Capo dello Stato c’è anche qualche deputato,
ci son principi stranieri e tanti altri forestieri,
e ci sono tanti amici che son giunti fino qui,
ci son musici, poeti che si levano il cappello
e fra  tanti c’è Saverio, anche lui a guardar nel cielo
 la bandiera, disegnata coi colori dalle frecce tricolori.
                                                                                                                                                                     Lucia De Cicco