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Squillace, Presepe Vivente tra contemporaneità e tradizione
SQUILLACE (CZ) Il 22 dicembre alle ore 16.00, a Piazza Castello, il territorio del catanzarese vivrà un momento importante con la rappresentazione del Presepe Vivente. L’iniziativa non è nuova, negli ultimi anni questa è stata infatti presentata in Piazza Duomo a cura della Pastorale Giovanile e grazie all’impegno di molti volontari.
Il Natale, come molte altre feste, è fortemente sentito nella nostra Regione. Le luci e i colori di questo giorno, saranno accompagnati, a Squillace, dall’atmosfera magica e fantastica del Borgo. All’interno del Presepe, accanto alla Natività, si potranno ammirare diversi artigiani che, portando i loro strumenti, daranno dimostrazione del loro lavoro. Un’occasione per Celebrare e rivivere il momento della nascita di Cristo e per poter mostrare l’impegno e l’ingegnosità che si cela dietro il lavoro delle Botteghe, importanti all’interno dell’economia del nostro territorio.
L’iniziativa, organizzata e coordinata dall’Associazione culturale “Domus Pacis”, ha visto la collaborazione da parte dell’intera comunità interparricchiale (le classi del catechismo, dell’oratorio e i ragazzi della Pastorale Giovanile), della società “I Giardini di Hera” protagonista del brillante rilancio del Castello Normanno, nonché della Pro Loco, la quale fornirà gli abiti che indosseranno i figuranti. Importanti le adesioni da parte di numerosi privati che hanno deciso di sostenere il progetto idealmente e materialmente. “Le tradizioni come radici del futuro” è stato il sottotitolo dato alla rappresentazione della nascita di Gesù, in quanto – ha dichiarato il Presidente della Domus Pacis, Davide Samà – “vogliamo ripartire dalla memoria di eventi storici, culturali e religiosi che ci ha consegnato il tempo per valorizzarli, custodirli e trasmetterli in futuro. Sentiamo forte il desiderio di vivere l’atmosfera natalizia in comunione con gli altri, di rimediare agli errori commessi, ma avvertiamo anche il dovere di agire da collante con le altre istituzioni cercando di creare una vera e propria unione di valori e d’azione intorno ad un periodo dell’anno particolarmente importante. Squillace ha un patrimonio inestimabile in termini di capacità e progettualitá da poter sprigionare e coinvolgere nella realizzazione di tante idee. Questa iniziativa lo confermerà”.
Concetta Galati
A Rende la magia del presepe vivente
RENDE – Anche quest’anno l’orologio del tempo tornerà indietro e la parrocchia di San Carlo Borromeo si trasformerà nell’antica Palestina con la rappresentazione del presepe vivente.
L’anno scorso l’evento ha riscosso un grande successo e gli organizzatori stanno già lavorando da tempo nell’intento di perfezionare un’attività che ha avuto molti risvolti positivi. Il più importante è stato certamente quello di aggregare, in un’atmosfera di gioia e condivisione, adulti, giovani, bambini, famiglie intere nella realizzazione di un progetto comune. L’evento di questo anno vuole invitare tutti a mettersi in gioco, collaborando insieme alla realizzazione partecipata del Presepe vivente. Anche questa edizione fa tesoro di tutte le idee e iniziative sviluppate durante tutto l’anno. Migliorano e aumentano i personaggi, si impreziosiscono gli abiti dei figuranti, alcuni appositamente realizzati da note stiliste di moda (Vincenza Salvino, Elisabetta Mazzuca , Immacolata Alighieri, Accademia New Style di Franca Trozzo). Si rinnova attorno al Presepe il messaggio universale di carità e fratellanza, la curiosità e la magia dei visitatori che, come per il passato, ci auguriamo numerosi.
A Saracena un suggestivo presepe vivente con bambini
SARACENA (CS) – Tra le iniziative finalizzate al recupero e valorizzazione delle tradizioni e della memoria popolare, sicuramente quella del Presepe Vivente è tra le più suggestive e coinvolgenti. Soprattutto se i protagonisti sono i bambini. Sensibilizzare i più piccoli alla conoscenza del territorio ed alla valorizzazione delle tradizioni resta una delle sfide strategiche e pedagogiche più p importanti per lo sviluppo sostenibile dei territori. Attraverso la promozione della riscoperta degli antichi mestieri, degli usi e dei costumi. Solo così si favorisce il dialogo e il rispetto reciproco tra generazioni e si costruisce insieme un tessuto sociale più coeso e dinamico.
Il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI plaude all’iniziativa della scuola dell’infanzia che ha all’allestito un presepe vivente molto suggestivo, grazie al lavoro degli insegnanti e con la preziosa collaborazione dei bambini.
Il presepe è stato aperto al pubblico giovedì 19 e ieri venerdì 20 e vi hanno partecipato tutte e tre le sezioni. Un lavoro complesso che ha impegnato tutti. Si è iniziato a lavorare al progetto sin dal mese di ottobre. L’intera scenografia è stata realizzata con materiali riciclati come carta e cartone, ritagliati e dipinti dai docenti e dai piccoli studenti.
I vari utensili e oggetti antichi sono stati reperiti grazie alla collaborazione dei genitori. Risultato: un piccolo capolavoro curato nei minimi dettagli.
A partire dall’ingresso, dove era posta una recinzione con all’interno 2 piccoli agnelli. All’interno della sezione A è stato ricreato un pastificio; nella sezione B si sono potuti ammirare gli antichi mestieri delle lavandaie, dei calzolai e dei falegnami. Diverse le scene di vita quotidiana. Nella sezione C é stata riproposta la casa dei contadini con l’angolo cucina e camera da letto in un unico ambiente. Vi erano finanche i contadini alle prese con la raccolta delle olive. Nell’atrio sono stati allestiti l’angolo della frutta e un’osteria. Infine, nell’ambiente più grande, la stalla che ha ospitato la sacra famiglia, angeli, pastori e zampognari.
L’atmosfera è stata impreziosita da una melodia natalizia in sottofondo. I bambini si sono mostrati entusiasti e collaborativi e hanno interpretato la propria parte con serietà, nonostante la tenera età. Soddisfatti insegnanti, genitori, pubblico e soprattutto loro, i veri protagonisti: i piccoli studenti.
Oltre al Sindaco Mario Albino GAGLIARDI, hanno visitato il presepe il parroco don Leone, i bambini della scuola dell’infanzia di Morano Calabro e gli alunni della scuola primaria di Saracena.