Archivi tag: primadicronaca

Covid-19, altri cinque pazienti dimessi dall’Annunziata. Tre di loro trattati con il Tocilizumab

COSENZA – Buone notizie dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Altri cinque pazienti hanno lasciato oggi il reparto di Malattie Infettive dell’Annunziata.

Si tratta di quattro uomini (un 65enne di Fuscaldo, un 60enne di Rossano, un 69enne di Cariati ed un 53enne di Marzi), e di una donna di 39 anni, proveniente da Donnici e ricoverata l’1 aprile.

 «Due di loro – dichiara il direttore della UOC Malattie Infettive, Antonio Mastroianni – versavano in uno stato di insufficienza respiratoria moderata, ma siamo riusciti ad evitare il trasferimento in Terapia Intensiva, grazie anche all’ impiego delle tecniche di ventilazione non invasiva coordinate dal dr Crocco». Un approccio farmacologico alla patologia Covid-19, ma anche procedurale, rivolto a fornire assistenza all’insufficienza respiratoria lieve o moderata con l’impiego di tecniche di ventilazione polmonare non invasiva. «La polmonite da Covid-19 manifesta un quadro clinico di insufficienza respiratoria progressiva –  ha dichiarato il dr Crocco, direttore della UOC Medicina d’Urgenza che supporta l’equipe “emergenza coronavirus” che è in prima linea per il protocollo ventilazione non invasiva – ma non tutti i pazienti sviluppano un’ insufficienza grave da richiedere ventilazione meccanica invasiva. A Malattie Infettive, interveniamo nelle forme di insufficienza lieve o moderata, sottoponendo i pazienti Covid a trattamento ventilatorio  che non è la semplice ossigenazione. In questo modo riusciamo a dare  il tempo ai farmaci somministrati dagli infettivologi di esplicare i loro effetti».

Tre dei pazienti che fanno ritorno a casa, sono stato trattati con il Tocilizumab in somministrazione sottocutanea.

 

Preoccupa focolaio in Rsa del cosentino, decine di positivi tra ospiti e sanitari

COSENZA – Sarebbero già ventidue i casi positivi di Covid 19 tra gli ospiti della casa di cura Villa Torano, che ha sede in contrada Macchia Tavola di Torano Castello, in provincia di Cosenza. La notizia è stata confermata dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e dal Comune di Torano Castello che ha avvisato la popolazione con un post sulla pagina Facebook dell’ente. «In attesa di conoscere il risultato definitivo – è scritto nel post – si invitano tutti i familiari e le persone che hanno avuto contatti, negli ultimi 15 giorni, con il personale della struttura di mettersi in quarantena volontaria evitando qualsiasi tipo di contatto anche con i propri familiari. Al resto della popolazione si raccomanda la massima attenzione del caso e la rigida osservanza delle misure varate per contrastare il virus». E una decina di altri test sono stati effettuati sui restanti pazienti e sul personale e si attende l’esito.

Preoccupazione anche nei comuni vicini

Non è ancora certo se tutti i dipendenti della struttura siano residenti nel comune di Torano, dove sono stati chiusi al pubblico gli uffici comunali fino al 3 maggio 2020. Nel frattempo, in via precauzionale, il sindaco di Torano, seguito a ruota da altri colleghi dell’hinterland, fra cui quello di Bisignano, Acri e Santa Sofia, ha invitato tutti i familiari e le persone che hanno avuto contatti, negli ultimi 15 giorni, con il personale della struttura di mettersi in quarantena volontaria evitando qualsiasi tipo di contatto anche con i propri familiari. Al resto della popolazione si raccomanda la massima attenzione del caso e la rigida osservanza delle misure varate per contrastare il virus.

Scomparso vigile di Cosenza affetto da Coronavirus. Cordoglio unanime

COSENZA – Se n’è andato il giorno di Pasquetta Bonaventura Ferri, il vigile del fuoco cosentino ricoverato da diverse settimane a causa del coronavirus. Marito e  padre 51enne, capo reparto dei vigili, sindacalista Uil-PA molto conosciuto e apprezzato in Città. «Ancora una volta la nostra grande famiglia è stata colpita da un dolore immenso. Io ed i miei uomini ci stringiamo alla famiglia del nostro caro C.R. Angelo Bonaventura Ferri», ha scritto nel dare la notizia il comandante provinciale dei vigili del fuoco Massimo Cundari.

Cordoglio unanime dal mondo dell’informazione e anche dalla politica

Profondo cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso anche dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto per la scomparsa, avvenuta all’Ospedale Mater Domini di Catanzaro.

«Una notizia – ha commentato Occhiuto nel messaggio di cordoglio indirizzato ai familiari – che non avremmo mai voluto apprendere e che ci rattrista enormemente. Giungano alla moglie e alla famiglia, profondamente colpite negli affetti più cari, i sentimenti della mia più affettuosa vicinanza, insieme a quelli dell’intera comunità cosentina. Parimenti, rivolgo un pensiero di eguale vicinanza a tutti i suoi colleghi e all’intero corpo dei vigili del fuoco, a cominciare dal Comandante provinciale. In questo triste momento mi preme ricordare le qualità umane e professionali del nostro concittadino, da sempre impegnato in prima linea nell’assolvimento del suo dovere cui si dedicava con grande impegno ed onorando la divisa in ogni istante della sua meritoria attività».

Messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia anche da parte del sindaco di Rende, Marcello Manna: «La scomparsa del giovanissimo caporeparto dei vigili del fuoco di Cosenza è una grave perdita per l’area urbana. Abbraccio forte il comandante provinciale dei vigili del fuoco Massimo Cundari e un grande grazie a tutti colleghi di Angelo, il vostro prezioso contributo, in queste giornate difficili, è di fondamentale importanza».

«Esprimo vicinanza ai familiari di Angelo Bonaventura Ferri, vigile del fuoco e sindacalista Uil, che stanotte si è spento causa coronavirus – ha scritto il sindaco di Acri, Pino Capalbo -. Lo ricordo con affetto anche per il suo impegno dimostrato nei confronti del nostro comune, sostenendo la richiesta per riattivare il presidio dei vigili del fuoco volontari ad Acri».

Coronavirus, tre nuovi guariti all’Annunziata. Trasferito in reparto paziente estubato

COSENZA – Alla vigilia della Santa Pasqua una lieta notizia arriva dall’ospedale Annunziata di Cosenza: tre pazienti ricoverati nella UOC Malattie Infettive diretta dal dr Antonio Mastroianni guarito da COVID-19 tornano a casa.

Si tratta di due donne (C.G., classe 1957, proveniente da Cariati, ricoverata il 16 marzo, e B.R. del 1961, di Rende, all’Annunziata dal 07 marzo), e un uomo V.G., del 1958 di Carpanzano, giunto in ospedale lo scorso 27 marzo.

Sempre nella giornata di oggi è stato trasferito a Malattie Infettive il paziente estubato, qualche giorno fa, nel Reparto di Terapia Intensiva diretta dal dr Pino Pasqua.

Incendio in abitazione, muore ex docente Unical

ROVITO (Cs) – Un ex docente di Economia aziendale all’Università della Calabria, Francesco Fontana, di 80 anni, ha perso la vita in un incendio. Nella tarda serata di ieri, per cause in corso di accertamento, l’abitazione dell’uomo, nel centro storico di Rovito (Cosenza) è stata avvolta dalle fiamme. Il fumo acre e il fuoco non hanno lasciato scampo all’ottantenne.

Sul posto per i primi soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Le indagini in corso per ricostruire l’accaduto sono condotte dai carabinieri.

Emergenza Covid, in Calabria dichiarato lo stato di crisi per alcuni settori dell’agroalimentare

CATANZARO – La Calabria dichiara lo stato di crisi per le imprese florovivaistiche, lattiero-casearie e agrituristiche con azienda agricola, per i danni causati dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

É quanto deliberato ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, che ha sottolineato come la misura sia urgente e necessaria «in questo momento drammatico – afferma l’assessore – il tempo è prezioso. Altrettanto lo sono provvedimenti adeguati e tempestivi. Per questo la Regione Calabria ha anticipato il Governo nazionale nel dichiarare lo stato di crisi alcuni comparti produttivi che, come e più di altri, registrano gravi perdite economiche derivanti dal forte rallentamento delle vendite, dall’annullamento di gran parte degli ordinativi e dalla crescente difficoltà di reperire manodopera».

«Senza ombra di dubbio – precisa ancora Gallo -, le aziende calabresi dei settori del florovivaismo e del lattiero-caseario, insieme agli agriturismi con azienda agricola, sono quelle che, nell’ambito del comparto agroalimentare, stanno subendo maggiori danni economici e sono pericolosamente prossime al collasso. D’intesa con il presidente Jole Santelli abbiamo quindi deciso di adottare questa misura d’urgenza e darne subito notizia al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali».

 «Il nostro obiettivo prioritario – ha aggiunto  l’assessore – è quello di salvaguardare tutte le produzioni agroalimentari della nostra terra, riguardo alle quali stanno iniziando a manifestarsi problematiche analoghe. Per questo stiamo facendo e faremo tutto il possibile ed anche di più: l’agricoltura calabrese è il traino dell’economia del territorio regionale, fonte di guadagno e di vita per migliaia di lavoratori e di famiglie, e va sostenuta e tutelata in ogni modo».

Carabiniere di Rogliano in terapia intensiva, Di Tillo: «Tamponi a tutte le forze dell’Ordine»

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa firmata da Amedeo Di Tillo, segretario del Nuovo Sindacato dei Carabinieri (NSC) della Calabria che ha rivolto alla governatrice Jole Santelli la richiesta di sottoporre subito al tampone per il Covid-19 tutti gli operatori delle forze dell’Ordine.

«Al punto in cui siamo – scrive Di Tillo – devono essere effettuati tamponi a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine cosi come è stato da più parti richiesto uno screening completo del personale sanitario. Lo dobbiamo fare per garantire a tutti coloro che stanno vivendo questo momento di emergenza in prima linea a diretto contatto con il virus, di svolgere il proprio compito in condizioni di sicurezza e di pieno controllo.

Non saremmo voluti arrivare a questo punto per avere una risposta puntuale e circostanziata ad una richiesta di elementari protezioni e garanzie rivolte alla classe politica in favore dei nostri colleghi carabinieri. Eppure da quando abbiamo rivolto alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, la richiesta di sottoporre con urgenza tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ai tamponi obbligatori, non abbiamo ricevuta risposta diversa da un imbarazzato e disagiato silenzio. Forse, se chi di dovere avesse tempestivamente preso in carico la nostra richiesta, un nostro collega non si troverebbe oggi attaccato ad un respiratore polmonare in bilico tra la vita e la morte nel reparto di Terapia intensiva del Policlinico di Germaneto.

Se magari il nostro sistema sanitario avesse risposto in modo più tempestivo ed efficiente alle reiterate richieste della famiglia del nostro collega, adesso la situazione sarebbe più stabile e non saremmo dovuti arrivare alle denunce pubbliche per chiedere di intervenire in favore di un carabiniere Covid – positivo. E invece tutto questo non è successo e un nostro collega della stazione di Rogliano sta lottando tra la vita e la morte in un reparto di Terapia intensiva nonostante avesse manifestato i sintomi della positività al virus molti giorni prima segnalando il caso – in molteplici occasioni – ai numeri di emergenza messi a disposizione dall’Asp.

In questo momento non siamo interessati a fare polemica e riteniamo giusto continuare ad offrire una collaborazione piena ed effettiva alla giunta regionale guidata dall’on. Santelli. Ma non è più il tempo del silenzio e della inconsapevolezza. Chi è chiamato a prendere decisioni lo faccia senza più indugio anche se sono scelte difficili e impopolari. Dobbiamo tutelare la salute di tutti i cittadini e non possiamo farlo senza garantire la sicurezza di chi sta in trincea. Nessuna strumentalizzazione ma i fatti sono questi e sono ostinati. E la verità è questa: solo la prevenzione può salvarci da questo virus.

La presidente Santelli si attivi subito per avviare uno screening completo del personale delle forze dell’Ordine e non si perda ulteriore tempo in tecnicismi e burocrazie. Lo dobbiamo a chi sta combattendo la sua battaglia in un letto di ospedale, lo dobbiamo a tutti i calabresi».

 

 

Viola le restrizioni per trasportare novellame, multato

COSENZA – Una pattuglia della Guardia di finanza della Tenenza di Corigliano Rossano ha sottoposto a controllo due uomini che a bordo di un furgone percorrevano la statale 106. Alla richiesta di chiarire i motivi della loro presenza, i due non l’hanno motivata e sono stati quindi multati. Inoltre, durante l’ispezione del mezzo – il cui conducente ha esibito la patente ed è stato quindi sanzionato – i finanzieri hanno trovato trenta cassette di novellame di sarda, il cosiddetto bianchetto), per complessivi 200 chili di cui la legislazione vieta la detenzione, il trasporto ed il commercio. Pertanto uno dei due, il detentore del novellame, un rossanese di 46 anni, è stato pesantemente multato. La merce è stata inevitabilmente sequestrata. (Immagine di repertorio)

A Crosia si potrà uscire solo con guanti e mascherine

CROSIA (Cs) – «È necessario continuare salvaguardare l’integrità sanitaria della comunità di Crosia Mirto che, pur essendo un crocevia importante del trasporto regionale lungo la dorsale ionica e punto di convergenza di tutti i paesi dell’entroterra della Sila Greca e della Valle del Trionto, finora non ha registrato casi di contagio da Covid-19. Frutto del buonsenso dei cittadini che continuano a rispettare le prescrizioni previste dal decreto “Io resto a Casa” e dei controlli a tappeto che stiamo effettuando da settimane per evitare ogni forma di contagio. Ora serve una stretta maggiore. Da oggi (domenica 5 aprile), infatti, sarà obbligo per tutti uscire con guanti e mascherine mentre sarà vietata la vendita a tutti gli ambulanti provenienti da fuori Comune». È quanto fa sapere il sindaco Antonio Russo che ieri sera ha firmato la nuova ordinanza che, tra l’altro, proroga fino al 13 aprile la validità dei provvedimenti sindacali n. 15, 20 e 36 del 2020, sulla chiusura del Lungomare Centofontane, sulla chiusura delle attività commerciali non indispensabili e sull’orario di apertura e chiusura delle attività commerciali necessarie.

«Si dispone – si legge nella nota – l’obbligo di utilizzo di mascherine e guanti negli esercizi in sede fissa ed itinerante ancora attivi e/o presso i pubblici uffici, non solo per gli operatori ma anche per gli utenti. Qualora gli utenti non ne fossero in possesso, dovranno comunque coprire naso e bocca in modo efficace. Viene imposto, inoltre, il divieto di vendita in forma itinerante, anche a posto fisso, di generi alimentari, fatta eccezione per gli esercenti con residenza o domicilio o sede legale/operativa nel territorio comunale di Crosia. Sul rispetto dell’ordinanza vigileranno gli organi di polizia competenti. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione del contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni, attraverso il dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale, ed una sanzione compresa tra i 400 ed i 3000 euro».

Fino ad ora nel Comune di Crosia ben 222 persone sono state poste in quarantena domiciliare, mentre 62 soggetti sono stati raggiunti da Ordinanza di quarantena obbligatoria in quanto avevano contravvenuto alle prescrizioni dei DPCM “Io Resto a Casa”. 

Due scosse di terremoto nelle acque davanti Crotone

CROTONE – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata alle 5,52 di questa mattina in mare davanti a Crotone.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 23 km di profondità ed epicentro 7 km a est del capoluogo calabro.

Non si segnalano danni a persone o cose.

In tutto sono state finora almeno cinque le scosse avvenute stamattina nella zona.

In precedenza un’altra scossa di magnitudo 3.3 è stata era stata registrata alle 5:13 con  ipocentro a 26 km di profondità ed epicentro 3 km ad est del capoluogo calabro.

Aggiornamento 16.30

Un’altra scossa di terremoto di magnitudo ML 3.9 è stata registrata nei pressi della Costa Ionica Crotonese (Crotone), alle 16:18, ad una profondità di 24 km. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma.