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Cultura, approvati 3,6 milioni per interventi in Calabria

MUSEO MARCACATANZARO – Sono 14, per un totale di 3 milioni 620 mila euro, gli interventi previsti in Calabria nell’ambito del programma triennale di investimenti approvato dal ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini. Gli interventi riguardano restauri, allestimento di nuovi spazi espositivi, adeguamento e potenziamento di strutture. “Si tratta di investimenti – afferma il Ministro Dario Franceschini – che confermano quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale”.

Emozioni a Lamezia Terme per la presentazione de ‘Il cacciatore di meduse’

LAMEZIA TERME (CZ) – Dopo numerosi incontri di presentazione e passaggi televisivi,  “Il cacciatore di meduse”, il nuovo romanzo di Ruggero Pegna che racconta la storia di un piccolo migrante somalo, è sbarcato a Lamezia Terme, città natale dell’autore. A sei mesi dalla pubblicazione da parte della casa editrice Falco, l’attualissimo e commovente romanzo è stato infatti presentato nel corso di un nuovo appuntamento di “Incontri con l’autore” della storica Libreria Tavella dalla conduttrice e scrittrice Rosalba Baldino. Numerosi i presenti, tra cui giornalisti e lettori, che hanno arricchito con le loro testimonianze l’emozionante incontro.

Gioacchino Tavella, introducendo il romanzo, ha ripercorso il viaggio nel sociale delle varie pubblicazioni di Ruggero Pegna, a cominciare da “Miracolo d’Amore” dedicato alla lotta alla leucemia, malattia che lo colpì nel 2002, al romanzo “La penna di Donney” che, con la storia di un condannato a morte innocente, ha evidenziato l’atrocità della pena capitale, dalle raccolte di poesie a sfondo esistenziale al libro “La pecora è pazza”, dedicato alla lotta a tutte le mafie.Il cacciatore di meduse - copertina

“Questo romanzo – ha sottolineato Tavella – racconta con originalità la storia di un bambino che lascia un lembo d’Africa afflitto dalle guerre per un futuro migliore e di pace. Una storia come le tante riportate quotidianamente dalla cronaca, ma questa è raccontata con gli occhi e la voce dei protagonisti, degli stessi migranti. Un romanzo molto bello e commovente – ha concluso Tavella, rivolgendosi ad alcuni insegnanti presenti – che meriterebbe di essere introdotto nelle scuole, perché aiuta a superare il pregiudizio verso ogni forma di diversità, a cominciare dal colore della pelle.”.

In realtà, come ha ribadito Rosalba Baldino, “Il cacciatore di meduse” è già entrato in molti istituti scolastici, interessando e  convincendo docenti e studenti. Dopo la lettura di brani del libro da parte della giornalista, numerosi interventi hanno arricchito una presentazione insolita, a più voci, impreziosita dalla presenza di un giovane immigrato somalo sbarcato realmente a Lampedusa, come il protagonista del romanzo, attualmente ospitato dalla “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme. Il giovane diciottenne ha raccontato con occhi lucidi, pieni di serenità, la sua toccante storia: “Non ho avuto paura del deserto e del mare. Volevo arrivare qui per salvarmi dalle bombe e, con i miei guadagni, aiutare i miei familiari che sono  rimasta lì. Ringrazio Malgrado Tutto di Raffaello Conte e Lamezia per l’accoglienza. Qui ho trovato un lavoro e spero, un giorno, di poter tornare in Somalia dalla mia famiglia!”. Una testimonianza forte che, da sola, ha sintetizzato l’atmosfera speciale e di grande umanità di questa presentazione, in linea con le forti suggestioni che riesce a trasmettere il romanzo.

La storia di Tajil, un bambino nero che non sapeva di essere diverso perché nel suo villaggio a Chisimaio tutti avevano il suo stesso colore della pelle – ha concluso Pegna – non vuole offrire analisi o  soluzioni ai dilemmi e drammi di questi giorni, ma è semplicemente un romanzo che parla di sentimenti e apre al tema del rispetto degli altri e delle loro infinite diversità, usando la chiave della bontà e degli affetti. Se ci immedesimiamo in chi vive le loro sofferenze, come ho fatto in questa storia, è naturalmente umano condividerne amarezze e delusioni, ma anche speranze, attese e desideri”.

 

Domani sera concerto di solidarietà organizzato da Emergency Cosenza e Otra Vez. Ospiti d’eccezione

concerto_terra di tutti_locandinaSi esibiranno Dario Brunori, Aldo D’Orrico, Massimo Garritano, Dario della Rossa, Checco Pallone, Ernesto Orrico e tanti altri

COSENZA – Apertura alla grande e in solidarietà per Emergency Cosenza e Otra Vez Bottega equa e solidale. Le due realtà cosentine hanno organizzato un concerto-spettacolo di sensibilizzazione e raccolta fondi. ‘Nella terra di tutti’ si terrà al Teatro Morelli domani, 5 gennaio. Molte le adesioni eccellenti: si esibiranno Dario Brunori, Aldo D’Orrico, Massimo Garritano, Dario della Rossa, Checco Pallone, Ernesto Orrico e tanti altri. L’incasso sarà interamente devoluto alle attività di cooperazione internazionale di Otra Vez e ai progetti di Emergency nelle zone martoriate dalla guerra. L’evento darà spazio ai problemi che ancora oggi affliggono i Paesi più poveri del mondo e alle iniziative e alle cooperative che operano soprattutto nei Paesi dell’America Latina. Nella convinzione che anche l’impegno del singolo può fare la differenza per «il cambiamento e la rivoluzione del nostro sistema globale». Biglietti disponibili presso In Prima Fila e altri punti vendita della città (prezzo 10 euro).

Emergency Cosenza e Otra Vez, bottega equo e solidale hanno pensato e avviato l’organizzazione dell’evento dalla scorsa estate. Su fronti diversi, le due realtà si impegnano quotidianamente a favore dei Sud del Mondo e del Sud Italia per arginare e rimediare ai danni inflitti dalle guerre e dal sistema economico e politico neoliberista.

Spesso hanno condiviso percorsi comuni. Con il concerto di domani sera, vogliono puntare l’attenzione sui conflitti che generano migrazioni e povertà nelle zone del Sud del Mondo, sensibilizzare, creare empatia e ricordare che «ognuno di noi può contribuire al cambiamento e alla rivoluzione del nostro sistema globale attraverso pratiche di condivisione e accoglienza, promozione e sviluppo di processi economici solidali ed equi», spiegano gli organizzatori. L’intento è lanciare un messaggio di pace e denuncia attraverso la musica e le parole degli artisti. «Un messaggio contro chi vuole costruire muri e non ponti, contro le guerre, contro lo sfruttamento delle popolazioni povere e contro il lavoro minorile – proseguono gli organizzatori – Uno spettacolo che vi chiediamo di costruire insieme ringraziandovi subito per la vostra sensibilità e disponibilità».

Emergency, organizzazione non governativa, offre cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità nei Paesi colpiti dalle guerra. In Sud Italia, ha promosso ambulatori mobili per migranti e non in Puglia, Sicilia, Calabria, Campania. Otra Vez, attraverso la piccola Bottega del Mondo di Cosenza, promuove un modello economico e produttivo alternativo a quello attuale sostenendo piccole cooperative sparse in Africa, SudAmerica e Asia consorziate principalmente, a livello nazionale, con Altromercato. Inoltre, è parte attiva del Gruppo di acquisto solidale di Cosenza e distribuisce prodotti alimentari e vinicoli provenienti dalle cooperative di Libera Terra.

A Isola presepe vivente in cammino verso il Bambin Gesù

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – La Pro Loco “G. Scaramuzza” di Isola di Capo Rizzuto, con il patrocinio del Comune di Isola Capo Rizzuto e in collaborazione con la Misericordia di Isola di Capo Rizzuto e la Pro Loco di Pentone (CZ), presenta la I° edizione della “Camminata del Presepe vivente verso Gesù Bambino”. Screenshot_2016-01-04-11-11-35  L’evento si svolgerà nel giorno dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio, con inizio alle ore 16.00. La camminata partirà da Piazza del Popolo e seguirà poi il percorso delle cinque chiese della città: San Marco, L’Annunziata, Santa Domenica, San Rocco e il Duomo, dove i Re Magi consegneranno i doni e adoreranno Gesù Bambino. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, in particolar modo l’evento è indirizzato alle famiglie e ai bambini del territorio per trascorrere insieme un pomeriggio salutare e nel pieno divertimento. Alla manifestazione parteciparanno anche le Associazioni: Giacche Verdi, Unitalsi, I Ragazzi della Misericordia, Oratorio, Gruppo Scout Isola, CineIsola, i centri per minori stranieri non accompagnati della Misericordia, i gruppi folk Magna Graecia, I Canterini di Aesylon, I Cumpari e Cummareddhi.

 

Presentato il libro sui desaparecidos italo-argentini

DA sx, Luigi Pandolfi, Claudi Di Benedetto, Vincenzo Marino, Rossella Tallerico, Mario Occhinero e Michele Merante @ Ph. Giulio Greco
DA sx, Luigi Pandolfi, Claudi Di Benedetto, Vincenzo Marino, Rossella Tallerico, Mario Occhinero e Michele Merante @ Ph. Giulio Greco

PENTONE (CZ) – Storie di una tragedia ancora aperta, apparentemente lontane ma legate anche all’Italia e alla Calabria, di una sofferenza così grande e atroce che stenta a esprimersi in parole umane: sono raccontate nel libro ‘Impossibile gridare, si ulula. Storie di desaparecidos italo-argentini’. Il volume è stato presentato presso la sala consiliare del Comune di Pentone alla presenza di molti cittadini pentonesi e non solo. Dopo i saluti del sindaco, Michele Merante, oltre all’autrice, Rossella Tallerico, sono intervenuti Luigi Pandolfi (giornalista), Mario Occhinero (membro dell’associazione 24 marzo) e Claudio Di Benedetto, figlio di Filippo Di Benedetto, lo “Schindler” calabrese. Ha moderato il professore Vincenzo Marino.

Il libro dà un quadro della dittatura di Videla in Argentina, della cosiddetta Guerra Sucia, guerra sporca, un piano sistematico di repressione dell’opposizione mediante la pratica della desaparición. Ma dà spazio anche ai singoli, ai loro ideali e alle loro sofferenze attraverso l’analisi dei processi celebrati a Roma e la ricostruzione delle storie di vittime italiane e calabresi. L’interesse per il dramma dei desaparecidos, ha raccontato l’autrice, è nato quando, da adolescente, ha contribuito a una raccolta firme promossa da Amnesty International. Su questo tema si è focalizzata la sua tesi che, arricchita e ampliata, si è trasformata nel libro pubblicato. All’inizio è stato difficile leggere e ascoltare, ma poi Rossella Tallerico ha proseguito nel suo lavoro di ricerca. «La pratica della desaparicion merita di essere studiata, quale esempio storico tra i più esecrabili di violazione dei diritti e della dignità delle persone», scrive nel libro.

Nell’introdurre la serata, Vincenzo Marino ha rilevato che «dietro ogni numero e ogni storia, c’è una vita, una tragedia che non finisce con la fine della dittatura argentina, ma che continua ancora oggi». Il sindaco ha citato il ruolo degli altri paesi. Luigi Pandolfi ha fissato alcuni punti. Tra gli altri, il fatto che si ritrovino nomi italiani sia tra gli eroi come Filippo Di Benedetto sia tra gli antieroi (i militari), la coltre di silenzio poi rotta dal presidente Pertini, il peso delle motivazioni economiche, la necessità di riprendere questi temi e di farli conoscere soprattutto alle nuove generazioni. Secondo il giornalista, il libro di Rossella Tallerico «è un libro di storia e un libro di storie, ben documentato e ben scritto».

Per Mario Occhinero, «chi non ricorda il passato, è condannato a ripeterlo». Secondo l’esponente

Dipinto di Salvador Gaudenti (immagine copertina)
Dipinto di Salvador Gaudenti (immagine copertina)

dell’associazione 24marzo, è molto importante parlare dei desaparecidos in una sede istituzionale perché si tratta di vittime di terrorismo di Stato. Occhinero ha menzionato l’opera di sensibilizzazione fatta insieme a Rossella Tallerico per la riapertura di un caso. É giunto all’attualità dicendo che quanto ha fatto in 20 giorni dall’attuale presidente dell’Argentina comincia a destare preoccupazioni e che sta per cominciare un altro processo. Ha letto, inoltre, un saluto della sorella di Bellizzi, la cui storia è stata ricostruita nel libro.

Il volume comprende anche la storia di Filippo di Benedetto, lo “Schindler” calabrese che, insieme al console Calamai, aiutò molti italiani: un esempio di come il singolo possa fare la differenza rispetto a eventi che sembrano inevitabili. La sua storia è stata ripercorsa dal figlio, Claudio Di Benedetto. Il padre «fin da giovane è stato un idealista». Si impegna nelle lotte sindacali antifasciste che gli fanno conoscere il carcere di Castrovillari, nel 1947 diventa sindaco di Saracena. Nel 1952 emigra in Argentina come artigiano, ma «la sua passione è la politica». Negli anni della dittatura, del Piano Condor «studiato dalla CIA americana,» insieme al console Calamai, l’unico che in Ambasciata lo ascolti, ha salvato centinaia e centinaia di giovani facendoli espatriare, nascondendoli in luoghi sicuri e denunciando. Rischiando la sua sicurezza e quella dei suoi familiari.

Il libro ‘Impossibile gridare, si ulula’ è uscito a settembre 2015 nella Miscellanea di Studi storici del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, per i tipi di Aracne. È corredato dalla prefazione di Carlos Cherniak, ministro plenipotenziario per la politica, la cooperazione e i diritti umani – Ambasciata della Repubblica argentina in Italia. Geraldina Colotti (Il Manifesto/Le monde diplomatique) lo ha considerato un «accurato lavoro, un prezioso contributo al dovere della memoria».  In copertina, un dipinto di Salvador Gaudenti, Prohibido olvidar (proibito dimenticare).

Classe 1989, Rossella Tallerico nel 2013 ha completato gli studi universitari conseguendo la laurea magistrale in Filologia moderna. Nel 2015 ha vinto il Premio di Laurea Acat (Azione Cristiana per l’Abolizione della Tortura). Attualmente collabora con l’Ambasciata della Repubblica argentina in Italia e con l’Associazione “24 marzo”.

 

Durante i lunghi mesi di prigionia ho spesso pensato a come riferire il dolore provocato dalla tortura. E ho sempre concluso che non è possibile riuscirci. È un dolore privo di punti di riferimento, di simboli rilevatori, di segnali d’indicazione. L’uomo viene spostato così rapidamente da un mondo all’altro che non ha modo di attingere a una riserva d’energia per far fronte a tanta scatenata violenza. È questa la prima fase della tortura: cogliere l’uomo di sorpresa, senza consentirgli nessuna difesa. All’uomo, le mani vengono chiuse dai ferri, dietro la schiena; gli vengono bendati gli occhi. L’uomo viene sommerso da una gragnola di colpi. Viene buttato a terra e qualcuno conta fino a dieci, ma, non viene ucciso. L’uomo viene condotto a quella che potrebbe essere una branda, o un tavolo; viene denudato, irrorato d’acqua, legato alle estremità della branda o del tavolo, braccia e gambe allargate. E comincia l’applicazione delle scariche elettriche. È impossibile gridare, si ulula. Quando comincia il lungo ululato dell’uomo qualcuno con morbide mani gli controlla il cuore, qualcuno ficca una mano nella sua bocca per estrarne la lingua e impedire che l’uomo soffochi. Qualcuno introduce un pezzo di gomme nella bocca dell’uomo per impedire che si morda la lingua o che si distrugga le labbra. Una pausa breve. E poi tutto comincia daccapo. Questa volta accompagnato da insulti. Una pausa.

E poi le domande. Una pausa. E poi parole di speranza. Una pausa. E poi insulti. Una pausa. E poi, le domande

Testimonianza di Jacobo Timerman (giornalista, sopravvissuto alla dittatura)

Un concorrente calabrese approda a “L’eredità”: questa sera su Rai Uno

logo_ereditaCi sarà un concorrente calabrese nella puntata di questa sera del quiz di Rai Uno “L’eredità” condotto da Fabrizio Frizzi.

Si tratta di Pierluigi Iapichino, figlio del Dott. Antonio Iapichino, originario di Mirto Crosia. L’appuntamento è per le 18,40 su Rai Uno. In bocca al lupo!

L. G

Tutto pronto per il premio letterario Caccuri

 

CACCURI (KR) – Come ormai tradizione, Il 2 gennaio 2016, a Caccuri (KR), nel nuovo Teatro del Centro Sociale, alle ore 18, si terrà la conferenza stampa per annunciare l’avvio del percorso di costruzione dell’ennesimo successo del Premio letterario Caccuri. Cattura di schermata (20)
Il Premio letterario Caccuri (ormai più che consolidato contest di saggistica, tra i più prestigiosi della Penisola) accompagnerà questo incontro ad un evento di grande interesse culturale, come ogni “varo” di ciascuna edizione, con la presenza di personaggi noti nel mondo della Cultura.
Negli scorsi anni, all’annuncio della nuova edizione della kermesse agostana (9 e 10 agosto), sono stati ospitati lo scrittore e giornalista Pino Aprile, il Magistrato Nicola Gratteri e da ultimo Gioacchino Criaco con la proiezione della versione integrale di “Anime nere”, pluripremiato lungometraggio.
Quest’anno tocca allo celebre scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, autore di best sellers tradotti in decine di Paesi nel mondo e che presenterà in questa occasione la sua ultima opera “Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone”, l’ultimo “caso” del suo Ispettore Lojacono, nella sua Napoli ed edito da Einaudi.
L’Autore a Caccuri dialogherà della sua opera, con la giornalista Livia Blasi, volto noto e amato in Rai Regione, già presente alla quarta edizione del Premio Caccuri.

 

Emozioni per la rassegna Natal’ Art di Simeri

SIMERI CRICHI (CZ) – Si è conclusa nei giorni scorsi, presso la storica piazza Martiri, la prima rassegna artistico-culturale dal nome “Natal’Art”. Organizzata dall’Associazione ONLUS Archeoclub di Simeri Crichi, questa rassegna si è posta come obiettivo la possibilità di scoprire e riscoprire talenti, ma anche mestieri e risorse artistiche in generale, in occasione anche del tradizionale Presepe Vivente.
Numerosi sono stati gli apprezzamenti riguardanti sia le opere esposte che lo stesso allestimento, reso possibile grazie alla creazione di particolari “totem” di cassette della frutta riutilizzate in una prospettiva ecologica e creativa. La cittadinanza tutta e i visitatori occasionali, giunti a Simeri Crichi per l’occasione, hanno recepito il messaggio di questa rassegna innovativa: vivere un “open space” con passeggiate e soste appaganti tra l’arte, la fotografia e l’artigianato, che hanno reso meno aulica e alla portata di tutti la ricchezza artistica nostrana.received_968635789889386

“Un originale e prezioso angolo della memoria e delle tradizioni”, così un gradito visitatore ha definito la mostra, semplici parole che danno un senso profondo a tutto il lavoro profuso per organizzare questo evento. Simeri Crichi, infatti, ha coinvolto diversi artigiani e svariati talenti nostrani, pronti e desiderosi di mostrare al pubblico le loro mutevoli capacità senza alcun filtro. A testimonianza del fatto che si può scatenare la curiosità nella società attraverso un dipinto, una foto o un’opera artigianale, la rassegna ha visto il contributo di: Vincenzo Gentile (artigiano per sculture in legno), Elisabetta Citriniti e Alessandra Paone (artigianato in Fimo), Santina Mirante, Annarita Cristiano e Teresa Sica (artigianato-uncinetto), Domenico Nicoletta (presepe artigianale), Anna Itria (bigiotteria tradizionale), Ilario Parentela (dipinti su tela), Franco Totino, Giuseppe Pugliese, Salvatore Madia e Lauretta Russo (fotografia del territorio), Giacomo Catizone, Maria Pia Burgello, Anita Pugliese e Mariarossella Colosimo (disegno e acquarelli).
L’Archeoclub, nonostante il forzato ridimensionamento della rassegna legato a problemi di spazio espositivo rispetto all’idea originaria, si ritiene ampiamente soddisfatto del successo riscosso, che rappresenta comunque un mattone in più sulla strada della valorizzazione del territorio. Appuntamento al prossimo anno, quindi, per dare nuovamente vita a questa arena libera, nella quale è stato possibile distruggere l’ordine apparente, comprendere la profondità o l’essenzialità delle cose, senza perdere di vista la cultura e il sano divertimento.

Antonio Mirko Dimartino

Capodanno 2016: Cosenza sei pronta? Tutto il programma completo

COSENZA – Sarà una Cosenza tutta da vivere nella lunga notte che ci traghetterà nel 2016. il programma messo a punto dall’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Mario Occhiuto, prende il via alle ore 23,45 dall’ultimo tratto di corso Mazzini (tra piazza Kennedy e piazza Bilotti), la cosiddetta Salita di Pagliaro. Si brinda al nuovo anno insieme a tre voci dell’edizione 2015, la numero nove, del popolare talent X-Factor: sono Eva (al secolo Giacomo Runco, nostro concittadino), i Moseek e Davide Shorty, quest’ultimo tra i finalisti.

Dalla mattinata del 31 dicembre all’alba del 1 Gennaio tanti eventi, spettacoli, iniziative. Di seguito tutto il programma completo:

Dalle ore 10:30 Partenza da Piazza Dei Bruzi a bordo del bus scoperto
– Visita guidata del Castello Normanno Svevo
– Visita dei Presepi più belli ubicati nel Centro Storico di Cosenza: Chiesa di San Francesco di Paola ed il suo presepio artistico, Chiesa di San Francesco d’Assisi ed il presepe monumentale
– Visita al museo MAM con la mostra “Il presepio: Storia di Vita”
– Conclusione ore 13.00. (Iniziativa a pagamento).

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☞In piazza dei Bruzi (alle ore 01,15) il rock dei Litfiba. Attesissimo il concerto della band fiorentina all’interno della quale si ritrovano Piero Pelù e Ghigo. La band è reduce dal grandissimo successo della tournée di “Tetralogia degli elementi live” che ha visto Piero e Ghigo ancora insieme per dare nuova linfa ad alcuni dei brani più rappresentativi degli anni ‘90 e ricreare quel rituale energetico che contraddistingue il sound della tetralogia.

☞ Hip Hop in piazza 11 settembre (ore 01,45) con Dj Double S, disc jockey e beatmaker torinese, ma originario del sud. Una carriera ventennale nel corso della quale ha condiviso il palcp cn i più grandi della scena Hip Hop italiana ed ha aperto i concerti di molti artisti d’oltreoceano.

☞ Atmosfera Anni ’50 a piazza Santa Teresa (ore 02,30) con il trio Ladyvette: Peppy, Cherry e Sugar, le abbiamo appena viste – e sentite – nella fiction più popolare di questa stagione televisiva “Il paradiso delle signore” in onda su RaiUno.

☞ Blur dj set in piazza XV marzo (ore 03,15) con Dave Rowntree, batterista di una delle band più rappresentative ed influenti del britpop: i BLUR. ll travolgente dj set britannico sprigionerà tutto il sound d’oltremanica, con un occhio di riguardo agli anni ’90, accompagnando il pubblico verso la prima alba del 2016.

☞ Alba speciale, e gustosa, anche sul Viale degli Artisti. Nella Piazzetta The Bocs area 3 (ore 05,00) ci attendono I Coltivatori di Musica, i calabresi Paola e Stefano. La loro resistenza “gastrofonica” itinerante propone gustosi gnocchi e intrattenimento musicale. Alle spalle un più ampio progetto educativo e nutritivo che impegna culture diverse, cucina, musica e teatro, nella ricerca di uno stesso benessere. Una succulenta alternativa al classico cappuccino e cornetto.

Per quanti, da fuori, trascorreranno il Capodanno a Cosenza, segnaliamo l’apertura del Castello normanno-svevo, dalla mezzanotte, e del MAM, il Museo Arti e Mestieri su corso Telesio (dalle ore 1:30)

I punti informativi turistici di Piazza XI Settembre e chiostro di San Domenico saranno aperti tutta la notte.

A Crosia ultimo dell’anno con Mimmo Cavallaro e i Taranproject

CROSIA (CS) – Procede a gonfie vele la seconda edizione de “Le magie del Natale”, il ricco cartellone di eventi promossi dall’Assessorato al Turismo in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura.MAGIE DEL NATALE

Dopo il successo dei “Mercatini in piazza”, delle “Atmosfere natalizie” – fiera dell’artigianato e dell’enogastronomia, della “Città dei Bambini”, di “Musicando nel Borgo”, con i Sabatum Quartet Live band e della seconda edizione di Young People in The Making, ora cresce l’attesa per uno dei gruppi di musica etnica folk – rock calabrese, più apprezzati su scala regionale e non solo.

Lo start della serata, promossa dall’Associazione giovanile Magna Grecia, con il Patrocinio del Comune di Crosia è previsto a partire dalle ore 22.00, con la performance degli Endòvena, con la partecipazione straordinaria di Fabrizio Cariati dei Nuju. Si attenderà il nuovo anno con accensione e lancio delle lanterne sulle note di Mimmo Cavallaro e i Taranproject. A seguire dj set con Andrea Palopoli.