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Cosenza, nascondeva armi, munizioni e droga nel sottotetto: arrestato un giovane

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha eseguito, nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore della Provincia di Cosenza e coordinati dal Procuratore della Repubblica dr. Mario Spagnuolo, diversi controlli nel capoluogo, finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.

Nel corso di detti servizi, un giovane è stato  arrestato dalla Squadra Mobile poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hascisc per grammi 837 ed altro materiale strumentale all’attività di spaccio.

In particolare, in  un quartiere periferico di Cosenza i poliziotti unitamente all’unità cinofila della Questura di Vibo Valentia ed al cane antidroga “Digos” facevano accesso presso un condominio di edilizia economica popolare. All’interno dello stabile il cane antidroga puntava con insistenza un locale cantina. Una volta intervenuto sul posto , si procedeva, unitamente al giovane proprietario,  a fare accesso al ripostiglio e a procedere a perquisizione a seguito della quale si rinveniva della sostanza stupefacente del tipo hascisc, suddivisa in panetti, per grammi 837 circa, nonché un bilancino elettronico ed un coltello ancora intriso di sostanza stupefacente.

Espletate le formalità di rito, il giovane veniva sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione dell’A.G. procedente.

Nel medesimo contesto operativo è stata effettuata una ulteriore perquisizione all’interno del sottotetto di un condominio della medesima zona, che ha permesso ai poliziotti di rinvenire, grazie sempre al fiuto del cane poliziotto “Digos”, numerose armi e munizioni, in perfetto stato di conservazione, ed in particolare: una pistola, tre fucili ed una carabina (di cui un’arma provento di furto ed altre con matricola abrasa) ed oltre 450 cartucce di vario tipo e calibro ed un giubbotto antiproiettile. Occultata insieme alle armi, vi era anche della sostanza stupefacente del tipo eroina, per un peso complessivo di grammi 223.

Migranti, Occhiuto: “contributi a famiglie più povere se assistono minori non accompagnati”

CATANZARO – “In Italia manca un modello di accoglienza dei migranti, non siamo stati in grado di crearlo: è un fallimento degli esecutivi che si sono succeduti, in modo particolare delle anime belle della sinistra che hanno governato ininterrottamente negli ultimi anni”.
 
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un colloquio con “La Stampa”.
 
“Centomila arrivi non possono rappresentare un problema per un Paese con 60 milioni di abitanti, anzi bisognerebbe vederli come un’opportunità. Qui da noi abbiamo tante famiglie sotto la soglia di povertà – spiega -, diamo loro la possibilità di ospitare e assistere un minore non accompagnato, ovviamente con un contributo economico da parte dello Stato. Sarebbe un sistema più funzionale”. 
In passato “si è dovuti intervenire perché in molte regioni si era sviluppata un’industria del profitto, che lucrava sull’accoglienza dei migranti. Altra cosa è costruire un vero modello di accoglienza diffusa e di integrazione, all’insegna della sussidiarietà, per dare la possibilità a giovani e disoccupati di trasformare il problema in un’opportunità”. 
 
Come si è cercato di fare in Calabria dopo la tragedia di Cutro, attraverso “un accordo con l’associazione dei costruttori per la formazione professionale dei migranti, da impiegare nei cantieri edili, in modo da integrarli grazie al lavoro”.  Cosa direbbe, allora, ai colleghi del Nord, che si lamentano perché ora si ritrovano con i migranti accampati per strada? “Noi in Calabria abbiamo sempre accolto tutti in silenzio, con grande solidarietà, ma rispetto le difficoltà degli altri governatori, che devono affrontare realtà diverse, specie nelle aree metropolitane, dove la mancanza di un modello di integrazione ha generato dei ghetti, o ad esempio, nelle stazioni divenute spesso un luogo fertile per la microcriminalità”.  Poi, però, non trattiene una frecciata: “Se si chiede giustamente all’Europa di assumersi le sue responsabilità, poi è necessario che ciascuno, a tutti i livelli, faccia lo stesso esercizio di responsabilità”, sottolinea il governatore Occhiuto.

Lotta ai rifiuti sulle strade calabresi: bonifica e videosorveglianza su SS106

COSENZA – Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) e le Amministrazioni locali sono impegnate nel contrastare il fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti da parte di ignoti lungo le strade della Calabria, un malcostume purtroppo diffuso che, oltre a violare la Legge, costituisce un serio problema per il decoro e per la salute pubblica.

 

Le attività di bonifica e rimozione dei rifiuti stanno interessando in questi giorni la strada statale 280 ‘Dei Due Mari’, in collaborazione con il comune di Settingiano, in provincia di Catanzaro, e l’intero tratto della statale 106 Var/B, in collaborazione con i comuni di Locri, Siderno, Marina di Gioiosa Jonica, Grotteria e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria.

Inoltre, lungo la 106 Var/B è stato installato un sistema di videosorveglianza finalizzato all’individuazione dei trasgressori, per arginare un fenomeno che si manifesta purtroppo anche subito dopo gli interventi di pulizia e assume particolare rilevanza durante il periodo estivo.

Anas è da sempre orientata al mantenimento del decoro lungo le strade di propria competenza e svolge di frequente interventi di pulizia con mezzi e fondi propri. L’incessante nonché illegale abbandono di rifiuti solidi urbani lungo le strade rende però questa attività sempre più difficoltosa e dispendiosa.

Naufragio Cutro, giudizio immediato per i presunti scafisti

Il pm della Procura di Crotone Pasquale Festa ha chiesto e ottenuto dal gip Massimo Forciniti il giudizio immediato. Saranno quindi processati il 14 ottobre prossimo dal Tribunale di Crotone i quattro presunti scafisti del barcone “Summer love”, con a bordo circa 180 migranti che il 26 febbraio scorso si schiantò contro una secca a poche decine di metri dalla riva di Steccato di Cutro (KR) causando la morte di 94 persone, tra le quali 35 bambini, e una decina di dispersi.

I quattro imputatati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e omicidio colposo.

Ufuk Gun, di 28 anni, turco come Fuat Sami (50), turco, e i pachistani Arslan Khalid (25) e Hafab Hussnain (21) hanno adesso 15 giorni di tempo per chiedere eventualmente di essere processati con un rito alternativo. 
Agli imputati, il pm – che nella sua richiesta attribuisce ad ognuno un preciso ruolo tenuto durante il viaggio del caicco dalla Turchia – contesta anche le condotte tenute in prossimità della riva quando, per poter rientrare in Turchia con la barca, hanno effettuato una brusca virata nell’erroneo convincimento di essere stati individuati dalle forze dell’ordine. Virata che per l’accusa, insieme alle condizioni del mare e alla presenza della secca, determinarono l’urto col fondale ed il conseguente naufragio. A due imputati viene attribuito anche di avere impedito ai migranti di chiamare i soccorsi.

Sul disastro di Steccato di Cutro è aperta anche una seconda inchiesta, ancora in corso, che riguarda eventuali carenze nel sistema di soccorso e nella quale sono indagate sei persone, tra le quali due ufficiali e un sottufficiale della Guardia di finanza in servizio quella notte.

 

Covid: oltre cento nuovi casi nel bollettino di oggi in Calabria

CATANZARO – Secondo il bollettino odierno della Regione Calabria le persone risultate positive al Coronavirus sono 641549 (+103) rispetto a ieri.

 

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4421569 (+785).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 112 (9 in reparto, 6 in terapia intensiva, 97 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 115866 (115405 guariti, 461 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 149 (12 in reparto, 0 in terapia intensiva, 137 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 191916 (190362 guariti, 1554 deceduti) .

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60513 (60221 guariti, 292 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 88 (6 in reparto, 0 in terapia intensiva, 82 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 211026 (210082 guariti, 944 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 21 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 18 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54006 (53800 guariti, 206 deceduti).

BOLLETTINO 22 AGOSTO 2023

Frontale a Melicucco, gravi le condizioni dei feriti

E’ stata operata nel corso della notte, all’ospedale di Polistena dov’è ricoverata, Valentina Crudo, la donna rimasta ferita nello scontro frontale tra due auto avvenuto ieri a Melicucco, nel reggino, nel quale sono morte tre persone, tra le quali una bambina di 4 anni. Le sue condizioni rimangono gravi

La figlia di tre anni si trova invece nell’ospedale di Messina. Anche lei è in gravi condizioni.

Madre e figlia si trovavano a bordo di una Bmw che si è scontrata frontalmente con una Giulietta Alfa Romeo. Nello scontro hanno perso la vita il conducente della Giulietta, Domenico Politi, di 39 anni, che viaggiava da solo, Antonella Teramo, di 37 e la figlia Maya di 4 anni. Ferito ma in maniera meno grave, anche il conducente della Bmw, Domenico Teramo, fratello di Antonella e compagno di Valentina Crudo.

La famiglia Teramo, originaria d San Calogero (Vibo Valentia) ma residente in un comune del milanese, faceva parte, assieme alla donna deceduta, di una comitiva che, nelle ore precedenti, si era recata a visitare le cascate di Bivongi e che stava rientrando in paese.

Nuovo sbarco a Roccella Ionica, arrivati 76 migranti

ROCCELLA (RC) – Ancora uno sbarco nel porto di Roccella Ionica, nella Locride.

A conclusione di una operazione di soccorso condotta dalla Guardia costiera e resa complicata dalle cattive condizioni del mare, all’alba sono arrivati 76 migranti di nazionalità afghana e curda. Tra loro anche 15 donne e altrettanti bambini alcuni dei quali con meno di sei anni di età.

I migranti, al momento dell’individuazione in mare da parte della Guardia Costiera di Roccella Ionica, si trovavano a bordo di una piccola barca a vela localizzata a 110 miglia di distanza dalla costa calabrese. Il natante, stando a quanto emerso dalle prime indagini effettuate dalle forze dell’ordine, sarebbe partito martedì scorso dalle coste della Turchia.
Dopo un primo controllo da parte delle forze dell’ordine e del personale sanitario, i migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente sistemati nella tensostruttura presente nel porto e gestita da alcune associazioni di volontariato della zona.
Terzo nell’arco di quattro giorni, lo sbarco di oggi porta a 37 gli “arrivi” dall’inizio dell’anno nello scalo marittimo reggino. A Roccella Ionica, nel solo ultimo triennio, si sono già verificati oltre 170 sbarchi per un totale di circa quindicimila profughi.

Decine di migranti sbarcati a Roccella

Nuovo sbarco di migranti, all’alba, nel porto di Roccella Ionica. Dopo l’arrivo di 59 persone di varie nazionalità il giorno di Ferragosto, stamani, al termine di una operazione di soccorso in mare effettuate dalla Guardia costiera, nello scalo portuale sono sbarcati altri 22 profughi, tutti uomini di nazionalità irachena e iraniana.

Sale così a 36 il numero degli sbarchi verificati dall’inizio dell’anno nel porto di Roccella Ionica per un totale di circa quattromila persone.

Al momento dell’individuazione in mare da parte della Guardia costiera di Roccella Ionica, i 22 migranti si trovavano a bordo di una piccola barca a vela localizzata a 44 miglia di distanza dalla costa calabrese.

Da quanto emerso dalle prime indagini effettuate dalle forze dell’ordine, il natante con a bordo i migranti sarebbe partito nella notte di sabato scorso dalle coste della Turchia. 

(Foto di repertorio)

Asp Cosenza avvia la vigilanza straordinaria in locali e lidi per tutelare la salute pubblica

COSENZA – Nell’ambito della riorganizzazione delle attività di Prevenzione si è svolta nei giorni scorsi presso la Direzione Generale dell’ASP di Cosenza una riunione dei Tecnici dell’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza, promossa dal Direttore Generale e dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione. L’incontro è stato convocato per fare una prima valutazione dello stato organizzativo del nuovo Servizio istituito nell’ASP di Cosenza ed il punto sulle attività svolte dal personale assegnato ai due Settori di cui è costituita l’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza. Il dottore Martino Rizzo, che ha presieduto la riunione, ha tenuto a ribadire lo sforzo che l’Amministrazione, attraverso la fattiva collaborazione di buona parte del personale, sta compiendo sul versante della prevenzione e della tutela della salute pubblica, per superare le difficolta in cui versa il sistema.

Proprio la PREVENZIONE deve diventare una priorità per l’ASP di Cosenza, in linea con le previsioni ed i dettami del Piano Regionale di Prevenzione, verso il quale sono concentrati gli sforzi operativi dei Servizi. Il Dottore Rizzo ha voluto, inoltre, sottolineare le attività nelle quali sono impegnati i Tecnici della prevenzione, che sono costantemente tese ad una efficace promozione della salute, attraverso azioni orientate a promuovere nelle aziende buone pratiche operative ed organizzative, a promuovere soluzioni organizzative efficaci per ridurre il rischio legato all’utilizzo di attrezzature nei luoghi di lavoro e ad agire in modo proattivo per ridurre i rischi dei cittadini e dei consumatori in relazione alla sicurezza degli alimenti.

In estrema sintesi l’obiettivo del Dipartimento di Prevenzione è quello di assicurare in modo preventivo l’applicazione delle norme vigenti al fine di garantire un elevato livello di protezione sia della salute umana ed animale che dell’ambiente, attraverso la eliminazione dei rischi, la rimozione di comportamenti errati, nell’intendo di migliorare, al contempo, il funzionamento delle aziende mediante l’armonizzazione e l’applicazione delle norme vigenti. Nell’ottica di questa impostazione preventiva è stata anche disposta un’attività di vigilanza straordinaria che sarà svolta dai Tecnici dell’Area della Prevenzione Sanitaria e della Vigilanza in modalità congiunta nei prossimi giorni. L’iniziativa riguarderà l’intero territorio dell’ASP di Cosenza, è finalizzata alla prevenzione e promozione della salute in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene e sanità pubblica e igiene degli alimenti.

Lo scopo è quello di utilizzare in modo efficace le risorse disponibili in attività di vigilanza, per verificare l’applicazione corretta delle norme, senza perdere di vista gli interessi degli operatori, con un’azione a sostegno del consolidamento della cultura della prevenzione nelle strutture turistico-ricettive, in strutture ad apertura stagionale, e nei pubblici esercizi. Nel corso della riunione, alla quale non ha fatto mancare il suo saluto e gli auguri di buon lavoro il Direttore Generale, dott. Antonio Graziano, è stata colta anche l’occasione per consegnare 5 nuove autovetture messe a disposizione dei Tecnici della Prevenzione per agevolare lo svolgimento delle attività di vigilanza. Anche in questo caso è stato sottolineato lo sforzo dell’Amministrazione per ottimizzare le risorse e garantire la massima efficacia ed efficienza possibile.