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Tragedia Gole del Raganello, ieri riunione in procura

CASTROVILLARI (CS) –  Stabilire un cronoprogramma per procedere alle verifiche tecniche sulle Gole del Raganello teatro lo scorso 20 agosto della tragedia costata la vita a 10 persone.

E’ stato questo l’argomento al centro di una riunione convocata ieri a Castrovillari, con gli investigatori, dal Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla che su quanto accaduto ha aperto un fascicolo e ha proceduto al sequestro dell’area interessata dalla piena compreso anche il ponte del Diavolo, nel territorio del comune di Civita.

Null’altro si è potuto sapere sugli esiti dell’incontro.

Gli inquirenti, comunque, in attesa di poter effettuare i sopralluoghi sul luogo del disastro, starebbero lavorando anche per individuare possibili situazioni di accumulo di acqua piovane, fango e detriti vari, a monte delle gole, in grado poi di scatenare l’ondata di piena che ha travolto e ucciso i nove escursionisti più la guida che li accompagnava.

Foto Ansa

Raganello, consulenza Procura sulle morti

 CIVITA (CS) – «Al momento non c’è nessuna novità da poter comunicare. Stiamo acquisendo in continuazione atti e dati attinenti a quanto successo lunedì alle gole del Raganello, a Civita. Stiamo anche valutando la possibilità di avvalerci, come Procura, di una consulenza tecnica». E’ quanto ha riferito il Procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla in merito alle indagini sulla tragedia delle Gole del Raganello a Civita, da ieri sotto sequestro probatorio, dove lunedì scorso un’onda di piena ha travolto e ucciso 10 persone.

Le indagini

In merito alle indagini per individuare le responsabilità della tragedia e sul possibile coinvolgimenti di quanti si occupavano a vario titolo delle attività legate alla fruizione delle Gole, Facciolla ha aggiunto: «Ci stiamo muovendo – ha aggiunto il Procuratore – ad ampio raggio. Tutto ciò che risponde delle condizioni di sicurezza, che sicuramente non c’erano, rientra nelle nostre attenzioni”.

MIGLIORANO LE CONDIZIONI DI CHIARA 

Intanto resta ricoverata presso in terapia intensiva pediatrica e trauma center pediatrico del Gemelli la bambina travolta dalla piena del torrente Raganello. La piccola Chiara è sveglia, respira autonomamente e continua a migliorare. Oggi ha potuto incontrare la sorella che, con gli altri familiari, vengono seguiti dall’equipe di psicologi della Fondazione Gemelli. I genitori della piccola sono morti investiti dall’onda di piena e ieri si sono tenuti i funerali a Qualiano, Napoli. La piccola Chiara, che verrà a breve informata della loro morte, viene assistita dal gruppo di psicologi della Fondazione Gemelli insieme con la sorella che l’ha raggiunta oggi e agli zii. 

A ROMA I FUNERALI DI CARLO E VALENTINA

Infine oggi pomeriggio, nella chiesa di San Marcellino e Pietro a Torpignattara, periferia di Roma, sono state celebrate le esequie di Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia romana di 35 e 34 anni morta insieme agli altri otto escursionisti. Sul guardrail di fronte alla chiesa, lungo la via Casilina, uno striscione con i nomi delle due giovani vittime e la loro foto insieme, in un cuore. A poca distanza dal sagrato si vede uno dei murales realizzati da Carlo, street artist. Ai piedi dell’altare le corone inviate dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, oltre a quelle di amici e parenti. In chiesa molti giovani, venuti a dare l’ultimo saluto ai loro amici, già più di mezz’ora prima della cerimonia.

Cosenza, muore la madre di un consigliere. Caso di malasanità?

COSENZA – C’è il sospetto di un caso di malasanità dietro la prematura scomparsa di Rachele Funaro, 69 anni, deceduta ieri, madre del consigliere comunale Gisberto Spadafora. I familiari della donna si sono rivolti alla procura. Le indagini sono coordinate dal pm Emanuela Greco. Già disposto il sequestro della salma. Nelle prossime ore, con ogni probabilità, si procederà all’autopsia sul corpo della donna. Ieri il sindaco, il Presidente del Consiglio e tutti i componenti del civico consesso avevano manifestato a Gisberto Spadafora il proprio cordoglio.

Operazione “Eumenidi”, la Procura chiude le indagini

CATANZARO – La Procura della Repubblica di Lamezia Terme, col supporto del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e della polizia di frontiera della stessa sede, ha portato a compimento le indagini preliminari inerenti all’operazione “Eumenidi”, relative ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione, riscontrati nell’ambito della gestione del locale scalo aeroportuale internazionale. Nel merito, sono state confermate – sostanzialmente – le contestazioni mosse nei confronti degli indagati già noti. A questi si aggiunge il sindaco pro-tempore del comune di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, indagato del delitto concorsuale di abuso d’ufficio e, nell’ambito di procedimento collegato, del reato di cui all’art. 371-bis c.P. (false informazioni al pubblico ministero), avendo il medesimo reso al pubblico ministero, in fase investigativa, dichiarazioni mendaci, smentite dagli esiti delle attività  di captazione. La circostanza e’ stata estesa all’interessato a mezzo informazione di garanzia, ritualmente notificata dalla Guardia di Finanza.

Crotone, sequestrate villette costruite in zona a rischio idrogeologico

CROTONE – I carabinieri del comando provinciale e del gruppo carabinieri forestale di Crotone, unitamente alla Polizia Locale, hanno sequestrato circa 80 villette a ridosso della cosiddetto “canale 19”, in località Margherita della città pitagorica. Le abitazioni sarebbero state edificate con permesso di costruire rilasciato dall’amministrazione comunale, sebbene l’area fosse classificata “ad elevato rischio idrogeologico” e dunque con un vincolo assoluto di inedificabilità. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal gip Michele Ciociola su richiesta del sostituto procuratore Alfredo Manca, titolare delle indagini.

Cosenza, 22 milioni di euro sequestrati ad un imprenditore

COSENZA – La guardia di finanza di Cosenza ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale Ordinario di Cosenza – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ai sensi della normativa Antimafia, per un importo complessivo di oltre 22 milioni di euro, nei confronti di un noto imprenditore cosentino e dei suoi familiari. Alle 10, nella Procura della Repubblica di Cosenza, si terrà una conferenza stampa, presieduta dal Procuratore Capo della Repubblica, Mario Spagnuolo, e a cui sarà presente il comandante provinciale della guardia di finanza di Cosenza, Marco Grazioli.

Cosenza, dipendenti regionali infedeli indagati dalla Procura (VIDEO)

COSENZA – Sette dipendenti della Regione Calabria, impiegati negli uffici di Cosenza, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alle forze di polizia dal Gip del tribunale bruzio su richiesta della Procura guidata da Mario Spagnuolo. Sono indagati di truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico. In particolare, i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, nel corso di una minuziosa attività di appostamento, osservazione e controllo del personale, hanno accertato le condotte illecite di alcuni dipendenti pubblici consistenti sia nel far attestare falsamente la propria presenza in servizio, sia nell’allontanarsi dal posto di lavoro senza autorizzazione. L’attività investigativa, condotta anche con l’installazione di microtelecamere opportunamente occultate poste a presidio degli ingressi della struttura e del locale adibito a timbratura dei “badge” e attraverso pedinamenti ed osservazioni occulte, ha consentito di rilevare gli effettivi comportamenti dei dipendenti infedeli che, o omettendo la timbratura o cedendo il proprio “badge” ad altri colleghi, riuscivano a risultare presenti al posto di lavoro mentre in realtà si allontanavano illegittimamente. Gli impiegati, attraverso ingressi tardivi ed arbitrari allontanamenti a piedi od in auto, si assentavano durante l’orario di lavoro, senza autorizzazione, per dedicarsi ad attività di carattere privato quali soste prolungate al bar o a casa, oppure per fare acquisti presso vari esercizi commerciali. Le condotte illecite accertate dai finanzieri, oltre al danno economico cagionato, rappresentano un grave nocumento all’efficenza del servizio offerto all’utenza nonché al buon andamento della pubblica amministrazione, compromettendo il legittimo affidamento e la fiducia che la collettività ripone in chi svolge funzione pubbliche.

Nuovo Procuratore aggiunto a Catanzaro

CATANZARO – Questa mattina si è insediato il nuovo procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, che coordinerà la Procura ordinaria e si occuperà dei procedimenti riguardanti i magistrati dei distretti di Reggio Calabria e Potenza. La cerimonia di giuramento é stata presieduta dal presidente della sezione penale del Tribunale, Alessandro Bravin.

L eprime parole del nuovo procuratore aggiunto

Capomolla, che affiancherà i due aggiunti già in servizio, Giovanni Bombardieri e Vincenzo Lubero, ha assicurato «un impegno costante e senza sosta. Siamo abituati – ha detto – ai sacrifici, ma il nostro è un lavoro che sa essere molto gratificante».«L’alta qualità della polizia giudiziaria – ha sottolineato Capomolla – e del personale amministrativo».

Gratteri: «Capomolla uomo onesto»

Il procuratore Nicola Gratteri ha dichiarato che «Capomolla è un uomo serio, onesto, equilibrato ed un magistrato tecnicamente preparato. A lui è affidato un compito gravoso, coordinare ben 12 sostituti». 

Marcia indietro della Procura sul caso della piccola Cloe Grano

COSENZA – E’ iniziato il processo con rito abbreviato per tre medici del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, imputati per la morte della piccola Cloe, avvenuta nel 2014 all’ospedale di Napoli, dopo diverse visite nel nosocomio bruzio, nel corso delle quali non sarebbe stata rilevata l’invaginazione che l’affliggeva. I genitori denunciarono sei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, che non avrebbero riconosciuto la gravità delle condizioni della piccola che aveva meno di 5 mesi di vita. Il Pm Antonio Tridico ha chiesto una perizia collegiale, visto che le diverse perizie finora presentate dalle parti non sono concordi e presenterebbero delle incongruenze. «E’ una presa di coscienza da parte della Procura di Cosenza che c’è qualcosa, in questo processo, che non è andato per il verso giusto ed evidentemente , dopo aver chiesto l’archiviazione, neanche la procura è convinta di ciò che ha fatto» ha detto all’Agi Antonio Iaconetti, legale di Dino Grano, padre della bambina. «Ora si riaprono i giochi, per tutti – sottolinea Iaconetti – perché adesso è saltato il rito abbreviato per questi tre medici». Per Dino Grano «oggi è successo un fatto epocale, perché il pm che aveva chiesto per due volte l’archiviazione per tutti i medici, oggi è tornato indietro. Io sono una persona sola, ma onesta e solo le persone oneste possono fare ciò che ho fatto io – ha detto Grano – che non mi arrenderò mai e ora farò intervenire anche il ministero della sanità».

Cosenza, operazione antifrode della finanza

COSENZA – Alle ore 10.30 nella Procura
della Repubblica di Cosenza, si terrà una conferenza stampa relativa a due operazioni di servizio in corso in materia di appalti, corruzione e frode fiscale nel settore immobiliare. La conferenza sarà presieduta dal Procuratore Capo della
Repubblica Mario Spagnuolo, e sarà presente il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, Marco Grazioli.