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“Malgrado Tutto”, Tansi prende le distanze: “L’Associazione non rappresenta la Protezione Civile”

CATANZARO – In seguito alle polemiche scaturite dal servizio sulla gestione delle “emergenze migranti” e sull’operato dell’Associazione di Volontariato “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme, mandato in onda domenica 10 aprile dalla trasmissione di Rai Uno “L’Arena”, la Protezione Civile Regionale prende le distanze attraverso le parole di Carlo Tansi, Dirigente regionale dell’Uoa (Unità organizzativa autonoma), riportate da una nota dell’Ufficio stampa della Giunta Regionale.

Anche al fine di prendere le dovute distanze dalle dichiarazioni e dai deprecabili comportamenti posti in essere dal referente dell’Associazione a lungo intervistato, Raffaello Conte – si legge nella nota – si ritiene doveroso rappresentare che, nonostante su alcuni automezzi ripresi e sull’abbigliamento di alcuni operatori comparisse la scritta “Protezione Civile”, l’Associazione “Malgrado Tutto” non è titolata in alcun modo a rappresentare la Protezione Civile Nazionale o Regionale“.

La “Malgrado Tutto” – continua Tansi – è una Associazione iscritta all’Albo Regionale di Protezione Civile. Al riguardo sono in corso verifiche tecnico-amministrative per valutare, alla luce dell’evidente danno di immagine prodotto dal servizio in questione all’intero mondo del volontariato di protezione civile, la possibilità di revocare il provvedimento di iscrizione a suo tempo accordato“.

Proprio al fine di evitare tali incresciose situazioni – annuncia ancora Tansi – sono state avviate delle interlocuzioni con le Prefetture Regionali, al fine di concordare un protocollo di legalità per le Associazioni di Volontariato. Tale protocollo prevederà tra l’altro l’obbligatorietà, per tutti i componenti delle associazioni con funzioni direttive, della verifica dei “carichi pendenti” e della certificazione antimafia“.

Torna il maltempo, scattata l’allerta meteo

CATANZARO – La Protezione civile regionale, guidata da Carlo Tansi, ha diffuso un messaggio di allerta meteo valido per circa 36 ore, fino alla serata dell’8 aprile. Torna dunque il maltempo in Calabria con fenomeni temporaleschi, rovesci e, secondo quanto si legge nel bollettino, intensa attività elettrica. Le precipitazioni interesseranno tutta la Calabria, in particolare le aree del reggino, del vibonese e del catanzarese. Attese anche forti raffiche di vento.

Protezione Civile, Tansi: primi in Italia per prevenzione del rischio sismico

CATANZARO – «In una recente intervista sul Corriere della Sera, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, ha evidenziato che la Regione Calabria risulta la prima in Italia ad aver approvato la pianificazione regionale di emergenza nell’ambito del “Piano nazionale di soccorso per il Rischio Sismico” di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014, elogiando pertanto la Protezione Civile Regionale per gli sforzi compiuti, in poco tempo, in termini di prevenzione del rischio sismico». Lo afferma il dirigente della Protezione civile regionale, Carlo Tansi. «Le parole del Capo Dipartimento – aggiunge – rappresentano ovviamente motivo di orgoglio per l’importante risultato raggiunto, concretizzatosi con l’approvazione del “Programma Regionale di Soccorso per il Rischio Sismico”; risultato ottenuto per altro utilizzando risorse tecniche e professionali interne e senza alcun aggravio di costi. Tali dichiarazioni, al tempo stesso, ci incoraggiano e ci stimolano a proseguire sulla Tansistrada intrapresa, consapevoli che solo un’adeguata attività di prevenzione può contribuire a mitigare gli effetti di una, purtroppo più che eventuale, grave emergenza sismica che potrebbe colpire in futuro la nostra Regione. La storia sismica della Calabria ci racconta dei fortissimi terremoti che hanno interessato in passato diverse zone del territorio regionale e ci dà la misura dell’elevato grado di esposizione che, come oramai unanimemente riconosciuto dalla comunità scientifica, fa della Calabria la regione a più elevata pericolosità sismica dell’intera area geografica del Mediterraneo. Per tali motivi – prosegue Tansi – la protezione Civile Regionale, pur adempiendo tra mille difficoltà ai propri compiti d’istituto in ordine alla gestione delle innumerevoli emergenze idrogeologiche che affliggono il nostro territorio, sta intensificando gli sforzi nell’ambito della prevenzione del rischio sismico puntando in particolare su due specifiche attività: il censimento del grado di vulnerabilità degli edifici pubblici, con particolare riferimento agli edifici scolastici. Il corretto utilizzo dei fondi destinati all’adeguamento sismico delle strutture non può prescindere da una conoscenza dettagliata dello stato di vulnerabilità delle stesse anche e soprattutto al fine di utilizzare opportuni criteri di priorità nella gestione delle limitate risorse. La tragedia di San Giuliano di Puglia del 2002 ci ricorda poi quanto sia importante garantire la sicurezza sismica delle scuole, dove i nostri figli passano gran parte del loro tempo. Il monitoraggio della redazione e dell’aggiornamento dei Piani di Protezione civile comunali. Una recente ricognizione ha evidenziato che ad oggi, solo poco più della metà dei comuni Calabresi, ha approvato e aggiornato il Piano di Protezione Civile Comunale; e questo nonostante tutti gli sforzi fatti in passato, anche in termini di sostegno economico, per stimolare questo fondamentale adempimento. Il piano di protezione Civile Comunale rappresenta il principale presidio di prevenzione per i cittadini, soprattutto in ordine al rischio sismico. Occorre dunque operare in questo senso una adeguata inversione di tendenza. Evitando – conclude – inutili e dannosi allarmismi, dobbiamo però avere tutti la consapevolezza che la pericolosità sismica della Calabria deve rappresentare la nostra principale causa di preoccupazione e che, allo stato, non abbiamo altra risorsa di protezione disponibile se non l’attuazione di una adeguata politica di prevenzione. Il terremoto è un fenomeno naturale che non uccide. Ad uccidere sono le costruzioni dell’uomo che crollano se non costruite adeguatamente e dunque se non in grado di sopportare gli scuotimenti attesi».

Allerta meteo in Calabria, nelle prossime ore previsti forti rovesci nella zona ionica

La Protezione Civile ha diffuso un bollettino di allerta meteo per previsioni meteorologiche avverse. A partire da questa sera, mercoledì 16 marzo, e per le successive 24 – 36 ore sull’intero territorio Calabrese si prevedono precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, specie sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. Particolare attenzione viene prestate nell’area della sibaritide.

La Protezione Civile segue attentamente la situazione meteorologica calabrese

CORIGLIANO (CS) La Protezione Civile Regionale – con una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta – comunica che continua a seguire, con livello di attenzione elevato, l’evolversi della situazione metereologica di queste ultime ore sull’ intera Calabria ed in particolare sulle aree dell’Alto Ionio cosentino e dello Ionio Catanzarese e crotonese, dove, almeno fino alle ventuno di oggi, sono previste precipitazioni intense. Sin dalla giornta di ieri, venerdì undici marzo, come per altro ampiamente previsto dai bollettini metereologici dei giorni precedenti, intense precipitazioni hanno interessato l’intera fascia ionica calabrese.L’intero sistema di protezione civile regionale (Sala operativa Regionale, U.O.Territoriali provinciali, Enti locali ed associazioni di volontariato) è stato posto nella condizione di preallarme al fine di fronteggiare in modo efficace eventuali emergenze. In alcuni sporadici casi il livello di allerta è stato tale da rendere opportuna l’attivazione dei C.O.C.  – Centri Operativi Comunali – (Comuni di Corigliano Calabro e Mirto-Crosia). Al momento le situazioni di maggiore criticità, che hanno richiesto l’immediato pronto intervento della Protezione Civile, riguardano: Comune di Crotone: Alle ore 10:15 di ieri (venerdì 11 marzo), in via Sibarys, si è verificato il crollo di un muro di contenimento ubicato a ridosso di alcune abitazioni. Su segnalazione di privati cittadini, i Tecnici della U.O. Protezione Civile Provinciale di  Crotone, si sono immediatamente recati sul posto e, congiuntamente ai Vigili del Fuoco ed al personale tecnico del Comune hanno avviato e coordinato le operazioni di soccorso e messa in sicurezza.  Per motivi di sicurezza si è proceduto allo sgombero temporaneo di quattordici famiglie (circa quarantacinque persone). I lavori, proseguiti ininterrottamente per tutta la notte, continuano ancora.

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Comune di Montalto Uffugo: Nella serata di ieri (venerdì undici marzo), è stata segnalata dall’Ufficio Tecnico Comunale la riattivazione di un movimento franoso in Via Zingonaglie, compresa tra i centri abitati di Parantoro e Vaccarizzo, con interessamento strada ex provinciale benedettina.Al momento, la viabilità della stessa risulta parzialmente compromessa e,  qualora il fenomeno dovesse peggiorare, la frazione Vaccarizzo rischierebbe di rimanere isolata. L’ ufficio Tecnico Comunale ha provveduto, nell’immediato, alla risagomatura della sede stradale e ad attivare un monitoraggio visivo ogni tre ore per garantire il transito in sicurezza. Dalle prime ore di oggi è in corso un sopralluogo dei tecnici della sede provinciale della protezione Civile di Cosenza al fine di valutare lo stato di pericolo alla potenziale incolumità del pubblico transito e per valutare gli eventuali adempimenti da porre in essere.

Allerta meteo, autorità e Prociv regionale raccomandano prudenza

CROSIA (CS) – È stata diramata un’allerta meteo su tutto il territorio calabrese a partire dal pomeriggio di oggi e fino alle ore 16,00 di domani, sabato 12 marzo. Sono previste, infatti, intense precipitazioni, anche di carattere temporalesco, classificate dalla Sala operativa della Protezione Civile regionale, con livello di rischio 1 – Arancione (moderato). Il pericolo è che possano verificarsi fenomeni franosi classificati dal Piano assetto idrogeologico (PAI) come aree a rischio elevato o molto elevato. Fenomeni del genere posono provocare danni a edifici e mettere a repentaglio l’incolumità delle persone eventualmente coinvolte. Le forti piogge previste possono essere causa, a loro volta, di esondazioni: soprattutto nei corsi d’acqua a regime torrentizio possono verificarsi fenomeni di trasporto di sedimenti e attività erosiva localizzata. In ambito urbano, sono possibili allagamenti per l’insufficienza del sistema di smaltimento delle acque. Il territorio di Crosia, come molti altri in Calabria, è particolarmente soggetto, in caso di allerta meteo, a fenomeni quali quelli sopra citati, pertanto le autorità, in accordo con le dispozioni della Protezione Civile regionale, raccomandano prudenza. In caso di emergenza si possono contattare la Polizia Municipale al numero 0983-485070 o la Protezione civile al numero verde 800.840.840 e i numeri di primo intervento.

Il Dirigente della Protezione civile Tansi sui provvedimenti del Governo

protezionecivileCATANZARO – Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del tre marzo scorso, ha dichiarato lo stato di emergenza, – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – relativamente agli eventi  meteorologici eccezionali che nei giorni dal trenta ottobre al due novembre 2015 hanno colpito il territorio delle Province di Catanzaro, di Cosenza e di Reggio Calabria, ed in particolare l’intero territorio del comprensorio della Locride, provocando una drammatica alluvione che, purtroppo, ha provocato danni ingenti (completamente distrutte e interrotte la ferrovia jonica e la SS106). Sono 11.800.000,00 euro gli stanziamenti concessi. L’intero fabbisogno economico quantificato! “E’ la prova – ha detto il Responsbaile dell’Uoa “Protezione civile” regionale Carlo Tansi – della condivisione e dell’apprezzamento del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale del lavoro di ricognizione e valutazione tecnica svolto. E’ bene precisare, anche per evitare ingiustificate aspettative, alimentate in passato da scriteriate interpretazioni dei dispositivi commissariali, che i fondi stanziati per il superamento dell’emergenza sono esclusivamente finalizzati alla copertura di:
interventi realizzati dagli enti locali nella fase di prima emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dai predetti eventi calamitosi; attività poste in essere, anche in termini di somma urgenza, inerenti alla messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi; interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose”.
Tenendo ben presenti tali stringenti condizioni, nella fase immediatamente successiva agli eventi alluvionali, la protezione Civile regionale ha avviato una dettagliata e minuziosa attività di ricognizione tecnica, in collaborazione con l’Autorità di Bacino Regionale, i Centri di Competenza CAMILAB-Unical  e CNR IRPI, nonché con tutti gli enti locali coinvolti. I severi eventi alluvionali della Locride, paragonabili per intensità alle grandi alluvioni che hanno interessato la provincia di Reggio Calabria negli anni 1951 e 1953, e che, purtroppo, provocarono decine di morti e dispersi, hanno rappresentato un duro banco di prova per il quale oggi possiamo dire di essere riusciti a dare risposte adeguate. A testimonianza di quanto affermato rileviamo le attestazioni di apprezzamento e stima di numerosi sindaci del comprensorio della Locride.
Al riguardo – comunica il Dipartimento della Protezione civile regionale – si è svolta a Staiti , lo scorso ventinove febbraio, la cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza alle istituzioni ed alle persone che hanno supportato l’Amministrazione durante i drammatici eventi alluvionali del 29-30 ottobre e 1-2 novembre 2015. In tale circostanza il Sindaco ha voluto evidenziare in modo particolare il prezioso ruolo svolto dalla Protezione Civile Regionale e di tutti i suoi tecnici ed operatori che durante l’emergenza hanno affiancato e supportato la struttura comunale prestando soccorso alla popolazione e facendo tutto quanto possibile per fronteggiare la calamità in atto. Consapevoli di aver fatto esclusivamente il nostro dovere, non possiamo che essere particolarmente compiaciuti di tali manifestazioni di consenso che ci confortano e ci danno la misura della valenza del nuovo modello organizzativo della Protezione Civile Regionale che, tra mille difficoltà e non poche resistenze, stiamo cercando di proporre. Una Protezione Civile snella ed efficiente, con tecnici ed operatori qualificati in grado di attivarsi prontamente in caso di emergenza e fornire tutto il supporto necessario agli Enti locali coinvolti”. “A riprova di ciò – ha aggiunto Tansi – riteniamo opportuno, inoltre, informare che, in un incontro ufficiale tenutosi a Roma lo scorso diciassette febbraio, abbiamo illustrato al Capo Dipartimento Nazionale, Fabrizio Curcio, il processo di profonda riorganizzazione della Protezione Civile regionale avviato, ricevendo dallo stesso pieno apprezzamento e la garanzia di un sostanziale supporto. I risultati raggiunti, di cui diamo conto nella presente nota, ci stimolano a perseguire con ancora più forza gli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati e, al tempo stesso, ci convincono della necessità improcrastinabile di continuare l’azione di riordino amministrativo e trasparenza già avviata da Ernesto Forte, Dirigente del Settore protezione Civile regionale fino al diciotto novembre scorso, e che oggi inizia a dare frutti tangibili”.

Protezione civile, Sacal contro Tansi: “Vuole svuotare le sedi di Vibo e Crotone”

La Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori si esprime in merito alla delicata situazione delle sedi della Protezione Civile di Vibo Valentia e Crotone. Secondo la Sacal il responsabile della protezione civile regionale Tansi perseguirebbe “il suo perverso obiettivo di svuotare queste due sedi”. Questo un estratto della nota stampa:

“Nessuno può negare che l’amministrazione regionale sin dai suoi albori abbia dato spunti a critiche più o meno giustificate, abbia vissuto momenti difficili ed abbia attraversato parecchie marette politiche ed amministrative; quello che sta accadendo, però, negli ultimi mesi all’interno del Settore di Protezione Civile Regionale sotto la dirigenza del dott. Carlo Tansi ha dell’assurdo, a tal punto che – afferma Gianluca Tedesco dirigente della CISAL FPC – viene difficile anche soltanto farne un resoconto.
Volendo tralasciare le palesi incoerenze, le inadempienze amministrative e la dimostrata incapacità gestionale del dott. Tansi, nonché l’inopportunità di alcune sue uscite sui media che lo hanno costretto a doversi giustificare in Commissione di Vigilanza, dinanzi a consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, vogliamo oggi soltanto – continua Tedesco – focalizzare l’attenzione sulla sua assoluta mancanza di considerazione nei confronti del Consiglio Regionale e degli Amministratori tutti.”

Cosenza, la Protezione Civile raccomanda di rimanere in casa

COSENZA – Il Centro Operativo Comunale per la protezione civile è in riunione nella sede di via degli Stadi per un monitoraggio continuo della difficile situazione che si sta vivendo nella città di causa delle violentissime raffiche di vento che imperversano da qualche ora. Insieme ai tecnici ed al sub Commissario Emanuela Greco, è presente anche il Dirigente della Protezione civile regionale Carlo Tansi. Moltissime le chiamate che in queste ore stanno raggiungendo i vigili del fuoco e quanti sono deputati ad intervenire per le emergenze. A causa della possibilità di caduta di alberi ma anche del pericolo di essere colpiti da oggetti vari, dal Comitato arriva la raccomandazione ai cittadini di non uscire di casa, se non per ragioni di effettiva necessità. A Cosenza si registrano raffiche fino a 135 km/h. Numerosi i danni per sradicamento di alberi, caduta di tegole e in qualche caso anche comignoli. La Protezione Civile raccomanda di rimanere in casa, non sostare all’aperto, in particolare vicino alberi e strutture temporanee o pericolanti e nei centri urbani. Raccomanda inoltre per chi si trovasse in auto, di guidare con attenzione, in particolare sui tratti esposti alla caduta di piante e sassi, di spostare o mettere in sicurezza oggetti sensibili agli effetti del vento, come i vasi riposti sui davanzali. Chiuso intanto un tratto di viale della Repubblica per un tetto pericolante.

Dopo le polemiche che hanno investito la Prociv regionale, Enzo Bruno interviene in difesa del presidente Tansi

CATANZARO – Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, è intervenuto per esprimere la propria opinione circa le polemiche che, nei giorni scorsi hanno interessato la Protezione Civile regionale e il suo direttore, Carlo Tansi, definendole “un vecchio modo di fare politica che va oltre la semplice strumentalizzazione”. Infatti, Bruno ha voluto sottolineare la professionalità dei vertici di una struttura che, negli ultimi mesi, proprio quelli della nuova direzione, hanno dato dimostrazione di piena efficienza nella gestione delle emergenze. Bruno, nel corso della sua dichiarazione, ha fatto riferimento a quelle situazioni critiche che hanno interessato negli scorsi mesi e giorni le provincie di Cosenza e Catanzaro che, pur non prive di implicazioni negative, sono state affrontate con grande competenza “per ridurre al minimo i disagi sulle nostre comunità”. In tal senso, ha proseguito il Presidente della Provincia di Catanzaro, un ruolo importante è stato svolto proprio da Tansi e dai suoi uomini che “hanno moltiplicato gli sforzi per sopperire alle carenze strutturali di un servizio di importanza vitale per la nostra regione, così esposta ai rischi naturali”. Del resto, “cambiare un sistema che ha prodotto sprechi, ristrutturare un impianto sbagliato senza penalizzare il personale che lavora con impegno e passione, non è cosa semplice. Carlo Tansi cerca di farlo rimediando agli errori del passato nella direzione del rinnovamento e della trasparenza, senza perdere di vista l’efficienza dovuta a tutti i calabresi che sanno di vivere in un territorio fragile. Gli sforzi dovrebbero essere uniti verso quell’obiettivo per il bene comune, e non in direzione ostinata e contraria con inutili diatribe a mezzo stampa”, ha concluso Bruno.