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Il dirigente Cisal Fpc contro Tansi per lo spostamento della sala operativa della Protezione Civile

Catanzaro ( Cz) – “Siamo costretti nuovamente e nostro malgrado a ritornare sull’argomento “Tansi” il dirigente della Protezione Civile Regionale, o almeno di quello che ne rimane, viste le continue richieste di trasferimento e l’attività istituzionale ridotta a mere pubblicazioni non autorizzate e di facciata su Facebook”. E’ quanto si legge in un comunicato di Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della CISAL FPC, che interviene nuovamente sulla gestione della protezione civile calabrese e, dopo le polemiche dei giorni scorsi, attacca nuovamente il dott. Tansi responsabile regionale del settore. “Oggi siamo impegnati a rivendicare i diritti della moltitudine di lavoratori che si vedono umiliati e mortificati professionalmente dal dott. Tansi – scrive Tedeschi- che ha ben pensato, infatti, di trasferire la Sala Operativa di Protezione Civile presso lo stabile ex COMALCA dotato di un solo servizio igienico, impianti elettrici non adeguati alle vigenti normative e schermature alle finestre con poster affissi dai dipendenti!!! Per il dirigente della CISAL, una situazione paradossale, dove alcuni centri di prima accoglienza per immigrati, sono ben più decorosi degli ambienti in cui sono costretti ad operare i dipendenti di Protezione Civile in turno H24, sia di giorno che di notte, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Il tutto nell’effimera speranza che non si verifichi una qualche emergenza e personale di altri Enti (Calabria Verde, Vigili del Fuoco, etc.) non siano costretti a ritrovarsi insieme nei citati locali”. “Certo – continua Tedesco –  migliore sorte non è spettata ai funzionari allocati al piano terra della Cittadella Regionale, stipati come sardine in scatola con il buon dott. Tansi a controllarli a mò di pericolosi ergastolani pronti a fuggire in qualsiasi momento. Pertanto riteniamo utile e necessario un approfondito sopralluogo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Regionale al fine di verificare la sicurezza nei due predetti luoghi di lavoro, mentre per la verifica della sussistenza dei requisiti igienici e sanitari ci riserviamo di informare gli uffici preposti. Una situazione di grande disagio, aggravata dal fatto che a tutt’oggi non si è avuta alcuna risposta, né alcuna disponibilità di incontro al fine di capire il destino degli autisti che, utili in emergenza, sono stati poi bistrattati e criticati nonché trattati da incapaci dallo stesso Tansi che li ha lasciati a languire, diversamente degli altri dipendenti trasferiti alla Cittadella Regionale, in un limbo lavorativo veramente mortificante nella vecchia sede ex COMALCA. Un trattamento veramente indegno ed indecoroso oltre che immotivato e depauperante di risorse professionali e lavorative che invece si sono rivelate fondamentali nella gestione delle passate emergenze. Per ultimo, ma non per importanza, facciamo notare al dott. Tansi che ad oggi, e siamo a fine febbraio, non ha provveduto in alcun modo ad assegnare a tutti i dipendenti i carichi di lavoro, strumento necessario al corretto funzionamento dell’Ufficio ma anche ineludibile al fine della successiva valutazione della performance dei dipendenti. Il significato della presente quindi è quello di invitare il dott. Tansi ad impiegare meno energie e sforzi per auto elogiarsi su social media ed impiegare le sue capacità e quelle dei suoi collaboratori al fine realmente di rimettere in piedi il Settore di Protezione Civile, oramai allo sbando, partendo magari dalla rivalutazione e professionalizzazione di tutti i dipendenti che ci vedranno sempre e comunque in prima linea a difendere i loro diritti”.

Maltempo nel cosentino, esonda il fiume Crati. Massima allerta della Protezione Civile: il peggio deve ancora venire

Crati esondato alla foceCOSENZA – Il Crati è esondato in più punti a causa delle abbondanti piogge delle ultime ore e torna a minacciare l’area archeologica degli scavi di Sibari. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile.  ingenti i danni provocati alle coltivazioni agricole nelle campagne di Tarsia, a valle della diga. Chiusa la Via dell’Argine, la provinciale che collega i comuni di Tarsia, Santa Sofia d’Epiro e Bisignano. Le acque del Crati hanno trascinato di tutto. Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, ha evidenziato che «le principali criticità  sono dovute alla presenza nel fiume di rifiuti ingombranti oltre a detriti e pezzi di alberi». Sul versante ionico la zona maggiormente colpita dal maltempo è quella di Cassano allo Ionio dove sono state evacuate, a scopo precauzionale, sessanta famiglie residenti tra Sibari e Lattughelle a ridosso della sponda destra del Crati. Il direttore della protezione civilProtezione Civilee regionale, Carlo Tansi, ha effettuato un sopralluogo nella zona dove «le zone rurali e gli agrumeti sono già allagate. Abbiamo azionato le pompe idrovore per far defluire le acque ma era necessario evacuare queste sessanta famiglie anche in virtù delle pessime condizioni previste per le prossime ore». I tecnici della protezione civile hanno effettuato anche controlli in località Gergeri a Cosenza dove si registra un  ingrossamento del livello del Crati, in particolare nell’area che ospita il cantiere per la realizzazione del ponte di Calatrava. Numerose frane e smottamenti sono segnalate nei comuni cosentini di Orsomarso, Paola, Tarvena di Montalto Uffugo, Tarsia e San Martino di finita. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno effettuato molti interventi principalmente nelle zone rurali. Nella fascia tirrenica della Calabria si sono verificate mareggiate. A Paola Frana cimitero di Paolauna zona del cimitero comunale è stata chiusa perché alcuni loculi sono crollati. Intense raffiche di vento, con pioggia a tratti, anche a Catanzaro dove i vigili del fuoco sono intervenuti in diverse zone della città per degli alberi sradicati e cornicioni pericolanti. E il peggio deve ancora venire perché la morsa del maltempo non si allenterà. Molti sindaci hanno invitato i residenti ad avere prudenza negli spostamenti.

Scomparso a Girifalco un ragazzo di 20 anni

protezione civile girifalco_ragazzo scomparsoGIRIFALCO (CZ) -Risulta scomparso un ragazzo di 20 anni. A lanciare l’allarme la Protezione civile di Girifalco che sul suo profilo facebook lancia un appello: il ragazzo è “da pochi giorni arrivato presso la struttura del complesso monumentale di Girifalco. Al momento della scomparsa indossava una tuta blu, scarpe da ginnastica e una felpa rossa. Chiunque lo vedesse è pregato di avvisare le forze dell’ordine, oppure attraverso la nostra pagina Facebook”. Intanto, fa sapere la Prociv di Girifalco, le proprie squadre e i carabinieri hanno avviato le ricerche.

Inferno bianco, Tansi all’Anas: “Situazione inconcepibile”

CATANZARO – Nel drammatico pomeriggio vissuto nell’inferno bianco della Salerno-Reggio Calabria, senza assistenza e senza informazioni, le uniche notizie giunte agli automobilisti bloccati sotto la neve sono state quelle fornite dai costanti aggiornamenti della Protezione Civile della Regione Calabria  attraverso il profilo ufficiale facebook. Dopo una giornata di intensa attività, il direttore Carlo Tansi ha diffuso una dichiarazione di fuoco nei confronti dell’Anas: “È inconcepibile che una nevicata, ampiamente prevista e annunciata dalla Protezione Civile della Regione Calabria, abbia messo in ginocchio l’autostrada Sa-Rc. Questa situazione era stata ampiamente preannunciata anche all’Anas con i bollettini meteo della Protezione Civile Regione Calabria che da oltre 36 ore prevedevano nell’area colpita neve fino a 200 metri sul livello del mare. Ricordo che l’Anas e solo l’Anas, come previsto dalla legge, deve assicurare il transito veicolare – rimuovendo la neve – su una strada di sua proprietà, come l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’Anas non ha adottato alcun provvedimento preventivo per fronteggiare tale situazione. Non è un caso che le criticità sulle strade calabresi si siano verificate quasi esclusivamente sull’autostrada. La protezione civile regionale, pronta sin dalle ore 15.45 per soccorrere la popolazione, è stata messa nelle condizioni di accedere con i propri mezzi sull’autostrada per soccorrere le autovetture bloccate solo nella serata. Inoltre Anas non ha fatto assolutamente niente per bloccare il transito verso l’autostrada delle centinaia di veicoli sprovvisti di catene e gomme termiche che successivamente – per i numerosi testa-coda – hanno bloccato l’autostrada. Vorrei ricordare che la Protezione Civile della Regione Calabria è intervenuta in molti casi per mettere in sicurezza e soccorrere decine di persone, tra cui dializzati, donne in avanzato stato di gravidanza, disabili”. La sensazione è che nelle prossime ore non ci sarà quiete dopo la tempesta.

Il Tg1 presente sulle luminarie, ma non per documentare lo scandalo dell’inferno bianco

auto bloccata in autostradaCOSENZA – Il Tg1 manda l’inviato a Cosenza per le luminarie natalizie ma dell’inferno vissuto da centinaia di automobilisti bloccati ancora adesso lungo la Salerno-Reggio Calabria neppure una parola. Questa è solo una parte dello scandalo che si sta consumando in queste ore nel cosentino, colpito da una nevicata, intensa sì, ma non eccezionale e comunque ampiamente prevista.  L’altra parte riguarda le centinaia di persone abbandonate al gelo tra gli svincoli autostradali di Altilia e Cosenza, incolonnati da ore, senza assistenza e, soprattutto, senza informazioni. Inaffidabili quelle dell’Anas che nel pomeriggio aveva dichiarato riaperta una delle due corsie autostradali e che soltanto alle 19,36 comunicava attraverso il Cciss – Viaggiare informati del blocco su entrambe le carreggiate a causa di numerosi mezzi in panne o finiti di traverso per il fondo ghiacciato. Non vi è dubbio circa le responsabilità di coloro che ignorano gli obblighi di montare le catene o di transitare con le gomme termiche. Ma fatta questa doverosa premessa, si affacciano altri interrogativi circa le responsabilità di questo pomeriggio da incubo, preludio di una nottata che molte persone trascorreranno all’addiaccio. La situazione Schermata 2016-01-19 a 16.39.30ha cominciato a precipitare intorno alle ore 14. Due mezzi pesanti sono finiti di traverso sull’asfalto, causando il blocco tra Altilia e Rogliano in entrambe le direzioni. Gli incolonnamenti sono stati immediati. Almeno otto i chilometri di coda che si sono formati, mentre la neve continuava a cadere copiosa e le vie d’accesso ostruite impedivano l’intervento sia dei mezzi di soccorso, sia di quelli spargisale. E si è scatenato il caos. Peccato che nessuno abbia pensato di chiudere gli svincoli tempestivamente, evitando così che altre persone rimanessero intrappolate nel maxi ingorgo, così come non c’era stata una preventiva vigilanza per evitare che autocarri ed autoarticolati si avventurassero in autostrada senza l’equipaggiamento di legge. L’ordinanza di blocco del traffico ai mezzi pesanti è stata diffusa soltanto nel tardo pomeriggio, quando ormai il guaio era compiuto. Il calar delle tenebre ha acuito la sofferenza di chi si è trovato, e si trova tutt’ora, esposto alle intemperie, senza acqua, senza assistenza e senza informazioni. E qui veniamo all’altra nota dolente. Alle 15,03 quando la situazione era già drammatica, l’Anas diffondeva il seguente dispaccio stampa: “La nevicata che sta interessando la Calabria, sta Schermata 2016-01-19 a 16.38.13provocando dei rallentamenti in alcuni tratti dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La circolazione – consentita con catene a bordo o pneumatici invernali – nel complesso è regolare, grazie anche all’intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale dell’Anas, ma in alcuni tratti, come nella zona di Pianolago, l’asfalto scivoloso induce alla prudenza con conseguenti rallentamenti”. Una follia, perché nella zona il traffico era già bloccato da oltre un’ora con gravissime ripercussioni sulla circolazione. La diffusione di notizie non corrispondenti al vero continuava quando alle 16,50 un nuovo comunicato Anas così recitava: “Il personale dell’Anas con l’ausilio dei mezzi spazzaneve e spargisale è riuscito a rendere praticabile l’autostrada Salerno-Reggio in direzione Sud”. E mentre nelle redazioni affluivano le note distribuite dai canali ufficiali, giungevano contemporaneamente foto, messaggi, telefonate che certificavano il contrario. E testimonianze come quella del presidente del consorzio Vallecrati Maximiliano Granata, che ci ha messo nove ore per giungere da Altilia a Cosenza, o come quella del sindaco di Mendicino Antonio Palermo ancora bloccato poco dopo Altilia fin dalle 14 di ieri pomeriggio e che, forse, sarà costretto a trascorrere la notte in macchina insieme ad altre decine di malcapitati. Solo in serata, dopo ore di attesa e di rabbia, i mezzi dell’Anas coordinati dalla Prefettura di Cosenza sono riusciti a raggiungere i mezzi intraversati rimettendoli in direzione e soccorrendo i tanti automobilisti esausti con generi di conforto. Tuttavia, prima che tutti i mezzi possano lasciare quello che è già stato ribattezzato “l’inferno bianco” della A3 ci vorranno ancora ore. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il presidente della Regione Mario Oliverio. “E’ assurdo – ha tuonato il governatore – che una nevicata, peraltro ampiamente prevista e annunciata, possa mettere in ginocchio un’arteria di grande comunicazione e mobilità qual è l’autostrada Salerno-Reggio Calabria”, ha detto senza nascondere la rabbia. Oliverio ha anche già chiesto chiarimenti ai vertici dell’Anas. Anche il deputato Sebastiano Barbanti del gruppo Misto ha denunciato i gravi disservizi: “Da quasi cinque ore centinaia di automobilisti sono bloccati sull’A3 nel tratto Altilia-Cosenza in entrambe le direzioni e lasciati al freddo e senza assistenza. Ciò che sta accadendo è indegno visto che non si tratta di una eccezionale nevicata. Chiedo al presidente dell’Anas se per il 2015/2016 era stato predisposto un piano antineve per l’A3 così come è stato fatto negli anni scorsi e di verificare eventuali responsabilità per la mancata attuazione. Tutto ciò non può passare in cavalleria. Chi ha responsabilità deve pagare”.

Platì, sopralluogo della Protezione Civile nell’area della frana

PLATì (RC) – Gli scorsi giorni una frana di vaste dimensioni si è abbattuta su alcuni fabbricati di contrada Vignale, facenti parte del Comune di Platì, nel reggino. Trattandosi di un fenomeno in evoluzione e, purtroppo, potenzialmente pericoloso, già venerdì scorso, Luca Rotondi, Commissario prefettizio di Platì, insieme al responsabile dell’UTC Antonio Marvelli, ha chiesto l’intervento dell’UOA “Protezione Civile Reggio Calabria”, la quale è prontamente intervenuta nel corso della medesima notte. Gli operatori della Protezione Civile hanno, quindi, effettuato un primo sopralluogo, guidati dal Dirigente Carlo Tansi e dal funzionario responsabile del Settore Emergenze della stessa UOA, Edoardo D’Andrea.

La ricognizione ha evidenziato la presenza di un corpo franoso lungo oltre 170 metri e largo almeno 30, del tipo “scorrimento-colata” che si è abbattuto su un fabbricato, destinato a deposito, e adiacente a un edificio abitato da due famiglie che, per tale ragione, sono stati immediatamente sgomberati. Tuttavia, il corpo franoso, ha sottolineto lo stesso Tansi, ha ostruito anche il torrente “Vallone Mastro Paolo provocando un’altra situazione di potenziale danno: il pericolo, infatti, è che, in caso di ulteriori piogge, le acque del torrente, non potendo defluire liberamente, possano creare a monte dell’ostruzione un “effetto-diga” dalle conseguenze problematiche se non disastrose. Essendo un pericolo eseguire, in tali condizioni, operazioni di movimento-terra per liberare il torrente dai detriti in accumulo, la pressione idrica, divenuta a questo punto notevole, nel tratto di torrente ostruito, potrebbe causare rimobilizzazioni del corpo franoso che andrebbe a scivolare sulle decine di edifici sottostanti l’area. Al fine di evitare spiacevoli conseguenze, il tratto di territorio è constantemente monitorato dalla Protezione Civile e dai tecnici del Comune di Platì: la maggiore preoccupazione, infatti, riguarda l’evoluzione del fenomeno che potrebbe estendersi fino al centro abitato, distante meno di duecento metri dall’area di massima criticità. Solo quando l’allerta meteo si sarà allentata sarà, dunque, possibile liberare il torrente dalle ostruzioni e realizzare opere provvisorie di canalizzazione delle acque, in vista di una risoluzione definitiva, per la quale la stessa Protezione Civile ha provveduto ad avvisare dell’accaduto il Commissario per l’Emergenza Idrogeologica Carmelo Gallo, per inserire l’area nell’elenco del piano degli interventi regionali di risistemazione idrogeologica.

 

 

Calabria in ginocchio: si lavora intensamente per ritornare alla normalità

REGGIO CALABRIA – La Calabria lavora a pieno ritmo dopo i danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi. Diversi centri, con particolare attenzione su alcuni della locride rimasti isolati fino ad ora, saranno presto raggiungibili grazie al ripristino delle strade. Protezione Civile e Vigili del fuoco stanno

Ph. www.ansa.it
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lavorando incessantemente da giorni. A Reggio Calabria è giunto quest’oggi il Ministro Graziano Delrio per fare il punto della situazione.

Volontario dell’anno Francesco Dino Filato

LUZZI  (CS) – Non conosce sosta il lavoro dell’associazione di protezione civile “Tutela Civium” 12047094_951136598262736_5072209334058674149_nnell’ambito delle attività inerenti alla protezione e alla sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio ed emergenza. Il sodalizio luzzese, di cui è presidente Gianfranco Pisano, continua la propria attività di formazione e informazione anche a supporto degli enti locali. “Tutela Civium”, appunto, dopo aver collaborato alla stesura di vari piani speditivi di Protezione civile, come previsto dall’ordinanza 3606/07 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei comuni di Luzzi, Paludi, Pietrafitta, Celico, Figline Vegliaturo, Orsomarso, Altomonte, Piane Crati,  è impegnata anche nel programma “Soccorso Senza Barriere”. L’associazione Tutela Civium promuove ed organizza l’edizione 2015 il Premio memorial “VOLONTARIO DELL’ANNO FRANCESCO DINO FILATO” oggi 3 ottobre a Luzzi, in collaborazione con la Prefettura/UTG di Cosenza, il Patrocinio del Comune di Luzzi, del Comune di Belvedere di Spinello e del Centro Servizi Volontariato della provincia di Cosenza e con il supporto della Prociv Arci Regionale. Il Premio, in attuazione dei principi enunciati dalla Costituzione Italiana, è finalizzato alla valorizzazione del grande patrimonio costituito dalle numerose associazioni del territorio impegnate nel volontariato di Protezione Civile e delle tante persone che quotidianamente lo animano; alla sensibilizzazione della collettività e dei giovani verso l’impegno sociale e civile. Francesco, sensibile e altruista, è stato impegnato in diverse attività d’emergenza in ambito locale e nazionale. In modo particolare ha operato nella fase post sisma in Emilia Romagna, in forza al coordinamento operativo della colonna della Prociv Arci nazionale, gestendo la logistica del campo base di San Carlo, in località Sant’Agostino, e collaborando alla gestione del Capi – Centro assistenziale di pronto intervento. Un ottimo progetto che mette in risalto il lavoro fatto con amore dal caro Francesco Dino Filato.

 Anna Maria Schifino

Alluvione: è tempo di fare

rossanoRossano(Cs)A quasi due settimane di distanza dal nubifragio – dichiara il Sindaco – continuiamo a lavorare, senza tregua, per far ripartire la Città. Stiamo ripulendo tutto e mettendo in sicurezza le aree critiche. Stiamo operando in tempi record, dimostrando amore e dedizione per la nostra Rossano. Al momento – aggiunge Antoniotti – abbiamo una priorità: chiudere questa parentesi drammatica per ritornare alla normalità. Sicuramente – aggiunge – c’è tantissimo lavoro ancora da fare per ricostruire. Ma ce la faremo, tutti insieme. È questo il tempo delle donne e degli uomini del fare, che si rimboccano le maniche. Abbiamo avuto il conforto di molti. Su tutti quello del Presidente ‎Mario Oliverio, che soprattutto nei giorni critici non ha lasciato nemmeno per un attimo il presidio di coordinamento, garantendo massimo supporto alla macchina operativa. E insieme a lui, il Prefetto di Cosenza, il Questore, il consigliere regionale Giuseppe Graziano e la Provincia di Cosenza. Purtroppo, però, non abbiamo avuto il conforto di tutti. Soprattutto non abbiamo avuto il supporto di qualche onorevole che solo oggi, si riscopre solidale con la Città. Mai come in questo momento – precisa il Primo cittadino – le parole sono acqua; le azioni, invece, sono la forza per ricostruire. Diffidiamo dai profittatori, perché se Rossano riparte è per solo merito della gente e di tutti quegli amministratori di buona volontà.Stamani, intanto, il Sindaco Antoniotti, ha contatto il Governatore Oliverio, al quale, anche attraverso il tramite del consigliere regionale di riferimento del territorio, Giuseppe Graziano, ha chiesto che la Regione Calabria autorizzi e garantisca l’operatività, anche per questa settimana, degli operatori della Protezione Civile regionale e delle squadre di Calabria Verde – bacino di Cosenza, che anche nella giornata di ieri  hanno lavorato a pieno organico. Così come anche uomini e mezzi del Consorzio di bonifica – Bacino alto Jonio che stanno lavorando per mettere in sicurezza torrenti e fossi di scolo. Al momento, si sta operando, grazie anche al supporto degli uffici comunali, dei volontari e della Caritas diocesana, ad offrire supporto alle famiglie per la pulizia delle case e degli immobili invasi dal fango e dall’acqua. In ultimo, iniziano a registrarsi i primi riscontri agli appelli di sostegno lanciati dal Primo cittadino. A proposito, alcuni Istituti bancari , hanno fatto sapere che per le famiglie e le aziende di Rossano colpite dall’alluvione ha previsto finanziamenti agevolati per far fronte ai gravi danni subiti da edifici, giardini, attività commerciali e imprenditoriali. Nello specifico, potranno essere accordati prestiti a breve e a medio lungo termine, sarà applicata una moratoria sui finanziamenti in corso, saranno azzerate le spese di istruttoria e sarà semplificato l’iter di accesso al credito.

Allerta meteo: criticità rossa anche domani

EMERGENZAMETEO-ROSSANO-120815 (2) - CopiaUn nuovo avviso meteo della protezione civile indica che nuovi temporali si abbatteranno  su Calabria e Sicilia, specie sui settori orientali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. La Protezione civile segnala anche per domani criticità rossa (il livello più alto) per rischio idrogeologico sul versante ionico settentrionale della Calabria.