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Unical, Pupo e Costabile a Catania per ricordare Borsellino e sostenere la magistratura antimafia

RENDE (CS) – Due docenti del Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, Spartaco Pupo e Giancarlo Costabile, interverranno a Catania venerdì 19 luglio, nel giorno della strage di via D’Amelio, alla manifestazione promossa dalla Fondazione “La città invisibile”, presieduta dalla Prof.ssa Alfia Milazzo, per ricordare il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta e sostenere l’azione della magistratura antimafia. L’evento si terrà nella Chiesa di San Martino dei Bianchi (in via Vittorio Emanuele II, 189), alle 16.45, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del magistrato Nicolò Marino e dell’avvocato Enzo Guarnera. 

Il sostegno a Gratteri

Pupo e Costabile hanno nei giorni scorsi diffuso un appello in favore dell’azione giudiziaria che il Procuratore della DDA di Catanzaro, Nicola Gratteri, sta portando avanti per fare piena luce sui legami tra politica, burocrazia e mafia in Calabria.

Omaggio a tutte le vittime di mafia

«Abbiamo accettato l’invito – affermano Pupo e Costabile – non solo per rendere omaggio in terra siciliana al sacrificio di Borsellino e della sua scorta, e idealmente, attraverso loro, a tutte le vittime delle mafie, ma soprattutto per attualizzare il loro alto senso dello Stato a tutela delle istituzioni democratiche di questo Paese. Vogliamo – continua la nota dei due docenti Unical – spiegare le ragioni per le quali oggi sia prioritario schierarsi senza ambiguità di sorta al fianco della magistratura antimafia nello sforzo di stroncare le infiltrazioni mafiose nei diversi centri di potere. Se non si aggredisce la zona grigia della borghesia mafiosa e non si destruttura la cultura della connivenza e della complicità, il rischio è di dover convivere con una organizzazione statuale a sovranità limitata. Il compito della cultura, e in modo particolare dell’università, è promuovere in modo chiaro e netto una nuova opera di civilizzazione statuale, che non può in alcun modo tollerare la presenza organizzata di poteri paralleli e occulti portatori di interessi non compatibili con quelli dello Stato e della Costituzione. La partita comincia adesso, diceva Paolo Borsellino, ed è la partita della difesa culturale delle nostre istituzioni».

Locandina Catania per Borsellino (1)

«La cultura si schieri con Gratteri», il messaggio dei docenti Costabile e Pupo

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Esprimiamo forte preoccupazione – dichiarano Spartaco Pupo e Giancarlo Costabile, docenti del Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria – per il clima di isolamento e indifferenza nei confronti delle recenti inchieste giudiziarie condotte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in materia di corruzione e infiltrazione mafiosa nella pubblica amministrazione».

«Il lavoro condotto dalla magistratura antimafia in Calabria, e in modo particolare da Nicola Gratteri, sta evidenziando un contesto di diffusa illegalità che, pur in attesa dei doverosi approfondimenti e riscontri processuali, mette già in risalto la drammatica condizione in cui versa il tessuto socio-economico della nostra regione e, di conseguenza, la tenuta complessiva delle istituzioni e dell’ordine democratico.  Se non si interviene in questa fase, il rischio – continua la nota dei docenti dell’Unical – è di dover rassegnarci a convivere con apparati politico-istituzionali gravemente inquinati, attraversati da poteri paralleli e occulti, secondo un modello di organizzazione delle relazioni sociali di stampo tipicamente sudamericano, più che europeo. Le minacce e le diffide al procuratore Gratteri rendono ancora più urgente una presa di posizione netta da parte della società civile e culturale di questa terra, a partire dalle università, che non possono scegliere come registro il silenzio, ma devono piuttosto trovare il coraggio di far sentire la propria voce a sostegno di chi, come Gratteri, è impegnato in prima linea non solo nei confronti della repressione dell’apparato militare delle cosche, ma anche verso la destrutturazione di quelle dinamiche di corruzione e feudalità che attraversano la storia delle classi dirigenti locali Il voto di scambio tra politica e mafie, ad esempio, come denunciammo in un convegno tenutosi ad Arcavacata già nel novembre 2016, è la prova inconfutabile della storica vocazione delle classi dirigenti calabresi al rapporto con i poteri occulti deviati e massomafiosi, una tendenza che va compiutamente messa in discussione e stigmatizzata pubblicamente con prese di posizione ufficiali, senza ambiguità e reticenze di sorta, per costruire, nello spazio pubblico e della convivenza civile, una vera “cultura dello Stato”, come amava chiamarla il giudice Paolo Borsellino. Il compito delle università, soprattutto in Calabria, non è solo quello di laureare i nostri giovani ma è anche quello di promuovere un percorso di formazione critica delle coscienze in grado di farsi educazione alle regole e acquisizione dei princìpi e valori fondanti dello Stato. La legittimazione, sotto ogni forma, tacita o palese, dell’anti-Stato, in una terra in cui lo Stato, attraverso i suoi uomini migliori, cerca di affermarsi come potere civilizzatore, non è più ammessa»

 

 

Spartaco Pupo porta David Hume al “Libriamoci” di Cetraro

COSENZA – Nuovo appuntamento con “Libriamoci, giornata di lettura nelle scuole”. Il Liceo “S. Lopiano” di Cetraro, nell’ambito della quarta edizione della rassegna, ospiterà il prof. Spartaco Pupo, docente di Storie delle dottrine politiche all’Università della Calabria e traduttore e curatore del volume di David Hume, Scritti sulla guerra (1745-1748), appena pubblicato dall’editrice Mimesis di Milano. 

Il volume presentato per la prima volta proprio a Cetraro

Si tratta della prima edizione italiana degli scritti sulla guerra del grande pensatore scozzese: “L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo”, “L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese” e “La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino”. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si rivelano estremamente attuali per l’interpretazione degli odierni scenari di guerra. Gli studenti leggeranno per l’occasione alcuni dei brani più significativi del libro e rivolgeranno alcune domande a Spartaco Pupo, tra i massimi esperti proprio del pensiero di Hume, sulla relazione tra il testo e le principali correnti di pensiero filosofico e politico del ‘700, nonché sulla possibile attualità di Hume.

Gli altri interventi

All’incontro presenzieranno, oltre naturalmente al Prof. Pupo, Il Dirigente Scolastico del Liceo Lopiano Prof. Graziano Di Pasqua, la docente di filosofia della stessa scuola Prof.ssa Giovanna Renella, il consigliere regionale On. Giuseppe Aieta e il sindaco di Cetraro Prof. Angelo Aita.