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Polizia di Stato, alla Questura di Cosenza altri encomi e riconoscimenti solenni

COSENZA – Di seguito alle celebrazioni per il 164° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, oggi nella sala riunioni della Questura di Cosenza, si è svolta una cerimonia di premiazione nella quale sono stati consegnati ulteriori riconoscimenti  al personale della Polizia di Stato che si è distinto in particolari operazioni di servizio, oltre a quelli già consegnati in Piazza XV marzo lo scorso il 26 maggio. Durante la sobria cerimonia, il Questore di Cosenza Dr. Luigi Liguori, ha elogiato il rendimento degli operatori della Polizia di Stato, sottolineando le capacità professionali e umane di chi opera spesso in situazioni di difficoltà ma sempre efficacemente al servizio del cittadino. I riconoscimenti, tutti del Signor Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, consegnati durante la cerimonia sono qui di seguito riportati:

Encomi Solenni

al Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato dr. Cataldo Pignataro;

all’Ispettore Capo della Polizia di Stato Rocco Botta;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Franco Borrescio;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Ferdinando Franco.

Encomi

al Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato dr. Pietro Gerace;

al Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato dr. Cataldo Pignataro;

all’Isp. Sup. della Polizia di Stato Sergio Ciardullo;

all’Isp. C. della Polizia di Stato Raffaele De Marco;

all’Isp. C. della Polizia di Stato Carmelo Rizzo;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Luca Albanese;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Roberto Stefanizzi;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Mariarosa Musmanno.

Lodi

All’Ass. C. della Polizia di Stato Francesco Falvo;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Carlo Alibrando;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Massimiliano Reda;

all’Ass. C. della Polizia di Stato Albanese Luca;

 

Daspo a carico di 26 tifosi per gli incidenti di Acri-Castrovillari

Indicenti Acri Castrovillari 3COSENZA – Costano caro a 26 tifosi gli incidenti provocati nel corso di Acri-Castrovillari, match del Indicenti Acri Castrovillari 2
campionato di Eccellenza dello scorso 28 febbraio. A loro carico la Questura di Cosenza, in relazione ai rapporti stilati dagli agenti del commissariato di Castrovillari e dai carabinieri della stazione di Acri, ha emesso altrettanti provvedimenti di Daspo per un totale di 40 anni di divieto di accesso su tutto il territorio nazionale a manifestazioni sportive di qualsiasi genere. I destinatari del Daspo sia all’inizio, sia durante che alla fine della partita, hanno provocato danni alla struttura dello stadio, a veicoli di proprietà di diversi spettatori, nonché ad un’ auto di servizio dei Carabinieri della locale Stazione. Alcuni tifosi, a seguito dei tafferugli sopra menzionati, riportavano lesioni. I provvedimenti saranno notificati nei prossimi giorni dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri.

Atti osceni davanti a minorenni, arrestato un calabrese a Bologna

BOLOGNA – Un calabrese di 24 anni è stato arrestato a Bologna dalla Polizia per atti osceni compiuti davanti a minorenni e per minacce gravi. Il giovane, originario di Lamezia Terme, si è abbassato i pantaloni e si è masturbato in piazza Verdi, zona universitaria, mentre passavano alcuni bambini usciti da una scuola. Poi, quando una donna gli ha detto di smetterla, l’ha presa a male parole, minacciandola di morte. Sul posto è intervenuta una volante e l’uomo è stato bloccato e portato in questura. Nei giorni scorsi, sempre a Bologna, c’era stato un arresto per corruzione di minori: i Carabinieri erano intervenuti in un parco pubblico della periferia, dopo le segnalazioni di ragazzine molestate da un pensionato.

Software e stampante donate dall’Anps alla questura

COSENZA – L’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Cosenza, presieduta dal Sostituto Commissario in quiescenza Francesco Greco, ha donato alla Questura una nuova strumentazione tecnologica, costituita da una costosa stampante e da un innovativo software, che consentirà agli uffici di velocizzare i tempi di stampa e quindi di rilascio delle autorizzazioni di polizia in materia di armi. Si tratta di un contributo particolarmente importante poiché nel corso dell’ultimo anno, con l’introduzione dell’obbligo di presentazione della certificazione medica di idoneità, le istanze pervenute alla Questura di Cosenza erano raddoppiate, mettendo in difficoltà il personale addetto. Il Questore Liguori ha ringraziato Greco per la sensibilità e per il contributo che quotidianamente offre, attraverso l’Associazione, a favore della cultura, della sicurezza e della legalità.

Abbordano prostitute, interviene la polizia. Sette veicoli sequestrati

ROSSANO (CS) – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Rossano hanno sequestrato la vettura a sette automobilisti che si erano fermati sul bordo della statale 106, a Corigliano Calabro, a parlare con sei prostitute di nazionalità romena, così come previsto da un’ordinanza del sindaco di Corigliano. In base alla stessa ordinanza, gli automobilisti e le donne sono stati multati. A due delle donne controllate, gli agenti hanno anche notificato l’avviso di inizio del procedimento amministrativo che prevede la successiva emissione del decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatorio. Una terza donna è stata infine denunciata in stato di libertà per inosservanza al foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel comune di Corigliano Calabro emesso dal Questore di Cosenza Luigi Liguori.

La Questura emette provvedimenti DASPO a carico di tifosi e calciatori

Cosenza ( Cs) – In relazione ad alcuni episodi verificatisi in occasione di incontri di calcio, disputatisi presso il locale Stadio San Vito Gigi Marulla, e presso  il campo sportivo comunale di Cariati (CS),  al termine di attività d’indagine svolte dalla Polizia di Stato, il Questore di Cosenza Luigi Liguori, ha emesso  una serie di  provvedimenti (cd. DASPO), alcuni già notificati ai destinatari altri in corso di notifica, tesi a precludere l’accesso presso le strutture sportive, nei confronti di talune persone per le quali è stata accertata la personale responsabilità in merito ad alcune situazioni accertate. In particolare, durante l’incontro di calcio “Cosenza – Catanzaro” disputatosi presso il campo sportivo “San Vito Gigi Marulla” il 14.02.2016, nel settore “curva sud” riservato ai tifosi locali, A.L. di anni 44, deteneva ed utilizzava un fumogeno, pertanto l’8.03.2016 veniva emesso provvedimento della durata di anni 1 (uno); Analogo provvedimento, della durata di anni 1 (uno), veniva emesso a carico di M.M. di anni 36, il quale, durante la partita “Cosenza-Catanzaro” disputatasi presso lo stadio “San Vito Gigi Marulla” il 14.02.2016, nel “settore curva sud” riservato ai tifosi locali, deteneva ed utilizzava un fumogeno; Inoltre, sempre nelle stesse circostanze dell’incontro “Cosenza-Catanzaro” del 14.02.2016, nel “settore ospiti” B.W. di anni 44 deteneva, accendeva e lanciava un fumogeno che deflagrava sulla pista di atletica limitrofa al rettangolo di gioco, a carico dello stesso in data 08.03.2016 emesso provvedimento di anni 1 (uno) ;Provvedimento di anni 1 (uno) emesso il 02.03.2016 a carico di S.S. di anni 25, il quale durante la partita “Cosenza-Catania” disputatasi allo stadio “San Vito Gigi Marulla” di Cosenza in data 23.01.2016, nel “settore riservato ai tifosi ospiti” deteneva accendeva e lanciava un fumogeno/petardo, che deflagrava sulla pista di atletica delimitante il rettangolo di gioco. Altro provvedimento emesso in  data 02.03.2016 a carico di E.F. di anni 27 perché lo stesso, al termine della partita “Cosenza-Como” disputatasi presso lo stadio “San Vito Gigi Marulla”, dal “settore curva sud” riservato ai tifosi locali, scavalcava la recinsione invadendo il rettangolo di gioco. Provvedimento, della durata di anni 1 (uno), emesso in data 02.03.2016 a carico di B.F. giocatore della squadra “I Cariatis”, il quale durante l’incontro di calcio “I Cariatis-Real Terranova da Sibari”, disputatosi in data 10.01.2016 sul campo sportivo di Cariati (CS), veniva espulso, unitamente ad altro giocatore della squadra ospite, e dopo l’espulsione provocando l’altro giocatore, lo colpiva altresì con un pugno al volto.

Cosenza, rissa tra militanti politici e membri dei locali centri sociali

COSENZA – Questa mattina era prevista a Cosenza un’iniziativa dell’Associazione Politica “Sovranità – Prima gli Italiani”. Circa 10/15 militanti provenienti da Lamezia Terme e appartenenti alla medesima Associazione si sono recati a Cosenza dove avrebbero dovuto svolgere, muniti di gazebo, attività di propaganda politica non preannunciata, però, alla Questura del luogo. Venuti a conoscenza dell’iniziativa, un gruppo di una trentina di aderenti al locali Centri Sociali si sono appostati nei pressi di Piazza Scura con lo scopo di fronteggiarli e impedire lo svolgimento della manifestazione. Entrati in contatto, i due gruppi hanno dato vita a una rissa, al termine della quale uno degli appartenenti ai Centri Sociali è rimasto ferito. Solo l’intervento della Polizia di Stato ha evitato che l’azzuffata degenerasse, evitando conseguenze peggiori, poichè, pur perseverando nelle aggressioni, i manifestanti hanno iniziato a disperdersi. Sedata la rissa, alcuni membri dell’Associazione sono stati accompagnati in Questura per essere identificati, così come alcuni appartenenti ai Centri Sociali, già noti. Pertanto, il personale della Polizia di Stato della Questura di Cosenza, alle direttive del Questore Luigi Liguori, ha denunciato alle Autorità Giudiziarie alcuni autori della rissa, mentre altri sono stati segnalati al termine delle attività di polizia giudiziaria.

 

 

 

 

Cosenza, incendio doloso, resistenza e minacce a poliziotto, arrestato un romeno senza dimora

Cosenza ( Cs) – Nelle prime ore di oggi personale  della Polizia di Stato ha tratto in arresto BOBI Laczi, cittadino romeno di anni 31, senza fissa  dimora, per incendio doloso, nonché resistenza, lesioni e minacce a P.U. In occasione della Fiera di San Giuseppe su disposizione del Sig. Questore di Cosenza, dr. Luigi Liguori, sono stati intensificati i servizi di vigilanza volti alla tutela della sicurezza pubblica con l’impiego di equipaggi e di personale appiedato, anche con il concorso delle altre Forze di Polizia. La Polizia di Stato ha messo in campo i Poliziotti di Quartiere con orari diurni e gli equipaggi automontati in orari serali e notturni. Durante uno di questi servizi in Viale Mancini, interessato dalla massiccia presenza di espositori che ivi permangono,  la volante in uno dei frequentissimi passaggi veniva fermata da una donna. La stessa  si era spaventata ed allarmata vedendo una  persona che stava appiccando fuoco ad alcuni cartoni posti al di sotto di un camper in sosta. Il soggetto in questione, poi identificato per  BOBI Laczi, in evidente stato di ubriachezza, aveva  posizionato sotto un camper alcuni cartoni ed avendovi  dato fuoco, si sedeva sul marciapiede per  osservare il propagarsi delle fiamme. La donna riferiva inoltre di aver visto scendere dal camper, già  avvolto dal fumo, un uomo ed una donna che, successivamente, si accertava essere venuti a Cosenza per visitare la fiera. Il personale dell’UPGSP, intervenuto prontamente sul posto, dopo essersi accertato che la coppia era fuori pericolo, si attivava immediatamente per identificare l’autore dell’incendio.  Raccolte le testimonianze dei presenti circa la descrizione del soggetto, gli operatori di Polizia effettuavano un controllo a piedi nella zona e rintracciavano il medesimo in prossimità di un supermercato della zona, nuovamente intento ad incendiare numerosi cartoni ed altro materiale accumulati in un container posto sul retro dell’esercizio commerciale. Alla vista degli agenti il cittadino romeno si dava alla fuga ma veniva inseguito e  bloccato dagli stessi. L’uomo opponeva una forte resistenza e, in preda agli effetti dell’alcool, colpiva ripetutamente gli agenti con spintoni e calci, minacciandoli di morte. Tuttavia veniva vinta la resistenza e accompagnato in Questura dagli agenti lo stesso  veniva identificato e tratto in arresto per i reati di incendio doloso, resistenza, lesioni e minacce  a P.U. I servizi di vigilanza effettuati dalla Polizia di Stato in occasione della Fiera di San Giuseppe, che attira come ogni anno numerosissimi visitatori, continuano  senza sosta ed in maniera sempre più incisiva. Analoghi servizi vengono attuati anche per quanto riguarda la movida cosentina per continuare a proteggere i più giovani dai pericoli della vita notturna.

 

Operazione contro la ‘ndrangheta a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – A Reggio Calabria, chiunque voglia intraprendere un’attività economica o commerciale, non deve rivolgersi soltanto allo Stato o agli enti locali per le relative autorizzazioni amministrative, ma deve ottenere soprattutto il nulla osta da parte delle cosche che controllano il territorio e che formano il cosiddetto sistema Reggio. Uno scenario inquietante ma che corrisponde alla realtà secondo quanto accertato dalla Polizia di Stato che ha condotto questa mattina una vasta operazione contro le cosche facenti capo alle famiglie De Stefano, Franco, Rosmini, Serraino e Araniti. Agli ordini del capo della squadra mobile reggina Francesco Rattà, su direttive del questore Raffaele Grassi, gli agenti hanno eseguito 19 provvedimenti cautelari, tra cui 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora, su ordine della Direzione distrettuale antimafia. I reati contestati gli arrestati vanno dall’associazione mafiosa, al concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di materiale esplosivo, intestazione fittizia di beni e rivelazione del segreto d’ufficio. Eseguite anche numerose perquisizioni. Tra gli arrestati c’è anche l’avvocato Giorgio De Stefano, che in passato aveva già scontato un condanna a tre anni e mezzo di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Attualmente era libero. Secondo gli investigatori, ha sempre rappresentato, e rappresentava tuttora, il faro della cosca De Stefano, capace di elaborarne alleanze e strategie, con un’impronta tipicamente manageriale, in grado di individuare le attività criminali più lucrose da mettere in atto. Alle forze dell’ordine è giunto anche il plauso del Ministro dell’Interno Alfano: “A Reggio Calabria gli uomini della Polizia di Stato, coordinati eccellentemente dai magistrati, hanno inferto un colpo durissimo al crimine organizzato, con una serie di arresti e di importanti sequestri. I destinatari di questi provvedimenti – aggiunge il titolare del Viminale – sono tutti esponenti di cosche di spicco locali e in particolare, tra le persone ai domiciliari, figura pure una donna, indagata per il reato di rivelazione di segreti d’ufficio con l’aggravante di finalità mafiosa, commesso durante il periodo nel quale era un impiegata interinale presso l’Ufficio del Gip di Reggio Calabria. Tutto questo è frutto del lavoro instancabile della nostra Squadra-Stato”. La donna a cui il Ministro Alfano si riferisce è Maria Angela Marra Cutrupi di 52 anni che lavorava, come impiegata a tempo determinato e con mansioni esclusivamente esecutive, all’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria. La donna avrebbe informato alcuni indagati dell’esistenza di un’inchiesta a loro carico. Questa notte è stata arrestata con l’accusa di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio aggravata dalla circostanza di aver agevolato la ‘ndrangheta. Assieme a lei – e con la stessa accusa – è finito in manette anche il marito Domenico Nucera, a cui la donna avrebbe rilevato le informazioni coperte da segreto, apprese negli uffici giudiziari, che sarebbero poi state riferite da quest’ultimo al fratello Carmelo Salvatore Nucera.

Continua con successo la nostra azione di contrasto alla malavita organizzata. Questa mattina, infatti, è stata messa a segno un’ulteriore operazione di successo a Reggio Calabria che ha colpito numerose cosche reggini tra cui De Stefano, Franco, Rosmini, Serraino e Araniti aderenti al cartello Condelliano. Auspichiamo che sia stato assetato un duro colpo al cosiddetto “Sistema Reggio” che mortifica l’economia e blocca lo sviluppo perchè costringe alla stretta morsa delle estorsioni e del pizzo. Per questo rivolgo i miei ringraziamenti alla polizia e alla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria  per l’ottimo lavoro. Operazioni come questa dimostrano che è possibile ribellarsi alle estorsioni grazie al supporto e al sostegno dello Stato“. Questo il commento di Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni Culturali e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra.

I presunti rapinatori di Zumpano forse preparavano un altro colpo in Calabria (AUDIO)

COSENZA – Stavano preparando un altro colpo, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine prima di poter agire. Si tratta di Antonio Fortunato e Massimo Niro, entrambi residenti in Lombardia ed arrestati per aver rapinato lo scorso 14 dicembre il Brico Center dell’area commerciale di Zumpano.
Antonio Fortunato è stato fermato sabato sera dai carabinieri della Compagnia di Girifalco a bordo di un’auto che aveva rubato poco prima a Maida. Sul veicolo, rintracciato grazie al Gps e sul quale viaggiava un’altra persona, Domenico Iommello, residente in provincia di Milano, i militari dell’arma avevano rinvenuto due kalashnikov con i numeri di matricola cancellati ed una sessantina di cartucce. In una casa che i due avevano preso in affitto a Lamezia Terme i militari hanno trovato successivamente una pistola calibro 9, anche questa con la matricola cancellata. Le indagini sono poi proseguite ed hanno consentito di mettere in collegamento questo episodio con la rapina consumata a Cosenza. Nessuna traccia però del bottino, oltre centomila euro in contanti, anche se sono in corso gli accertamenti della magistratura. Con ogni probabilità i due arrestati fanno parte di una più articolata organizzazione dedita alle rapine. Antonio Fortunato e Massimo Niro hanno precedenti specifici per colpi consumati in diverse località italiane. Di seguito l’intervista al dirigente della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini.

Alla conferenza stampa organizzata presso la Questura di Cosenza era presente anche il procuratore aggiunto di Cosenza. “Il risultato, ottenuto in così poco tempo – ha detto – è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo che si tratti di una batteria di professionisti. Erano organizzati e preparati – ha aggiunto la Manzini – E’ stato fondamentale il lavoro svolto dalla squadra mobile. Uno dei due rapinatori era stato già fermato in provincia di Catanzaro, a Girifalco, e trovato con tante armi tra cui kalashnikov”. Infatti, gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a Fortunato nel carcere di Catanzaro, mentre Niro è stato raggiunto nella sua abitazione a Cologno Monzese. Le immagini adeso non si fermano. E’ caccia aperta ai presunti basisti dell’organizzazione.