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Tromba d’aria, attivato in regione il tavolo tecnico per l’impianto Corap

CATANZARO – Dopo il sopralluogo che si è svolto ieri nell’area industriale di Crotone a seguito dei gravi danni dovuti al maltempo si è attivato nel tardo pomeriggio di ieri, nella Cittadella regionale, il Tavolo tecnico coordinato dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, alla presenza del Prefetto di Crotone Di Stani, del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dell’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, del Consigliere regionale Flora Sculco, del Sindaco di Crotone Ugo Pugliese, dei rappresentanti del Ministero all’Ambiente, dell’Ispra, di Arpacal, Mattm, Comune di Crotone, Corap e Syndial (Eni) per quanto concerne l’impianto consortile Corap per il trattamento delle acque di falda del sito Syndial, danneggiato dalla tromba d’aria delle scorse ore.

Durante il Tavolo l’Assessore Rizzo ha confermato la disponibilità della Regione a rilasciare le necessarie autorizzazioni per l’utilizzo delle vasche come stoccaggi dei reflui o rifiuti se trasportati, prendendo atto che non vi è stato alcun sversamento a mare e rassicurare la collettività. Syndial ha garantito che non vi è stato sversamento e ha dato rassicurazioni che non avverrà neanche in futuro. In particolare, la società ha informato, come da lettera inviata agli Enti, che dopo avere fermato ieri per poche ore l’attività della barriera, questa mattina la stessa è stata riavviata per assicurare il minimo tecnico, con nessuna conseguenza sull’effetto di confinamento della barriera.Il Tavolo tecnico di coordinamento fra Regione, Prefettura, Dipartimento di Protezione Civile, Corap/Cogei, Syndial, Arpacal, Mattm e Ispra monitorerà gli interventi di riparazione dell’impianto Corap e l’operatività della barriera secondo i tempi tecnici indicati, fermo restando la necessità, chiesta fermamente anche dal Presidente Oliverio, di essere pronti con un Piano B per eventuali imprevisti. La società Syndial ha confermato che l’acqua pompata dalla falda sta andando già nei serbatoi di stoccaggio e ha anche confermato la propria disponibilità al supporto tecnico per la risoluzione dei problemi all’impianto Corap (con proprio magazzino di stoccaggio), ed indica di aver già individuato delle vasche, interne al Sito, per lo stoccaggio dei reflui in linea con tempi tecnici di intervento indicati dal Corap e Cogei (circa 8- 10 gg).Per il Piano B, la società ha comunicato di aver verificato la disponibilità di una Nave (10.000 ton) per stoccaggio e per eventuale trattamento presso il proprio impianto Taf di Priolo (verificata capacità di trattamento). Al riguardo ha esplicitamente richiesto al Capo Dipartimento Borrelli di verificare, stante la straordinarietà, l’adeguato strumento autorizzativo. Borrelli e Oliverio si sono dichiarati soddisfatti delle misure già adottate da Syndiald’intesa con Corap/Cogei, fermo restando l’opportunità, ribadita da Oliverio, di individuare per tempo ulteriori siti di stoccaggio dentro e fuori Regione; ciò è stato rafforzato dal Capo Dipartimento Borrelli che ha invitato a sua volta il Mattm a fare le necessarie verifiche.

Il ministro cinese Li Bin oggi in Calabria. Sarà ricevuto da Oliverio

CATANZARO – Stamattina, alle ore 11.30, il Presidente ed il Vicepresidente della Giunta regionale, Mario Oliverio e Francesco Russo, riceveranno presso la Sala della Presidenza della Regione Calabria  il Ministro consigliere per l’economia e commercio dell’ Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese Li Bin con il quale Oliverio aveva avuto già un breve e cordiale colloquio nelle settimane scorse a Roma.

L’incontro sarà l’occasione per far conoscere al ministro Li Bin, che si fermerà per tre giorni in Calabria, le bellezze  e le potenzialità della nostra terra e per consolidare i cordiali rapporti tra la Cina e la nostra regione che, nello scorso mese di giugno, hanno portato ad un primo accordo con i tour operators cinesi che prevede l’arrivo in Calabria di circa 2500 turisti cinesi nella prima annualità del progetto.

Considerata l’importanza della visita, si pregano i colleghi di assicurare la loro presenza all’incontro di questa mattina in Cittadella.

Giuseppe Giudiceandrea sui vitalizi degli ex consiglieri regionali

CATANZARO – «Su mia proposta è in corso l’iter per l’approvazione di una legge regionale che impone un piccolo sacrificio a chi gode del vitalizio. La mia legge prevede un taglio delle somme ad oggi percepite dagli ex consiglieri regionali, in misura compresa fra il 6 ed il 13%, un sacrificio per alcuni, la riduzione di un privilegio per altri. Leggo delle intenzioni del governo centrale di azzerare i trasferimenti alle regioni nel caso non provvedano a legiferare in materia. Credo che sia venuto il momento di abbandonare i tentennamenti, le illazioni di incostituzionalità e di populismo, ed approvare con decisione ed all’unanimità la nostra Legge. Sarà l’occasione giusta per dimostrare che la Calabria indica la via al resto del Paese».

Queste le dichiarazioni del consigliere regionale e capogruppo di Democratici e Progressisti Giuseppe Giudiceandrea in merito alla manovra finanziaria varata dal governo che prevede tagli che la proposta di legge regionale anticipa in Calabria.

«Ribadisco – continua Giuseppe Giudiceandrea – quanto sia necessario disciplinare il nuovo sistema contributivo e agire sui vitalizi degli ex consiglieri regionali. Avremo così un risparmio consistente pari a 1 milione e 900mila euro all’anno. Far partire questo segnale dalla Calabria, non mi stancherò mai di sottolinearlo, è  un messaggio politico forte per tutti e un esempio da seguire».

Nuovo ospedale, segretari Pd Cosenza, «Occhiuto decida in fretta cosa fare»

COSENZA – «Il sindaco Occhiuto rischia di far perdere alla città di Cosenza una grande occasione. Le risorse ci sono – 245 milioni di euro sul Patto per la Calabria – ma si continua a rimandare la decisione sulla realizzazione del nuovo ospedale». Questo quanto si legge in una nota stampa a firma dei segretari del circoli PD di Cosenza Mario Petrozza e Tommaso Guzzi.

«Nel frattempo mentre la Regione, così come l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, hanno individuato Vaglio Lise come l’area più idonea per la realizzazione del nuovo ospedale, il Comune di Cosenza latita. Non c’è stato alcun pronunciamento dell’amministrazione comunale sulla migliore soluzione emergente dallo Studio di fattibilità. Occhiuto ha rimandato per mesi il consiglio comunale ad hoc per decidere, come spetta per legge, l’ubicazione del nosocomio. E solo a fine giugno la maggioranza ha dato mandato al sindaco di continuare la contrattazione con il presidente della Regione Mario Oliverio. Il Pd aveva tentato di trovare un punto di incontro, aggiornando la seduta del consiglio comunale entro 15 giorni per poi arrivare alla scelta definitiva. Decisione non condivisa e oggi ci troviamo a dover attendere ancora la decisione di un Consiglio comunale. Consiglio che ancora, a distanza di mesi, non viene convocato. Nel frattempo la Regione, così come ha annunciato il consigliere Carlo Guccione, non potendo ulteriormente protrarre i tempi di conclusione della Conferenza di Servizi, con delibera dello scorso 11 ottobre ha preso atto degli esisti dello studio di fattibilità e della Conferenza di servizi istruttoria. Tutti concordi, dunque, su Vaglio Lise. La Conferenza di Servizi si è conclusa e spetta ora al sindaco convocare il consiglio comunale ad hoc per procedere spediti verso la realizzazione del nuovo ospedale. Occhiuto la smetta con i giochi di potere, i ricatti e si proceda spediti verso un accordo definitivo, evitando di tradire, ancora una volta, i cosentini. Il rischio concreto è che la città di Cosenza possa perdere il nuovo ospedale e che si decida di puntare su altri siti. Le attuali condizioni dell’Annunziata richiedono però provvedimenti urgenti, non si può più aspettare. Si riducono drasticamente i posti letto disponibili, le criticità aumentano, così come i problemi strutturali, visto che l’edificio risale al 1939 e necessita di interventi di carattere strutturale, funzionale e impiantistico. Dunque, si metta un punto su questa querelle. Il giudizio finale premia Vaglio Lise, ora il Comune faccia la sua parte e il sindaco si assumi le sue responsabilità con la convocazione del Consiglio che porti a una decisione finale. La città di Cosenza è stanca di aspettare». 

Regione, 11,5 milioni a imprese e privati per danni alluvionali

CATANZARO – Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 6 settembre 2018 la Calabria, per la prima volta nella sua storia amministrativa, ha ottenuto il riconoscimento di importanti risorse da destinare ai privati ed ai titolari di attività produttive che hanno subito – negli ultimi tre anni – danni a causa di alluvioni per i quali il Governo ha concesso lo stato di emergenza di protezione civile.

Si tratta di un risultato importante, conseguito dopo una incisiva e complessa attività istruttoria svolta dalla U.O.A. Protezione Civile regionale, che consentirà ad un gran numero di imprenditori e famiglie calabresi di poter ricevere il giusto ristoro dopo eventi drammatici che hanno provocato gravi problemi, oltre che al territorio, anche alle case, alle aziende, agli esercizi commerciali.

Nello specifico, verranno erogati complessivamente 11,5 milioni di euro, di cui 5,5 milioni per danni alleattività produttive e 6 milioni di euro, per danni ai privati, che riguarderanno la quasi totalità del territorio calabrese, in virtù di ben quattro ordinanze di protezione civile relative agli anni ricompresi tra il 2015 ed il 2017. In particolare si tratta dei seguenti eventi alluvionali: OCDPC n.330/2016 eventi alluvionali che hanno colpito il territorio calabrese nei giorni 30,31 ottobre, 1 e 2 novembre 2015 (soggetti privati: € 3.035.492,69; titolari attività economiche e produttive: € 3.262.966,56); OCDPC n.473/2017 eventi alluvionali verificatisi nei giorni dal 24 al 26 novembre 2016 nelle Province di Crotone e Reggio Calabria e nei giorni dal 22 al 25 gennaio 2017 nelle Province di Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e dei Comuni di Longobucco, Oriolo e Trebisacce in Provincia di Cosenza e di Vazzano in Provincia di Vibo Valentia (soggetti privati: € 785.423,64; titolari attività economiche e produttive: € 406.690,67); OCDPC n.285/2015 eventi alluvionali che hanno colpito i comuni di Rossano Calabro e Corigliano Calabro il 12 agosto 2015 (soggetti privati: € 1.194.097,90; titolari attività economiche e produttive: € 1.858.303,04); OCDPC n.289/2015 eventi alluvionali che nei giorni dal 29 gennaio al 2 febbraio 2015 hanno colpito  il territorio delle provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone e che nei periodi dal 22 febbraio al 26 marzo 2015 hanno colpito il territorio dei comuni di Petilia Policastro in Provincia di Crotone, di Scala Coeli e Oriolo Calabro in provincia di Cosenza e di Canolo e Antonimina in Provincia di Reggio Calabria (soggetti privati: € 532.825,56; titolari attività economiche e produttive: € 473.682,65).

Sulla “homepage” del sito della Protezione Civile Calabria (www.protezionecivilecalabria.it), è possibile visionare e scaricare tutta la documentazione necessaria per poter accedere al contributo da parte dei privati, con l’indicazione delle modalità e dei tempi di presentazione delle domande, che dovranno pervenire ai Comuni competenti entro il prossimo 22 ottobre secondo le procedure indicate .

Per le attività produttive, invece, sono ancora in corso le procedure amministrative preliminari, a conclusione delle quali si darà tempestivo avviso, sempre sul sito della Protezione Civile regionale, delle modalità di accesso ai contributi.

Melicchio (M5S) «Acri abbandonata dai politicanti del PD di Provincia e Regione»

ROMA – «Acri, il popoloso comune della presila cosentina, deve uscire dall’isolamento in cui decenni di malapolitica lo hanno relegato».

Lo afferma in una nota il portavoce M5S alla Camera dei Deputati, Alessandro Melicchio, a seguito delle denunce e segnalazioni pervenute dagli attivisti locali.
«E’ noto il grave dissesto delle casse comunali, infatti, ma oltre al disastro amministrativo delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città, anche la Regione e la Provincia hanno abbandonato Acri.”  Il parlamentare pentastellato concentra il suo messaggio sugli sprechi e i ritardi che hanno fatto si che Acri non sia adeguatamente collegata. “Nonostante siano stati stanziati decine di milioni di euro per la realizzazione di un lotto della Sibari-Sila e per la variante della SS660 per bypassare una frana, i cittadini aspettano ancora il completamento di queste opere essenziali per far sì che la cittadina sia collegata in maniera sicura e veloce con la piana di Sibari e l’autostrada del Mediterraneo».

 Il Deputato del M5S pone l’attenzione sul troncone della Sibari – Sila, la strada di grande comunicazione che dovrebbe collegare la Piana di Sibari con l’Altopiano Silano e che versa in uno stato di abbandono e degrado, con ritardi nell’esecuzione dell’opera, errori di progettazione e contenziosi, le cui responsabilità non sono state mai accertate.

«Eppure l’accordo programma quadro – spiega Melicchio – è del luglio 2002. La spesa complessiva prevista era di più di 212 milioni. A sei anni da quella che doveva essere la data di ultimazione dei lavori del primo lotto, poco più di 7 chilometri, da San Demetrio Corone ad Acri, iniziato nel 2009 e costato 48 milioni di euro, c’è solo un cantiere abbandonato tra ruggine e ponti mai terminati, neanche messo in sicurezza. Si sono realizzati solo due chilometri di strada. L’altra grande incompiuta segnalata al parlamentare 5 stelle dagli attivisti locali è la variante SS660. La vicenda della galleria Salice, che dovrebbe servire ad aggirare la frana di Serra di Buda e rendere meno tortuosa l’entrata in città, è emblematica. Progettata dalla Provincia e finanziata dalla Regione, fu appaltata nel 2007 con conclusione dei lavori prevista per il 2011 ma ancora non è stata aperta al traffico – sottolinea il pentastellato – nonostante siano stati stanziati circa due milioni e mezzo di euro per il completamento dell’illuminazione e delle opere accessorie, con un bando pubblico già assegnato. E chissà dove sono finiti gli altri 30 milioni di euro annunciati dal Presidente Oliverio per la realizzazione del secondo lotto, che dal viadotto avrebbe dovuto arrivare fino al ponte Mucone».
Il portavoce M5S conclude aggiungendo: «Abbiamo segnalato il tutto al Ministro dei Trasporti Toninelli, ma il Governo del cambiamento può solo dare gli indirizzi politici e individuare le risorse per la realizzazione delle infrastrutture che permettano all’entroterra calabrese di svilupparsi insieme al resto del paese. Devono essere poi gli enti locali a collaborare di concerto con i ministeri competenti, facendo la loro parte, ma né Oliverio, né Iacucci né i politicanti che li hanno preceduti lo hanno mai fatto, se non durante le campagne elettorali con le loro solite false promesse. E’ ora di cambiare tutto, cominciando proprio da Acri»

Oliverio in Canada, nuove opportunità per la nostra regione

TORONTO-  Un programma intenso e ricco di iniziative ha visto coinvolti a Toronto il presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio e il consigliere regionale Orlandino Greco.

Dopo una lunga intervista alla Cinn Radio e alle tv italiane in Canada, Oliverio e Greco hanno partecipato a Toronto all’evento di beneficenza “Una Serata in Calabria” organizzata dalla CBO, associazione di calabresi molto attiva nel volontariato sociale. Scopo della serata: una raccolta fondi per la costruzione di un nuovo centro di assistenza per gli anziani non autosufficienti. Un evento che ha visto la partecipazione di importanti esponenti del mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni canadesi e che ha dimostrato, ancora una volta, quanto sia grande il senso di solidarietà delle comunità calabresi.

Oliverio e Greco hanno evidenziato l’importanza del lavoro svolto dai consultori, dalle associazioni e dalle federazioni calabresi dell’Ontario che, attraverso un attivismo continuo, hanno contribuito in maniera significativa alla costruzione di nuovi rapporti istituzionali ed economici tra la Calabria e il Canada.

In questo stesso contesto, s’inquadra anche l’incontro promosso dall’istituto bancario Credit Union che ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori canadesi. Durante la visita, il Presidente Oliverio ha evidenziato le opportunità di investimenti favoriti dalla ZES e le enormi potenzialità delle eccellenze dell’agroalimentari calabresi, i cui prodotti, anche grazie ai progetti di settore promossi dalla Regione, saranno inseriti sul mercato canadese. Molto interesse hanno suscitato le politiche che la Regione sta mettendo in campo per favorire il turismo di ritorno e offrire alle nuove generazioni di origine calabrese di conoscere, scoprire e promuovere le tradizioni e la cultura della Calabria.

Sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, il Console Italiano a Toronto Eugenio Sgrò, il presidente della Camera di Commercio italiana in Ontario Patrick Pelliccione, il direttore Corrado Paina ed il padrone di casa, presidente di Credit Union Fausto Gaudio.

Il viaggio del presidente Oliverio e del consigliere Greco si è concluso con l’incontro delle numerose associazioni dei calabresi in Canada.

Durante la riunione sono state presentate le numerose iniziative messe in campo dalla Regione per accrescere l’attrattività turistica, il potenziale economico e il quadro imprenditoriale calabrese attraverso una contaminazione culturale continua con le comunità di calabresi nel mondo.

Corsi di lingua e cultura calabrese per i figli dei calabresi lontani dalla Calabria; finanziamenti alle camere di commercio nel mondo per incentivare la promozione dei prodotti calabresi; patrocinio di importanti iniziative promosse associazioni e federazioni nel mondo; contributi per voli e soggiorni per gruppi di turisti: sono solo alcuni degli interventi della Regione finalizzati a stabilire un rapporto continuo con le comunità di calabresi all’estero, favorire l’incremento dell’export e promuovere nuovi rapporti istituzionali. La Calabria, dopo anni di anonimato, è finalmente una regione in grado di presentarsi al mondo con credibilità e lungimiranza. Un risultato raggiunto grazie ad una reale sinergia tra la Regione, la Consulta, gli imprenditori, le università e le associazioni dei calabresi. Un cerchio istituzionale in grado di generare una crescita continua per la Calabria in Italia e nel mondo

«Code interminabili verso l’Unical», il CdS chiede incontro Comune-Regione

RENDE (CS) – Con l’avvento del mese di Ottobre siamo entrati nel vivo delle attività didattiche dell’Università della Calabria, con l’attivazione di quasi tutti gli insegnamenti attivi di questo semestre infatti questo mese rappresenta da sempre il momento di maggiore affluenza di flussi veicolari da e per l’Ateneo.

«Nella giornata di ieri – si legge in una nota diffusa dal presidente e dal vice-presidente del Consiglio degli Studenti Unical – Tulino e Fallico abbiamo registrato un Lunedì nero per il traffico urbano in prossimità proprio della zona di Arcavacata con interminabili file che hanno invaso completamente Via Savinio e lo svincolo della SS 107 dell’Unical, arrivando in alcuni momenti fino al quartiere Quattromiglia. Una situazione insostenibile che abbiamo modo di pensare finirà con il ripetersi ogni giorno se non si trovano adeguate e tempestive soluzioni. E’ cosa nota come la rete stradale che circonda l’Ateneo sia da tempo obsoleta e inadeguata a sopportare una mole così importante di traffico veicolare, sia pubblico che privato, oltre ad un percorso pedonale che ha necessità di un ulteriore importante potenziamento per divenire una valida alternativa. L’inizio del nuovo anno accademico ha portato alla luce dei problemi rimasti irrisolti per troppo tempo, pensiamo perciò sia necessario avviare fin da subito un tavolo di confronto per addivenire alla programmazione di una serie di azioni per evitare il ripetersi di una giornata come quella di Lunedì. Siamo consci del fatto che oltre al potenziamento della rete stradale circostante sia necessario avviare anche una seria riflessione sul trasporto pubblico locale, questo spesso ancora non preferito ai mezzi privati, caratterizzato da un costo importante per i budget familiari calabresi che si va ad aggiungere ai già pesanti costi per il fitto e le spese quotidiane di ogni studente. Lanciamo quindi un appello al Sindaco Manna per avviare un confronto immediato per evitare il ripetersi quotidiano del caos di ieri, inoltre ci affidiamo alla sensibilità del Presidente Oliverio affinché si metta mano al servizio di trasporto pubblico locale pensando di applicare tariffe agevolate dedicate a giovani e studenti, il diritto allo studio passa anche per il diritto alla mobilità».

«La regione vuole solo screditare l’azione amministrativa del sindaco Occhiuto»

COSENZA – «La Regione Calabria sta alimentando, con la sua condotta scriteriata e priva di scrupoli, meccanismi ostruzionistici volti unicamente a rallentare il percorso di sviluppo della città di Cosenza, così come lo ha disegnato il Sindaco Mario Occhiuto insieme alla sua squadra di governo».

Lo affermano in un documento i consiglieri dei gruppi di maggioranza che sostengono l’azione amministrativa del Sindaco Mario Occhiuto.

«Il comportamento della Regione Calabria e del Presidente della giunta regionale, Mario Oliverio – si legge nel documento dei consiglieri di maggioranza di Palazzo dei Bruzi – deve essere fortemente stigmatizzato perché disattende in più punti quanto era stato stabilito nell’Accordo di Programma, siglato il 12 giugno del 2017, per la realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile attraverso opere strategiche e il collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria».

«Lo spirito dell’Accordo di Programma doveva essere quello di dar luogo ad una concertazione che doveva tendere a rendere realizzabili, in tempi brevi, le opere in esso contemplate, prima tra tutte la Metropolitana di collegamento tra Cosenza, Rende e l’Università, allo scopo di trasformare, con notevoli benefici per la popolazione, l’intero assetto urbanistico della città. Giova ricordare – scrivono ancora i consiglieri comunali di maggioranza – che la realizzazione della metro tranvia è di competenza regionale ed è la Regione che ha espletato la relativa gara senza preoccuparsi neanche di dotarsi delle necessarie autorizzazioni comunali. Dalla successiva negoziazione con il Comune, la Regione ha poi accolto tutte le proposte migliorative avanzate dal Sindaco Occhiuto confluite, successivamente, nell’Accordo quadro complessivo riguardante il sistema di mobilità nell’area urbana e una serie di importanti riqualificazioni. Sulla vicenda dell’ex Jolly, ad esempio, si era stabilito che fosse la Regione a dover trasferire la proprietà dell’immobile, sede dell’Aterp, entro tre mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, cosa mai avvenuta. E’ innegabile che l’accordo, se realizzato in tutte le sue parti – ma, stando agli ultimi proclami della Regione, è lecito nutrire forti dubbi sulla reale volontà del Presidente Oliverio di dargli corso –  trasformerà la città di Cosenza in una tra le più funzionali del Paese, apportando un notevole contributo di ricchezze al territorio, sia in termini turistici che commerciali. Così come enormi saranno i vantaggi, sotto il profilo della mobilità, atteso che è quanto mai necessario e non più procrastinabile un sistema di trasporto pubblico urbano tra Cosenza, Rende e l’Università, che riteniamo fondamentale per la crescita della città e per rendere l’Università della Calabria sempre più vicina a Cosenza e al centro storico. Da ricordare, inoltre, che il tram di superficie sul Viale avrà una sola linea (e non due) senza barriere, cordoli, cavi e pantografi. Vale la pena riassumere, sia pure per sommi capi, le opere comprese nell’Accordo di programma. Si va dalla cessione delle aree dell’ex Ferrovie per la riqualificazione urbana e la realizzazione della città della solidarietà alla riqualificazione del tracciato esistente lungo il fiume con la ristrutturazione delle quattro stazioni su via Popilia. Altri aspetti dell’accordo riguardano la fornitura di pullman elettrici per spostamenti trasversali e nuovi servizi dell’Amaco, la riqualificazione di tutti i percorsi e dei marciapiedi comunali, la realizzazione di piste ciclabili e percorsi tattili, la riqualificazione della stazione delle Autolinee e la realizzazione di sei piccole stazioni hub alle porte della città allo scopo di evitare il transito dei pullman extraurbani in città, fonte di inquinamento del centro cittadino. A questo si aggiunga la riqualificazione di tutta l’area della stazione di Vaglio Lise e, tra le opere più significative e, per certi versi, rivoluzionarie, c’è, senza dubbio, la realizzazione del Parco del Benessere con giardini tematici e una grande palestra all’aperto. Nell’accordo di programma, infine, anche l’ovovia di collegamento tra il Castello Svevo e il lungofiume e lo sblocco delle opere già finanziate nel centro storico, da Santa Lucia all’ex Jolly»

«E’ del tutto paradossale – sottolinea, inoltre, il documento dei consiglieri di maggioranza di Palazzo dei Bruzi – che si addossino al Sindaco Occhiuto, anziché alla Regione, responsabilità anche per i disagi temporanei che i cittadini, come è fisiologico che sia quando si realizzano opere pubbliche di una certa portata, saranno costretti ad affrontare. Quel che registriamo in queste ore – prosegue il documento dei consiglieri di maggioranza – è una pericolosa battuta d’arresto nell’attuazione dell’accordo di programma e, insieme, una deriva della condotta della Regione Calabria che è da ascrivere unicamente al tentativo di rallentare e screditare l’azione amministrativa del Sindaco Occhiuto che sta ben governando la città. Un atteggiamento, questo, che rischia, d’ora in avanti, di accentuarsi. Oliverio farà di tutto, man mano che si andrà avanti nella corsa alle regionali, per essere d’intralcio alla operatività di amministratori, apprezzati nella loro azione di governo e che potrebbero diventare suoi competitori, senza farsi scrupolo alcuno quando si tratterà di azionare la macchina del fango o del discredito.

Si tratta di metodi obsoleti, in auge 20 anni fa e che una ben definita parte politica continua ad utilizzare solo per tentare di delegittimare il buon governo del Sindaco Occhiuto, senza accorgersi che, così facendo, causerà danni incalcolabili ai cosentini. A questo sistema ci opporremo con tutte le nostre forze e non consentiremo a nessuno di addossare al Sindaco Occhiuto responsabilità che non ha. Non sono né il Consiglio comunale, né il Sindaco Occhiuto ad aver cambiato le carte in tavola sulla metropolitana leggera e sul Parco Benessere. Dica con chiarezza il Presidente Oliverio cosa intende fare sul Jolly Hotel, così come sul nuovo Ospedale. Altrimenti, con i suoi proclami non farà altro che ripetere comportamenti già visti, per esempio quando disse, a proposito dell’Ospedale dello Jonio, in piena campagna elettorale, che le enunciazioni sarebbero state seguite dalle realizzazioni. Per parte nostra, tutti i punti dell’accordo dovranno essere rispettati nei tempi e nelle modalità sottoscritte perché altrimenti lo stesso accordo dovrà ritenersi annullato, con ogni conseguente determinazione».

 

Tecnologie avanzate per la nuova rete trasfusionale della Calabria

CATANZARO – La Regione Calabria, con il DPGR n.58 del 26/6/2014, ha adeguato e riorganizzato la rete trasfusionale regionale,  al fine di conseguire livelli ottimali di omogeneità, qualificazione e standardizzazione delle prestazioni trasfusionali e di garantire una razionalizzazione e un’ottimizzazione delle risorse con conseguenti economie di scala.

Il modello organizzativo regionale, basato su un sistema integrato, è rappresentato dal Centro Regionale di Qualificazione Biologica (CRQB) di Catanzaro, quale unica struttura dove sono concentrate le attività diagnostiche di qualificazione biologica delle donazioni e dai Dipartimenti di Medicina Trasfusionale (DMT) di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria,  dove sono invece concentrate le attività di lavorazione delle unità di sangue ed emocomponenti.

Con l’istituzione dei Dipartimenti Trasfusionali e la realizzazione del Centro Regionale di Qualificazione Biologica a Catanzaro, una struttura moderna che si avvale di tecnologie avanzate e all’avanguardia, nel marzo 2018 la rete trasfusionale è stata pienamente realizzata!

E’ stato un percorso impegnativo che ha coinvolto il Dipartimento Tutela della Salute con il Centro Regionale Sangue che ha definito i criteri e fornito gli strumenti di indirizzo per la riqualificazione della rete trasfusionale, ma anche il management  delle Aziende Sanitarie che ha compreso l’evoluzione del sistema e la necessità di raggiungere misure di sicurezza al passo con l’Europa.

Oggi la sanità calabrese ha raggiunto un traguardo importante  e si può affermare che, in un settore particolarmente delicato e complesso come quello trasfusionale, è in linea con gli standard europei.

Tutto ciò verrà presentato mercoledì 19 settembre, a partire dalle ore 9.00, presso la Sala Verde della Cittadella regionale, nel corso di un convegno al quale parteciperanno le istituzioni nazionali, quali il Direttore dell’Ufficio sangue ed emocomponenti  del Ministero della Salute, il Direttore e altri componenti del Centro Nazionale Sangue, nonché esperti del settore provenienti sia da fuori regione che dalla nostra regione. Al convegno prenderanno parte i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, i professionisti della medicina trasfusionale, i farmacisti ospedalieri e territoriali, le strutture private accreditate, nonché le Associazioni/Federazioni dei donatori di sangue e le Associazioni dei pazienti talassemici.