Archivi tag: retrocessione

Bocce, retrocessa la San Paolo Cosenza, parla il patron Gerace

COSENZA – Solo la differenza punti (per la precisione tre!) ha condannato la San Paolo Cosenza alla retrocessione in Promozione. È questo l’amaro epilogo della stagione del ritorno in Serie A2 per la squadra del patron Mario Gerace, fra le più blasonate e storiche del panorama boccistico calabrese.

Più di una scommessa persa, fra le mura amiche, nel secondo dei due confronti playout con la Bellizzi di Salerno per 3-5 (47-48 i punti complessivi) dopo che la San Paolo era tornata dalla gara di andata in Campania con un convincente 5-3 (55-51). Capitan Fabio Toteda e compagni salutano quindi la seconda massima serie nazionale. Ma con tanti, tantissimi rimpianti.

«Il campionato lo abbiamo perso in casa, proprio come successo nella doppia sfida playout. Inutile girarci intorno o cercare alibi», dichiara senza troppi fronzoli e con l’onestà che da sempre lo contraddistingue il presidente Gerace. «Devo però dire che è stato un campionato piuttosto strano, come mai si era visto, e con una classifica molto corta. Prova ne è il fatto che alla penultima giornata eravamo terzi, a 19 punti proprio con Bellizzi, e poi all’ultima andiamo ai playout». Dal presidente però solo belle parole per i suoi giocatori, comunque protagonisti di una stagione importante: «Tante parole non sempre rendono interessanti i discorsi. A volte una sola parola racchiude un profondo significato: “GRAZIE RAGAZZI “. È stato bello stare con voi, mi avete regalato tanti sorrisi e tante emozioni. La delusione che abbiamo provato insieme sabato, passerà e verrà dimenticata da tutti noi, ma tutte le cose belle resteranno sempre nei nostri cuori». Una delusione forse non ancora veramente dimenticata, ma di certo metabolizzata a dovere. E che permette di guardare con concretezza al futuro. Perché dagli errori si deve imparare. Lo sa bene un uomo e bocciofilo d’esperienza come Gerace. «Bisogna sempre pensare al domani. Ora ci prendiamo una settimana per capire, anche perché domenica prossima ci sarà la gara regionale a coppie dedicata ai nonni (con anteprima al sabato e ricco montepremi per i vincitori), in memoria di Pileria e Vincenzo Canonaco e di Mario Pietro Toteda, organizzata dalla nostra società in collaborazione con il Comitato Provinciale FIB Cosenza. Poi ci riuniremo con giocatori e dirigenti e decideremo il da farsi». Perché la San Paolo, c’è da scommetterci, tornerà nelle serie nazionali che le competono come e più forte di prima!

 

Campionato a squadre di SERIE A2, PLAY OUT Girone 3

Ritorno (25 maggio): San Paolo – Bellizzi 3-5 (51-55)

Andata (11 maggio): Bellizzi – San Paolo 3-5 (47-48)

SAN PAOLO CS retrocessa in Promozione a causa della peggiore differenza punti.

 

Acri retrocesso: «Ci abbiamo provato»

COSENZA – Il giorno dopo è tanta l’amarezza in casa Acri per la sconfitta nel play out a Soriano. I rossoneri ritornano dopo tredici anni in Promozione e, nella nota di seguito riportata, si assumono tutte le responsabilità del caso.

Il comunicato dell’Acri

«Potremmo scrivere tanto per cercare di giustificare una retrocessione. Attribuire colpe e scaricare responsabilità ad altri sarebbe facile ma allo stesso tempo sarebbe un comportamento da vigliacchi. Non siamo abituati a farlo e quindi diciamo chiaramente che abbiamo fallito assumendoci tutte le responsabilità del caso, ma certi di aver fatto di tutto ed anche di più per tentare di mantenere la categoria (ed il calcio) con dignità e coerenza.

Dispiace tantissimo e la delusione è ancora maggiore considerando il fatto che la città di Acri ha una tradizione sportiva e soprattutto una mentalità sportiva da serie superiore, ”oltre ogni categoria” e anche ieri i nostri tifosi lo hanno ampiamente dimostrato seguendo la squadra in massa.

Assistere a “sceneggiate” e cercare di restare calmi non è semplice».

Presto un incontro pubblico

E infine: «Nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa pubblica dove, oltre a rendicontare la stagione conclusa, risponderemo alle domande che la stampa e gli sportivi acresi vorranno farci.»

La Royal Team Lamezia saluta la Serie A

Ternana – Royal Team Lamezia 11-0

TERNANA: Salinetti, Tampa, Vanessa, Neka, Lucileia, Bettioli, Trumino, Donati, Mercuri, Menichelli, Amanda, Libera. All. Cardone

ROYAL: Cacciola, Di Piazza, Kale, Primavera, Saraniti, Corrao, Furno, Siciliano, De Sarro, Giuffrida. All. Carnuccio

ARBITRI: Simone Minciulla e Angelo Bottini di Roma. Crono: Andrea Cini di Perugia.

RETI: 1t 1’08 e 2’49 Lucileia, 4’08 Amanda, 12’57 Vanessa, 13’35 Tampa. St 4’06 Bettioli, 10’36 Tampa, 11’59 Bettioli, 13’11 Vanessa, 13’44 e 17’40 Neka.

Retrocede la Royal: ormai il ritardo dalla quint’ultima posizione, alla fine di un torneo alquanto problematico causato da diverse componenti negative, è incolmabile.

Ci ha provato anche a Terni la formazione lametina, quantomeno a non sfigurare sul piano dell’impegno ma il divario con la Ternana è stato alquanto netto. Anche perché la Royal si trascina diverse problematiche fisiche in squadra da diverso tempo, oltre a quelle logistiche che, da oltre un anno, hanno sempre penalizzato la squadra lametina. Un inizio al Pala di Vittorio alquanto molle della Royal, con qualche elemento (Kale in primis) senza mordente e che ha iniziato a giocare dopo aver consentito di andare avanti all’avversario (stavolta la Ternana) quasi su un tappeto di velluto. Ovviamente la Ternana non si è mai fermata ed alla fine il passivo è alquanto pesante.

«Lasciamo questo nostro primo campionato di Serie A con dispiacere ma con grande dignità – osserva il presidente Nicola Mazzocca della Royal a fine gara – convinti di aver fatto tutto quanto nelle nostre possibilità economiche e non solo. Quelle del sottoscritto e di qualche sponsor, per il resto siamo stati lasciati soli da chi poteva aiutarci e non l’ha fatto e da tutte le Istituzioni che invece dovrebbero favorire la pratica sportiva.  A Lamezia invece non sono stati nemmeno capaci di mettere a norma un PalaSparti dopo ben 16 mesi di chiusura: vergognoso! Basti solo questo per spiegare l’abbandono in cui è stato lasciato lo sport, primato questo del non invidiabile. Di fatto hanno annientato gli sport lametini di livello nazionale, che tra mille difficoltà hanno tentato di ribaltare in tutta Italia – conclude Mazzocca – la passione e i sacrifici fatti nel corso del campionato, in primis la Royal».

LA GARA

Dopo un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto de L’Aquila, mister Carnuccio opta dall’inizio per Cacciola, Di Piazza, Kale, Primavera, Saraniti. Risponde Ternana con Salinetti, Vanessa, Tampa, Lucileia, Bettioli. Pronti via e dopo un minuto la sblocca Lucileia che riceve un assist involontario da Kale e tutta sola da due passi infila Cacciola. Prova a rispondere Saraniti, ma il suo destro è troppo debole. Poco dopo il bis Ternana: Vanessa filtrante sul secondo palo, tocco sotto di Lucileia e 2-0. Carnuccio richiama Kale scarica e la sostituisce con Corrao. Brava Cacciola su Lucileia. La Royal però è disattenta: Bettioli mette dal fondo sinistro e in area Amanda fa tris, 3-0. Entra De Sarro per Saraniti. Brava ancora Cacciola su destro di Vanessa. Poco dopo palo colpito da Neka. Entra Furno esce De Sarro. Ancora un palo locale, colpito da Vanessa. Dopo un periodo in cui la Royal riesce a contenere la Ternana, arrivano due gol in pochi secondi: prima un sinistro da fuori di Vanessa, Cacciola in ritardo, e poi Tampa sotto porta fa 5-0.  Poco dopo proprio Tampa rischia l’autogol con palla deviata di testa all’indietro e con Salinetti in uscita e fuori causa. Sugli sviluppi dell’angolo tira Di Piazza, a lato. Ci prova Corrao, tiro da fuori parato e poco dopo a lato dopo un bell’anticipo. Ancora Cacciola si oppone a Vanessa liberata dopo uno schema.

Nella ripresa Royal con Cacciola, Corrao, Di Piazza, Kale e Saraniti. Due minuti e Vanessa impegna Cacciola in tuffo. Entra Furno per Di Piazza, ci prova la neo entrata, para Salinetti. Arriva il 6-0 con Bettioli, sinistro dalla corta distanza. Poco dopo ammonita Corrao per un intervento sulla palla. La Royal cerca di contenere ma arriva il 7-0 con Tampa con un destro da fuori a fil di palo e l’8-0 con identica azione di Bettioli. Quindi ancora Vanessa approfitta della disattenzione della difesa lametina dopo una punizione e fa 9-0. Poco dopo ripartenza Ternana e Neka fa 10-0. Intanto, a 6’ dalla fine, entra anche la 17enne Siciliano nella Royal. Royal vicina al gol: Corrao ruba palla e mette al centro ma Saraniti non ci arriva per un soffio. E poco dopo gran destro di Saraniti su assist di Primavera e palla a fil di palo. Entra anche Giuffrida in porta per la Royal. Ci prova De Sarro, diagonale deviato da Trumino. Bis di Saraniti, brava ancora Trumino. E’ la fine, onore alla Ternana.

Amarezza Sersale, Gallo: «Abbiamo sbagliato tutto. Venuto grande allenatore»

SERSALE (CZ) – Il giorno dopo in casa Sersale è amaro e malinconico. Esattamente un anno fa la squadra giallorossa entrava di diritto nella storia del calcio calabrese, con la sua prima promozione in Serie D (con tanto di triplete destinato a far epoca per un centro di poco migliaia di abitanti). Un anno dopo la squadra cataezarese si lecca le ferite della matematica retrocessione.

«La delusione e l’amarezza sono cocenti», scrive il presidente Ettore Gallo su Facebook. «Purtroppo, la permanenza in Serie D è durata solamente un’annata – prosegue nella sua amara analisi Gallo -. Sul carro dei vincitori sono saliti tutti, tutti promettevano il loro sostegno, ma alla fine a scrivere la storia e a retrocedere siamo stati sempre e comunque le stesse persone. Le solite otto/nove persone che con impegno sacrificio e passione hanno portato avanti questa magnifica squadra. Aggiungerei altre tre persone che l’anno scorso non erano con noi ma che quest’anno hanno dato una grossa mano». Nel bilancio del presidente del Sersale non c’è spazio per alibi: «Abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. Forse l’inesperienza, forse non eravamo pronti per la Serie D, ma non voglio alibi. Io in prima persona mi prendo tutte le mie responsabilità. Abbiamo fatto errori su errori dall’inizio e cercando di riparare si è continuato a sbagliare. L’unica nota positiva è stata quella di aver conosciuto una grande persona e un grande allenatore che ha cercato in tutti i modi di risollevarci, prendendo una squadra con 5 punti e calciatori con il morale a terra: mister Venuto. Purtroppo i miracoli sono difficilmente ripetibili!». I ringraziamenti però, quelli no, non possono mancare: «Un ringraziamento particolare va sicuramente al Gruppo Nucaro che ci ha consentito a livello economico di continuare quest’avventura e per aver creduto nel nostro progetto. Sicuramente continuerà a sostenerci risultando la nostra ancora di salvezza». Infine la dolorosa dichiarazione: «Continueremo ad onorare e a portare avanti il nome di Sersale fino alla fine di questo campionato e saranno le mie ultime quattro partite da Presidente. Avrei voluto lasciare la squadra nella categoria dove è stata portata ma purtroppo questo è il calcio, gli sbagli si pagano e il primo a sbagliare sono stato io ed è giusto che mi faccia da parte! L’unica cosa che non posso rimproverarmi – conclude Gallo – è l’impegno che ho profuso in questi anni. Sempre nel cuore!! Forza Sersale!»

Sersale al capolinea, la Serie D finisce qui!

SERSALE (CZ) – Cade il sipario sulla storica prima avventura del Sersale in serie D. Arriva a Frattamaggiore la matematica retrocessione dei giallorossi del presidente Gallo, al termine smdi una stagione non.certo esaltante ma con diverse attenuanti da considerare.

Per la cronaca anche la gara di oggi ha poco da far stare allegri. Dopo un primo tempo a porte inviolate, la Frattese vince 4-1 con le doppiette di Liccardo e di Longo. In mezzo la rete del momentanea pareggio di Di Maria (31′ st) che anticipa Salineri e deposita in rete.

Alla 30ª giornata del girone I il Sersale saluta definitivamente i Dilettanti, senza passare dai playout. Si torna in Eccellenza consapevoli che da aver dato il possibile fra i grandi e con il dolce ricordo del triplete della passata stagione. Ma sono comunque i titoli di coda.

(foto: Frattese Calcio)

Corigliano futsal, l’amara vittoria della retrocessione

 Corigliano – Sant’Isidoro 7 – 4  (Pt  4  – 0 )

Corigliano: Cleber Biscaro, De Luca, Lovatel, Berardi, Rafinha, Vangieri, Perreira,  Perrotti, Schiavelli, Zanarotti, Lento, Famigliulo. All.

Sant’Isidoro: Lo Piparo, Leto, Piazza, Di Carlo, Cascino, Provenza, Pisciotta, Moncada, Di Carlo, Giordano, Romano, Bruno. All.:  Tarantino

ARBITRI:. Agostinelli di Bari e Dimundo di Molfetta.
CRONO: Greco di Cosenza

MARCATORI: 4’ pt, rig., 8’ pt De Luca (C), 9’ pt Rafinha (C), 12’ pt aut. Cascino (C), 7’ st Leto (S), 9’ st Perrotti (C), 12’ st Di Carlo(S), 13’ st Cascino (S), 16’ st Pereira (C), 17’ st Cleber Biscaro (C), 18’ st Cascino(S)

Note: Ammoniti, De Luca, Lento, Lovatel (C), Pisciotta (S).

CORIGLIANO (CS) – Successo amaro per il Corigliano futsal che pur vincendo in casa contro il Sant’Isidoro, nell’ultima giornata del Girone G di serie B, retrocede in virtù della classifica avulsa. Con 20 punti, a pari merito con Cataforio e Cittanova, il Corigliano non accede ai play- out in merito alla mini graduatoria degli scontri diretti con le altre dirette avversarie. Per ironia della sorte, perdendo in riva all Ionio, retrocede come ultima anche il Sant’Isidoro.

In casa biancazzurra, alla luce dei verdetti maturati pesa come un macigno la penalità avuta nel torneo, per la mancata disputa della sfida contro l’Odissea Rossano al ritorno, che ad oggi grazie proprio ad un solo punto avrebbe permesso a De Luca e compagni di giocarsi la salvezza nello spareggio post- season. Di certo l’annata è stata falcidiata da vicissitudini per i coriglianesi: il capitolo allenatore non ben affrontato dall’inizio, il roster risicato e troppo giovane di avvio torneo seguito da alcune partenze e nuovi innesti nel mercato di riparazione. Situazioni che ne hanno compromesso forse la serenità del gruppo e sfociate in qualche  squalifica di troppo tra tesserati e terreno di gioco. Un mix di condizioni che ha prodotto una retrocessione non preventivata ma arrivata inesorabile dopo la rinuncia alla massima serie la scorsa estate, dove in due anni si ci era salvati a testa alta, per poi ripartire proprio dai cadetti. Il futuro al momento resta un incognita per la società di patron Olivieri che potrebbe ambire ad una domanda di ripescaggio senza escludere un ipotetica acquisizione di titolo di categoria superiore o addirittura fusione con qualche altra società del comprensorio. Solo ipotesi ad oggi perché prima ci sarà da analizzare questa stagione orribile con relativi errori e orrori con tanto di mea culpa per alcuni sbagli commessi e costati cari. Un plauso, tuttavia, va a chi ha tirato nonostante le difficoltà la carretta mettendoci la faccia ovunque senza tirarsi mai indietro.

Per la cronaca dell’ultima gara di campionato va detto che il timone è stato sempre in mano al Corigliano che in neanche dieci minuti si è portato sul 3 a 0 grazie alla doppietta di De Luca, il primo su rigore, e alla rete di Rafinha. La quarta marcatura è un autorete ma su conclusione di Berardi. Dal canto suo il  Sant’Isidoro va vicino al gol in più di una circostanza con Giordano e Cascino ma senza fortuna. Abile in tal senso e come al solito anche il portiere Cleber Biscaro autore di buoni interventi risolutivi. Al riposo sul 4 a 0 per i locali e ripresa con gli ospiti che prima beccano un palo e poi accorciano con Leto. Jonici, però, nuovamente in gol con Perrotti e isolani che si riportano sotto grazie al gol di Di Carlo. Poco dopo Cascino su tiro libero reduce il gap ma Pereira ristabilisce le distanze. Nel finale, siciliani alla ricerca della rimonta che non arriva nonostante la carta del portiere in movimento. Anzi  c’è gloria anche per Cleber Biscaro mentre sul fronte ospite segna nuovamente Cascino. Mesto finale di 7 a 4 per il Corigliano che a braccetto col Sant’Isidoro saluta la serie B.

Cristian Fiorentino

Vigor Lamezia, è la fine?

Pareggio dai pochi risvolti nel derby, Butera lascia. Reggio ai play off, Palmese quartultima. 

VIGOR LAMEZIA-VIBONESE 1-1

L’ennesima dimostrazione che con meno improvvisazione e superficialità la Vigor avrebbe potuto tranquillamente salvarsi è stata data oggi, nel derby interno con la Vibonese. 1 a 1 da ultimi in classifica (con retrocessione matematica già sancita) al cospetto di una squadra che con anticipo aveva conquistato i play off e che ancora era in corsa per un piazzamento migliore in griglia. Nel calcio i “se” ed i “ma” non contano e non portano punti, figurarsi se possono, con effetto retroattivo, annullare onte come la retrocessione di quest’anno. Ma quelle prime dieci giornate, passate a prendere imbarcate in ogni dove in attesa di un qualcosa di cui ancora si ignora l’essenza, gridano vendetta e inducono a risentimento inevitabile. Lo stesso che a inizio partita ha portato parte della tifoseria (giunta comunque ai minimi storici, vista l’indifferenza della maggior parte del popolo biancoverde, deluso ed esasperato) a inscenare una piccola contestazione verso la società. Società che perde un altro pezzo dopo la fine di questo orripilante campionato: Butera ha ufficialmente annunciato che “oggi si è concluso definitivamente un ciclo, in realtà già chiuso un anno fa“. E, come se non bastasse, sono un macigno le parole sucessive ” penso sia arrivato il momento di lasciare la mia posizione. Resterò alla guida della Vigor giusto fino al 30 giugno per adempire ai nostri doveri. Ma personalmente non iscriverò la Vigor a nessun campionato“. In questo scenario poco conta la cronaca del match, che pur vede protagonista ancora una volta il lametino Fioretti, uno di quelli su cui puntare nel caso in cui si volesse riportare il calcio “che conta” a Lamezia. Alla rete del bomber biancoverde (per lui decimo gol stagionale) al 20esimo della prima frazione, risponde Garat un quarto d’ora dopo l’inizio della ripresa.

Vibonese che si appresta ora ad affrontare i play off da quinta in classifica, dopo essere stata scavalcata al fotofinish dagli uomini di Ciccio Cozza. Il Reggio Calabria ha infatti espugnato il difficile campo del Due Torri con un risicato quanto importantissimo 0 a 1, assicurandosi la quarta piazza. Cambia comunque poco: sebbene i play off nascondano sempre sorprese dietro l’angolo, le calabresi dovranno giocoforza vedersela con Frattese e Cavese, due corazzate che a lungo hanno insidiato il Siracusa capolista.

Con Rende e Roccella già salve, la Palmese invece si giocava a Sarno la possibilità di migliorare la propria posizione in vista dei play out. Nessun punto è però giunto e i neroverdi, sconfitti 2 a 1, dovranno giocarsi in trasferta le loro carte per la salvezza.

GIACINTO MORELLI

 

Il Marsala è amaro, per la Vigor sbornia tardiva

La squadra di mister Gatto trova troppo tardi il feeling con il gol.

VIGOR LAMEZIA-MARSALA 3 – 0

Marcatori: 3′e 88′ Fioretti. 12′ Priorelli

Ha il tipico sapore del rimpianto il corposo 3 a 0 con cui la Vigor si è imposta tra le mura amiche contro un fragile Marsala. La Gelbison ha infatti strapazzato l’Agropoli con un nettissimo 5 a 0 mantenendo invariato un distacco che i lametini, in virtù anche della proibitiva trasferta in quel di Siracusa del prossimo turno, quasi impossibilmente colmeranno. Rimangono sei, per l’appunto, le lunghezze dai campani (e dall’ultimo posto buono per i play off) a due giornate dal termine, le sole rimaste prima della conclusione di un torneo stregato per Fioretti e compagni.

Proprio Fioretti, di gran lunga il più prolifico tra i suoi nel corso di questi mesi nefasti, ha provato a dare la carica con una doppietta in questo penultimo match casalingo. Al terzo e all’ottantottesimo minuto le sue reti, con in mezzo quella di Priorelli poco prima del quarto d’ora di gioco. Ospiti stranamente arrendevoli nonostante una classifica abbastanza pericolosa, con i play out distanti solo un punticino.

Inutile negare come la vittoria odierna non possa essere accolta con piacere, nonostante la prova positiva di un gruppo da sempre incompleto ma mai domo. In un D’Ippolito praticamente quasi deserto, scene di festa non se ne sono viste e, anzi, questo risultato aumenta in modo esponenziale i rimpianti: era veramente complicato costruire una squadra in grado di salvarsi in un campionato di tale livello?

Nel frattempo, l’agonia prosegue.

GIACINTO MORELLI

Vigor Lamezia, sospiro di sollievo: è ancora Lega Pro

Il Tribunale mette fine ad un incubo: niente retrocessione

download

Le richieste del procuratore Palazzi, risalenti solo a qualche giorno fa, avevano trascinato nel totale sconforto società, tifosi e staff tecnico: Vigor Lamezia esclusa dalla Lega Pro e penalizzata di dieci punti, Vigor Lamezia scaraventata di sana pianta in una categoria compresa tra la D e la Terza Categoria. Per intenderci, un orribile sogno ad occhi aperti, di quelli destinati a proseguire a lungo, di quelli che lasciano il segno. Manifesti intrisi di rabbia e risentimento affissi ovunque in città, squadra piena zeppa di giovincelli travolta in quel di Agrigento in Coppa, discutibili scelte logistiche della società che porteranno Erra e giocatori a disputare la partita con la Paganese in quel di Pagani, quando il calendario prevede che la stessa si giochi al D’Ippolito: scenario quasi post apocalittico, carico di tensione e delusione assieme.

Poi, stamani, le sentenze: La Vigor Lamezia rimane dove sta, in Lega Pro, con “soli” 5 punti di penalizzazione a ricordare che comunque  non sarà una passeggiata ripetersi, che comunque sarà maledettamente complicato (ri)costruire in pochissimo tempo e con troppa fretta una squadra che, con tanto di “handicap”, dovrà conquistarsi sul campo una nuova permanenza in categoria.

Condannati a nove mesi di inibizione Arpaia e Maglia, responsabili di omessa denuncia.

Esulta il tifo biancoverde, esulta il tifoso lametino, l’unico che a conti fatti, mai e poi mai avrebbe meritato una retrocessione in D o in Eccellenza, l’unico che, senza ombra di dubbio, ha il solo difetto di amare troppo i colori della squadra della propria città. L’onta di una retrocessione sarebbe stata, per chi ama questa maglia e non ha la minima responsabilità di quanto accaduto, una cicatrice troppo grande da accettare e sopportare.

Presumibile, a questo punto, che si parta a spron battuto a setacciare il mercato per l’immediata chiusura di quelle trattative che dovranno portare la Vigor ad essere pronta, almeno numericamente parlando, per l’avvio del campionato.

MORELLI GIACINTO

 

La Reggina retrocede tra i dilettanti

logo-regginaMARTINA FRANCA – REGGINA 0 – 2

Marcatori: 14’ e 49’ Viola

Martina Franca: Modesti; Kalombo (55’ Pivkovski), De Lucia, Brunetti, Memolla (85’ Calvetti); Diop, Guadalupi (85’ Martellotta), Tomi; De Giorgi, Caruso, Arcidiacono. In panchina: Bleve, Patti, Fabiano, Marzio. Allenatore: Imbimbo
Reggina: Belardi; Ungaro, Cirillo, Aronica, Di Lorenzo; Armellino, Salandria, Zibert, Di Michele (73’ Mazzone); Insigne (84’ Masini), Viola (67’ Maimone). In panchina: Kovacsik, Camilleri, Velardi, Balistreri. Allenatore: Tedesco
Arbitro: Di Ruberto di Nocera Inferiore
“La Reggina ha più motivazioni e batte il Martina Franca ma non è sufficente per disputare i play out. Gli amaranto dopo più di sessanta anni nel professionismo, retrocedono tra i dilettanti”

Mister Tedesco si schiera con un 4-3-3 con Di Michele subito dall’inizio a sostegno di Insigne e Viola. La partita si disputa su ritmi bassi che vengono elevati quando, al primo vero affondo, gli amaranto passano al 14′ con una bella azione sulla destra, con Insigne che mette Viola nelle condizioni migliori di battere a rete con un rasoterra teso che finisce nell’angolo alla sinistra di Modesti, rimasto sorpreso nella circostanza. Gli amaranto tengono bene il campo e rischiano solo con una botta da fuori di Tomi, alta di poco sulla traversa. La ripresa inizia con il raddoppio ospite, è Di Michele questa volta a servire Viola, che fa doppietta. Intanto, dal Giraud arrivano i gol del Savoia, che nonostante i tanti problemi è riuscito ad accedere ai playout battendo il Messina. Ora si attende il responso del Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso, presentato dalla Reggina, contro Figc e Procura Federale.