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Scioglimento a Palazzo dei Bruzi. Le reazioni

Foto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 RomaPoliticaCamera dei Deputati - ddl RiformeNella foto L'aula della CameraPhoto Roberto Monaldo / LaPresse11-02-2015 Rome (Italy)Chamber of Deputies - ddl ReformsIn the photo

GRUPPO DEI DEPUTATI CALABRESI DEL PD – Nei prossimi giorni, i deputati calabresi del Pd presenteranno un’interrogazione parlamentare sul caso Cosenza. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la risultante del fallimento politico-amministrativo dell’amministrazione Occhiuto ma è innanzitutto un’azione interruttiva di un progressivo e crescente processo di degrado e degenerazione morale. Al Comune di Cosenza l’illegalità è stata, di fatto, eletta a norma. Sono molteplici e numerosi gli indizi che connotano un contesto torbido e di intrecci politico-affaristici che caratterizzano l’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è solo la manifestazione di una volontà tesa a promuovere un progetto politico alternativo all’esperienza amministrativa guidata da Occhiuto ma è anche e soprattutto un atto di responsabilità finalizzata a tutelare l’istituzione comunale da possibili effetti devastanti conseguenti a numerose indagini che la magistratura ordinaria e la Direzione Distrettuale Antimafia, da come si evince dalla stampa, stanno conducendo. Il segretario regionale del Pd aveva responsabilmente invitato il Sindaco di Cosenza a dimettersi “prima che fosse troppo tardi”, ma ancora una volta è prevalsa l’irresponsabile vanità. E per questo che lo scioglimento del consiglio comunale è da considerare atto salvifico e di bonifica sociale e morale. O si va avanti verso un’intensa azione di rinnovamento e risanamento morale o la crisi della città di Cosenza è destinata ad essere irreversibile e a compromettere il futuro delle nuove generazioni. A Cosenza bisogna voltare pagina: la città merita amministratori che elevino il prestigio e la credibilità dell’istituzione anche e soprattutto capace di valorizzare e promuovere l’identità di una comunità che è orgogliosa della propria storia e delle sue tradizioni per rilanciare la “cosentinità” come un valore e non ridurla ad un immeritato disvalore”.

Salerno-NazzarenoNAZZARENO SALERNO (Consigliere regionale Forza Italia) – La situazione deflagrata su Cosenza è la conferma di una fallimentare gestione di Forza Italia a livello regionale caratterizzata da tensioni derivanti dall’incapacità di trovare equilibri e di svolgere un efficace ruolo di mediazione. Non solo è mancato un dialogo costruttivo ma sono stati alimentati sospetti e incertezze in un contesto di anarchia nel partito. Se a Cosenza, città della coordinatrice regionale, succede questo, è evidente l’assenza di una guida riconosciuta. Di più, viene certificata la mancanza assoluta di presenza sul territorio, di attività di partito, di corretta interazione. Chi è responsabile di questo sfascio deve assumersi le proprie responsabilità senza cercare espedienti e strategie di temporeggiamento: Jole Santelli deve rassegnare le sue dimissioni consentendo una reale riorganizzazione di un partito che ha la forza per rinascere e tornare ad essere un punto di riferimento per tutto l’elettorato di centrodestra e per quei cittadini che, pur non avendo una connotazione politica definita, non si riconoscono negli schemi e nei metodi della sinistra. Il presidente Berlusconi, con il suo carisma e la sua indiscussa leadership, faccia definitivamente chiarezza e individui la personalità più idonea per avviare il processo di ricostruzione. Bisogna infatti agire con celerità: la posizione assunta dall’amico Luca Morrone, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, è il frutto di un malessere diffuso che esprime un segnale allarmante. Il nostro partito deve essere inclusivo e valorizzare gli uomini che possono dare un serio contributo al partito ed alla comunità. Scelte casuali, non condivise o addirittura dettate da interessi specifici portano a gravi allontanamenti. Occorre ripartire dai nostri valori e per fare ciò deve essere ricostituito quel senso di appartenenza che è stato annacquato a causa di azioni ingiustificate e controproducenti. In una città come Cosenza non ha senso non presentare il simbolo del partito, il messaggio sarebbe devastante. Basta con la vaghezza e la superficialità: si deve cambiare e subito.

Enzo PaoliniENZO PAOLINI (Consigliere comunale Pse) – Le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali si è resa necessaria per ristabilire etica e moralità nel governo cittadino. La deriva clientelare e priva di ogni controllo che aveva ormai preso l’amministrazione comunale di Cosenza ha imposto un segnale politico deciso per impedire la prosecuzione di una esperienza insostenibile sul piano della legalità e del rispetto delle regole. La magistratura ha già da tempo constatato l’esistenza di “rilevanti violazioni di principi di buona amministrazione e di trasparenza dell’azione amministrativa” posti in essere al Comune di Cosenza. In particolare è stato ufficialmente accertato che al Comune di Cosenza “si assegnano incarichi di consulenza a soggetti esterni alla amministrazione comunale senza reali controlli e con scarne motivazioni in ordine agli esiti della procedura comparativa seguita per la selezione del contraente, scegliendo i professionisti in maniera del tutto arbitraria avvalendosi di incarichi di mera facciata che rappresentano la giusta causa dei compensi”. Più volte e costantemente nel corso degli anni è stata chiesta la cessazione di questo modus operandi soprattutto nel settore dei lavori pubblici ma la risposta è stata la reiterazione dei comportamenti con atti di utilizzo di risorse pubbliche sottratti a qualsiasi controllo e non condivisibili sotto tutti i profili. Uno scenario fosco che non si è schiarito con il passare del tempo neanche dopo i suddetti accertamenti ma, anzi, si è ancora più esteso investendo tutti i settori della gestione da parte di sindaco e giunta come hanno evidenziato la recente inchiesta per le spese delle luminarie di Natale, le interrogazioni rimaste senza risposta sugli affidamenti dei lavori di somma urgenza, l’omissione di tutte le dovute procedure sulle pratiche di bilancio. Questa insostenibile assenza di senso delle istituzioni è il motivo per cui la coalizione di centrosinistra, ed altri consiglieri facenti parte di forze politiche che, pur assicurando sinora sostegno al sindaco, avevano da tempo manifestato l’esigenza di cambiamento e di chiarezza, di fronte alla pericolosissima china di immoralità impressa alla azione della amministrazione hanno ritenuto fosse giunto il momento di un segnale di volontà e di espressione politica tale da mettere la parola fine ad una esperienza amministrativa giudicata fortemente negativa sia sul piano del merito che su quello del metodo. Questi i motivi politici di un atto, quello delle contestuali dimissioni per assoluta violazione delle più elementari regole che impedisce un vulnus democratico tale da inquinare in maniera irrimediabile la imminente campagna elettorale.

Wanda-FerroWANDA FERRO (Forza Italia) – La decisione di alcuni consiglieri comunali cosentini di fare cadere l’amministrazione Occhiuto è una ulteriore pagina buia scritta da quella classe politica calabrese autoreferenziale e arrogante, che opera in spregio agli interessi della collettività e a difesa delle rendite di pochi. Non v’è altro modo per interpretare lo scioglimento del Comune di Cosenza, una manovra politica che appare, oltre che dannosa per l’intera comunità cosentina, insensata perché arrivata in prossimità della scadenza naturale della legislatura. I firmatari delle dimissioni hanno il dovere di spiegare ai cittadini le ragioni ed i termini dell’operazione, ammesso che ve ne sia qualcuna capace di convincere i calabresi che si tratti davvero di una strategia politica, e non dettata da ripicche o regolamento di conti o coinvolgimenti di carattere individuale le cui origini vanno forse ricercate nelle vicende che hanno caratterizzato le ultime elezioni regionali. Una grande ammucchiata, quella che ha portato alla vittoria di Oliverio, caratterizzata dall’esaltazione del trasformismo e del trasversalismo che oggi procede senza pudore e raggiunge la vetta, con il contributo addirittura di chi era stato eletto nelle fila di schieramenti che avrebbero dovuto rappresentare quell’opposizione costruttiva al governo regionale e che invece ha piegato il proprio ruolo agli interessi individuali, sostenendo una pseudo ragione di governabilità. In tale direzione ritorna prepotentemente di attualità la vicenda del referendum contro il nuovo statuto regionale, che ha indotto alcuni esponenti dell’opposizione a non aderire alla sottoscrizione ed altri, addirittura, a ritirare la firma già apposta in nome di una presunta salvaguardia delle finanze regionali, le quali andrebbero invece custodite mediante una reale contrazione e revisione della spesa che però al momento non appare perseguibile dal governo di centrosinistra, per via degli svariati interessi, pur legittimi, di pochi o tanti imprenditori impegnati sia in politica che nei vari settori dell’economia. Ancora una volta gli interessi di pochi e i giochi di potere hanno prevalso sugli interessi di una intera città e dei suoi cittadini.

Giuseppe MazzucaGIUSEPPE MAZZUCA (Consigliere comunale capogruppo Pse) – La fine dell’esperienza Occhiuto alla guida del Comune di Cosenza apre una fase nuova che porterà, da qui a pochi mesi, a nuove consultazioni per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella fine di questa consiliatura si sono assunti questa responsabilità perché convinti della necessità di porre fine ad una esperienza complessivamente negativa, caratterizzata da una gestione di potere autoritaria e opaca. Al commissario che, ci auguriamo, venga nominato con la massima urgenza e che dovrà traghettare il Comune verso nuove elezioni  chiediamo di avviare senza indugi una bonifica del Comune di Cosenza attraverso la pubblicazione di delibere, determine, incarichi e di tutti gli atti amministrativi prodotti dalla giunta Occhiuto, con particolare riguardo alle consulenze, agli incarichi e agli affidamenti diretti concessi generosamente in questi ultimi cinque anni nel settore degli appalti pubblici. Per quanto ci riguarda la fine anticipata della consiliatura è da considerarsi una operazione di salute pubblica necessaria per acquisire consapevolezza della reale situazione lasciataci in eredità dall’amministrazione Occhiuto e per mettere i cittadini nella condizione di scegliere, con coscienza, da chi farsi governare.

antonio caridiANTONIO CARIDI (Senatore Forza Italia) – Le dimissioni forzate del sindaco cosentino, Mario Occhiuto, rappresentano la situazione emblematica di un contesto politico in seria crisi per i giochi di potere. Questa manovra vigliacca avrà dirette conseguenze per i cittadini di Cosenza che hanno scelto di essere rappresentati da un’amministrazione, costretta a scomparire per intrallazzi di palazzo. La nomina del commissario che andrà a traghettare il comune fino alle prossime elezioni non rappresenterà certamente un rilancio per Cosenza, soprattutto in ottica di completamento dei progetti avviati dalla ormai ex amministrazione comunale. Si deve tenere presente che lo schiaffo morale è stato dato ai cittadini, alla vera forza del contesto cosentino, a chi risponderà certamente presente alle prossime elezioni rimarcando, sicuramente, il riconoscimento nei confronti di Mario Occhiuto che ha fatto tanto per Cosenza. La politica non è questo, la politica deve avvicinarsi alla gente, la politica non può eclissare le decisioni popolari solo ed esclusivamente per trarre benefici. Palazzo dei Bruzi sarà in difficoltà adesso.

orsomarso-fausto-pdlFAUSTO ORSOMARSO (Consigliere regionale Gruppo Misto) – La vicenda di Cosenza, cronaca annunciata di quanto si è consumato in parallelo nei mesi scorsi in Consiglio regionale e in Parlamento, è lo specchio dell’Italia di Renzi e della sua annunciata rottamazione. Si commenta da sé’: in uno scenario nazionale che ha dimenticato il Sud con il complice silenzio della deputazione calabrese di questo Governo abusivo e con un Governo regionale che ha consumato il suo primo anno e mezzo impegnato in una guerra tra bande più che sui problemi della Calabria. I cittadini di tutta la Calabria avevano una sola speranza riconoscendosi tutti in quello che la politica aveva in solo quattro anni realizzato nella città di Cosenza. In Calabria la sfida epica all’orizzonte non sarà tra le sigle della destra o della sinistra ma tra la conservazione che distrugge e la speranza che ci siano istituzioni in grado di funzionare nell’interesse diffuso dei cittadini. La battaglia di giugno a Cosenza sara’ l’Armageddon tra un vecchio Sud e la speranza nel nuovo.

gregorio fontanaGREGORIO FONTANA (Responsabile nazionale organizzazione di Forza Italia) – Pieno sostegno e totale fiducia del Presidente Berlusconi e di Forza Italia, alla coordinatrice regionale on. Jole Santelli e al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Si è provveduto a sospendere in via immediata, ai sensi dell’articolo 59 dello statuto di Forza Italia Luca Morrone, per aver messo in atto, disattendendo le indicazioni degli organi regionali e nazionali del partito, comportamenti tali da determinare la caduta dell’amministrazione comunale di Cosenza, convintamente sostenuta da Forza Italia, creando così un grave danno e pregiudizio alla vita amministrativa della città e all’immagine e alla credibilità politica del movimento. Si è inoltre provveduto a sospendere, ai sensi dell’articolo 59, il consigliere regionale Ennio Morrone, per avere in reiterate occasioni e con comportamenti conseguenti, favorito, supportato indotto atti orientati alla destabilizzazione dell’amministrazione comunale di Cosenza.

 

Pasticcio Palmese, Fioretti ne approfitta: tre punti per la Vigor

SERIE D / GIRONE I, Quarta giornata di ritorno:

Vigor Lamezia-Palmese 1-0

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Marino; Manganaro, Cianci, Itri, Malerba (11′ pt Lettieri); Castellano, Giannusa, Guttà; Golia (32′ st Torcasio), Fioretti, Priorelli (39′ st Calabria). All.: Gatto.
PALMESE (4-3-3): Barillà; Mazzei, Cassaro, Taverniti, Misale; Napoli, Cordiano, Sarr (27′ st Novello); Saturno 6 (18′ st Siclari), Piemontese, Torchia (2′ st Fabio). All.: Salerno.
ARBITRO: Tedesco di Pisa
MARCATORI: 1’ st Fioretti.
NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Golia (L), Marino (L), Manganaro (L), Fabio (P), Mazzei (P). Angoli: 4-1 per la Vigor Lamezia. Rec.: 2′ pt; 5′ st.

La punta lametina approfitta del clamoroso errore di Barillà. Lo Scordia è ancora vicino.

Dopo la clamorosa quanto beffarda rete di Mascara in quel di Scordia, solo la vittoria poteva ridare slancio alle già flebili speranze salvezza. E vittoria è stata anche se arrivata in un contesto rocambolesco e fortunoso con Fioretti abile a sfruttare da rapace dell’area di rigore un incredibile errore dell’estremo difensore avversario al primo minuto della ripresa. Sino ad allora bravissimo Marino nello sventare le conclusioni di Torchia e Saturno.

Nel complesso anche nella ripresa i neroverdi guidati da Salerno hanno avuto le migliori occasioni, ma ciò non ha impedito che la crisi che attanaglia la Palmese da tempo venisse risolta. Anzi ora, mentre in casa Vigor si cerca affannosamente di avvicinare Gelbison e Scordia, anche Piemontese e compagni devono cercare di allontanarsi dalla zona caldissima.

Ora la Vigor è nuovamente attesa da una settimana decisiva: nel prossimo week end una nuova finale sulla via di una salvezza quasi impossibile, prima, magari, un acquisto in avanti.

Certo, in tal senso, dipende da quelli che sono i piani dei vertici societari.

GIACINTO MORELLI

 


 

Inferno bianco, dopo la neve fioccano le polemiche. Il riepilogo

auto bloccata in autostradaCOSENZA – E’ apparso persino il sole sul tratto di autostrada che nel pomeriggio del 19 gennaio si è trasformato in una trappola per centinaia di automobilisti in transito tra gli svincoli di Altilia e Cosenza. L’inferno bianco, la morsa di gelo si è sciolta, ma dopo la neve fioccano le polemiche. E comincia a saltare qualche testa. Il primo provvedimento, il presidente dell’Anas Armani lo ha ufficializzato già nel corso della notte. Il numero uno dell’azienda stradale ha commissariato l’Esercizio del tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria, affidandone la gestione al vicedirettore nazionale Roberto Mastrangelo. Ed anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha chiesto all’Anas di conoscere con urgenza le disfunzioni verificatesi in relazione al piano emergenza neve. La Procura della Repubblica di Cosenza vuole vederci chiaro. Il capo dell’ufficio Dario Granieri, infatti, ha avviato un’indagine per mettere a fuoco ciò che è successo e stabilire se vi siano state responsabilità. Ma al momento non vi sono indagati. Una prima spiegazione delle disfunzioni che hanno portato al caos l’ha data il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha parlato di ritardi nello spargimento del sale sull’asfalto e nelle procedure di assegnazione dei codici dell’Anas – giallo e rosso – che determinano l’accesso in autostrada. A questo bisogna aggiungere le poche informazioni trasmesse dall’Anas, peraltro non corrispondenti al vero, ed il colpevole ritardo nel chiudere il tratto ormai impraticabile a causa dei numerosi veicoli finiti di traverso sulle due carreggiate, nord e sud. L’incoscienza di camionisti ed automobilisti irresponsabili e privi di catene o pneumatici da neve, ha fatto il resto. Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile regionale, che non è un politicoSchermata 2016-01-19 a 16.39.30 e che forse, proprio per questo, è poco avvezzo alla diplomazia, non le ha mandate certo a dire all’Anas e ai suoi responsabili: “Abbiamo diramato l’allerta meteo il 18 gennaio con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio e nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza”. Per ovviare in futuro a queste problematiche, il PrefettoTomao ha lanciato la proposta di installare pannelli luminosi per informare gli automobilisti (e a che servirebbe? Lo sapevano anche le pietre che nevicava a Piano Lago ma questo non ha scoraggiato chi non era dotato dell’equipaggiamento adeguato), realizzare aree di stoccaggio di generi di conforto e mezzi di soccorso pronti ad intervenire. Oggi la viabilità sull’autostrada non ha avuto alcun intoppo grazie anche ai filtraggi, che dopo tante polemiche, sono stati effettuati agli svincoli di Falerna e Sibari, in direzione nord, per verificare il rispetto dell’obbligo delle dotazioni invernali ancora in vigore tra Padula e Falerna e che di norma, vengono sistematicamente disattesi. Il presidente nazionale dell’Adiconsum, Pietro Giordano auspica il risarcimento dei consumatori-utenti del servizio autostradale per i disagi subiti. “Il diritto al transito veicolare – afferma – deve essere garantito ed Anas è tenuta ad approntare tutte le opportune cautele, in particolare trattandosi di un evento, quale una nevicata, preannunciato e prevedibile. Giusto quindi avviare una Commissione di inchiesta in Anas per conoscere eventuali responsabilità ma della Commissione devono fare parte anche le Associazioni dei Consumatori, in un’ottica di trasparenza e di tutela attuale e futura degli utenti. Vanno poi risarciti i consumatori che hanno subito pesanti disagi, Adiconsum chiede quindi che Anas attivi un protocollo di conciliazione con le associazioni Consumatori per risolvere in maniera rapida e veloce le richieste di risarcimenti dei consumatori coinvolti”.

Il Tg1 presente sulle luminarie, ma non per documentare lo scandalo dell’inferno bianco

auto bloccata in autostradaCOSENZA – Il Tg1 manda l’inviato a Cosenza per le luminarie natalizie ma dell’inferno vissuto da centinaia di automobilisti bloccati ancora adesso lungo la Salerno-Reggio Calabria neppure una parola. Questa è solo una parte dello scandalo che si sta consumando in queste ore nel cosentino, colpito da una nevicata, intensa sì, ma non eccezionale e comunque ampiamente prevista.  L’altra parte riguarda le centinaia di persone abbandonate al gelo tra gli svincoli autostradali di Altilia e Cosenza, incolonnati da ore, senza assistenza e, soprattutto, senza informazioni. Inaffidabili quelle dell’Anas che nel pomeriggio aveva dichiarato riaperta una delle due corsie autostradali e che soltanto alle 19,36 comunicava attraverso il Cciss – Viaggiare informati del blocco su entrambe le carreggiate a causa di numerosi mezzi in panne o finiti di traverso per il fondo ghiacciato. Non vi è dubbio circa le responsabilità di coloro che ignorano gli obblighi di montare le catene o di transitare con le gomme termiche. Ma fatta questa doverosa premessa, si affacciano altri interrogativi circa le responsabilità di questo pomeriggio da incubo, preludio di una nottata che molte persone trascorreranno all’addiaccio. La situazione Schermata 2016-01-19 a 16.39.30ha cominciato a precipitare intorno alle ore 14. Due mezzi pesanti sono finiti di traverso sull’asfalto, causando il blocco tra Altilia e Rogliano in entrambe le direzioni. Gli incolonnamenti sono stati immediati. Almeno otto i chilometri di coda che si sono formati, mentre la neve continuava a cadere copiosa e le vie d’accesso ostruite impedivano l’intervento sia dei mezzi di soccorso, sia di quelli spargisale. E si è scatenato il caos. Peccato che nessuno abbia pensato di chiudere gli svincoli tempestivamente, evitando così che altre persone rimanessero intrappolate nel maxi ingorgo, così come non c’era stata una preventiva vigilanza per evitare che autocarri ed autoarticolati si avventurassero in autostrada senza l’equipaggiamento di legge. L’ordinanza di blocco del traffico ai mezzi pesanti è stata diffusa soltanto nel tardo pomeriggio, quando ormai il guaio era compiuto. Il calar delle tenebre ha acuito la sofferenza di chi si è trovato, e si trova tutt’ora, esposto alle intemperie, senza acqua, senza assistenza e senza informazioni. E qui veniamo all’altra nota dolente. Alle 15,03 quando la situazione era già drammatica, l’Anas diffondeva il seguente dispaccio stampa: “La nevicata che sta interessando la Calabria, sta Schermata 2016-01-19 a 16.38.13provocando dei rallentamenti in alcuni tratti dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La circolazione – consentita con catene a bordo o pneumatici invernali – nel complesso è regolare, grazie anche all’intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale dell’Anas, ma in alcuni tratti, come nella zona di Pianolago, l’asfalto scivoloso induce alla prudenza con conseguenti rallentamenti”. Una follia, perché nella zona il traffico era già bloccato da oltre un’ora con gravissime ripercussioni sulla circolazione. La diffusione di notizie non corrispondenti al vero continuava quando alle 16,50 un nuovo comunicato Anas così recitava: “Il personale dell’Anas con l’ausilio dei mezzi spazzaneve e spargisale è riuscito a rendere praticabile l’autostrada Salerno-Reggio in direzione Sud”. E mentre nelle redazioni affluivano le note distribuite dai canali ufficiali, giungevano contemporaneamente foto, messaggi, telefonate che certificavano il contrario. E testimonianze come quella del presidente del consorzio Vallecrati Maximiliano Granata, che ci ha messo nove ore per giungere da Altilia a Cosenza, o come quella del sindaco di Mendicino Antonio Palermo ancora bloccato poco dopo Altilia fin dalle 14 di ieri pomeriggio e che, forse, sarà costretto a trascorrere la notte in macchina insieme ad altre decine di malcapitati. Solo in serata, dopo ore di attesa e di rabbia, i mezzi dell’Anas coordinati dalla Prefettura di Cosenza sono riusciti a raggiungere i mezzi intraversati rimettendoli in direzione e soccorrendo i tanti automobilisti esausti con generi di conforto. Tuttavia, prima che tutti i mezzi possano lasciare quello che è già stato ribattezzato “l’inferno bianco” della A3 ci vorranno ancora ore. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il presidente della Regione Mario Oliverio. “E’ assurdo – ha tuonato il governatore – che una nevicata, peraltro ampiamente prevista e annunciata, possa mettere in ginocchio un’arteria di grande comunicazione e mobilità qual è l’autostrada Salerno-Reggio Calabria”, ha detto senza nascondere la rabbia. Oliverio ha anche già chiesto chiarimenti ai vertici dell’Anas. Anche il deputato Sebastiano Barbanti del gruppo Misto ha denunciato i gravi disservizi: “Da quasi cinque ore centinaia di automobilisti sono bloccati sull’A3 nel tratto Altilia-Cosenza in entrambe le direzioni e lasciati al freddo e senza assistenza. Ciò che sta accadendo è indegno visto che non si tratta di una eccezionale nevicata. Chiedo al presidente dell’Anas se per il 2015/2016 era stato predisposto un piano antineve per l’A3 così come è stato fatto negli anni scorsi e di verificare eventuali responsabilità per la mancata attuazione. Tutto ciò non può passare in cavalleria. Chi ha responsabilità deve pagare”.

Pesanti disagi per la neve in tutta la provincia di Cosenza

Schermata 2016-01-19 a 16.38.31COSENZA – Il personale dell’Anas con l’ausilio dei mezzi spazzaneve e spargisale è riuscito a ripristinare e rendere praticabile l’autostrada Salerno-Reggio in direzione sud verso Cosenza, ma la situazione rimane critica in virtù del perdurare dell’intensa nevicata che da questa mattina sta interessando tutta la Calabria settentrionale. Ancora bloccata invece la corsia nord. Centinaia di automobilisti sono rimasti tutt’ora in coda da oltre due ore sulla A3 nel tratto compreso tra Falerna e Cosenza. In particolare si sono registrati incolonnamenti di auto e mezzi pesanti all’altezza del valico di Piano Lago dove il manto bianco ha raggiunto circa quindici centimetri. La situazione, fanno sapere dal Centro Operativo Autostrade della polizia stradale di Lamezia Terme, è particolarmente difficile. Ciò che più preoccupa sono i veicoli messi di traverso che rendono complicata la circolazione e l’intervento dei mezzi spazzaneve dell’Anas e dei mezzi di supporto della Protezione Civile. In generale la situazione è critica per la circolazione in tutto il cosentino dove si registrano segnalazioni di diversi veicoli sono in panneSchermata 2016-01-19 a 16.38.13. Notevoli disagi anche sulla Statale 107 chiusa per rimuovere un veicolo pesante che si è ribaltato (senza coinvolgere altri veicoli) causando, provvisoriamente, il blocco del traffico – in entrambe le direzioni – tra il km 4,000 ed il km 22,000. Il personale Anas, coadiuvato dalla Polizia stradale, è al lavoro. Si consiglia di attendere alcune ore prima di mettersi in viaggio per consentire di liberare le strade dai veicoli e ai mezzi spargisale di rendere pulito il manto stradale. Traffico bloccato anche ai confini tra Basilicata e Calabria, nel tratto di autostrada in corrispondenza del km 150,000 (in direzione nord) tra gli svincoli di Lauria Sud e Laino Borgo. Intanto continua a nevicare. Domani resteranno chiuse le scuole a Cosenza, Rende e in tutto l’hinterland. Scuole chiuse anche a Catanzaro. 

Schermata 2016-01-19 a 16.39.30

 

Blitz della Cavese a Palmi. I neroverdi falliscono un penalty

PALMI – Un pallonetto di Criniti a pochi minuti dall’intervallo condanna la Palmese alla sconfitta di misura per 1-0

Francesco Piemontese (Palmese)
Francesco Piemontese (Palmese)

al cospetto di una Cavese che ha molto sofferto le pessime condizioni del terreno di gioco. A beffare la squadra di Salerno è stato l’attaccante argentino dei campani, bravo a cogliere fuori dai pali l’estremo difensore Barillà con un tocco morbido quando il cronometro segnalava il minuto 42 della prima frazione. In precedenza Palmese in evidenza prima con un corner di Fabio, respinto con i pugni dal portiere della Cavese Conti, poi con una bella girata di Torchia sulla quale ancora una volta Conti riusciva a smanacciare in corner. Salerno perdeva intanto Viscido per un infortunio muscolare. Nella ripresa all’ottavo, l’opportunità per la Palmese di pareggiare. Ausiello spinge Piemontese all’ingresso dell’area di rigore. L’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Fabio la cui conclusione però, viene respinta da Emanuele Conti. E’ il terzo penalty neutralizzato da Conti in questo campionato. Il pericolo scampato esalta la Cavese che sfiora il raddoppio con D’Ancora, che però da ottima posizione strozza il tiro e mette a lato, e con Varriale, la cui conclusione, con Barillà battuto, viene respinta sulla linea da Taverniti.

Elezione presidenziale: Oliverio, Scalzo e Salerno, i grandi elettori

REGGIO CALABRIA – Scelti i tre “grandi elettori” che concorreranno all’elezione del capo dello Stato: Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio (19 voti), il presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo, membro del Pd, per la maggioranza di centrosinistra (18 voti), e il consigliere regionale Nazzareno Salerno (10 voti), di Fi, per la minoranza. L’elezione si è svolta ieri, 20 gennaio, nel corso della seduta del Consiglio regionale della Calabria.

Precari, l’assessore Salerno impegnato a favore degli Isu/Ipu

L’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha inviato una missiva agli enti interessati per ribadire l’impegno a favore degli lsu/lpu e dei lavoratori coinvolti nelle attività relative alle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010. L’obiettivo è di dare seguito concreto alla Legge regionale “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al Decreto Legge 101/2013”, approvata il 19 dicembre in Consiglio regionale, e dimostrare con i fatti la vicinanza a lavoratori che sono divenuti indispensabili per il funzionamento degli enti utilizzatori e per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini.
“Invito gli enti utilizzatori – scrive Salerno nella missiva – che hanno disponibilità di posti in dotazione organica e nel rispetto dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa, a porre in essere, oltre alle procedure per prorogare l’utilizzo di tale personale per i tre anni previsti dalla legge, tutti gli adempimenti propedeutici alla successiva stabilizzazione entro il 31 dicembre 2016 del personale precario. Il nostro scopo – rimarca ancora l’assessore Salerno – è di portare a compimento un cammino che è stato costellato da tante difficoltà ma che finalmente fa intravedere prospettive positive ai lavoratori. Il Governo regionale guidato dal Presidente Scopelliti proseguirà su questo percorso per valorizzare le risorse umane calabresi e per far concretizzare una stabile crescita economica e sociale”.
La Legge, approvata in Consiglio regionale, è stata il frutto del lavoro avviato dall’assessore Salerno sin dai primi giorni del suo insediamento e che si è esplicato attraverso la produzione della deliberazione di Giunta regionale n. 160 del 10 maggio avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per la definizione delle linee di intervento sulla situazione dei bacini del precariato istituzionalizzato e sull’emergenza lavoro in Calabria. Politiche attive del lavoro” mediante la quale sono stati appunti individuati puntualmente tutti i lavoratori precari calabresi, con l’attivazione del Tavolo tecnico nazionale sul precariato e con una strategia che, traducendosi in costanti contatti con i riferimenti ministeriali e parlamentari, è riuscita a produrre risultati senza precedenti.

Aperto nuovo tratto A3

POTENZA – Tra lo svincolo di Lauria Nord (Potenza) e l’imbocco nord della galleria “Fossino”, l’Anas ha aperto al transito un nuovo tratto ammodernato dell’A3 Salerno-Reggio Calabria della lunghezza di circa 5 chilometri, dal km 143 al km 148. Lungo l’intero intervento vi sono, tra l’altro, quattro viadotti, per una lunghezza totale di 2,9 km, e tre gallerie naturali per complessivi 9,8 km (tra cui la ‘Serra Rotonda’ che, con i suoi 3,8 km di lunghezza, è la più lunga dell’intera A3).