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Rifiuti di cantiere sversati in un’area di oltre 10mila mq. 5 denunce nel cosentino

COSENZA – I Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo hanno nei giorni scorsi effettuato una specifica attività di controllo all’interno di alcuni cantieri edili della zona.
Le operazioni, oltre ad inserirsi nell’ambito della campagna nazionale di rafforzamento dei controlli ai cantieri edili pubblici e privati disposta dal Comando Generale dell’Arma, hanno la duplice funzione di prevenire gli infortuni professionali ed il rispetto delle molteplici normative in materia di salvaguardia dell’ambiente e di corretta gestione dei rifiuti. I militari hanno controllato un cantiere pubblico di San Benedetto Ullano per la realizzazione ed il potenziamento della rete fognaria mediante il collettamento delle frazioni “San Fili e Maglionzi”.
A seguito di tale controllo è emerso che in un terreno agricolo erano stati scaricati, per essere smaltiti in modo fraudolento, oltre 30 metri cubi di rifiuti costituiti in prevalenza da terre e rocce da scavo ma anche da conglomerati bituminosi, utilizzati in difformità dalla normativa di riferimento provenienti da tale cantiere oggetto del controllo. Per tale motivo il titolare dell’impresa affidataria dei lavori, i due operai sorpresi a scaricare il materiale nel fondo agricolo, il direttore dei lavori e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza, mentre l’autocarro utilizzato e l’area di circa 10.000 mq interessata dall’accumulo dei rifiuti è stata posta in sequestro per poter procedere ad effettuare le necessarie verifiche per appurare una eventuale contaminazione del suolo e la reale caratterizzazione dei rifiuti ancora da smaltire.
Nell’ambito del medesimo intervento, il titolare dell’impresa affidataria del lavori nelle sue funzioni di responsabile del cantiere in concorso con il Direttore dei Lavori, dovranno rispondere dell’ irregolarità di omessa predisposizione di un sistema di confinamento chiaramente visibili ed individuabile per delimitare e segnalare l’intera area delle lavorazioni ed il perimetro all’interno del quale operano gli addetti ai lavori, nonché’ l’area in cui avveniva lo stoccaggio dei materiali ed il transito dei mezzi impiegati

Identità arbereshe, San Bendetto Ullano si racconta in un corto

SAN BENEDETTO ULLANO (CS) – Promuovere e valorizzare il patrimonio storico-culturale ed identitario di San Benedetto Ullano – in arbëreshë Shën Benedhiti, terra del tritone alpestre -, unico caso nel Sud Italia, tra le comunità italo-albanesi presenti in Calabria che maggiormente resistono al trascorrere del tempo e continuano a mantenere saldo il rapporto con le origini e la tradizione. È, questo, l’obiettivo del cortometraggio Me Shëndet (Con salute) che il Comune ha commissionato ad un binomio creativo e professionale d’eccezione: Davide Imbrogno e Marco Caputo.

Dimostrando grande entusiasmo sul progetto di marketing territoriale, comunicazione strategica e turismo esperienziale, volto a zoomare sulle suggestioni, sui riti e sulle tradizioni, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Rosi Capparelli finanzierà le riprese, in co-produzione con la Imbrogno Comunicazione. 

La realizzazione di questo shortfilm, con una regia a 4 mani, fa seguito ad importanti sinergie già avviate da Imbrogno e Caputo. Tra tutte e forse quella più entusiasmante per i risultati ottenuti, la realizzazione del corto L’attesa, girato da Caputo, sceneggiato da Imbrogno, ambientato tra New York e la Città d’Arte di Altomonte, prodotto dalla famiglia Barbieri e candidato al David di Donatello. L’altro lavoro, L’imbarcadero, fu invece girato interamente in Sila.

Operante nel campo della pubblicità e apprezzato scrittore, Imbrogno che è originario proprio di San Benedetto Ullano, ha curato soggetto e sceneggiatura. Caputo, invece, curerà, insieme ad Angelica Mazza, la direzione della fotografia grazie all’esperienza di video-maker che lo ha portato a vivere importanti collaborazioni internazionali.

I primi sopralluoghi sono stati già effettuati e la fase di pre-produzione è in piena attività. Il cast tecnico prevede tutte maestranze calabresi, professionisti che vantano esperienze nel settore in ambito nazionale e internazionale. Sarà dato particolare risalto agli elementi ed ai tratti distintivi della cultura arbëreshë, che si riscontrano nell’architettura del borgo, nei ricchi e preziosi costumi d’epoca, nei riti e nelle tradizioni bizantine che si rinnovano di generazione in generazione. Nel cast del cortometraggio saranno presenti Raffaella Reda, Alessandro Castriota Scanderbeg e Josh Gaspero, scrittore ed editore statunitense di fama internazionale. 

 
 

“Porte narranti” a San Benedetto Ullano, l’arte e la bellezza per valorizzare i centri storici

SAN BENEDETTO ULLANO (CS) – L’arte, la cultura e la bellezza salveranno i centri storici, le “Porte Narranti”: un progetto di innovazione culturale e sociale.

Questo catalogo di arte e di storia che si sfoglia passeggiando verrà realizzato a San Benedetto Ullano da sabato 17 a lunedì 19 agosto voluto fortemente dalla sindaca Rosaria Capparelli e realizzato con i direttori artistici Graziella Di Ciancio e Antonio Blandi.

Un progetto culturale di innovazione sociale sostenibile per il recupero dei centri storici che verrà presentato da Capparelli, Di Ciancio e Blandi in conferenza stampa martedì 30 luglio, alle ore 10.30, nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza in piazza XV Marzo. Alla pittura sarà affiancata la musica, la recitazione, l’enogastronomia e molto altro in una kermesse artistica che diventa celebrazione, grande evento, esperienza artistica, percorso museale all’aperto di contaminazione culturale, sociale che fa sì che l’arte visiva si unisca con la comunità locale, dalle forti tradizioni arbëreshë, costruendo, così, un percorso di conservazione dell’identità.

IL PROGETTO

“Porte Narranti” – finanziato dalla Regione Calabria da un’idea di progetto nata da Graziella Di Ciancio in seno all’amministrazione comunale di San Benedetto Ullano -, attraverso l’arte promuove il recupero degli spazi abbandonati del centro storico, coinvolge artisti e comunità per lasciare una traccia indelebile della storia del luogo e ha tutti i presupposti per diventare motore di sviluppo economico che parta dal passato guardando al futuro dando bellezza alle tradizioni.

 

La tre giorni di metà agosto prevede la pittura e la decorazione di porte nel centro storico, tra il “cuore” e le frazioni, ad opera di pittori e artisti di rilievo. Ogni porta riproduce, con lo stile e la pittura dell’artista, un tema diverso scelto tra un episodio storico, culturale, una leggenda o la biografia di un personaggio importante, tutti appartenenti alla storia italo-albanese di San Benedetto Ullano. Da qui il nome di “Porte Narranti” perché ognuna “parlerà” della storia e delle radici di questo luogo.

 

 

Sequestrati 150 kg di prodotti alimentari

COSENZA 10 gennaio 2018 – 150 chili di prodotti alimentari sono stati posti sotto sequestro dai Carabinieri Forestali di Montalto Uffugo durante un controllo effettuato nei giorni a San Benedetto Ullano in occasione della “Fiera della Befana”. I militari hanno riscontrato presso il banco di un rivenditore di Acri prodotti quali formaggi, salumi e conservati vari privi di etichettatura attestante la relativa tracciabilità, la scadenza e lo stato di conservazione.

Applicata multa di 8000 euro

Nel corso del controlli è stato inoltre accertato che il venditore trasportava e poneva in vendita gli alimenti destinati al consumo umano senza la regolare D.I.A., autorizzazione sanitaria, oltre ad aver omesso le procedure di autocontrollo igienico sanitarie previste. A seguito del controllo, oltre al sequestro dei prodotti alimentari sopra descritti preconfezionati e non, privi dell’obbligatoria etichetta recante le indicazioni previste per legge è stata elevata sanzione amministrativa per oltre 8000 euro.   

Rubano legna, deferiti due uomini

SAN BENEDETTO ULLANO (CS) – Dovranno rispondere di “furto aggravato” di legname due uomini di Lattarico bloccati dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo in località “Acqua del Conte” nel comune di San Benedetto Ullano mentre trasportavano a bordo di un autocarro del materiale legnoso. L’autocarro posto a controllo era colmo di materiale legnoso da ardere il cui  carico sporgeva dal vano posteriore dello stesso, circa 20 quintali composti da tronchi di castagno già sezionati e collocati al suo interno oltre a due motoseghe rinvenute all’interno dell’abitacolo. Vano il tentativo dei due, già attenzionati da tempo,  di giustificare il taglio della legna riconducibile ad una documentazione prodotta non idonea a garantire la tracciabilità e non conforme ai rilievi tecnici eseguiti dai militari. Esclusa pertanto la legittima provenienza della legna si è posto sotto sequestro l’autocarro, il materiale legnoso,  le motoseghe e un ascia rinvenuti nell’autocarro e si è proceduto al deferimento dei due uomini. Tale attività rientra in una più vasta attività di controllo dei Carabinieri Forestale di Montalto che da tempo stanno effettuando al fine di prevenire e reprimere  reati ambientali a danno del patrimonio pubblico comunale di San Benedetto Ullano.

 

Incontro con il giornalista Antonio Sergi al Castello di San Lorenzo del Vallo (Cs)

11824000_10200983955679300_1677308987_nSabato 8 agosto 2015 alle ore 19,00, al Castello di San Lorenzo del Vallo (CS) ci sarà l’incontro con il giornalista Antonio Sergi, autore del libro “Assoggettati”. Discuterà insieme al giornalista, la coordinatrice del Pd di San Lorenzo del Vallo Vanessa Camodeca. L’evento fa parte degli appuntamenti estivi organizzati dall’amministrazione comunale di San Lorenzo del Vallo.

 “Assoggettati”, pubblicato da Comet con la postfazione dello scrittore Fulvio Abbate, è volume caratterizzato da elementi sociopolitici, narrativi, tecnici ed emozionali. Un libro nel quale vengono analizzati, da prospettive non convenzionali, i nuovi modelli biopolitici e di biopotere. Al centro della pubblicazione di Sergi, la crisi economica che si tramuta in crisi di sentimenti, perdita dell’identità, sottomissione nel mondo del lavoro e accettazione di tutte le pratiche contemporanee. “Assoggettati” è un libro che si auspica di superare il cinismo e le disillusioni che caratterizzano questa era. “Assoggettati” è un invito alla “catarsi” interiore che rievoca quello del conosci te stesso e del mondo tragico antico. Antonio Sergi invita a riflettere sul dramma della solitudine, che attanaglia l’uomo contemporaneo, il quale presumeva di poter raggiungere l’ataras11846354_10200983955559297_1979710149_nsica felicità con il soddisfacimento della sfera personale in termini economici e sociali. Egli evidenzia le frustrazioni, le disillusioni e l’insoddisfazione derivanti dalla scoperta dell’inquietudine e del vuoto conseguenti alla pervicace ostinazione nel perseguire obiettivi che si rivelano effimeri, chimere capaci di generare solo infelicità. Occorre ritornare alla semplicità, che è negazione delle sovrastrutture. I suoi pensieri si esprimono liberamente ed esortano alla speranza, alla ricerca, al rispetto della libertà, all’amore. Ribadisce che “il dubbio ci rende davvero liberi”, poiché ci consente di essere critici, di acquisire consapevolezza, di non assumere comportamenti egoistici, assolutistici e prevaricatori.

Antonio Sergi è giornalista pubblicista, ricercatore sociale e scrittore. E’ nato il 6 luglio 1988 a Cosenza. Cresciuto a Reggio Calabria, dopo gli studi universitari si è specializzato in cooperazione internazionale e ha conseguito master in diritto. Ha pubblicato libri di poesie e saggi. Autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, ha lavorato e collaborato per numerose emittenti televisive locali e nazionali, in particolare Metrosat e La7. Ha insegnato in istituti scolastici superiori e in corsi di alta formazione dell’Università della Calabria, giornalismo televisivo e crossmedialità. Attualmente lavora per Telemia, 11824138_10200983955519296_2062200468_nrete televisiva regionale calabrese e collabora con la Gazzetta del Sud, ilGiornale e ilGiornaleOFF.

 

Fermato dai Carabinieri per tentata estorsione

SAN BENEDETTO ULLANO (COSENZA)  –  Simone Ferrise, di 26 anni, e’ stato fermato dai carabinieri a San Bendetto Ullano per tentata estorsione con metodo mafioso.

Il provvedimento di fermo e’ stato emesso dalla Dda di Catanzaro. Ferrise avrebbe chiesto seimila euro all’impresa che stava effettuando i lavori delle acque reflue a San Benedetto Ullano. Il giovane avrebbe chiesto il denaro sostenendo di essere il referente nella zona della ‘ndrangheta.