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Vigor all’asciutto, risultato ad occhiali in quel di Sarno

Una squadra ancora decimata dall’influenza non va  oltre il pari in trasferta.

SARNESE-VIGOR LAMEZIA O A O

Non riesce a  mettere il turbo la  Vigor Lamezia di mister Gatto: ancora  orfana di Essabr, priva del bomber Fioretti (out per problemi fisici)  e di altri  quattro/cinque elementi a  causa  di influenza ed acciacchi, la squadra biancoverde non ottiene l’intera  posta in palio e  dopo l’1 a 1 ottenuto tra le mura amiche con l’Aversa Normanna arriva uno zero a zero, contro la Sarnese,  poco  utile alla causa. Mentre la  Gelbison viene  sconfitta a domicilio dalla nuova capolista Siracusa, la banda  guidata da Giannusa e Malerba difende senza affanni la propria  porta ma non riesce a concretizzare qualche buona occasione che forse, col reparto offensivo al completo e con la  disponibilità  di Fioretti e dell’unico innesto di Gennaio  (Essabr  per l’appunto), avrebbe potuto portare i frutti sperati. Da sottolineare comunque la positività della prestazione  della formazione ospite, che, pur con un uomo in meno per l’espulsione di Calabria nella ripresa,  ha  creato occasioni importanti, da sfruttare indubbiamente meglio.  Particolare, questo, non di poco conto vista l’assoluta necessità di raccogliere il maggior  numero di punti possibile. Vincere a Sarno oggi avrebbe potuto significare sorpasso ai danni della Gelbison e raggiungimento della zona  play out. Evenienza comunque possibile se dovesse essere accolto favorevolmente il ricorso per l’eliminazione di due dei tre punti di penalizzazione.  In tal senso si spera che  la giustizia  sportiva sia celere nel definire la posizione del sodalizio di Via Marconi.

Di seguito i risultati degli altri match del girone:

Agropoli-Gragnano 1-1
Due Torri-Marsala 2-0
Gelbison-Siracusa 1-2
Noto-Vibonese 2-2
Palmese-Scordia 1-1
Sarnese-Vigor Lamezia 0-0
Reggina-Nerostellati Frattese 0-0
Roccella-Cavese 2-1
Aversa Normanna-Rende rinv

GIACINTO MORELLI

L’ASD Reggio Calabria conquista il suo nono risultato utile consecutivo

SARNESE – REGGIO CALABRIA 1 – 1

Marcatori: 12′ Zampaglione, 38′ Di Capua

ottopagine.it
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Lo scontro play off tra Sarnese e Reggio Calabria si conclude con un pareggio. Allo Squitieri di Sarno, cornice di pubblico delle grandi occasioni con più di ottanta tifosi giunti dalla città dello stretto. Mister Cozza, conferma il 4-3-3, Brunetti e  Zampaglione nuovamente titolari dal primo minuto. La Sarnese di Gianluca Esposito dopo la pesante sconfitta nel derby con l’Agropoli si schiera con un classico 4-4-2. Accade tutto nella prima frazione con il vantaggio dopo dodici  minuti di  Zampaglione sugli sviluppi di una rimessa laterale, pareggio dei campani al 38′ per via di una punizione trasformata da Di Capua. Amaranto sempre in zona playoff, domenica prossima sarà nuovamente derby con il Roccella.

Sarnese-Rende 3-2. Sconfitta amara sul filo di lana

Sarnese-Rende 3-2

SARNESE (4-3-3): Sorrentino 6; Gabbiano 6 Catalano 6 Miccichè 6 Loreto 6; Fontanarosa 7,5 Langella 5,5 (1’ st Iovene 6) Di Capua 7; Imparato 6,5 (18’ st Di Palma 6) Simonetti 6 Ianniello 6 (35’ st Viscovo sv). In panchina Baietti, Apparenza, Tortora, Nasto, Catuogno, Salvato. All: Esposito

RENDE (4-3-3): De Brasi 6,5; Bruno 5 Carrieri 5,5 Scarnato 6 Ruffo 5; Piromallo 5,5 (16’ st Gigliotti sv) Fiore 5,5 Crucitti 5,5; Zangaro 5 (30’ st Actis Goretta sv) Mosciaro 6,5 Feraco 5 (16’ st Azzinnaro 5,5). In panchina Mirabelli, Musca, Falbo, La Gioia, Marchio, Conforti. All: Pellegrino (Trocini squalificato)

ARBITRO: Politi di Lecce

MARCATORI: 4’ e 13’ st st Fontanarosa (S), 37’ st Mosciaro (R), 40’ st Mosciaro (R, rig), 47’ st Di Capua (S, rig)

NOTE – Al 46’ st espulso Musca (R) direttamente dalla panchina. Ammoniti Zangaro (R), Mosciaro (R), Fontanarosa (S). Angoli 1-1. Recuperi 2’ pt e 5’ st

SARNO In dieci minuti dal paradiso all’inferno. Il Rende rimonta il doppio svantaggio e poi sul filo di lana Di Capua lo spinge nuovamente negli inferi. La formazione di Trocini si vede scivolare via di mano un punto che, nonostante una giornata storta, avrebbe meritato. Il calcio è così: ti dà tanto, ti toglie tanto. Una partita comunque non bella ma intensa che ha regalato emozioni fino al triplice fischio. Un match delicato che i due tecnici giocano con moduli speculari, un 4-3-3 che copre bene il campo e allo stesso tempo consente di sfruttare la profondità per ribaltare l’azione. Esposito opta per Simonetti terminale offensivo mentre dall’altra parte è Mosciaro il punto di riferimento del Rende. Partita che inizia al piccolo trotto con le due squadre che si temono ed evitano di lasciare spazi e palloni giocabili. Più manovriero il Rende, attendista e pronta a ripartire la Sarnese. Ci prova Zangaro a sfondare, cade in area ma il direttore di gara lo ammonisce per simulazione. Poi la Sarnese rompe gli indugi e con Simonetti, minuto 23, sparacchia alto. Ancora Sarnese quattro minuti dopo: il tiro di Imparato è respinto in bello stile da De Brasi. Il Rende riprende in mano le redini del gioco ma alla squadra di Trocini (squalificato) manca sempre l’ultimo passaggio. L’occasione arriva a ridosso del minuto 41 su calcio di punizione che Mosciaro non riesce ad angolare e Sorrentino ha gioco facile. Il tempo si chiude con un salvataggio di Carrieri che nega a Simonetti la gioia del gol.

La ripresa si apre con la Sarnese che sblocca il risultato: errore di Ruffo in ripiegamento cross di Ianniello sul secondo palo e per Fontanarosa è un gioco di testa battere De Brasi. Il Rende è in confusione totale: manovra macchinosa tanto che la Sarnese trova il raddoppio con un’azione fotocopia: cross di Lotero e Fontanarosa di testa batte per la seconda volta De Brasi. La partita si complica per i calabresi che a sostituzioni effettuate, perdono Gigliotti per una botta alla testa. Ma il calcio è cinico e crudele e così in tre minuti il Rende rimette la partita in carreggiata con una doppietta di Mosciaro che rialza il Rende. Poi la beffa nei secondi finali: Ruffo commette un’ingenuità stendendo Iovene: il direttore di gara assegna il rigore che Di Capua trasforma regalando ai suoi tre punti pesanti.

Fioretti-Gol: la Vigor pareggia, ma Torcasio lascia

Pari alquanto beffardo per Giannusa e compagni. Nel post partita Torcasio annuncia le dimissioni

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Era quasi fatta: a inizio ripresa il gol del lametino Fioretti crea i presupposti per la prima, agognata vittoria dei padroni di casa. Poi, a pochi minuti dal novantesimo, la doccia gelata: il rigore (contestatissimo) di Iannello va a riportare in parità le sorti del match.

Molti i rimpianti a seguito di un match che la Vigor, dopo il vantaggio, dava l’idea di poter chiudere, approfittando di un avversario psicologicamente tramortito dal momentaneo svantaggio.

Scesa in campo senza gli esperti Malerba, Manganaro e Marino, inizialmente in panchina,  la squadra di Gatto (furioso a fine match per la decisione relativa al rigore subito) non riesce infatti a sfruttare le occasioni successive alla rete del 9 di casa e capitola all’87esimo dopo aver indietreggiato eccessivamente il proprio baricentro. 1 a 1 finale e primo, misero punticino ottenuto in campionato.

Nel frattempo assume contorni sempre più drammatici la situazione in seno ai vertici del sodalizio di Via Marconi. Ecco quanto affermato dal presidente Torcasio a fine partita: “Quando a maggio ho assunto la guida della società, sapevo benissimo che mi stavo imbarcando su una nave in tempesta. L’uragano che l’ha travolta si chiamava Dirty Soccer, che aveva spazzato via tutto quello che c’era. In questi mesi ho cercato di lavorare in due direzioni: preservare di fronte alla giustizia sportiva la Vigor Lamezia e garantire un futuro a questa società. Nel primo caso ho dovuto fare i conti con qualcosa che non c’entra nulla col calcio. Non lo dico io: basta rivedere il film del processo sportivo, fino alle richieste di assoluzione da parte della procura del CONI, per capirlo. Qualcuno ha deciso che la Vigor Lamezia dovesse pagare e così è stato. Sul secondo fronte, invece, ho impiegato tutte le mie risorse economiche e personali, soldi e tempo personale sottratto ai miei affetti ,al mio lavoro, ma soprattutto a mio figlio. Mi sono buttato in questa situazione con voglia ed entusiasmo. Ho commesso sicuramente degli errori, ad iniziare dal non allestire una squadra da subito che potesse tranquillamente fare una buona e serie D, speranzoso e convinto di una riammissione in Lega Pro. Ma ho sempre pensato che gli errori li commette chi lavora. Chi non fa nulla non sbaglia mai. Dopo la sentenza del CONI ho incontrato gli altri soci. Purtroppo nessuno ha dato la disponibilità ad affiancarmi e aiutarmi nel progetto di rilancio della Vigor Lamezia. Un progetto che richiede grossi impegni economici che, da solo, non posso affrontare. È per questo motivo che rassegno le mie dimissioni da presidente della Vigor Lamezia. Lunedì o martedì consegnerò ufficialmente la squadra al sindaco Paolo Mascaro, affinché possa trovare nuovi investitori. Vado via sentendo il peso morale di lasciare la squadra in questa situazione. Non era questo ciò che sognavo. Ma a questo punto è giusto che se c’è qualcuno più bravo di me, e del gruppo che in questi anni ha retto le sorti della società, si faccia avanti senza avere alcun ostacolo davanti a sé. Io porterò sempre la Vigor nel cuore.

Insomma: a Lamezia piove sul bagnato.

GIACINTO MORELLI