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Sindaco Scala Coeli: «Comune isolato, senza operai di Calabria Verde»

SCALA COELI (CS) – «Scala Coeli è l’unico Comune a non godere del supporto del personale in quota a Calabria Verde». Il Sindaco Giovanni Matalone è intervenuto in prima persona nelle ultime ore nelle operazioni di spegnimento di un incendio presso l’area attrezzata in località  “Casello Montagna”.

«Avevo richiesto al responsabile di cantiere di Calabria Verde (ex Consorzio di Bonifica), Domenico Baldino – prosegue il primo cittadino –  di destinare gli operai di sua competenza, dopo la pulizia dei centri abitati di Scala Coeli e San Morello, presso l’area attrezzata di proprietà di questo Comune, sita in località “Casello Montagna”, al fine di provvedere alla pulizia della pertinente area e difenderla così da possibili incendi. Tale richiesta è stata immediatamente accolta tanto che gli operai stavano provvedendo a detto servizio. Immediatamente, però, e a mia insaputa – denuncia l’Amministratore – gli stessi operai sono stati spostati presso un altro sito, confinante con il limitrofo Comune di Terravecchia, per realizzare altrettanti fascioni di protezione dagli incendi! Tutto ciò solo perché il Circolo Legambiente Nicà aveva segnalato il pericolo di incendi a chi di competenza “auspicando un repentino intervento allo scopo di scongiurare gli ennesimi roghi” nella Pineta sita località “Frassinette”. Dell’accaduto – continua Matalone – informo il dirigente di Calabria Verde ( Di Leo). I fascioni non sono stati mai realizzati, anzi, grazie(!) alla assenza degli operai e quindi alla mancanza di adatte barriere, il 19 agosto scorso un incendio danneggia la nostra area attrezzata, proprio lì dove avevo chiesto di intervenire».

Il Sindaco Matalone sottolinea il totale isolamento del centro presilano: «Tutti gli altri Comuni hanno gli operai di Calabria Verde nei rispettivi centri abitati, noi no! E’ bastata una comunicazione del Circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli, circolo che non conosce quelle che sono le problematiche e le priorità del territorio, a far invertire e ad annullare, quelle che sono le responsabilità ed i diritti-doveri de quo posti a capo di un Sindaco e nel caso di specie del sottoscritto. Un circolo, lo ribadisco ancora una volta, quello di Legambiente a Scala Coeli che continua ad interessarsi impropriamente di politica amministrativa invece di salvaguardare l’ambiente e dedicarsi una volta per tutte agli scopi previsti nel loro Statuto. Interesserò dell’accaduto, ovviamente, la presidenza regionale e nazionale di Legambiente».

 

Discarica di Scala Coeli, l’interrogazione parlamentare di Rossella Muroni

SCALA COELI (CS) – L’ampliamento della discarica di Scala Coeli continua ad essere all’attenzione del Parlamento, ad esserne protagonista è l’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Rossella Muroni in Commissione Ambiente. Nella sua interrogazione, la Muroni fa presente e sottolinea quello che come Legambiente stiamo dicendo da tempo: «la discarica è stata realizzata in un territorio a vocazioni agricola dove si adotta il metodo della coltivazione biologica con produzioni agroalimentari certificate e dove resistono ancora gli ultimi allevamenti estensivi di razza podolica, il tutto a pochi passi da torrenti affluenti del fiume Nicà che tracciando il confine tra le provincie di Cosenza e Crotone va a sfociare nel cristallino mare Ionio fra i comuni di Cariati e Crucoli Torretta».

Nella sua interrogazione l’Onorevole spiega la controversa questione dell’ampliamento della discarica: «la regione Calabria ha rilasciato autorizzazione, alla società privata Bieco s.r.l., alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località «Case Pipino» del comune di Scala Coeli con capacità di abbanco di metri cubi 93.000. I centri abitati più vicini sono Crucoli, Umbriatico, Terravecchia e Cariati. La ditta Bieco srl chiede l’ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi per una ulteriore superficie di ettari 6,80 e per un volume di abbanco di 1.172.000 metri cubi».

Sappiamo, e si spiega nell’interrogazione, che il commissario ad acta, presidente della conferenza dei servizi, al termine della conferenza che si è tenuta il 18 dicembre 2018, ha stabilito di rinviare qualsiasi decisione alla terza ed ultima conferenza di servizi, che si terrà il 24 gennaio 2019. Tale decisione ha dato modo alla Bieco srl di presentare, entro il 4 gennaio 2019, un nuovo progetto rimodulato secondo la proposta avanzata dal rappresentante dell’ATO di Cosenza e di eventualmente superare le criticità evidenziate dalla struttura tecnica di valutazione nel parere negativo espresso l’8 giugno 2018 e confermate il 21 novembre 2018. In pratica si è chiesto che parte della discarica per rifiuti speciali, circa 600 mila metri cubi, venga destinata allo smaltimento derivante dal circuito pubblico dei rifiuti.

Come ha fatto notare l’Onorevole Muroni riteniamo controverso il fatto che prima il Settore 6 del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, dopo aver accertato l’esistenza di un terreno coltivato con il metodo biologico con produzioni agroalimentari certificate in contiguità con i terreni oggetto di ampliamento, esprime il proprio dissenso il 27 giugno 2018 e vieta la realizzazione della discarica in argomento. Successivamente, accogliendo le controdeduzioni della ditta e con salvezza della LUR esprime parere positivo rimandando al Dipartimento 11 Ambiente e Territorio le valutazioni del caso. Ad oggi, tale valutazione non è stata fatta.

Il Settore 3 del Dipartimento Urbanistica con prot. 428244/2018 esprime parere negativo, in quanto il progetto è in variante allo strumento urbanistico vigente del comune di Scala Coeli e il progetto non è imprescindibile dalla fase di valutazione sulla compatibilità urbanistica dell’intervento, da svolgersi proprio in occasione della conferenza di servizi. Ad oggi, tale valutazione non è stata fatta.

Le evidenti criticità della viabilità di accesso alla discarica, costituita esclusivamente dalla SP6, strada provinciale di Crotone, e dalla strada comunale Capoferro/Cordarella, la prima chiusa al transito con ordinanza n. 5/2015 e la seconda costituita da una pista sterrata che attraversa l’alveo del torrente «Patia».

L’onorevole Rossella Muroni nella sua interrogazione chiede al Governo iniziative concrete e immediate, «promuovendo una verifica da parte del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, in relazione allo stato di inquinamento dei luoghi e alle criticità ambientali connesse all’ampliamento della discarica di Scala Coeli per rifiuti speciali non pericolosi».

 

In auto con fucili da caccia, denunciate due persone

SCALA COELI (CS) – Due persone, entrambe di Scala Coeli, sono state deferite in stato di libertà dai carabinieri della locale stazione per porto abusivo di armi e detenzione abusiva di munizioni. Durante un servizio di pattuglia, i militari li hanno sorpresi a bordo di un’autovettura con due fucili da caccia e relative munizioni. I carabinieri hanno allora esteso il controllo nelle rispettive abitazioni dove sono state rinvenute quasi tremila cartucce, un numero decisamente superiore a quanto consentito dalla legge.

Immagine di repertorio

Scala Coeli, sequestrate vasche di depurazione

COSENZA Nel corso di controlli mirati a prevenire e reprimere reati a danno dell’ambiente e della salute, avendo proceduto ad effettuare delle verifiche sulla regolare gestione della depurazione fognaria nella frazione San Morello di Scala Coeli (CS), è stato accertata dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano l’assenza totale di impianti.  Gli scarichi fognari infatti venivano semplicemente convogliati, in tre vasche disperdenti e assolutamente non adeguate alla normativa vigente con smaltimento dei reflui solidi e liquidi (le cosiddette acque nere) su suolo in parte boscato ed in impluvi naturali che sfociano nel torrente Arso, corso d’acqua pubblico iscritto nel relativo elenco. Le indagini sono in corso, tuttavia è risultato evidente l’inquinamento del suolo, per via della mancanza di depurazione, ovvero della tenuta delle vasche, che sono state poste sotto sequestro assieme al terreno di proprietà dell’“Istituto Diocesano Sostentamento Clero della Diocesi di Rossano-Cariati”, in località “Ortale” Frazione San Morello di Scala Coeli  ed in località “Donna”; sequestrato anche il collettore di scarico del rifiuto liquido, nell’ivi esistente impluvio naturale che risulta affluente del torrente. Le competenze in merito alla depurazione dei reflui fognari e per l’acquisizione dell’autorizzazione allo scarico, sono stabilite dalla Legge, che obbliga il Sindaco a procedere al trattamento delle acque provenienti da pubblica fognatura. Inoltre, lo stesso, quale Autorità Sanitaria Locale, è titolare in materia di igiene e sanità pubblica e, nel caso in esame, detiene poteri e doveri che sembra non siano stati esercitati dal Comune di Scala Coeli, unitamente alla struttura tecnica.

Eseguiti controlli edilizi a Bocchigliero

La stessa stazione carabinieri forestale di Rossano, nei giorni scorsi durante il controllo del territorio, in località Santa Croce – Piano dell’Eremita di Bocchigliero (Cs) ha accertato i lavori di realizzazione di un capannone senza nessuna autorizzazione. Per violazione alle norme urbanistiche è stato eseguito il sequestro dell’opera, deferendo in stato di liberta’ il proprietario, C.B. di Bocchigliero. Lo stesso cittadino era già stato denunciato qualche mese fa, a seguito di indagini ed appostamenti , per la realizzazione di una pista abusiva di smacchio all’interno del demanio fluviale.

 

Miriam Caruso

 

            

Discarica di Scala Coeli, Cariati incontra i vertici della Regione

SCALA COELI (CS) – Si è tenuto nei giorni s«corsi, nei locali della Cittadella regionale, un incontro tra una delegazione del Comune di Cariati, guidata dalla sindaca Greco, e i vertici regionali che si interessano delle politiche ambientali. La riunione era stata chiesta dalla Prima Cittadina nelle scorse settimane, dopo che la notizia non ufficiale della volontà di ampliare la discarica era dilagata tra i cittadini e aveva creato parecchio allarme.
«Non possiamo bloccare il procedimento amministrativo, ma siamo disponibili ad accogliere e a esaminare osservazioni e rilievi tecnici utili alla valutazione del progetto di ampliamento della discarica privata di Scala Coeli, presentato da Bieco S.R.L.».
Voglio ringraziare l’assessore Rizzo per averci ricevuto, e il presidente Oliverio per aver accolto la nostra richiesta – ha detto la sindaca di Cariati Filomena Greco – . Quella della discarica è una questione cruciale per tutti i comuni del Basso Jonio».
Alla riunione, insieme con la sindaca, ha preso parte una delegazione formata dal vicesindaco e assessore all’Ambiente Sergio Salvati, dal capogruppo di Cariati Pulita Assunta Scorpiniti, che rappresentava la minoranza consiliare, e da Gianni De Renzo per i movimenti civici e i comitati antidiscarica.
Per la Regione, al tavolo di discussione erano presenti l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, il direttore generale del dipartimento Ambiente Orsola Reillo e i responsabili di settore Giovanni Pino Greco e Rodolfo Marsico. Ad aprire la discussione, a cui ha partecipato anche il presidente di Legambiente Calabria Franco Falcone, è stata la sindaca Greco.
Si è fatta portavoce della preoccupazione dei cittadini e delle amministrazioni comunali del Basso Ionio cosentino. Preoccupazioni comprensibili, perché il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti speciali, depositato in Regione lo scorso 23 dicembre, se diventasse realtà, deturperebbe il territorio situato nella valle del fiume Nikà. Lì, in una zona coperta dal marchio DOP “Bruzio” e IGP, tra vigneti, terreni coltivati con metodo biologico certificato e allevamenti di bovini di razza podolica. Con l’ampliamento, l’impianto potrebbe arrivare a occupare un’area di circa 68 mila metri quadrati, i rifiuti potrebbero arrivare a occupare oltre un milione di metri cubi. Creerebbero così danni impensabili a livello ambientale, socio-economico, paesaggistico e d’immagine per tutto il territorio.
«Come amministrazioni – ha spiegato la sindaca Greco – , ci stiamo impegnando molto per valorizzare il territorio e per rilanciare la sua riqualificazione agricola e turistica. La realizzazione di una discarica di tale portata può solo ulteriormente penalizzare un territorio già per molti versi abbandonato ed emarginato. Noi facciamo quello che è nostro dovere, ma opere come questa discarica vanificano i nostri sforzi».
Il Comune di Cariati per primo ha deliberato con voto unanime la contrarietà al progetto per l’ampliamento. E lo stesso stanno facendo i Comuni di tutta zona ionica interessata. Tranne, purtroppo, quello di Scala Coeli, in cui la discarica ricade, che ha votato a favore.
La posizione della Regione è stata espressa dal direttore generale Reillo, che ha legato la questione dell’ampliamento della discarica privata di Scala Coeli al problema della gestione dei rifiuti in Calabria. Un problema da affrontare «nella sua complessità e con senso di responsabilità da parte dei Comuni», rei, a suo dire, di non raggiungere il 65% di raccolta differenziata richiesto dalla legge (la misura attuale si attesterebbe tra il 30 e il 40 per cento), e di non riuscire a gestire i rifiuti in forma associata, consorziandosi, come impone sempre la legge, nelle apposite Società d’Ambito provinciali (A.T.O), che eviterebbero la gestione centralizzata e i problemi conseguenti. «Noi – ha dichiarato a tal proposito la Dirigente generale – abbiamo necessità e fabbisogno di discariche, perché esiste un problema di smaltimento finale dei rifiuti e, in particolare, degli scarti di quelli trattati, classificati come rifiuti speciali, che per legge devono essere affidati a privati e che al momento vengono portati nell’unico impianto pubblico esistente a Crotone».
Su tali aspetti è intervenuto l’assessore comunale Salvati, che ha concordato sulla validità degli strumenti offerti dalla legge, e ha rilevato la difficoltà che hanno i comuni della provincia di Cosenza a costituire il soggetto istituzionale rivolto a realizzare un sistema integrato e unitario di gestione del servizio dei rifiuti. Al riguardo, però, secondo Salvati, non manca l’impegno: «Il sindaco di Cariati – ha precisato – ha sottoscritto l’adesione all’ATO all’indomani del suo insediamento». L’assessore regionale Antonella Rizzo è intervenuta poi sottolineando i contenuti del Piano Regionale dei Rifiuti rivolto all’autosufficienza dei territori per la gestione. E ha invitato gli amministratori di Cariati a dare impulso all’adesione dei comuni all’ATO provinciale, per ovviare al problema e per innescare i processi virtuosi basati sul riciclo e sul riuso dei materiali. «La linea politica regionale – ha dichiarato – persegue, com’è noto, l’obiettivo ‘Discariche Zero entro il 2020’. Ma ora ci troviamo di fronte a una Valutazione di Impatto Ambientale e a una legittima aspettativa degli imprenditori».
La guardia rimane alta e, in attesa di una positiva determinazione, si continuerà a perseguire l’unione territoriale avviata dal Comune di Cariati e dai comitati e movimenti che da anni lottano per evitare lo scempio di un territorio ricco di potenzialità eppure tanto provato da scippi di servizi, carenze storiche e abbandoni istituzionali.

Nuova discarica a Scala Coeli, la preoccupazione di Confagricoltura

COSENZA – Confagricoltura Cosenza esprime forte preoccupazione per la richiesta di “Valutazione Impatto Ambientale” riguardante la costruzione di una nuova discarica di rifiuti nel comune di Scala Coeli, limitrofa a quella già esistente di Contrada Pipino. La tutela di un territorio, non può passare attraverso insediamenti e strutture che possono compromettere la qualità dei prodotti esistenti e l’immagine del territorio, a cui gli stessi prodotti (produzioni biologiche, DOP e IGP, allevamenti allo stato brado della razza podolica) sono legati. Per tali motivi, così come in altre situazioni simili (vedi discarica di Campolesce Castrovillari), Confagricoltura non può non dirsi contraria ad insediamenti di discariche di rifiuti e, nel caso di Scala Coeli, addirittura alla richiesta di apertura di una nuova discarica con un’area di ingombro della base superiore pari a circa 68.000 mq. In un momento congiunturale negativo in cui ci dovrebbe essere sinergia nella difesa di un territorio e dove le imprese agricole, oltre a garantire livelli occupazionali, forniscono prodotti di eccellenza, ancora una volta parliamo di aprire nuove discariche di rifiuti e ancora una volta ci troviamo costretti a scendere in campo a difesa di un territorio già di per sé penalizzato. Confagricoltura, come sempre, sarà a fianco degli agricoltori e di tutti coloro che hanno a cuore gli interessi di un intero territorio opponendosi con tutte le sue forze  a quelle scelte scellerate che vanno nella direzione opposta.

Elezioni, Scala Coeli affidata a Matalone Giovanni

giovanni-MATALONE-scala-coeliSCALA COELI (CS) – A termine dello scrutinio è stato eletto sindaco di Scala Coeli Matalone Giovanni, della lista “Il cambiamento per un futuro migliore”, con 317 voti (pari a poco più del 50%). Leo Adolfo, lista “Rinnovamento per Scala Coeli”, manca il bersaglio grosso per soli 7 punti attestandosi a 310 voti 8pari al 49,44 %).

Cittadini insorgono contro la discarica di Scala Coeli

SCALA COELI (COSENZA)  – Dall’alba di questa mattina alcuni manifestanti hanno messo in atto sulla statale 106 un presidio anti-discarica per impedire lo sversamento dei rifiuti a Scala Coeli. La motivazione del presidio è uno solo, la salute pubblica non si baratta.

La Rete Difesa del Territorio spiega di aver appreso dell’intenzione della ditta proprietaria della presunta discarica di Scala Coeli di approfittare del decreto d’emergenza del Presidente Giuseppe Scopelliti per forzare l’apertura della discarica. Il Governatore vorrebbe così far abbancare rifiuti in discarica senza trattamento, ossia senza il rispetto delle adeguate norme sanitarie e inoltre facendo pagare ai cittadini delle considerevoli sanzioni da parte della comunità europea.

Notificato ordinanza con obbligo di presentazione a Sindaco e vicesindaco di Scala Coeli

SCALA COELI (CS) – Hanno ottenuto illecitamente finanziamenti per un valore di 500 mila euro e sono accusati di truffa aggravata.  La Guardia di Finanza ha notificato un’ordinanza di obbligo di presentazione alla Pg emessa dalla Procura di Rossano al sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato e al vice Domenico Fazio. I due amministratori avrebbero ricevuto il finanziamento per interventi forestali traendo in errore la Regione Calabria, erogatrice della somma.