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Vittoria di platino in casa del Noto: la Vigor riapre i giochi

Malerba regala il successo nell’infrasettimanale e avvicina i play out.

NOTO-VIGOR LAMEZIA 1 A 2

È l’80esimo minuto della sfida tra Noto e Vigor Lamezia, valida per il ventiseiesimo turno del campionato di Serie D, girone I. Malerba sigla la rete decisiva che vale l’impresa in terra sicula e che porta in dote i tre punti più pesanti mai ottenuti sino ad ora: lo Scordia, battuto a domicilio dalla Vibonese, è ora stato messo alle spalle, mentre Gelbison e Rende, anche loro sconfitte oggi pomeriggio, risultano ora rispettivamente a 5 e 6 punti di distanza. Mica poco, certo, ma Domenica al D’Ippolito arriveranno proprio i campani, ospiti dei biancoverdi in quello che potrebbe essere considerato uno scontro diretto di vitale importanza.

È l’ennesima impresa sportiva per gli uomini di Gatto, che, passati in vantaggio con Spanò e raggiunti da Cozza nella prima frazione, realizzano la rete del sorpasso a dieci minuti dal termine dopo il decisivo errore dal dischetto del padrone di casa Ficarotta a metà secondo tempo.

Con questo pesantissimo successo esterno il gruppo biancoverde conferma ancora una volta l’incredibile attaccamento alla causa, aggiungendo al solito encomiabile impegno anche il fattore che, alla fine, più di ogni altra cosa conta per raggiungere i risultati: il cinismo. Finalmente, infatti, sono arrivati tutti e tre i punti, che in più occasioni la Vigor avrebbe meritato (come ad esempio accaduto con il Reggio Calabria pochi giorni fa)ma non ha ottenuto. Se ai vertici, in società, ci si è tappati bocca, occhi e orecchie, anche sul mercato, chi si è trovato a competere sul campo ha sempre dato il massimo. Questo organico, allo stato attuale, meriterebbe la salvezza. Con qualche innesto credere in una clamorosa rimonta sarebbe sicuramente stato meno utopistico.

Peseranno, in vista del match di Domenica, le assenze tra gli altri di Giannusa, Manganaro e Golia, espulso quest’oggi. Ma non ci si può fermare proprio ora, nemmeno dinanzi alle assenze.

Domenica, al D’Ippolito, la Vigor Lamezia avrà l’opportunità di riaprire un campionato che poche settimane fa sembrava volesse chiudersi mestamente.

GIACINTO MORELLI

Ancora un pareggio, per la Vigor nessun cambio di marcia

Partita tirata e caratterizzata da episodi: il punto risulta stretto

VIGOR LAMEZIA- REGGIO CALABRIA 1 A 1

La Vigor Lamezia sfodera l’ennesima prestazione positiva in casa al cospetto di quella che è la quarta forza del campionato. Il Reggio Calabria  arriva infatti al D’Ippolito, guidato da Cozza, con i favori del pronostico. Eppure l’impianto di Via Marconi risulta essere ancora una volta indigesto a Ciccio Cozza, che esce si indenne, ma senza l’intera posta in palio.

In realtà è Licastro a fare la differenza inizialmente, quando riesce a respingere le conclusioni di un vivace Spanò e di un sempre velenoso Fioretti. Bisogna però attendere il trentatreesimo minuto perchè il risultato si sblocchi: è ancora Spanò, servito da Priorelli, a portare in vantaggio i biancoverdi. Nonostante il raggiungimento del meritato 1 a 0, passano poco più di dieci minuti ed è Lavrendi, assistito da Zampaglione, a firmare la rete dell’uno a uno. Entrambi i protagonisti dell’azione del pareggio son ex giocatori vigorini, con Zampaglione che fu, in particolare, tra i protagonisti della salvezza/promozione nella Lega Pro unica.

La ripresa parte con meno sussulti, ma è imponente quello causato dal clamoroso palo di Fioretti poco dopo il quarto d’ora di gioco. Intorno al trentesimo tocca invece a Malerba sfiorare il palo su cross di Spanò, mentre deve aspettare il 40esimo del secondo tempo Marino per impegnarsi severamente su conclusione di Foderaro (ex Vigor Lamezia anche lui). Concitati e nervosissimi gli ultimi minuti di gioco, con Manganaro e Zampaglione espulsi dopo un parapiglia dovuto ad una reazione poco elegante dell’esterno biancoverde su De Bode.

Il pareggio muove la classifica della Vigor, oggi priva di Giannusa e Gittà, e avvicina lo Scordia, sconfitto a Siracusa. Gelbison che invece pareggia in trasferta e mantiene inalterate le distanze, rendendo il punticino conquistato dagli uomini di Gatto quasi inutile.

MORELLI GIACINTO 

In attesa di Cozza, la nuova penalizzazione è un “buon” antipasto

In casa Vigor Lamezia nessuna reazione alla nuova sentenza relativa a “Dirty Soccer”. Si prepara il derby col Reggio Calabria.

La sentenza emessa il primo di Febbraio dal Tribunale Federale Nazionale e relativa al filone di Catanzaro dell’inchiesta “Dirty Soccer”, che porta in dote altri due punti di penalizzazione, colpisce ulteriormente una Vigor Lamezia sempre più in affanno in coda alla classifica del girone I della serie D. La squadra del presidente Torcasio, infatti, non riesce ad abbandonare l’ultimo posto in graduatoria, lo stesso che sarebbe almeno in coabitazione con lo Scordia senza le penalizzazioni legate al processo. Dopo il pareggio di Agropoli e le seguenti squalifiche di Guttà, Torcasio e Giannusa (addirittura tre giornate di stop per lui) ed alla luce dell’ennesimo risvolto giudiziario negativo, sembra davvero complesso per Gatto preparare al meglio la sfida interna di Domenica al Reggio Calabria di Ciccio Cozza, che, in Lega Pro, da allenatore, a Lamezia non ha mai avuto fortuna alla guida di Catanzaro prima e Reggina poi.

Lo Scordia è al momento lontano 3 punti, mentre sono addirittura 8 quelli di distanza rispetto alla Gelbison. Delle sabbie mobili nel vero senso della parola, dunque, quelle in cui la squadra di Via Marconi sembra impelagata da quest’estate ad oggi. Quando a fatica sembrano aprirsi degli spiragli, ecco che ben presto anche gli eventi lontano dal campo contribuiscono a spingere più in basso Malerba e compagni.

Lo stesso Malerba ha, negli ultimi giorni, espresso il proprio dispiacere per quanto vissuto in questi mesi a Lamezia, sottolineando la ferma e stoica volontà del gruppo di continuare a lottare senza sosta per il raggiungimento quanto meno dei play out. Il terzino biancoverde, spesso capitano in questa travagliata stagione, nel chiedere il sostegno ad una tifoseria comprensibilmente fredda e delusa, ha malinconicamente ricordato la scorsa stagione, confessando quelli che erano i piani della vecchia società, intenzionata, prima dello scoppiare dello scandalo “Dirty Soccer”, a costruire una rosa di buonissimo livello da consegnare all’allora tecnico Erra, oggi sulla panchina del Catanzaro.

Desta sgomento e perplessità la totale inettitudine in chiave mercato: acquistato Itri, nulla più è stato fatto per consentire a Gatto di disporre di qualche freccia in più nel proprio arco. Che l’attesa di risvolti negativi in campo giudiziario, poi verificatisi, non abbia spinto la società a mollare la presa sui papabili nuovi acquisti?

GIACINTO MORELLI

Punto agrodolce, la Vigor sfiora l’impresa

Ad Agropoli il punto è inizialmente un miraggio, poi diventa “stretto”. Segna ancora Fioretti.

Agropoli-Vigor Lamezia 1 a 1

Affrontare il Derby con il Reggio Calabria, oggi sconfitto a domicilio dalla Cavese, non sarà affatto facile: la pazzesca partita odierna, in quel di Agropoli, ha incredibilmente complicato anche il prossimo incontro di Fioretti e compagni, che, a causa della squalifica di Guttà e Giannusa, dovranno affrontare gli uomini di Cozza senza i due perni del reparto centrale.

Ma andiamo con ordine. Dopo un primo tempo da sbadigli la partita si accende intorno al decimo della ripresa: Giannusa viene espulso dopo un fallo di mano che gli costa il secondo giallo e Guttà, ancora più ingenuamente, si fa buttare fuori dal direttore di gara per proteste. Come se non bastasse, passano pochi minuti ed il neo entrato D’Avella piazza la zampata che vale il vantaggio dei padroni di casa. La Vigor si ritrova in pochissimo tempo sotto sia negli uomini, a causa della doppia inferiorità numerica, sia nel punteggio. Caparbiamente, però, Fioretti riesce a procurarsi un penalty ad una decina di minuti di distanza dalla rete avversaria: il bomber lametino dagli undici metri è freddissimo e realizza la sua sesta rete in campionato. Nell’occasione, espulso l’esperto Cardinale. In pieno recupero, contropiede ad elevato potenziale di pericolosità sciupato dai biancoverdi, poco abili nello sfruttare l’occasione di portare a casa tre punti che avrebbero fatto gridare al miracolo.

Vista la piega presa dal match a inizio ripresa, comunque, il punto ottenuto potrebbe essere visto in maniera più che positiva: la Vigor dimostra ancora una volta di avere un’anima. Peccato che lo stesso discorso non possa farsi per una società che, nonostante l’accorciarsi delle distanze da Scordia e Gelbison, entrambe sconfitte in casa, sembra non avere la minima volontà di piazzare quei colpi sul mercato buoni ad elevare il livello di esperienza di un gruppo che per sacrificio e volontà merita ben altri piazzamenti in classifica.

GIACINTO MORELLI

 

Pasticcio Palmese, Fioretti ne approfitta: tre punti per la Vigor

SERIE D / GIRONE I, Quarta giornata di ritorno:

Vigor Lamezia-Palmese 1-0

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Marino; Manganaro, Cianci, Itri, Malerba (11′ pt Lettieri); Castellano, Giannusa, Guttà; Golia (32′ st Torcasio), Fioretti, Priorelli (39′ st Calabria). All.: Gatto.
PALMESE (4-3-3): Barillà; Mazzei, Cassaro, Taverniti, Misale; Napoli, Cordiano, Sarr (27′ st Novello); Saturno 6 (18′ st Siclari), Piemontese, Torchia (2′ st Fabio). All.: Salerno.
ARBITRO: Tedesco di Pisa
MARCATORI: 1’ st Fioretti.
NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Golia (L), Marino (L), Manganaro (L), Fabio (P), Mazzei (P). Angoli: 4-1 per la Vigor Lamezia. Rec.: 2′ pt; 5′ st.

La punta lametina approfitta del clamoroso errore di Barillà. Lo Scordia è ancora vicino.

Dopo la clamorosa quanto beffarda rete di Mascara in quel di Scordia, solo la vittoria poteva ridare slancio alle già flebili speranze salvezza. E vittoria è stata anche se arrivata in un contesto rocambolesco e fortunoso con Fioretti abile a sfruttare da rapace dell’area di rigore un incredibile errore dell’estremo difensore avversario al primo minuto della ripresa. Sino ad allora bravissimo Marino nello sventare le conclusioni di Torchia e Saturno.

Nel complesso anche nella ripresa i neroverdi guidati da Salerno hanno avuto le migliori occasioni, ma ciò non ha impedito che la crisi che attanaglia la Palmese da tempo venisse risolta. Anzi ora, mentre in casa Vigor si cerca affannosamente di avvicinare Gelbison e Scordia, anche Piemontese e compagni devono cercare di allontanarsi dalla zona caldissima.

Ora la Vigor è nuovamente attesa da una settimana decisiva: nel prossimo week end una nuova finale sulla via di una salvezza quasi impossibile, prima, magari, un acquisto in avanti.

Certo, in tal senso, dipende da quelli che sono i piani dei vertici societari.

GIACINTO MORELLI

 


 

Undici metri avversi, la Vigor mastica amaro

Prima Priorelli risponde a Foggia, poi Spanò sciupa dal dischetto.

Poteva essere il momento della svolta, del cambio di marcia, ma così non è stato. Si potrebbe guardare al bicchiere mezzo pieno, ma non esistono le “mezze svolte”, quindi, anche per questa volta, in casa Vigor Lamezia ci si deve accontentare di aver mosso una classifica sempre pessima, con l’ultimo posto ancora fedele (e poco gradito) compagno di viaggio.

Al D’Ippolito l’entusiasmo stenta a decollare, non solo in virtù della campagna abbonamenti fallimentare (incomprensibile, comunque, la delusione della dirigenza: a quanto pare se la Vigor Lamezia versa in queste condizioni la colpa è dei tifosi), ma anche a causa della scarsissima affluenza di paganti, con gli spalti praticamente deserti. Se, in effetti, sembra assurdo aspettarsi la calca per la sottoscrizione delle tessere, forse qualcosa in più ci si potrebbe aspettare dai supporters per sostenere, la Domenica, una squadra che con i mezzi di cui dispone sta dando il massimo per abbandonare la coda della classifica.

Ad un primo tempo da sbadigli (con l’eccezione dell’occasione da gol ghiotta non sfruttata da Fioretti sul finire della frazione), si replica con un secondo tempo ben più avvincente, con gli ospiti in vantaggio al 60esimo grazie alla rete di Foggia ed i biancoverdi determinati ed abili a reagire immediatamente: è di Priorelli (espulso successivamente) il pari al 65esimo. Da mangiarsi le dita l’occasione non sfruttata da Spanò, poco lucido in occasione del calcio di rigore fallito a partita quasi terminata.

La sensazione è che ora la squadra di Via Marconi sia all’altezza della categoria (di livello comunque assolutamente non eccelso) e che giocatori di esperienza come Manganaro, Marino, Giannusa e Malerba, tutti titolari oggi, siano in grado di rendere più agevole il girone di ritorno. Il reale problema è l’handicap col quale si è partiti ad inizio stagione, che, sommato all’attuale assenza di un bomber di peso, rischia di rendere troppo complesso il tentativo di scalata verso i play out.

GIACINTO MORELLI

 

 

Nella calza solo cattive sorprese: a Frattamaggiore Vigor piegata per 3 a 1

A nulla sono valsi i nuovi innesti su un campo proibitivo.

Nel giorno dell’Epifania, alla prima del 2016, nulla può la Vigor Lamezia di Mister Gatto al cospetto di quella che, dopo il pareggio interno del Siracusa col Marsala, è attualmente la capolista del girone in coabitazione con la Cavese.

Scesa in campo con il nuovo acquisto Itri in difesa, la squadra biancoverde si arrende per ben due volte, già nei primi trenta minuti, alle folate offensive della squadra nerostellata, passata in vantaggio al quarto con un sinistro dal limite di Liccardo e in grado di raddoppiare alla mezz’ora con Costanzo dopo un paio di interventi decisivi di Marino, abile nel limitare i danni.

Nel secondo tempo, fortemente negativi ancora una volta i primissimi minuti di gioco per Malerba e compagni, con la Frattese che conquista un calcio di rigore al quarto, rigore che Celiento trasforma in rete. Tra il 22esimo e il 30esimo della medesima frazione di gioco la Vigor Lamezia ha la possibilità di cambiare le sorti del match: prima l’espulsione di Marotta, numero 10 di casa, per una fallo di reazione su Cianci, poi il rigore a favore con cartellino rosso ai danni di Della Monica. Il capitano Malerba è abile a trasformare dal dischetto, ma nonostante i quindici minuti più recupero a disposizione la Vigor Lamezia non riesce a raddrizzare le sorti di un match pesantemente condizionato dal cattivo primo tempo.

Ad oggi la Frattese si dimostra dunque squadra superiore a quella lametina, che, d’ora in avanti, deve puntare a vincere sopratutto gli scontri diretti utili quanto meno a prendere parte alla bagarre dei play out. Atteso, ovviamente, un nuovo bomber in settimana.

GIACINTO MORELLI 

Sogno o son desto? Battaglia a Roccella, vince la Vigor

Ancora Fioretti a segno e biancoverdi incredibilmente vittoriosi dopo un match nervosissimo.

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Le premesse erano tutt’altro che rosee: prima le dimissioni di Torcasio e la decisione di molti dei soci di abbandonare la nave, poi il boccone amaro del punto di penalizzazione inflitto dal Tribunale federale nazionale. La Vigor Lamezia va a Roccella Jonica per giocarsi un “Derby” in condizioni (psicologiche oltre che di classifica) indubbiamente deleterie. Ed ecco che succede ciò che non ti aspetti minimamente: senza Giannusa e Marino, nemmeno convocati, gli uomini di mister Gatto sfoderano l’ennesima prestazione di cuore e carattere, riuscendo però in questa occasione a portare tutta la posta in palio a casa.

Ancora a segno Fioretti, questa volta abile a sfruttare con personalità l’occasione del tiro dagli undici metri presentatasi al 47esimo minuto.  Due gol in due incontri per il giovane lametino, gol che avrebbero dovuto portare in dote 4 punti, per quanto poi detto dal campo, ma che ne regalano uno in meno, per questioni extra calcistiche.

La squadra della Piana difende poi con le unghia e i con denti un risultato di grande importanza soprattutto dal punto di vista del morale, arrivando a fine incontro a preservare il bottino in nove a causa delle espulsioni di Castellano e Manganaro. Peggio comunque han fatto i padroni di casa, arrivati a giocare addirittura in otto.

Un “segnale”, più che una scossa: il team ce la sta mettendo tutta, a dispetto di quelle che sono le surreali condizioni ambientali. Che sia l’inizio di un percorso differente?

Nel frattempo, se un pò di sereno si intravede dal campo, fitte sono le nubi in ambito societario: nulla si muove da questo punto di vista. E si sa, una squadra senza le spalle ben coperte, non messa nelle condizioni di dare il massimo, raramente raggiunge un traguardo.

Giacinto Morelli

Tormento Vigor: settimana da incubo

Domani trasferta nella vicina Roccella, ma il fattore campo è l’ultimo dei problemi in casa biancoverde.

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Prima il gol di Fioretti e la vittoria sfiorata Domenica scorsa al d’Ippolito in quella che è stata la “prima volta” a punti per la squadra di mister Gatto, poi l’incredibile susseguirsi di dichiarazioni e notizie opprimenti che ha gettato nuovamente nello sconforto un ambiente che di certo non faceva i salti di gioia per il solo pareggio con la Sarnese.

Dopo le dimissioni di Torcasio (e quelle anche di Butera, con conseguente consegna della squadra al sindaco Mascaro), è infatti arrivato l’ennesimo punto di penalizzazione in seguito alla decisione del Tribunale federale nazionale sulle inadempienze Co.Vi.So.c. Una vera beffa visto che l’inadempienza stessa è relativa alla mancata presentazione nei termini previsti della fidejussione per l’iscrizione in Lega Pro, torneo dal quale la Vigor Lamezia è stata poi comunque esclusa d’ufficio.

Nel frattempo, nel silenzio glaciale di questi giorni, la squadra si appresta ad affrontare il “derby” regionale con il deprimente zero nella propria casella di classifica. Inutile dunque la prima marcatura per il giovane Fioretti, inutili i sacrifici che squadra e staff tecnico, lasciati alla deriva sin dall’inizio del campionato, stanno compiendo in queste settimane drammatiche. Una squadra incompleta, senza un appoggio societario alle spalle e senza il minimo sostegno di un pubblico deluso e tradito, colpito troppo duramente per  poter rialzare se stesso e il team in questo momento.

Paradossalmente, comunque, proprio dai tifosi potrebbe nascere l’ipotesi dell’azionariato popolare, che, visto l’immobilismo della classe imprenditoriale lametina (e non), in questo momento di incertezza e visto il fuggi fuggi tra coloro che sino a poco tempo addietro erano ai vertici del sodalizio di Via Marconi, sembra essere una delle poche soluzioni plausibili. Ciò anche a fronte della ferma volontà dei tifosi vigorini e dei sostenitori del Sambiase di non creare la squadra unica, ipotesi questa che invece secondo alcuni  dei consiglieri del Comune della Piana potrebbe essere tranquillamente avallata.

GIACINTO MORELLI

12 Ottobre, un anno dopo. Ricordi ancora, cara Vigor?

Dalla strabiliante vittoria al D’Ippolito contro il Catanzaro allo scempio attuale. Domani arriva il Noto.

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12 Ottobre 2014, Lamezia Terme, stadio D’Ippolito: fa molto caldo, nonostante sia già Autunno. In campo, in panchina, sugli spalti, in tribuna stampa. A Lamezia gioca il Catanzaro, il Catanzaro di Cosentino e di Moriero, di Kamara, di Russotto, di Fofana, di Pagano, di Vacca, di Maiorano. Insomma, una squadra bella e buona per la B, non per la novella Lega Pro Unica. La partita è tiratissima, a tratti nervosa: Catanzaro con un uomo in meno dopo il vantaggio iniziale dell’idolo della Capraro Kamara, Vigor stoicamente all’attacco dopo il gol del pareggio firmato Montella.

Minuto 48 del secondo tempo, terzo di recupero dunque: sul risultato di 1 a 1, dopo un batti e ribatti al limite dell’area giallorossa, la palla rimbalza vispa e rapida prima di incontrare il collo esterno di Voltasio. Il resto passa ai libri di storia: l’estremo difensore degli ospiti si distende, si affanna, ma non ci arriva. Sfera sotto l’incrocio e D’Ippolito che quasi non regge il peso dei 4000 tifosi assiepati su gradoni e seggiolini, colti da gioia ed entusiasmo irrefrenabili. Una squadra costruita con poco e senza nomi altisonanti  che batte la corazzata, una specie di Davide contro Golia dall’esito già sulla carta scontato e poi ribaltato.

Domani, 11 ottobre 2015, la Vigor (o quel che ne rimane), ospita il Noto. A distanza di quasi un anno, cosa rimane  di quella splendida giornata? Uno straordinario motivo di vanto, un episodio da raccontare con orgoglio o un dolce ricordo nel quale rifugiarsi, da ingoiare come se fosse la medicina adatta ad alleviare il dolore del momento? Si, perché, per quanto possa sembrare assurdo, a soli dodici mesi di distanza, di quella Vigor, autentica sorpresa della prima metà del torneo, mina vagante di un campionato caratterizzato poi da belle soddisfazioni e da qualche inatteso passo falso, oggi rimane veramente poco. Poco si può salvare o giustificare dinanzi all’inqualificabile immobilismo della società, non in grado di operare tempestivamente nella costruzione di un organico all’altezza (a prescindere dal campionato da affrontare), non ancora in grado di mantenere le promesse legate all’innesto in rosa almeno di quei 4 o 5 elementi necessari ad imprimere una minima svolta, non in grado di avvicinare nuove figure imprenditoriali, non in grado di assecondare Pagni e il suo piano di rilancio pluriennale, al momento, a quanto pare, non attuabile.

Non rimane che continuare ad assistere alle sconfitte in serie dei giovani della Juniores, gli unici, da mesi a questa parte, a mettere la faccia in una situazione paradossale, catapultati in una realtà che li vede, in maniera ovvia e naturale, assolutamente immaturi; una realtà dove cuore, abnegazione e orgoglio non possono bastare.

Arriva, come detto, il Noto. Una squadra che non naviga nell’oro, una squadra che, andando a vedere, ha soli quattro punti in più di Malerba e compagni. Certo è che di questi tempi, parlare di classifiche, punti in palio o “scontri diretti” lascia il tempo che trova.

Doveva essere una festa, doveva essere la Domenica del ricordo di una vittoria speciale, sarà invece uno dei punti più infimi della storia della Vigor Lamezia.

MORELLI GIACINTO