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Il Sindaco Mario Occhiuto replica a Gangemi

COSENZA – “In merito ad alcuni titoli ‘a effetto’ che oggi sulla stampa locale accompagnano la notizia della mia lettera-denuncia indirizzata al Prefetto e al Procuratore generale della Repubblica, relativamente alla possibile mancata applicazione dell’ordinanza contingibile e urgente che obbliga l’Azienda ospedaliera ad assumere un totale di 7 medici fra il Pronto soccorso e il reparto di Rianimazione dell’Annunziata, mi preme sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale. A scanso di equivoci, e per una maggiore chiarezza di informazione, nel caso di gravi rischi per l’incolumità dei pazienti che ricorrono alle cure di emergenza (rischi che dovessero rivelarsi conseguenza della carenza di personale), il Sindaco non potrà assolutamente ritenere responsabile nessuno. Non sta a me individuare né perseguire eventuali reati penali. Per quanto mi riguarda, ho semplicemente scritto una lettera alle autorità competenti nella quale evidenzio quel che potrebbe accadere se non venisse applicata la mia ordinanza, scaturita da condizioni urgenti per la salute dei cittadini. Proprio allo scopo di rappresentare al meglio questo messaggio, credo sia doveroso divulgare il testo che nei giorni scorsi ho provveduto a inviare a sua eccellenza il Prefetto e al Procuratore capo del tribunale di Cosenza”.

Emergenza del personale all’Annunziata, il sindaco Occhiuto con un atto “ordina” l’assunzione di sette medici

COSENZA – Lo aveva annunciato lo scorso 18 giugno dopo l’ennesimo passaggio istituzionale nel Pronto soccorso di Cosenza, il sindaco Mario Occhiuto. Anche quel giorno insieme agli esponenti consiliari della Commissione Sanità di palazzo dei Bruzi  aveva portato al primario Francesco Crocco ed a tutto il personale medico e infermieristico la propria vicinanza per le condizioni di lavoro praticamente al limite in cui da tempo si ritrovano ad intervenire nell’ospedale dell’Annunziata, centro Hub e pertanto riferimento principale per l’intera provincia, dove si raggiungono picchi di criticità nel periodo estivo con una domanda di accessi enorme alla quale si risponde con difficoltà. Il primo cittadino, oltre alla riconoscenza verso chi svolge mansioni delicatissime in uno stato precario dovuto al blocco dei turnover, in quella circostanza aveva detto di meditare “un atto concreto” per iniziare a dire basta a situazioni che mettono in serio pericolo la salute pubblica.

E oggi quell’atto è arrivato. Si tratta di un’ordinanza contingibile e urgente che ordina “alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza di provvedere immediatamente, nelle more ed anche in assenza del superamento del temporaneo blocco del turn-over, all’ulteriore prosieguo dell’avviato procedimento per il reclutamento di n. 4 unità di personale medico per il Pronto Soccorso e n. 3 unità di personale medico per l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, garantendone la più celere conclusione, in sintonia con i principi fissati dalla legge n. 241 del 1990, in considerazione della assoluta eccezionalità della prospettata situazione attuale di grave pericolo che involge l’intera collettività locale”.
Il Sindaco insomma impone l’assunzione immediata di 7 medici attraverso  una responsabilità personale che forse non ha precedenti in Italia. Un’azione “anomala”, eccezionale, nonostante la legittimità della decisione attribuitagli dai poteri che la legge mette a sua disposizione.
Mario Occhiuto lo ha spiegato convocando questa mattina in Comune una conferenza stampa molto partecipata, con la presenza del management sanitario e di numerosi medici: “In questi ultimi mesi abbiamo avuto diversi incontri con i medici e con i dirigenti sanitari oltre che con il Prefetto che ha dimostrato una sensibile attenzione alla vicenda – ha esordito il Sindaco nel salone di rappresentanza – ma le situazioni di emergenza nonostante le riunioni e i proclami perdurano tuttora, registrando addirittura un’intensificazione nella stagione in corso. Ho quindi fatto una cosa strana,se volete, emettendo un’ordinanza in cui si ordina di assumere dei medici attraverso i poteri che la legge mi dà come massima autorità sanitaria presente sul territorio. Il senso qual è? Non è più possibile doverci muovere sempre in emergenza. Ci muoviamo in emergenza per i rifiuti, i trasporti, per la sanità. La provincia di Cosenza – ha proseguito ancora Occhiuto – nella ripartizione complessiva della spesa sanitaria ha somme inferiori rispetto alle altre province. Ne ho chiesto spesso conto e nessuno mi ha saputo rispondere perché. All’Annunziata c’è un numero di accessi assolutamente sproporzionato rispetto al personale che vi opera. Questo attiene al campo dell’incolumità delle persone e della salute pubblica, ecco perché questo mio atto straordinario vuol suscitare una riflessione. Oggi – ha poi sottolineato – abbiamo messo una toppa a un problema serio, ma questa toppa ovviamente non risolve il problema. L’ordinanza è un fatto limitato che non dissolve la crisi della sanità sul territorio. Io interpreto la politica in questa maniera: a favore del bene collettivo, favorendo ciò che è assolutamente necessario. Il mio atto mira a scuotere le coscienze e ad evitare dei rischi ai cittadini”.

Occhiuto ha ricevuto gli apprezzamenti diretti dei vertici sanitari locali e dei medici seduti in sala fra i giornalisti.
William Auteri, direttore sanitario dell’Azienza ospedaliera, al tavolo dei relatori lo ha rimarcato con forza: “Ringrazio il sindaco perché ho visto ogni volta la sua enorme disponibilità ad ascoltare. In questo momento rappresento l’area strategica dell’ospedale dell’Annunziata e intendo sottolineare il suo intervento perché so bene quale atto di responsabilità sta facendo con questa ordinanza. Si tratta di un atto d’amore verso l’ospedale della sua città. Un ringraziamento speciale voglio riservarlo inoltre al signor Carmine (il capo di gabinetto Carmine Potestio pure lui presente, ndp), disponibile e attento. Quattro medici per il pronto soccorso e tre per la rianimazione – ha detto Auteri – non sono cosa da niente. E’ un grande messaggio”.
A seguire, l’intervento incisivo di Teresa Papalia della CGIL Medici che nell’occasione ha anche parlato in rappresentanza delle sigle CISL UIL Aroi Fassid Anao e Ampo: “Al momento  – ha dichiarato – il sindaco Occhiuto è l’unico politico e amministratore che ha accolto tutti i nostri appelli, e non sono stati pochi, nei confronti degli enti e degli organi centrali. Mi piace evidenziare come pure il Prefetto abbia condiviso l’atto odierno del primo cittadino. Ciò che è importante è che oggi si realizzi anche una minima cosa nell’oceano  ospedaliero dei nostri disagi”. La sindacalista Papalia non ha risparmiato accuse “ai vari management che nel tempo hanno mal governato”, ed ha chiuso tenendo ad esprimere gratitudine, oltre che al Sindaco, al presidente della Commissione consiliare Sanità di palazzo dei Bruzi Massimo Bozzo (“un’altra persona che ci è stata molto vicina”). Quest’ultimo ha preso la parola per rassicurare:  “Il lavoro della nostra Commissione nei mesi passati era iniziato ricevendo il direttore generale Gangemi a proposito del reparto Pediatria. Già allora erano stati avanzati degli allarmi. La commissione non molla, continueremo a incalzare la dirigenza. Ne approfitto per sollecitare il qui presente dott. Auteri non solo su Pediatria ma anche sul padiglione di Dermatologia dell’ospedale Mariano Santo”.

Il direttore generale Asp Gianfranco Scarpelli, dal canto suo, pur approfittando del microfono per replicare ai sindacati che ne hanno chiamato in causa la politica gestionale e per mettere in guardia dal Piano operativo 2013-2015, si è unito al coro dei consensi nei confronti dell’ordinanza di Occhiuto: “E’ un punto di partenza adottato dal Sindaco per smuovere il panorama regionale, anche se credo che questa sua decisione avrà eco nazionale, essendo un gesto a mio parere mai fatto in precedenza da parte di un primo cittadino”.
Infine, altrettanto entusiasmo è stato espresso da Franco Pichierri, responsabile amministrativo dell’Inrca: “Abbiamo un grande Sindaco scelto dalla città, che ha utilizzato in maniera straordinaria i suoi poteri. Questo atto dovrà meritoriamente avere un rilievo nazionale. Il sindaco di Cosenza – ha affermato Pichierri – ha in questo modo sfidato il Ministro della Salute. Come ha egregiamente esposto il professore Ettore Jorio qualche giorno fa sul Sole 24 Ore, un piano di riorganizzazione non è solo un piano dei tagli. Dobbiamo smetterla di trasformare un problema umanistico sanitario in un problema ragionieristico”.

Area cupole geodetiche adibita a deposito temporaneo dei rifiuti, l’Amministrazione chiarisce: tutto nelle regole

COSENZA – Con riferimento a quanto apparso sulla stampa in merito ad un esposto-denuncia presentato da Francesco Savastano, commissario straordinario dell’Ente Fiere, sul presunto utilizzo “abusivo e senza autorizzazione” da parte del Comune di Cosenza del sito corrispondente all’area ex Cupole geodetiche, per uno stoccaggio provvisorio di rifiuti urbani, l’Amministrazione comunale chiarisce quanto segue.

1.    Il sito è di proprietà comunale, ed è stato utilizzato dall’Ente Autonomo Fiere di Cosenza in forza di un’apposita Convenzione per la costituzione del diritto di superficie, a favore dell’Ente medesimo. All’articolo 3 della suddetta Convenzione, approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 89 del 29 novembre 2007, si legge: “Le aree, gli impianti e le strutture, a semplice richiesta dell’Amministrazione comunale ed a titolo gratuito, compatibilmente con le attività programmate dall’Ente Autonomo Fiere Cosenza, potranno essere messe a disposizione della stessa per eventuali iniziative promosse. Per tali aree e immobili comprese quelle di uso pubblico attrezzate e destinate a verde e servizi, l’ Ente Autonomo Fiere Cosenza si assume l’obbligo di mantenerne la manutenzione e garantirne la pulizia quotidiana”.
Pertanto, la preventiva richiesta inoltrata all’Ente Fiere dal Comune di Cosenza (citata anche dagli stessi quotidiani) con prot. gen. N.  10290 del 20/02/2014, in merito all’utilizzo del sito per finalità di pubblico interesse, considerata l’inesistenza di qualsivoglia attività dell’Ente Fiere sul medesimo sito, fatto peraltro testimoniato dallo stato di totale abbandono in cui versava l’area, ne rendeva perfettamente legittimo l’uso in base al citato articolo 3 della Convenzione.

2.    Il sito in oggetto è stato abbandonato dall’Ente Fiere da vari anni, divenendo una vera e propria discarica, che l’Amministrazione comunale ha bonificato a proprie spese a fine dicembre 2012, dopo una settimana di lavoro. Tra i rifiuti era presente anche amianto. Ciò in netto contrasto con gli obblighi di pulizia giornaliera riportati nel citato articolo 3 della Convenzione.
3.    La recente e nota problematica relativa allo smaltimento dei rifiuti a livello regionale che, a causa dell’impossibilità di smaltire (e quindi di raccogliere) i rifiuti urbani per quasi un mese, ha comportato anche nella città di Cosenza l’accumulo di montagne di rifiuti per le strade cittadine, ha reso necessaria, nello scorso mese di febbraio, l’emissione di due ordinanze sindacali, che autorizzavano in due aree (una delle quali proprio quella delle ex Cupole geodetiche) l’attività di stoccaggio provvisorio e temporaneo  dei rifiuti indifferenziati. Tale operazione è da intendersi facente parte dell’attività di raccolta e non costituisce attività di smaltimento. Ciò risulta perfettamente conforme alla normativa vigente nei casi in cui il sindaco, massima autorità sanitaria locale, ravvisi situazioni di pericolo per l’igiene e la salute pubblica. D’altronde, i cassoni chiusi posizionati nell’area in oggetto, destinati ad accogliere i rifiuti per non più di 72 ore, sono stati prioritariamente riempiti dei rifiuti raccolti a seguito dell’ennesima bonifica della stessa area.

Chiarito ciò, appare paradossale che il commissario straordinario dell’Ente Fiere, dopo essersi disinteressato dell’area, lasciando che il sito si trasformasse in una discarica a cielo aperto, accusi l’Amministrazione comunale di impiantare “una vera e propria discarica”, “al posto della bonifica dell’area”.  E’ certamente una svista che la dice lunga sulla reale attenzione dell’Ente Fiere verso questo sito. Un sito che per anni è stato invaso da rifiuti d’ogni genere, amianto compreso, senza che l’Ente Fiere abbia mosso un dito, e solo ora che l’Amministrazione comunale lo ha non solo bonificato ma, proprio in virtù della destinazione a stoccaggio provvisorio e temporaneo dei rifiuti indifferenziati, sottoposto a pulizia e manutenzione quotidiane, a sorveglianza continua, a controlli sanitari regolari, il tutto attraverso una ditta specializzata, si grida all’abuso e si invocano autorizzazioni.
Si sottolinea infine che la procedura attivata dall’Amministrazione comunale è perfettamente in linea con la normativa vigente, ed in particolare con l’art. 191 del D. Lgs. n. 152 del 3/4/2006 e s.m.i.

Città dei Ragazzi : Festa di riapertura giovedì 24 aprile. La soddisfazione del Sindaco Occhiuto

COSENZA – Festa di riapertura giovedì 24 aprile, a partire dalle ore 9,30, alla Città dei Ragazzi per suggellare la ripresa delle attività e l’avvio della nuova fase programmata dall’Amministrazione comunale e che sarà possibile grazie all’apporto delle tre  Società affidatarie della gestione (la Cooperativa delle Donne, la Cooperativa “Don Bosco” e la Società “Teca”).
Alla Festa di riapertura, alla quale sono stati invitati gli alunni delle scuole primarie di Via Negroni, via Misasi e dello Spirito Santo, parteciperanno il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore alla scuola, alla formazione della coscienza civica e alla città a misura di bambino Geppino De Rose.
La ripartenza delle attività della Città dei Ragazzi viene salutata con particolare soddisfazione dal Sindaco Mario Occhiuto.
“Era inimmaginabile – sottolinea il Sindaco in una dichiarazione – che una struttura così all’avanguardia, vero e proprio vanto della città e forse unica in tutto il Meridione, potesse restare chiusa.
Il percorso che abbiamo delineato, ridando vigore alla Città dei Ragazzi e aprendo di fatto un nuovo corso, mira essenzialmente a potenziare le attività di una struttura che deve vivere in funzione della costruzione del futuro dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, presupposto indispensabile non solo per la crescita della città, ma della stessa società in cui viviamo”.
Clown ed illusionisti, esperti in giochi di alta magia, accoglieranno i bambini al loro arrivo alla Festa di giovedì mattina per poi accompagnarli nei diversi cubi della struttura all’interno dei quali, a gruppi, parteciperanno a laboratori in pillole, giusto un’anticipazione delle attività che si svolgeranno a partire da lunedì 28 aprile, quando la Città dei Ragazzi riaprirà ufficialmente al pubblico e alle scuole.
Giovedì 24 aprile nel Cubo Azzurro saranno sperimentate in pillole le attività sul riciclo e la sostenibilità ambientale; nel Cubo giallo le attività teatrali e in quello rosso le attività motorie e di danza, indirizzate soprattutto alle bambine.
La Città dei Ragazzi sarà aperta, dal 28 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Al mattino si svolgeranno prevalentemente le attività destinate alle scuole, mentre nel pomeriggio la struttura sarà aperta alla libera utenza con un occhio rivolto particolarmente alle famiglie.
Dal 12 giugno partiranno poi le attività destinate all’intrattenimento estivo.
Per le iscrizioni e per altre informazioni, la Città dei Ragazzi ha attivato un numero telefonico dedicato: 3473943852.

Il sindaco Mario Occhiuto in visita alla Casa circondariale di via Popilia

COSENZA – Lo spettacolo ha il significativo titolo di “Ne vale la pena” e rappresenta non soltanto sketch e gag messi in musica ma soprattutto una ventata d’aria fresca, la libertà della parola che riesce a superare i confini delle sbarre entrando nel luogo delle restrizioni per eccellenza, il carcere. Da questo luogo, però, anche grazie a laboratori e a iniziative come quella promossa dall’Amministrazione comunale che si è svolta stamattina nel teatro della Casa circondariale di Cosenza, deve ripartire la fase del riscatto personale, il punto di partenza di un inizio che, ancor prima della libertà fisica, permetta di restituire la dignità umana a chi nella propria esistenza è inciampato nella giustizia.
Il sindaco Mario Occhiuto, guidato dal direttore della struttura, Filiberto Benevento, e accompagnato da una delegazione di palazzo dei Bruzi (gli assessori Rosaria Succurro, Manfredo Piazza, Massimo Lo Gullo, Nicola Mayerà e i consiglieri Pierluigi Caputo, Francesco De Cicco, Maria Lucente e Claudio Nigro), ha approfittato dell’odierno spettacolo per fare la sua prima visita istituzionale ai detenuti di via Popilia.
“Nessuno ha il diritto di giudicare gli altri – ha esordito Occhiuto nel suo saluto alla platea gremita di ospiti reclusi per reati minori – Là fuori esistono prigionie gravi come quella che fa dipendere dalla superbia, dall’arroganza, dal pensare di essere superiori. Si può anche momentaneamente perdere la libertà, ma ciò che nessuno può togliervi è il credere in voi stessi, la convinzione che c’è sempre una nuova possibilità. So che avete bisogno di forza, ma la forza si può accrescere pure quando proprio chi ne ha maggiore necessità prova ad esempio a darne a chi ama”. Ed alle loro famiglie, alle mogli, ai figli e agli stessi detenuti, il sindaco Occhiuto ha augurato una buona Pasqua accomodandosi in sala per assistere a un’ora e mezza di esilarante cabaret.
I bravissimi Emanuele Gagliardi ed Eugenio Turboli, alias ‘I calabroni’, con un copione di teatro-canzone incentrato sugli stereotipi che riguardano i meridionali, l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, i dialetti calabresi che dal Pollino all’Aspromonte sembrano a tratti lingue giapponesi, a tratti cinesi, a tratti tunisine eccetera, e con la caricatura di un piccolo imbroglione che si atteggia a incallito ‘ndranghetista (tutto zigzagato al ritmo della fisarmonica), hanno strappato risate e applausi.
Una mattinata speciale per i detenuti, un fuori-programma molto apprezzato che avrà il suo seguito in iniziative simili oltre che nella donazione di palloni, casacche e del calcetto balilla che nei prossimi giorni il Comune farà pervenire loro per allietare ore lunghe e monotone.

Nuovo sistema di servizi per la città

COSENZA – Cambia radicalmente l’organizzazione dei servizi manutentivi della città, relativi a verde pubblico, servizi cimiteriali, servizi di manutenzione per gli immobili, per il canile comunale, spazzamento del centro storico, servizi tecnici per i teatri.

Da molti anni affidato alle cooperative sociali di tipo B, ma con risultati spesso non adeguati all’impegno che circa 500 persone avrebbero dovuto assicurare, il vecchio sistema molto presto lascerà il posto alla nuova impostazione pensata dall’Amministrazione comunale per assicurare efficienza, salvaguardando al contempo i vecchi posti di lavoro.

Un Bando di gara diviso in nove lotti è arrivato nei giorni scorsi all’aggiudicazione provvisoria da parte della Commissione congiunta Comune-Prefettura di Cosenza.

“Abbiamo immaginato – ha dichiarato Occhiuto – un percorso innovativo e per la prima volta indetto una gara pubblica ponendo come basilari tre punti: clausola di salvaguardia per i lavoratori, controlli reali e costanti, divisione della città in lotti ed assegnazione di ciascun lotto in modo che sia chiaro chi deve fare cosa e dove”.

Quindi, il sindaco si è rivolto ai presidenti delle cooperative per chiedere il massimo impegno nel gestire i lavoratori in modo che tutti facciano il loro dovere e abbandonando atteggiamenti discriminatori non giustificabili.

Dunque, da 47 cooperative preesistenti, si passa a nove soggetti imprenditoriali, di cui 8 cooperative ed una società.

Per la manutenzione del verde il progetto prevede la divisione della città in lotti: Nord, Sud e frazioni, Centro, Cimiteri. In ciascuna zona opererà una cooperativa specifica. Di 5milioni e 450mila euro l’importo complessivo aggiudicato, con un ribasso di circa il 7% sulla base d’asta. I contratti saranno stipulati a fine aprile e potranno durare tre anni. Ma è previsto un rigido sistema di controllo che sarà svolto dal Comune e riguarderà sia la qualità dei servizi che il numero di addetti effettivamente sul posto di lavoro ogni giorno. Se si riscontreranno difformità rispetto agli impegni sottoscritti, scatteranno le sanzioni, fino alla possibilità di rescindere il contratto. Saranno previsti corsi di formazione per affinare le capacità individuali.

E’ stato chiarito che gli aggiudicatari si sono impegnati ad assorbire tutto il personale già operante nelle vecchie cooperative che vorrà transitare, comprese le unità interessate da misure interdittive per la legislazione antimafia. Gli stipendi dovranno attenersi ai contratti di lavoro delle varie categorie. Ed i contratti con l’Amministrazione, una volta stipulati, resisteranno anche ad un ipotetico dissesto finanziario.

Rifiuti: Occhiuto contro Corrado

COSENZA – La vicenda dei rifiuti non sembra trovare soluzione e continua la polemica sul conferimento nelle discariche.

Il sindaco Mario Occhiuto contesta l’atteggiamento del sindaco di Celico, Luigi Corrado, in merito all’ordinanza di blocco dei camion di spazzatura provenienti dal capoluogo bruzio.

“Pur non amando fare politica attraverso denunce – dichiara Occhiuto – mi sono ritrovato costretto a depositare un esposto per l’interruzione di pubblico servizio, con la speranza che il procedimento conseguente possa contrastare quella pericolosità per la salute che viene avvertita in tutta la città di Cosenza a causa dell’emergenza rifiuti. Emergenza che è stata indiscutibilmente provocata dagli atti illegittimi di chi si trova ad amministrare il territorio non facendo il bene della comunità ma, anzi, andandole contro. Di questo, ovviamente, ho già informato il prefetto Tomao in modo da attuare le successive azioni del caso”.

Il sindaco tuona nuovamente contro il sistema gestionale che non vuole saperne di “liberare” Cosenza dalla morsa gravosa che da troppe settimane l’ha travolta, con le strade invase dai rifiuti.

“Se la città di Cosenza è sporca – aggiunge – i cittadini sappiano che adesso lo devono al sindaco di Celico, che con un’ordinanza ha inibito l’accesso dei veicoli sulla strada che porta alla discarica di Celico, individuata dalla Regione Calabria. Non si può fare una distinzione fra rifiuti cosentini e rifiuti non cosentini. Se la discarica può provocare un possibile danno ambientale e per la salute, come pure giustamente sostengono i rappresentanti dei comitati che si oppongono, il danno può essere provocato dai rifiuti conferiti anche dagli altri Comuni e non solo da quelli di Cosenza. La discarica o è di tutti, o va chiusa a tutti. Non è più ammissibile continuare con politiche di questo tipo che rovinano il territorio e alimentano un sistema malato di gestione della cosa pubblica”.

 

Nuovo appuntamento sulla Zona Franca Urbana

COSENZA – Si torna a parlare di Zona Franca Urbana lunedì 3 marzo, alle ore 11,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.

L’occasione la fornisce un nuovo incontro informativo, promosso dall’assessore alla Crescita urbana Nicola Mayerà per un ulteriore e qualificato focus sulle agevolazioni fiscali e contributive previste dal bando sulle ZFU che, com’è noto, scadrà il 28 aprile.

L’incontro sarà aperto dal Sindaco Mario Occhiuto e parteciperà l’assessore regionale alle Attività produttive Demetrio Arena. Ad illustrare le agevolazioni fiscali e contributive previste dal bando sulle Zone Franche Urbane saranno l’assessore Mayerà e Francesco Monaco, responsabile per l’ANCI dell’area Mezzogiorno e Cooperazione Internazionale.

Due le relazioni tecniche previste dal programma dell’incontro. Dell’inquadramento normativo del DM del 10 aprile 2013 parleranno, infatti, Nicola Buonfiglio, dirigente del Ministero per lo Sviluppo Economico e Rocco Iemma, esperto dell’ANCI sulla fiscalità di vantaggio. Seguirà il dibattito e la risposta ai quesiti che verranno dalla platea.

L’apertura dello sportello informativo ubicato negli uffici dell’assessorato, al terzo piano di Palazzo dei Bruzi, è stata estesa anche al pomeriggio di lunedì, dalle 16,00 alle 18,00. Saranno, pertanto, tre i giorni di apertura dello sportello: lunedì, dalle 16,00 alle 18,00; martedì dalle 9,30 alle 12,30 e giovedì dalle ore 16,00 alle 19,00. Per informazioni si può anche telefonare ai numeri: 0984813529 oppure 0984813291.

Conversazione di studio sull’alluvione del 1959

Esondazione Crati 1959

COSENZA – Il gentlemen’s agreement (l’accordo tra gentiluomini) sottoscritto il 10 ottobre scorso tra il Comune di Cosenza e il gruppo facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto, Cosenza” comincia a dare i primi proficui risultati e passa alla sua fase attuativa. Per la giornata di domani, venerdì 22 novembre, infatti, il Comune ed il gruppo facebook che fa capo a Massimo Veltri, hanno promosso, in occasione del 54° anniversario dell’alluvione del fiume Crati, che colpì la città di Cosenza il 24 novembre del 1959, una manifestazione in programma, alle ore 10,00, all’Istituto comprensivo dell’infanzia (primaria e secondaria di 1° grado) “Carmela Borelli” di via Spirito Santo.

Si tratta di una conversazione di studio sul tema “24 novembre 1959, Cosenza e l’alluvione del fiume Crati”, primo degli appuntamenti che l’Amministrazione comunale ed il gruppo facebook si sono prefissati in occasione della presentazione dell’accordo di collaborazione.

Il sindaco Mario Occhiuto sarà tra i partecipanti all’iniziativa di domani, insieme all’assessore alla formazione della coscienza civica, scuola e cultura Geppino De Rose, a Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Carmela Borelli”, a Massimo Veltri e Alfredo Salzano, rispettivamente fondatore e ideatore del gruppo facebook e a Stefano Vecchione, vice presidente dell’Istituto per gli studi storici di Cosenza. Tra gli altri interventi, previsti quelli del poeta Ciccio De Rose e delle docenti dell’istituto “Carmela Borelli” Maria Luisa Morrone e Isabella Salatino. L’incontro sarà moderato da Vincenzo Scirchio.

Il progetto non vuole cadere nel nostalgico o nel contemplativo, ma consegnare al presente e al futuro uno spaccato di microstoria che altrimenti rischia d’andare perduto. Recuperare il vissuto serve ad assegnare identità, radici e creare condivisioni. Ma aiuta anche a proiettarsi nel futuro con basi solide, aumentando consapevolezze e amore per la comunità di cui si fa parte.

La relazione di Alfredo Salzano, con la proiezione delle immagini fotografiche d’epoca di Antonio Cannataro, si soffermerà su quelle giornate di grande impegno e di solidarietà dei cosentini e di tutta la nazione, quando sul panoramico piazzale antistante il complesso monumentale di San Francesco di Paola, all’imbrunire del 24 novembre 1959, una folla attonita di cittadini assistette inerme al nuovo e tragico straripamento del Fiume Crati.

L’intervento del vice presidente degli studi storici di Cosenza, Stefano Vecchione, esaminerà il rapporto tra la città, la confluenza del Busento nel Crati e i cinque ponti sui fiumi.

Al termine della conversazione di studio con gli studenti della scuola “Borelli”, seguirà una passeggiata, tra storia e ricordi, nei quartieri storici di Cosenza devastati dall’esondazione del Crati del 1959.

Il sindaco Occhiuto accanto al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha individuato una soluzione per risolvere la situazione di emergenza in cui versa il Teatro dell’Acquario.

Il primo cittadino ha annunciato, infatti, che finanzierà quattro spettacoli dello stabile di innovazione, ricerca e sperimentazione diretto da Antonello Antonante per consentire al Centro Rat di evitare, il prossimo 20 novembre lo sfratto esecutivo dei locali dove ha sede.

La decisione del sindaco Occhiuto è stata ufficializzata in serata dall’assessore alla Cultura di Palazzo dei Bruzi Geppino De Rose, intervenuto, in rappresentanza del primo cittadino, proprio all’Acquario, all’incontro sul tema “Il Teatro calabrese attore della Programmazione dei Fondi europei 2014/2020” che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e dei consiglieri regionali Giampaolo Chiappetta, Gianliuca Gallo e Mimmo Talarico.

Il sindaco Mario Occhiuto ha chiamato a raccolta la città a partecipare attivamente agli spettacoli dell’Acquario finanziati dal Comune di Cosenza che saranno ad ingresso libero, fermo restando il fatto che i cittadini potranno versare un contributo volontario per sostenere la causa del teatro stabile di innovazione cosentino.

In questo modo Occhiuto ha inteso rinnovare il suo appello per far sì che un presidio e un avamposto culturale come il Teatro dell’Acquario non scompaia dal panorama della nostra città, ma continui, invece, a rappresentare un insostituibile punto di riferimento della ricerca e sperimentazione teatrale, non solo della regione, ma di tutto il Mezzogiorno.