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Sisma nel mar Tirreno cosentino: sciame sismico con 10 scosse rilevate

PAOLA (CS) – La terra trema in Calabria con uno sciame sismico verificatosi in mare, ieri nel Tirreno cosentino, ad una considerevole distanza, comunque, dalla terraferma. Le scosse sono state, complessivamente 10, a partire dalle 11:05 di ieri, con una prima lieve scossa di magnitudo 2.1 e fino alle 23:40 con una scossa di magnitudo 2.6 rilevata ad una profondità di 23 chilometri sempre davanti la costa di Paola.

Le più intense sono state alle 16:10 ed alle 13:38, di magnitudo, rispettivamente, 4.1 e 4.0, non avvertite dalla popolazione, mentre le altre non hanno superato la magnitudo 3. Le scosse, comunque, non hanno provocato alcun danno.

Trema ancora la terra in Calabria, sisma di 3.7 nel vibonese

VIBO VALENTIA – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata all’1:15 al largo della costa ovest della Calabria, davanti alla provincia di Vibo Valentia.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 89 km di profondità ed epicentro in mare a 13 km da Ricadi.
Non si segnalano danni a persone o cose.

Ricostruzione post sisma, a Mormanno arrivano i soldi

MORMANNO CALABRO (CS) – E’ stata firmata la convenzione che assegna al comune di Mormanno i fondi destinati dal dipartimento di Protezione civile nazionale per la ricostruzione post terremoto del 26 ottobre 2012. «Per Mormanno – ha detto il sindaco Giuseppe Regina – ora si può dire davvero che inizia una fase nuova, che passa dalla ricostruzione e dalla valorizzazione del centro storico. Siamo felici e determinati, abbiamo lottato per ottenere questo risultato ed ora, dopo qualche intoppo burocratico, possiamo dire che la battaglia è vinta». La convenzione stanzia circa 10 milioni di euro che serviranno a ridare vitalità in particolare al centro storico, il luogo più colpito. I fondi sono stati assegnati alla Regione per essere trasferiti e gestiti dai Comuni. Le risorse serviranno a coprire 14 progetti già andati a gara, appaltati ed assegnati. La fase di messa in sicurezza e di ricostruzione si affiancherà a quella dei contributi per le famiglie intervenute autonomamente per l’agibilità delle proprie abitazioni.

Cinque anni dal sisma, Oliverio a Mormanno

MORMANNO (CS) – Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha partecipato, insieme al sindaco di Mormanno Giuseppe Regina, a Raffaella Giraldi e Carlo Tansi della Protezione Civile regionale e al Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappaterra, ad una iniziativa molto partecipata sul tema “La rinascita di Mormanno”, promossa dalla locale amministrazione presso il teatro cittadino a cinque anni dal sisma che ha colpito il comune di Mormanno e l’intera area del Pollino. Un appuntamento che è stato non solo un momento di ricordo di quella tremenda esperienza, ma soprattutto il punto di ripartenza per una comunità che, dopo un lungo e faticoso cammino, oggi vede aprirsi una nuova fase di sviluppo. I danni stimati furono complessivamente di 19 milioni di euro. 31 edifici dei 72 dichiarati inagibili cinque anni fa sono stati già rimessi in utilizzo. Sono stati spesi circa 2.652.113,18 di euro, ma soprattutto si è verificata una forte ripresa – in termini turistici – di tutto l’indotto collegato all’ospitalità diffusa e alla crescita dell’agroalimentare di qualità legato ai due presidi simbolo della città, il bocconotto e la lenticchia. Ora comincia la seconda fase della ricostruzione. Sta per arrivare, infatti, nelle casse comunali, la parte più cospicua del finanziamento assegnato dal dipartimento nazionale di Protezione Civile. Il Presidente Oliverio, dopo aver sottolineato positivamente l’imminente stanziamento dei fondi, ha ricordato quelle ore e quelle giornate drammatiche, il susseguirsi delle riunioni con l’allora sindaco Armentano, con il Prefetto e il Capo della Protezione Civile Nazionale ed ha sottolineato la grande dignità e compostezza con cui la popolazione di Mormanno e del comprensorio del Pollino visse quell’esperienza drammatica. Subito dopo ha evidenziato la grande fragilità della Calabria, come di gran parte del territorio nazionale, a livello sismico e idrogeologico. «Di fronte a questo dato –ha detto Oliverio– non solo abbiamo bisogno di accrescere la nostra consapevolezza, ma soprattutto di assumere scelte politiche conseguenti. Secondo un’indagine nazionale, la Calabria ha solo sei edifici su cento in completa sicurezza, venti sono a rischio parziale e i restanti 74 sono a rischio totale. A partire da questo dato abbiamo operato scelte precise, destinando 500 milioni di euro ad una grande operazione di messa in sicurezza degli edifici scolastici e delle strutture strategiche sparse su tutto il territorio regionale. Altrettanto pensiamo di fare per l’edilizia privata. Stiamo lavorando, infatti, all’approvazione di una legge finalizzata al recupero, alla messa in sicurezza e alla valorizzazione dei borghi a cui destineremo consistenti risorse. »

Edilizia e rischio sismico, 3 miliardi pronti per il progetto “Calabria Sicura”

COSENZA – Un incontro operativo è stato organizzato lunedì 10 aprile, in Confindustria a Cosenza, dall’Ance con l’assessore regionale e coordinatore del progetto “Calabria Sicura” Francesco Russo. L’assessore, nel corso dell’iniziativa illustrerà le azioni strategiche che saranno messe in campo dalla Regione nei prossimi mesi, in particolar modo per quanto riguarda la mitigazione del rischio sismico. Gli interventi, che saranno illustrati nel dettaglio, interessano tutta la filiera dell’edilizia per un importo complessivo che supera i 3 miliardi di euro. «Si tratta di un appuntamento molto utile per le imprese – afferma il presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante – per poter programmare le future attività, indirizzandole verso le aree di intervento previste dal Programma Regionale. Come Ance ed Unindustria Calabria abbiamo contribuito in maniera determinante alla definizione del programma di rilancio dell’economia regionale che può contare su una dotazione finanziaria di ben 7,5 miliardi di euro tra le risorse inserite nel Patto per la Calabria e quelle previste nel Por e nel Psr. A questa dotazione vanno aggiunti gli investimenti in infrastrutture stradali e ferroviarie da parte di Anas ed Rfi. Una gran parte di questa importante disponibilità economica – conclude il presidente Perciaccante – verrà impiegata in interventi volti a rendere la Calabria un territorio sicuro, ben collegato e dotato di infrastrutture sanitarie e scolastiche all’avanguardia. Il settore edile, come risulta facilmente intuibile, sarà chiamato a recitare un ruolo importante per qualità ed intensità di risorse». Insieme al presidente Perciaccante ed all’assessore Russo, interverranno il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, il direttore di Confindustria ed Ance Cosenza, Rosario Branda, gli imprenditori edili aderenti al sistema Ance.

Calabria Sicura, Oliverio e Russo a Roma per un workshop sulla riduzione dei rischi

ROMA – Il Presidente della Regione Mario Oliverio e  l’Assessore alla “Logistica” Francesco Russo, coordinatore del gruppo di lavoro regionale “Calabria Sicura” – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – hanno partecipato oggi, a Roma, ad un workshop sul tema “Protezione civile: verso una governance più forte per la riduzione del rischio”, organizzato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

Il programma intende migliorare le strategie per la riduzione dei rischi idrogeologico, sismico e vulcanico ai fini di protezione civile, rafforzando la governance, la cooperazione tra i diversi livelli di governo, le capacità e le competenze del territorio.

Il progetto è rivolto alle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, puntando a estendere metodi e procedure già sviluppate in ambito nazionale. Per la Calabria erano anche presenti Carlo Tansi, dirigente dell’U.O.A. Protezione Civile per la Calabria, Francesco Iiritano, dirigente del settore “Opere Pubbliche – Edilizia residenziale pubblica- Edilizia sociale”.

Il workshop ha previsto una prima sessione, questa mattina, di carattere politico istituzionale, in cui è intervenuto il Presidente Oliverio, illustrando le principali attività in corso alla Regione Calabria ai fini della riduzione del rischio ed i risultati già ottenuti, in termini di risorse messe a disposizione ed interventi avviati.

Particolare attenzione è stata dedicata, anche attraverso il programma “Calabria Sicura”, all’adeguamento sismico degli edifici strategici e degli edifici scolastici. Complessivamente, la Calabria ha messo a disposizione circa 400 mln di € per la riduzione del rischio sismico e circa 400 mln € per la riduzione del rischio idrogeologico.

Una specifica attenzione è stata rivolta alla pianificazione del rischio e dell’emergenza, avviando una procedura di controllo e monitoraggio a scala comunale, finalizzata alla predisposizione dei Piani Comunali di Protezione Civile di livello base, da parte di tutti i Comuni della Calabria, ed avviando la predisposizione del Piano Regionale di Protezione Civile, ai sensi della L. 100/2012. Grande attenzione è stata rivolta dal Presidente, nel corso del suo intervento,  allo sviluppo di una cultura del territorio, reso operativo in Calabria con la legge Urbanistica  che individua consumo zero come obiettivo cardine, cultura che passa dagli investimenti per la salvaguardia dei borghi e da un forte recupero della manutenzione, da un coinvolgimento di tutti gli attori sul campo.

Alla sessione tecnica del pomeriggio è intervenuto il Dirigente Tansi, che ha illustrato le attività svolte dalla Regione e, in particolare, dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale in materia di riduzione del rischio.

Il lavoro positivamente svolto dalla Regione Calabria è emerso durante l’intervento del  consulente tecnico scientifico del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dolce che, nella sua presentazione, ha evidenziato come la Calabria sia l’unica regione, tra quelle coinvolte, ad aver ottemperato alla fase 1 prevista dal programma, ovvero all’analisi dei fabbisogni ed all’individuazione dei contesti territoriali e, contestualmente, ad avere avviato le fasi 2 e 4 del programma, in termini di analisi di rischio e di valutazione dell’operatività.

Cosenza, Cassano e Fabiano: «Bandi regionali opportunità per le nostre scuole»

«I nuovi bandi regionali legati alla prevenzione del rischio sismico  presentati dal presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e dagli assessori Musmanno e Russo, sono una opportunità da non perdere per attingere ad importanti risorse da destinare all’adeguamento antisismico delle scuole cittadine». E’ quanto si legge in una nota congiunta a firma dei consiglieri di Palazzo dei Bruzi Francesca Cassano e Anna Fabiano. «Tutti gli edifici scolastici di Cosenza, 25 plessi in tutto, sono stati realizzati prima del 2008, anno di entrata in vigore delle nuove norme tecniche di costruzione. Ad oggi le scuole materne sono provviste ci certificato di idoneità statica mentre solo tre

Francesca Cassano
Francesca Cassano

immobili ospitanti scuole primarie e secondarie di primo grado sono stati adeguati con criteri antisismici. Si tratta degli istituti di Via Giulia, di Via Cuturella e dello Spirito Santo. Bisogna verificare per ogni scuola la vulnerabilità sismica, valutando il comportamento, in caso di terremoto, della struttura principale che costituisce l’opera (dalle fondazioni, fino alla copertura) e di tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza (la stabilità) di elementi non strutturali (controsoffitti, impianti, corpi illuminanti, scaffalature). Questi interventi – aggiungono i consiglieri Cassano e Fabiano – vanno iscritti al primo posto nell’agenda del sindaco: è in gioco la sicurezza dei nostri figli e dei soggetti che negli istituti scolastici trascorrono buona parte delle loro giornate. In qualità di rappresentanti dei cittadini sentiamo forte la responsabilità di vigilare e lavorare affinché le nostre scuole siano rese totalmente sicure. Oggi, su questo punto, non vi sono certezze. Per questo l’amministrazione di Cosenza, dopo un’attenta valutazione strutturale degli edifici scolastici presenti sul nostro territorio, dovrà programmare un piano di interventi che permetta di intercettare il maggior numero di risorse possibile e di procedere all’adeguamento sismico degli edifici scolastici cittadini, seguendo un ordine di priorità che tenga conto anche della popolazione scolastica e della vetustà della struttura».

Terremoto in mare, trema tutta la Calabria

CATANZARO – Una forte scossa di magnitudo 5.7 è stata registrata alle ore 22:02 nel basso Tirreno, ad una profondità di 474 chilometri. Il sisma, nonostante la distanza dalla costa, è stato distintamente avvertito in tutte le province calabresi, in particolare nei centri del litorale reggino e ai piani alti di Lamezia Terme e della provincia di Vibo Valentia, evidentemente colpiti dall’onda lunga del movimento tellurico assai profondo ma anche molto violento. Con un post su facebook il dirigente della Protezione Civile regionale ha spiegato caratteristiche ed effetti della scossa: «Si smentisce categoricamente ogni correlazione del terremoto 5.7 di poco fa con il Marsili: infatti la profondità dell’ipocentro (474 km) del sisma è completamente incompatibile con la profondità del Marsili (3.5 km circa) che, in ogni caso, è soggetto ad altri processi geodinamici. La profondità molto elevata dell’ipocentro ha fatto si che, nonostante l’elevata magnitudo (5.7) – simile al terremoto di Macerata – per la grande distanza percorsa dalle onde sismiche il sisma sia arrivato in superficie perdendo energia, quindi senza produrre danni. Inoltre il fatto che il sisma sia stato sentito in gran parte della regione, è dovuto alla notevole profondità dell’ipocentro: più l’ipocentro è profondo e più il sisma si risente su aree molto vaste, pur con minore energia; più l’ipocentro è superficiale e più il sisma si risente su aree molto ristrette con forte energia. Per evitare di creare allarmismi e lo sviluppo virale di false notizie sul web, si invita a verificare l’attendibilità delle fonti delle notizie. Si coglie l’occasione per ricordare non si può prevedere quando i terremoti si verificheranno, ma che siamo certi in molte parti del mondo, come in gran parte dell’Italia, si verificheranno. L”unica difesa possibile è la prevenzione: i terremoti non uccidono, ma ad uccidere sono le case costruite male che crollano».

La terra trema ancora nell’Italia centrale, scossa di magnitudo 5.9

ANCONA – La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un’altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. Un primo bilancio parlava di due feriti, poi il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha chiarito che «c’è un solo ferito lieve, comunicato dal 118 delle Marche». Due donne anziane sono state portate in salvo a Ussita. Curcio ha anche riferito che crolli ci sono stati nelle zone rosse dei paesi già colpiti dal sisma di agosto. Problemi anche alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto, mentre «la viabilità alternativa è stata riaperta ai mezzi di soccorso». La macchina degli aiuti si è messa subito in moto, ha detto Curcio e «i mezzi di soccorso sono arrivati in tutte le zone». A lavoro anche i vigili del fuoco, con 41 squadre operative. Ma la situazione è complicata dal buio e dalle condizioni meteo, per i forti temporali e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. In alcuni paesi stanotte si farà ricorso alle tende e, in alcuni casi, si sono ripopolate quelle mai ancora in piedi e predisposte per il sisma del 24 agosto. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha raccontato il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi. «È crollata anche la facciata della chiesa, tratti delle mura di conta e si è spaccato il terreno». Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. «È finito ko – ha detto – il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino». A Visso la popolazione si è riversata in strada e nella piazza principale dove si sono avute scene di panico, mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. «Le pareti mi sono venute addosso», ha raccontato una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». In Umbria la scossa è stata molto forte e a Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per raccogliere gli anziani che vivono soli. Danni anche a patrimonio artistico: a Norcia semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del Terremoto e danneggiato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Il Terremoto è stato sentito distintamente anche a Roma dove in molti si sono riversati in strada e in mezz’ora alla protezione civile sono arrivate oltre cento chiamate. Verifiche per crepe provocate dal sisma sono state fatte in edifici di alcuni quartieri. E in moltissime città e comuni del centro Italia, le scuole resteranno chiuse per precauzione.

Domenica 23 ottobre l’iniziativa “Cosenza si smuove”

COSENZA – È la città degli artisti che si “smuove” per non intorpidirsi, per non dimenticare. Saranno oltre un centinaio i musicisti che si alterneranno sul palco dell’Arenella nel nome della solidarietà: due mesi dopo il sisma che ha colpito i nostri connazionali del centro Italia. L’appuntamento è per il 23 ottobre a partire dalle 17 e fino a oltre la mezzanotte con i più svariati generi musicali: dal blues al rock, dal gospel al pop, dal jazz al folk. “Cosenza si smuove” è la spontanea iniziativa formatasi attorno all’idea di esser presenti nelle difficoltà di chi ha perso tutto. cosenza-si-smuoveCiò sarà possibile grazie al cuore di tante persone che rinunciano al profitto per destinare i proventi del grande concerto all’acquisto di beni strumentali (o di strumenti musicali) da donare a bambini e ragazzi delle scuole dei centri colpiti dal violento sisma in quella terribile notte tra il 22 e 23 agosto. Gli artisti infatti non solo suonano gratis ma si auto-tassano per sostenere le spese tecniche di allestimento dell’evento, mentre il ricavato dei biglietti – che verranno distribuiti al prezzo base di cinque euro (chi vorrà potrà versare di più) – sarà interamente destinato alla causa. Saranno presenti, insieme ai musicisti, gli amici del grande gruppo della Terra di Piero, che si occuperanno della raccolta dei fondi e della loro esatta destinazione: non mancheranno di dare anche il proprio contributo artistico sul palco dell’Arenella. L’evento è patrocinato dal Comune di Cosenza. L’appuntamento sarà preceduto da una presentazione artistica di piazza, con alcune band che si esibiranno giorno 15 ottobre in tre diverse aree dell’area pedonale di Corso Mazzini, dando pure inizio alla raccolta dei fondi.