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Problemi all’Abatemarco, riduzione della portata idrica oggi in città

COSENZA – Una riduzione della fornitura idropotabile si sta verificando in città, a seguito di una anomalia rilevata sullo schema idraulico dell’Acquedotto Abatemarco e segnalata dagli appositi sistemi di allarme nella tarda serata di ieri.

Lo ha comunicato questa mattina al Comune di Cosenza la Sorical.

«La Sorical – si legge nella comunicazione inviata al Comune dalla società – è intervenuta con proprio personale ed il supporto delle squadre di manutenzione per localizzare il punto della rottura. Attualmente le operazioni sono ancora in corso – si legge ancora nella nota – senza nessun esito positivo. Appena sarà localizzata la rottura – fanno sapere da Sorical – per ultimare i lavori di riparazione si renderà necessario interrompere l’erogazione idropotabile. A conclusione dei lavori saranno ripristinate le forniture ordinarie».

 

Rose, da domani in funzione la nuova rete dell’acquedotto Sila Greca

ROSE (CS) – Domani mattina Sorical metterà in esercizio la nuova condotta dell’acquedotto Sila Greca al servizio del Comune di Rose.

Nei giorni scorsi, in alcune frazioni di Luzzi, sono stati ultimati i lavori di posa della tubazione in ghisa per 1,6 km e domani verrà collegata la nuova rete e dismessa la vecchia, obsoleta e interessata negli ultimi anni da continue rotture e disfunzioni idrauliche.

I lavori inizieranno domani mattina alle ore 8:30 e contestualmente sarà interrotto il servizio idropotabile verso il serbatoio del Comune di Rose.

Emergenza idrica, riprende il dialogo tra Palazzo dei Bruzi e Sorical

COSENZA – Idee più chiare e rapporti più distesi tra Sorical e Comune di Cosenza dopo la seduta di Commissione controllo e garanzia, presieduta dal consigliere comunale Giovanni Cipparrone e convocata su sollecitazione del plenum dell’organismo consiliare ed in particolare del consigliere Massimo Lo Gullo che nei giorni scorsi aveva invocato l’insediamento di un tavolo tecnico, proprio in commissione, per discutere dell’emergenza idrica in città e dei disagi sofferti dalla cittadinanza nelle ultime settimane.

Alla seduta di commissione hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nei giorni scorsi era intervenuto sull’argomento chiamando in causa la discontinuità e la variabilità dell’afflusso dei volumi d’acqua addotti da Sorical e, in rappresentanza della Società Risorse Idriche calabresi, gli ingegneri Sergio De Marco, Direttore dell’area operativa, e Serena Collorafi.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Commissione controllo e garanzia Giovanni Cipparrone che ha ringraziato sia l’Assessore Caruso che i dirigenti di Sorical per la disponibilità a discutere di un argomento così importante per tutta la cittadinanza verso la quale c’era un’esigenza di assoluta chiarezza.

Da qualche giorno è ripresa la collaborazione tra Sorical ed il Comune e si è trovato il modo, attraverso delle manovre concertate con i tecnici del Comune, che hanno avviato la situazione alla normalità alleviando notevolmente i disagi dei cittadini.

A spiegare quanto è stato fatto per affrontare la situazione di emergenza è stato lo stesso ingegner De Marco di Sorical.

«Si è rimessa in pristino – ha detto De Marco – una stretta collaborazione tra Sorical, Comune di Cosenza e le aziende che per conto del Comune effettuano il servizio di regolazione e manutenzione della rete per utilizzare al meglio le grandi capacità di acqua offerte dal serbatoio di Cozzo Muoio  e trasferirla negli altri serbatoi comunali in determinati orari della sera e del giorno e tenere, in questa maniera, in carico l’anello primario del centro della città per il maggior numero di ore possibile. Invece di dare poca acqua per tanto tempo nell’arco delle 24 ore – ha spiegato ancora De Marco – si concentra l’immissione di acqua in un minor numero di ore e questo rende l’erogazione più coerente con i serbatoi privati che sono presenti in tutti i condomini».

E’ poi intervenuto l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nell’apprezzare la presenza e la disponibilità dei dirigenti Sorical , ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti: da un lato la crisi idrica di quest’ultimo periodo, dall’altro il sistema di distribuzione idrica che comprende anche problematiche di dispersione.

«Pur nella flessione fisiologica della disponibilità delle risorse di sorgente – ha detto Caruso – quest’anno il calo che si è registrato si è attestato intorno al 14%, mentre nel 2017 era stato del 28%. E nel 2017 non siamo andati in alcun modo in sofferenza. Se siamo riusciti a calibrare l’erogazione in base alla domanda lo scorso anno, perché quest’anno, con identiche manovre, non siamo stati in grado di gestire la situazione in maniera efficace? La causa è da ricercarsi nella mancata disponibilità della risorsa idrica che la Sorical avrebbe dovuto invece garantire in termini di quantità e modalità di erogazione».

L’Assessore Caruso ha indicato nella discontinuità e nella variabilità dell’afflusso d’acqua ai serbatoi del Merone da parte di Sorical l’episodio che ha generato l’emergenza idrica, causando un disequilibrio del sistema. A soffrirne di più è stato il centro città che si approvvigiona direttamente dal Merone, ma anche le periferie hanno patito disagi non da poco. Caruso ha poi ricordato il progetto di distrettualizzazione della rete che, dopo una fase di studi, la Regione Calabria dovrebbe far entrare nella sua fase operativa con una serie di interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate del 2019 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.

L’ing. De Marco di Sorical ha risposto all’Assessore Caruso sottolineando che la Società sta dando al Comune la stessa acqua di prima, ma che il complesso travaso dal serbatoio di Cozzo Muoio al Merone avviene in maniera rallentata, a causa del formarsi di una bolla d’aria che non facilita il trascinamento dell’acqua. La diminuzione di velocità è stata indicata dal direttore dell’area operativa di Sorical come la causa del problema da cui ha avuto origine l’emergenza.

Nel corso della seduta sono intervenuti anche alcuni dei consiglieri comunali presenti.

La consigliera Francesca Cassano ha espresso soddisfazione per la ritrovata collaborazione tra Comune e Sorical. «Bisognerebbe cooperare sempre e a monte – ha detto Cassano – e non arrivare alle estreme conseguenze. Dobbiamo avere – ha proseguito – un livello di attenzione h24 e non arrivare più a giorni e giorni di mancanza d’acqua. Quando ad uno stesso tavolo si siedono i tecnici, i problemi, anche quelli che sembrano insormontabili, riescono a risolversi».

Il consigliere Enrico Morcavallo ha invece parlato di «inadempienza sia da parte del Comune che da parte di Sorical che – ha aggiunto – fanno melina alle spalle dei cittadini”. Poi ha rivolto ai dirigenti della Società ed all’Assessore Caruso alcune domande, chiedendo anche di quantificare l’ammontare del debito del Comune nei confronti di Sorical e di indicare quali siano le reti idriche di competenza dell’uno e dell’altra».

L’ing. De Marco ha risposto sottolineando che tra il Comune di Cosenza e Sorical è pendente un contenzioso in diverse sedi giudiziarie e che il debito del Comune nei confronti della società è di circa 9 milioni di euro. Sul punto è intervenuto il consigliere Gisberto Spadafora che ha chiesto se per il debito indicato dal dirigente Sorical erano state emanate delle sentenze. L’ing. De Marco ha chiarito che nessun pronunciamento del giudice è intervenuto e che la questione è solo oggetto di contenzioso. «Il contenzioso – ha ribadito poi l’Assessore Caruso – trae origine da alcune contestazioni operate dal Comune nel merito della fatturazione Sorical e, ad ogni modo, tale vicenda non è connessa in alcun modo alla riduzione del servizio”. Sempre Caruso ha poi voluto focalizzare l’attenzione su un’altra questione, quella della dotazione idrica della città di Cosenza».

«C’è qualcuno – ha detto a questo proposito l’Assessore – che vuol far passare il messaggio per il quale la dotazione della città di Cosenza è di gran lunga superiore a quello che è il fabbisogno. Dai calcoli sui consumi e dalle valutazioni di stima effettuate, comparate anche con altre regioni d’Italia, possiamo ben dire che il fabbisogno di riferimento del Comune di Cosenza oggi è sottostimato. Possiamo considerare attendibile un fabbisogno giornaliero unitario minimo di 385 litri per abitante al giorno. In alcune città della Lombardia, comprese tra 50 mila e 100 mila abitanti, la dotazione idrica è di 450 litri al giorno per abitante. Il volume idrico complessivamente immesso nella nostra rete nel 2017 è stato di 14 milioni di metri cubi cui corrisponde una portata media di 446 litri al secondo e una dotazione giornaliera ai serbatoi di 417 litri per abitante al giorno, il che comporta una dispersione notevolmente inferiore alla media delle città italiane. Abbiamo – ha concluso ancora l’Assessore Caruso – efficientato il 15% delle reti idriche ed eseguito interventi di riparazione e sostituzione. L’intervento che ha messo in campo la Regione Calabria, più complessivo e sistemico, potrà apportare notevoli benefici alla rete idrica cosentina. Lo stato della nostra rete, pertanto, non può essere considerato quello di una rete colabrodo, pur con tutte le dispersioni presenti».

 

Emergenza idrica a Cosenza, Caruso contro Sorical. Spadafora chiede al sindaco la denuncia in Procura

COSENZA – «Se le manovre del servizio idrico comunale (che fino a qualche tempo fa, seppure in presenza di riduzioni di portata fornita da Sorical,  garantivano una regolare erogazione alle utenze cittadine) non riescono oggi a compensare la carenza idrica dovuta al periodo di siccità, c’è una chiara ragione, riconducibile alla estrema discontinuità e variabilità dell’afflusso di volumi d’acqua addotti da Sorical per mantenere in carica il serbatoio di Cozzo Muoio”

Lo afferma l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso intervenendo sull’emergenza idrica.

«Per compensare correttamente la distribuzione cittadina attraverso i serbatoi di De Rada, Merone, Serra Spiga e Colle Mussano e raggiungere 
gli orari di erogazione mantenuti fino a qualche tempo fa – sottolinea Caruso – il Comune ha sperimentato che dal serbatoio di Cozzo Muoio dovrebbero affluire, per un sufficiente numero di ore, volumi costanti che si aggirano tra un minimo di 130 l/sec ad un massimo di 145 l/sec, in modo tale che gli operatori del servizio idrico attingano le portate necessarie che consentono, in funzione delle richieste degli utenti, di calibrare le uscite dai serbatoi. Allo stato attuale -precisa ancora l’Assessore Caruso – si stanno registrando arrivi al serbatoio di Cozzo Muoio non continui e non costanti, ma estremamente variabili  nel corso della giornata. Concorrono a causare, inoltre, il difficoltoso riempimento del serbatoio, anche le forniture dei comuni di Mendicino e  Carolei che, attraverso lo stesso, vengono approvvigionati. Come al solito, Sorical (che, questo l’unico dato certo e significativo, ha già ridotto la portata complessiva da 311 l/sec a 235 l/sec) maschera le proprie inefficienze sbandierando valori medi di portata addotta (magari aumentata in fasce orarie nelle quali risulta inutile ed inefficace) quando sarebbe sufficiente, almeno per consentirci di fronteggiare l’emergenza, garantire nelle ore giuste la continuità e le costanza dell’erogazione».

Il consigliere Spadafora chiede al Sindaco Mario Occhiuto di sporgere regolare denuncia in Procura affinché sia accertata la sussistenza del reato previsto dell’art. 331 del codice penale, ovvero “interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità”, nonché i responsabili dell’inspiegabile crisi idrica venutasi a creare.

Secondo il Consigliere Francesco Spadafora si tratta di una triste e grave vicenda sulla quale deve essere fatta piena luce, nonché individuata una tempestiva soluzione. Lo stesso nella qualità anche di Presidente del Gruppo “Misto”, esorta il Sindaco a intraprendere le giuste e immediate azioni legali nei confronti della Sorical, società che gestisce per conto della Regione le acque calabresi, in quanto, nonostante i numerosi contatti e le false promesse che avrebbe ristabilito ben presto la distribuzione idrica nella città capoluogo, sembra stia facendo il cosiddetto gioco delle tre carte, lasciando la maggior parte dei cosentini senz’acqua. Per il consigliere bruzio, quindi, dopo aver segnalato al Prefetto gli enormi disagi patiti dalla popolazione, è opportuno rivolgersi alla Procura per individuare sia le cause che le responsabilità di coloro i quali stanno causando detta interruzione idrica nella più vasta area della città.

 

Crisi idrica, Sorical annuncia miglioramenti per l’area urbana di Cosenza

COSENZA – In merito all’atavica crisi idrica dell’area urbana di Cosenza e comuni limitrofi, che negli ultimi tempi è peggiorata, la Sorical ha diffuso una nota stampa che di seguito pubblichiamo:

«La crisi idrica che sta interessando l’area urbana di Cosenza è dovuta al fisiologico calo stagionale delle portate dell’acquedotto Abatemarco. Gli acquiferi che alimentano questo acquedotto sono molto profondi e proprio per tale motivo hanno un ciclo annuale che vede il minimo nei mesi di novembre/dicembre. E’ quindi proprio in queste settimane che si registra il minimo stagionale della portata disponibile. Le piogge, che nelle ultime settimane hanno interessato la fascia jonica della Calabria, non hanno apportato alcun beneficio immediato alle sorgenti che per come detto hanno dei tempi di risposta molto più lenti.

Sorical, come fa da tempo, alla riduzione delle portate, contestualmente ripartisce la risorsa disponibile proporzionalmente ai 25 Comuni serviti.Da oltre un anno, tra Sorical e Comune di Cosenza, è stato istituito un tavolo tecnico al fine di sperimentare una nuova modalità di erogazione attraverso accumuli notturni presso il serbatoio regionale di Cozzo Muoio e il rilascio il mattino successivo. Da 11 mesi tale sperimentazione ha prodotto notevoli benefici per i cittadini. Un miglioramento ulteriore, nei prossimi mesi, può arrivare con il completamento dei lavori di ingegnerizzazione e nuova modellazione della rete idrica di Cosenza finanziata della Regione Calabria.

Quindi l’impegno di Sorical, del Comune e della Regione, per migliorare il servizio è alto e non può essere strumentalizzato a fini politici».

 

Carenza idrica a Cosenza, la dichiarazione dell’assessore De Cicco

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo dichiarazione dell’Assessore ai quartieri e alla manutenzione del Comune di Cosenza  Francesco De Cicco sulla carenza idrica in città.

«Come ogni anno, anche in questo autunno la carenza idrica si abbatte sui rubinetti delle case dei cosentini. L’assoluta assenza di investimenti e di programmazione da parte di Sorical, società della Regione Calabria che gestisce le risorse idriche e gli acquedotti, si fa sentire tutta in questo periodo dell’anno. Sì, perchè è bene sapere che la siccità estiva (che quest’anno per altro non è stata particolarmente critica) si risente con circa 6 mesi di ritardo, per un discorso scientificamente dimostrabile, ma non in una nota stampa come questa. Dunque, la situazione dovrebbe tornare alla normalità, grazie alle piogge e alla prossime nevicate invernali, tra circa 8 mesi. Nel frattempo, le Amministrazioni Comunali devono subire le giuste lamentele, che spesso sfociano in improperi, dei malcapitati cittadini. Noi nei mesi scorsi abbiamo fatto ciò che abbiamo potuto, riattivando un pozzo dismesso e riparando più perdite possibili. Quelle attualmente esistenti sulle strade cittadine rientrano nella competenza della Regione Calabria, con la quale abbiamo sottoscritto un accordo, nell’ambito del quale l’Amministrazione Regionale ha affidato i lavori di riparazione alla ditta vincitrice della gara d’appalto che ha sede a Reggio Calabria, e che fino ad oggi si è vista operare assai poco sul territorio comunale. Non sono bastate le numerose diffide formali e informali inoltrate dai nostri uffici comunali, ma probabilmente serve qualcosa in più, magari una denuncia presso la Procura della Repubblica. Non mi resta che appellarmi alla santa pazienza dei cosentini e ad una intelligente organizzazione dell’approvvigionamento idrico nelle nostra case, magari attraverso la realizzazione di impianti di autoclave o con il tradizionale riempimento di bidoni e secchi, nell’attesa che l’Amministrazione Regionale e le Società da essa gestite, vadano in mano di capaci e lungimiranti professionisti».

 

Esonda torrente nel reggino, divelta una condotta Sorical

MELITO PORTO SALVO (RC) – E’ nuovamente esondato il torrente Tuccio, in località Musupuniti nel territorio di Melito Porto Salvo, investendo la condotta dell’acquedotto regionale.

Sorical ha già inviato sul posto più squadra di manutenzione per avviare i lavori di ripristino del servizio che si prevedono di almeno 48 ore.Attualmente è interrotto il servizio per il Comune di Reggio Calabria (Zona sud fino a Pellaro), Montebello Jonico, Roghudi, San Lorenzo e Motta San Giovanni.
I lavori, a causa della piena del fiume, si presentano complessi e secondo i tecnici della Sorical dureranno qualche giorno perché è necessario prima arginare il flusso del fiume, mettendo in sicurezza il sito, e poi procedere con la riparazione della condotta.

La condotta dell’acquedotto Tuccio è posizionata in prossimità della sponda sinistra del torrente, la piena del fiume ha causato un nuovo smottamento del terreno su cui è posizionata la condotta.

Sorical è già intervenuta sabato scorso per ripristinare il servizio e nel 2017 ha segnalato agli uffici preposti della Regione e della Prefettura di Reggio, la vulnerabilità del tracciato della condotta a seguito dello sgretolamento dei muri di protezione della fiumara.

Fonti: https://www.soricalspanotizie.com

Abatemarco, sopralluogo di Incarnato a Malvito

MALVITO (CS) – Il commissario della Sorical, Luigi Incarnato, ha effettuato un sopralluogo a contrada Atera di Malvito, nel cosentino, dove il 7 maggio si è verificata la rottura di una delle due condotte dell’acquedotto Abatemarco.

Incarnato, accompagnato dal responsabile dell’area operativa della Sorical, Ing Sergio De Marco e dal responsabile dell’ufficio di Zona, geom. Bernardino Costanzo, ha incontrato Mario Orefice, proprietario dell’abitazione che ha subito i maggiori danni e a sua volta rimasto ferito nell’evento.

La famiglia sarà risarcita per i danni subiti dalla compagnia assicuratrice della Sorical.

All’incontro erano presenti il sindaco di Malvito Pietro Amatuzzi, l’assessore Roberto Iannello e i tecnici della famiglia Orefice e del Comune, l’ing Giacomino Servidio, il geometra Andrea De Vuono e la geologa Maria Trieste Arena.

Incarnato e tecnici della Sorical hanno illustrato la tempistoca dei lavori di ripristino del versante in frana e consolidamento del tracciato. La prossima settimana Sorical trasmetterà il progetto esecutivo per acquisire in Conferenza dei Servizi le autorizzazioni dagli enti preposti. Contestualmente Sorical, su indicazione del presidente della Regione Mario Oliverio, ha avviato lo studio geologico di spostamento del tracciato, resosi necessario perché negli anni successivi alla posa della condotta da parte della ex Cassa per il Mezzogiorno, sono state costruite alcune civili abitazioni nelle strettissime prossimità delle condotte.

Dal 2004, Sorical, subentrando nella gestione alla Regione, ha effettuato diversi interventi per superare altrettante criticità e rendere più sicuro e stabile l’acquedotto Abatemarco che, come noto, si sviluppa su 43 km di condotte con circa 40 anni di vita al servizio di 25 Comuni e circa 200 mila abitanti. Per l’Abatemarco Sorical, a partire dal 2004 anno in cui è subentrata alla Regione, ha investito 8 milioni di euro, cui oltre 3 milioni con risorse proprie.

La Regione, lo scorso anno ha stanziato 10 milioni di euro che daranno copertura a progetti di pari importo già predisposti da Sorical e che in minima parte saranno utilizzati per completare gli interventi sospesi nel 2012 a seguito dell’entrata in crisi della società, per il resto le risorse saranno utilizzate per mettere in sicurezza e rendere stabile ai fini idraulici il più importante acquedotto della Calabria. Si tratta del completamento del By-pass del tratto di adduttrice in raddoppio compreso tra i comuni di Malvito, Santa Caterina Albanese e San Marco Argentano per una lunghezza di circa 6,3 km con un investimento di 2,6 milioni di euro, fermo al 50% dei lavori. Sorical, invece, con risorse proprie, sta completando l’intervento della stessa adduttrice in raddoppio, acquedotto Capodacqua, dal Comune di Cervicati al Torrente Settimo di Montalto e da qui al partitore di Colle Mussano a Cosenza. Un intervento di circa 4 milioni di euro, già collaudato e in esercizio per stralci funzionali fino a Quattromiglia di Rende e l’Università della Calabria. Tale intervento, ormai quasi del tutto completato (manca solo il 4% circa dei lavori), ha permesso lo scorso anno di mitigare i gravi effetti della siccità nell’area urbana di Cosenza per l’apporto di 60 litri al secondo in più.

 

“Cantiere Abatemarco”, presentato il progetto in regione

CATANZARO – L’assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno ha illustrato ai sindaci dei Comuni serviti dall’acquedotto Abatemarco il progetto “Cantiere Abatemarco” oggetto del protocollo d’intesa che sarà approvato dalla Giunta regionale e che regolerà i rapporti fra Regione, Autorità idrica della Calabria (Aic), Sorical e Amministrazioni locali.

All’iniziativa, che si è svolta nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, sono intervenuti anche il dirigente generale della Presidenza e commissario dell’Aic Domenico Pallaria e il commissario della Sorical Luigi Incarnato.L’assessore Musmanno ha parlato di “realizzazione di un progetto a sistema unico    che prevede – ha spiegato – da un lato lavori infrastrutturali per 10 milioni di euro sulla condotta adduttrice e per quasi 13 milioni di euro sulle reti comunali dei 25 Comuni serviti dall’acquedotto, dall’altro alcuni importanti innovazioni nelle gestione amministrativa del servizio idrico. «Abbiamo ritenuto importante – ha rilevato poi Musmanno – incontrare i sindaci perché l’Abatemarco ha da sempre rappresentato forti criticità polarizzate soprattutto sul Comune di Cosenza ma che, anche in seguito a diversi incontri con le Prefetture e all’emergenza siccità del 2017, ci siamo resi conto che riguardano gli altri 24 paesi. Per questo abbiamo deciso di intervenire in maniera organica e strutturata».

Nello specifico, i lavori infrastrutturali consentiranno di ridurre le perdite idriche sulle rete dei Comuni.  Da un punto di vista amministrativo si prevede il censimento delle utenze, l’installazione di nuovi contatori e la fatturazione bimestrale e riscossione di crediti con il supporto di Sorical al fine di ridurre gli allacci abusivi e la morosità che pone la Calabria maglia nera rispetto alle altre regioni.

Previsti inoltre altri interventi per l’ingegnerizzazione delle reti idriche già avviati per Cosenza e che saranno estesi ai rimanenti Comuni serviti dall’Abatemarco. «Si tratta – ha specificato ancora l’assessore Musmanno – di un progetto sperimentale che anticipa quello con succederà con la piena operatività dell’Autorità idrica della Calabria che dovrà obbligatoriamente affidare il servizio idrico integrato ad un unico soggetto gestore. Un prototipo quindi per il nuovo sistema idrico integrato in Calabria».
  Pallaria è entrato nello specifico del protocollo d’intesa «che – ha detto – potrà essere integrato in base ai suggerimenti dei sindaci. La Regione – ha evidenziato il commissario Aic – ha finanziato qualcosa che ci consentirà di anticipare le attività svolte dal soggetto attuatore, che sarà unico e dovrà assicurare il servizio e la corresponsione delle tariffe. Il protocollo, al quale sarà collegato un Accordo di programma, prevede la gestione amministrativa delle utenze. Il tempo della ricreazione è finita. Ora i Comuni saranno rappresentati dall’Autorità idrica. Questo progetto innovativo potrà essere esportato ad altre realtà».

Le parole del commissario Sorical Luigi Incarnato

«Con questo progetto – ha affermato Incaranto – si mette insieme una sinergia capace di riassumere i segmenti tra grande adduzione, distribuzione e fatturazione per eliminare le problematiche che vedono in forte difficoltà Sorical e i Comuni. Lo scopo è di ottimizzare il sistema di erogazione dell’acqua, ridurre al minimo le perdite e attivare una fatturazione bimestrale a regime affinché gli utenti non vengano gravati di pagamenti troppo elevati. Sarà cura della Sorical individuare allacci abusivi e legalizzare le posizioni. Fino ad oggi hanno pagato il costo di gestione in pochi accollandosi i relativi ricarichi dei morosi. È sottinteso – ha concluso il commissario Sorical – che questo cantiere è l’avvio di un processo che dovrà far uscire i Comuni dalle grosse difficoltà che oggi vivono. In pratica con questo progetto abbiamo riempito un foglio bianco»
La Regione Calabria dovrà finanziare e gestire progettazione, realizzazione e aggiudicazione interventi; i Comuni dovranno gestire il servizio idrico, collaborare alla realizzazione degli interventi; alla Sorical spetta la gestione del servizio idrico, l’attuazione degli interventi grande adduzione, il censimento e l’amministrazione delle utenze, la fornitura e l’installazione dei contatori; l’Aic dovrà coordinare le attività e gestire i rapporti con l’Autorità nazionale di regolazione.I risultati attesi del progetto riguardano la razionalizzazione del modello organizzativo, la riduzione delle perdite fisiche e amministrative, la riduzione dei costi della gestione amministrativa, l’agevolazione per gli utenti attraverso la fatturazione bimestrale.L’Abatemarco è il più grande acquedotto della Calabria. Fornisce il 10 per cento di tutte le risorse idriche degli acquedotti regionali. Costruito negli anni ’70, ha una rete di 200 km di condotte ed eroga 25 milioni di metri cubi d’acqua a 25 Comuni: San Donato di Ninea, Altomonte, San Sosti, Mottafollone, S. Agata d’Esaro, Malvito, S. Caterina Albanese, Roggiano Gravina, Tarsia, San Marco Argentano, Cervicati, Torano Castello, Montalto Uffugo, S. Martino di Finita, Lattarico, Mongrassano, Cerzeto, Rota Greca, S. Benedetto Ullano, Bisignano, Carolei, Mendicino, Rende, Castrolibero e Cosenza.