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Attraversamento dello Stretto, IdV denuncia l’assenza del tavolo tecnico

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – «Chiamiamolo tempismo, ma è davvero sorprendente, oltre che una strana coincidenza, che dopo l’articolo a firma di Italia dei Valori, circa l’ esistenza di un progetto datato 2001 ( risolutivo della questione ambientale e di quella dell’attraversamento sullo Stretto)  del famoso tavolo tecnico non si abbiano più notizie. È bene ricordare che nel 2001 era stata riconosciuta l’emergenza ambientale  per il traffico veicolare pesante,  a carico del centro cittadino di Villa San Giovanni. Una ordinanza di Protezione Civile aveva indicato le opere urgenti e “indifferibili” da realizzare». Questo quanto si legge in una nota stampa diffusa da IdV. «Tra queste l’ area di sosta al di fuori del tessuto urbano. Per tutta risposta, un comitato tecnico, presieduto dai vari Prefetti, modificò quel progetto con una riduzione dell’Area di sosta a 8500 mq,  contravvenendo alle disposizioni del Comitato Via. Dopo una civile battaglia, l’area veniva riportata alla dimensione originale e definita dal punto di vista funzionale. Successivamente, le competenze sono passate al Comune che ha fatto perdere ogni traccia del progetto. Un mese fa, su iniziativa della Prefettura, è stato riunito un Comitato che ha registrato due riunioni , in poco tempo,  ma che è sparito di nuovo quando IDV ha ricordato l’esistenza di un progetto. Ora ci chiediamo, come mai con un progetto già pronto, che non si limita, tra l’ altro, al solo traffico da attraversamento, ma a tutto il tessuto urbano con riduzione, almeno del 50%,  di fattori inquinanti, rimanga al palo ? Facciamo appello al buon senso del sindaco metropolitano, del commissario straordinario e del Prefetto, al fine di fornire ai cittadini risposte chiare e definitive. Ci Auguriamo che questo ennesimo appello non venga bypassato, sicuri che ci adopereremo per fare in modo che si ottengano risposte non più procrastinabili».

Oliverio: «Ponte sullo Stretto sia terminale di un grande progetto»

CATANZARO – «La nostra posizione sul Ponte sullo Stretto è chiara. Noi riteniamo che questa grande infrastruttura possa essere il punto terminale di una grande progetto, che deve essere realizzato con grande sollecitudine, di modernizzazione infrastrutturale del Mezzogiorno». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, intervenendo a Paola alla cerimonia inaugurale di “Aurea 2016”, la Borsa del turismo religioso e delle aree protette. «Dobbiamo recuperare un ritardo – ha aggiunto Oliverio – che è dato dal fatto che l’Alta velocità si ferma a Salerno. In tal senso abbiamo presentato al Governo una proposta attraverso la quale abbiamo dimostrato che è possibile estendere l’alta velocità fino a Reggio Calabria ad un costo/chilometro di 15 milioni di euro, a differenza di quello che è stato il costo dell’Alta velocità già realizzata nel Paese che è stato di circa 60 milioni di euro. Abbiamo indicato il “modello spagnolo” e abbiamo dimostrato che è possibile anche la sostenibilità finanziaria del progetto. Il ponte, una volta realizzato il progetto, costituirà il naturale prolungamento verso la Sicilia e, attraverso questa infrastruttura, l’Alta velocità potrà raggiungere le altre due direttrici che sono Palermo e Catania. Solo così – ha concluso il Governatore della Calabria – il Paese sarà davvero unito e il Mezzogiorno potrà uscire definitivamente dall’attuale condizione di marginalità».

“Gli intoccabili”, Davigo dice no al Ponte sullo Stretto

VIBO VALENTIA – Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, nel corso del suo intervento alla trasmissione “Gli Intoccabili”, ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito al Ponte sullo Stretto, questione che in questi giorni più che mai preoccupa la Penisola.  Forti le parole del presidente che boccia, quasi in maniera categorica, la costruzione del collegamento. Di seguito le parole che Davigo ha rilasciato durante il corso della trasmissione condotta da Klaus Davi.

Davigo (Anm): ‘Ndrangheta teme comunicazione, bene diretta da Archi

Politici disertano? Bisogna dire no ai voti dei clan

«Le organizzazioni mafiose temono il silenzio quindi qualunque cosa che faccia diminuire questo silenzio e che getti una luce sulle loro attività è certamente molto utile. Sono sempre stato dell’avviso che i clan non controllino molti voti ma ne controllino abbastanza per determinare chi vince e chi perde. Se tutti i politici concordassero una convenzione che li portasse ad escludere i voti di questi soggetti il potere dei clan diminuirebbe».

Davigo (Anm): Va modificata norma su benefici penitenziari per mafiosi

mi hanno dato assicurazioni 

«In merito alla riforma della giustizia c’è una norma che ha suscitato perplessità in alcuni di noi e si presta ad interpretazioni ambigue e che riguarda la possibilità di applicare benefici penitenziari anche agli appartenenti ad associazioni mafiose. Peraltro ho ricevuto assicurazioni che se questo fosse il rischio potrebbe essere cambiata la norma, dopo di che si vedrà cosa accadrà».

Davigo (Anm): Ponte sullo stretto? Inutile

«Quando sono andato al sud per la campagna elettorale per il Comitato Direttivo Centrale, mi sono reso conto guadando gli orari dei treni che in Calabria e in Sicilia è praticamente impossibile muoversi agevolmente. Trasferte e spostamenti in quelle regioni richiedono ore e ore. Sono abituato ad andare daMilano a Roma in sole tre ore. Quanto al ponte, mi sembra un ponte che porterebbe dal nulla al nulla: se non ci sono strutture efficienti da una parte e dall’altra non si capisce perché si dovrebbe fare un ponte.»

klaus davi

DAVIGO (ANM) A GLI INTOCCABILI BOCCIA PONTE SULLO STRETTO:
https://youtu.be/zridYPSq5Bc

Piano Regionale Trasporti, dallo Stretto alla Capitale in sole quattro ore di treno

CATANZARO – La Giunta regionale ha approvato la proposta di attivazione dei servizi di collegamento dallo Stretto a Roma. La riunione si è svolta sotto la presidenza del Governatore Mario Oliverio e con l’assistenza del Segretario generale Ennio Apicella. In particolare, su proposta dell’Assessore al Sistema della Logistica, Francesco Russo, è stata approvata la proposta di attivazione dei servizi di collegamento dallo Stretto a Roma in quattro ore, attraverso la direttrice tirrenica, velocizzando e potenziando i servizi di classe “Freccia” già presenti. In questo modo, a meno di un mese di distanza dall’adozione della Proposta Preliminare del Piano Regionale dei Trasporti, approvata dalla Giunta con la delibera n. 150 del 29 aprile scorso, prende sempre più corpo la pianificazione delineata dal Piano stesso, dando attuazione alla Misura 4.7 “Servizi passeggeri modalità ferrovia”. Tale soluzione è realizzabile, inoltre, a tempo e costo zero ed è implementabile sulla rete ferroviaria disponibile senza necessità di intervento infrastrutturale lungo l’itinerario considerato. Per tale ragione, la Giunta ha dato mandato agli assessori competenti di avviare le intese istituzionali del caso con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Con l’attivazione di questo servizio, la capitale sarebbe raggiungibile in sole quattro ore dallo Stretto, poco più di tre da Lamezia e poco meno di tre da Paola, consentendo altresì l’introduzione di servizi aggiuntivi che potrebbero integrare la dorsale ionica al servizio proposto, in un generale progetto di inclusione di tutta la Calabria. Anche le relazioni con la stazione di Napoli sarebbero preservate. Infatti, è previsto un trasbordo nella stazione di Salerno ed un servizio ferroviario veloce verso la stazione di Napoli.

“Non so se ponte sullo Stretto sia utile”. Parola di Raffale Cantone, presidente dell’Anticorruzione

ROMA – L’argomento è di quelli che da lungo tempo scuotono e dividono l’opinione pubblica e stavolta ad esprimersi in proposito è Raffaele Cantone, capo dell’Authority anticorruzione. Si tratta della grande opera pubblica del ponte sullo Stretto, circa il quale Cantone stesso ha parlato di una “scelta politica” ma, del resto, ha aggiunto egli stesso, “non si possono non fare le opere pubbliche per paura del rischio di infiltrazioni della criminalità. Non saremmo uno stato credibile. Mi chiedo però se sia utile”. Cantone ha rilasciato tale affermazione a Sky, all’interno della rubrica “L’intervista di Maria Latella”. In ogni caso, ha concluso Cantone, “fare il ponte di Messina non avrebbe senso senza un impianto infrastrutturale nella zona, con la Salerno-Reggio Calabria che non è finita” e a dirlo è proprio un meridionale.

La Dea Athena ritorna ad essere baciata dal sole dello Stretto

Reggio Calabria ( Rc) – Sono state completate le operazioni di ristrutturazione e restauro della statua Athena Promachos, la dea combattente, della ragione e della guerra, posta sul lungomare di Reggio Calabria. Lo ha annunciato il sindaco, Giuseppe Falcomatà. “Finalmente libera – ha detto Falcomatà – la statua della Dea Athena, tornerà a difendere la città dai suoi nemici. Le operazioni di restauro sono state ultimate. Da oggi Athena torna a splendere in tutta la sua bellezza e a vigilare sul futuro della nostra città. Restituiamo alla città uno degli scorci più belli del lungomare”. La statua è stata collocata al centro dell’Arena dello Stretto nel 2001. Per volere dell’Amministrazione Comunale dell’epoca, fu variata la posizione che originariamente era rivolta verso il mare per proteggere la città da ipotetiche invasioni. Il sindaco dell’epoca, Italo Falcomatà, volle che Athena proteggesse Reggio dai suoi “veri” nemici, sostenendo che fossero all’interno della città e non fuori.

Impresa Amaranto, il Messina è in D

logo-regginaMESSINA-REGGINA 0-1

Marcatore: 86′ Balistreri

MESSINA: Berardi, Silvestri, Benvenga, Pepe, Stefani (46′ Donnarumma), Nigro (85′ Damonte), Izzillo, Mancini (77′ Bonanno), Corona, Orlando, Ciciretti. A disposizione: Iuliano, Cane, Rullo, Altobello. All.: Di Costanzo.

REGGINA: Belardi, Ungaro, Di Lorenzo, Salandria, Cirillo, Aronica, Armellino (77′ Velardi), Zibert, Viola (60′ Magri), Insigne (79′ Balistreri), Benedetti. A disposizione: Kovasic, Maimone, Gallozzi, Di Michele. All.: Tedesco.

ARBITRO: Daniele Martinelli di Roma 2 (Baccini-Cecconi); Ammoniti: Ciciretti (M), Pepe (M), Aronica (R), Stefani (M), Benedetti (R), Zibert (R), Belardi (R), Benvenga (M) – Espulsi:  Benedetti (R) al 55′, Aronica (R) all’89’. Allontanato mister Tedesco (R).

“La Reggina rimane in Lega Pro vincendo il doppio playout contro Il Messina. A decidere la gara di ritorno, la rete di Balistreri a pochi minuti dal termine”

Partita sentitissima e pomeriggio infuocato al san Filippo, il Messina doveva vincere con qualsiasi risultato, alla Reggina per non retrocedere bastava pareggiare. Rispetto la gara del Granillo mister Tedesco toglie una punta  Di Michele al suo posto Ungaro in avanti Viola e Insigne. Di Costanzo a trazione anteriore Corona e Orlando supportati da Ciciretti e Masini. Partita tesissima, la prima azione degna di nota è del Messina al 7′ con un tiro a rientrare di Corona che termina alto. Al 12′ è Insigne a mettere i brividi ai supporters giallorossi la sua conclusione si spegne a lato. Gli amaranto tengono bene il campo e il messina non riesce a rendersi pericolosa cosi, al 37′, è il nervosismo a venir fuori insieme i cartellini gialli per un accennò di mischia. Al 43′ Viola tenta un pallonetto ma questa volta il risultato non è paragonabile al gesto atletico dell’andata palla sul fondo. Il primo tempo termina a reti inviolate. Lunghissimo intervallo e probabili avvisaglie tra le due squadre a farne le spese il tecnico della Reggina Tedesco che viene allontanato. Lancio di fumogeni in campo da parte della curva dei sostenitori di casa si inizia in ritardo. Dopo un’opportunità di Insigne al 47′, che getta alle ortiche una buona occasione su lancio dalle retrovie, inizia l’arrembaggio dei padroni di casa ci provano in tanti da Benvenga a Corona ma la pressione  provoca l’espulsione di Benedetti per doppia ammonizione. A questo punto il Messina si protende tutto in avanti per trovare il gol della vittoria. Ci provano in serie Donnarumma e Ciciretti senza fo11148654_10204308453774971_5804328604880887439_nrtuna, Di Costanzo inserisce anche Bonanno per dare maggior peso all’attacco. Al 78′ il miracolo di Belardi che in tuffo para un tiro di Orlando che fa gridare al gol. Gol che arriva per la Reggina sugli sviluppi di un calcio di punizione con un colpo di testa del neo entrato Balistreri al 86′. Espulso Aronica a pochi secondi dal 90′: Reggina in 9. Dopo una breve sospensione per lancio di oggetti si torna a giocare in un clima irreale; sei minuti di recupero e Martinelli pone fine alle ostilità: Reggina salva e Messina retrocesso in serie D.