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Cosenza, addio ad Antonello Antonante fondatore del Teatro dell’Acquario

COSENZA – Lutto nel mondo del teatro: è morto Antonello Antonante, artista, regista e sceneggiatore che fondò il Centro Rat-Teatro dell’Acquario di Cosenza, di cui era direttore. Antonante, malato da tempo, si è spento all’età di 75 anni. Un artista a tutto tondo che rivoluzionò il concetto di teatro. Tra gli incarichi culturali ricoprì anche il ruolo di direttore artistico del Teatro Rendano di Cosenza. Un’altra scomparsa che addolora oggi Cosenza, dopo quella di Franco Dionesalvi: due figure che diedero grande impulso culturale alla città

Ci ha lasciato uno dei padri del teatro calabrese. Nel momento probabilmente più difficile per il Teatro dell’Acquario di Cosenza, da lui creato 45 anni fa e difeso con la grinta di un teatrante d’altri tempi, il cuore di Antonello Antonante è uscito di scena”, scrive Spazio teatro dalla proprio pagina facebook. “Lascia alla sua città e alla Calabria l’eredità di una delle prime eccellenze artistiche del nostro territorio; a noi, generazioni differenti e spesso non all’unisono nelle visioni di politica culturale, un esempio di costanza e volontà in un campo artistico, e in una Regione, che troppo spesso riservano amarezze e poche soddisfazioni. Ti accompagni l’affetto di chi ti ha conosciuto ed il ricordo indelebile delle tue creazioni”.

 

Anche il presidente Anci Marcello Manna esprime il suo dolore per la scomparsa dell’artista cosentino. “il passaggio in Calabria dei maggiori drammaturghi del teatro contemporaneo lo si deve ad Antonello Antonante, padre fondatore dell’Acquario, luogo liberato, crocevia di culture e patrimoni, energie e menti del panorama culturale regionale, nazionale ed internazionale.Oggi perdiamo uno dei pilastri della nostra Atene, figura capace di coniugare tradizione e avanguardia, passione e ideologia, riferimento culturale per noi tutti. Che la terra gli sia lieve e le assi del suo teatro tornino ad essere calpestate e i fari illuminare ad aeternum il suo importante lascito”.

“Nel giorno della scomparsa di Franco Dionesalvi, registriamo, purtroppo, un’altra grave perdita per la nostra città e per la cultura cosentina, a causa della scomparsa anche di Antonello Antonante, amico e storico fondatore del Centro Rat-Teatro dell’Acquario”. Lo ha affermato il Sindaco Franz Caruso in un messaggio di cordoglio diffuso dopo aver appreso la notizia. “Desta stupore e meraviglia – sottolinea il primo cittadino – che tutto sia accaduto nello stesso giorno, considerato il rapporto di particolare amicizia e di grande collaborazione che è sempre esistito tra questi due nomi importanti della cultura della nostra città. Diventa quasi incredibile credervi. Antonello Antonante, uomo di teatro a tutto tondo – ha aggiunto Franz Caruso – ha attraversato le diverse professioni del palcoscenico: attore, regista, organizzatore, drammaturgo, direttore artistico. Per Cosenza è stato artefice di particolari colpi ad effetto ed ingaggi singolari, portando nel teatro di via Galluppi i nomi più significativi del teatro di ricerca: da Giorgio Barberio Corsetti a Remondi e Caporossi, tanto per citare solo alcuni di questi artisti. Fu anche tra i promotori dell’arrivo a Cosenza, nel 1988, di Dario Fo, cui il Centro Rat dedicò un vero tributo con la messa in scena, ma al Cinema Teatro Citrigno, del testo per eccellenza del premio Nobel “Mistero Buffo”. Antonello Antonante fu anche direttore artistico del Teatro “Rendano” di Cosenza, dal 2007 al 2011 e che aspirava a trasformare in un cantiere teatrale in movimento ed in laboratorio permanente, in grado di funzionare tutto l’anno e non solo durante le stagioni di lirica e prosa. Anche per lui studieremo un modo per ricordarlo adeguatamente”.

Il Sindaco Franz Caruso ha poi espresso a Dora Ricca, compagna di Antonello Antonante, nella vita e dietro le quinte, alla figlia Renata che ha ereditato dai genitori il fuoco sacro del teatro, le più sentite condoglianze. Un pensiero particolare e sentimenti di sincera vicinanza il Sindaco ha, inoltre, indirizzato a tutta la famiglia del Centro Rat-Teatro dell’Acquario.

Al Teatro dell’Acquario “Varcos” di e con Nunzio Scalercio

COSENZA – «Così come per la buonanima di Eraclito l’archè di tutte le cose era l’arcinoto ‘panta Rei’, “tutto scorre”, l’archè del sindaco archistar a Cosenza è tutto chiude»

Nunzio Scalercio torna al Teatro dell’Acquario nel momento più difficile della sua carriera di cittadino bruzio: sa che se non sale sul palco non potrà raccontare degli umarell che stazionano da più di un mese sul balcone di casa sua per seguire tutti i lavori della Metro leggera minuto per minuto. Al contempo, se sale sul palco del Teatro dell’Acquario venerdì 26 e in replica sabato 27 ottobre (i cui biglietti sono già esauriti) e domenica 4 novembre alle 21, lascierà gli umarell del club “You’ll Never Build Alone” al proprio destino, non li potrà accudire, non potrà assisterli nel momento del bisogno.

In questo atroce dualismo si annega il pensier suo e il naufragar gli è dolce in questo mare. Cos’è Cosenza se non un enorme varco attivo? Varchi, cantieri, ztl random, isole pedonali, gru, reti e spartitraffico come elementi imprescindibili di una comunità che cresce non tradiranno mai la loro funzione identitaria di farci sentire a casa.

Finché c’è pala e piccone, c’è speranza.
Tra gli ospiti Annarita Laganà ed Ernesto Orrico.

VARCOS
testi di Nunzio Scalercio e Stella Romano
26 e 27 ottobre | 4 novembre 2018
ore 21:00
Teatro dell’Acquario
Via Galluppi, Cosenza

“Il segreto di Fratima”, Nunzio Scalercio svela i segreti dei cosentini

scalercio

COSENZA-  Il 30 dicembre 2016 alle ore 21:00 (replica il 2 gennaio 2017) Nunzio Scalercio tornerà sul palco del teatro dell’Acquario per svelarci gli ultimi segreti di Cosenza a tutti i cosentini. Quanti segreti nasconde una città di provincia, arroccata su sette colli e attraversata da due fiumi? Barbari, monachieddri, vincitori di premi Nobel, luci, lucicchie, metropolitane leggere, assessori alla bellezza alle prese con sedute di gabinetto aeree, bretelle rosse e presidenti americani con il ciuffo. Pietro. Quanti segreti si annidano sotto il Crati, alla confluenza col Busento, sutto le mattonelle i Piazza Fera, nella segreteria della Roccisano? Chi è Alvaro Sòler? E perché Alarico può fare Brand e Telesio o Federico II o Pajonna no? Come mai a Cosenza la sinistra ha per so le ultime elezioni amministrative? Chi non ha voluto Hettaruzzu Hebdo? Le bretelle rosse di Guccione sono pro o contro l’affascino? Come mai Bob Dylan non ha ritirato la statuetta? E perché da quando c’è Facebook la gente muore più spesso? Cosa c’è DAVVERO all’interno della polpetta del Cugino?

È arrivato il momento di fare chiarezza,
È arrivato il momento di svelare ogni segreto.
È arrivato il momento stabilito dagli antichi auruspici
in cui secondo grazie a tutte le combinazioni astrali
la PROFEZIA diceva che… Tra gli ospiti, Natale Barone, l’unico, antico e accettato Cugino di Dipigano, re indiscusso della cucina cosentina, l’attore Dante de Rose di ritorno dal funerale di Fidel che leggerà un brano tratto dal libro del Cugino, le attrici Annarita Laganà e Marisa Casciaro, il politologo Mikuzz Luttwak, il catholic influencer Silvano e un misterioso professore di letteratura Universale che cercherà di spiegare il mondo in chiave bruzia.