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Hanno ucciso la Vigor Lamezia

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Torcasio: “squadra destinata a sparire”. Inutili le parole di Mascaro: il nulla all’orizzonte.  

La Vigor Lamezia non arriverà nemmeno a Natale, non vedo nessun futuro per la società e la squadra è allo sbando totale’.  Tutto ok, sin qui, visto che a pronunciare tali parole è stato il dimissionario Torcasio, già autore, suo malgrado, di una gestione approssimativa ed inadeguata da mesi a questa parte. Non era necessario, dunque, si ricordasse ancora una volta come la squadra, ‘accompagnata’ da una società inesistente, fosse allo sbando. Prende invece le sembianze di una resa ‘definitiva’ e con i crismi dell’ufficialità il seguito della dichiarazione: ‘sarà lo stesso Giancarlo Butera a dare il via libera ai giocatori per andarsene, in quanto non c’è più possibilità che vengano pagati. Ad oggi la Vigor è destinata a sparire’. 

Grandioso. Ma non finisce qui: ‘Solo in questo modo potrò tornare sui miei passi, non serve il Paperon de Paperoni di turno per salvare la squadra, ma tanti imprenditori, tutta la collettività, altrimenti dopo Natale sarà già troppo tardi’.

Insomma, pare dunque giusto e sacrosanto attendersi l’intervento della ‘collettività’ degli imprenditori lametini dopo uno degli sperperi più clamorosi nella storia del calcio calabrese, con una squadra che nel giro di un anno passa dalle storiche vittorie con Catanzaro e Reggina in Lega Pro alle deplorevoli sconfitte in serie sui campi di D, con i giovani juniores di Gatto unico aspetto positivo ricollegabile al calcio romantico e nostalgico che tutti possono solo sognare di vedere nello squallido panorama attuale. Come se adesso la colpa fosse loro, di quegli imprenditori che per natura, a Lamezia, hanno sempre declinato l’invito quando si è trattato di investire pesantemente nello sport (con alcuni che hanno preferito creare calcio  in altre zone della Regione, Cosenza ne è l’esempio); come se lo scempio degli ultimi mesi non fosse dovuto a chi era in sella alla società (e attenzione, il riferimento non è solamente alle accuse di illecito sportivo relative a ‘Dirty soccer’, bensì anche alla gestione di rosa, mercato e aspetti organizzativi dopo la retrocessione d’ufficio), ma a chi ora si tutela e ci pensa due volte prima di ‘buttare’ soldi e impegno in un mondo malato.

Di diversa natura le parole del Sindaco Mascaro, pronunciate sempre nella stessa seduta del Consiglio Comunale, maggiormente incentrate sull’aspetto sentimentale della situazione: ‘La Vigor è immortale e lo dice chi come me sin da bambino ha dato tutto se stesso alla squadra, quando mai avrei pensato di dedicarmi alla politica, quando nella gestione della società non ho mai comprato né venduto partite’. 

Poi uno sguardo alle (poche) possibilità di risvolti positivi in ambito societario: ‘Ci sono in corso cinque trattative con vari imprenditori ma a chiunque si avvicini alla società dobbiamo essere leali nel ricordare che ad oggi la squadra è deferita per altre due partite e ha 4 processi potenziali pendenti‘.

Insomma, il discorso è sempre quello. La Vigor Lamezia sta morendo e con essa la passione di una tifoseria che da sempre ha dimostrato attaccamento a una realtà la quale, a conti fatti, al netto dei conti in equilibrio, non ha mai regalato loro la vittoria di un campionato negli anni del ‘calcio più bello d’Europa’ o dei bilanci perfettamente in ordine.

Servirebbero meno parole e più fatti. Servivano, anzi.

GIACINTO MORELLI

 

Ora è serie D : Vigor Lamezia, non c’è pace

Tifosi e appassionati biancoverdi ancora in balìa di appelli e sentenze: così muore il calcio.

“Responsabilità diretta e oggettiva per le violazioni ascritte al proprio presidente munito di poteri di legale rappresentanza Sig. Arpaia e del proprio direttore sportivo Sig. Maglia”. Ecco perchè la Vigor Lamezia, retrocessa dalla Corte d’Appello Federale dopo il ricorso della Procura, dovrà ricominciare dalla Serie D.

Nel 2015 2016 si ripartirà dunque dal vecchio torneo Interregionale con tanto di ammenda a carico di 30000 Euro.

Inibizione per 5 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro a carico di Arpaia e inibizione per 4 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro per Maglia.

In due settimane è successo di tutto: le richieste severissime di Palazzi, la condanna alla sola penalizzazione di 5 punti del Tribunale e il ricorso della stessa Procura. Poi, ieri, il giudizio della Corte d’Appello a destabilizzare nuovamente un ambiente che a stento cercava di ripartire con i primi colpi di mercato di Pagni.

Il presidente Torcasio è già pronto a dare battaglia e afferma che “in attesa del ripristino della realtà dei fatti sarà portato avanti ogni adempimento per l’iscrizione al campionato attualmente di competenza”. Facile intuire che si ricorrerà al successivo grado della giustizia sportiva.

Oggi Lamezia è totalmente in preda allo sconforto, e l’incertezza, che a dire il vero regnava già nonostante la sentenza di primo grado, è accompagnata anche da rabbiosa rassegnazione. Monta infatti nuovamente l’insofferenza dei vigorini nei confronti di chi ha portato la Vigor Lamezia, almeno secondo la Corte, in tale situazione. Lega Pro o serie D che sia, niente e nessuno verrà danneggiato quanto e come il tifoso lametino.

MORELLI GIACINTO

Moi e Bonvissuto in biancoverde: a Lamezia ritorna il sereno

Improvvisa quanto indispensabile l’accelerata sul mercato: si attendono nuovi colpi a raffica.

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Sono passate poche ore dalla sentenza del Tribunale Federale che ha confermato la Vigor Lamezia tra le compagini che prenderanno parte al prossimo campionato di Lega Pro. Gli addetti ai lavori hanno dunque immediatamente provveduto a ufficializzare quei colpi rimasti in canna, in “stand by”, in attesa del fatidico giudizio.

Il primo acquisto è in attacco: lo stesso presidente Torcasio ha infatti presentato sugli spalti del D’Ippolito la punta Antonino Bonvissuto: “l’attaccante, nato a Palermo l’08/08/1985, ultima stagione ad Arezzo, in passato ha preso parte al campionato cadetto con le maglie di Vicenza, Cittadella, Crotone ed Ascoli ed ha militato in varie squadre di C1 e C2 : Olbia, Ancona, Manfredonia, Virtus Lanciano, Sorrento, Frosinone, Cremonese, Reggiana e Torres”, recita il comunicato della società.

Nel tardo pomeriggio odierno, poi, il secondo comunicato: “La Vigor Lamezia Calcio comunica di essersi assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni sportive del calciatore Davide Moi. Il difensore, nato a Cagliari il 07/06/1985, ultima stagione nell’Albinoleffe, in passato ha militato con Salernitana, Foggia, Sambenedettese, Lanciano, Siracusa e Cremonese”.

Un attaccante e un difensore per ricostruire l’ossatura di una squadra completamente da rifondare, anche letteralmente parlando. Attese nelle prossime ore ulteriori ufficializzazioni.

MORELLI GIACINTO

Sambiase fra conferme e ritorni

LAMEZIA TERME (CZ) – Il mercato dell’ASD Sambiase-Lamezia 1923 continua a far registrare colpi. Il Direttore Sportivo Antonio Morelli ha assicurato al tecnico Claudio Morelli le prestazioni dell’attaccante, classe 1995, Antonio Torcasio, già lo scorso anno in forza al club delle Due Torri. Tornano invece in giallorosso gli esternisambiase-logo-nuovo_copia Screenshot_2015-07-30-15-06-08 Vincenzo Curcio e Antonio Mercuri. Il primo, classe 89, fa ritorno al Sambiase dopo le esperienze a Vibo in serie D nella stagione 2013-2014 e a Palmi, dove ha vinto il campionato, lo scorso anno. Per il secondo, classe 91, appena un anno lontano dai colori giallorossi, nella scorsa stagione, a Cutro, dove, sotto la guida di mister Morelli, ha realizzato ben 10 reti.

 

Ordigno esplode davanti villa dei Torcasio a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ) – Una bomba di medio potenziale e’ stata fatta esplodere, a Lamezia Terme, contro il cancello dell’abitazione del cognato del pentito di ‘ndrangheta Angelo Torcasio. L’attentato, avvenuto nel quartiere Bella, in una zona centrale, ha provocato solo lievi danni e per gli investigatori sarebbe un gesto dimostrativo. Torcasio e’ stato uno dei primi pentiti della cosca Giampa’, colpita piu’ volte da operazioni della polizia, l’ultima delle quali stamani.

Arrestati 4 Killer Della Cosca Giampà a Lamezia Terme

omicidio torcasioLAMEZIA TERME (CZ) – La squadra mobile di Catanzaro ha eseguito l’arresto di quattro persone appartenenti alla cosca Giampà, accusate dell’omicidio di Francesco Torcasio, nel luglio 2011 in pieno giorno nel centro di Lamezia, e del padre Vincenzo Torcasio, ucciso nel giugno 2011 mentre assisteva ad una gara di calcetto.

I quattro Killer, appartenenti al “gruppo di Fuoco” della cosca Giampà, ha agito a causa della ripartizione territoriale tra cosche nella riscossione delle estorsioni, eliminando due esponenti ritenuti  di spicco della famiglia Torcasio.