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Komen Italia, domani a Cosenza la Carovana della Prevezione

COSENZA – Arriva domani a Cosenza, giovedì 28 marzo, presso l’ex Oasi Francescana, la “Carovana della Prevenzione” ad opera dell’Associazione “Komen Italia”, che in forma itinerante ha predisposto un programma nazionale di promozione della salute femminile, con il supporto di tre unità mobili ad alta tecnologia ha percorso in 12 mesi 20.000 Km, offrendo assistenza ad oltre 7.000 donne in 13 regioni del nostro Paese.

Komen Italia è un’Associazione basata sul volontariato che investe nella formazione, nella ricerca e stimola l’innovazione in tema di salute femminile. Tutela il diritto alle cure di eccellenza per le donne con un tumore del seno e offre servizi per migliorare la qualità della vita.

Per presentare i contenuti istitutivi dell’Associazione “Komen Italia”, che nell’anno in corso festeggia i suoi vent’anni di attività nel nostro Paese, nonché il lavoro del programma della “Carovana della Prevenzione”, è intervenuta ieri sera, presso il Centro Salute Benessere “bfg” di Cosenza, la prof.ssa Daniela Terribile, vice Presidente dell’Associazione e Senologa presso l’Università Cattolica Gemelli di Roma.

La “Carovana della Prevenzione” è una buona opportunità per le donne del territorio cosentino per stabilire un contatto utile ad approfondire la conoscenza del proprio stato di salute tenendo conto che saranno presenti tre unità mobili ad alta tecnologia, in grado di effettuare esami per la diagnosi precoce dei tumori del seno e del collo dell’utero, consulenze specialistiche di prevenzione secondaria di alte patologie femminili, laboratori pratici e sessioni educative di promozione dell’attività fisica, del benessere e della corretta alimentazione.
Contenuti ed obiettivi dell’iniziativa che  sono stati illustrati dalla Senologa Daniela Terribile, fiduciosa che anche la città di Cosenza e del suo hinterland si avvicineranno all’Associazione, come alla giornata della “Carovana della Prevenzione”, che come è stato già detto potrà essere contattata e seguita nella giornata di domani, giovedì 28 marzo, a partire dalle ore dieci, presso l’ex Oasi Francescana.
L’Associazione “Komen Italia” è nota, oltre che per la propria esperienza maturata nel corso di questi ultimi venti anni, per la condivisione dei fondi raccolti anche con numerose Associazioni che lavorano per la salute delle donne in Italia e per la “Race for the Cure”, l’evento simbolo mondiale e nazionale della marcia che vede un numero sempre più crescente di partecipanti per sensibilizzare l’opinione pubblica ad impegnarsi per la lotta ai tumori. Organizzata per la prima volta a Roma nel mese di maggio del 2000 si è estesa con successo a Bari, Bologna e Brescia; mentre per il 2019, in coincidenza della ventesima edizione, verrà promossa pure a Pescara e Matera, offrendo nuove occasioni di crescita e condivisione.

Università “Magna Graecia”, importante ricerca sulla stenosi arteropatia

CATANZARO – Uno studio dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro si è concentrato sull’aterosclerosi in presenza di ischemia periferica (foto mediolanum-farma.it). La ricerca sperimentale, effettuata dal dottor Sabato Sorrentino con la collaborazione del laboratorio di Cardiologia sperimentale, diretto dal professor Ciro Indolfi, è stata pubblicata su una importante rivista scientifica.

Ricerca prodotta all’Università “Magna Graecia”

Si tratta della Scientific Report relativo al gruppo Nature. I ricercatori, dopo un lungo lavoro di ricerca, hanno dimostrato che l’ischemia dell’arto provoca un aumento di una molecola che prende il nome di microRNA 16. Quest’ultima non permette di far viaggiare le dovute informazioni verso la sintesi proteica. In realtà il processo che compiono mira alla degradazione delle molecole di RNA impedendo la produzione di proteine. Questa situazione può portare, di conseguenza, a numerose problematiche salutari.

 

Asp Catanzaro, i dati del registro Tumori raccolti dall’Agenzia internazionale per la ricerca

CATANZARO – Il Registro Tumori dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro si è posizionato tra i primi 300 registri raccolti in tutto il mondo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul Cancro (IARC) e dall’Associazione internazionale dei registri tumori (IACR). Per questo motivo, i dati raccolti dal Registro Tumori dell’Asp di Catanzaro saranno pubblicati sul sito web internazionale dedicato all’Incidenza internazionale dei tumori pediatri, in occasione della giornata internazionale “Childhood Cancer Day 2017”. Dati che saranno inoltre pubblicati su una monografia che sarà diffusa in tutto il mondo e che riguarda l’incidenza dei tumori in età pediatrica. Un risultato importante per l’Asp di Catanzaro, che attesta la validità e l’importanza del lavoro svolto relativamente al Registro Tumori in provincia di Catanzaro. Da qualche anno, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) e l’Associazione internazionale dei Registri tumori (IACR) stanno portando avanti un progetto di collaborazione sull’incidenza internazionale del cancro di infanzia (IICC), progetto che è stato co-sponsorizzato dall’Unione per il controllo Internazionale del Cancro (UICC). Obiettivo del progetto è quello di diffondere i dati disponibili sull’incidenza di cancro in bambini in tutto il mondo. Ciò si realizzerà attraverso la pubblicazione di una monografia, il terzo volume della serie IICC (IICC-3) che ha raccolto i dati da  440 registri nei cinque continenti sono stati raccolti, convalidati, analizzati e valutati. Più di 300 registri hanno incontrato i criteri di inclusione, fornito DataSet paragonabili di alta qualità e sono stati selezionati per la pubblicazione in IICC-3 dopo rigoroso controllo da parte degli editori IICC-3. E tra questi 300 registri c’è anche quello dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Ad attestare l’importanza e la valenza del lavoro svolto dall’Asp, anche l’organizzazione di un evento di importanza nazionale che si terrà dal 5 al 7 aprile in Calabria: l’ASP di Catanzaro ospiterà infatti la XXI Riunione scientifica annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM). I dettagli del convegno saranno indicati nella conferenza stampa che precederà l’evento e che si terrà nei prossimi giorni nella sede della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.

Cosenza, il colore viola come simbolo della lotta del tumore al pancreas

COSENZA – Il prossimo 17 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale per la Lotta al tumore al pancreas e la città di Cosenza ha inteso illuminare le fontane di via Arabia con il colore viola, simbolo per la lotta contro questo tumore che ogni anno provoca migliaia e migliaia di morti. La campagna di sensibilizzazione “Facciamo luce sul tumore al pancreas” è promossa dall’associazione “Nastro Viola” con lo scopo di informare l’opinione pubblica. Novembre è il mese dedicato alla consapevolezza del tumore pancreatico e, in tutto il mondo, si svolgono delle manifestazioni per divulgare le informazioni su questa malattia poco conosciuta e piuttosto aggressiva.

AIRC e ANC “G. Arruzzo” in piazza Prefettura per distribuire le azalee della ricerca

CATANZARO- Anche quest’anno i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione catanzarese “G. Arruzzo”, presieduta dal Ten. Maurizio Arabia, coordinati dal vicepresidente brig. Capo Michele Iuliano, hanno coadiuvato la Delegazione Catanzaro A.I.R.C. Comitato Calabria nella distribuzione delle azalee della ricerca in piazza Prefettura a Catanzaro, nel giorno della Festa della Mamma. Un regalo speciale e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili. Una tradizione, una consuetudine che si ripete ogni anno in contemporanea in tantissime piazze italiane. Con lo scopo non solamente di raccogliere fondi, ma anche di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della ricerca scientifica per prevenire e combattere il cancro.

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E’ stato un modo davvero speciale di festeggiare la Festa della Mamma sia per i volontari sia per quanti hanno dato il loro sostegno economico alla lotta contro i tumori. La Delegazione Catanzaro è stata riconoscente nei confronti dei volontari dell’A.N.C. e dell’A.I.R.C. che hanno dedicato il loro tempo per uno fine così alto. E, da parte sua, il direttivo della sezione ANC ringrazia la Delegazione di Catanzaro dell’AIRC per avere dato la possibilità ai volontari di pensare alle sofferenze del prossimo, rammentando che possono essere alleviate attraverso la ricerca; ricerca che non può andare avanti senza la solidarietà collettiva.

Dal centro della città è stato lanciato quindi un messaggio di speranza e prima ancora un’esortazione ad acquisire più consapevolezza su ciò che occorre fare per la propria salute e degli altri. Un messaggio e un invito colti prima di tutto dai volontari. E poi donati a tutta la comunità.

Dall’Unical un importante studio sul tumore

RENDE (CS) – Un sistema di “localizzazione” e “puntamento” che potrebbe profondamente modificare l’approccio alla cura dei tumori. Con risultati molto più rapidi e, soprattutto, efficaci di quanto avviene oggi. Si tratta di un progetto di ricerca che porta la firma dell’Università della Calabria e, particolarmente, di NanoSiliCal Devices: una start-up innovativa e spin-off dell’Ateneo, nata con l’obiettivo di sviluppare nanosistemi “intelligenti”, a base di silice mesoporosa, potenzialmente utilizzabili nella veicolazione mirata dei farmaci antineoplastici. Una ipotesi sperimentale che, nelle aspettative dei suoi teorizzatori, dovrebbe assicurare un cambio di marcia sostanziale rispetto ad un problema con cui ogni anno purtroppo fanno i conti milioni di persone. I protagonisti di questa avventura scientifica sono Luigi Pasqua, ricercatore confermato di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso il Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio ed Ingegneria Chimica; Antonella Leggio, professore associato di Chimica organica presso il dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione; e Catia Morelli, collaboratore di ricerca presso lo stesso dipartimento.

La condivisione dell’impegno scientifico e l’interesse verso la ricerca di soluzioni terapeutiche valide in questo settore, ha trovato una sintesi nel 2014, con la creazione della NanoSiliCal Devices; e, come si diceva, con l’idea di sviluppare nanosistemi antitumorali “intelligenti”, che oggi i tre ricercatori dell’Unical sono impegnati a trasformare in un affidabile metodo di cura.”È noto a tutti – spiega Pasqua – che la chemioterapia determini effetti collaterali importanti nei pazienti oncologici, a causa della mancanza di selettività del farmaco antitumorale adoperato che, purtroppo, non riesce a risparmiare i tessuti sani dalla sua azione tossica. Pertanto – aggiunge il ricercatore dell’Unical – lo sviluppo di nuovi meccanismi di drug targeting, ossia di sistemi provvisti di una funzione direzionante in grado di veicolare il farmaco esclusivamente nella sede tumorale, consentirebbe di minimizzare, se non addirittura abolire, la tossicità causata dai farmaci antineoplastici sui tessuti sani. Le nanoparticelle di silice mesoporosa prodotte dalla NanoSiliCal Devices sono dei “nanoalveari” deputati a svolgere una duplice funzione: esternamente, mediante una molecola biologica; attraverso i pori, utilizzando i farmaci antitumorali. La molecola biologica innesca l’apertura della cellula tumorale nella quale l’intera nanoparticella si introduce (avviene proprio un riconoscimento specifico tra la molecola posta sull’esterno del nanoalveare ed i recettori presenti solo sulle cellule tumorali e non su quelle normali). In questo modo, insomma, il farmaco verrà rilasciato in maniera selettiva, solo all’interno delle cellule tumorali, riducendo il rischio di effetti indesiderati ed aumentando l’efficacia terapeutica”.

La NanoSiliCal Devices è titolare di un brevetto europeo, in fase di concessione, relativo all’approccio tecnologico generale, e di una domanda di brevetto che ha ricevuto dallo European Patent Office un rapporto di ricerca completamente positivo, in fase di estensione internazionale. Quest’ultima domanda si basa su un nanosistema capace di rilasciare il Bortezomib, farmaco d’elezione nel mieloma multiplo, esclusivamente nelle cellule tumorali ed è attualmente sottoposto a studi in vivo presso l’Università di Milano Bicocca, uno dei partner della stessa start up.

Come affrontare la malattia. “Il viaggio della Regina” per genitori e figli

COSENZA – Il prossimo 14 Aprile alle ore 16:00 presso  la Biblioteca “Annunziata” Azienda Ospedaliera di Cosenza, sarà presentato il  volume “Il Viaggio Della Regina”, la cui pubblicazione è sostenuta dall’Associazione Salute Donna Onlus e dall’azienda ospedaliera Regione Calabria. L’ideazione del progetto editoriale è di Carthusia Edizioni, mentre la direzione editoriale è affidata a Patrizia Zerbi. Art Director è Elisa Galli; il coordinamento editoriale di Silvia Marelli; in redazione Annamaria Colosso; testi di Beatrice  Masini; illustrazioni di Gianni  De Conno.L’evento di presentazione sarà moderato da Anna Mancuso, presidente dell’Associazione Salute Donna Onlus. Previsti i saluti del dottor Gentile, direttore dell’azienda ospedaliera di Cosenza, del dottor Mario Veltri, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Cosenza, dottor Palazzo, direttore U.O.C di oncologia, il dottor Biamonte, responsabile scientifico  Salute Donna Onlus  sez. Cosenza, Adriana Imbrogno, responsabile Salute Donna Onlus sez. Cosenza. A discutere sul perchè di questo volume Vito Barbiere, coordinatore  AIOM Calabria, la dottoressa Angela Piattelli, psic-oncologo U.O.C. Oncologia  A.O. Cosenza, la dottoressa Gallucci, psicologo e psicoterapeuta Salute Donna  sezione Cosenza, la dottoressa Maria Domenica Luvaro, Psico-Oncologo U.O.C. Oncologia A.O. Cosenza.

“Il viaggio della regine” è prima di tutto una grande fiaba, che racconta attraverso la metafora, il difficile percorso che la Regina protagonista deve fare lasciando a palazzo tutto ciò che ha di più prezioso: i suoi gemelli, Amaranto e Ginestra, e il Re. Il viaggio di una mamma Regina che affronta “il Mostro”, con la determinazione e la volontà di vincerlo, anche se con paura, fatica e sofferenza, affrontando prove difficili e portando nel cuore le persone che ama e che la amano, guidata dal suo più grande desiderio: tornare da loro. Il volume è un “aiuto” fondamentale anche per i genitori affetti da tumore che devono dare questo tipo di comunicazione ai propri figli. Nasce proprio per dare agli adulti e ai ragazzi un’occasione di dialogo e di confronto, per provare così a dare voce a sentimenti, emozioni, paure che non sempre si riesce a riconoscere e condividere. E anche per passare al figlio un messaggio di coraggio e speranza: anche se un genitore è malato, con tutto se stesso combatte e vuole tornare da a casa, dai propri affetti.

È una storia da leggere insieme, piccoli e grandi; uno strumento di relazione per pronunciare insieme quelle parole che, a volte, quando servono, proprio non riescono a venire fuori da sole. L’obiettivo è di dare ai ragazzi, attraverso uno strumento potente come una storia, la possibilità di comprendere, nel modo più rassicurante possibile, quello che accade quando uno dei genitori scopre di essere malato di tumore, perché raccontare rompe la tensione, aiuta a condividere e ad affrontare il disintegrarsi di quelle certezze che prima della diagnosi sembrano scontate.

Anna Maria Schifino

Il ministro Lorenzin: «Andrea Gentile l’ho scelto io»

MILANO – La nomina del figlio del sottosegretario Antonio Gentile nel Cda dell’Istituto nazionale tumori di Milano «è una mia scelta e la rivendico: non è prevista la competenza medica per il Cda, perché il compito è quello di controllare gli atti amministrativi e non medici». Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine del convegno sull’industria del farmaco promosso dalla fondazione Astrid. La nomina di Andrea Gentile, ha affermato, «è stata fatta da me ad agosto e notificata in un momento in cui non c’era alcun sospetto. Se il tema è il curriculum di questa persona – ha aggiunto – lui ha i titoli, ed è insieme ad altri in questo Cda». Se invece «il tema è quello che è figlio di un senatore, dico che una persona deve essere giudicata per quello che vale, al di là – ha concluso – dell’essere o meno figlio di un senatore».

Elettrodotto Montalto Uffugo: “gravi danni per la salute”, l’interrogazione di Pedicini e Ferrara

Bruxelles – I portavoce eurodeputati del M5s Piernicola Pedicini e Laura Ferrara hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea, sui danni alla salute pubblica provocati dall’elettrodotto “Laino-Feroleto-Rizziconi” della società Terna, che attraversa un’area densamente popolata delle frazioni Lucchetta e Pianette del comune di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza. Pedicini e Ferrara hanno chiesto alla Commissione di verificare se i limiti di base previsti dalle norme europee e nazionali in tema di esposizione ai campi magnetici generati dall’elettrodotto in questione siano stati rispettati e se prevede di effettuare una valutazione per controllare l’adeguatezza dei livelli di esposizione a cui sono sottoposti i cittadini residenti nelle aree interessate. Inoltre hanno chiesto in  che modo la Commissione Ue intende garantire “un alto livello di protezione della salute umana e dell’ambiente come previsto dall’articolo 191 del Tfue (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea)”. Nell’interrogazione è stato anche evidenziato che l’elettrodotto “Laino-Feroleto-Rizziconi” ha una tensione di 380 kv e che, nonostante un decreto del Consiglio dei ministri italiano del 2003 fissi in 3μT (unità di misura dell’induzione magnetica) l’obiettivo di qualità del campo magnetico in normali condizioni di esercizio, le misurazioni effettuate dall’Università della Calabria, hanno certificato che la popolazione residente nella tratta tra le frazioni di Pianette e Lucchetta, sarebbe esposta a valori superiori ai 3μT soprattutto nelle sue prossimità. Oltre a ciò, Pedicini e Ferrara hanno sottolineato che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), in base ai risultati di diversi studi epidemiologici, ha classificato i campi magnetici a 50 Hz come possibili agenti coinvolti nello sviluppo di tumori in particolare di leucemia infantile, glioblastomi e tumori dell’apparato digerente a causa di esposizioni a campi magnetici superiori a 0,3-0,4 μT. Considerata tale situazione, i due portavoce del M5s hanno espresso la loro piena solidarietà ai cittadini e alle associazioni dell’area calabrese coinvolti e hanno dichiarato che in attesa della risposta all’interrogazione della Commissione europea seguiranno la vicenda con la massima attenzione.

 

“Crotone ci mette la faccia”, la foto di Davide Mellace condivisa da 99 Posse e Beppe Grillo

Ventenne denuncia aumento tumori a CrotoneCROTONE – Davide Mellace, 20 anni, ha riportato alla luce campagna di sensibilizzazione sulle scorie tossiche usate per la realizzazione di opere nella città calabrese. “Crotone ci mette la faccia” è la pagina di facebook su cui è stata pubblicata la foto corredata di una lettera. Anche il gruppo musicale 99 Posse ha condiviso la foto che, nel giro di pooche ore, è arrivata a 40 mila “mi piace” e migliaia di condivisioni. La foto è anche sul blog di Grillo. La magistratura aveva anche aperto un’inchiesta sull’ incremento dei tumori nella popolazione.