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Jole Santelli (FI): “Basta intimidazioni. Si approvino norme che tutelino le vittime”

ROMA – Pare non arrestarsi l’escalation di atti intimidatori che negli ultimi mesi ha insidiato il territorio della nostra regione. Dopo l’ennesimo vile gesto, indirizzato stavolta ai danno del Vicesindaco con delega all’ambiente del Comune di Fuscaldo Paolo Cavaliere, l’Onorevole Jole Santelli ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno, chiedendo che vengano approvate norme efficaci a sostegno degli amministratori locali, che tutelino, in questo caso specifico, Cavaliere e la sua famiglia. “Si tratta di atto gravissimo – ha dichiarato la CoordinatriceRegionale di Forza Italia – che ha messo a repentaglio la vita dell’amministratore e la serenità dell’intera famiglia. Rappresenta un dato allarmante – ha poi aggiunto – vedere la Calabria detentrice del record di intimidazioni, dal 1°Gennaio ad oggi ha registrato il 24%  di minacce ed intimidazioni sul totale nazionale”.

Dibattito sulla proposta di legge per la gestione pubblica del ciclo dell’acqua

LocandinaSaracena2015MENDICINO(CS)-Il prossimo giovedì 17 dicembre 2015, alle ore 17:30, presso la sala consiliare “Filanda F. Gaudio” del Comune di Mendicino, l’associazione “Mendicino in Movimento” organizza un incontro/dibattito pubblico, con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza e diffusione della proposta di legge di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” promossa dal Coordinamento Regionale Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”.La proposta, preparata tenendo presente tutti i principi ispiratori del “Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”, a seguito di una importante mobilitazione regionale, è stata depositata l’11 gennaio 2013 presso il Consiglio Regionale della Calabria.Oltre ai rappresentanti del Coordinamento, sarà ospite del dibattito Mario Albino Gagliardi, sindaco del Comune di Saracena, il quale ha realizzato – unico esempio in Calabria – con la propria amministrazione una gestione interamente pubblica del ciclo integrato delle acque, dimostrando come il rispetto dell’esito referendario in materia di acqua pubblica non sia affatto un’utopia, ma può essere un obiettivo concreto.

Roberto Bilotti: il Mab è un tesoro della città di Cosenza

COSENZA – In occasione della riconsegna alla città della Colonna di Sosno, ripristinata a cura di Gianluca Nava dopo il grave danneggiamento subito nel 2013, Roberto Bilotti, componente della famiglia di mecenati cosentini che hanno reso possibile il Museo all’aperto,  ha inteso comunque inviare una nota di testimonianza per ricordare come è nato il Mab e l’importanza che riveste per Cosenza.

Carlo Bilotti, nato a Cosenza nel 1934, verso il termine della sua vita, segnata dalla morte dell’unica figlia, aveva maturato l’idea di donare parte della propria collezione alla sua Città. Diceva che quando era

Carlo Bilotti
Carlo Bilotti

ragazzo e viveva a Cosenza gli mancava il confronto con le espressioni artistiche del suo tempo. Mancando alla cittadina cosentina un edificio che accogliesse la collezione si è deciso di mettere le opere scultoree per strada: così nasce il Museo all’Aperto. I concittadini così possono vivere la loro quotidianità tra l’arte di artisti presenti nei principali musei e siti mondiali. Il progetto prevedeva un repertorio completo di grandi scultori moderni e contemporanei, ma non è stato completato per la prematura morte di Carlo Bilotti. Il sogno di Roberto Bilotti sarebbe poter completare il progetto con l’inserimento di un’opera e un’installazione di Giò Pomodoro.Il Mab è stato inaugurato nel marzo 2005 dal presidente Unesco Italia, il Professore Giovanni Puglisi (e il segretario generale amb. Luca Biolato) che ha dato il via, ai lavori di stesura del progetto che individua attraverso l’arte, il veicolo di crescita sociale e di sviluppo economico, candidando così Cosenza a diventare sito Unesco. Obiettivo che potrebbe essere riavviato a condizioni/garanzie di consapevolezza, conservazione, valorizzazione e gestione che comporterebbero anche finanziamenti diretti alla tutela e al recupero, con l’attivazione di piani di sviluppo turistico e con la costituzione di un rapporto fondamentale tra flussi turistici e servizi culturali. Nava dimostrando passione e apprezzamento personale ha realizzato un importante monitoraggio, raccogliendo 18 milioni di dati sullo stato di conservazione finalizzato alla rilevazione di fattori di alterazione e degrado. L’intervento di Nava su uno dei tre elementi del colonnato è durato 4 mesi ed ha previsto, in maniera inedita per la tecnica utilizzata, l’ancoraggio meccanico e chimico dei 35 frammenti che componevano l’opera dopo l’incidente del 24 novembre 2013. L’intervento eseguito restituisce all’opera sia l’integrità strutturale che cromatica.