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Truffa del pellet, l’allarme Udicon: “Attenti ai raggiri su internet”

COSENZA – “Già da diverso tempo ci giungono segnalazioni su quella che è ormai definita la truffa del pellet. Ciò si è acuito maggiormente nell’ultimo periodo a seguito dell’incredibile rialzo dei prezzi per la stagione invernale. Come sempre i truffatori sono dietro l’angolo pronti ad approfittare di chi – alla ricerca su Internet di prezzi particolarmente favorevoli – rischia di farsi incantare da allettanti proposte che poi si rivelano raggiri”.

È l’avvertimento che lancia il Commissario Regionale dell’U. Di. Con. Calabria – Nico Iamundo – ai consumatori calabresi al fine di evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.

“Tantissimi cittadini, allettati dal prezzo conveniente pubblicizzato sui siti web o sui più diffusi social, chiedono forniture, anche consistenti.  Ovviamente, – scrive Nico Iamundo – il pagamento richiesto è quello anticipato, spesso su carte ricaricabili dove successivamente non ne consegue la consegna. Bisogna fare attenzione, quando il vantaggio è troppo evidente e non in linea con i prezzi medi di mercato, che allo stato attuale si aggira tra gli 11€ e 13€ a sacchetto”. E’ utile per questo ricordare di verificare preventivamente gli acquisti sul web in quanto  i falsi siti di vendita di pellet a prezzi estremamente vantaggiosi stanno proliferando. Il consiglio principale è di non farsi mai ingolosire dai prezzi bassi e nel caso, prima di procedere al pagamento, di verificare sui motori di ricerca se ci sono recensioni o testimonianze in merito a quel determinato portale. Per evitare ancora di incorrere in simili truffe, è sempre consigliabile verificare che la partita Iva del venditore corrisponda a quella di un’azienda esistente tramite consultazione del sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure che l’annuncio non sia stato già segnalato da altri utenti come fraudolento. È fondamentale reperire infine sul sito una sezione dedicata ai contatti con il cliente e che questa sia veramente attiva e che il profilo del venditore abbia un gradimento elevato.

Le sedi U. Di. Con. sparse nel territorio sono a disposizione di chiunque per ogni tipo di assistenza e per verificare la possibile truffa.

A Montalto Uffugo aperta sede locale U.Di.Con

MONTALTO UFFUGO (CS) – L’associazione per la difesa dei consumatori U.Di.Con ha aperto una nuova sede zonale a Montalto Uffugo, in via Olindo Blandi. L’Udicon è una associazione nazionale che ha come ragione sociale quella di informare, assistere, tutelare, promuovere, difendere e rappresentare i fondamentali diritti ed interessi, individuali e collettivi, dei consumatori e degli utenti di servizi, anche in via giudiziale. I cittadini vi si possono rivolgere per dirimere problematiche relative alla sanità, agli acquisti, all’alimentazione, alle banche e le assicurazioni, ai trasporti, le infrastrutture e ogni altro quesito relativo alle utenze.
Inoltre, l’associazione per la difesa dei consumatori mette a disposizione qualificati operatori per la risoluzione di controversie in materia di consumo e molti altri settori quali Telecomunicazioni, Poste, Energia, Trasporti e Banche.

Il responsabile della sede territoriale di Montalto Uffugo è Alberto Aletti ed è lui che offre una panoramica sul futuro dell’associazione.

«Puntiamo a fornire informazioni puntuali e precise ai consumatori – ha dichiarato Aletti – affinché possano essere realmente consapevoli dei propri diritti nel momento in cui hanno necessità di effettuare acquisti o devono rivolgersi ad enti e società terze. Il nostro obiettivo è dare un’assistenza capillare a tutti coloro che lo richiedono e siamo nelle condizioni di farlo grazie soprattutto agli strumenti offerti dalla conciliazione che permette di dirimere le controversie rivolgendosi ad una associazione come la nostra invece di ricorrere a un giudizio civile con tutto quello che comporta in termini di spese, tempo e affaticamento fisico e mentale. Gli associati possono usufruire del nostro servizio di conciliazione, grazie al quale è possibile risolvere controversie con imprese, operatori telefonici, compagnie elettriche, banche, compagnie di assicurazione e una serie di altri operatori e aziende, lasciando a noi ogni tipo di incombenze ed evitando, così, di dovere adire le vie legali».

«Il secondo obiettivo – prosegue Aletti – prevede l’assistenza e la tutela mediante i nostri consulenti o, in alternativa, attraverso i contatti telefonici, per posta o per mail. Il terzo obiettivo è il risparmio. Udicon vuole fornire al consumatore in concreto la possibilità di vagliare le effettive possibilità di risparmio esistenti nei diversi settori e vagliando insieme le scelte già intraprese nell’esclusivo interesse del consumatore. Questo principio – ha concluso Alberto Aletti – caratterizza lo spirito dell’associazione per la difesa dei consumatori: unione e coesione di persone che contribuiscono alla difesa e alla tutela di tutti».

Ponte Allaro, U.Di.Con: «Vogliamo partecipare ai Tavoli»

REGGIO CALABRIA – «Siamo soddisfatti che, quanto meno, ci sia stata l’attenzione che meritava il tratto di strada legato al Ponte Allaro; certo, non possiamo essere altrettanto felici per le tempistiche – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – per situazioni di questo tipo servirebbe più tempestività ed il ponte Allaro, purtroppo, è solo un esempio lampante della condizione in cui versano le strade calabresi. Rimaniamo a disposizione per partecipare ad eventuali tavoli di lavoro, in fondo, come associazione consumatori abbiamo come obiettivo la tutela dei cittadini, per questo riteniamo di dover essere chiamati in causa».

Le strade calabresi continuano a fare notizia, inutile dire che il tono di voce con le quali vengono incanalate sia negativo. Diverse gli interventi da effettuare su tutta la Calabria, alcuni, naturalmente, più urgenti. Tra questi le tanto chiacchierate strade del ponte Allaro e della provinciale di Joppolo. «Stiamo dedicando molto tempo al tema delle strade calabresi – continua sulla stessa linea, il Presidente Regionale U.Di.Con. Calabria Peppino Ruberto – il ponte Allaro è stato un tema scottante, che rischiava di raffreddarsi ed essere dimenticato, fortunatamente non è stato cosi. Il problema comunque non è risolto, perché per diverse deviazioni i cittadini sono costretti a percorrere un numero di chilometri improponibili – conclude Ruberto – chiediamo di partecipare ai tavoli, anche per ciò che riguarda la Sp 23, la strada provinciale di Joppolo, dove è stata registrata una caduta massi proprio nel percorso delle macchine, riteniamo di dover essere invitati per poter dare il nostro contributo».

(Foto presente su www.strettoweb.com)

 

Ai “Riuniti” di Reggio Calabria ingessati col cartone, interviene U.Di.Con.

REGGIO CALABRIA – «C’è un orario per fratturarsi al pronto soccorso di Reggio Calabria, lo sapevate? Più precisamente dalle 8 alle 20 – esordisce in tono polemico il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – oltre quell’orario i medici sono costretti ad utilizzare il cartone e lo scotch per immobilizzare, se così si può dire, l’arto che ha subito una frattura. I Riuniti non sono nuovi, purtroppo, ad episodi singolari, nonostante il nome che il consiglio regionale della Calabria ha dato loro qualche anno fa, Grande ospedale metropolitano, che, appunto, di grande ha forse solo il nome».

L’unità di ortopedia, a causa di insufficienza organica è costretta a operare dalle 8 alle 20, gli infermieri talvolta non sono in grado di immobilizzare le parti fratturate per mancanza di aggiornamento. La farmacia dell’ospedale, inoltre, ha un’asticella che delimita la spesa da non superare ed il Pronto Soccorso si trova quindi a non procedere con l’approvvigionamento di materiali.

«Vogliamo commentare le foto dei pazienti ingessati con il cartone? Io non intendo farlo, perché provo un forte senso di amarezza al pensiero di persone che in Italia valgono meno di altre – prosegue Nesci – porteremo le foto al Commissario Scura, forse un commento è bene che lo faccia lui. Tra l’altro, non dimentichiamo che il reparto di ortopedia dei Riuniti è stato inaugurato con grandi feste meno di due anni fa dall’ormai ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – conclude Nesci – attenzione però, a fossilizzarci su ortopedia, perché è tutto il nosocomio a manifestare condizioni disastrose. Reparti con personale ridotto ormai sono all’ordine del giorno, intanto abbiamo previsto un gazebo dove proteggere da una sicura insolazione il Presidente Oliverio che, dopo questo episodio, sceglierà i Riuniti per incatenarsi, lo aspettiamo, che sia la volta buona».

Foto in evidenza da: https://www.huffingtonpost.it/2018/07/30/allospedale-di-reggio-calabria-manca-il-gesso-fratture-curate-con-il-cartone_a_23492465/

La Sanità volta le spalle ai bambini disabili, U.Di.Con chiede tavolo col ministro della Salute

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «Visto il grande numero di bambini disabili o con disturbi inerenti l’apprendimento, circa duecento unità, che a Rossano, in provincia di Cosenza, si trovano da anni senza quella guida neuropsichiatrica che dovrebbe essere quotidiana – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – abbiamo deciso di intervenire e far sentire anche la nostra voce. Dal 2015 i genitori dei bambini denunciano un servizio che al massimo è altalenante e spesso è completamente assente. Questo è quanto abbiamo appreso per Rossano, ma la problematica riguarda tutto il territorio calabrese, come sempre fanalino di coda d’Italia quando si parla di Sanità. Trovo impensabile che anche solo per delle mere pratiche le famiglie di questi bambini debbano mettersi in macchina, percorrere chilometri e fare file interminabili.  Ci rendiamo conto di quanto costa ad ogni famiglia questo disservizio, se così vogliamo chiamarlo? – insiste Nesci – in termini economici, in termini di problematiche di ogni tipo legate agli spostamenti. L’indecenza della sanità calabrese non ha più nessun limite, com’è possibile non affrontare nessuno dei problemi che gli utenti di questa Regione lamentano? Come può, un utente che paga le tasse, dover fare i conti con tutte le preoccupazioni che questo sistema sanitario gli fa pesare quotidianamente? Queste sono tutte domande che ci poniamo da mesi, anni, ma che purtroppo non hanno ancora avuto una risposta».

Centinaia di bambini disabili o che necessitano di un supporto quotidiano per via dei loro disturbi per ciò che riguarda l’apprendimento, sono senza una guida quotidiana e di cui loro non potrebbero fare a meno. Questa è una situazione che si protrae ormai da anni e non è più possibile perdere dell’altro tempo.

«Il Commissario Scura continua a rimanere al suo posto nonostante la sanità calabrese stia affrontando una vera e propria Caporetto, serve che quanto meno il nuovo Governo intervenga, viste che le nostre richieste passate sono state sempre prese sottogamba. Non sento neanche il tintinnio delle catene con le quali si sarebbe dovuto incatenare, per sua promessa, il Governatore, eppure di motivi per farlo ce ne sono stati fin troppi. Da diverso tempo ci impegniamo per azioni riguardanti la promozione sociale, essendo iscritti al registro delle associazioni di settore – continua Nesci – questa è una tematica che abbiamo a cuore e che infatti ci vede in prima linea sul territorio con un progetto che partirà a giorni e che riguarderà proprio i bambini disabili e non solo, servirà anche alle loro famiglie. C’è bisogno di far sì che le Istituzioni prendano in mano la situazione ed intervengano nella maniera più rapida possibile e per questo motivo – conclude Nesci – scriveremo al Ministro della Salute ed a tutti coloro che, in Calabria, hanno voce in capitolo per intervenire. Chiederemo inoltre la costituzione di un tavolo tecnico, dove sarà necessaria la collaborazione di tutti per il bene della Calabria e dei calabresi».

Maltempo nel Vibonese, U.Di.Con presenterà un esposto in Procura

VIBO VALENTIA –  La portata dei danni a seguito dell’alluvione di questi giorni nel Vibonese non è ancora quantificabile – scrive in una nota il presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – sentiamo la necessità di dare voce alle realtà che, non si sa bene per quale motivo, vengono ascoltate meno di altre. Siamo ormai a conoscenza di quanto il Vibonese sia uno dei punti più colpiti dalle forti piogge, basti pensare al passato recente e alle tante vicende che hanno fatto cronaca, senza mai fungere da campanello d’allarme per il futuro. Ora il governo si metta una mano sulla coscienza, prima che Vibo Valentia piombi in un tunnel senza uscita».

Una vera e propria emergenza quella che sta colpendo in questi giorni Vibo Valentia, al centro di una particolare serie di precipitazioni eccezionali. D’eccezionale però c’è, appunto, solo la precipitazione, perché non è la prima volta che la provincia calabrese si ritrova in ginocchio per queste circostanze.

«Presenteremo un esposto in Procura, come sempre non ci limiteremo a questo e daremo avvio a tutte quelle azioni che possono garantire la completa tutela dei cittadini – continua Nesci – non possiamo permettere che un prossimo evento di questo genere si tramuti in crolli di abitazioni, come successo a  Nicotera o in paura generata dalla possibile esondazione di un fiume come successo alla Maria – conclude Nesci – c’è bisogno di un intervento tempestivo e che metta davvero a riparo i cittadini vibonesi».