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Giornata Archeologica a Castiglione di Paludi

Giornata archeologicaCOSENZA – La consapevolezza del patrimonio archeologico e la sua fruizione informata sono tappe obbligate in un percorso finalizzato a una corretta valorizzazione del territorio. Tali elementi trovano un valido aiuto nelle nuove tecnologie e nelle metodologie ad esse legate relative all’archiviazione e alla diffusione dei dati archeologici.

Partendo da questa considerazione, l’Associazione Culturale Rizoma e il progetto Luoghi Ideali di Fabrizio Barca organizzeranno, per giorno 21 marzo 2015, la Giornata Archeologica a Castiglione di Paludi.

Questo primo evento, relativo all’Azione Siti Archeologici “Minori” dell’asse Sibari-Pollino, verrà realizzato grazie al supporto tecnico di Startup Calabria e al patrocinio, il sostegno e la collaborazione della Soprintendenza Archeologica della Calabria e del Comune di Paludi. A supportare l’iniziativa anche il Club Unesco di Cosenza “B. Telesio” e G.A.L. – Sila Greca Basso Ionio Cosentino.

Il focus dell’evento, ospitato nel sito archeologico fortificato brettio di Castiglione di Paludi, sarà concentrato su un nuovo metodo di fruizione dei beni culturali e di organizzazione della conoscenza legata ad essi che passa attraverso le nuove tecnologie della comunicazione.

Nel corso della giornata, l’interazione tra tecnologia e cultura evidenzierà come le due realtà non sono contrapposte, bensì integrabili e in grado di garantire il pieno sviluppo delle potenzialità di entrambi gli aspetti.

Durante l’evento, i partecipanti seguiranno un percorso archeo-digitale, suddiviso in tre segmenti, basato sull’utilizzo dei sempre più diffusi QR Code posti in corrispondenza delle evidenze archeologiche di rilievo. Gli utenti, scansionando i QR Code con il proprio smathphone o tablet potranno scoprire le informazioni riguardanti il bene culturale che si troveranno di fronte.

Ogni evidenza archeologica individuata all’interno del Parco Archeologico sarà inserita all’interno di una mappa del sito realizzata in OpenStreetMap disponibile online e che verrà illustrata nel corso dell’evento.

Durante la mattinata, inoltre, il Direttore del Museo di Sibari, il dott. Alessandro D’Alessio, il Sindaco di Paludi Domenico Baldino e l’architetto Paolo Vitti presenteranno il progetto di valorizzazione del nascente Parco Archeologico di Castiglione di Paludi, mentre il Club Unesco Provincia di Cosenza celebrerà la Giornata mondiale della Poesia UNESCO.

La giornata si concluderà con un momento di “green action” attraverso la piantumazione di piante grasse nell’area antistante il teatro, e con un rinfresco offerto dal Comune di Paludi.

La Sila come Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Il Parco della Sila potrebbe rientrare nel patrimonio UNESCO. A dare la notizia è il vice presidente dell’Ente Parco, Wanda Ferro che ha dichiarato:

“L’iniziativa di inserire il Parco della Sila nella ‘tentative list’ dell’Unesco affinché il sito naturalistico venga riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresenta certamente un grande motivo di orgoglio per l’intera Calabria, ma soprattutto una importante opportunità. L’inserimento del Parco nella ‘World Heritage List’ dell’Unesco consentirà di completare in maniera straordinaria l’importante progetto di rilancio e di promozione del Parco avviato con la presidente Sonia Ferrari, attirando tantissimi turisti, escursionisti e amanti della natura, non soltanto verso i ‘Giganti della Sila’ e le meraviglie dell’altopiano silano, ma verso quel grande patrimonio naturalistico e paesaggistico rappresentato dalla Calabria nella sua interezza, dal Pollino all’Aspromonte, e che ancora oggi è poco conosciuto nei circuiti internazionali. Va in questa direzione, tra l’altro, la rassegna di mostre ed eventi ‘Il respiro della Sila’, che sarà inaugurata il prossimo 12 aprile presso il Centro Studi Cappella Orsini a Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Ente Parco, punta a raccontare i misteri, le tipicità e le eccellenze di un parco che ospita la foresta più grande del Mediterraneo e che può rappresentare un grande attrattore turistico per tutta la regione. Per concretizzare il progetto di far riconoscere il Parco della Sila come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ha avuto anche il plauso e la piena condivisione del ministro dell’Ambiente Corrado Clini servirà grande coesione istituzionale e un lavoro sinergico che dovrà coinvolgere gli enti a tutti i livelli, a partire dalla Regione Calabria che dimostra grande attenzione e sensibilità rispetto ai temi della tutela dell’ambiente e della valorizzazione turistica delle straordinarie risorse della nostra terra”.

#ioleggoperché: Aie chiama a raccolta i lettori ‘forti’ per promuovere la lettura

LAMEZIA TERME (CZ) – Il 23 aprile, come accade ormai da quasi vent’anni, tutto il mondo letterario festeggia la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, evento che si avvale del patrocinio dall’UNESCO e finalizzato, in primis, alla promozione della lettura. Quest’anno il nostro Paese si accinge a celebrare la giornata dei libri con un’iniziativa ideata dall’Aie che sta già facendo proseliti in tutto il web: #ioleggoperché. In altre parole, lettori ‘forti’ che regalano libri a non-lettori o lettori ‘deboli’.

Il progetto è semplice, ma la mission è tra le più complicate soprattutto in un Paese come l’Italia che negli ultimi due anni, dal 2013 al 2014, ha visto scendere la quota di libri acquistati dal 43% al 41,4%. Insomma, una perdita immane. Ma a fronte di questo dato affatto edificante, l’Istituto nazionale di statistica ha altresì rilevato che “i ‘lettori forti’, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 14,3% dei lettori, una categoria sostanzialmente stabile nel tempo”. Proprio a questi lettori, a coloro che frequentano le librerie con assiduità, l’Aie ha deciso di chiedere la collaborazione trasformandoli in ‘messaggeri’ di letture.

In sostanza, l’iniziativa, pur nascendo social, ha l’ambizione di concretizzarsi in una diffusione capillare, da nord a sud dell’intera Penisola, di titoli in versione cartacea. Libri e lettori saranno pertanto i protagonisti del 23 aprile 2015, giorno in cui centinaia di lettori ‘forti’ distribuiranno libri ad altrettanti lettori ‘deboli’. Più della metà degli italiani legge poco o non legge affatto, così l’Aie intende stimolarli e avvicinarli al tesoro che solo un libro può far scoprire. Lettori di ogni età potranno registrarsi sul portale dell’iniziativa (www.ioleggoperché.it) e associarsi alla libreria più vicina che li fornirà di libri da distribuire a titolo gratuito nella Giornata del libro. In tutto vi saranno in circolazione 240.000 volumi che i lettori cosiddetti ‘appassionati’ dovranno portare in dono ai ‘futuri’ lettori. Per l’occasione è stata creata un’apposita collana denominata appunto #ioleggoperché.

L’evento è stato promosso a tappeto su tutti i social network; parallelamente i diversi enti culturali dislocati in tutto il territorio nazionale organizzeranno incontri per dar voce all’iniziativa e il vero e proprio grande evento #ioleggoperché verrà diffuso in diretta televisiva nazionale.

Per comprendere meglio il modo in cui è stata recepita l’iniziativa, abbiamo fatto visita a una dei tanti librai aderenti al progetto. Siamo stati a Lamezia Terme, dove abbiamo incontrato Valentina Curatolo, titolare di una delle librerie della città. La
nostra chiacchierata informale ha portato a galla non sono i pregi dell’iniziativa Aie, ma anche quelli che a parere della libraia possono essere considerati dei punti deboli. Pur riconoscendo il modello innovativo di promozione social adottato dall’Aie, Valentina sottolinea che sarebbe stato altresì opportuno appoggiare i diversi enti culturali nella promozione dei rispettivi eventi. “L’iniziativa si basa molto sui social network, perché il messaggero può raccogliere dei punti accedendo tramite i diversi network ai quali è registrato. La questione è che se si promuove un cartaceo non ci si può limitare alla rete. Bisogna comunque affiancare una promozione diretta fatta di eventi. Questa iniziativa permette di pubblicizzare il proprio evento, ma non dà alcun sostegno quando si tratta di organizzarlo. E si consideri che promuovere gli eventi non è facile, soprattutto per le piccole realtà come la nostra: gli autori non vengono con facilità, la maggior parte delle volte bisogna pagarli o rimborsare comunque le spese”. La libraia lametina ha in ogni caso ribadito l’importanza di un’iniziativa simile, che in Italia non s’è mai vista. Valentina ci ha anche spiegato il ruolo delle librerie in queste progetto, un ruolo che potrebbe sembrare marginale, ma che in realtà rappresenta l’essenziale punto di congiuntura senza il quale nulla di quanto programmato dall’Aie potrebbe verificarsi. La libreria sarà il “punto di appoggio per i messaggeri che ritireranno i libri da regalare. Le librerie si limitano a rifornire i cosiddetti lettori forti. Saranno poi questi ultimi ad andare in giro a convincere i lettori deboli. Ecco, un’altra cosa positiva è che comunque si andrebbe a coinvolgere in una comunità social chi già legge e frequenta le librerie”.

Dunque, le premesse sono certamente positive, sebbene non pochi accorgimenti permetterebbero di migliorarle. Ora la palla passa ai lettori ‘appassionati’, che dovranno registrarsi sul sito, scegliere la libreria di riferimento e impegnarsi a distribuire i libri dove vogliono e a chi vogliono. Buon lavoro e… buone letture!

Daniela Lucia

Importante collaborazione tra Reggio Calabria e Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea

REGGIO CALABRIA –

È stato sottoscritto oggi un importante accordo di collaborazione istituzionale tra il Comune di Reggio Calabria e il Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea: l’accordo, fortemente voluto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’Assessore alla Cultura Patrizia Nardi, è stato firmato dal Direttore del Dipartimento, prof. Simonetta Valtieri, e dalla Dirigente del Settore Cultura, dott.ssa Carmela Stracuzza.

L’accordo intende mettere a frutto, anche nella nuova prospettiva metropolitana, l’esperienza accumulata in quasi trent’anni di attività di ricerca dal Dipartimento PAU; viene valorizzato, inoltre, il significativo patrimonio di competenze presenti nelle risorse umane formate dal Dipartimento attraverso il proprio dottorato di ricerca.

L’accordo scaturisce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, espressa dal Sindaco Falcomatà, di dotarsi di strumenti idonei a programmare e accompagnare le politiche di sviluppo del proprio territorio, a partire dai processi di rigenerazione urbana e di valorizzazione delle risorse identitarie.

Un significativo contributo al raggiungimento degli obiettivi sarà dato dall’autorevole Comitato Scientifico dell’Osservatorio, costituito da docenti universitari (rappresentate anche le università di Messina e Roma La Sapienza) e rappresentanti di soggetti che operano sul territorio, come le Soprintendenze, il Parco Nazionale d’Aspromonte e Confindustria. L’accordo prevede che il Dipartimento PAU, attraverso il proprio laboratorio LaborEst, attivi a Palazzo San Giorgio una sede operativa del proprio Osservatorio Siti UNESCO “Andrzej Tomaszesky”, che svolgerà una funzione di supporto tecnico-scientifico alle iniziative che il Comune di Reggio Calabria intende avviare nel campo della valorizzazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale presente sul proprio territorio attraverso percorsi di tutela, salvaguardia, promozione e valorizzazione finalizzati a procedure di candidature UNESCO. La responsabilità scientifica delle attività è affidata ai professori Francesco Calabrò e Lucia Della Spina che, in una logica di tipo interdisciplinare, individueranno anche le ulteriori competenze specialistiche di volta in volta necessarie, di concerto con il proprio Dipartimento.

È previsto che l’Osservatorio fornisca all’amministrazione comunale supporto tecnico-scientifico per:

–  l’implementazione di percorsi di candidatura all’iscrizione nelle Liste UNESCO del patrimonio materiale e immateriale presente sul territorio e rispondente ai criteria UNESCO;

–  la messa a punto di proposte, finalizzate alla valorizzazione delle risorse identitarie, a valere su bandi europei, nazionali, regionali, anche attraverso la costruzione di reti internazionali di città finalizzate a tali scopi;

–  l’individuazione degli strumenti più idonei alla valorizzazione delle diverse tipologie di risorse identitarie del territorio metropolitano, a partire da quelle presenti nel Comune di Reggio Calabria;

–  altre attività che il Comune di Reggio Calabria intenderà avviare, per le quali il Dipartimento PAU – LaborEst sia in possesso di competenze specifiche, a partire dalla valorizzazione delle risorse identitarie

Caligiuri ha insediato il Comitato regionale dell’Unesco

Mario Caligiuri, assessore alla cultura della Regione Calabria

CATANZARO – Si è insediato il Comitato dell’Unesco promosso dalla Regione Calabria, presieduto da Domenico Romano Carratelli. Il comitato è stato istituito con una delibera della Giunta Regionale con il l’intento di valorizzare i riconoscimenti ottenuti e ottenerne altri. Dovrà coordinare le tante e importanti iniziative che provengono da tutti i territori della regione. La Calabria – dichiara l’Assessore Caligiuri – conferma la sua natura culturale. La Varia di Palmi come patrimonio immateriale dell’umanità, il parco della Sila nel programma “Riserva della biosfera” e il Duomo di Cosenza quale monumento simbolo di cultura di pace nel mondo, sono i riconoscimenti che in questi quattro anni l’Unesco ha concesso alla Calabria. Ma non è ancora finita – continua Caligiuri – a Parigi sono in attesa di valutazione sia il “Codex Purpureus” nell’elenco registro delle memorie del mondo e la Sila come patrimonio materiale. La Regione Calabria ha avviato le procedure per il riconoscimento delle minoranze linguistiche e del Codice Romano-Carratelli. Inoltre beni quali l’abete bianco di Alessandria del Carretto e le passioni di Cristo di Nocera, Verbicaro e Terranova da Sibari oltre ai beni immateriali quali quelli di Amendolara e Santa Maria del Cedro”. Caligiuri ha infine informato sulla disponibilità del Presidente della Commissione nazionale per l’Unesco Giovanni Puglisi a recarsi presto in Calabria per partecipare all’incontro “L’Unesco in Calabria”.

“Il cero della pace” per il dialogo multietnico e interreligioso

LOCRI (RC) – Parte dalla Locride un’iniziativa unica nel suo genere con la quale s’intende, in un momento storico particolare, lanciare un forte, concreto messaggio di solidarietà che dovrà rinnovarsi ogni anno – sempre nella stessa zona – con la graduale partecipazione, possibilmente, anche di rappresentanti di altre regioni italiane.

“Il cero della Pace” nasce da un’idea di Antonio Rinaldis, cittadino geracese impegnato in attività di natura sociale, ed organizzata col patrocinio gratuito dei Comuni di Gerace e di Locri ed in collaborazione con la Pro Loco, la Consulta Giovanile ed il Club Unesco di Gerace. La manifestazione, che si articola in due fasi, sarà tenuta a battesimo il prossimo 3 luglio.

La prima fase si concretizzerà in un concorso, aperto a tutti, consistente nella realizzazione di un’opera in cera che esalti i valori della pace e della solidarietà nel mondo. Secondo quanto previsto dal regolamento, l’opera non può contenere simboli che riconducano ad una specifica religione, razza o cultura lasciando intendere la predominanza di questa sulle altre. La manifestazione, infatti, mira a veicolare la cultura del rispetto di tutte le religioni, razze e culture ed il dialogo tra esse per costruire un Mondo di pace.

Secondo il calendario predisposto dagli organizzatori, martedì 1 e mercoledì 2 luglio, dalle ore 15 alle ore 20, e giovedi 3 luglio, dalle ore 9:00 alle ore 12, è prevista la consegna dei ceri (le opere) e l’esposizione presso il Chiostro della Chiesa di San Francesco d’Assisi, a Gerace.

La seconda fase – giovedì 3 luglio – rappresenta quella più significativa ed impegnativa della manifestazione che culminerà in una fiaccolata alla quale possono, partecipare tutti coloro i quali condividano spirito e finalità dell’iniziativa. La fiaccolata partirà da Locri e, seguendo la vecchia strada che dal Calvario conduce a “Monserrato”, raggiungerà Gerace (percorso, a piedi, di circa 8 Km.).

La scelta non è casuale poiché si rifà allo stesso percorso scelto nel 2001 dall’allora Vescovo di Locri-Gerace, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, in occasione della “Marcia per la Pace” promossa dalla Cei, da Pax Christi e dalla Caritas italiana. In quell’occasione il presule lanciò una proposta: intitolare la vecchia strada Locri-Gerace proprio “Via della Pace”.

Il programma della fiaccolata (giovedì 3 luglio) prevede, alle ore 18, il raduno in Piazza dei Martiri a Locri. Seguiranno i saluti delle autorità e, alle ore 19 la partenza verso Gerace (Via Garibaldi, Via Calvario, strada Locri-Monserrato-Gerace). Alle 22:30 circa è previsto l’arrivo a Gerace in Piazza delle Tre Chiese, dove si svolgeranno la premiazione del cero vincente partecipante al concorso e la consegna di targhe-ricordo ad associazioni distintesi in attività volontaristico-solidali-umanitarie. La giornata si concluderà coi saluti finali da parte delle autorità.

Fede e bellezza nella Messa Regionale degli Artisti

Chiesa di Maria SS. Della Neve - Tiriolo

TIRIOLO (CZ) – Per il quinto anno consecutivo si rinnova la “Messa Regionale degli Artisti”, manifestazione nata su idea dell’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria e condivisa da associazioni ed esperti d’arte.

Un’occasione per creare un collegamento, non ideale, ma reale, con la Calabria intera, che coinvolge operatori culturali, pittori, scultori, fotografi. Una manifestazione condivisa dunque, che trova anche in Marisa Scicchitano, presidente dell’associazione Art Club di Catanzaro, un’altra organizzatrice, insieme alla poetessa e referente Unesco Anna Lauria per la provincia di Cosenza, ed in Giuseppe Livoti, il rappresentante della provincia reggina.

Una località diversa, ogni anno, diventa per un giorno, capitale dell’arte calabrese, un punto di riferimento per parlare e discutere, all’interno di un convegno che si conclude con una celebrazione eucaristica.

Tante le sedi nel tempo che hanno ospitato tale giornata, dal complesso Monumentale del San Michele di Vibo Valentia, alla chiesa del San Giovanni di Catanzaro, alla chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, alla Cattedrale di Rossano. Per il quinto anno l’evento trova grande ospitalità da parte del sindaco di Tiriolo, Giuseppe Lucente che ha accettato l’idea di far divenire la nota cittadina, fulcro regionale dell’arte.

Al Palazzo della Casa della Cultura nel pomeriggio di domenica, si terrà, un convegno sul ruolo dell’arte oggi, dal titolo “Introspezioni”, convegno che si aprirà con l’inaugurazione di una mostra di più di 40 artisti che racconteranno aspetti del nostro tempo con un occhio indagatore ed introspettivo, mentre una sezione sarà dedicata a materiale documentario che testimonia, il ruolo delle donne in Calabria, fonti, “in prestito” dall’Anmil – Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro.

Alla manifestazione che si terrà alle ore 16, prenderanno parte il sindaco di Tiriolo Giuseppe Lucente, S.E. Luigi Cantafora vescovo di Lamezia, Saverio Schettini musicista, Nicola Bloise presidente de “Il Nibbio”, Don Giovanni Marotta. Giuseppe Livoti, Marisa Scicchitano, Anna Lauria, tratteranno il tema del rapporto tra arte e città con particolare riferimento all’ambito territoriale in cui operano. Successivamente presso la Chiesa di Maria SS. Della Neve verrà celebrata una solenne celebrazione animata dagli artisti uniti delle varie provincie reggine.

Alla collettiva d’arte partecipano: Wilma Pipicelli, Anna Maria Neri, Adriana Repaci, Lorenzo Aliperta, Manuela Lugarà, Eleonora Barbaro, Angelo Di Lieto, Anna Lauria, Antonella Laganà, Antonella Oriolo, Anna Manna, Ileana Mauro, Marisa Scicchitano, Rossella Marra, Mirella Bruni, Adele Canale, Giulia Febbraro, Speranza Gigliotti, Luigi Raffael, Sonia Quercia, Don Pasquale Brizzi, Antonella Di Renzo, Filomena Mirella Bloise, Alberto Pirrone, Ornella Cicuto, Claudio Pistoia, Mimmo Anteri, Francesco Mirenzio, Marco Carellario, Graziella Colistra, Antonella Vincenzo, Antonino Ballarati, Luciana Ruggeri.

Partita campagna per il riconoscimento del Parco Sila nell’ Unesco

In attesa della nomina del Presidente da parte del Ministro all’Ambiente parte la sottoscrizione della campagna di sostegno al riconoscimento del Parco Nazionale della Sila nella “World Heritage List – UNESCO”.

Come noto nel 2012 il Parco Nazionale della Sila è stato inserito nella Tentative List ed è forte l’aspirazione a divenire il quinto sito naturale italiano dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Col suo straordinario valore naturalistico di biodiversità ed in particolare per la presenza del Pino Laricio, il Parco Nazionale della Sila ha avviato e sta completando il complesso procedimento per la candidatura come sito naturale iscritto nella “World Heritage List -. Unesco” al fine di comprovare  il suo eccezionale valore universale.

Ottenere questo riconoscimento come sito Unesco posizionerebbe il Parco in una piattaforma di rilevanza mondiale e rappresenta un’occasione importantissima di sviluppo socio-economico del territorio, in particolare sul piano turistico, un’opportunità di accesso a finanziamenti nazionali, internazionali, comunitari e fondi privati.

In questa ultima fase di completamento del dossier ufficiale, che sarà trasmesso all’UNESCO per la valutazione, è stato dato il via alla campagna di sostegno all’iniziativa a cominciare dalla collettività del Parco e non solo, nel senso che ci dovrà essere il coinvolgimento diretto dell’opinione pubblica calabrese, come del nostro Paese e  di soggetti residenti all’estero pensando agli innumerevoli calabresi residenti in vari Paesi del mondo.

La campagna, che avrà la durata di circa sette mesi, dovrà coinvolgere il mondo dell’informazione, dei media, della scuola, dell’università e delle varie istituzioni pubbliche e private ed è per questo ch’è stato predisposto un dettagliato piano dei servizi utilizzando il web marketing.

Tale attività sarà mirata a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica a divulgare l’iniziativa al maggior numero di soggetti possibili, facendo loro acquisire consapevolezza dell’importanza di tale iniziativa, stimolandoli a divenire sostenitori attivi della candidatura, trasmettendo il messaggio (progetto candidatura e lettera di adesione) attraverso il canale web utilizzando gli strumenti più opportuni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La campagna può essere sostenuta da tutti sottoscrivendo il format sul sito www.parcosila.it , nella pagina dedicata alla candidatura.

Pietro Raimondo plaude alle attività del Parco della Sila per la candidatura all’Unesco

ZAGARISE (CZ) –  A sostegno del positivo bilancio delle attività tracciato in tutti questi dalla presidente Sonia Ferrari, che il Parco Nazionale della Sila presenterà alle autorità locali e alle popolazioni che ricadono nel perimetro dell’Ente, si registra il pensiero del Sindaco di Zagarise e Coordinatore dell’Aggregazione dei Borghi del Parco, oltre che promotore per i comuni delle province di Catanzaro e Crotone, Pietro Raimondo. Un contributo di politica gestionale delle risorse materiali e immateriali che sono custodite nel prezioso scrigno del nostro Parco Nazionale della Sila, finalizzato a stigmatizzare l’importanza delle politiche ambientali portate avanti in questi anni dall’amministrazione dell’Ente Parco, nell’interesse di un territorio che comprende 3 importanti provincie calabresi e che hanno trovato giusto approdo in quella candidatura che rappresenta questa grande opportunità di essere riconosciuti “Riserva” all’interno di quel grande patrimonio Mondiale che è l’Unesco. “Quando nel 2010 la nostra Presidente e il Direttore del Parco hanno avviato le procedure per la candidatura del Parco della Sila al Programma MaB dell’Unesco ho espresso con convinzione molti apprezzamenti in merito, dando, insieme a molti altri colleghi sindaci, la più ampia disponibilità di collaborazione e sostegno all’iniziativa intrapresa. In un momento così delicato per la vita della nostra regione – dichiara il sindaco Raimondo –, ricca di evidenti e molto spesso trascurate specificità, specialmente ambientali e paesaggistiche, la possibilità e l’importanza di diventare la nona riserva Unesco Italiana all’interno del Programma MaB non può e non deve passare assolutamente in secondo piano. Anzi, bisogna far sì che questa opportunità si concretizzi, perché questa è la strada che aprirà scenari importanti, che potrà favorire concretamente la crescita dei nostri territori, che determinerà un vero e proprio processo di internazionalizzazione dei nostri siti. Nella nostra regione ci sono esperienze positive, sia pure di nicchia, ed è su queste che dobbiamo lavorare: sulle eccellenze, sulle nostre specificità storiche, paesaggistiche e ambientali e, soprattutto, sulle realtà imprenditoriali positive favorendo così l’avvio di nuove attività. Ciò potrà essere determinante e fondamentale per il rilancio di vere politiche di sviluppo territoriali e di riscatto per una regione, come la nostra, che deve incominciare a ragionare con la prospettiva della prevenzione e della programmazione. È necessario – conclude il sindaco di Zagarise – informare l’opinione pubblica sulle importanti opportunità di cui potrà giovare il nostro territorio dai possibili riconoscimenti Unesco: agevolare una maggiore sensibilità dei nostri siti e dei suoi elementi caratterizzanti; attivare iniziative che favoriscano una maggiore conoscenza e una migliore facilità di accesso a finanziamenti nazionali, comunitari e internazionali, oltre che a fondi privati; attuare una politica di sviluppo e di messa in rete delle policy territoriali, magari attraverso lo scambio di best practice e di importazione di casi di successo com’è avvenuto con il programma comunitario Interreg, denominato “Robinwood Plus”, che il territorio comunale di Zagarise ha condiviso con la Provincia di Cosenza e con il Parco Nazionale della Sila”.

 

Il Parco Nazionale della Sila presenta la sua candidatura all’Unesco

RENDE – Il Parco Nazionale della Sila presenta la sua candidatura all’Unesco con un Convegno che si svolge, martedì 4 febbraio, con inizio alle ore 9,30, nella sala stampa dell’aula magna, sul tema: “Promozione e sviluppo del territorio: quali sinergie tra Unesco e Istituzioni”. Una circostanza in cui il Parco Nazionale della Sila presenta il dossier relativo alla propria candidatura ai riconoscimenti dell’Unesco, realizzato con la collaborazione e l’assistenza del CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale).Durante l’evento verranno illustrati un rapporto di ricerca sui territori classificati dall’Unesco e i vantaggi e percorsi del Parco per la candidatura.

Sarà un’occasione per incontrare i cittadini e le Istituzioni in un momento tanto importante per il Parco, inserito nel 2012 nella “Tentative list” dell’Unesco, di cui fanno parte quei siti che gli Stati proponenti ritengono di eccezionale valore universale e, quindi, adatti per il successivo inserimento nella “World Heritage List”. L’evento si inserisce nel quadro di iniziative che l’Ente Parco, proprio in virtù delle candidature Unesco, sta realizzando nella convinzione che sia necessario incrementare il processo sinergico con le Istituzioni locali, utile, fra l’altro, a rafforzare la consapevolezza che ottenere tali riconoscimenti possa essere occasione di sviluppo non solo per il territorio silano, ma anche per la Calabria.

Molto intensa la scaletta degli interventi previsti. Ad introdurre i lavori sarà la Prof.ssa Sonia Ferrari (Presidente del Parco Nazionale della Sila), seguiranno i saluti di Mario Occhiuto (Sindaco di Cosenza), Mario Oliverio (Presidente della Provincia di Cosenza), Wanda Ferro (Commissario Straordinario della Provincia di Catanzaro), Stanislao Francesco Zurlo (Presidente della Provincia di Crotone e Presidente della Comunità del Parco), Giuseppe Gentile (Assessore Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria), Giacomo Mancini (Assessore Bilancio e Programmazione della Regione Calabria), Michele Trematerra (Assessore Agricoltura e Foreste della Regione Calabria), Giuseppe Scopelliti (Presidente della Giunta della Regione Calabria).

Il rapporto di ricerca verrà presentato dal Direttore del Parco Nazionale della Sila, Michele Laudati, e dal Responsabile della Divisione Energia Ambiente (DEA) del CUEIM, Stefano Banini.

Poi sarà la volta degli interventi di Francesco Pugliano (Assessore Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria), Giovanni Soda (Dirigente del Settore Programmazione ed Internalizzazione della Provincia di Cosenza), Pietro Raimondo (Sindaco del Comune di Zagarise), Beatrice Valente (Sindaco del Comune di Spezzano Piccolo), Pietro Brandmayr (Professore Ordinario di Zoologia dell’UNICAL), Gian Battista Vai (Professore Ordinario di Geologia di UNIBO) e Orazio Ciancio (Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali).

Le conclusioni saranno a cura del Professor Gino Mirocle Crisci, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Calabria.